Feed RSS

Archivi del mese: giugno 2013

Il Comitato Civico delle Terme di ritorno da Palermo


Dalla pagina Facebook del Comitato Civico

Importante incontro martedì 25 giugno scorso con l’assessore regionale al bilancio prof. Luca Bianchi e i rappresentanti del Comitato Civico Terme di Acireale. L’incontro è stato realizzato su iniziativa del Partito Democratico di Acireale il cui segretario cittadino, ing. Antonio Raciti, va ringraziato per l’impegno. Hanno partecipato anche gli on. Fausto Raciti e Anthony Barbagallo.
Abbiamo manifestato la convinzione che senza l’inserimento del termalismo nella programmazione strategica regionale nessun futuro sarà possibile per le aziende termali siciliane, siano esse pubbliche o private. L’insuccesso del bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca, andato deserto, dimostra che nessun privato può essere interessato ad investire in un settore privo di pianificazione integrata con le realtà culturali e artistiche di un territorio.
Abbiamo finalmente trovato nell’assessore Bianchi un interlocutore attento e preparato. Abbiamo convenuto che il termalismo siciliano debba seguire i migliori esempi europei (Ungheria, Germania) e italiani (Veneto, Emilia Romagna) in cui si perseguono progetti di sviluppo integrato, anche alla luce della Direttiva Europea in tema di possibilità dei cittadini europei di curarsi all’estero a spese degli stati di provenienza. Quale possibilità per il turismo sanitario in Sicilia!
L’assessore Bianchi ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per seguire gli sviluppi normativi e tecnici e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Naturalmente siamo all’inizio, ma una fase disastrosa si è chiusa e si manifesta una netta inversione di tendenza

Pubblicità

Il Pd di Acireale vuole un tavolo tecnico per il termalismo


L’articolo di Antonio Carreca sul quotidiano La Sicilia del 30/6/2013

termalismo-tavolotecnico_1024x707

Il bando per la privatizzazione di Acqui Terme in Piemonte


I documenti principali e gli allegati al bando per la privatizzazione (tratti dal sito di Federterme)

 

In Piemonte concessione di cinquant’anni ai privati per gestire le Terme pubbliche


Dal sito di Federterme

Il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, intervenendo ad un incontro presso il Grand Hotel Nuove Terme di Acqui, ha chiarito la sua posizione su ciò che bisogna fare del patrimonio termale cittadino. “La Regione – ha spiegato – non può permettersi di mantenere società partecipate in perdita ma, allo stesso modo, non può nemmeno permettere che un bene prezioso come le terme acquesi vadano allo sfascio>. Da qui l’idea di privatizzare la gestione di stabilimenti e alberghi ma solo attraverso una lunga concessione che dovrebbe essere intorno ai 50 anni. Nel documento c’è l’intenzione di specificare bene che il nuovo gestore dovrà investire capitali ad Acqui, ma anche che il controllo sull’acqua termale continuerà ad essere pubblico.

E questo in virtù del principio che l’acqua è un bene prezioso che non può essere venduto. Deve appartenere ai cittadini. “Acqui Terme deve diventare un importante polo d’attrazione turistico – ha detto Cota – qui c’è molto da vedere, c’è buon cibo e ci sono le Terme che posseggono un’acqua terapeutica tra le migliori in Italia>.
Per il sindaco Enrico Bertero, la gestione pubblica: non dovrà riguardare solo il controllo dell’acqua ma dell’intero sottosuolo. A giudizio del primo cittadino, “non va infatti sottovalutato il discorso della geotermia che la città può decidere di sfruttare>.

nuovetermeacqui_piscina2007

L’ex Presidente Avv. Saro Leonardi: La Regione abbandonò il progetto di sviluppo delle Terme di Acireale


saroleonardi

Una nota del co-coordinatore del Forum dott. Mario Scandura

In occasione del convegno organizzato dal Lions Club e dal CRA di Acireale per individuare le strategie per il futuro del limone ho incontrato l’avvocato Saro Leonardi, dopo aver scambiato alcune brevi considerazioni sulla situazione politica, economica e sociale di Acireale di ieri e di oggi, l’avvocato Leonardi mi ha donato, con affettuosa dedica, un piccolo libro titolato “Ricordi” che ha recentemente pubblicato non destinato alla vendita. Nel libro vengono esposti i fatti, come li ricorda l’autore, che riguardano la storia di tanti anni di Sua attività pubblica, in qualità di  Sindaco per circa nove anni e di Presidente dell’Azienda Termale di Acireale per circa dieci anni.

Ho letto subito l’interessante introduzione autobiografica e sono passato immediatamente alla lettura dell’ultimo capitolo “ il rilancio delle terme”.

L’avvocato Leonardi tratta l’argomento raccontando la sua esperienza diretta, quale Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Termale di Acireale nei dieci anni dall’ottobre del 1983 al marzo 1993.

Mi sembra opportuno riportare qui di seguito alcuni brani di questi ricordi che consentono di aver una miglior informazione sull’evoluzione delle Terme in un periodo di intensa attività, nella consapevolezza che la conoscenza del passato aiuta a costruire il futuro.

L’avvocato Leonardi scrive: “nell’ottobre 1983 venivo nominato dalla Regione Siciliana Presidente del Consiglio di amministrazione delle Terme Regionali di Acireale …..  Al momento della nostra nomina le Terme funzionavano solo nei vecchi locali dello stabilimento Santa Venera, con grave difficoltà nell’espletamento delle cure e funzioni in quanto i locali di Santa Venera erano molto stretti, vecchi e malandati. Esisteva già però il nuovo stabilimento, che era stato realizzato a Santa Caterina, ma lo stesso non era funzionante. Mi piace ricordare in proposito che le nuove Terme di Santa Caterina insieme alla grande piscina e ai locali attigui allo stabilimento Santa Venera dove erano allocati gli uffici, erano stati realizzati durante la gestione precedente dall’avv. Francesco Grasso Leanza, che diede un impulso notevole allo sviluppo delle Terme, del quale va dato atto. Ritenemmo che una delle cose prioritarie fosse quella di mettere in funzione Santa Caterina ….. Ritenni, pertanto, avvalermi dell’ausilio di una persona esperta di termalismo e la scelta cadde sull’ingegnere Enrico Chiostri, che avevo precedentemente conosciuto partecipando ad un congresso termalistico. L’ingegnere Chiostri aveva prestato la sua consulenza presso le più importanti terme italiane ed era conosciutissimo ed apprezzato anche all’estero sia perché era consulente di molti stabilimenti termali in Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Russia, e in tutto il mondo, sia perché presidente della SITH ( Società Italiana di Termalismo).

 L’ingegnere Chiostri, prese visione dello stabilimento di Santa Caterina e delle sue problematiche, accettò l’incarico e nel giro di circa sei mesi di attività, collaborato dai nostri tecnici, fu messa in funzione Santa Caterina con conseguente aumento di cure e prestazioni, tanto che gli incassi annuali dell’attività termale lievitarono in breve tempo (1983/1990) da circa settecentocinquanta milioni annui a circa cinque miliardi, con soddisfazione dei medici e dei clienti per l’efficacia delle cure specialmente quelle con acque termali.

Ciò in quanto le acque termali salsobromoiodiche delle Terme di Acireale sono, assieme a quelle di Tabiano, le migliori in assoluto esistenti in Italia: questo giudizio non è il mio ma quello dell’ingegnere Chiostri che conosce molto bene tutta la realtà termale italiana.

Ciò ottenuto, lavorando in perfetta armonia con il consiglio di amministrazione ed il personale tutto dell’azienda si pose “ al tempo” il problema di andare avanti con lo sviluppo e di ammodernare le prestazioni così come richiesto dal mercato, dai clienti e dagli enti mutualistici, diversificando ed introducendo trattamenti eudermici diretti anche alla clientela più giovane e promuovendo la talassoterapia, sulla scia di quanto stavano facendo molte strutture italiane ed estere.

Su questa linea venne predisposto un piano che a breve termine prevedeva la realizzazione di una struttura per le prestazioni eudermiche e di bellezza (polifunzionale), di un impianto di sollevamento di acque marine da riversare nella esistente piscina termale per la talassoterapia e di un nuovo albergo per intercettare le numerose richieste di cure provenienti soprattutto dal servizio sanitario nazionale attraverso gli enti mutualistici che trovavano difficoltà nel sistemare i loro assistiti presso gli alberghi esistenti di Acireale soprattutto per il budget limitato di cui disponevano tali enti. Il detto piano fu completamente realizzato.

Il piano globale prevedeva anche, nel medio termine, la realizzazione della cosiddetta “ Nuova città delle Terme”, progetto molto ambizioso, fortemente voluto al tempo dall’on. Rino Nicolosi, allora Presidente della regione Sicilia, che avrebbe dotato Acireale di un complesso termale tra i migliori in Europa.

La progettazione venne affidata agli ingegneri Paolo Pennisi e Aldo Scaccianoce, coadiuvati per la parte termalistica dall’ingegnere Enrico Chiostri. Tale progettazione venne finanziata direttamente dalla Regione.

Come è noto il programma a breve è stato realizzato, con la creazione dell’albergo “Palace Terme” e del polivalente mentre quello a medio termine è rimasto solo in fase di progetto sia perché l’on. Nicolosi, nelle more, dismise la carica di presidente, sia perché la Regione abbandonò il progetto di ulteriore sviluppo delle Terme, tanto che attualmente esse si trovano come è noto in stato di assoluto abbandono. ”

 

 

Eco delle Aci. Terme, un puzzle di incertezza


L’articolo sull’ultimo numero dell’Eco delle Aci.

20130625-155104.jpg

Terme di Acireale: il bando ritarda ancora e si ravvivano i sogni di un ritorno al pubblico


L’articolo pubblicato sull’ultimo numero del settimanale I Vespri, da sabato scorso in edicola

Terme di Acireale: il bando ritarda ancora e si ravvivano i sogni di un ritorno al pubblico

Non è ancora certo se l’ing.Luigi Bosco, neo assessore nella giunta Bianco a Catania e liquidatore delle Terme di Acireale SpA, lascerà quest’ultimo incarico per dedicarsi a tempo pieno, e con le competenze che ha in campo urbanistico, al mandato affidatogli dal primo cittadino catanese. Del resto Luigi Bosco, vicino all’on.Crocetta, ha accettato dal Presidente della Regione l’incarico di liquidare le Terme solo per spirito di servizio e di amicizia nei confronti del Governatore. La situazione ancora rimane in alto mare. L’ing.Bosco si è premurato di far ripartire i reparti di insufflazione, inalazione e fangobalneoterapia; ha ottenuto fino al 27 giugno una rimodulazione del debito nei confronti di Unicredit che ha pignorato l’albergo Excelsior Palace e la struttura polifunzionale; ha rimesso in moto la macchina quanto meno per preservare il valore dei cespiti e non farlo depauperare, data l’elevata incidenza dei debiti e del contenzioso pregresso che potrebbe causare ulteriori esposizioni debitorie. In una recentissima intervista ad un quotidiano locale, il neo assessore della giunta Bianco ha ribadito quanto in fondo era già noto negli ambienti cittadini e riportato da tempo dal nostro settimanale. E’ fondamentale inchiodare alle proprie responsabilità la Regione Siciliana, proprietaria degli stabilimenti termali di Acireale e di Sciacca; il bando per la privatizzazione della gestione tarda ad esser approvato perché i vincoli burocratici evidenziati dall’ing.Bosco sono più forti della volontà politica di passare la mano ai privati; addirittura, potrebbe trascorrere infruttuosamente tutto l’anno in corso perché tecnicamente e giuridicamente parlando non è facile scrivere un bando nel quale non sia certo cosa potranno fare i privati. Nel frattempo, ad Acireale, i sogni di un ritorno al pubblico si vivificano. La riapertura parziale dei reparti specialistici, l’approvazione dell’emendamento in finanziaria regionale che prevede l’assunzione di lavoratori stagionali alle Terme, le dichiarazioni prudenti e moderate dell’ing.Bosco continuano a servire ad una parte politica per insistere sulla pubblicizzazione del termalismo, quando invece la legge regionale del 2010 (giusta o sbagliata che sia non spetta a noi dirlo) prevede esattamente l’opposto. Mentre il deputato regionale Nicola D’Agostino, intervistato da una web tv locale, conferma apertamente il suo sostegno ai percorsi di privatizzazione avviato, l’altro deputato locale Angela Foti del M5S, affermando che in passato c’è stato uno scempio (proprio sotto la mano pubblica), si schiera a favore delle posizioni del Comitato civico che, come è noto, sono decisamente a favore del mantenimento delle Terme nella sfera del pubblico, quanto meno per la parte sanitaria. E’ uscito allo scoperto, con una dichiarazione su Facebook, anche il portavoce del comitato civico e dirigente del PD Salvo La Rosa il quale propende nettamente per la gestione pubblica delle Terme. Il PD di Acireale vorrebbe che sia decentrata ad Acireale una scuola di specializzazione in medicina termalistica, auspicando una legge quadro regionale a sostegno del termalismo. Il disegno di legge fu presentato nella scorsa legislatura da Concetta Raia e Giovanni Barbagallo e ripresentato nell’attuale legislatura dalla stessa deputata del Partito democratico. Il vivificarsi del dibattito in ambito politico prevale per il momento su tutto il lavoro di analisi, documentazione e proposte avviato dal Forum negli ultimi ventisette mesi.

Saro Faraci

La liquidazione delle Terme di Acireale. Possibile trovare imprenditori interessati


L’intervento di Mario Scandura, Co-coordinatore del Forum sul quotidiano La Sicilia del 23 giugno 2013

marioscandura-lasicilia_475x768

Mario Scandura: un primario advisor per cercare qualificati partner privati per le Terme


conf 1

Commento all’intervista rilasciata dall’ing. Luigi Bosco

 Recentemente  l’ing. Luigi Bosco,  liquidatore della società Terme di Acireale S.P.A. in liquidazione,  ha rilasciato una intervista nella quale ha dichiarato di avere contattato soggetti  interessati alla gestione delle Terme. Ha fatto visitare l’azienda anche su richiesta di diversi operatori nazionali e internazionali e tra questi è stato visitatore di eccezione l’architetto Pier Paolo Maggiora il quale è rimasto favorevolmente impressionato dal complesso delle Terme.

Pier Paolo Maggiora, architetto torinese, ha progettato opere molto importanti tra le quali il nuovo sistema aeroportuale in Russia, la ristrutturazione del porto di Bengasi , le “Cento Citta” per urbanizzare 400 milioni di persone in Cina e ancora il “progetto Arge” che vede la Sicilia, centro culturale e fisico del Mediterraneo, fulcro delle relazioni fra Europa e Africa.

E’ evidente che l’ing. Bosco sta operando per soluzioni di largo respiro. Ricordo, quale co-coordinatore insieme al Prof. Rosario Faraci del comitato”….per l’economia di Acireale “ del Lions Club, che a conclusione del convegno organizzato sulle Terme il 9 aprile 2011 sono stati inviati alla Regione Siciliana proposte, idee e suggerimenti. Fra questi la richiesta di incrementare le risorse finanziarie assegnate per la nomina dell’advisor, in modo da assicurarsi la disponibilità di primario advisor per la ricerca di operatori del settore  e per la redazione del bando di gara per la privatizzazione.

 In più occasioni anche il Forum delle Terme ha evidenziato l’importanza di affidare ad un primario advisor il compito di ricercare imprenditori interessati e quindi di predisporre un bando che, tenendo conto anche delle loro richieste, assicurasse una buona partecipazione.

Prendiamo atto, con favore, che l’ing. Bosco, conscio dell’esito negativo del bando pubblicato per la privatizzazione delle Terme di Sciacca, ha ritenuto opportuno occuparsi direttamente della ricerca di imprenditori interessati alla gestione delle Terme di Acireale.

Ritengo che nei mesi che ancora precedono la pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale si possano trovare imprenditori interessati e quindi riformulare il bando per conseguire un esito positivo.

                                                                                                            Mario Scandura

                                                                                     Co-coordinatore Forum Terrme di Acireale

Terme di Acireale: il bando ritarda ancora e si ravvivano i sogni di un ritorno al pubblico


Uno stralcio dell’articolo che sarà pubblicato domani sul settimanale I Vespri

[…]Nel frattempo, ad Acireale, i sogni di un ritorno al pubblico si vivificano. La riapertura parziale dei reparti specialistici, l’approvazione dell’emendamento in finanziaria regionale che prevede l’assunzione di lavoratori stagionali alle Terme, le dichiarazioni prudenti e moderate dell’ing.Bosco continuano a servire ad una parte politica per insistere sulla pubblicizzazione del termalismo, quando invece la legge regionale del 2010 (giusta o sbagliata che sia non spetta a noi dirlo) prevede esattamente l’opposto […]

I professionisti acesi dell’urbanistica sulle Terme di Acireale


dalla pagina Facebook del Comitato Civico

comitatocivico-ingegneriarchitetti

Insieme al Parco delle Terme di Acireale


Riceviamo e pubblichiamo

“Red FanCity Acireale Amministrazione Il Comitato Civico Terre di Aci, il Comitato Civico Terme di Acireale, FanCity Acireale, organizzano per il giorno 7 luglio 2013 dalle ore 18:00 alle ore 24:00 presso il Parco delle Terme di Acireale, “INSIEME AL PARCO DELLE TERME”
Dopo l’iniziativa a S. Venera al Pozzo continuiamo il nostro tour tra le bellezze del territorio delle Aci. Banchetto informativo, raccolta adesione di partecipazione al comitato “Terre di Aci” ed una lunga JAM SESSION musicale aperta a tutti i musicisti locali.
Si invitano le persone e le Associazioni che condividono la nostra iniziativa, a partecipare alla manifestazione e ad aderire al Comitato”

fancity-parcodelleterme

Il Giudice Pietro Currò nuovo Presidente del Lions Club di Acireale


su La Sicilia del 20 giugno 2013

lionspietrocurro

Il liquidatore Luigi Bosco: Bando forse pronto entro l’anno


L’intervista al liquidatore delle Terme ing.Luigi Bosco su La Sicilia del 19/6

Bosco-intervista

Salvatore La Rosa (Comitato Civico) e l’on.Angela Foti (M5S) a favore della gestione pubblica delle Terme


Ricaviamo dalla pagina Facebook del Comitato Civico due ulteriori posizioni sulla gestione delle Terme. A favore della pubblicizzazione si dichiarano il dott. Salvatore La Rosa, portavoce del Comitato Civico Terme di Acireale e dirigente della locale sezione del Partito Democratico, e l’on.Angela Foti, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle. Riportiamo in basso le dichiarazioni

facebook-larosa-foti

Si sposta su Facebook la querelle gestione pubblica-privata delle Terme di Acireale. Il Comitato Civico si schiera apertamente con il liquidatore


Si sposta su Facebook, nella pagina riservata del Comitato Civico, la discussione sul termalismo e sulla questione della gestione pubblica o privata delle Terme di Acireale. Interventi della deputazione regionale, del comitato civico e di alcuni iscritti al social network.

In un recentissimo post, alla notizia della possibile riattivazione dei reparti di balneofangoterapia, il Comitato Civico si schiera apertamente con il liquidatore ing. Bosco. L’ex gestore dell’Excelsior Palace sollecita la ripresa del dibattito sulla chiusura dell’albergo.

facebook-comitatocivico

facebook-dibattito

Terme di Acireale, cosa succederà dopo le elezioni a Catania?


L’articolo pubblicato sul n.22 del settimanale I Vespri

termeboscoassessore

Terme di Acireale, cosa succederà dopo le elezioni a Catania?

Chiuso il capitolo delle elezioni comunali a Catania, si può tornare a parlare di Terme di Acireale. Che c’entrano le elezioni nella città dell’Elefante con le vicende degli stabilimenti termali nella città delle cento campane? Un collegamento esiste ed è nella persona dell’ing.Luigi Bosco, il liquidatore delle Terme, vicino a Crocetta, che il nuovo sindaco di Catania Enzo Bianco aveva già indicato nella rosa degli assessori che lo affiancheranno durante il suo mandato. A questo punto, l’ing.Bosco potrebbe lasciare l’incarico e la società di gestione delle Terme di Acireale si troverebbe di nuovo senza un vertice, in attesa di nuove nomine regionali. Una vera iattura! Negli ultimi tempi, a dire il vero, l’ing.Bosco si è premurato per far ripartire alcuni dei servizi in convenzione con il servizio sanitario nazionale che da qualche tempo erano stati sospesi, dopo i provvedimenti di chiusura (frettolosamente o forzatamente?) adottati dall’allora liquidatore Margherita Ferro. Si tratta delle prestazioni specialistiche di inalazione ed insufflazione cui presto si potrebbero aggiungere i servizi di fangoterapia. In questo modo, pur non risolvendo completamente gli annosi problemi finanziari, le Terme di Acireale riprenderebbero a generare ricavi da prestazioni utili a rivalutare l’azienda nella prospettiva del trasferimento della gestione ai privati. Ma la privatizzazione, a dire il vero, ritarda per intoppi burocratici (c’è la questione dell’albergo Excelsior Palace e delle rate di mutuo non corrisposte ad Unicredit dalla Regione proprietaria delle Terme) e nel frattempo in città si riapre il dibattito se sia o meno conveniente favorire la transizione della gestione ai privati, come invece prevede la legge regionale del 2010, a valere sulla quale a Sciacca il processo di privatizzazione è appena iniziato (anche se non con gli esiti da tutti auspicati). Il dibattito su fautori e contrari alla privatizzazione si è arricchito di contenuti politici, tatticamente ispirati dalle elezioni e dalla recente sintonia di vedute fra Il Megafono di Crocetta e il PD. Così, ad esempio, i dirigenti della sezione locale del Partito Democratico, supportati da tutto lo schieramento di parlamentari regionali e nazionali, hanno ufficialmente plaudito all’operato dell’ing.Bosco, ingraziandosi ulteriormente il Presidente Crocetta, tornando a rilanciare interessanti ipotesi di pubblicizzazione ed ospedalizzazione dei servizi termalistici, attualmente però non contemplati dai provvedimenti regionali, a meno di modificarli rapidamente e riportare la gestione delle Terme, totalmente o parzialmente, nell’alveo del soggetto pubblico regionale. Anche il comitato civico Terme, quasi totalmente formato dagli stessi dirigenti locali del PD, si è schierato a favore di questa ipotesi. Più cauto e prudente come sempre il Forum promosso dal Lions che si limita a registrare le diverse posizioni, non mancando di far osservare tuttavia come il dibattito cittadino sia debole e comunque inficiato da forte emotività e colorite suggestioni e poco ancorato ai provvedimenti vigenti e soprattutto all’agenda di impegni che gli uffici regionali dovrebbero rispettare. Nello sviluppo di questo dibattito l’ing.Bosco, sia per ragioni di prudenza politica sia per assenza di un chiaro quadro di riferimento regionale, ha deciso di non intervenire. Negli ultimi giorni, attraverso il sito del Forum, le discussioni hanno coinvolto gli ex direttori sanitari delle Terme di Acireale e Sciacca Linda Grimaldi e Baldassare Segreto, apertamente favorevoli alla continuità dell’esperienza pubblica nel termalismo nonché alcuni privati, favorevoli invece ad un modello misto, sulla scia dell’esperienza di Budapest, dove il core business del termalismo sanitario è presidiato dal pubblico, mentre il resto (le altre forme di termalismo del business, i servizi alberghieri, quelli commerciali ed accessori) sono esternalizzati ad imprenditori privati.

Saro Faraci

Intervista al neo assessore della giunta Bianco, l’ing.Luigi Bosco commissario delle Terme


dal sito di Catania Live Sicilia

CATANIA – “Interrompere quanto è stato già iniziato farebbe bene alla città”. Luigi Bosco, ingegnere di fama internazionale, parla ad assessore in pectore della giunta Bianco quater. Non si sa ancora quale sarà la sua delega, ma l’esponente del Megafono ha le idee chiare su quali siano i temi di cui vorrebbe occuparsi: “Nell’urbanistica potrei dare un contributo alla città.”

Quali sono i suoi progetti sulla città da neoassessore?

“In primo luogo faccio parte di una squadra. Attendo, quindi, di capire qual è il ruolo che mi verrà dato. Ovviamente, io ho una discreta competenza nel campo dell’ingegneria e quindi dei lavori pubblici. Nell’urbanistica potrei dare un contributo alla città. Non escludo altre possibili soluzioni. A Crocetta, che mi ha voluto nominare liquidatore elle Terme di Acireale, gli ho detto che non capivo nulla in materia. Lui mi disse che sarei riuscito a fare qualcosa di buono anche lì. Mi sono impegnato e qualcosa l’ho cominciata a fare. Aspetto dunque di sapere se giocherò in porta o all’attacco”.

Il piano regolatore della giunta Stancanelli è da ridisegnare o no?

“Credo che ripartire da zero sia un errore clamoroso. Credo che qualche piccola modifica vada ipotizzata, questo per fare una variante che possa sbloccare immediatamente il centro storico. Bisogna adottare, poi, quel regolamento edilizio che è stato donato alla città dall’organizzazione degli ingegneri e degli architetti e dall’Ance. É un regolamento edilizio universale che consente di dare regole unitarie e univoche a tutti i professionisti e gli operatori che operano nel campo dell’edilizia. Misurare l’altezza di un edificio, per capirci, non sarà più discrezionale. Questo è alla base dell’etica della procedura amministrativa. Il problema è poi di vedere se è possibile coniugare, in tempi rapidissimi, l’assetto della città metropolitana con il completamento del Prg”.

Al momento della presentazione della squadra di governa, dal Megafono si sollevata qualche voce di protesta circa la sua designazione?

“Guardi, Io ho insistito affinché ci fosse Giuseppe Caudo in giunta al posto mio. Ma alla fine si è preferito dare un profilo di società civile a questa squadra di governo, soprattutto nella prima fase. É importa chiarirlo. Perché è al nostro interno non c’è stata alcuna polemica. In realtà, mentre io sostenevo lui, Caudo sosteneva me”.

E sul corso dei Martiri?

“È una grande ferita della città di Catania. Esso fu salvata da un possibile scempio, grazie a l’azione di mio padre, Camillo Bosco. Lui fece in modo che non si adottasse la medesima cubatura utilizzata per il corso Sicilia e che avrebbe soffocato Catania. Ora il corso dei martiri della libertà ha bisogno di un progetto di alta qualità, che comprenda pure piazza della Repubblica, così come prevedeva il progetto iniziale. Io non penso tanto al volume, ma alla qualità dell’architettura”.

Si spieghi.

“Se realizzato, così come sembra possa essere realizzato, Catania può arrivare al centro dell’interesse dell’architettura internazionale. Non esiste in Europa un area libera così vasta. Solo lo sventramento del muro di Berlino ha portato a possibilità simili. Tramite concorsi di progettazione bisogna avere, però, la capacità di ricucire questa parte con gli ambiti cittadini circostanti, in primo luogo con la piazza della Stazione”.

Quindi il progetto di Stancanelli, con il plastico lasciato in esposizione a Palazzo degli Elefanti, non verrà realizzato?

“Io credo invece di sì. Lì c’è la mano di Cucinella, non stiamo parlando dell’ultimo arrivato. Si tratta ora di affilare soltanto qualcosa. Io sono perché si faccia. Ovviamente mi confronterò con la giunta. Interrompere un percorso già avviato non farà di certo il bene della città”.

Acireale collegata a Catania nella figura dell’ing.Bosco. I Vespri sabato in edicola con un articolo sulle Terme


 

ivespritestata

“Chiuso il capitolo delle elezioni comunali a Catania, si può tornare a parlare di Terme di Acireale. Che c’entrano le elezioni nella città dell’Elefante con le vicende degli stabilimenti termali nella città delle cento campane? Un collegamento esiste ed è nella persona dell’ing.Luigi Bosco, il liquidatore delle Terme, vicino a Crocetta, che il nuovo sindaco di Catania Enzo Bianco aveva già indicato nella rosa degli assessori che lo affiancheranno durante il suo mandato” inizia così l’articolo che sarà pubblicato nel prossimo numero del settimanale I Vespri, da sabato in edicola.

Il direttore sanitario delle Terme di Acireale non ha dubbi: gestione al pubblico e non ai privati.

Inserito il

Pubblichiamo e rilanciamo un commento “postato” da Linda Grimaldi alla notizia del sondaggio lanciato dalla pagina Facebook “Salvate le Terme di Acireale”. Se non vi è un caso di omonimia, la Grimaldi, se non ricordiamo male, è medico ed è (stata) il direttore sanitario delle Terme di Acireale SpA.

lindagrimaldi

Finanziamenti milionari per Santa Venera al Pozzo

Inserito il

L’articolo pubblicato su La Sicilia del 4 giugno 2013

santaveneraalpozzo_1024x631

Pubblicata su Facebook la lettera indirizzata dal Comitato Civico all’on.Crocetta nel mese di ottobre 2012.

Inserito il

Una lettera al Presidente Crocetta da Comitato Civico Terme di Acireale pubblicata su Facebook.

TERME DI ACIREALE
LA LETTERA DEL ComitatoCivico Terme Di Acireale

Caro Rosario Crocetta,
noi Ti chiediamo un impegno per la salvaguardia e il rilancio di questo patrimonio. Alla Magistratura spetta il compito di accertare le responsabilità penali e civili di questo scempio di patrimonio pubblico sin qui perpetrato; alla politica spetta il compito di definire strategie e scelte.
Chiediamo per questo:

1) La rapida approvazione del Disegno di legge sul termalismo giacente all’ARS per rendere operativa anche in Sicilia la L. nazionale sul termalismo voluta dal Governo Prodi per il rilancio del settore:;

2) L’istituzione del Marchio di Qualità Termale per quelle stazioni termali che adottino criteri e attuino una pianificazione del territorio coerenti con le vocazioni termali del territorio: rifiuti – inquinamento – servizi – trasporti;

3) L’istituzione in Sicilia – e noi chiediamo che venga allocata ad Acireale – della Scuola di Specializzazione di Medicina Termale; facoltà già esistente in molte Università ma presente nel Mezzogiorno solo a Napoli;

4) Le cure termali sono già inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza; noi chiediamo che vengano inserite nella programmazione sanitaria Regionale.

5) Il termalismo e il turismo sanitario sia inserito come uno degli assi strategici nella programmazione economico della Regione Siciliana;

Come puoi notare, Rosario, sono richiesta riguardanti tutto il termalismo siciliano, forte di undici stazioni termali, tra pubbliche e private, ed oggi abbandonato. 
Con la normativa a sostegno e con la programmazione regionale, daremo la possibilità ai territori di progettare le linee di uno sviluppo integrato che coniughi sanità e turismo, anche attraverso l’integrazione del termalismo con le altre risorse ambientali, storiche, culturali ed enogastronomiche. Tutte risorse di cui il nostro territorio è ricco. 
Così vive e si sviluppa il termalismo, pubblico o privato che sia, nelle esperienze più avanzate in Europa ed in molte nostre Regioni; E così chiediamo che sia possibile in Sicilia e ad Acireale.

 

In realtà si tratta di uno stralcio di una lettera più corposa indirizzata allo stesso Presidente Crocetta nell’ottobre del 2012, durante il tour elettorale dell’allora candidato alla Presidenza.

Acireale 12 ottobre 2012 – Cinema Margherita. Il Comitato Civico consegna una lettera al candidato Rosario Crocetta. Ecco il testo completo: “Caro Rosario Crocetta,
in questa città si sta compiendo un delitto. E, in considerazione della tua battaglia per la legalità, ti chiediamo di unirti a noi affinché questo delitto non si compia.
Il delitto è la distruzione di un patrimonio pubblico; un patrimonio sanitario, professionale, storico, culturale, economico e ambientale: la distruzione del patrimonio rappresentato dalle Terme di Acireale.
Le Terme di Acireale, come sai, sono state a lungo la principale stazione termale del Sud Italia. Migliaia di cure erogate ogni anno a favore degli acesi, dei siciliani, dei tanti turisti che approfittavano delle cure termali per conoscere la Sicilia e i suoi tesori.
Tutto questo fino a pochi anni fa. Da 6 anni un progetto criminale di distruzione di questo patrimonio ha determinato la chiusura degli stabilimenti e di tutte le attività sanitarie.

Dicono che l’obiettivo è la privatizzazione, cioè la vendita dell’attività termale ai privati. Ma ti chiedo,Rosario: Tu distruggeresti la macchina che vuoi vendere ? Se vuoi vendere la tua macchina sono certo che tu la terresti a lucido e la conserveresti al meglio per ricavarne il massimo profitto. 

Evidentemente l’obiettivo non è quello dichiarato. 

Ci hanno detto finora che un altro l’obiettivo di combattere il fardello economico a carico della Regione: a parte che una struttura sanitaria non può certo dare utili per l’Ente Pubblico sennò dovremmo chiudere ambulatori, ospedali ed eliminare le convenzioni alle cliniche private . Ma poi, adesso i cento dipendenti delle Terme di Acireale sono ancora stipendiati dalla Regione ma dislocati in uffici a svolgere mansioni che nulla hanno a che fare con la propria professione. Insomma, Terme chiuse, niente cure, niente servizi ma stessi stipendi.

E allora?

E allora qual è l’obiettivo. Ragioniamo insieme: cure sanitarie sospese – convenzioni con il SSN non rinnovate – un centro polifunzionale completamente attrezzato per fisioterapia e riabilitazione, completato 20 anni fa e mai messo in funzione. Tutto questo si iscrive nel processo di smantellamento della sanità pubblica a favore della sanità privata. Anche con il tentativo di privatizzare la concessione dell’utilizzo delle acque termali, contro l’esito referendario sull’acqua pubblica.

E non finisce qui: chiudere le Terme e dimostrare che non potranno mai più aprire significa aprire la strada alla speculazione edilizia sui terreni dei proprietà delle Terme. Terreni come sapete molto appetibili per la loro posizione.

Caro Rosario Crocetta noi Ti chiediamo stasera un impegno per la salvaguardia e il rilancio di questo patrimonio. Alla Magistratura spetta il compito di accertare le responsabilità penali e civili di questo scempio di patrimonio pubblico sin qui perpetrato; alla politica spetta il compito di definire strategie e scelte.

Chiediamo per questo:

1) La rapida approvazione del Disegno di legge sul termalismo giacente all’ARS per rendere operativa anche in Sicilia la L. nazionale sul termalismo voluta dal Governo Prodi per il rilancio del settore:;

2) L’istituzione del Marchio di Qualità Termale per quelle stazioni termali che adottino criteri e attuino una pianificazione del territorio coerenti con le vocazioni termali del territorio: rifiuti – inquinamento – servizi – trasporti;

3) L’istituzione in Sicilia – e noi chiediamo che venga allocata ad Acireale – della Scuola di Specializzazione di Medicina Termale; facoltà già esistente in molte Università ma presente nel Mezzogiorno solo a Napoli;

4) Le cure termali sono già inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza; noi chiediamo che vengano inserite nella programmazione sanitaria Regionale.

5) Il termalismo e il turismo sanitario sia inserito come uno degli assi strategici nella programmazione economico della Regione Siciliana;

Come puoi notare, Rosario, sono richiesta riguardanti tutto il termalismo siciliano, forte di undici stazioni termali, tra pubbliche e private, ed oggi abbandonato. 

Con la normativa a sostegno e con la programmazione regionale, daremo la possibilità ai territori di progettare le linee di uno sviluppo integrato che coniughi sanità e turismo, anche attraverso l’integrazione del termalismo con le altre risorse ambientali, storiche, culturali ed enogastronomiche. Tutte risorse di cui il nostro territorio è ricco. 

Così vive e si sviluppa il termalismo, pubblico o privato che sia, nelle esperienze più avanzate in Europa ed in molte nostre Regioni; E così chiediamo che sia possibile in Sicilia e ad Acireale.



Acireale, 12 Ottobre 2012

Ben 1200 i post finora pubblicati dal sito del Forum

Inserito il

 

Con la pubblicazione della notizia riguardante le quattro città termali italiani aderenti al circuito dell’EHTTA, il sito del Forum ha raggiunto quota 1.200 post pubblicati nella home page. Dalla data della sua costituzione (avvenuta il 1 giugno del 2011), ciò significa la pubblicazione in media di due post al giorno. Non sono conteggiate le altre sezioni del sito, dove sono riportate indagini, notizie storiche, informazioni societarie utili per la lettura del passato, del presente e del futuro delle Terme di Acireale. Il sito del Forum è curato dal Prof. Rosario Faraci che insieme al dott.Mario Scandura è coordinatore dello stesso Forum promosso dal Lions Club di Acireale.

1200

Quattro le città termali in Italia nel circuito delle città storiche termali

Inserito il

Sono Acqui Terme, Fiuggi, Montecatini e Salsomaggiore aderenti all’EHTTA (European Historical Thermal Towns Association).

montecatini acqui_terme fiuggi image_salsomaggiore

Fiuggi ammessa al progetto internazionale Caffè d’Europa

Inserito il

dal sito di Ancot

FIUGGI – parte attiva del progetto internazionale

La città è parte attiva del progetto internazionale “Caffè d’Europa” e sta usufruendo del finanziamento europeo coordinato dall’associazione europea delle città storiche termali – EHTTA.
Si tratta di un progetto di 24 mesi che coinvolge 10 città europee ed ha a disposizione un budget di 400.000 euro.

Ancot, Associazione nazionale comuni termali

Fiuggi – Una buona notizia per Fiuggi e per l’attività termale. La Commissione Europea – Direzione Generale Cultura – ha infatti approvato il progetto “Sources of Europe: the Cafés of Europe”, presentato nell’ambito del Programma Europeo Cultura – strand 1.2.1. (misure di cooperazione) da parte delle Città Storiche Termali europee dell’Associazione E.H.T.T.A. (European Historic Thermal Towns Association), di cui la Città di Fiuggi è membro attivo dal 2011. “Il progetto – dichiara il Consigliere Elisa Costantini – ha ottenuto un punteggio di 86/100, classificandosi al 41mo posto sulle 120 proposte selezionate tra le 476 presentate alla Direzione nello scorso novembre da parte di Città ed enti culturali Europei. Il Comune di Fiuggi parteciperà come coordinatore del Progetto, presentato dalla capofila Route of Spa Towns in Massif Central (Francia), insieme all’E.H.T.T.A, e a: il Consiglio di Bath & North East Somerset ( Regno Unito), Centro delle Arti di Enghien-les-Bains ( Francia), Città di Acqui Terme, la Médiathèque Valery Larbaud-della città di Vichy e la Cottà di Royat (Francia), la Città di Spa (Belgio), il Comune di Ourense (Spagna), la Città di Baden-Baden (Germania). Un progetto pluridisciplinare fondato sul tema dell’origine e del futuro della “Cultura europea delle Città termali”, che punta a favorire la mobilità transnazionale degli attori del settore della cultura, la circolazione transnazionale delle opere e dei prodotti artistici ed il dialogo interculturale. Nel corso del biennio 2013-2015- spiega Costantini – il progetto Sources vedrà la realizzazione delle seguenti azioni: 1) Dibattiti sul futuro delle città termali attraverso una serie d’importanti tavole rotonde denominate “Café of Europe”, legate ai festival culturali che si terranno nelle città termali e in seguito ritrasmesse on-line. 2) L’operazione “Celebration@Sources” – le città termali come fonti di creatività. Questa azione ha come obiettivo la promozione della ricca varietà di festival e di mostre nelle città termali europee, e di creare nuovi scambi tra gli organizzatori delle manifestazioni culturali al fine di promuovere collaborazioni future. 3)La ricerca delle “Sources of inspiration” con la stesura di un romanzo interattivo ed illustrato attraverso i social media, che ripercorra i viaggi di cittadini europei sia dei giorni d’oggi che di personaggi storici che hanno frequentato le città termali d’Europa. I 4 personaggi del romanzo interattivo saranno interpretati da 4 attori che s’incontreranno in occasione dei Café of Europe. Un carnet di viaggio digitale sarà realizzato in ogni città per testimoniare questi incontri ed il loro ambiente architettonico e creativo. 4) la salvaguardia di documenti e opere, antiche e moderne, sia on-line sia in formato cartaceo presso il “European Centre of Sources” situato nella città di Vichy, il cui Vice – Sindaco, Christian Corne, è il Presidente dell’EHTTA. Il primo Cafè of Europe si terrà dal 13 al 15 giugno 2013 nella Città di Enghien-les-Bains (Francia). La Città di Fiuggi ospiterà nel luglio 2014 uno degli 8 “Cafè of Europe”, con l’organizzazione di una tavola rotonda europea sul cinema, che verrà realizzata nell’ambito del Fiuggi Family Festival. L’Associazione in qualità di partner progettuale darà avvio ad un concorso spot di pubblicità progresso a livello europeo con tematica relativa al rapporto tra cultura e benessere nelle città termali europee storiche. La partecipazione della Città di Fiuggi al progetto europeo “Sources”- conclude il consigliere Costantini – costituisce un primo risultato importante per l’Amministrazione Comunale, che sin dall’inizio del mandato ha partecipato attivamente nella rete europea delle Città Termali Storiche Europee, con lo scopo di promuovere, custodire e sviluppare la tradizione culturale, turistica e termale di Fiuggi, creando una sinergia e una rete collaborativa con altre città termali di enorme prestigio in ambito europeo”.

Il Presidente di Federterme: c’è crisi del settore e non manca la concorrenza sleale

Inserito il

Dal sito di Federterme

Jannotti Pecci, c’e’ concorrenza sleale. Creare operatore termale

alt“Le prospettive dell’industria termale italiana sono ancora molto incerte, considerata l’attuale congiuntura, anche se avvertiamo che cresce l’interesse della clientela italiana e straniera per l’esperienza termale italiana, che è comunque ricca di attrattive presenti nei territori”. A sostenerlo e’ il presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, in una intervista all’ANSA. “Lo scopriamo – spiega Jannotti Pecci – anche tramite i clienti che utilizzano i nuovi social media per raccontare le esperienze del servizio alle terme. Per noi è uno strumento importante di ascolto e di correzione di rotta”. “L’avvio della stagione – riflette il numero uno di Federterme – è stato contrastato dal tempo inclemente già in occasione della Pasqua e nelle settimane successive ma ora, progressivamente, si aprono anche le altre strutture stagionali e tutte le terme si presenteranno alla clientela con un’offerta che cercano di arricchire ogni anno di più grazie anche ad investimenti di ammodernamento che si è cercato di fare compatibilmente con le difficoltà del momento”. Il settore tuttavia mostra difficoltà. “Avvertiamo il peso, sull’equilibrio delle gestioni aziendali, della limitatezza delle risorse destinate dal sistema sanitario e dei ritardi dei pagamenti da parte delle ASL per le prestazioni che siamo tenuti ad erogare ai pazienti del Servizio sanitario nazionale. Personalmente, poi, non sono convinto della reale efficacia, in questa direzione, del decreto in materia di sblocco dei pagamenti della P.A”. “E poi – ragiona Jannotti Pecci – il sistema termale deve difendersi anche dalla concorrenza sleale da parte di un’offerta di cosiddette SPA che utilizzano questo termine protetto dalla legge con sanzioni severe (la legge 323 del 2000) pur non disponendo di acqua termale e dei necessari accrediti sanitari da parte del Servizio sanitario nazionale, per usufruire abusivamente di una reputazione che è propria delle terme. E’ bene che il consumatore sappia quali servizi acquista e in caso di dubbio può consultare il sito http://www.federterme.it dove sono indicati- regione per regione- tutti gli stabilimenti termali accreditati, le caratteristiche delle acque, dei fanghi ed i trattamenti disponibili”. Cosa può fare l’industria termale per contrastare la disoccupazione? “Possiamo fare molto ma abbiamo bisogno che vengano rimossi lacci e laccioli relativi alle specificità della stagionalità, al peso eccessivo del costo del lavoro, alla promozione dell’offerta termale italiana. Bisogna dare attuazione prima possibile alla figura dell’operatore termale, che rafforzerebbe il profilo qualitativo già elevato dei servizi termali”. “Sicuramente – conclude Pecci – si può fare di più per utilizzare meglio il potenziale turistico e termale dell’Italia dando fiducia e spazi di crescita alla creatività e alla grinta dei giovani e delle imprese piccole e medie sui territori. Come settore, siamo da sempre abituati a superare i momenti di difficoltà con le nostre sole forze, ma per far ciò è necessario che le istituzioni, Governo e Regioni in testa, favoriscano la creazione delle più idonee condizioni, soprattutto sul versante normativo, per consentirci di far ripartire un percorso virtuoso di sviluppo per il quale le nostre imprese hanno tutte le carte in regola”.

L’oggetto sociale della società Terme di Acireale SpA

Inserito il

Pubblichiamo di seguito un estratto della visura camerale riguardante l’oggetto sociale della società per azioni unipersonale Terme di Acireale

oggetto sociale

E’ cambiata la forma giuridica delle Terme di Acireale: da fine ottobre è una Spa con socio unico

Inserito il

Ultimate a fine luglio dello scorso anno le procedure di trasferimento del pacchetto azionario di maggioranza dall’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale (in liquidazione) alla Regione Siciliana, quest’ultima è diventata socio unico della società di gestione Terme di Acireale che, dal 29 ottobre 2012 (come si evince dalla snapshot tratta dalla visura camerale effettuata dal Forum nei giorni scorsi) è adesso una Società per Azioni con Socio Unico, avendo così mutato la forma giuridica precedente di SpA con pluralità di soci. Leggi qui per approfondire la conoscenza della forma giuridica società per azioni unipersonale.

sociounico

Sulla pagina Facebook “Salvate le Terme di Acireale” un sondaggio su chi dovrebbe gestire le Terme

Inserito il

Un sondaggio è stato appena lanciato dalla pagina Facebook “Salvate le Terme di Acireale”. Ai frequentatori del noto social network viene chiesto chi dovrebbe gestire le Terme di Acireale: la Regione, i privati oppure soluzioni alternative con la compresenza di più soggetti pubblici.

salvateletermediacireale

I Vespri: il giallo del commissario delle Terme e una città in pieno degrado

Inserito il

Sul numero 20 dell’8 giugno del settimanale I Vespri, paginone centrale del giornale dedicato alle Terme di Acireale, con due articoli. Il primo dal titolo “Acireale, degrado senza fine” di Fabio Tracuzzi. Il secondo dal titolo “Terme di Acireale: una storia infinita con tanti misteri che sono ancora da svelare” di Rosario D’Agata che svela un particolare sulla nomina dell’ing.Luigi Bosco a commissario delle Terme di Acireale SpA.

giallodelcommissario

Compie due anni oggi il Forum permanente sulle Terme

Inserito il

Il Forum permanente sulle Terme, promosso dal Lions Club di Acireale, compie oggi due anni di attività. Nato per animare il dibattito cittadino sul termalismo, è andato oltre svolgendo, insieme alle associazioni aderenti, una funzione suppletiva della politica che invece ha abbandonato l’interesse per il tema. In questi ventiquattro mesi, la Regione Siciliana – negli assessori succedutisi alla guida del dicastero all’Economia, nei dirigenti e funzionari deputati al controllo delle attività, nei liquidatori nominati per gestire le controverse procedure di dismissione – si è distinta per mancanza di visione, inerzia ed improvvisazione. Di contro, la città – ancora politicamente immatura per gestire una vicenda così complicata – ha fatto poco per contraltare tali comportamenti e si è limitata a prendere atto, e solo talune volte a reclamare contro i provvedimenti decisi a Palermo. Adesso senza più indugi è tempo di interventi, come promesso ad Acireale in campagna elettorale dal Presidente Rosario Crocetta. La recente riapertura, seppur parziale, di alcuni plessi dello stabilimento termale, per quanto utile socialmente, serve ben poco per arginare la deriva di perdite d’esercizio che, negli ultimi cinque anni, ha superato i dieci milioni di euro. Il liquidatore, come prevede la legge, deve piuttosto esprimersi con la proprietà se la liquidazione andrà gestita nell’ottica della continuità o dello scioglimento del complesso aziendale. Evitando inutili digressioni sull’utilità o meno della gestione pubblica, la Regione dovrà rendere più spedite le procedure sulla privatizzazione, come prevede la legge del 2010, emanando al più presto il bando (come accaduto a Sciacca), dirimendo le ultime controversie giudiziarie (come quella per Unicredit per l’ex albergo Excelsior Palace) e coinvolgendo fin d’ora privati seri ed affidabili nelle manifestazioni di interesse. A meno che si voglia mantenere la pubblicizzazione della gestione termale, ma in tal caso va modificato radicalmente l’impianto della legge, indicando contestualmente l’entità delle risorse, impiegabili negli investimenti e nella gestione corrente, che la Regione dovrà stanziare per continuare a gestire direttamente questo importante servizio di pubblica utilità. Tertium non datur. Sollecitiamo la deputazione regionale, per competenza territoriale, a farsi carico con urgenza della questione.

Prof. Rosario Faraci, Co-coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale

torta-2-anni