A latere del convegno organizzato ieri dal comitato civico, registriamo l’intervento del consigliere provinciale dott. Santo Primavera, presente ieri al convegno “Acireale città termale”.
Brevemente: il Prg attuale, ma i cui vincoli sono scaduti da qualche anno, ha previsto i vincoli termali sulle aree adiacenti le Terme di S. Caterina. Ciò che è mancato è stato il piano particolareggiato. Ma questo si fa in collaborazione con i privati proprietari. Perchè questi non sono stati mai coinvolti nel piano di sviluppo termale? Chi sono?
La Provincia Regionale di Catania, grazie ad un mio intervento ed emendamento, ha previsto sia nel piano di sviluppo socio-economico, sia nel piano territoriale provinciale (di massima) la presenza dell’area termale e della relativa attività. I piani su indicati sono in itinere e a breve si affronteranno i piani esecutivi e gestionali. Qualsiasi programmazione urbanistica comunale non ne potrà prescindere. Le Terme nel passato si mantenevano grazie alla politica democristiana locale, autonoma ed autorevole rispetto alle volontà catanesi che hanno avuto altri interessi da portare avanti per porre al traino Acireale. Il budget notevole che faceva chiudere il bilancio all’Azienda derivava dalla Convenzione con il servizio sanitario nazionale. Insomma gestione di tipo assistenzialista, con ripiano delle perdite di gestione. Molto facile!
Santo Primavera, consigliere alla Provincia Regionale di Catania