dalla pagina del Movimento Cinque Stelle di Acireale
Terme di Acireale SpA o società a responsabilità inesistente?
Immaginiamo molte volte purtroppo, e questo stato di cose non ha fatto altro che alimentare la frustrazione e la disaffezione verso la Politica che di certo non ha brillato, usando un eufemismo.
Ma sappiamo che quasi sempre la responsabilità di come viene gestito il patrimonio pubblico è dei partiti che cooptano propri “amici”, “uomini” e “trombati” al vertice di consigli di amministrazione di società, sì diritto privato, ma spesso a totale partecipazione pubblica, come nel caso delle Terme di Acireale S.p.A. con socio unico in liquidazione.
Bene, la Società delle Terme, che è interamente nelle mani della Regione Sicilia (Socio Unico) come ahinoi ben sappiamo versa in uno stato disastroso sia dal punto di vista dei conti (quasi 8 € di debito e rischi di pignoramento di beni immobili) che dal punto di vista dei manufatti e immobili che le appartengono, alcuni dei quali stanno letteralmente cadendo a pezzi.
A questo punto sorge spontanea una domanda: “di chi è la colpa dello stato in cui versano le Terme?”.
La risposta è semplice direte voi: “degli amministratori nominati alla gestione della Società, è ovvio!”.
In effetti quest’ipotesi non sarebbe campata in aria ed è per questo che il Socio Unico della società, la Regione Sicilia, ha chiesto nel 2011, ai liquidatori della società, facendo valere i suoi diritti di Socio, di verificare se ci fossero davvero queste responsabilità. Richiesta che è stata accolta incaricando così un professionista terzo a svolgere gli studi del caso sulla questione, il quale ha prodotto e consegnato, nel luglio 2012, un parere legale sulle eventuali responsabilità degli amministratori delle Terme in carica dal 2006 al 2009.
Cosa ne è venuto fuori? Secondo il parere legale risulta che sussistano validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato.
C’è un problema però. L’articolo 2393 del codice civile prevede che l’azione di responsabilità possa essere esercitataentro i cinque anni successivi alla cessazione dalla carica di amministratore.
Siamo nel 2014, i fatti risalgono al 2009, il tempo stringe e bisogna far presto.
Perché dal luglio del 2012, data in cui è stato depositato il parere legale che ipotizza la mala gestio non è stato fatto niente?
Questa e altre domande sono state rivolte direttamente al Socio delle Terme, la Regione Sicilia, dal Gruppo Parlamentare del M5S, prima firmataria Angela Foti, sotto forma di interrogazione parlamentare che vi riportiamo integralmente.
Mettiamoci comodi e aspettiamo le risposte.
Questo il link all’articolo: http://www.acireale5stelle.it/terme-di-acireale/