Nei giorni scorsi, la stampa locale ha dato risalto, forse fin troppo, alla querelle tra il segretario del PD Antonio Raciti e il Sindaco di Acireale Antonino Garozzo. Oggetto del contendere la mancata formalizzazione dell’adesione della città di Acireale all’EHTTA (The European Historic Thermal Towns Associations), la rete delle città storiche con vocazione termalistica. In realtà, Acireale non solo non fa parte di EHTTA, ma non risulta nemmeno aderente ad ANCOT (l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali), alla cui rete aderiscono molte città termali di pregio del nostro Paese e persino qualche altra realtà siciliana. In ANCOT non vi sono invece nè Acireale nè Sciacca. La polemica dunque è stata ancora una volta un’operazione mediatica per catturare un po’ di attenzione dell’opinione pubblica sul tema del termalismo. Per quanto le due realtà associative non siano confrontabili, ci chiediamo infatti come Acireale possa aderire ad EHTTA senza prima aver aderito ad ANCOT che è, per certi versi, l’associazione gemella della prima, ma a livello nazionale.
In verità, fin quando non sarà definita a livello regionale la vicenda delle Terme di Sciacca e di Acireale, si pone per entrambe le città termali un problema di appartenenza ad un network, ad una rete associativa, ad una lobby anche per assicurare adeguata rappresentatività nelle sedi politiche e nei più importanti centri decisionali.
Sul rinnovato sito delle Terme di Acireale, troviamo in basso il link a Federterme, la Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative, in seno a Confindustria. Non è dato sapere se le Terme di Acireale SpA risultino ancora associate a Federterme oppure no, perchè fino a qualche anno fa risultavano morose nel versamento delle quote sociali annuali. Sta di fatto, comunque, che in questi anni, dalla approvazione della legge regionale del 2010 ad oggi, Federterme e il suo potente presidente Costanzo Jannotti Pecci non sono mai intervenuti ufficialmente e decisamente sulla Regione Siciliana per tutelare gli interessi delle due più importanti aziende associate in Sicilia, appunto le Terme di Acireale e quelle di Sciacca.
Dunque, in fin dei conti, la polemica Garozzo-Raciti è stata assolutamente inutile e fuorviante.