Commissione Bilancio - Assemblea Regionale Siciliana
Seduta del 7 aprile 2011
La seduta è aperta alle ore 11,15.
Il PRESIDENTE, dichiarati aperti i lavori, passa al primo
punto all'ordine del giorno che reca: Audizione in merito
all'assetto ed alle problematiche occupazionali delle società
Terme di Sciacca ed Acireale .
Dà quindi la parola al dr. LA ROSA, portavoce del Comitato
Civico Terme di Acireale.
Il dr. LA ROSA, nel depositare agli atti della Commissione una
memoria sulla chiusura degli stabilimenti termali presso il
Comune di Acireale, informa sulla relazione
dell'Amministratore unico della società Terme di Acireale Spa,
dr.ssa Ferro, datata marzo 2010, che analogamente produce in
copia alla Commissione.
Evidenzia lo stato di crisi che ha determinato nel territorio
di Acireale la scelta di aver dismesso gli stabilimenti
termali, evidenziando altresì il valore storico e turistico,
oltre che sanitario, delle cure termali.
S'interroga, in tal senso, se la classe politica intenda
restituire alla città di Acireale un tale patrimonio di
ricchezza, anche per l'indotto, atteso che l'andamento
gestionale degli ultimi anni si è contraddistinto, come
riportato nella relazione della dottoressa Ferro di cui sopra,
liquidatrice dell'azienda termale, nei termini di una
superficialità, approssimazione e, soprattutto, mancanza di
programmazione in ordine alle importanti tematiche riguardanti
la società .
Sottolinea, quindi, l'importante flusso di pazienti,
nell'ordine di 400 mila all'anno, cui è stato assicurato un
trattamento terapeutico, con ciò fugando il dubbio che a
fronte di una tale utenza siano potute derivare situazioni
critiche sotto il profilo finanziario che, invero, sono da
ascrivere alla gestione societaria dell'ultimo periodo
(gennaio 2006-settembre 2009).
L'avv. CUNDARI, presidente del Comitato civico Terme di
Acireale, nel condividere quanto in precedenza sostenuto dal
dr. La Rosa, sottolinea in particolare che le migliaia di
pazienti che affluivano nel territorio di Acireale erano
parimenti significative sul fronte dell'indotto turistico,
auspicando che un'azione politica tempestiva possa concedere
una moratoria sulle procedure di liquidazione della società.
La sig.ra CALABRO', segretario generale FISASCAT Regionale, si
sofferma parimenti sull'importanza dell'indotto assicurato dal
turismo termale nel territorio di Sciacca, particolarmente per
le Regioni che, come la Sicilia, presentano significative
bellezze naturali, oltre che ragioni climatiche, che
contribuiscono di per sé a rappresentare motivo di attrazione
di nuovi turisti.
Nel rammentare l'importante tutela occupazionale perseguita
con l'art. 119 della Disposizioni programmatiche e finanziarie
per l'anno 2005 (legge regionale 17/2004), evidenzia le
disparità di trattamento giuridico-economiche che
contraddistinguono attualmente il personale con contratto
Federterme' e quello regionale.
Presenta la proposta tendente a consentire l'equiparazione dei
trattamenti economici del personale termale a quello dei
dipendenti regionali.
Il sig. PILOTTO, ex dipendente dell'azienda termale di
Sciacca, ribadisce le disparità giuridico-economiche che
contraddistinguono il personale con contratto Federterme'
dislocato in uffici dell'Amministrazione regionale.
La dr.ssa PALAGONIA, dirigente del servizio Patrimonio,
Partecipazioni e Liquidazioni dell'Assessorato regionale
dell'economia, fornisce precisazioni riguardo ai contenuti
dell'art. 21 della legge finanziaria regionale n. 11 del
2010, con cui si è disposta la cessione delle quote azionarie
detenute dalle aziende autonome Terme di Acireale e Terme di
Sciacca, rispettivamente nelle società Terme di Acireale
S.p.A e Terme di Sciacca S.p.A .
Precisa che tale adempimento interverrà a breve, atteso che
gli uffici hanno approfondito la modalità attraverso cui dare
attuazione alla prevista cessione, se con atto notarile o con
semplice provvedimento dell'Amministrazione. In tal senso,
preannuncia che, esperiti gli opportuni approfondimenti, detta
cessione delle quote azionarie avverrà con atto notarile e
sarà operata a titolo gratuito per l'Amministrazione regionale
cessionaria.
Evidenzia che la mancata ripatrimonializazione delle società
termali non è avvenuta per l'intervenuta disposizione di cui
al richiamato art. 21 con cui si prescrive, appunto, che
ultimata la cessione delle quote azionarie, la Ragioneria
generale della Regione attivi le procedure necessarie a
porre in liquidazione le due Società.
L'on. D'AGOSTINO interviene per ripercorrere le vicende che
hanno preceduto l'intervenuta approvazione della citata norma,
inclusa nella richiamata legge finanziaria del 2010,
sottolineando che obiettivo del legislatore regionale era
quello di prevedere lo svolgimento di una gara ad evidenza
pubblica, affidando ai soggetti privati la gestione e la
valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali
esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca.
Ciò ritiene abbia il merito di porre un freno alle
obbligazioni giuridiche frattanto assunte dalle realtà
esistenti e di cui dovrà rispondere la Regione con aggravi di
bilancio.
La dr.ssa PALAGONIA assicura che la cessione delle azioni
avverrà in tempi brevi, realizzata la quale, si procederà
tempestivamente all' affidamento della gestione dei complessi
termali.
Il dr. LA ROSA insiste sull'opportunità di un rilancio del
complesso termale, convinto della possibilità che l'aspetto
terapeutico possa essere dato in gestione direttamente al
competente Servizio sanitario locale. Diversamente, giudica
criminoso il dissipamento di un tale patrimonio pubblico.
L'on. D'AGOSTINO insiste sulla bontà che contraddistingue la
richiamata norma regionale, avente per obiettivo proprio
quello di salvaguardare il patrimonio di cui dispongono le
aziende termali.
L'on. DI BENEDETTO, nel dichiarare di condividere le
preoccupazioni rappresentate dalle forze sociali, ritiene
tuttavia che, sul punto, il quadro normativo appare ormai
definito con la richiamata previsione di cui all'art. 21 della
legge regionale 11 del 2010, alla cui attuazione invita
l'Assessorato a procedere con tempestività.
Ritiene parimenti che vada posta attenzione alle disparità di
trattamento lamentate dai rappresentanti del personale.
L'on. GALVAGNO, nel premettere l'impossibilità di un
affidamento in house delle prestazioni termali, stante il
vigente quadro normativo, anche comunitario, ritiene invero
che eventuali proposte alternative delle forze sociali oggi
intervenute vadano opportunamente strutturate e approfondite
per costituire oggetto di riflessione da parte del
legislatore.
Il PRESIDENTE si dichiara disponibile a porre all'esame della
Commissione ulteriori proposte e soluzioni operative che
dovessero pervenire dalle parti sociali.
Non avendo altri chiesto di parlare, dichiara terminata
l'audizione.
Omissis
Il PRESIDENTE, non avendo altri chiesto di parlare, dichiara
chiusa la seduta.
La seduta è tolta alle ore 12.50.
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