Pubblichiamo, tratta da “La Città di Acireale – Guida di SiciliAntica anno 2010” a cura di Guido Leonardi, Pinella Musmeci e Rodolfo Puglisi, la scheda su Parco delle Terme (pagg.129-130), specificamente redatta da Rodolfo Puglisi. Anche in questo importante contributo storico-culturale, si evidenzia l’incommensurabile valore patrimoniale delle Terme di Acireale.
Pochi anni dopo l’Unità d’Italia, nel 1873, apparve in tutte le città del Regno un manifesto che reclamizzava l’apertura prevista per il 1°maggio dei Bagni termo-minerali delle acque di Santa Venera in Acireale. “Il grandioso Stabilimento dei nuovi Bagni termo-minerali, proprietà del Sig. Agostino Pennisi, Barone di Floristella, è condotto a termine”, questo l’incipit della locandina. Lo Stabilimento sorse all’ingresso della Città, lato sud, vicino la vecchia stazione ferroviaria dall’elegante pensilina. Il B.ne Pennisi fece convogliare le acque che sgorgavano a Santa Venera al Pozzo in una sua proprietà facendole arrivare ad Acireale per lo sfruttamento industriale. Acque sulfuree e salsobromoiodiche, che vengono impiegate nella cura delle malattie reumatiche, osteoarticolari, otorinolaringoiatriche, dell’apparato respiratorio e dermatologiche sotto forma di bagni, fanghi ed inalazioni. Il grande edificio a quattro piano, “appositamente costrutto”, opera dell’arch. Mariano Falcini di Firenze, era fornito di ben 40 vasche, 24 delle quali in marmo. La sua imponenza la si coglie passando dalla Strada Statale 114 Orientale Sicula, aperta negli anni 60 del XX secolo ad est delle terme. Il quarto piano dello stabile, grazie al dislivello esistente, è visibile soltanto dall’entrata principale attraverso il Parco e presenta uno stile neoclassico con un vestibolo a colonne dal quale si procede nel salone di aspetto. Al terzo piano vi è un ampio salone usato per conferenze a tematiche culturali. A circondare lo Stabilimento un bellissimo giardino inglese, oggi purtroppo in decadenza, con ampi viali, fontane e statue, tra cui una dedicata a Santa Venera, recentemente restaurata in occasione della festa alla Santa Patrona del 2010. Il viale d’ingresso è coperto da un intreccio di rami e foglie di alberi annosi che non lasciano passare i raggi del sole, ed è piacevole sostarvi durante i mesi estivi per ripararsi dalla calura. Annessa al parco è una piscina utilizzata, oltre che da moltissimi cittadini, anche dalle società di pallanuoto Acese e di Pozzillo. Dal 2001 vi si disputa ogni anno il Torneo Internazionale “24 Giugno 2000”, uno dei più importanti a livello europeo, con la partecipazione delle migliori rappresentative giovanili di pallanuoto. Da qualche anno una tensostruttura montata nei periodi invernali consente l’utilizzo della piscina anche nei mesi più freddi. Nel 1951 le Terme, sia come attività industriale che come patrimonio, vennero acquistate dalla Regione Siciliana. Vissero periodi di grande sviluppo a cavallo tra gli anni 60 ed 80, che coincisero anche con favorevoli convenzioni stipulate con parti dell’Amministrazione dello Stato, tra cui il Ministero della Difesa. Nel 1987 aprì il nuovo complesso nel quartiere di Santa Caterina. Oggi le Terme attraversano un periodo di crisi in attesa che venga rilanciata l’attività magari affidandola a privati. Tra gli immobili appartenenti all’azienda delle Terme (che in caso di privatizzazione dovrebbero restare nel patrimonio regionale) anche un edificio che doveva ospitare un centro benessere, mai entrato in funzione, che si trova in via delle Terme, dirimpetto il Grand Hotel Excelsior. Oggi alcuni suoi locali sono occupati dal Club Scherma Acireale. Nei decenni scorsi le amministrazioni delle Terme di Santa Venera hanno promosso anche varie attività di carattere culturale; tra queste la Rassegna Internazionale d’Arte “Acireale Turistico-Termale”, nata nel 1967, che si segnalò come una delle manifestazioni più importanti nel panorama dell’arte contemporanea, mentre per molti anni il Parco ha ospitato un festival di musica jazz.