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Terme di Sciacca: la proposta del Sindaco sia resa attuabile!

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dal sito dell’associazione L’Altra Sciacca

Accogliamo positivamente le dichiarazioni del Sindaco Fabrizio Di Paola circa la disponibilità del Comune di Sciacca di gestire transitoriamente le Terme.

L’idea di veder chiudere le Terme non ci piace affatto, quindi è giusto che si percorrano tutte le strade, ancora possibili, per salvare la stagione imminente e, forse, anche il destino delle Terme.

Facendo nostre le dichiarazioni del Sindaco e le sue intenzioni, rivolgiamo un appello a tutti i deputati del Territorio, regionali e nazionali, affinché questa opzione proposta dal Sindaco possa essere resa attuabile, in attesa che finalmente si traducano concretamente le promesse fatte nel tempo e le risorse occorrenti per la ricerca del partner privato.

L’AltraSciacca non riesce a rimanere a guardare l’agonia delle nostre Terme, ben sapendo, come detto dallo stesso Sindaco, che una loro eventuale chiusura sarebbe disastrosa per l’economia della nostra città ma anche per l’offerta del privato che dovrebbe scaturire dal famoso bando di ricerca.

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Mentre la Regione decide di chiudere, una tesi di laurea magistrale è dedicata al futuro delle Terme di Acireale e Sciacca

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E’ stata discussa il 4 marzo una tesi di laurea magistrale dal titolo “Caratteristiche strutturali e dinamiche competitive fra imprese nel settore termale: i casi siciliani di Acireale e Sciacca” (relatore il prof. Rosario Faraci) con la quale il giovane Salvatore Coco ha conseguito il titolo di dottore magistrale in Direzione Aziendale al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania. Il lavoro propone una disamina dei principali cambiamenti cui è andato incontro il settore del termalismo in Europa e in Italia e suggerisce, nel capitolo conclusivo, un nuovo modello di business per le due aziende termali di Acireale e Sciacca al fine di superare la condizioni di crisi in cui versano gli stabilimenti e le connesse strutture alberghiere.

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Il Movimento Cinque Stelle di Acireale e l’azione di responsabilità promossa dalle Terme nei confronti dei vecchi amministratori


dal sito del Movimento 5 Stelle di Acireale

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Chi ci segue sa che ci siamo occupati spesso delle Terme di Acireale, l’esatta denominazione è “Terme di Acireale SpA con socio unico – in liquidazione”. Quel “socio unico” è appunto la Regione siciliana nella persona del suo Presidente che in questi ultimi due anni è (ahi noi) Rosario Crocetta, il quale dovrebbe tutelare, attraverso i competenti uffici della mastodontica macchina burocratica regionale, gli interessi relativi al patrimonio regionale (di tutti noi) ancorché gestito attraverso una società di diritto privato.

Tempo fa, attraverso un altro articolo (link) vi informavamo che da un parere legale richiesto nel 2012 dall’Assemblea dei soci ad un noto studio legale palermitano, emersero “validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato”.
Ci chiedevamo però perche “dal luglio del 2012, data in cui è stato depositato il parere legale che ipotizza la mala gestio non è stato fatto niente?” considerato che “L’articolo 2393 del codice civile prevede che l’azione di responsabilità possa essere esercitata entro i cinque anni successivi alla cessazione dalla carica di amministratore”.

La nostra curiosità si è tramutata in un atto formale attraverso un’interrogazione parlamentare (link) del gruppo parlamentare del M5S all’ARS, prima firmataria Angela Foti, indirizzata al Presidente della Regione.

Nonostante l’interrogazione non abbia ancora ricevuto risposta qualcosa deve aver smosso perché finalmente l’Assemblea dei Soci il 25 Luglio 2014 ha deliberato di promuovere l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della Società in carica dal 2006 al 2009.

Inoltre il 18 Agosto 2014 l’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni dell’Assessorato Regionale dell’Economia ha ulteriormente sollecitato il Commissario Liquidatore, Ing. Luigi Bosco, a promuovere l’azione di responsabilità vista la scadenza del termine decadenziale previsto dall’articolo 2393 del Codice Civile, i cinque anni dalla cessazione dalla carica di cui dicevamo più su.

Crediamo fermamente che chi ha ridotto le Terme in una condizione così penosa, sommersa dai debiti ed a rischio di pignoramento degli immobili debba pagare, anche se siamo ben consci che spesso si è trattato solo di “uomini di fiducia” al soldo del politico influente di turno e che, dunque, oltre che sugli amministratori e sui liquidatori, la responsabilità di tale sfracello del patrimonio pubblico ricada anche sui politici locali, regionali e nazionali che si sono succeduti al potere in questi ultimi vent’anni e che purtroppo ci ritroviamo ancora, trasformati o dietro le quinte, nelle stanze dei bottoni a curare i loro personalissimi interessi.

1. Verbale assemblea dei Soci della Terme di Acireale SpA  del 25/07/2014.

2. Sollecito dell’Ufficio Regionale per la chiusura delle Liquidazioni.

Il grande pasticcio. Le Terme promuovono azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori, la Regione sollecita ad agire prontamente


Il documento di sollecito inviato alle Terme di Acireale SpA dall’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, che opera sotto l’egida dell’Assessorato dell’Economia

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Terme di Acireale. Il verbale dell’assemblea ordinaria dei soci del 25 luglio scorso


pubblicato sul sito del Movimento Cinque Stelle di Acireale

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Presentati due emendamenti sulle Terme di Sciacca

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dal sito del Movimento Cinque Stelle di Sciacca

DUE EMENDAMENTI RIGUARDANTI LE TERME DI SCIACCA PRESENTATI DA MANGIACAVALLO (M5S)

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Due emendamenti aggiuntivi al DDL 782, legge finanziaria TER 2014, che riguardano le terme di Sciacca, sono stati presenti dal deputato regionale Matteo Mangiacavallo del M5S.

Col primo si tenta, per l’ennesima volta, di introdurre una norma che consenta alle città termali di aggiungere la dizione “terme” alla loro denominazione attraverso le singole delibere del Consiglio Comunale, saltando dunque il passaggio della consultazione referendaria. Otto comuni regionali, tra cui Sciacca, Acireale e Montevago, sarebbero interessati da questo emendamento.

Il secondo, invece, assegna 450 mila euro alle Terme di Sciacca per il pagamento delle utenze e il risanamento dei debiti. Tale somma rappresenterebbe il “nulla osta” definitivo per la presentazione della manifestazione di interesse, attualmente in preparazione da Sviluppo Italia Sicilia per conto dell’assessorato regionale al Bilancio.

A tal proposito, dagli uffici fanno sapere che sarebbe quasi tutto pronto e mancano i dettagli per una prima, semidefinitiva bozza del tanto atteso bando mentre il prossimo 11 Luglio si svolgerà un tavolo tecnico riservato ai burocrati regionali per definire il percorso dal seguire nell’immediato.

Matteo Mangiacavallo, che aderisce alla proposta dell’associazione L’AltraSciacca di tentare la strada dell’azionariato popolare per l’acquisizione di parte del patrimonio termale, attualmente di proprietà della Regione Sicilia, ha ricordato ieri al governo Crocetta che sarà necessaria una concertazione con la cittadinanza saccense su tutte le decisioni che riguardano il futuro delle Terme di Sciacca e dovranno essere garantiti e salvaguardati, specificandoli espressamente nel bando, anche gli attuali livelli occupazionali.

I Cinque Stelle: le Terme di Acireale società a responsabilità inesistente


dalla pagina del Movimento Cinque Stelle di Acireale

Terme di Acireale SpA o società a responsabilità inesistente?

POSTED ON 04/05/2014 · POSTED IN ARTICOLI, IN EVIDENZA, TERME DI ACIREALE
 Quante volte vi siete chiesti di fronte a casi eclatanti di mala gestio della cosa pubblica: “Perchè non si riesce mai a punire i responsabili?”. Oppure avete affermato: “tanto hanno amici potenti non gli succederà niente”.

Immaginiamo molte volte purtroppo, e questo stato di cose non ha fatto altro che alimentare la frustrazione e la disaffezione verso la Politica che di certo non ha brillato, usando un eufemismo.

Ma sappiamo che quasi sempre la responsabilità di come viene gestito il patrimonio pubblico è dei partiti che cooptano propri “amici”, “uomini” e “trombati” al vertice di consigli di amministrazione di società, sì diritto privato, ma spesso a totale partecipazione pubblica, come nel caso delle Terme di Acireale S.p.A. con socio unico in liquidazione.

Bene, la Società delle Terme, che è interamente nelle mani della Regione Sicilia (Socio Unico) come ahinoi ben sappiamo versa in uno stato disastroso sia dal punto di vista dei conti (quasi 8 € di debito e rischi di pignoramento di beni immobili) che dal punto di vista dei manufatti e immobili che le appartengono, alcuni dei quali stanno letteralmente cadendo a pezzi.

A questo punto sorge spontanea una domanda: “di chi è la colpa dello stato in cui versano le Terme?”.
La risposta è semplice direte voi: “degli amministratori nominati alla gestione della Società, è ovvio!”.

In effetti quest’ipotesi non sarebbe campata in aria ed è per questo che il Socio Unico della società, la Regione Sicilia, ha chiesto nel 2011, ai liquidatori della società, facendo valere i suoi diritti di Socio, di verificare se ci fossero davvero queste responsabilitàRichiesta che è stata accolta incaricando così un professionista terzo a svolgere gli studi del caso sulla questione, il quale ha prodotto e consegnato, nel luglio 2012, un parere legale sulle eventuali responsabilità degli amministratori delle Terme in carica dal 2006 al 2009.

Cosa ne è venuto fuori? Secondo il parere legale risulta che sussistano validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato.

C’è un problema però. L’articolo 2393 del codice civile prevede che l’azione di responsabilità possa essere esercitataentro i cinque anni successivi alla cessazione dalla carica di amministratore.
Siamo nel 2014, i fatti risalgono al 2009, il tempo stringe e bisogna far presto.

Perché dal luglio del 2012, data in cui è stato depositato il parere legale che ipotizza la mala gestio non è stato fatto niente?

Questa e altre domande sono state rivolte direttamente al Socio delle Terme, la Regione Sicilia, dal Gruppo Parlamentare del M5S, prima firmataria Angela  Foti, sotto forma  di interrogazione parlamentare che vi riportiamo integralmente.

Mettiamoci comodi e aspettiamo le risposte.

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Silvio Cavallaro, nuovo presidente del Lions Club di Acireale: “Mancanza di progettualità nell’affrontare la materia Terme”


Ieri sera, in un noto albergo cittadino, si è svolta al Lions Club di Acireale la tradizionale cerimonia del passaggio della campana fra il presidente uscente dott. Pietro Currò e il nuovo presidente per l’anno sociale 2014-2015 dott. Silvio Cavallaro.

Riportiamo dal suo discorso di insediamento un brano dell’intervento in cui ribadisce la strategicità della questione Terme di Acireale

<<Un comitato che intendo riconfermare è quello denominato “Per l’economia di Acireale: idee per lo sviluppo” curato dagli instancabili Saro Faraci e Mario Scandura i quali non risparmiano energie nel proporre soluzioni concrete relative ad attività e ad opere pubbliche di primario interesse per la città. Una di queste, forse la più importante per un rilancio economico di Acireale, è quella relativa alle Terme, troppo poco e male attenzionata dalla classe politica locale e regionale, con un rimpallo di responsabilità che denota quanto la materia sia stata affrontata, a livello politico, da mancanza progettuale, incompetenza manageriale ed alta visione clientelaristica dell’”affaire”>>

 

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Nella foto: da sx, la cerimoniera del Lions Club di Acireale dott.ssa Cettina Laudani, il past governatore del Distretto Lions Sicilia 108 YB avv.Silvio Cavallaro, il nuovo presidente del Lions Club Acireale dott. Silvio Cavallaro, il presidente uscente dott. Pietro Currò, l’immediato past governatore del Distretto Lions Sicilia 108 YB dott. Antonio Pogliese

Interrogazione di Lillo Firetto alla Regione sulla privatizzazione delle Terme di Sciacca


dalla pagina FB del Forum “Terme di Sciacca, Quo Vadis?”

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TERME DI SCIACCA: LILLO FIRETTO INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE PER MEGLIO DEFINIRE IL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE

PALERMO, 19 giugno 2014 – Come intende il Governo Regionale affrontare la questione del termalismo a Sciacca tenuto conto che rappresenta da sempre un’inestimabile risorsa naturale ed economica per tutto il comprensorio? E’ questo l’interrogativo che il Presidente del Gruppo Parlamentare Udc all’Ars, Lillo Firetto ha posto al Presidente della Regione in un’Interrogazione in cui pone in evidenza come la società, in grave crisi e posta in liquidazione, rischi, secondo una relazione del Liquidatore, lo stato di insolvenza con conseguente dismissione del patrimonio immobiliare per il pagamento dei debiti. Nell’Interrogazione Lillo Firetto chiede al Governo che siano adottate tutte le necessarie iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, volte ad individuare le cause dei ritardi nel processo di privatizzazione avviato infruttuosamente ormai da tempo a salvaguardia del patrimonio e dei posti di lavoro.

Chi sono i burocrati regionali dell’Economia “attaccati” dalla Stancheris a Sciacca


L’Assessore al Turismo Michela Stancheris, a Sciacca per la campagna elettorale del PD che la vede impegnata nelle elezioni europee, ha attaccato frontalmente i burocrati dell’Assessorato all’Economia, colpevoli – secondo l’assessore – di rallentare il rilancio del termalismo in Sicilia.

Ma chi sono i burocrati cui indirettamente fa riferimento la Stancheris?

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Delle Terme di Acireale e Sciacca, si occupano:

L’Assessore all’Economia è il dott. Roberto Agnello.

 

Terme di Acireale: dalla trasformazione in SpA il patrimonio netto aziendale si è ridotto di oltre undici milioni di euro


Proponiamo una tabella riepilogativa delle principali voci del patrimonio, ricavata da una consultazione della banca dati AIDA – Bureau Van Djik sulla base dei dati ufficiali dei bilanci approvati e depositati alla Camera di Commercio per il periodo 2006-2012, ovvero da quando le Terme sono state trasformate in società per azioni (dal 2010 in liquidazione). Come si vede, in assenza di ricapitalizzazioni da parte del socio unico Regione Siciliana, il patrimonio netto pari a 35.245.438 nel 2006 è sceso a 24.039.130 nel 2012, per via delle perdite annue che, nel periodo considerato, ammontano ad oltre sette milioni di euro. Non sono conteggiati i valori relativi all’esercizio 2013, poichè il bilancio non è stato ancora approvato. Tuttavia, come ha evidenziato in un incontro pubblico l’attuale liquidatore ing. Luigi Bosco, per il 2013 i ricavi stimati ammonterebbero a 197.000 euro (in aumento rispetto agli ultimi due esercizi), mentre la perdita d’esercizio, più contenuta rispetto all’anno precedente, sarebbe di 1.084.258 euro. Questa perdita, rinviata a nuovo esercizio, in assenza di un intervento di ricapitalizzazione, dovrebbe far diminuire ulteriormente il patrimonio netto aziendale.

2006-2012

Sciacca: le Terme ad azionariato popolare?


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA 
TERME, L’ALTRASCIACCA: “MOBILITIAMOCI PER L’AZIONARIATO POPOLARE”

15/04/2014 14.57

“Indipendentemente da quella che sarà la futura gestione delle risorse termali, per la quale dovremo attendere la stesura e la pubblicazione del bando nonché l’aggiudicazione a chi avrà presentato l’offerta migliore, Sciacca, a nostro avviso, deve reclamare e riprendersi la proprietà delle Terme, sempre che davvero Sciacca rivoglia le sue Terme”.

L’appello è dell’associazione l’AltraSciacca. “Nel corso degli anni – è scritto in una nota – le Terme sono state sottratte ai legittimi proprietari, i saccensi, per passare nelle mani della Regione Sicilia che, attraverso pessime gestioni, lottizzate dalle classi politiche succedutesi nel tempo, con progetti più o meno oscuri, le ha condotte verso un lento e progressivo degrado e alla conseguente svalutazione, non solo economica”.

Per l’AltraSciacca “è palese il fallimento della politica regionale che considera questo bene quasi come una zavorra di cui non sa come disfarsi. E’ giunto il momento di strapparglielo dalle grinfie per assegnarli il ruolo di risorsa economica fondamentale che gli compete”.

L’Associazione culturale propone “l’azionariato popolare, capace di consentire ai saccensi di riappropriarsi di una buona parte o dell’intero patrimonio termale”.

“Lanciamo un appello – conclude l’AltraSciacca – a tutte le forze politico-sociali cittadine che condividono questa idea, e ci rivolgiamo, indistintamente, a comitati di quartiere, movimenti e partiti politici, comunità religiose, parrocchie, associazioni, società civile e singoli cittadini”.

Azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori delle Terme?


Il comunicato stampa del M5S pubblicato da Postazione Avanzata

Il Movimento Cinque Stelle di Acireale ha partecipato questo pomeriggio, alla conferenza stampa tenutasi ad Acireale, nel salone delle Terme di Acireale, via delle Terme n. 61, sabato 12 aprile alle ore 16.00.

Alla conferenza sono intervenuti:

  • – Ing. Luigi Bosco, Commissario liquidatore delle Terme di Acireale;
  • – On. Angela Foti, deputata (M5S) all’Assemblea Regionale Siciliana
  • – Dott. Salvatore La Rosa, portavoce del Comitato Civico Terme di Acireale.

Di seguito l’intervento dell’ On. Angela Foti, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana, componete della IV Commissione Ambiente e Territorio.

“ Dopo aver avuto accesso agli atti, richiedendo specifici documenti societari e nonostante le inspiegabili resistenze dell’ufficio regionale che rappresenta il socio, la Regione Sicilia,appunto, siamo riusciti ad ottenerli.

Dalle carte è emerso un quadro economico e di bilancio desolante.

La Società Terme di Acireale SpA con Socio unico in liquidazione, in particolare l’esposizione debitoria della società ad Aprile del 2013 ammonta complessivamente a 13,954 milioni di €, dei quali oltre 8 milioni di  € per debiti per mutui passivi in contenzioso e per gli interessi di mora maturati sugli stessi mutui (7,249 milioni di € e 988,48 mila €).

“Il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi Portavoce all’ARS, ha presentato durante la sessione di approvazione della legge di stabilità regionale e di bilancio 2014, due emendamenti che miravano rispettivamente a revocare la liquidazione della Società della Terme (Terme di Acireale S.p.A in Liquidazione) e ad inserire il termalismo tra le aree strategiche riconosciute dalla Regione,  i qualinonostante l’appoggio di alcuni deputati e la disponibilità, a parole, del presidente della Regione Crocetta e dell’Assessore all’Economia Luca Bianchi, non sono neanche stati discussi e votatine in commissione bilancio e programmazione ne in aula.

Le Terme di Acireale sono state artatamente fatte morire, lentamente ma inesorabilmente, fino a farle indebitare in maniera spaventosa senza che contemporaneamente ci fosse un serio piano di investimento che mirasse alla razionalizzazione e riduzione dei costi di esercizio ed a un miglioramento dei servizi che le terme fornivano con il fine di rendere le Terme una società sana, capace sia di pagare i debiti che produrre utile.
Sarebbero bastate due o tre azioni politico-amministrative come, ad esempio, l’inclusione del termalismo tra le aree strategiche, come da noi proposto, attraendo così fondi comunitari per la messa in sicurezza e permettere l’ammodernamento delle strutture specificatamente destinate ai servizi termali ed il recepimento della legge 323/2000 che prevede tutta una serie di azioni possibili per il rilancio del settore termale.

Con questa pesantissima esposizione debitoria, a cui necessariamente bisogna far fronte, al

commissario liquidatore senza un intervento deciso da parte del Socio unico della Società, cioè   la Regione Sicilia nella persona del suo Presidente, per la ricontrattazione del debito e lostanziamento successivo delle necessarie risorse economiche, non resta che (s)vendere il patrimonio immobiliare (hotel in primis), per onorare i debiti.

Dai documenti che abbiamo studiato ed in particolare dai verbali dell’assemblea dei soci, la Regione Sicilia, ha chiesto nel 2011, ai liquidatori della società, facendo valere i suoi diritti di Socio, di verificare se ci fossero delle responsabilità degli amministratori della società in carica dal 2006 al 2009. È stato incaricato così un professionista terzo a svolgere gli studi del caso sulla questione, il quale ha prodotto e consegnato, nel luglio 2012, un parere legale sulle eventuali responsabilità degli amministratori delle Terme in carica dal 2006 al 2009, dal quale risulta che sussistano validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato.

Ad inizio Aprile 2014, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare con la quale interroghiamo il governo sul perché, nonostante ci fossero dei riscontri oggettivi sulle responsabilità degli amministratori della società, dal 2012 ad oggi non si sia fatta nessuna azione accertare le eventuali colpe.

Siamo convinti che la gestione pubblica delle Terme sia la soluzione migliore, ci rendiamo conto che la situazione debitoria è critica, per questo chiediamo che la Regione si impegni davvero per la ricontrattazione del debito evitando il pignoramento dei beni immobili che sono beni di tutti.

Le soluzioni possibili potrebbero essere l’affidamento della gestione ad una nuova società che preveda l’azionariato popolare oppure l’affidamento ad una fondazione, che non ha scopo di lucro,e che investa l’eventuale utile nel miglioramento del patrimonio materiale e immateriale delle Terme.

È quindi necessario un intervento normativo che elimini l’imposizione dell’art. 21 della legge regionale 11/2010 di affidamento a privati della gestione”.

Ci aspettiamo inoltre, che l’Ing Bosco vorrà occuparsi di verificare le responsabilità degli amministratori della società in carica dal 2006 al 2009”.

 Comunicato Stampa

Il bilancio desolante delle Terme di Acireale secondo Angela Foti


Da Live Sicilia

MOVIMENTO 5 STELLE

Terme di Acireale, Foti: “Bilancio desolante”

Angela Foti, ars, Catania, movimento 5 stele, Terme Acireale, Politica

ACIREALE – Il Movimento Cinque Stelle di Acireale ha partecipato questo pomeriggio, alla conferenza stampa sul tema “Termalismo in Sicilia e Terme di Acireale: Bilancio di un anno di attività e prospettive future” tenutasi ad Acireale, nel salone delle Terme di Acireale. Alla conferenza sono intervenuti,  Luigi Bosco, Commissario liquidatore delle Terme di Acireale, Angela Foti, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana, componente della IV Commissione Ambiente e Territorio,  Salvatore La Rosa, portavoce del Comitato Civico Terme di Acireale.

“Dopo aver avuto accesso agli atti, richiedendo specifici documenti societari e nonostante le inspiegabili resistenze dell’ufficio regionale che rappresenta il socio, la Regione Sicilia, appunto, siamo riusciti ad ottenerli – ha detto Angela Foti, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana, componete della IV Commissione Ambiente e Territorio, nel suo intervento – Dalle carte è emerso un quadro economico e di bilancio desolante”.

I numeri. La Società Terme di Acireale SpA con Socio unico in liquidazione, in particolare l’esposizione debitoria della società ad Aprile del 2013 ammonta complessivamente a 13,954 milioni di €, dei quali oltre 8 milioni di € per debiti per mutui passivi in contenzioso e per gli interessi di mora maturati sugli stessi mutui (7,249 milioni di € e 988,48 mila €).

“Il Movimento 5 Stelle – ha continuato –  attraverso i suoi Portavoce all’ARS, ha presentato durante la sessione di approvazione della legge di stabilità regionale e di bilancio 2014, due emendamenti che miravano rispettivamente a revocare la liquidazione della Società della Terme (Terme di Acireale S.p.A in Liquidazione) e ad inserire il termalismo tra le aree strategiche riconosciute dalla Regione, i quali nonostante l’appoggio di alcuni deputati e la disponibilità, a parole, del presidente della Regione Crocetta e dell’Assessore all’Economia Luca Bianchi, non sono neanche stati discussi e votati nè in commissione bilancio e programmazione nè in aula.

Le Terme di Acireale sono state artatamente fatte morire, – denuncia la Foti – lentamente ma inesorabilmente, fino a farle indebitare in maniera spaventosa senza che contemporaneamente ci fosse un serio piano di investimento che mirasse alla razionalizzazione e riduzione dei costi di esercizio ed a un miglioramento dei servizi che le terme fornivano con il fine di rendere le Terme una società sana, capace sia di pagare i debiti che produrre utile.

Sarebbero bastate due o tre azioni politico-amministrative come, ad esempio, l’inclusione del termalismo tra le aree strategiche, come da noi proposto, attraendo così fondi comunitari per la messa in sicurezza e permettere l’ammodernamento delle strutture specificatamente destinate ai servizi termali ed il recepimento della legge 323/2000 che prevede tutta una serie di azioni possibili per il rilancio del settore termale.

Con questa pesantissima esposizione debitoria, a cui necessariamente bisogna far fronte, al commissario liquidatore senza un intervento deciso da parte del Socio unico della Società, cioè la Regione Sicilia nella persona del suo Presidente, per la ricontrattazione del debito e lo stanziamento successivo delle necessarie risorse economiche, non resta che (s)vendere il patrimonio immobiliare (hotel in primis), per onorare i debiti. Dai documenti che abbiamo studiato ed in particolare dai verbali dell’assemblea dei soci, la Regione Sicilia, ha chiesto nel 2011, ai liquidatori della società, facendo valere i suoi diritti di Socio, di verificare se ci fossero delle responsabilità degli amministratori della società in carica dal 2006 al 2009

È stato incaricato così un professionista terzo a svolgere gli studi del caso sulla questione, il quale ha prodotto e consegnato, nel luglio 2012, un parere legale sulle eventuali responsabilità degli amministratori delle Terme in carica dal 2006 al 2009, dal quale risulta chesussistano validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato.

Ad inizio Aprile 2014, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare con la quale interroghiamo il governo sul perché, nonostante ci fossero dei riscontri oggettivi sulle responsabilità degli amministratori della società, dal 2012 ad oggi non si sia fatta nessuna azione accertare le eventuali colpe. Siamo convinti che la gestione pubblica delle Terme sia la soluzione migliore, ci rendiamo conto che la situazione debitoria è critica, per questo chiediamo che la Regione si impegni davvero per la ricontrattazione del debito evitando il pignoramento dei beni immobili che sono beni di tutti.

Le soluzioni possibili potrebbero essere l’affidamento della gestione ad una nuova società che preveda l’azionariato popolare oppure l’affidamento ad una fondazione, che non ha scopo di lucro, e che investa l’eventuale utile nel miglioramento del patrimonio materiale e immateriale delle Terme. È quindi necessario un intervento normativo che elimini l’imposizione dell’art. 21 della legge regionale 11/2010 di affidamento a privati della gestione. Ci aspettiamo inoltre – conclude Angela Foti – che l’Ing Bosco vorrà occuparsi di verificare le responsabilità degli amministratori della società in carica dal 2006 al 2009”.

Meno di diecimila euro di ricavi nel 2012, con una perdita di 1,78 milioni di euro alle Terme di Acireale


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Finalmente, sul sito del Registro delle Imprese, è stato reso noto il bilancio approvato dall’Assemblea dei Soci delle Terme di Acireale SpA il 18 dicembre del 2013. Il bilancio si riferisce all’esercizio 2012, quando la società di gestione era guidata da un organo liquidatorio differente da quello che adesso ha approvato il rendiconto. Al 2012 infatti i liquidatori erano la prof.ssa Margherita Ferro e il commercialista palermitano MicheleBattaglia. Nella relazione sulla gestione del bilancio al 31/12/2012, firmata dall’attuale organo liquidatorio (liquidatore è l’ing.Luigi Bosco), si legge testualmente:

La Società nell’esercizio 2012 ha subito una perdita di esercizio pari a 1,78 mln. Ciò nonostante il precedente organo liquidatorio abbia adottato una politica di riduzione dei costi di gestione che, data la natura prevalentemente fissa degli stessi, hanno in ogni caso gravato sensibilmente sul risultato finale di esercizio. Ha contribuito a determinare la perdita di esercizio, per i motivi rappresentati nella precedente sezione di questa relazione, l’assenza di ricavi della struttura turistico-alberghiera e l’esiguità di quelli realizzati per l’attività termale (9,6 mila euro). Ha contribuito a mitigare la suddetta perduta, la riduzione delle quote di ammortamento sui cespiti aziendali, il cui effetto sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico è indicato nella Nota integrativa, giustificata, per gli immobili, dalla minore utilizzazione degli stessi causa sia il rilascio dei compendi immobiliari da parte dei rispettivi conduttori, che dalla chiusura dei reparti di cura termale e, lo stesso dicasi per gli enti mobili, in larga parte rappresentati dai macchinari e dalle attrezzature sanitarie, rimaste inutilizzate per l’inter anno 2012; pertanto, si è ritenuto necessario rivedere le aliquote di ammortamento in quanto sono variate le condizioni originarie di utilizzo dei beni aziendali che ha determinato il prolungamento della vita utile dei cespiti.

Dai risultati del conto economico si evince quanto segue:

  • I ricavi netti, pari a 81.450 euro nel 2011, sono di € 9.660  nel 2012
  • I costi esterni, pari a 3.217.704 nel 2011, sono di € 1.350.261 nel 2012
  • Il costo del lavoro, pari a 514.350 euro nel 2011, è di € 200.555  nel 2012
  • Gli ammortamenti, pari a 949.246 euro nel 2011, sono di € 385.837  nel 2012
  • Il risultato netto negativo, ovvero la perdita, pari a 2.770.175 euro nel 2011, è stata di € 1.788.698  nel 2012.

Ma il Termalismo sarà mai un’area strategica per la Regione?


Il testo completo della mozione presentata l’11 ottobre 2013 dal Movimento Cinque Stelle e non discussa nell’ambito dell’approvazione della finanziaria regionale. Firmatari della mozione i deputati: Angela Foti, Giorgio Ciaccio, Valentina Palmeri, Giovanni Carlo Cancelleri, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Stefano Zito, Claudia La Rocca, Vanessa Ferreri, Matteo Mangiacavallo, Gianina Ciancio, Sergio Tancredi, Giampiero Trizzino, Valentina Zafarana

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Sciacca, il liquidatore Turriciano licenzia due dipendenti delle Terme


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
LICENZIAMENTO 2 DIPENDENTI DELLE TERME, MATTEO MANGIACAVALLO: “TURRICIANO VA RIMOSSO PER COMPORTAMENTO CONTRARIO AI PRINCIPI DI LEGALITA'”
” Il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”

29/11/2013 16.43

Sul licenziamento di due dipendenti delle Terme, Aurelio Schittone e Ivelina Primo, il comportamento del Commissario è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.

Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare.Con l’atto parlamentare, l’onorevole Mangiacavallo chiede al presidente della Regione e all’assessore per l’Economia notizie “in merito al comportamento del commissario liquidatore adottato in violazione ed inosservanza della sentenza del Tribunale di Sciacca del 17 luglio scorso”. In buna sostanza, la sentenza del Tribunale ha dichiarato la nullità dei contratti a termine stipulati dalla società con i ricorrenti, condannando la Società Terme di Sciacca a riconoscere il diritto dei ricorrenti alla conversione dei rapporti di lavoro da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato a far data dal 24 aprile 2006.

“Invece, – afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo – in spregio del provvedimento, il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”.

Mangiacavallo chiede agli organismi competenti di “rimuovere immediatamente Carlo Turriciano dall’incarico di Liquidatore della Terme di Sciacca, contestando allo stesso l’inosservanza del provvedimento giurisdizionale, il licenziamento adottato e tutti i danni che potranno derivare alla società”. Inoltre chiede di attivare “una azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 del codice civile nei confronti del Liquidatore; e quindi, se non ritengano opportuno inoltrare specifica informativa alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.

Acireale è dentro il Distretto del benessere termale. Che significa?


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E’ di qualche giorno la notizia ufficiale che la giunta regionale ha approvato formalmente la nascita di tre distretti produttivi, tra cui quello del benessere termale che avrà sede ad Alì Terme e che aggrega oltre al comune capofila,  l’Associazione nazionale comuni termali (ANCOT), Federterme, le Terme di Acireale SpA, le Terme dei Germani – Marino, di Ali’ Terme, oltre a numerosi comuni ed istituzioni. In generale, il  distretto produttivo del benessere termale comprenderà i territori e le strutture di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina (isole Eolie comprese). Ci sono dentro Acireale (Terme e Comune) e Sciacca (Comune). Come si legge dai documenti preparatori,  “l’istituzione di nuovi distretti produttivi è finalizzata alla creazione di nuovi referenti per le politiche di programmazione e sviluppo che possano esprimere, attraverso soggetti pubblici e privati, dei progetti strategici settoriali a sostegno delle imprese”. In particolare il distretto produttivo del Benessere termale” va inteso come un’aggregazione economico-territoriale in cui aziende leader del settore, università, enti pubblici e privati di ricerca e altri attori locali pubblici e privati diano vita a un sistema integrato di offerta in grado di mettere in rete le risorse produttive termali del territorio regionale e rilanciare, così questo settore di eccellenza nei mercati nazionali e internazionali”. A suo tempo, hanno aderito al progetto gli enti pubblici, le università, le fondazioni, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca che hanno come requisiti: la sede nel territorio della Regione e avere effettuato studi, percorsi formativi, progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche, nel campo del Benessere termale.

L’inclusione di Acireale, oltre che di Sciacca, all’interno del Distretto produttivo del benessere termale ha diversi significati e numerose sfumature.

  1. E’ stato portato a compimento un progetto, fortemente voluto dal sistema termalistico pubblico e privato siciliano, che ebbe un forte input politico durante il Governo Lombardo, per iniziativa dell’allora commissario delle Terme di Acireale prof.ssa Margherita Ferro.
  2. Vi è il sostegno di Ancot (Associazione Nazionale dei Comuni Termali) e di Federterme, ovvero i principali referenti istituzionali del termalismo italiano.
  3. Attraverso il Distretto, è possibile realizzare azioni sinergiche comuni di promozione del prodotto termale siciliano, così come avviene in altre Regioni, mettendo in rete tutte le esperienze private e pubbliche (al momento due, Acireale e Sciacca) operanti nel territorio regionale
  4. Per le Terme di Sciacca e di Acireale, sulla strada della privatizzazione (come previsto dalla legge regionale del 2010), l’ammissione al circuito del benessere termale ne accresce il valore sul mercato, trattandosi di un asset intangibile (di reputazione, di visibilità, di credibilità, …) che può entrare nella negoziazione con i privati
  5. La Regione Siciliana dimostra ancora una volta di procedere a compartimenti stagni. Da un lato, intende dismettere la partecipazione societaria dentro le Terme di Acireale SpA e di Sciacca SpA su iniziativa dell’Assessorato all’Economia; dall’altro lato, si impegna a promuovere il termalismo attraverso l’approvazione del Distretto produttivo (su iniziativa dell’Assessorato alle Attività Produttive). Senza dimenticare, che giace ancora in Assemblea Regione Siciliana il disegno di legge di Concetta Raia sulla proposta di riordino del sistema termale siciliano che, inevitabilmente, richiede l’intervento della Commissione Sanità oltre che dell’Assessorato alla Salute.

Terme di Acireale – In un documento di CambiAmo Acireale sullo sviluppo turistico si parla pure di termalismo


Si anima la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Acireale e l’elezione del Sindaco. Riportamo qui l’intero documento sullo sviluppo turistico e la città ospitale elaborato dalla Commissione Sviluppo del Comitato CambiAmo Acireale che verrà discusso dai quattro candidati alle primarie (Francesco Fichera, Adele D’Anna, Roberto Barbagallo e Nando Ardita).  Al suo interno, alcune note sul termalismo.

Leggi qui l’intero documento elaborato dalla Commissione Sviluppo di CambiAmo Acireale (Turismo – CambiAmo Acireale)

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TERMALE

Le terme erano per i Romani ciò che per noi sono oggi i caffè e i circoli. Gli stabilimenti termali comprendevano portici e giardini per il passeggio e la conversazione, biblioteche, ambienti per il ritrovo e il gioco, auditoria per la musica, palestre per la ginnastica e stadi per le corse, dove i Romani trascorrevano moltissime ore, fino al tramonto, quando i tinnabula avvertivano che era l’ora della chiusura. Questo ad Acireale accadeva forse soltanto all’inizio del XX° Secolo, quando i viaggiatori stranieri dimoravano all’Hotel Des Bains (oggi Palazzo Pennisi) e godevano di una Città, che aveva le sue radici nella produzione agrumicola, vero traino dell’intera economia. Quello che è accaduto è storia recente e merita di essere ricordato soltanto per fare si che non si ripetano gli errori del passato. Proprio per questo è impensabile ripercorrere il tentativo di una gestione pubblica degli stabilimenti termali. Oggi la Città Termale non deve infatti essere soltanto “Città della Salute”, ma deve diventare “Città sana”. La vocazione termale di una località, infatti, non è data solo da un ambiente sereno, non stressante in termini di viabilità, parcheggi, verde, che sono fondamentali (e che ad Acireale mancano quasi totalmente), ma anche dall’attenzione che i residenti, gli operatori turistici e commerciali, i ristoratori, il personale attribuiscono a cure e rimedi naturali. La città è sana se la sua proposta caratterizzante è diffusa a livello culturale e si esprime in tutta la città. Questa è la scommessa che un’Amministrazione Comunale seria dovrà provare a vincere.

Mal comune, mezzo gaudio. Anche Sciacca, come Acireale, non ha pubblicato il bilancio al 31.12.2012


Come per Acireale, anche nel caso della società di gestione Terme di Sciacca SpA il bilancio all’esercizio precedente (2012) non è stato ancora pubblicato sul sito del Registro delle Imprese.

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Sta per finire il 2013 e ancora non è approvato il bilancio delle Terme al 31.12.2012


Ad oggi, 1 novembre 2013, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 non risulta pubblicato sul Registro delle Imprese, ove è assicurata pubblicità formale ai bilanci approvati dalle società. A norma dell’articolo 2364 del codice civile, come è noto, l’assemblea dei soci deve essere convocata per discutere e deliberare sull’approvazione del bilancio di esercizio entro il termine stabilito dallo statuto, il quale non deve essere superiore a 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Per le società tenute alla redazione del bilancio consolidato o in presenza di particolari esigenze relative alla struttura o all’oggetto della società, lo statuto può prevedere un termine maggiore rispetto quello ordinario, non superiore in ogni caso a 180 giorni (tuttavia, non è questo il caso della società di gestione Terme di Acireale SpA). Secondo l’orientamento giurisprudenziale prevalente, il mancato rispetto delle tempistiche di approvazione imposte dalla legge non provoca l’illegittimità della delibera di approvazione del bilancio di esercizio, avendo tali termini natura ordinatoria e non perentoria. Tuttavia, in talune ipotesi,  può essere promossa azione di responsabilità nei confronti dell’organo tenuto alla convocazione dell’assemblea.

bilancio-2012-nonapprovatoLa videata del Registro delle Imprese aggiornata al 1 novembre del 2013. Il bilancio al 31.12.2012 non risulta ancora pubblicato

I locali delle Terme al PD di Acireale per il congresso


La locandina del congresso PD

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Il Movimento Cinque Stelle rilancia via Facebook sulle Terme e l’on.Foti fa richiesta di accesso agli atti


Il post pubblicato sulla pagina pubblica di FanCity (su Facebook)

 

 

Terme di Acireale, la posizione del M5S
QUESTIONE TERME DI ACIREALE – RIPORTIAMO LA POSIZIONE DEL M5S DI ACIREALE
“Il M5S crede profondamente in un rilancio del termalismo in Sicilia, a partire dal recepimento della legge 323 del 2000 e della massima valorizzazione dei PO Fesr 2014-2020. Nel caso specifico di Acireale gruppo parlamentare ha chiesto al governo con una interrogazione di mettere mano quanto prima al salvataggio del patrimonio immobiliare di cui la Regione è garante e di procedere alla ricerca delle responsabilità individuali dei vari commissari, funzionari e precedenti assessori che hanno determinato una evidente dissipazione di patrimonio pubblico, richiedendo il necessario parere della Corte dei Conti”.
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L’integrazione al post con il commento dell’on. Angela Foti
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Non ci dovrebbe essere necessità di chiedere atti se si rispettassero le regole, tipo quelle che prevedono la pubblicazione di contratti , curriculum e motivazioni di consulenze nelle partecipate in liquidazione della regione, ma siamo in Sicilia e elargire consulenze è un lusso che ci si continua a permettere .Quando si gestiscono soldi pubblici la trasparenza è necessaria.Vederemo come andrà a finire. Vero è che da quando le Terme hanno chiuso il declino in città è stato e continua ad essere inesorabile.Le Terme saranno pure della regione, ma la loro efficienza condiziona fortemente lo sviluppo del nostro territorio quindi dobbiamo pretendere che si faccia chiarezza
e l’ulteriore risposta del deputato regionale al commento di un lettore
Conosco le tue perplessità e le rispetto, ma siamo convinti che finchè ci sono accordi e compromessi le cose non vanno mai come dovrebbero ossia nell’interesse e verso il bene comune .Chi fa coalizione elettorale necessariamente non ha le mani libere e i risultati si vedono. A noi interessa che il termalismo sia rilanciato .Siamo convinti che lo sgambetto subito dalle Terme di Acireale abbia danneggiato fortemente l’economia della città, che ci siano molti lati oscuri e sopratutto che si possa invertire rigorosamente la rotta. Che le forze sane della città a sostenere tale punto di vista non siamo solo noi è cosa nota, e questo non può che confortarci. Questa più che una questione elettorale è una questione di sopravvivenza per la città

Le Terme nel documento programmatico del PD per le amministrative di Acireale


Uno stralcio del documento programmatico del PD di Acireale in vista delle amministrative di Acireale del 2014

Per leggere l’intero documento, clicca qui (Conferenza stampa 21-09-2013) e per visionare l’intervista di FanCity ad Antonio Raciti, segretario del PD acese

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“Rivendichiamo con orgoglio di essere riusciti, in questi anni, ad impedire che venisse portato a compimento il disegno di distruzione, smembramento e svendita del patrimonio aziendale delle Terme avviato dal centro-destra acese con la successiva collaborazione del governo Lombardo.

Ringraziamo il Presidente Crocetta per aver recepito, attraverso l’operato del Commissario ing. Bosco, le istanze del nostro Circolo per la riapertura delle Terme e per il loro rilancio.

Al centro della nostra visione vi è la consapevolezza della necessità di un processo culturale di identificazione e riappropriazione del territorio da parte della collettività.

Ciò passa attraverso la promozione di un progetto integrato terme-natura-culturache utilizzi fino in fondo le potenzialità delle Terme, della Riserva e dell’istituendo parco archeologico;

Tale progetto integrato, al quale lavoriamo da alcuni anni, dovrà costituire la matrice strategica di una nuova prospettiva di sviluppo economico per la nostra Città;

Le Terme di Acireale costituiscono uno dei punti di forza di tale progetto di sviluppo integrato”

Forst: ultime novità in materia di solfuro di idrogeno


dal sito di Federterme

LE ULTIME NOVITÀ DELLA RICERCA IN MATERIA DI SOLFURO DI IDROGENO

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Settembre 2013 16:02Mercoledì 11 Settembre 2013 16:00

 

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Risultati molto positivi, al di là di ogni previsione, dalle ricerche sul Solfuro di idrogeno, cofinanziate dalla Fondazione per la Ricerca Scientifica termale, il cui Direttivo si è riunito giovedì 25 luglio 2013.

Il Solfuro di idrogeno (H2S) è un componente dell’acqua termale. I suoi effetti per la salute dell’uomo sono stati studiati, per FoRST (che li ha cofinanziati), da due gruppi di ricerca: uno guidato dal professore statunitense Robert Gallo – notissimo a livello internazionale per i suoi studi sul virus HIV – che si è concentrato sull’azione battericida e anti-infiammatoria dell’H2S; e l’altro portato avanti dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che si è dedicato alla “Regolazione del metabolismo osseo da parte del Solfuro di idrogeno”.
Ora i due gruppi hanno ultimato i loro lavori. E le loro conclusioni confermano le intuizioni di partenza: a livello cellulare, il prof. Gallo ha dimostrato che il Solfuro di idrogeno influenza positivamente le nostre difese immunitarie, facendo sopravvivere molto più a lungo i globuli bianchi e, favorendo il movimento delle ciglia a livello dell’apparato respiratorio, induce l’eliminazione del muco e mantiene pulite e libere le vie aeree.
Non meno soddisfatto l’Istituto Ortopedico Rizzoli: fino a ieri – ha scritto nel suo rapporto alla FoRST – l’H2S era noto come un modulatore della funzione cardiocircolatoria e nelle patologie metaboliche, ma era ignoto se avesse un ruolo anche nel controllo del metabolismo osseo. Oggi questa lacuna è stata colmata. L’indagine dello IOR ha appurato che l’H2S ha un’azione biologica sulle cellule ossee ed in particolare su quelle deputate alla degradazione del tessuto osseo (osteoclasti). Il Solfuro di idrogeno, in conclusione, è un potente antiossidante che inibisce molti danni nelle patologie erosive dello scheletro.
Tutti soddisfatti, dunque? Fino a un certo punto. L’appetito, come si dice, vien mangiando. E a questo punto, entrambi i gruppi di ricerca, visti i risultati brillanti e ancora molto promettenti dei loro lavori, hanno chiesto alla FoRST di poter continuare nelle loro ricerche.
E il Consiglio Direttivo della Fondazione, consapevole dell’importanza di questi studi, ha espresso un orientamento positivo ad un prolungamento degli studi. Verrà pertanto richiesto ai ricercatori coinvolti di presentare un’ipotesi di prosecuzione che sia saldamente connessa ai risultati sino ad oggi prodotti e ne rappresenti la naturale conclusione.

IV BANDODI RICERCA

Ultimati gli adempimenti amministrativi connessi alla sottoscrizione delle convenzioni con gli enti di ricerca, il Consiglio di Amministrazione della Forst, del 25 luglio u.s., ha dato il via libera all’erogazione della prima trance di finanziamenti, per un importo di 99.910,00 euro.

Fausto Raciti: l’assessore Bianchi non si tocca!


ll comunicato stampa del deputato nazionale acese Fausto Raciti, segretario nazionale dei giovani PD, tra i principali sostenitore dell’assessore all’Economia Luca Bianchi (vicinissimo all’ex ministro Fabrizio Barca) , titolare del dicastero che, fra l’altro, si occupa della liquidazione e della privatizzazione delle Terme di Acireale

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COMUNICATO STAMPA ON. FAUSTO RACITI – 16/09/2013
On. Fausto Raciti (Pd): “L’assessore regionale Luca Bianchi non si tocca, essenziale il suo ruolo”

“A mio avviso, l’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi sta svolgendo un ruolo fondamentale; indebolire lui significa indebolire la delicata e complessa opera di risanamento finanziario che, seppur tra mille difficoltà, il Governo Crocetta sta portando avanti in Sicilia”. E’ la presa di posizione di Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici, membro della Segreteria nazionale e parlamentare democratico, dinnanzi alle voci che vorrebbero l’Assessorato regionale all’Economia inserito nelle trattative per il rimpasto di Giunta richiesto da alcune forze di maggioranza. “La contingenza economica è ancora assai incerta, ed in questo quadro la continuità è un valore capitale. Risulterebbe incomprensibile – prosegue Raciti – sostituire uno tra gli assessori più competenti ed abnegati al solo scopo di ripristinare gli equilibri politici all’interno della coalizione o – ancor peggio – dei partiti che la compongono. Prima ancora che i mercati, sarebbe la gente siciliana a non capirci. Bianchi – conclude Raciti – rimanga al suo posto”.

Il Termalismo in Grecia. Una ricerca (2010) dell’Istituto per il Commercio Estero


Lo studio dell’ICE (TERMALISMO IN GRECIA)

TERMALISMO IN GRECIA

Ora o mai più! Due anni trascorsi quasi inutilmente nell’interlocuzione con la Regione Siciliana


Riproponiamo a distanza di due anni la lettera-appello inviata dal Forum l’8 settembre del 2011 al Presidente della Regione, all’Assessore all’Economia e, per conoscenza, a numerosi altri rappresentanti istituzionali della Regione, della Provincia di Catania e del Comune di Acireale. Sono trascorsi due anni e molte questioni segnalate in quella lettera-appello sono rimaste insolute. Il Forum, nonostante l’ampia rappresentatività associativa, non è mai stato convocato a Palermo dalla Regione Siciliana.

 

Oggetto: Terme di Acireale – “Ora o mai più”

Acireale, 8 settembre 2011

            Abbiamo il piacere di portare a conoscenza delle S.V. Ill.me che dal 1 giugno 2011 è attivo il Forum permanente sulle Terme di Acireale promosso dal Lions Club di Acireale.

Il Forum è un presidio attivo di informazione (attraverso il sito Internet www.termediacireale.it), un luogo di interazione (attraverso le pagine su Facebook e Twitter) e una piattaforma di raccordo fra gruppi, movimenti ed associazioni del territorio interessati a partecipare al dibattito sul rilancio del termalismo in Sicilia e, in particolare, nella città di Acireale.

Ad oggi il Forum ha promosso la pubblicazione di oltre cento articoli sulla pubblicistica locale e regionale, ha raccolto importanti documenti di analisi e di studio pubblicati sul sito Internet e conta ventuno formali adesioni, in rappresentanza di ampie e diversificate categorie della società civile locale, provinciale e regionale.

 Un primo incontro operativo fra gli aderenti al Forum si terrà il 29 settembre p.v. alle ore 18.00 presso l’Excelsior Palace Hotel di Acireale e siamo lieti di estenderVi fin d’ora l’invito a partecipare, se ne avrete piacere, anche per fornire qualche aggiornamento, ove Lo riterrete opportuno, sul procedimento di liquidazione in atto, sull’imminente processo di privatizzazione e su altre possibili iniziative pubbliche dirette a rilanciare il termalismo in Sicilia e a preservare, ad Acireale e nei suoi dintorni, il grande patrimonio storico, culturale, turistico e sanitario rappresentato dalle Terme.

 Non sarà sfuggito alle S.V. il forte attaccamento degli Acesi alle Terme di Acireale, sito di grande valore e pregio storico, culla di tradizioni culturali ed artistiche, patrimonio del turismo e della sanità isolani. Avrete sicuramente notato sia la notevole attenzione con cui la stampa, soprattutto locale, segue l’evoluzione della vicenda sia il contributo al dibattito pubblico assicurato da opinion leader, comitati ad hoc ed associazioni locali e, più recentemente, anche dal Forum permanente sulle Terme promosso dal Lions Club.

A quest’ultimo può senz’altro ascriversi il merito di aver vivificato e rilanciato il dibattito sul termalismo a seguito della Conferenza del 9 aprile, in cui il Lions ha coinvolto fra gli altri Federterme e Invitalia; aver pungolato le istituzioni locali (Consiglio Comunale ed Amministrazione comunale di Acireale) a riservare una maggiore attenzione sulle vicende delle Terme e ad avviare una più diretta interlocuzione con gli uffici dell’amministrazione regionale; ad aver sollecitato consiglieri provinciali e deputati regionali, alcuni dei quali hanno raccolto prontamente l’invito, a fare quanto possibile per preservare il termalismo locale. Un indiscusso merito è aver promosso la raccolta di materiali di studio, documenti ufficiali e articoli di stampa che rappresentano la “memoria storica” della presenza delle Terme ad Acireale, sin dal 1873.

Per tali motivi, recentemente il Forum ha lanciato l’idea di promuovere la costituzione di una Fondazione pubblica per preservare l’inestimabile valore culturale del patrimonio, tangibile ed intangibile, delle Terme.

            La delicatezza del procedimento di liquidazione in atto, sotto la vigilanza dell’Assessorato Regionale all’Economia attraverso la Ragioneria Generale e il Dipartimento Bilancio e Tesoro, impone rigore e determinazione nell’espletamento di tutti gli atti necessari per provvedere alla liquidazione delle attività, al pagamento dei debiti sociali, alla risoluzione di tutti i rapporti pendenti e all’attribuzione al socio-Regione del residuo attivo.

Ciò è propedeutico al percorso di affidamento della gestione ai privati, nei tempi, con le modalità e le soluzioni che saranno previsti dal bando di gara della privatizzazione che la Regione Siciliana si accingerà ad approvare con il concorso dell’advisor.

Il lavoro svolto dai liquidatori, sebbene poco visibile ed eccessivamente riservato per una procedura che comunque rimane pubblica, è apprezzabile, anche per le enormi responsabilità che esso quotidianamente comporta, esponendo i due professionisti a forme diverse di “controllo sociale” da parte dell’opinione pubblica.

             Tuttavia, ci permettiamo di segnalare all’On.le Presidente della Regione e all’Assessore all’Economia l’opportunità che il procedimento di liquidazione in atto, sebbene vincolato all’espletamento di atti formali previsti dalla legge, sia condotto, là dove vi sono margini di operatività come nel caso delle Terme di Acireale, in modo da preservare il più possibile il valore commerciale dell’azienda, strettamente legato sia al costante funzionamento degli impianti sia alla continuativa erogazione di prestazioni, soprattutto di tipo specialistico-termale.

Non essendo state rese note dai liquidatori le effettive condizioni di funzionamento dello stabilimento, esprimiamo viva preoccupazione sul fatto che l’attuale stato di liquidazione abbia finito per prevaricare definitivamente le esigenze di operatività e funzionalità dell’azienda, senza poter soddisfare pienamente gli utenti, residenti e turisti, che intendono beneficiare delle prestazioni erogate dalle Terme di Acireale.

Pur comprendendo la eccezionalità del momento attuale, caratterizzato da uno stato di liquidazione che ha precedenza rispetto a quello di ordinario funzionamento dell’azienda, ma ritenendo comunque che vi siano spazi percorribili per preservare fino in fondo la continuità aziendale nell’erogazione delle prestazioni, saremmo oltremodo lieti di poter ricevere notizie su cosa si sta facendo, cosa si farà e si potrà fare per preservare il valore commerciale dell’azienda sul mercato, senza depauperarlo ancor prima che la gestione venga affidata ai privati.

             Al punto in cui si trovano le Terme di Acireale, essendo stata per legge stabilita la liquidazione volontaria della sua società di gestione, essendo stato da poco avviato il lungo percorso di privatizzazione con la selezione dell’advisor, siamo convinti che “ora o mai più” sia doverosa un’azione concertata fra tutti i soggetti istituzionali pubblici le cui attività e responsabilità si intersecano inevitabilmente, come nel più recente passato, con i percorsi giuridici ed aziendali delle Terme.

La straordinarietà del procedimento di liquidazione, che segue binari ben precisi vincolati al rispetto delle leggi, non equivale alla cancellazione del patrimonio sanitario, culturale e turistico delle Terme; il disimpegno della Regione imprenditrice nel settore del termalismo non può corrispondere ad una mancanza di programmazione sul rilancio di questo settore in Sicilia, unico nel suo genere per la specificità della risorsa “acqua” nell’isola; la competenza quasi esclusiva della Regione in materia di termalismo non esclude che vi siano azioni concertate a tutti i livelli delle soggettività pubbliche, anche per creare quelle virtuose sinergie necessarie per potenziare il sostegno a politiche di marketing territoriali in grado di rendere il contesto più attrattivo e assicurarsi il concorso delle migliori energie imprenditoriali del mondo privato indispensabili per assicurare una efficiente e manageriale gestione degli stabilimenti termali.

             “Ora o mai più” è necessario che, sotto la guida illuminata della Regione Siciliana che mantiene importanti e insostituibili prerogative sul settore, vi sia piena armonia fra tutte le soggettività pubbliche per salvare il termalismo ed evitare di scaricare completamente sui privati l’onere di rilanciare uno stabilimento, senza avere prima una chiara idea del riposizionamento di un comparto, mortificato nel corso degli anni nelle sue enormi potenzialità.

“Ora o mai più” è necessario che la politica, in concorso con le professionalità espresse dai suoi uffici, riesca a ricomporre i tasselli di un mosaico che, una volta riunificato, possa dare a tutti, anche al di fuori della Sicilia, l’idea che i Siciliani hanno a cuore e non intendono depauperare la risorsa termalismo.

“Ora o mai più”, in una logica di inclusività dei processi decisionali che assicuri la più ampia partecipazione democratica dei cittadini alle scelte strategiche riguardanti il proprio territorio, è fondamentale ascoltare le proposte che provengono dalla società civile ed integrarle ad una autentica progettualità pubblica che, pur nelle difficoltà finanziarie del momento, si sappia distinguere per capacità di visione oltre il presente, lungimiranza nella tutela dei beni patrimoniali pubblici, ed intelligenza nella programmazione.

             In linea con la “mission” che gli è stata assegnata dal Lions Club di Acireale, di cui è diretta espressione, il Forum continuerà a vigilare attentamente sul procedimento di liquidazione, sugli atti propedeutici alla privatizzazione, sulle iniziative di programmazione economica riguardanti il termalismo, ed è fin d’ora disponibile a promuovere ulteriori occasioni pubbliche di confronto e di dibattito, qualora queste ultime possano restituire al territorio (operatori turistici, imprenditori e professionisti, associazioni, e gruppi di impegni, società civile) maggiore consapevolezza sulle attuali condizioni dello stabilimento e maggiore serenità sul futuro delle Terme.

             Siamo fermamente convinti che la liquidazione di una società non equivale alla liquidazione della sua storia, specialmente se essa ha rappresentato e può continuare a rappresentare una importante risorsa per lo sviluppo economico del territorio.

             Cordialità

Prof. Rosario Faraci

Dott. Mario Scandura

Coordinatori Forum permanente sulle Terme di Acireale

Dichiarazioni politiche e non solo tecniche di Florinda D’Anna: “Far venir meno la procedura di liquidazione che ci tarpa le ali”


Dall’intervista rilasciata da Florinda D’Anna a FanCity, rilanciata dal nostro sito e dall’entusiastico post su facebook del Comitato civico, si ricava una dichiarazione molto importante, che spinge sul versante politico e non solo tecnico le parole di Florinda D’Anna, il direttore amministrativo delle Terme di Acireale.

L’intervistata ad un certo punto afferma che le Terme hanno avviato un’interlocuzione con l’Assessorato [all’Economia] per “far venir meno la procedura di liquidazione che ci tarpa un po’ le ali sulla produttività dell’attività“. Il brano ovviamente è estrapolato da un’intervista che ha affrontato altri temi quali: le prenotazioni fino a novembre; l’esigenza di reclutare lavoratori stagionali fra il personale del ruolo speciale; gli ostacoli di natura oggettiva dopo la chiusura degli stabilimenti per due anni; l’esiguità delle risorse; la necessità di un apporto della città intera di Acireale.

Ma sono proprio le affermazioni riguardanti la possibilità di far venire la procedura di liquidazione che evidentemente sono molto “pesanti” e chiamano in causa la proprietà, ovvero la Regione Siciliana attraverso l’Assessorato all’Economia, e il liquidatore nominato dal governo Crocetta ovvero l’ing. Luigi Bosco.

In attesa di poterlo chiarire con i diretti interessati, ci chiediamo, infatti:

  1. come sia possibile far venir meno la procedura di liquidazione, quando essa è prevista dalla legge regionale 12/5/ 2010 n.11 che, unitamente alla liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA, prevede l’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali;
  2. quale dovrebbe essere il ruolo dell’ing.Bosco o, in sua vece, quale nuova figura dovrebbe essere prevista, se la procedura di liquidazione verrà meno;
  3. se invece, nelle parole della D’Anna, fosse sottinteso che la Regione proprietaria deve ancora esprimersi, attraverso il liquidatore, se gestire la liquidazione nell’ottica della continuità dell’attività o dello scioglimento della società così come prevede il diritto societario, ma che purtroppo dai bilanci approvati in questi anni dai liquidatori (prima Battaglia e Ferro; adesso Bosco) non si desume affatto.

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Reparti funzionanti alle Terme di Acireale: una foto


Nonostante siano ancora tantissime le criticità (sul piano istituzionale, organizzativo, finanziario, dei rapporti con la Regione proprietaria, etc…) per la cui soluzione tanto il liquidatore ing. Luigi Bosco quanto alcuni politici si stanno fattivamente adoperando con la Regione Siciliana, i reparti chiave delle Terme di Acireale sono pienamente funzionanti, come testimoniano le immagini di una foto di oggi 27 agosto 2013 che ritrae alcuni pazienti al reparto inalazioni-insufflazioni, il primo ad essere aperto nelle scorse settimane, cui hanno fatto seguito la riapertura del reparto di fango-balneoterapia e la riattivazione del centro benessere.

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Il Rapporto sul Turismo del Benessere Termale in Sicilia 2012 è on line


Disponibile on line il Rapporto sul Turismo del Benessere Termale in Sicilia, edizione 2012, curato da Mercury-Turistica in collaborazione con la Regione Siciliana (gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Emilio Becheri). Il Forum lo mette a disposizione dei lettori sul proprio sito

Rapporto Terme Sicilia 2012-1

 

Recuperato sul sito del M5S il testo dell’interrogazione dell’on.Foti sulle Terme di Acireale


In attesa della sua pubblicazione ufficiale sul sito dell’ARS, su Meetup.com, ove sono collegati diversi siti del Movimento Cinque Stelle, abbiamo trovato il testo dell’interrogazione del gruppo parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana, di cui è primo firmatario l’on.Angela Foti di Acireale

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REPUBBLICA ITALIANA
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
GRUPPO PARLAMENTARE M5S

Interrogazione
(risposta scritta)

Chiarimenti in merito alla situazione debitoria della Terme di Acireale S.P.A e notizia circa eventuali azioni amministrative volte alla pianificazione del debito ed al rilancio della società.

DESTINATARI:

al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessore per l’economia;
premesso che:
la società Terme di Acireale spa interamente di proprietà della Regione siciliana, com’è noto, nasce dall’idea, legge regionale 10/99 art. 23 comma 1, e successive modifiche, di dare alla gestione dei servizi delle terme pubbliche, uno strumento operativo maggiormente confacente alle esigenze del mercato dei servizi termali, ai quali non poteva rispondere adeguatamente l’Azienda Regionale Terme Santa Venera, ente pubblico, che sin dal 1954, anno della sua creazione con il D.L.vo P.Reg. 20.12.1954 n. 12, aveva svolto le funzioni gestionali con risultati di notevole impatto sul territorio sia in termini occupazionali, sia in termini di prestazioni sanitarie fornite, sia in termini, (cosa più rilevante) di ricaduta sull’indotto e su tutte le attività direttamente ed indirettamente alla presenza sul territorio di uno stabilimento termale aperto tutto l’anno che ha registrato sino a 350.000 cure l’anno erogate a circa 30.000 pazienti, che hanno determinato sino a 15.000 presenze alberghiere annue;

tutte le gestioni commissariali e consiliari, succedutesi nel tempo, alla guida della società ( e della sopravvissuta azienda) nonché le gestioni finalizzate alla liquidazione della società stessa, che sancisce il fallimento politico della normativa di privatizzazione, sono state segnate dalla ricerca non della salvaguardia della peculiarità che le terme costituiscono per il territorio in cui operano, ma esclusivamente dallo smantellamento scientifico del patrimonio e del know how aziendale con il fine inconfessato, di ridurre il valore commerciale dell’azienda e del suo patrimonio;

tutti i suddetti fatti risultano ampiamente comprovati dalle relazioni che alcuni commissari, succedutesi nel tempo, sia in quanto semplici burocrati non ansiosi di assumere responsabilità, sia per mera speculazione politica, hanno inviato agli organi regionali di controllo nonché agli uffici della presidenza della Regione;

tra le varie pagine sporche del libro che si sta scrivendo sulle terme di Acireale risalta quella in cui si tratta dell’albergo Palace Terme e del centro polifunzionale. Le due strutture hanno una storia singolare: ambedue sono state acquistate dall’Azienda regionale delle Terme Santa Venera, di proprietà della regione Siciliana e il cui bilancio costituisce appendice del bilancio regionale”(si trova al capitolo di spesa n° 473302), in parte con fondi propri dell’Azienda ed in parte facendo ricorso a mutui alberghieri agevolati ai sensi delle leggi regionali del 12.04.1967 n.46, 01.7.1972 n.32 e 18.07.1974 n.22;

le citate leggi regionali erano finalizzate all’incremento ed al sostegno delle iniziative turistiche da nascere sul territorio della Regione attraverso una dotazione economica e la creazione di un fondo di rotazione (art.2 L.R.46/67): le stesse intervenivano a favore di privati ed enti pubblici con contributi in conto interessi e prestando garanzie sussidiarie, tramite la stessa Regione Siciliana, a favore delle uniche due banche erogatrici e convenzionate, Banco di Sicilia e Sicilcassa (istituti di credito controllate dalla stessa Regione Siciliana);

presa la decisione di acquistare i due immobili con le delibere soggette al visto tutorio della Regione, in data 02.01.1992 con atto pubblico veniva stipulato il contratto di mutuo di lire 15.873.344.200 per l’acquisto dell’Hotel Palace Terme (allora denominato ex pastificio Leonardi) e in data 02.03.1993 veniva stipulato il contratto di mutuo per lire 8.511.136.000 per l’acquisizione del complesso polifunzionale;

il piano di ammortamento dei due mutui prevedeva per il primo trentasei mensilità in rate costanti, oltre due anni di preammortamento, di lire 1.183.867.904 ciascuna la prima con scadenza il giorno 01.01.1994 e così fino alla estinzione del mutuo. La detta semestralità in conformità al decreto assessoriale n.1738/6 del 12.10.1991 e della legge Reg. n.31 del 17.5.1984 veniva convenuta in lire 670.671.258 a carico dell’Azienda delle Terme e lire 513.196.646 (contributo sugli interessi) a carico della Regione Siciliana (Articolo 2 del contratto di mutuo del 30 luglio 1993 ai rogiti del Notaio Portale da Catania), il tasso di interesse veniva convenuto nella misura del 13,95% annuo. Per il centro polifunzionale l’importo concesso a mutuo era di lire 8.511.136.000 restituibile in anni venti compreso uno di preammortamento, con 19 rate semestrali fisse con scadenza il 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno e con una rata di lire 609.769.955 di cui lire 347.832.170 a carico dell’azienda delle terme pari al 5% annuo e lire 261.937.785 a carico della Regione Sicilia quale contributo sugli interessi per la differenza sull’ interesse determinato in sede di definitivo. (i dati si riferiscono all’art. 1 e all’art. 2 del contratto di mutuo alberghiero ai rogiti del notaio Portale di Catania del 2.3.1993);

Tutte le rate compresa quella di preammortamento contrattualmente prevista, sono state regolarmente onorate dall’Azienda delle Terme, rispettivamente, fino alle scadenze di giugno 2005 e luglio 2005.

A partire da fine 2005, con la gestione trasferita alla TERME di ACIREALE SpA, non è stata pagata nessuna rata di mutuo in scadenza per cui ad oggi risultano non pagate 12 rate su un totale di 36 del mutuo riguardante l’Albergo Excelsior Palace, e 16 rate su un totale di 26 del mutuo riguardante il centro polifunzionale per la riabilitazione.

considerato che:
che il Banco di Sicilia oggi Unicredit, ha prima messo in mora la società Terme di Acireale spa, subentrata nei diritti e nelle obbligazioni della Azienda delle terme, e poi ha dato corso alle procedure di recupero coatto delle semestralità non pagate giungendo fino a chiedere la vendita forzata dell’intero complesso immobiliare costituito dall’Albergo Palace Terme e dal centro polifunzionale;

che nelle more l’Albergo ha chiuso l’attività, per motivazione seppur legalmente sostenibili, sicuramente non corrette sul piano della corretta gestione del patrimonio pubblico in quanto lo stesso albergo risulta oggi incustodito, oggetto di vandalismi e sicuramente in via di grave deterioramento (basti considerare tutti gli impianti inutilizzati che proprio per la inutilizzazione diventano inservibili e ciò con danno irreparabile non solo per la struttura, ma per la proprietà dell’immobile che lo vede svalutare rispetto alla tutela patrimoniale che è principio inderogabile della gestione di ciò che è pubblico);

che il centro polifunzionale non è mai entrato in funzione ed è stato oggetto di comodati a favori di terzi più o meno contigui alla parte politica che ha avuto responsabilità gestionali negli anni;

ritenuto che:
non si hanno informazioni circa la reale entità del debito a carico dell’azienda delle terme oggi Terme spa in quanto non si conosce se la Regione siciliana ha regolarmente pagato le quote semestrali di sua spettanza ai sensi e per gli effetti dei contratti di mutuo sottoscritti autorizzati con i decreti ad essi allegati;

non si hanno notizie circa la possibilità che l’azienda, prima e la spa dopo, ed in ogni caso la Regione, avevano di intervenire circa una possibile definizione stragiudiziale della procedura esecutiva in corso alla luce delta enormità degli interessi applicati ai suddetti mutui ed in ogni caso alla marginalità dell’impagato rispetto a quanto già versato;

non si comprende come la Regione non sia intervenuta a pagare in ogni caso le rate di mutuo scadute e a scadere stante l’obbligazione assunta contrattualmente e stante che paradossalmente era la stessa regione, con il contributo a pareggio, con il fondo di rotazione, e con la proprietà dell’istituto di credito, a pagare se stessa;

non si comprende perché tutte le amministrazioni che si sono susseguite alla guida dell’azienda delle Terme di Acireale e della spa Terme malgrado la contribuzione regionale non siano riuscite ad evitare l’azione giudiziaria da parte della Banca mutuataria alla luce della precisa obbligazione da parte della Regione Siciliana di assumersi gli oneri debitoria della Azienda delle terme di Acireale.
Chiede di sapere:
se la Regione siciliana ha pagato le proprie quote di mutuo in relazione ai contratti del 30 luglio 1993 e del 2.3.2013;

qualora tali rate di mutuo non siano state pagate, se non ritengano opportuno individuare chi ha dato disposizioni in tal senso;

se l’attuale Presidente della Regione alla luce del chiaro reato di dissipazione di patrimonio pubblico operato da amministratori delle Terme (azienda ed spa) e dai suoi predecessori nonché da funzionari regionali e assessori al ramo non abbia l’intenzione di procedere per il recupero dei danni economici subiti dalla Regione e dalla società da essa controllata trasmettendo gli atti alla Corte dei Conti e se il caso alla procura della Repubblica competente;

se l’attuale presidente della regione abbia intenzione di dare espresso mandato all’attuale Commissario straordinario di procedere all’appianamento della situazione debitoria con l’ex Banco di Sicilia oggi Unicredit, per fermare la procedura esecutiva in corso e riportare pienamente nella disponibilità della Regione tramite la società controllata Terme sia l’albergo Termale che il Centro polifunzionale.

se l’attuale presidente della regione abbia intenzione di dare espresso mandato all’attuale Commissario straordinario della società Terme spa di procedere con le azioni di responsabilità personale, in sede civilistica, nei confronti degli amministratori e dei commissari che si sono succeduti net tempo alla guida dell’Azienda delle Terme e della società Terme spa anche al fine di evitare che il commissario e lo stesso Presidente della Regione restino coinvolti non solo politicamente nella dissipazione del patrimonio termale di Acireale.

(gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza)

(25 Luglio 2013)

 

FIRMATARI

FOTI, CANCELLERI, CAPPELLO,  CIACCIO, CIANCIO, FERRERI, LA ROCCA, MANGIACAVALLO, PALMERI, SIRAGUSA, TRIZZINO, TANCREDI, ZAFARANA, ZITO

Raciti (PD): Due anni di chiusura immotivata


Il post di Antonio Raciti (segretario della locale sezione acese del PD) sulla pagina Facebook di Fancity

Marzo 2011-Marzo 2013: Due anni di chiusura immotivata hanno depauperato il valore dell’Azienda e sottratto servizi ai cittadini. Ci chiediamo come mai si potevano pagare numerose consulenze esterne (e ci piacerebbe sapere se si è continuato a pagarle anche ad impianti chiusi) e non si potevano manutenere gli impianti come sta facendo (fra mille difficoltà e ostacoli frapposti allo svolgimento dell’attività) l’attuale Commissario? Qui sotto la nota a firma Battaglia e Ferro con la quale veniva portato a termine il disegno della chiusura delle Terme perseguito da oltre un decennio con l’obbiettivo dello smembramento e svendita dell’Azienda.

raciti-chiusuraimpianti

Il Comitato Civico delle Terme di ritorno da Palermo


Dalla pagina Facebook del Comitato Civico

Importante incontro martedì 25 giugno scorso con l’assessore regionale al bilancio prof. Luca Bianchi e i rappresentanti del Comitato Civico Terme di Acireale. L’incontro è stato realizzato su iniziativa del Partito Democratico di Acireale il cui segretario cittadino, ing. Antonio Raciti, va ringraziato per l’impegno. Hanno partecipato anche gli on. Fausto Raciti e Anthony Barbagallo.
Abbiamo manifestato la convinzione che senza l’inserimento del termalismo nella programmazione strategica regionale nessun futuro sarà possibile per le aziende termali siciliane, siano esse pubbliche o private. L’insuccesso del bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca, andato deserto, dimostra che nessun privato può essere interessato ad investire in un settore privo di pianificazione integrata con le realtà culturali e artistiche di un territorio.
Abbiamo finalmente trovato nell’assessore Bianchi un interlocutore attento e preparato. Abbiamo convenuto che il termalismo siciliano debba seguire i migliori esempi europei (Ungheria, Germania) e italiani (Veneto, Emilia Romagna) in cui si perseguono progetti di sviluppo integrato, anche alla luce della Direttiva Europea in tema di possibilità dei cittadini europei di curarsi all’estero a spese degli stati di provenienza. Quale possibilità per il turismo sanitario in Sicilia!
L’assessore Bianchi ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per seguire gli sviluppi normativi e tecnici e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Naturalmente siamo all’inizio, ma una fase disastrosa si è chiusa e si manifesta una netta inversione di tendenza

Il bando per la privatizzazione di Acqui Terme in Piemonte


I documenti principali e gli allegati al bando per la privatizzazione (tratti dal sito di Federterme)

 

L’oggetto sociale della società Terme di Acireale SpA

Inserito il

Pubblichiamo di seguito un estratto della visura camerale riguardante l’oggetto sociale della società per azioni unipersonale Terme di Acireale

oggetto sociale

E’ cambiata la forma giuridica delle Terme di Acireale: da fine ottobre è una Spa con socio unico

Inserito il

Ultimate a fine luglio dello scorso anno le procedure di trasferimento del pacchetto azionario di maggioranza dall’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale (in liquidazione) alla Regione Siciliana, quest’ultima è diventata socio unico della società di gestione Terme di Acireale che, dal 29 ottobre 2012 (come si evince dalla snapshot tratta dalla visura camerale effettuata dal Forum nei giorni scorsi) è adesso una Società per Azioni con Socio Unico, avendo così mutato la forma giuridica precedente di SpA con pluralità di soci. Leggi qui per approfondire la conoscenza della forma giuridica società per azioni unipersonale.

sociounico

Riordino del settore termale, l’on. Raia ha ripresentato il disegno di legge


Riordino del settore termale (ddl n. 10 del 13 dicembre 2012 XVI Legislatura)
Iter
Attuale

28 dic 2012 Assegnato per esame Commissione QUARTA

Storico

24 dic 2012 Annunziato Seduta n. 7 AULA
28 dic 2012 Assegnato per parere Commissione SESTA

Concetta-Raia
RELAZIONE DEL DEPUTATO PROPONENTE

         Onorevoli colleghi,

         il   processo  di  privatizzazione  delle  Terme   di
     Acireale  e  Sciacca,  avviato con  l'articolo  23  della
     legge   regionale  10/1999  e  concretizzatosi   con   la
     costituzione  delle società  Terme di Acireale  S.p.A.  e
     Terme  di  Sciacca S.p.A, ha avuto un esito fallimentare,
     in quanto non è mai stato effettivamente ratificato.

         L'Assemblea  regionale siciliana  con  l'articolo  21
     della  legge  regionale 11/2010 ha disposto  che    Entro
     180  giorni  dall'avvenuta cessione  alla  Regione  delle
     quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme  di
     Acireale   e  Terme  di  Sciacca  rispettivamente   nelle
     società  Terme  di  Acireale S.p.A. e  Terme  di  Sciacca
     S.p.A.,  la Ragioneria generale della Regione  attiva  le
     procedure  necessarie  a  porre in  liquidazione  le  due
     Società  e,  tramite  lo  svolgimento  di  una  gara   ad
     evidenza  pubblica, affida a soggetti privati la gestione
     e   la  valorizzazione  dei  complessi  cremotermali   ed
     idrominerali   esistenti  nel   bacino   idrotermale   di
     Acireale  e  di  Sciacca, compreso lo sfruttamento  delle
     acque   termali  ed  idrominerali,  nonché  le   attività
     accessorie e complementari'.

         Difformemente  alla  suddetta  legge  le   Terme   di
     Acireale   S.p.A.   è   stata   posta   in   liquidazione
     nell'assemblea  del  novembre 2010  senza  che  le  quote
     siano  state  cedute alla Regione, mentre  la  Ragioneria
     generale  della  Regione non ha a tutt'oggi  attivato  le
     procedure   per   la  gara  ad  evidenza   pubblica   per
     l'affidamento ai privati.
         Le  Terme  di Acireale fino all'anno 2005  occupavano
     circa 100 persone, attualmente rimangono a suo carico  17
     dipendenti.    Il   personale   dell'Azienda    Autonoma,
     attraverso la legge regionale 11/2007  è  transitato  nel
     ruolo  ad esaurimento della Regione mantenendo i  diritti
     acquisiti.  Successivamente,  nel  settembre   del   2008
     (D.D.G.  Assessorato  alla Presidenza,  n.  8160  del  30
     settembre  2008) viene data attuazione al ruolo  speciale
     di  cui  alla  legge regionale 11/2007  e  85  dipendenti
     vengono    deportati'  in  uffici  regionali  periferici,
     disperdendo  un  patrimonio  professionale  e   sanitario
     pluridecennale.  Tale  dismissione' di personale  avviene
     a  seguito  di  una  decisione del  CdA  del  2007   che,
     misteriosamente,    non    rinnovava    le    convenzioni
     specialistiche con il servizio sanitario nazionale e  con
     altri  Enti (Alitalia, Ministero Difesa, INPS,  ENASARCO,
     ecc.).

         Difatti  è  una dismissione delle Terme  di  Acireale
     quella  operata  dal CdA che nel maggio del  2009   porta
     alla  locazione di parte della struttura ad  una  società
     privata,  la Emira S.r.l., che eroga prestazioni  termali
     anche  in  acque e fanghi sulfurei, autodeterminando  una
     situazione  di  concorrenza  interna  dai  profili   poco
     chiari.

         Nonostante  questo impoverimento,  scientifico',  del
     patrimonio  termale  acese, di fatto  la  privatizzazione
     non   è   mai   avvenuta.   La  potremmo   definire   una
      privatizzazione  formale', visto che  si  è  passati  da
     società  pubblica a società per azioni il cui capitale  è
     rimasto  in  mano  pubblica.  Quindi  il  legislatore  ha
     inteso  sottolineare  che non vi è  alcuna  soluzione  di
     continuità  nell'esercizio  dell'attività  collettiva  da
     parte  dell'organizzazione, la quale invero, pur  mutando
     veste    esteriore,   mantiene   la   propria    identità
     originaria.  Una riprova di quanto detto è nell'esplicita
     previsione legislativa di cui all'articolo 23,  comma  1,
     ultima   parte,  legge  regionale  n.  10/99  ove   viene
     specificato  che   le società per azioni  derivate  dalle
     predette  aziende succedono a queste nella  totalità  dei
     rapporti giuridici'.

         Come conseguenza il processo di privatizzazione,  che
     avrebbe dovuto comportare per la Regione un risparmio  di
     spesa   pubblica,   si  è  tramutato  in   un   paradosso
     legislativo.   Come  se  ciò non  bastasse  la  Terme  di
     Acireale  Spa non svolge alcuna attività, e  buona  parte
     dei  dipendenti  sono stati assegnati ad  altre  mansioni
     all'interno  dell'amministrazione  regionale.  A  ciò  si
     aggiunge che la Regione ha dovuto effettuare nel  passato
     degli  aumenti di capitale alle due società  al  fine  di
     ripianare  i  debiti.  La  pessima  gestione  ha   quindi
     comportato  non  il rilancio auspicato ma  un  conclamato
     fallimento   della    gestione   privata   con   capitali
     pubblici'.

         Per  le motivazioni suddette, e al fine di rilanciare
     il    termalismo   siciliano,   si   ritiene    opportuno
     intervenire  con  un  disegno di legge  di  riordino  del
     settore   che  parta  dal  recepimento  della   normativa
     nazionale,  la  Legge  24  ottobre  2000,   n.  323,  ma
     integrata  e rivista secondo le esigenze che si ritengono
     meglio rispondenti alla realtà siciliana.

         Se  qualche  decennio  fa le Terme  si  configuravano
     quasi   esclusivamente  come  luoghi  di  cura  di   tipo
     ospedaliero,  oggi  le  terme  sono  luoghi  dove  vivere
     pienamente  esperienze legate alla cura ed alla  vacanza,
     al  benessere  ed  al buon vivere.  Il  settore  termale,
     per  le  sue  caratteristiche  di  eco-compatibilità,  ha
     ancora   forti  potenzialità  inespresse  in  Sicilia   e
     potrebbe   rappresentare un settore di punta  nell'ambito
     dell'offerta  curativa e turistica,  sia  potenziando  le
     stazioni  esistenti,  sia recuperando  località  che  non
     hanno avuto sufficiente fortuna.

         La  riconosciuta  efficacia terapeutica  delle  acque
     termali  ha, infatti, comportato il loro inserimento  nel
     sistema  sanitario nazionale e nei livelli essenziali  di
     assistenza  prevedendo, nell'ottica costituzionale  della
     tutela della salute, l'estensione delle terapie, a  costi
     contenuti, all'intera popolazione. Oggi il mondo  termale
     è  una realtà che rinuncia a qualsiasi etichetta e che si
     conferma  come  il luogo più idoneo per il raggiungimento
     delle  condizioni  di  completo benessere  della  persona
     dove  è  possibile  procedere alla  cura  delle  malattie
     sposando   la   terapia  naturale  con  una   altrettanto
     naturale immersione in oasi di verde e di pace.

         In   questo   disegno  di  legge,  così  come   nella
     normativa  nazionale, vengono separate in modo  netto  le
     competenze e le prerogative del  termalismo sanitario'  e
     del   termalismo del benessere' (ristorazione,  strutture
     ricettive,  manutenzione  del  verde,  ecc.),  tanto   da
     prevedere   la   separazione  fisica   delle   strutture,
     affidando  queste  ultime,  tramite  apposita   gara   di
     appalto, alla gestione dei privati.

         Inoltre,  si da mandato alla Regione di istituire  un
     marchio  di qualità termale e conseguente attivazione  di
     canali  di  finanziamento per l'attività, si promuove  la
     qualificazione   sanitaria  degli  stabilimenti   termali
     integrandoli  con  le  altre  strutture  sanitarie   del
     territorio,  le Università, gli Istituti di  Ricerca  per
     lo  svolgimento delle attività relative alla  definizione
     dei  modelli  metodologici e alla  supervisione  tecnico-
     scientifica.

                                ---O---

              DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE

                                Art. 1.
                               Finalità

         1.   La   presente  legge,  in  conformità   con   le
     disposizioni della legge 24 ottobre 2000, n. 323 e con  i
     principi  statutari della Regione disciplina la tutela  e
     la valorizzazione sanitaria nonché la riqualificazione  e
     la  salvaguardia territoriale del patrimonio  idrotermale
     siciliano,   anche   per   il  sostegno   alle   attività
     turistiche correlate alle risorse naturali, ambientali  e
     culturali delle zone termali.

                                Art. 2.
                  Ambito di applicazione e interventi

         1. Per le finalità dell'articolo 1 la Regione:

         a)  favorisce  la  collaborazione e il  coordinamento
     tra  le aziende termali siciliane promuovendo lo sviluppo
     di   un'immagine   coordinata  del  settore   termale   e
     incentivando iniziative per la costituzione di  distretti
     termali, consorzi o reti d'imprese;

         b)  definisce le condizioni attraverso cui realizzare
     l'integrazione   delle  azioni  e   delle   attività   di
     competenza  dei diversi livelli istituzionali  nonché  la
     partecipazione  dei  privati alla programmazione  e  alla
     realizzazione  degli interventi secondo  quanto  previsto
     dalla presente legge;

         c)   promuove   la  ricerca  sulle  risorse   termali
     siciliane e sulle loro applicazioni;

         d)    promuove    l'affermazione    della    validità
     scientifica  e  dell'efficacia terapeutica delle  risorse
     termali  siciliane  e  delle  prestazioni  erogate  dalle
     aziende  termali siciliane, anche attraverso il  sostegno
     a  studi  e  ricerche, in collaborazione con il  Servizio
     sanitario  regionale e nazionale e con  gli  istituti  di
     ricerca medica e le università;

         e)  incentiva  la  ricerca e  la  coltivazione  delle
     fonti di approvvigionamento idrico;

         f)  sostiene  la  qualificazione  degli  stabilimenti
     termali   siciliani  e  la  promozione   degli   standard
     qualitativi delle prestazioni da essi erogate;

         g)  favorisce  il  pieno e razionale  utilizzo  delle
     risorse  termali, anche mediante il loro  impiego  presso
     le  strutture  turistico-ricettive,  nel  rispetto  delle
     norme sanitarie;

         h)    favorisce    iniziative   e   accordi,    anche
     internazionali,  per agevolare la mobilità  dei  pazienti
     residenti   nei  Paesi  dell'Unione  europea  verso   gli
     stabilimenti   termali  siciliani,  nel  rispetto   della
     normativa statale vigente.

                                Art. 3.
                            Natura dei beni

         1.  Le  fonti  delle acque minerali e  termali,  così
     come  classificate dall'articolo 2 del R.D. n. 1443/1927,
     nonché  le  fonti di sorgente idrica così  come  definite
     dal  decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 399, esistenti
     nel  territorio  demaniale  fanno  parte  del  patrimonio
     indisponibile della Regione.

         2.   I   lavori   occorrenti   alla   ricerca,   alla
     coltivazione  e  all'utilizzazione  delle  acque  termali
     sono  di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti e  le
     relative  opere  sono  acquisite al patrimonio  regionale
     nel rispetto della normativa vigente.

         3.   Le   aree  di  rispetto  assoluto  per  finalità
     igienico-sanitarie,  in  quanto  strettamente   collegate
     alle  risorse  termali, sono di pubblica utilità  e  come
     tali possono essere soggette ad esproprio.

                                Art. 4.
                      Attribuzioni delle funzioni

         1.    Alla    Regione   compete   la   pianificazione
     territoriale  e la programmazione economica  del  settore
     termale  unitamente  alla  vigilanza  e  alla  statistica
     relativa  alle  attività  volte allo  sfruttamento  delle
     risorse idrotermali e delle acque di sorgente.

         2.   Le   funzioni   relative   alla   pianificazione
     mineraria   sono  esercitate  dall'Assessorato  regionale
     dell'energia e dei servizi di pubblica utilità.

         3.     La    funzione    afferente    la    vigilanza
     sull'autorizzazione  all'apertura   al   pubblico   degli
     stabilimenti   termali,  è  esercitata   dall'Assessorato
     regionale della salute.

                                Art. 5.
                         Stabilimenti termali

         1.  In  materia  termale si applicano in  Sicilia  le
     qualificazioni e le prescrizioni di cui agli  articoli  2
     e  3  della  legge 24 ottobre 2000, n. 323, in ordine  ai
     requisiti  degli  stabilimenti termali ed  alle  connesse
     attività di cura.

         2.  La  Regione promuove la qualificazione  sanitaria
     degli  stabilimenti termali e l'integrazione degli stessi
     con  le  altre  strutture sanitarie  del  territorio,  in
     particolare  nel  settore  della  riabilitazione,  avendo
     riguardo  alle  specifiche situazioni epidemiologiche  ed
     alla programmazione sanitaria.

         3.   Le  cure  termali  sono  erogate  a  carico  del
     Servizio   sanitario  regionale,  ai  sensi   di   quanto
     previsto   dall'articolo  6,  negli  stabilimenti   delle
     aziende  termali  accreditate, ai sensi  dell'articolo  8
     quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.  502,
     introdotto  dall'articolo 8 del  decreto  legislativo  19
     giugno 1999, n. 229.

                                Art. 6.
                     Erogazione delle cure termali

         1.     Le   patologie  per  il  cui   trattamento   è
     assicurata  l'erogazione delle cure termali a carico  del
     Servizio sanitario regionale sono quelle individuate  dal
     decreto  del  Ministro della sanità del 22 marzo  2001  e
     successive  modifiche ed integrazioni, fermo restando  il
     sistema   di  partecipazione al costo  delle  prestazioni
     sanitarie  e  del  relativo  regime  di  esenzioni   come
     previsto dal decreto legislativo 29 aprile 1998,  n.  124
     e  successive  modifiche  ed integrazioni,  nonché  dalle
     vigenti  disposizioni in merito applicati nel  territorio
     della  Regione.  In  particolare  il  Servizio  sanitario
     regionale  assicura  i  cicli  di  cure  termali  per  la
     riabilitazione   motoria   e   neuromotoria,    per    la
     riabilitazione   funzionale  del  motuleso   e   per   la
     riabilitazione della funzione cardiorespiratoria e  delle
     funzioni     auditive    garantiti    agli     assicurati
     dell'Istituto  nazionale per l'assicurazione  contro  gli
     infortuni   sul   lavoro  (INAIL)  per   ciascuna   delle
     patologie  per  gli stessi previste e  secondo  le  linee
     guida    concernenti   l'articolazione   in   cicli    di
     applicazione  singoli  o  combinati  per  ciascuna  delle
     patologie  individuate  dal decreto  del  Ministro  della
     sanità  del  22  marzo  2001 e  successive  modifiche  ed
     integrazioni.

         2.     Altri   aspetti  dell'erogazione  delle   cure
     termali    in    Sicilia   riferibili    alle    clausole
     identificative aggiornate sulle patologie tutelate  e  le
     prestazioni   erogabili   in   attuazione   dei   Livelli
     essenziali  di assistenza (LEA), sulle risorse  destinate
     dalle  imprese termali all'attività della Fondazione  per
     la  ricerca scientifica termale, sulla definizione  della
     figura  dell'operatore  termale,  sulla  regolamentazione
     relativa  ai requisiti igienico-sanitari specifici  delle
     piscine  termali,  sulla  revisione  dei  codici  per  la
     raccolta dati e semplificazioni delle procedure  di  cura
     termale   sono  ricomprese  e  definite  negli   appositi
     accordi  stipulati, con la partecipazione  del  Ministero
     della  sanità, tra le Regioni e le province  autonome  di
     Trento   e  di  Bolzano  e  le  organizzazioni  nazionali
     maggiormente   rappresentative  delle  aziende   termali;
     accordi  divenuti  efficaci con il recepimento  da  parte
     della  Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
     le  Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
     nelle  forme  previste dagli articoli 2 e 3  del  decreto
     legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

                                Art. 7.
                        Regimi termali speciali

         1.  Il  Servizio sanitario regionale garantisce  agli
     assicurati  aventi  diritto  avviati  alle  cure  termali
     dall'Istituto  nazionale della previdenza sociale  (INPS)
     e   dall'INAIL   i   regimi  termali  speciali   di   cui
     all'articolo  6 del decreto-legge 20 settembre  1995,  n.
     390,  convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge   20
     novembre 1995, n. 490.

                                Art. 8.
              Ricerca scientifica - Accordi di programma

         1.  L'Assessorato  regionale della  salute  favorisce
        la   collaborazione  delle  aziende  termali  per   la
     realizzazione  di  programmi di ricerca  scientifica,  di
     rilevazione  statistico-epidemiologica  e  di  educazione
     sanitaria,   mirati  anche  ad  obiettivi  di   interesse
     sanitario  generale,  ferme restando  le  competenze  del
     Ministro  dell'università e della ricerca  scientifica  e
     tecnologica.  La  Regione si avvale della  collaborazione
     con  le università siciliane, degli enti e degli istituti
     di   ricerca  specializzati,  per  lo  svolgimento  delle
     attività   relative   alla   definizione   dei    modelli
     metodologici   e  alla  supervisione  tecnico-scientifica
     sulla attuazione degli stessi programmi.

         2.  La  Regione  promuove programmi di  formazione  e
     ricerca    scientifica   sulle   risorse    termali    ed
     idrominerali  in collaborazione con istituti  di  ricerca
     ed  università.  Promuove  altresì,  in  accordo  con  il
     Ministero  dell'istruzione,  convenzioni  ed  accordi  di
     programma  per favorire l'istituzione, in Sicilia,  della
     Scuola  di  specializzazione in medicina termale  di  cui
     all'articolo 7 della legge 323/2000.

         3.  La  Regione e gli enti pubblici e privati possono
     sottoscrivere  accordi di programma, intese istituzionali
     o  porre  in  essere altre forme di cooperazione  per  la
     promozione   di  un  sistema  integrato  delle   attività
     produttive nei territori termali.

                                Art. 9.
               Ricerca idrogeologica e conduzioni fonti
                          approvvigionamento

         1.   La  Regione  promuove  e  incentiva,  attraverso
     convenzioni  tra  le aziende termali, le  università  e/o
     gli enti di ricerca più qualificati (INGV, CNR, ecc.)  la
     ricerca  e  il monitoraggio della risorsa idrica  termale
     per  garantirne  la qualità e la quantità  nel  tempo  e,
     laddove    necessario   per   le   strategie   aziendali,
     incrementare   le   portate  delle  fonti   esistenti   e
     individuarne di nuove.

                               Art. 10.
                 Valorizzazione dei territori termali

         1.  Nell'ambito  dei piani e dei progetti  regionali,
     nazionali   e   comunitari  che  comportano  investimenti
     ordinari  e straordinari per la promozione e lo  sviluppo
     economico-sociale  di  aree  comprendenti   territori   a
     vocazione  turistico-termale,  la  Regione  favorisce  la
     destinazione   di   adeguate   risorse   aggiuntive   nei
     confronti  degli  stessi territori per  il  potenziamento
     dell'offerta sanitaria in relazione al fabbisogno  e  per
     la    crescita    della    dotazione    infrastrutturale,
     tecnologica, alberghiera e turistica nelle aree termali.

         2.   Per   migliorare   il  contesto   ambientale   e
     incrementare  la  qualità dell'offerta  ricettiva  e  dei
     servizi  delle  aree  termali  la  Regione  promuove   la
     realizzazione  di  piani  di  qualificazione  delle  aree
     termali che fanno riferimento al territorio del comune  o
     dei comuni entro cui si svolge un'attività termale.

         3.  I  piani di potenziamento di cui ai commi 1  e  2
     possono   essere   presentati  dai  comuni,   singoli   o
     associati, o dalle aziende termali

                               Art. 11.
                    Riconoscimento distretti termali

         1.   Gli   strumenti  per  il  raggiungimento   delle
     finalità  di  cui  all'articolo 2, sono il  documento  di
     programmazione  economica  e  finanziaria  regionale,  il
     Piano   regionale  di  sviluppo  termale,  il   distretto
     termale,  e,  nel  caso  di  più  distretti  termali,  la
     Commissione  regionale per il termalismo,  istituita  con
     apposito  decreto e composta da enti locali  interessati,
     università, operatori economici ed esperti del settore.

         2.  Entro  sessanta  giorni  dall'approvazione  della
     presente  legge,  l'Assessorato  regionale  del  turismo,
     dello sport e dello spettacolo, al fine di promuovere  lo
     sviluppo  del termalismo, adotta con proprio  decreto  le
     modalità   ed   i  criteri  per  il  riconoscimento   dei
     distretti  termali  nei  quali  si  realizza  un  sistema
     integrato  tra  il termalismo e le risorse  ambientali  e
     culturali del territorio;

         3.  Il  distretto termale esprime la  capacità  degli
     attori  pubblici e privati di promuovere la realizzazione
     di   una   serie   di   progetti  strategici   ricompresi
     all'interno  di  un  patto  che  mira  a  realizzare   lo
     sviluppo  integrato del distretto termale  in  conformità
     agli  strumenti di programmazione comunitaria,  nazionale
     e regionale.

                               Art. 12.
         Promozione del termalismo e del turismo nei territori
                                termali

         1.  Nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili
     e  nell'esercizio  della  propria attività  istituzionale
     l'Assessorato regionale del turismo, dello sport e  dello
     spettacolo  inserisce  nei propri piani  e  programmi  di
     promozione   turistica   regionale   e   locale    idonee
     iniziative  per la promozione del termalismo quale  parte
     integrante    della    complessiva   offerta    turistica
     siciliana,  utilizzando  anche  a  tale  fine   l'apporto
     tecnico-organizzativo     di     organismi     consortili
     eventualmente  costituiti  con  la  partecipazione  delle
     aziende  termali  e di istituzioni, enti ed  associazioni
     pubblici    o    privati   interessati   allo    sviluppo
     dell'economia dei territori termali.

         2. L'Assessorato regionale della salute:

         a)  favorisce l'accreditamento ed il convenzionamento
     delle  strutture  termali nel rispetto dei  requisiti  di
     legge;

         b)  eroga  contributi  fino  ad  un  massimo  di  500
     migliaia di euro annui per progetti specifici di  cure  e
     terapie  termali  innovative per  categorie  di  pazienti
     particolari,   ovvero   studi  e   ricerche   nel   campo
     dell'idrologia  medica applicata, anche in collaborazione
     con  le  università siciliane. I predetti progetti devono
     essere   presentati  dalle  università  o  dalle  Aziende
     termali  entro  il  28 febbraio di ogni  anno  ed  essere
     ammessi  a finanziamento entro il 30 giugno di ogni  anno
     previa  approvazione  dell'Assessore  regionale  per   la
     salute.

         3.  Per  l'attuazione del programma di promozione  ed
     incentivazione   del   turismo   termale    l'Assessorato
     regionale  del  turismo, dello sport e  dello  spettacolo
     eroga  incentivi  a  favore  dei  comuni  termali  e   di
     privati, in relazione a:

         a)   costruzioni  e  ristrutturazioni  di   strutture
     ricettive alberghiere e ricettive in genere;

         b) riqualificazione urbana dei territori termali;

         c)  realizzazione nei territori termali  di  impianti
     sportivi   e   per   il  tempo  libero   per   consentire
     un'adeguata  attività complementare al  ripristino  dello
     stato di benessere psico-fisico;

         d) manifestazioni ricreative e culturali;

         e)   innovazione   tecnologica   e   gestionale   nei
     territori termali.

         4.  Gli  incentivi di cui al comma 3 sono individuati
     da  apposito  decreto  dell'Assessore  regionale  per  il
     turismo,  lo sport e lo spettacolo che fissa  i  relativi
     limiti  di  finanziamento  a carico  del  bilancio  della
     Regione  e  dell'eventuale  cofinanziamento  degli   enti
     locali.

                               Art. 13.
                      Marchio  Terme di Sicilia'

         1.  E' istituito il marchio di qualità termale  Terme
     di   Sicilia'   riservato  ai  titolari  di   concessione
     mineraria  per le attività termali che ne fanno  espressa
     domanda  di  assegnazione. La Regione promuove  forme  di
     collaborazione  e  cooperazione tra  le  aziende  termali
     siciliane,  finalizzate in particolare ad  accrescere  la
     notorietà  e  l'elevazione degli standard di qualità  dei
     servizi  del  settore  termale  nell'ambito  del  turismo
     siciliano.  L'Assessore  regionale  per  il  turismo,  lo
     sport  e  lo  spettacolo con decreto  da  emanarsi  entro
     novanta  giorni  dalla data di entrata  in  vigore  della
     presente  legge regolamenta d'attuazione e  le  procedure
     per   l'attribuzione  del  marchio,   le   modalità   per
     gestirlo,  il  procedimento per il  riconoscimento  della
     qualità  e  la  eventuale  revoca  dell'attribuzione  del
     marchio.

         2.  Ai  fini dell'attribuzione del marchio  Terme  di
     Sicilia'   il   soggetto   titolare   della   concessione
     mineraria   per  le  attività  termali  deve   presentare
     all'Assessorato  regionale del  turismo,  dello  sport  e
     dello  spettacolo la domanda di assegnazione del  marchio
     di  qualità  termale  unitamente  ad  una  documentazione
     attestante:

         a)  l'adozione di apposito bilancio ambientale  e  la
     relativa relazione tecnica;

         b)  la  sottoscrizione, certificata dalla  competente
     camera    di   commercio,   industria,   artigianato    e
     agricoltura,  di  accordi  volontari  tra  gli   esercizi
     alberghieri  del  territorio termale per autodisciplinare
     l'uso    più   corretto   dell'energia,   preferibilmente
     proveniente  da  fonti rinnovabili, e  dei  materiali  di
     consumo in funzione della tutela dell'ambiente;

         c)   l'attività  di  promozione,  certificata   dalla
     competente  azienda  di  promozione  turistica,  per   la
     valorizzazione  delle  risorse  naturali,   culturali   e
     storico-artistiche proprie del territorio termale;

         d)  l'adozione da parte degli enti locali  competenti
     di  idonei  provvedimenti per la gestione più appropriata
     dei   rifiuti  e  per  la  conservazione  e  la  corretta
     fruizione dell'ambiente naturale.

         3.  L'assegnazione del marchio di qualità  termale  è
     sottoposta a verifica da parte all'Assessorato  regionale
     del  turismo,  dello  sport e dello spettacolo  ogni  tre
     anni.
                               Art. 14.
                         Copertura finanziaria

         1.   Agli   oneri  derivanti  dall'attuazione   della
     presente  legge  si provvede per l'esercizio  finanziario
     in  corso con parte delle disponibilità U.P.B. 4.2.1.5.2.
     capitolo 215704, accantonamento 1001.

         2.  Per ciascuno degli esercizi finanziari successivi
     si  provvede  con legge di bilancio e le  relative  somme
     trovano   riscontro   nel  bilancio   pluriennale   della
     Regione.

                               Art. 15.
                           Entrata in vigore

         1.  La  presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
     ufficiale della Regione siciliana.

         2.  E'  fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
     e di farla osservare come legge della Regione.

C’erano una volta le Terme e l’Acqua Pozzillo


Due locandine del tempo

termeregionalidiacireale

acquapozzillo

Disponibile il bilancio delle Terme al 2011


E’ stato pubblicato sul sito delle Camere di Commercio il bilancio delle Terme di Acireale SpA in liquidazione approvato dall’Assemblea dei Soci il 25 luglio del 2012 presso l’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana. Si riferisce all’esercizio 2011, quando operava il collegio dei liquidatori formato dal dott. Michele Battaglia e dalla prof.ssa Margherita Ferro.

Le principali risultanze del bilancio saranno pubblicate in un articolo del settimanale I Vespri, il cui prossimo numero sarà in edicola da sabato 19 gennaio. L’analisi tecnica del documento contabile e degli altri ad esso collegati sarà disponibile sul sito del Forum a partire dai prossimi giorni

bilancio31122011

Acireale Era in un video di Michele Alì


Acireale Era. Raccolta di immagini della città del secolo scorso ed anche prima. La colonna sonora è contributo da musicisti locali. Il lavoro è stato realizzato da Michele Alì.

Il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca è pronto. Quello di Acireale non ancora


Pubblicato sul sito della Regione Siciliana l’avviso pubblico alla manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca. Porta la data del 10 dicembre. Non ancora disponibile quello di Acireale.

Clicca qui.

Un contributo del Partito Democratico di Acireale al workshop Acireale Città Termale


PD-nota

 

Oltre due anni addietro, di fronte processo di depauperamento prima e distruzione poi del patrimonio immobiliare, aziendale, e culturale delle Terme di Acireale, oggi chiuse, un gruppo di persone, si ritrovava, nella sede del Partito Democratico di Acireale, a discutere  di come rilanciare questa risorsa dalle grandi potenzialità, azzerate da una politica miope e rapace interessata solo ai tempi brevi della speculazione immobiliare.

 I comportamenti, le decisioni e le omissioni che hanno portato alla dissipazione e distruzione di questo importante patrimonio non possono essere sottaciuti o dimenticati, essi hanno avuto dei protagonisti ad Acireale ed a Palermo. Abbiamo perciò rassegnato i fatti in un esposto alla Procura affinchè vengano individuati e sanzionati eventuali comportamenti e profili penalmente rilevanti.

Clicca qui per proseguire la lettura della nota (Documento P.D. 9.12.12)

Ancora un’altra Gazzetta senza bando, ma adesso il motivo è chiaro. Armao aveva detto inesattezze


Anche nella GURS n.52 non è stato pubblicato il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale. Il motivo di tale ritardo adesso però appare più chiaro, dopo che nei giorni scorsi il Sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha ricevuto formale comunicazione dall’Assessorato regionale all’Economia concernente lo stato dell’arte delle procedure in corso. Infatti è stato reso noto che, “con decreto del Direttore Generale del Dipartimento numero 2345 del 13 novembre 2012, sono stati approvati gli atti di gara inerenti il bando e che è stato nominato il responsabile del procedimento che curerà tutte le fasi della procedura”. Successivamente, sarà curata la pubblicazione del bando in Gazzetta. A cose avvenute, è chiaro pertanto che l’ex assessore all’Economia, l’avvocato e ricercatore universitario Gaetano Armao, evidentemente non pienamente padrone della conoscenza sullo stato dell’arte delle procedure, aveva comunicato grosse inesattezze ai due Sindaci di Acireale e Sciacca, convocati a Palermo a metà ottobre e dunque a ridosso immediato dalla data stabilita per le elezioni regionali del 28, preannunciando loro che da lì a pochissimi giorni il bando sarebbe stato pubblicato in Gazzetta, esattamente nella numero 46 GURS del 26 ottobre.

GURS52

gaetano-armao

Sesta Gazzetta consecutiva in cui non c’è traccia del bando delle Terme


Il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale non è stato pubblicato in GURS nemmeno questa settimana. Clicca qui per consultare il documento

gursn51

 

Emulando il collega di Sciacca, il Sindaco di Acireale scrive a Crocetta per Terme e Carnevale. Ma si scorda di menzionare il Forum.


Riceviamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Acireale la lettera che ieri sera il sindaco di Acireale, Nino Garozzo, ha inviato al Presidente della Regione, on. Rosario Crocetta, con cui si pongono all’attenzione del Governatore due spinosissime questioni.

Da un lato la perdurante chiusura delle Terme di Acireale e dei due alberghi termali in cui si sottolinea come, al di là delle garanzie ricevute, la Regione non abbia ancora oggi emanato il bando per la manifestazione di interesse alla gestione.

Dall’altro lato, il Carnevale di Acireale, tra le prime manifestazioni nazionali carnascialesche, tra i pochissimi eventi turistici che “portano” turismo in Sicilia con contestuale sold out per gli alberghi non solo di Acireale, ma il cui contributo regionale si è ridotto nel giro di qualche anno da 200 mila euro ai 99 mila attuali, peraltro neppure erogati al Comune per l’edizione 2012.

 Leggi qui la lettera (lettera sindaco a presidente crocetta su terme e carnevale)

Anche nella GURS n.50 non c’è il bando per privatizzare le Terme


Ancora un altro numero (il n.50) della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana senza che vi sia traccia alcuna del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca. Dopo l’annuncio dell’ex assessore Armao a fine ottobre, sulle GURS n.46, 47, 48 e 49 non è stato mai pubblicato l’annunciato bando.

Terme. Il PD di Acireale si rivolge alla Procura della Repubblica


Dal settimanale I Vespri, n.44, da sabato in edicola, si apprende che Antonio Raciti, segretario del circolo PD di Acireale, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania. Il testo è riportato dal settimanale e lo alleghiamo di seguito

Il circolo di Acireale negli ultimi anni ha monitorato da un punto di vista civico e politico la situazione che si è venuta a creare alle Terme Regionali di Acireale.

Come è noto le Terme, proprietarie tra l’altro di due alberghi – l’Hotel delle Terme e Il Grande albergo Excelsior Palace – hanno subito un tracollo, più politico che finanziario, che ha portato prima al trasferimento di quasi tutti i dipendenti presso l’amministrazione regionale – ruolo speciale – e conseguentemente, proprio per la mancanza dei dipendenti, alla chiusura di tutte le attività medico specialistiche proprie della struttura di Acireale.

Ed invero dopo anni di gestione commissariale i dipendenti tutti specializzati nelle attività proprie termali,  sono stati prima presi a modello dello sperpero del denaro pubblico, poi, sempre pagati dalla regione, trasferiti ad altri enti disperdendo il patrimonio di grande professionalità acquisito nel tempo sempre a carico della regione andando a svolgere mansioni non proprie ( ad esempio fanghini utilizzati come uscieri).

Come è facilmente immaginabile la chiusura delle Terme non solo ha fatto venire meno una “unica” risorsa del territorio (l’uso curativo delle acque termali) in termini sanitari e di offerta turistica, peculiare rispetto ad altri territori, ma ha causato un danno all’indotto che sulle terme poggiava gran parte della propria attività ( Vd. Attività ricettive alberghiere ed extra alberghiere) per non parlare del danno “commerciale” per la perdita della clientela in un settore in cui la domanda è estremamente cristallizzata.

Ad ultimo, a fronte di una dissennata scelta politica del governo regionale, è stata nominata una coppia di commissari che non solo ha continuato a perpetrare lo scempio gestionale, ma ha determinato la chiusura della struttura alberghiera principale adoperandosi per uno sfratto per morosità del gestore della struttura con l’ovvia conseguenza del licenziamento dei dipendenti, ma principalmente il conseguente degrado  (attualmente in corso) della struttura.

Nella nostra città si sono costituiti nel tempo una serie di comitati spontanei a difesa delle terme di Acireale i quali hanno cercato di interloquire con le amministrazioni dell’Ente e con le parti politiche interessate, ma da parte di queste ultime, specialmente quelle regionali, v’è stata solo chiusura rispetto sia ai provvedimenti che potevano salvare almeno in parte gli stabilimenti e l’avviamento delle attività termali che rispetto a normative certe che potessero salvaguardare l’ingente patrimonio.

Scelta diversa è stata operata per le terme di Sciacca ( tutt’ora funzionanti e salvaguardate nelle strutture e nel valore intrinseco dell’attività economica) malgrado si trovino nella medesima situazione giuridico-legislativa.

Da ultimo, tramite notizia di stampa, è stata diffusa una nota da parte di uno dei commissari dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale,  che si è dimesso dall’incarico, con il quale non solo conferma la scellerata gestione del consiglio di amministrazione in carica dal 21/12/2005  al  23/09/2009   (nei confronti del quale già la dott.ssa Ferro, nominata Amministratore Unico in sostituzione del consiglio di amministrazione in data 23/09/2009 ed attuale liquidatrice, ha avuto modo di relazionare rilevando irregolarità che non hanno solo carattere amministrativo, ma potrebbero avere rilevanza anche penale – Vedi Relazione del marzo 2010 allegata-), ma attacca duramente anche la gestione della stessa prof.ssa Ferro, insegnante di religione, insignita dal 03/12/2010 della carica di liquidatrice delle Terme di Acireale s.p.a. dal governo Regionale presieduto dal suo leader politico Raffaele Lombardo.

In detta relazione che è di facile reperimento presso gli organi di stampa che ne hanno pubblicato ampi stralci (vedi articolo della rivista “I Vespri” del 27/05/2012 allegato) e che è stata trasmessa per i rilievi di danno erariale rilevabile alla Procura della Corte dei Conti di Palermo,  si legge senza ombra di dubbio che le irregolarità denunziate potrebbero rappresentare motivi di intervento della Magistratura inquirente trattandosi di fatti che quanto meno incidono sul patrimonio pubblico di fatto distruggendolo. Tale situazione, creata pare ad arte, sembra finalizzata a far si che le Terme perdano ogni possibile valore sul libero mercato per essere poi svendute o regalate a favore di eventuali speculazioni edilizie sul pregiato territorio su cui insistono. Sul punto non ultima la dichiarazione del Sindaco di Acireale, già commissario straordinario delle Terme, al Corriere della Sera on line in data  03/09/2012  il quale, a proposito della vicenda dello sfratto dell’Hotel Excelsior Palace, ha affermato : “Tutto questo fa forse parte di un disegno per una speculazione immobiliare che smembri a prezzi stracciati i bracci operativi delle Terme? Perché altrimenti non si spiegherebbe il silenzio dell’Amministrazione regionale alle domande e ai percorsi proposti dal sindaco della città, ritenuti fattibili, silenzi reiterati dell’Amministrazione Regionale e dell’Amministrazione delle Terme (in liquidazione) anche dopo le sollecitazioni della Prefettura a cui ci eravamo rivolti per un intervento» .  

Per quanto sopra esposto si chiede se i fatti e le notizie anzi riportate possano essere oggetto di indagine stante la loro  potenziale rilevabilità di natura penale.

Armao se ne va e sulla Gazzetta per la quarta volta non c’è traccia del bando.


Di seguito, la prima pagina della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.49 del 16 novembre 2012. Nel documento non vi è alcun provvedimento riguardante le Terme di Acireale, come del resto nelle GURS precedenti n.46 (del 26 ottobre), n.47 (del 2 novembre), n.48 (del 9 novembre). L’Assessore Gaetano Armao, che ha finito il proprio mandato, lascia dunque un’incompiuta, come del resto era abbastanza prevedibile. Ogni commento al riguardo ci sembra inutile, considerate sia la delicatezza del provvedimento (atteso dalle comunità di Sciacca e di Acireale, interessate a sapere quale sorte toccherà ai propri stabilimenti termali) sia l’approssimazione e la leggerezza con cui l’avvocato Armao ha gestito l’intera vicenda.

Le Aci aderisce al Forum permanente sulle Terme di Acireale


dal sito-blog Le Aci.it

 

 

Il presidente dell’associazione “Le Aci” Fabio Russo ha ricevuto, questo pomeriggio, la conferma dell’adesione al Forum Permanente sulle Terme di Acireale. Si tratta, come riportato dal sito del Forum, della venticinquesima adesione. Il Forum, come noto, è un’iniziativa promossa dal Lions Club di Acireale, è attivo dal 1 giugno 2011 a seguito del convegno “Terme di Acireale. Scenari di sviluppo e percorsi di riposizionamento” organizzato dal Lions il 9 aprile 2011. Tutte le info sono reperibili sul sito www.termediacireale.wordpress.com

Un bando allo sbando


Nemmeno oggi 9 novembre sulla GURS n.48 è stato pubblicato il bando sulla privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca, preannunciato in pompa magna dall’avvocato Armao a metà ottobre, in prossimità della data per il rinnovo del Parlamento regionale siciliano. Domani sul settimanale I Vespri un articolo che ripercorre la storia infinita di un bando sempre annunciato ma mai pubblicato.

Dolcetto o scherzetto? E il bando non uscì nemmeno per il giorno dei morti


In allegato la snapshot della prima pagina della GURS del 2 novembre 2012, quella che – secondo il bene informato avvocato Gaetano Armao, assessore uscente all’Economia, avrebbe dovuto contenere il bando per l’affidamento ai privati della gestione delle Terme di Acireale e di Sciacca. Un bando per ciascun stabilimento. Mai pubblicato sulla GURS del 26 ottobre, cioè a due giorni dalle elezioni per il rinnovo dell’ARS, come l’avvocato Armao aveva frettolosamente comunicato, il bando non è stato pubblicato nemmeno nella GURS n.47 della scorsa settimana, dove avrebbe dovuto trovare collocazione poichè nel numero precedente (almeno questa è stata la spiegazione ufficiale resa ai Sindaci di Acireale e Sciacca) non c’era spazio. A parte il fatto che non esiste un problema di spazio nella pubblicazione di un provvedimento in GURS, poichè non c’è un numero limitato di pagine, a questo punto immaginiamo che all’assessore Armao sia sfuggita di mano la situazione, proprio negli ultimi giorni del suo mandato che, sul versante delle iniziative assunte per le Terme di Acireale e di Sciacca, si è sicuramente distinto per improvvisazione e approssimatezza. Riteniamo che i Sindaci Di Paola (Sciacca) e Garozzo (Acireale) debbano immediatamente intervenire presso il Presidente della Regione.

Di seguito il link alla GURS n.47

Non c’è il bando sulla privatizzazione in Gazzetta, ma Armao pubblica il Memoriale sulle Partecipate


Nel giorno in cui, come annunciato nei giorni scorsi in pompa magna dall’avvocato Armao ai sindaci Di Paola e Garozzo, avrebbe dovuto esserci la pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.46 del 26 ottobre 2012, con straordinario tempismo il Dipartimento Bilancio e Tesoro ha esitato un documento dell’assessore dal titolo “Raccolta direttive e circolari applicative sulle società partecipate della Regione Siciliana” (partecipate) che rappresenta, in qualche modo, il Memoriale Armao sulle Partecipate.

Una scelta, per carità legittima, ma sicuramente di discutibile gusto, mentre le due comunità, di Acireale e di Sciacca, attendono di sapere i contenuti del bando che avvia il difficile percorso di privatizzazione di due società partecipate dalla Regione Siciliana, le Terme di Sciacca SpA e le Terme di Acireale SpA. Contenuti che, se è vero che il bando è stato già trasmesso in GURS per la pubblicazione, si sarebbero potuti render noti.

“Entro quindici giorni al massimo il bando in Gazzetta”. Ma l’Assessore Armao non ha mantenuto la promessa


Attraverso un comunicato stampa diramato dalla Presidenza della Regione, aveva dichiarato l’Assessore Armao alle delegazioni di Acireale e di Sciacca in occasione dell’incontro del 10 settembre scorso a Palermo: “A brevissimo – ha detto l’assessore Armao – saranno emanati gli avvisi e le piattaforme negoziali per l’individuazione dei soggetti imprenditoriali che mostreranno interesse alle gestione dei due poli termali, ma soprattutto capacita’ di investimento e valorizzazione delle strutture. Questo e’ l’unico percorso per offrire una prospettiva di sviluppo ai territori interessati”.

Nell’intervista concessa al giornalista Tony Zermo del quotidiano La Sicilia, (che riportiamo in basso) l’avvocato Armao si era spinto oltre, indicando in quindici giorni al massimo il tempo di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.

Oggi 28 settembre la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, n.41, (di cui riproduciamo il frontespizio in basso) non contiene alcun provvedimento del genere, come del resto la GURS n.40 della scorsa settimana.

La promessa dell’Assessore dinanzi ai due Sindaci di Sciacca Fabrizio Di Paola e di Acireale Nino Garozzo non è stata mantenuta. Salvo che siano intervenuti motivi ben più gravi, dei quali tuttavia sarebbe stato opportuno informare le due amministrazioni locali.

L’avvocato Gaetano Armao, Assessore Regionale all’Economia

 

L’articolo sul quotidiano La Sicilia all’indomani dell’incontro di Palermo del 10 settembre 2012

La Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 28 settembre 2012

 

Le dichiarazioni dell’ex liquidatore Margherita Ferro nello studio di Sviluppo Italia Sicilia


Di seguito un estratto delle opinioni di Margherita Ferro, intervista insieme ad altri operatori, nell’ambito dello studio di Sviluppo Italia Sicilia (pag.157 dello Studio)

Margherita Ferro – Foto Consoli (repertorio)

“Il patrimonio delle Terme di Acireale consta di varie unità realizzate in periodi diversi, alcune ad uso proprio delle Terme di Acireale ed altre ad uso diverso, in particolare: Stabilimento Termale Santa Venera, Palazzina Uffici Santa Venera, Parco e Parcheggio Santa Venera, Complesso Piscine, Hotel delle Terme, Hotel Excelsior Palace Terme, Complesso Polifunzionale, Stabilimenti Pozzillo, Stabilimenti Termali Santa Caterina, Altri Asset. Le acque termali permettono di curare malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, malattie ginecologiche, malattie reumatiche, malattie dermatologiche. Sulle acque la Società Terme di Acireale in Liquidazione SpA ha una concessione ad un canone annuo pari a 600,00 euro. Le terme sono state gestite dall’Azienda Autonoma terme di Acireale fino al 2005, poi trasformatasi in SpA che dal 2010 è in liquidazione. L’azienda versa ormai da diversi anni in condizioni assai critiche, i ricavi da prestazione derivano quasi esclusivamente dalle convenzioni con il servizio sanitario nazionale, con una clientela locale, ma non sono sufficienti per coprire i costi della struttura e la regione è costretta annualmente a colmare il disavanzo. Attualmente l’azienda svolge l’attività solo parzialmente con l’obiettivo di ridurre i costi e limitare le perdite. Una delle iniziative avviate in questi ultimi mesi è stata la costituzione del Distretto Produttivo del benessere termale che coinvolge tutte le Terme presenti nel territorio siciliano e che raggruppa circa 60 imprese del settore. Ne fanno parte anche il Comune di Alì Terme, l’Associazione nazionale Comuni termali (ANCOT), Federterme, le Terme di Acireale, le Terme dei Germani-Marino di Alì Terme. Il costituendo Distretto comprenderà i territori e gli enti di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina. Il Distretto intende puntare su tre asset principali: prodotti parafarmaceutici, benessere e turismo. Il Distretto del Benessere Termale permetterà, nel medio e lungo termine, di mettere in rete tutte le città con stabilimenti termali e le relative strutture ricettive di supporto, in modo da presentarsi ai mercati turistici nazionali ed esteri con un unico prodotto Sicilia. Appare evidente che oggi le terme non debbano essere più interpretate esclusivamente quale cura sanitaria, bensì come una più complessiva forma di benessere dell’individuo”

Il questionario per indagine conoscitiva sottoposto da Sviluppo Italia Sicilia ad un panel di esperti


Pubblichiamo le domande contenute nel “Questionario per Indagine conoscitiva” che Sviluppo Italia Sicilia, nel corso dello studio effettuato in qualità di Advisor per conto della Regione Siciliana, ha sottoposto ad un panel di esperti, tra cui i liquidatori delle Terme di Acireale e di Sciacca.

Il Sistema Regionale del Turismo

  • In relazione al ruolo e alle funzioni da lei esercitate, qual è il suo giudizio sul sistema turistico regionale?
  • Quali sono a suo avviso le principali criticità relative al sistema turistico regionale?
  • Quali sono invece gli aspetti positivi su cui fare leva per accrescere la competitività del sistema turistico regionale?
  • Quali sono stati a suo avviso i principali obbiettivi raggiunti e i risultati conseguiti dagli interventi pubblici nazionale e/o regionali nel sistema turistico regionale?
  • Quali strumenti suggerirebbe per sostenere il sistema turistico in Sicilia?

Le Potenzialità di Sviluppo del Sistema Turistico Regionale in relazione al Sistema Termale

  • Quali sono a suo avviso i segmenti del sistema turistico regionale (termale, benessere, congressuale, eno-gastronomico, sportivo, ricreativo, didattico) che presentano maggiori opportunità di business per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali?
  • Quali sono a suo avviso le potenzialità del sistema termale in Sicilia?
  • Quali segmenti di turismo presentano strette correlazioni con il settore termale in Sicilia?
  • Quali sono le proposte e i suggerimenti per il rilancio del settore termale-benessere in Sicilia?
  • Qual è la dimensione ottimale di una struttura termale (in termini di posti-letto) e quale la combinazione ottimale tra segmento relativo alle cure termali e segmento benessere?
  • Quali sono a suo avviso le possibili integrazioni fra il turismo termale e gli altri segmenti del turismo?
  • Quali sono a suo avviso le strategie di marketing più efficaci per il rilancio del turismo termale/benessere in Sicilia?
  • Quali sono i suoi suggerimenti per migliorare le politiche pubbliche nel sistema turistico regionale?

Terme: il comunicato stampa ufficiale del Sindaco di Acireale


Il comunicato stampa ufficiale del Sindaco di Acireale Nino Garozzo, diramato nel pomeriggio a tutte le testate giornalistiche.

CITTA’ DI ACIREALE – comunicato stampa

 Terme Acireale: dopo l’odierna riunione convocata a Palermo dall’assessore regionale Armao a cui hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo, i vertici di Sviluppo Italia e della Ragioneria generale della Regione, il primo cittadino acese ha rilasciato le dichiarazioni che seguono.

“Riteniamo l’incontro comunque positivo, in quanto ci ha consentito di esprimere la posizione della Città di Acireale. Da Sviluppo Italia sono state tracciate le linee della relazione ricognitiva sugli aspetti strutturali e tecnologici”.

“Abbiamo chiesto e ottenuto rassicurazioni relativamente alla gestione delle Terme, cioè che la stessa venga assicurata su tutto il complesso termale, ivi compresi il Polifunzionale e gli alberghi, così come la proprietà dovrà rimanere in capo alla Regione Siciliana. Su questo punto, che è quello maggiormente qualificante, vi è totale convergenza con le posizioni più volte espresse dalla Città”. “Accogliamo con favore la disponibilità dell’Assessore per la istituzione di un tavolo permanente di interlocuzione con la Città di Acireale, al fine di condividere anche un percorso di tipo amministrativo. La prossima riunione è stata fissata tra 15 giorni, allorquando verrà redatta la bozza di avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla gestione”.

“Non si tratta di una vera e propria gara, sebbene ovviamente rispetti tutti i requisiti dell’evidenza pubblica, ma una ricognizione per la verifica delle disponibilità, dei piani industriali che verranno proposti e, successivamente, valutati. Ci siamo sentiti in dovere di sottolineare l’esigenza di assicurare al pubblico il patrimonio termale e gli alberghi (questi ultimi hanno debiti consistenti soprattutto verso le banche, ma i debiti non pregiudicheranno l’offerta complessiva della gestione delle Terme). Abbiamo ribadito che per Acireale non è importante il canone di affitto al concessionario, ma la proposta imprenditoriale, i livelli occupazionali, l’economia che si vuol mettere in moto sia direttamente che con l’indotto, la destinazione ad attività tipicamente termale del complesso. Si tratta di punti condivisi tra tutte le forze politiche di Acireale che vengono confermati”.

“Un primo passo oggi di un percorso che inizia e che avrà i suoi tempi di maturazione, ma è ovvio che bisognava pur partire perché la situazione di stallo crea ulteriori debiti e blocca di fatto le Terme nel sistema turistico della Città. Ho posto sul tavolo la questione dell’Hotel Excelsior Terme ribadendo le proposte che da mesi sollecitiamo anche per evitare perdite di tempo, proposte che avevano senso in quei termini, ma è ovvio che qualora il bando dovesse subito essere emesso con celerità, l’apertura dell’albergo verrà assicurata. Abbiamo però chiesto garanzie relativamente ai posti di lavoro di chi ha prestato opera nell’albergo”.

“Il dato veramente positivo è quello che c’è la disponibilità ad emettere un bando subito e a condividere lo stesso con la Città di Acireale: tutti quindi dobbiamo fare la nostra parte, Comune compreso al fine di agevolarne il percorso”.

“E’ chiaro che, avendo richiesto la presenza del presidente del Consiglio, Di Maria, e della specifica Commissione permanente, Riolo, riferiremo gli esiti dell’incontro odierno in Consiglio comunale, alle associazioni cittadine, al Forum, tenendo pure conto che a fine settimana riceveremo non solo il verbale della odierna seduta ma anche il report ricognitivo stilato da Sviluppo Italia”.

“Vigileremo sui tempi, anche perché adesso ogni sussulto positivo deve essere da noi raccolto e valorizzato. Più che vedere il bicchiere mezzo vuoto, abbiamo tutti il dovere di vederlo mezzo pieno, noi compresi che queste cose le scriviamo da tempo, per costruire un percorso da condividere e da costruire”.

I Forum di Acireale e di Sciacca indirizzano una missiva certificata (con PEC) all’Assessore Armao


Pubblichiamo la lettera che i Forum di Acireale e di Sciacca hanno appena inviato all’Assessore Gaetano Armao con posta certificata (PEC) all’indirizzo dipartimento.bilancio@certmail.regione.sicilia.itIl sistema elettronico della Regione Siciliana ha preso in consegna ed accettato la missiva alle ore 18.27 che, a norma di legge, costituisce pertanto un documento regolarmente protocollabile da parte dell’Assessorato all’Economia

All’attenzione dell’Assessore all’Economia

Avv.Gaetano Armao SEDE

Acireale, lì 9 settembre 2012

Gentile Assessore

a nome del “Forum permanente sulle Terme di Acireale” e del “Forum Terme di Sciacca, quo vadis?”, mi permetto di indirizzare all’attenzione della S.V. dieci domande che la società civile delle comunità sente, con viva preoccupazione, di porre a Codesto Assessorato all’Economia, responsabile delle procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca, come da legge regionale 11 del 2010.

A tali domande, saremmo grati, la S.V. potrà rispondere in occasione delle riunioni convocate domani 10 settembre in Assessorato con i Sindaci delle due città, i liquidatori delle società di gestione, i commissari delle aziende autonome, il Ragioniere Generale della Regione e i vertici dell’advisor regionale Sviluppo Italia Sicilia.

Siamo certi di una Sua attenzione alle problematiche e alle criticità richiamate nelle allegate domande.

Cordiali saluti

Prof. Rosario Faraci, Co-coordinatore Forum Terme di Acireale

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DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO

1. Nonostante i reiterati inviti delle amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia” oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di Sciacca?

2. Non è stato mai chiarito perché la Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere, come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di interesse?

3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?

4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità, ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi? Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della Regione?

5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca, dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile? Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso centinaia di articoli di stampa?

6. Qual è adesso il “timing” della procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’ intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di interesse?

7. A che punto è la vicenda della liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007? Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante, cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni detenute dalle aziende autonome stesse?

8. In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?

9. Pur nella diversità delle due situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni? Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale? Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e Sciacca?

10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che, per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle infrastrutture termali?

Le dieci domande dei Forum di Acireale e Sciacca all’Assessore Armao


In vista dell’incontro di domani che si terrà a Palermo all’Assessorato all’Economia, i Forum di Acireale e di Sciacca congiuntamente rivolgono le seguenti dieci domande all’Assessore Avv.Gaetano Armao nella speranza che alcune risposte possano essere già fornite nel corso della riunione alla quale parteciperanno, oltre ai Sindaci di Acireale Nino Garozzo e di Sciacca Fabrizio Di Paola, il Ragioniere Generale della Regione, i vertici di Sviluppo Italia Sicilia, i liquidatori delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA e i liquidatori delle aziende autonome delle Terme di Acireale e di Sciacca. Le domande saranno inoltrate in serata all’Assessorato.

DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO

  1. Nonostante i reiterati inviti delle amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia” oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di Sciacca?
  2. Non è stato mai chiarito perché la Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere, come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di interesse?
  3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor  regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?
  4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità, ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi? Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della Regione?
  5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca, dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile? Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso centinaia di articoli di stampa?
  6. Qual è adesso il “timing” della procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’ intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di interesse?
  7. A che punto è la vicenda della liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007? Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante, cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni detenute dalle aziende autonome stesse?
  8.  In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?
  9. Pur nella diversità delle due situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni? Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale? Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e Sciacca?
  10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che, per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle infrastrutture termali?

Ora o mai più


Alcuni brani della lettera appello dell’8 settembre 2011

 

 

 

Terme di Acireale. Ora o mai più


Esattamente un anno fa, l’8 settembre 2011, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, in occasione dei primi 100 giorni di attività, indirizzava all’attenzione del Presidente della Regione e dell’Assessore all’Economia una lettera-appello in cui sollecitava l’Amministrazione regionale a dare risposte sulle procedure in corso di liquidazione e di privatizzazione, auspicando l’avvio di un dialogo con il Comune di Acireale. E’ passato un anno da quella lettera-appello a cui il Forum ovviamente non ha mai avuto risposta. Nel corso di questi dodici mesi, le (poche) decisioni e le (molte) opinioni del Governo regionale in merito si sono conosciute solo attraverso scarni comunicati stampa e qualche intervista rilasciata ai quotidiani regionali. Mai c’è stato alcun dialogo con l’amministrazione comunale, nonostante i ripetuti solleciti da parte del civico consesso di Acireale.

Apprendiamo che lunedi’ 10 settembre, un anno e due giorni dopo quella lettera-appello, l’Assessore all’Economia riunirà a Palermo il Sindaco di Acireale, i vertici della Ragioneria Generale della Regione e di Sviluppo Italia Sicilia, nonchè i liquidatori dell’azienda autonoma e della società di gestione. La stessa cosa farà con Sciacca che 24 ore prima aveva ricevuto la medesima convocazione per la stessa giornata.

Riproponiamo il testo della nostra lettera-appello inviata esattamente un anno fa alla Regione Siciliana. Riteniamo che, in molti passaggi, sia ancora di attualità.

Al Presidente della Regione Siciliana

On. Dott. Raffaele Lombardo

All’Assessore Regionale all’Economia

Avv. Gaetano Armao

e p.c.

Ai Co-Liquidatori delle Terme di Acireale SpA

Prof. Dott. Michele Battaglia

Prof.ssa Margherita Ferro

Al Dirigente Servizio Partecipazioni e Liquidazioni

Dipartimento Bilancio e Tesoro – Regione Siciliana

Dott.ssa Maria Filippa Palagonia

Al Ragioniere Generale della Regione Siciliana

Dipartimento Bilancio e Tesoro

Dott. Vincenzo Emanuele

Al Presidente della Commissione Bilancio

Assemblea Regionale Siciliana

On. Dott. Riccardo Savona

All’Assessore Regionale al Turismo

Prof. Daniele Tranchida

All’Assessore Regionale alla Salute

Dott. Massimo Russo

All’Assessore Regionale alle Attività Produttive

Dott. Marco Venturi

Al Deputato Regionale di Acireale

On. Nicola D’Agostino

Al Sindaco di Acireale

Avv. Antonino Garozzo

Al Presidente del Consiglio Comunale di Acireale

Avv.Pietro Filetti

Al Sindaco di Aci Catena

On. Raffaele Nicotra

Al Presidente della Provincia Regionale

On. Dott. Giuseppe Castiglione

Oggetto: Terme di Acireale – “Ora o mai più”

Acireale, 8 settembre 2011

Abbiamo il piacere di portare a conoscenza delle S.V. Ill.me che dal 1 giugno 2011 è attivo il Forum permanente sulle Terme di Acireale promosso dal Lions Club di Acireale.

Il Forum è un presidio attivo di informazione (attraverso il sito Internetwww.termediacireale.it), un luogo di interazione fra persone (attraverso le pagine suFacebook e Twitter) e una piattaforma di raccordo fra gruppi, movimenti ed associazioni del territorio interessati a partecipare al dibattito sul rilancio del termalismo in Sicilia e, in particolare, nella città di Acireale.

Ad oggi il Forum ha promosso la diffusione di oltre cento articoli sulla stampa locale e regionale, ha raccolto importanti documenti di analisi e di studio pubblicati sul sito Internet e conta ventuno formali adesioni, in rappresentanza di ampie e diversificate categorie della società civile locale, provinciale e regionale: AKIS Il Giornale del Territorio delle Aci – Cine Foto Club “Galatea” – Premio “Aci e Galatea” – La Voce dell’Jonio – Consorzio albergatori acesi – L’Eco delle Aci – I Vespri – Serra Club Acireale – Comitato civico Terme di Acireale – Federalberghi Catania – Federalberghi Sicilia – Unione Artigiani Acesi – Adocec – Rotaract Club – Galatea Editrice – Consulta giovanile di Acireale – Ascom Acicatena – ConfCommercio Catania – Acireale Bed & Breakfast – Rotary Club – Associazione Geometri Acesi. Il 18 luglio scorso il sito del Corriere della Sera ha dedicato al Forum la foto del giorno.

Un primo incontro operativo fra gli aderenti al Forum si terrà il 29 settembre p.v. alle ore 18.00 presso l’Excelsior Palace Hotel di Acireale e siamo lieti di estenderVi fin d’ora l’invito a partecipare, se ne avrete piacere, anche per fornire qualche aggiornamento, ove Lo riterrete opportuno, sul procedimento di liquidazione in atto, sull’imminente processo di privatizzazione e su altre possibili iniziative pubbliche dirette a rilanciare il termalismo in Sicilia e a preservare, ad Acireale e nei suoi dintorni, il grande patrimonio immobiliare, storico-culturale, turistico e sanitario rappresentato dalle Terme.

Non sarà sfuggito alle S.V. il forte attaccamento degli Acesi alle Terme di Acireale, sito di grande valore e pregio storico, culla di tradizioni culturali ed artistiche, patrimonio del turismo e della sanità isolani.

Le S.V. avranno sicuramente notato sia la grande attenzione con cui la stampa, soprattutto locale, segue l’evoluzione della vicenda sia il contributo al dibattito pubblico assicurato da opinion leader, comitati ad hoc ed associazioni locali e, più recentemente, anche dal Forum permanente sulle Terme promosso dal Lions Club.

Quest’ultimo ha vivificato e rilanciato il dibattito sul termalismo a seguito della Conferenza del 9 aprile, in cui il Lions ha coinvolto fra gli altri Federterme e ItaliaTurismo-Invitalia; ha pungolato le istituzioni locali (Consiglio Comunale ed Amministrazione comunale di Acireale) a riservare una maggiore attenzione alle vicende delle Terme e ad avviare una più diretta interlocuzione con gli uffici dell’amministrazione regionale; ha sollecitato consiglieri provinciali e deputati regionali, alcuni dei quali hanno raccolto prontamente l’invito, a fare quanto possibile per preservare il termalismo locale.

Il Forum ha promosso la raccolta di materiali di studio, documenti ufficiali e articoli di stampa che rappresentano la “memoria storica” della presenza delle Terme ad Acireale, sin dal 1873.  Per tali motivi, recentemente ha lanciato l’idea di promuovere la costituzione di una Fondazione pubblica per preservare l’inestimabile valore culturaledel patrimonio, tangibile ed intangibile, delle Terme.

La delicatezza del procedimento di liquidazione in atto, sotto la vigilanza dell’Assessorato Regionale all’Economia attraverso la Ragioneria Generale e il Dipartimento Bilancio e Tesoro, impone rigore e determinazione nell’espletamento di tutti gli atti necessari per provvedere alla liquidazione delle attività, al pagamento dei debiti sociali, alla risoluzione di tutti i rapporti pendenti e all’attribuzione al socio-Regione del residuo attivo.

Ciò è propedeutico al percorso di affidamento della gestione ai privati, nei tempi, con le modalità e le soluzioni previsti dal bando di gara della privatizzazione che la Regione Siciliana si accingerà ad approvare con il concorso dell’advisor.

Il lavoro svolto dai liquidatori, poco visibile ma a nostro avviso eccessivamente riservato per una procedura che comunque rimane pubblica, è apprezzabile, anche per le enormi responsabilità che esso quotidianamente comporta, esponendo i due liquidatori a forme diverse di “controllo sociale” esercitato dall’opinione pubblica.

 Tuttavia, ci permettiamo di segnalare all’On.le Presidente della Regione e all’Assessore all’Economia l’opportunità che il procedimento di liquidazione in atto, seppur vincolato all’espletamento di atti formali previsti dalla legge, sia condotto, là dove vi sono margini di operatività come nel caso delle Terme di Acireale, in modo da preservare il più possibile il valore commerciale dell’azienda. Questo valore contabile, che inciderà sicuramente sulla privatizzazione, è strettamente legato sia alla costante utilizzazione degli impianti sia alla continuativa erogazione di prestazioni, soprattutto di tipo specialistico-termale.

Non essendo state rese note dai liquidatori le effettive condizioni di funzionamento dello stabilimento, esprimiamo viva preoccupazione sul fatto che l’attuale stato di liquidazione abbia finito per compromettere definitivamente le esigenze di operatività e funzionalità dell’azienda, pregiudicando in modo serio sia lo sviluppo del turismo termale sia le esigenze di tanti utenti che intendono beneficiare delle prestazioni erogate dalle Terme di Acireale.

Pur comprendendo la eccezionalità del momento attuale, caratterizzato da uno stato di liquidazione che ha precedenza rispetto a quello di ordinario funzionamento dell’azienda, ma ritenendo comunque che, anche a norma di legge, vi siano spazi percorribili per preservare fino in fondo la continuità aziendale nell’erogazione delle prestazioni, saremmo oltremodo lieti di ricevere notizie su cosa si sta facendo, cosa si farà e si potrà fare per preservare il più possibile il valore commerciale dell’azienda sul mercato.

 Al punto in cui si trovano le Terme di Acireale, essendo stata per legge stabilita la liquidazione volontaria della sua società di gestione, essendo stato da poco avviato il lungo percorso di privatizzazione con l’imminente selezione dell’advisor, siamo convinti che “ora o mai più” sia doverosa un’azione concertata fra tutti i soggetti istituzionali pubblici le cui attività e responsabilità si intersecano inevitabilmente, come nel più recente passato, con i percorsi giuridici ed aziendali delle Terme.

 La straordinarietà del procedimento di liquidazione, che segue binari ben precisi vincolati al rispetto delle leggi, non equivale alla cancellazione del patrimonio immobiliare, storico-culturale, sanitario e turistico delle Terme; il disimpegno della Regione imprenditrice nel settore del termalismo – stabilito nel piano di riordino delle partecipate – non può corrispondere ad una mancanza di programmazione sul rilancio di questo settore in Sicilia, unico nel suo genere per la specificità della risorsa “acqua” nell’isola (come tra l’altro evidenziato in un recente disegno di legge di iniziativa parlamentare sul riordino del sistema termale); la competenza quasi esclusiva della Regione in materia di termalismo non esclude che vi siano azioni concertate a tutti i livelli delle soggettività pubbliche, anche per creare quelle virtuose sinergie necessarie per sostenere politiche di marketing territoriali in grado di rendere il contesto più attrattivo e assicurarsi il concorso delle migliori energie imprenditoriali private indispensabili per una efficiente e manageriale gestione degli stabilimenti termali.

 “Ora o mai più” è necessario che, sotto la guida illuminata della Regione Siciliana che mantiene importanti e insostituibili prerogative di regolamentazione sul settore (fino al più recente passato distribuite fra gli Assessorati al Turismo, alla Salute e alle Attività Produttive), vi siano piena armonia e ampio concorso fra tutte le soggettività pubbliche per salvare il termalismo ed evitare di scaricare completamente sui privati l’onere di rilanciare un complesso ternale, senza avere prima una chiara idea sul riposizionamento di un comparto mortificato nel corso degli anni nelle sue enormi potenzialità soprattutto turistiche.

“Ora o mai più” è necessario che le Istituzioni, con il contributo delle professionalità espresse dai suoi uffici ed una più razionale utilizzazione delle risorse destinate allo sviluppo, riesca a ricomporre i tasselli di un mosaico che, una volta riunificato, possa dare a tutti, anche al di fuori della Sicilia, l’idea che i Siciliani hanno a cuore e non intendono depauperare la risorsa termalismo, rendendola funzionale ad un ambizioso progetto di rilancio del turismo.

“Ora o mai più” è indispensabile rimuovere il diffuso convincimento che quella delle Terme sia una frettolosa dismissione, di patrimonio immobiliare, e non invece una privatizzazione, ovvero un percorso di accompagnamento alla gestione dei privati, fatte salve alcune irrinunciabili prerogative del soggetto pubblico in materia di demanializzazione delle risorse idrotermali ed idrominerali e di proprietà degli stabilimenti termali.

“Ora o mai più”, in una logica di inclusività dei processi decisionali che assicuri la più ampia partecipazione democratica dei cittadini alle scelte strategiche riguardanti il proprio territorio, è fondamentale ascoltare le proposte provenienti dalla società civile ed integrarle ad una autentica progettualità pubblica che, pur nelle gravi difficoltà finanziarie del momento, si sappia distinguere per capacità di visione oltre il presente, lungimiranza nella tutela dei beni patrimoniali pubblici ed intelligenza nella programmazione.

 In linea con la mission che gli è stata assegnata dal Lions Club di Acireale, di cui è diretta espressione, il Forum continuerà a vigilare attentamente sul procedimento di liquidazione, sugli atti propedeutici alla privatizzazione, sulle iniziative di programmazione economica riguardanti il termalismo, ed è fin d’ora disponibile a promuovere ulteriori occasioni pubbliche di confronto e di dibattito, qualora queste ultime possano restituire al territorio (operatori turistici, imprenditori e professionisti, associazioni, e gruppi di impegno, società civile) piena consapevolezza sulle attuali condizioni degli stabilimenti e maggiore serenità sul futuro delle Terme, insostituibile fulcro della vocazione turistica di Acireale

 Siamo fermamente convinti che la liquidazione di una società non equivale alla liquidazione della sua storia, specialmente se essa ha rappresentato e può continuare a rappresentare una importante risorsa per lo sviluppo economico e turistico del territorio.

Cordialità

Prof. Rosario Faraci

Dott. Mario Scandura

Coordinatori Forum permanente sulle Terme di Acireale

La relazione del consulente Vernuccio sulle partecipate regionali. Si parla pure delle Terme


Il periodico LiveSicilia ha pubblicato la relazione integrale delle attività svolte dal consulente della Presidenza Nicola Vernuccio (clicca qui). Vernuccio ha svolto l’incarico di consulente del Presidente della Regione Siciliana, sul tema riguardante gli enti regionali e il riordino degli organismi societari, a capitale interamente pubblico o misto, partecipati dalla Regione Siciliana. L’attività è stata espletata dal 16.09.2008 al 31.12.2008.

relazione-vernuccio

Lo stato attuale delle Terme di Acireale e di Sciacca nella fotografia di Sviluppo Italia Sicilia


Di seguito sono proposte – tratte dallo studio dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia – le due planimetrie relative alla situazione immobiliare attuale delle Terme di Acireale e di Sciacca.

 

 

Il sito dell’Hotel delle Terme è ancora funzionante. Pubblicità ingannevole?


Il sito web dell’Hotel delle Terme (di cui è riprodotta in basso una snapshot della home page) è ancora attivo e funzionante, fornisce informazioni sulle attività alberghiere e ristorative nonchè sulle prestazioni termali, contiene un modulo di prenotazione, anche se le ultime tariffe riportate sono quelle del 2002. L’albergo, affidato alla gestione Anile poi revocata perchè morosa, attualmente chiuso, è di proprietà delle Terme e fa parte del complesso di beni di cui si sta valutando la possibilità di affidamento in gestione ai privati.

E’ ai liquidatori e, in subordine, al Servizio Partecipazioni e Liquidazioni della Regione Siciliana che è assegnata la responsabilità di vigilare attentamente anche su questi canali informativi che, ove riportano come in questo caso informazioni non veritiere, costituiscono una forma di pubblicità ingannevole

Sviluppo Italia Sicilia, come provare ad avvicinare i potenziali investitori privati interessati alle Terme


A pag.15 del documento “Relazione Avanzamento Lavori per il periodo maggio-giugno 2012” redatto da Sviluppo Italia Sicilia e consegnato il 9 luglio 2012 alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana, si legge alla voce G) Avviso di Manifestazione di Interesse quanto di seguito riportato:

Alcune delle indicazioni contenute nell’Avviso di Manifestazione di Interesse, a cura di Sviluppo Italia Sicilia

<< Sviluppo Italia Sicilia ha provveduto ad elaborare un Avviso di Manifestazione di interesse con l’obiettivo di selezionare potenziali investitori che possano presentare una offerta integrata sui due complessi termali di Acireale e Sciacca.

Al fine di favorire la massima e più qualificata partecipazione, sono stati individuati dei criteri generali da seguire per l’espletamento della procedura concorsuale ed in particolare:

  • Definire e fissare un livello minimo prestazionale che si vuole ottenere sia in relazione alla riqualificazione degli immobili (stato manutentivo, messa in sicurezza, opere minime ritenute invarianti ed inderogabili) sia in relazione ai servizi da assicurare (servizi termali convenzionati con il SSN)
  • Riconoscere eventuali ulteriori assets, anche appartenenti ad altri Enti ed Amministrazioni interessate al successo della gestione dei centri termali (Comuni, Provincia, Regione, altri Enti Pubblici o Privati) che possano essere resi disponibili e collegati e/o inclusi nel complesso dei Patrimoni da valorizzare e gestire con lo scopo di rendere l’offerta maggiormente appetibile. Per fare degli esempi potrebbero venire inclusi beni del demanio marittimo regionale, quali spiagge da dare in concessione sia per elioterapia e talassoterapia come per semplice attività balneare, porzioni di porti per essere attrezzati ai fini di offrire disponibilità di ormeggi per imbarcazioni degli ospiti delle strutture, immobili demaniali utili per la realizzazione di facilities e servizi complementari ad una offerta turistica integrata (strutture per congressi, centri ricreativi, etc..)
  • Può essere fortemente appetibile ai fini di una buona partecipazione permettere ed autorizzare la valorizzazione e lo sfruttamento della risorsa energetica geotermica dei luoghi, abbondante e sfruttabile, fin’oggi praticamente trascurata
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati massima libertà nella proposta del progetto più idoneo a realizzare il loro piano industriale, quindi senza imporre limiti all’investimento da effettuare, se non quelli connessi ai livelli prestazionali minimi descritti nell’apposito Capitolato Prestazionale Minimo delle Opere e dei Servizi
  • Garantire, avendone ogni titolarità, un percorso preferenziale ed assistito con gli strumenti forniti dalle norme vigenti, finalizzato alla tempistica certa, per l’assolvimento di ogni e qualsiasi pratica burocratica autorizzativa per la realizzazione dei progetti occorrenti
  • Garantire il rispetto del cronoprogramma approvato ed il rispetto di ogni tempistica a vario titolo occorrente
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati la libertà di proporre la durata della concessione ed il canone da versare insieme alla proposta di Business Plan
  • L’esigenza di rendere effettivamente disponibile ai sopralluoghi ed ai rilievi di ogni genere e natura l’intero patrimonio immobiliare nella sua interezza. Ciò sarà necessario per permettere l’accesso regolamentato alle Società/RTI interessate alla preparazione delle proposte
  • Limitare al minimo le condizioni ed i vincoli per la gestione dei Patrimoni, eliminando qualsiasi incongruenza derivata dalla gestione attuale (per esempio a Sciacca, il parco e la piscina del complesso immediatamente adiacenti all’albergo ma anche aperti e frequentati liberamente dal pubblico, etc…)
  • Evidenziare le potenzialità economiche ed edilizie provenienti dagli strumenti di pianificazione vigenti (per esempio a Sciacca i terreni adiacenti alla piscina Molinelli con la possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse)
  • Attenzionare le attuali manchevolezze in termini di certificazioni, autorizzazioni e nulla osta ed il conseguente necessario impegno delle Amministrazioni di rilasciare ogni atto mancante durante l’iter approvativo dei progetti, in Conferenza dei Servizi, con tempistiche certe

L’Avviso Pubblico della Manifestazione di Interesse contiene il disciplinare di gara e il Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi>>

Perchè è difficile affidare le Terme ai privati secondo Sviluppo Italia Sicilia


A pag.11 del documento “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012. Contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, esitato il 9 luglio 2012 dal Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia dott. Vincenzo Paradiso, alla voce E) sono evidenziate le Criticità riscontrate per l’affidamento della gestione dei complessi termali di Acireale e di Sciacca. Riportiamo di seguito quanto scritto da Sviluppo Italia Sicilia:

Nella diapositiva, le conclusioni dei rilievi da parte di Sviluppo Italia Sicilia

<<Dalle visite effettuate in loco e dalla verifica della documentazione ad oggi in possesso della scrivente sono emerse le seguenti criticità relative a:

Completezza documentale

Gli Uffici della Società Terme di Acireale in liquidazione S.p.A. e della Società di Sciacca in liquidazione S.p.A. hanno provveduto alla trasmissione parziale della documentazione richiesta. Dall’analisi di quanto prodotto appare evidente che i documenti disponibili sono assolutamente insufficienti ad attestare la conformità degli immobili al sistema normativo urbanistico, edilizio e della sicurezza, agli strumenti di pianificazione urbanistica. Occorre evidenziare che nulla può dirsi ad oggi sulla effettiva regolarità del patrimonio edilizio rispetto all’esercizio dell’attività termale e di quelle connesse. Tale affermazione scaturisce non soltanto dalla mancata trasmissione delle certificazioni edilizie, urbanistiche e sanitarie fondamentali (agibilità/abitabilità), ma dalla stessa assenza dichiarata, nel corso degli incontri operativi, di atti di licenza o concessione edilizia, autorizzazioni allo scarico, nulla osta per la sicurezza antisismica delle strutture, etc..

Pregiudizievoli

Sono state riscontrate le seguenti pregiudizievoli che, se non eliminate, determinano di fatto l’impossibilità ad inserire gli immobili su cui gravano in qualsiasi ipotesi di affidamento ai privati.

  1. presenza di un pignoramento immobiliare n.rge 1/2008 pendente presso il Tribunale di Catania promosso da Unicredit (ex Banco di Sicilia)/Terme di Acireale con prossima udienza fissata per il 27/02/2013. Tale pignoramento colpisce il terreno e l’edificio a destinazione alberghiera “Hotel Excelsior Palace Terme” nonchè terreno e l’edificio Polifunzionale sito in Acireale Via delle Terme. Su detti beni il Banco di Sicilia vanta ipoteche per circa 16 milioni di euro a fronte di un debito di circa 9 milioni di euro.
  2. Notevolissimo contenzioso e grave situazione debitoria dell’Ente. Non abbiamo potuto ancora visionare il bilancio di esercizio del 2011, mentre quello del 2010 reca una perdita di circa 2,3 mil € che sommata a quelle pregresse attesterebbe il debito complessivo sui 4,9 mil €
  3. Limitazione del diritto reale sino al 31/12/2008 relativamente al fabbricato facente parte dello stabilimento “Pozzillo” sito in Acireale fraz.Pozzillo. Sul punto attendiamo di esaminare una sentenza di primo grado che ha rigettato la domanda di dichiarazione di nullità della costituzione del suddetto diritto di usufrutto in favore della società Siciliana Acque Minerali – S.A.M. s.r.l. in liquidazione (oggi fallita). Allo stato, quindi, la presenza del diritto di usufrutto da parte della Curatela del Fall. SAM s.r.l. è legittima e acclarata da una sentenza civile, seppur di primo grado
  4. Piena proprietà dell’area di sedime e di pertinenza dei nuovi capannoni dello stabilimento industriale “Pozzillo” avente accesso da via Sonnino n.73 (superficie circa mq 5.070), allo stato il cespite risulta poco appetibile (seppur di gran pregio, trattandosi di un complesso immobiliare fronte mare nello splendido contesto del borgo marinaro di Pozzillo), ciò in quanto i fabbricati insistenti appartengono in proprietà superficiaria alla società SIDOTI ACQUE s.r.l.

Situazione strutturale

  • Terme di Acireale, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Il complesso termale di Santa Venera che nasce nei pressi della costruzione storica di particolare pregio a cui si sono aggiunte altre costruzioni adiacenti (nuova palazzina uffici) che nulla hanno in comune con il fabbricato originario. L’intero complesso immobiliare versa in un generalizzato carente stato di conservazione a causa della mancata adozione, nel tempo, di idonei interventi manutentivi a salvaguardia degli stessi. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale gli edifici, in alcune parti, presentano evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni, con evidenti e caratteristici segni di ammaloramento diffuso e, in alcuni casi di dissesto. Carbonatazione dei calcestruzzi, ossidazione degli acciai strutturali, sfondellamento dei solai (soprattutto sotto le coperture) ed esplosione dei copriferro sono diffuse.
  2. Complesso per prestazioni terapeutiche e termali “Santa Caterina” che rispetto al concept di complesso termale moderno è sovradimensionato. Molte sale delle terapie e relative attrezzature hanno avuto scarso utilizzo e oggi risultano vandalizzate. I costi di funzionamento del centro sono proporzionali alla dimensione e alla obsolescenza degli impianti termici che determinano un elevato spreco di risorse per il mantenimento in funzione degli impianti. L’organizzazione della struttura, seppur concepita nel rispetto della complessità del caso, presenta oggi delle criticità distributive (le cellette hanno il servizio igienico non disimpegnato)
  3. Complesso Acqua Pozzillo. La struttura si trova a pochissima distanza dal mare, immediatamente adiacente ad un grande canale di scolo. L’appetibilità sotto il profilo immobiliare di tale area è indiscutibile. Si segnala la presenza di ampissimi capannoni completamente vuoti e coperti con lastre che appaiono di cemento-amianto.
  • Terme di Sciacca, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Grand Hotel e Piccolo Albergo San Calogero strutture non funzionanti, nonostante hanno subito negli anni ripetute ristrutturazioni. Solo il piano superiore del Grand Hotel è aperto per prestazioni termali e per le stufe (parzialmente aperte).
  2. Completamento del collegamento fognario delle strutture del Piccolo Albergo, del Grande Albergo e delle Stufe di San Calogero
  3. Completamento del collegamento fognario dello stabilimento termale del parco delle Terme e del Grand Hotel delle Terme.

In considerazione delle criticità sopra riportate sembrerebbe auspicabile, preliminarmente all’avvio della procedura di gara, che la Stazione Appaltante provveda alla regolarizzazione del patrimonio immobiliare dei complessi termali di Sciacca ed Acireale e della relativa documentazione>>.

La situazione dei beni patrimoniali a Sciacca secondo Sviluppo Italia Sicilia. Carenze strutturali, ma non così gravi come ad Acireale.


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Sciacca”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato sia strutturale che di manutenzione di numerosi cespiti. La situazione a Sciacca si presenta decisamente migliore di quella di Acireale

COMPLESSO TERME NUOVE

Grand Hotel delle Terme. Dal sopralluogo realizzato presso la struttura è emerso che lo stato di manutenzione dell’edificio è sufficiente. Tuttavia la stessa risulta sovracclassificata in relazione agli standard accettati dal mercato per una classificazione 4 stelle, anche in rapporto alla qualità architettonica che sembra un po’ datata. Risulta evidente, dall’osservazione degli elementi esterni, che l’edificio dovrebbe subire un notevole restyling per adeguarsi agli standard di una struttura alberghiera a 4 stelle. Da verificare la condizione degli impianti in relazione agli standard previsti nelle norme vigenti

Stabilimento Terme Nuove. Lo stato di manutenzione della struttura è sufficiente. Al fine di rendere la struttura più appetibile si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli esterni, degli interni con una rigenerazione degli arredi. Da verificare, con apposite verifiche, lo stato degli impianti tecnici (elettrico, idraulico, distribuzione fango, etc.). In alcune zone si potrebbero prevedere degli interventi di ripristino (intonaci, tinteggiatura, infissi, etc..)

Impianto delle Piscine Coperte. Il si complesso si presenta in buone condizioni

Parco delle Terme. Lo stato generale del parco è soddisfacente segno di una buona manutenzione. I suddetti tracciati sono in alcuni tratti compromessi dalla sovrapposizione di altre opere infrastrutturali (rete fognaria ed idricotermale). Si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli impianti costituenti i giochi d’acqua (fontane e fontanelle) così come per l’impianto di illuminazione

Edificio Ufficio (ex Motel Agip). Lo stato di manutenzione è appena sufficiente. Si dovrebbero prevedere interventi volti al rifacimento e ammodernamento degli esterni e interni, da rivedere lo stato di funzionalità degli infissi e degli impianti. Gli interventi da realizzarsi dovranno essere calibrati in relazione alla futura destinazione d’uso

Ex Convento San Francesco. L’edificio si presenta in buone condizioni. Eventuali interventi potrebbero determinarsi per un uso diverso da quello attuale.

COMPLESSO TERME ANTICHE

Stabilimento Antiche Terme. Attualmente la struttura non è utilizzabile: alcuni interventi di ripristino già avviati non sono stati conclusi. L’area è incustodita e presenta una recinzione carente che permette il facile accesso agli intrusi. All’interno sono evidenti i segni di azioni vandaliche, gli infissi sono danneggiati, le pareti dissestate, le vasche danneggiate, erbacce e sterpaglie in molte zone hanno preso il sopravvento, segno della mancata manutenzione dell’area.

COMPLESSO MOLINELLI

Piscine Molinelli. Il complesso delle piscine si presenta in buone condizioni

COMPLESSO TERME MONTE KRONIO

Grand Albergo San Calogero. L’unica parte della struttura attualmente operativa è quella che eroga le cure termali. Per il resto l’albergo non è entrato mai in funzione. Il problema principale è legato al mancato allaccio degli scarichi fogniari al collettore comunale

Piccolo Albergo San Calogero. La struttura, restaurata da qualche anno, non è operativa per gli stessi motivi del Grand Hotel delle Terme. Servirebbe un sopralluogo dettagliato per verificare eventuali lavori da realizzarsi. Così come per il Grand Hotel anche in questa struttura il problema principale rimane l’allaccio alla rete fogniaria.

Lo stato di fatto dei beni patrimoniali delle Terme di Acireale. Situazione carente in quasi tutte le strutture nel giudizio di Sviluppo Italia Sicilia


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Acireale”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato carente, sia strutturale che di manutenzione, di numerosi cespiti.

COMPLESSO TERME SANTA VENERA

Stabilimento Termale Santa Venera. Dei quasi 4000 mq ne risultano utilizzati circa 1300 mq, il piano terreno e il primo, infatti, sono in uno stato d’abbandono e disuso da molto tempo. Lo stato di conservazione complessivo dell’edificio è scadente. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale l’edificio, in alcune parti, presenta evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni.

Edificio Uffici Santa Venera. L’edificio non è attualmente utilizzato e presenta uno stato di conservazione non soddisfacente. Dalle informazioni ricevute in sede di sopralluogo l’edificio presenta qualche problema di cedimento strutturale. Risulta indispensabile un accurato sopralluogo tecnico per verificare la funzionalità strutturale e impiantistica.

Hotel delle Terme. La struttura, ad oggi, risulta sovraclassificata in rapporto agli standard accettati dal mercato per una classificazione 3 stelle. Lo stato complessivo della struttura è modesto, in alcune zone scadente. L’impiantistica, specie quella idraulica, risulta in condizioni scadenti. Sembra inoltre che la struttura in molte sezioni non risponda ai dettami delle norme in vigore in materia di sicurezza. Risultano, quindi, indispensabili interventi volti all’adeguamento strutturale e impiantistico della struttura.

Parco Santa Venera. Il parco, rispetto alle sue potenzialità, risulta complessivamente trascurato a causa della carente manutenzione sia delle aree a verde (cura della vegetazione, potatura) che nei suoi arredi (panchine, transenne, strade, inferriate, etc.) L’area del parcheggio è di fatto abbandonato così come il chiosco

Piscine. Dal punto di vista della funzione originaria (di servizio alla struttura termale) il complesso appare realizzato senza tenere conto di un adeguato livello di confort nei confronti della clientela delle terme. Anche il solo fine ludico ricreativo non si sono realizzati sufficienti spazi e servizi per i possibili fruitori. Queste carenze erano già presenti nella fase progettuale dato che gli spogliatoi ed altre aree di servizio sembrano essere state realizzate in un secondo momento.

Hotel Excelsior Palace Terme. La struttura, operante fino a qualche mese fa, gode di un soddisfacente grado di manutenzione; le camere si presentano accoglienti e gli ambienti comuni (reception, sala ristorante, bar, etc.) sono abbastanza curati. Tuttavia, si potrebbe prevedere un’operazione di restyling in alcune zone, nonchè nell’arredo, per migliorare il grado di accoglienza. Da valutare, inoltre, i malfunzionamenti, o eventuali danni, che potrebbero essere causati dal tempo di non operatività della struttura.

Edificio Polifunzionale. La struttura, pur essendo stata ultimata, per anni non è stata utilizzata e per tale motivo oggetto di atti vandalici. Tutto lo stato di conservazione è sufficiente. Negli ultimi anni alcuni locali della struttura sono stati affidati in comodato d’uso gratuito agli uffici di Enti promotori di manifestazioni ed eventi sportivi organizzati nella Provincia di Catania

Edificio ex Uffici – Edificio Custode. Non è stato possibile visionare gli interni dei due beni. Per quanto riguarda le condizioni esterne, appaiono in mediocri condizioni mostrando una generale assenza di manutenzione: tinteggiatura e intonaco mancante, infissi danneggiati, etc.

Ex Caffetteria. Non è stato possibile visionare l’interno dell’edificio, tuttavia l’esterno si presenta in discrete condizioni.

Magazzino/autorimessa. Lo stato di conservazione dell’edificio è modesto e in alcune zone la struttura presenta alcuni cedimenti strutturali importanti

COMPLESSO TERME SANTA CATERINA

Stabilimento Termale Santa Caterina. La struttura è di dimensioni notevoli e sembra essere stata progettata, molto probabilmente, sovrastimando la domanda reale del servizio. I due edifici hanno subito, di recente, alcuni interventi di manutenzione (rifacimento parziale degli intonaci esterni e interni, ripristino impianti, messa in sicurezza di alcune zone) indispensabili per l’operatività della struttura. Tuttavia soltanto alcune aree sono operanti e in alcune zone sono evidenti i segni di abbandono e la mancanza di manutenzione. Anche per gli impianti (elettrico, idrotermosanitario e fangoterapico) si possono fare le stesse considerazioni, non sono in buone condizioni, carenti di manutenzione e in apparenza non sembrano rispettare i requisiti delle norme di settore. Non è stato possibile visionare l’interno del piccolo edificio, tuttavia l’esterno si presenta in condizioni discrete

COMPLESSO ACQUA POZZILLO

Edificio Stabilimento e Area di sedime Pozzillo. Lo stato di conservazione dell’edificio è disomogeneo: i magazzini sono in condizioni peggiori rispetto agli uffici, e tra questi quelli al piano terra risultano più vetusti rispetto a quelli del piano superiore. Tutte le facciate esterne necessitano di un intervento manutentivo.

SORGENTE S.VENERA AL POZZO

Lo stato di conservazione dell’area è modesto.

Indecoroso vedere immagini come queste. I liquidatori forniscano al più presto una risposta


Pubblichiamo alcune foto che sono state da noi scattate oggi 21 agosto, intorno alle 10.00, dinanzi all’ingresso sud delle Terme di Santa Venera, all’altezza della SS114 poco oltre l’incrocio con la frazione di Santa Caterina, e naturalmente a poca distanza dall’Hotel delle Terme, ormai chiuso da moltissimo tempo. Le immagini non hanno bisogno di commenti. Si commentano da sole. Qualunque siano le ragioni che hanno portato ad una decisione del genere, e pur comprendendo le criticità connesse all’attuale processo di liquidazione in liquidazione, è indecoroso per cittadini, residenti, eventuali turisti e visitatori di passaggio, trovare chiuso e, per giunta con tanto di catenaccio, il cancello che porta alle Terme di Santa Venera e all’annesso Parco. Sarebbe auspicabile che i liquidatori, la dott.ssa Ferro e il dott. Battaglia, fornissero al più presto una motivata risposta (Rosario Faraci, Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale)

 

Privatizzazione più difficile ad Acireale e Sciacca, secondo Sviluppo Italia Sicilia, perchè manca l’unicità azionaria del capitale sociale delle Terme.


Sviluppo Italia Sicilia, nel suo studio, ribadisce quanto sostenuto dal Forum in questi mesi a proposito della incompletezza della governance societaria delle Terme di Acireale e di quelle di Sciacca. Mancando l’unicità azionaria non ha senso parlare di privatizzazione, cioè affidamento ai privati della gestione, fin quando non sarà identificato il socio unico nella Ragioneria Generale della Regione.

A pag.7 del documento titolato “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012”, al punto C) denominato “Verifica dell’assetto societario dei Complessi termali di Acireale e Sciacca” è così scritto:

L’art. 21 comma 1 “Società Terme di Sciacca e Società Terme di Acireale” della LR 11/10 prevede che: “entro 180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme di Acireale e Terme di Sciacca rispettivamente nelle società Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A., la Ragioneria Generale della Regione attiva le procedure necessarie a porre in liquidazione le due Società e, tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, nonchè le attività accessorie e complementari”.

La società Terme di Acireale s.p.a. è partecipata al 47,14 dalla Regione Sicilia ed al 52,85% dalla Azienda Autonoma Terme di Acireale (AATA), mentre la società Terme di Sciacca s.p.a. è partecipata al 76,49% dalla Regione Sicilia ed al restante 23,50% dalla Azienda Autonoma Terme di Sciacca (AATS). La procedura di cessione dei pacchetti azionari in favore della Regione Sicilia è propedeutica ad ogni ipotesi di affidamento, infatti l’unicità azionaria costituisce una condizione necessaria per il buon esito di quanto previsto dall’operazione, così come disciplinato dalla norma, che fa decorrere il termine per l’avvio delle procedure di gara ad evidenza pubblica. Pertanto non è ancora maturato il dies a quo (180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote detenute da AATS e AATA) per avviare l’affidamento.

Ciò che ha rilievo ai nostri fini è contenuto nell’art.21 citato, che individua nella Ragione Generale della Regione Siciliana, nella qualità di stazione appaltante, il soggetto tenuto ad avviare le procedure per lo svolgimento di una “gara ad evidenza pubblica”. L’iter di questa cessione è in corso e la nomina dei due commissari ad acta può fare presupporre un termine breve per il completamento del passaggio azionario.

Dieci consulenti interni di Sviluppo Italia Sicilia e due esterni hanno lavorato allo “Studio di fattibilità ed indagine di mercato” sulle Terme di Sciacca e di Acireale


Come si legge nella Premessa allo Studio di Fattibilità ed Indagine di Mercato (pag.3), “Sviluppo Italia Sicilia in data 22.12.2011 ha sottoscritto con la Ragioneria Generale della Regione Siciliana un Contratto di Servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca. In particolare, il “Contratto di Servizio riguarda le attività di consulenza finanziaria, organizzativa, gestionale e di supporto tecnico specialistico nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrotermali, nonchè delle attività accessorie e complementari. A tal fine Sviluppo Italia Sicilia ha approfondito lo studio del settore del turismo termale al fine di pervenire alla realizzazione di uno studio di fattibilità che possa fornire un supporto tecnico per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali nell’ambito della gestione e valorizzazione dei complessi termali di Acireale e Sciacca. Il presente studio contiene l’analisi dei principali trends del mercato termale e dello scenario competitivo nonchè delle caratteristiche del termalismo siciliano, in modo da valutare preventivamente la fattibilità e la sostenibilità tecnica, economica e finanziaria nonchè il modello di business delle iniziative imprenditoriali. In particolare è stata sviluppata un’analisi quali-quantitativa dell’offerta turistica locale attraverso l’esame degli scenari di competitività del sistema turistico siciliano e la ricognizione dell’offerta attuale e prospettica dei prodotti turistici, compresi quelli a forte connotazione tematica. Inoltre, è stato effettuato un focus sui segmenti di mercato di potenziale interesse, attraverso un’indagine desk sui trend individuati (termalismo, benessere, congressuale, eno-gastronomico, sportivo, ricreativo, didattico, etc…) e una indagine on field con interviste a operatori del settore e opinion leader sulla fattibilità di nuove iniziative imprenditoriali nel settore del turismo termale”.

Alla realizzazione dello Studio di fattibilità hanno lavorato dieci consulenti di Sviluppo Italia Sicilia e due consulenti esterni.

  1. Vincenzo Paradiso, program manager, responsabile del progetto, con funzione di gestione dei rapporti istituzionali e di indirizzo strategico. Laureato in Filosofia, ha una esperienza ventennale nella direzione e gestione aziendale, specializzato in tecniche dirigenziali nella Pubblica Amministrazione;
  2. Giuseppe Glorioso, program manager, coordinatore operativo, con funzione di gestione operativa della commessa e coordinamento delle risorse componenti il gruppo di lavoro. Laureato in Economia e Commercio, ha esperienza lavorativa quindicennale nella consulenza alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, in materia di programmazione finanziaria, progettualità dello sviluppo, gestione degli incentivi nazionali e comunitari;
  3. Roberto Lo Meo, program manager, manager attuazione operativa, con funzione di rendicontazione e verifica della corretta gestione finanziaria e delle problematiche del monitoraggio. Laureato in Economia e Commercio, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha esperienza lavorativa quindicennale in assistenza tecnica a Enti Pubblici, gestione degli incentivi nazionali e comunitari, supporto agli enti locali per l’attuazione di strumenti di programmazione negoziata e gestione di strumenti agevolativi;
  4. Anna Maida, program manager, manager esperto, con funzione di valutazione economico-finanziaria e valutazione fonti/impieghi. Perito tecnico-commerciale, ha una esperienza ventennale nel campo della gestione amministrativa e legale dei programmi finanziati con i fondi strutturali, con particolare riferimento ai contratti pubblici, alla predisposizione di bandi di gara e dei protocolli di intesa in correlazione con l’attuazione e la gestione di programmi finanziati con i fondi strutturali
  5. Tiziana Agnello, senior professional, esperto senior in comunicazione istituzionale, con funzione di comunicazione istituzionale, informazione e pubblicità dei programmi finanziati con i fondi strutturali. Laureata in Scienze Politiche, è esperta in relazioni esterne e in comunicazione istituzionale, informazione e pubblicità dei programmi finanziati con i fondi strutturali;
  6. Davide D’Acquisto, senior professional, esperto senior nella gestione amministrativa e legale, con funzione di gestione amministrativa e legale del contratto di servizio.  Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, è esperto in gestione amministrativa e legale con particolare riferimenti ai contratti pubblici, alla predisposizione di bandi di gara e dei protocolli d’intesa in correlazione con l’attuazione e la gestione dei programmi finanziati con i fondi strutturali;
  7. Alessandra Scaccia, senior professional, esperto senior in progettazione ed analisi di mercato, con funzione di elaborazione studi di fattibilità ed analisi strategiche. Laureata in Scienze Politiche, è esperta in analisi di mercato e strategie marketing.
  8. Fabrizio Geraci, junior professional, esperto junior in progettazione ed analisi di mercato, con funzione di valutazione economico-finanziaria e valutazione fonti/impieghi. Laureato in Economia e Commercio, è esperto in Europrogettazione e tecniche di accesso ai finanziamenti europei, gestione aziendale e valutazione piani di impresa. Inoltre si è occupato di rendicontazione e verifica della corretta gestione finanziaria e delle problematiche di monitoraggio
  9. Antonino Miceli, junior professional, esperto junior in gestione amministrativa e legale, con funzione di attuazione di contratti pubblici e predisposizione bandi di gara. Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, è esperto in diritto amministrativo e diritto societario. Si è occupato di consulenza legale alla pubblica amministrazione.
  10. Salvatore La Marca, junior professional, esperto junior in progettazione ed analisi tecnica, con funzione di ricognizione del patrimonio immobiliare e interventi da realizzare. Laureato in Architettura, Architetto, è esperto in progettazione architettonica. Si è occupato anche di valutazioni di impatto ambientale.
  11. Ing. Elio Ciralli (esterno), per le attività di ricognizione del patrimonio immobiliare dei complessi cremotermali ed idrotermali di Acireale e Sciacca; elaborazione di un piano dettagliato degli investimenti per il recupero e la riqualificazione dei due complessi cremotermali ed idrotermali, in linea con le caratteristiche ideali del prodotto “centro termale”; stima del ritorno su eventuali investimenti sugli asset e pianificazione di strategie per incrementare la redditività con adeguamento dei canoni in relazione alle future performance previste dal prodotto “centro termale”;
  12. Avv. Armando Finocchiaro (esterno), per le attività di predisposizione di tutta la documentazione necessaria all’espletamento della procedura per l’affidamento a soggetti privati della gestione del circuito idrotermale di Sciacca ed Acireale, quali a titolo esemplificativo: bando, capitolato, disciplinare o in alternativa avviso per la presentazione di una manifestazione di interesse; assistenza tecnica in materia giuridico-legale ex ante, in itinere ed ex post al fine di garantire il buon esito della procedura, eventualmente supportando il personale di Sviluppo Italia Sicilia nel corso delle visite dei complessi aziendali, predisposizione ed assistenza nella consultazione della data room.

Nel periodo di espletamento dell’incarico, sono stati svolti incontri e visite alle Terme di Sciacca, Terme di Acireale, Terme di Saturnia, Terme di Tivoli, nonchè incontri a Catania, Milano e Roma con potenziali investitori.

Terme di Sciacca ed Acireale. Quali prospettive di sviluppo? Alcune considerazioni di Sviluppo Italia Sicilia e l’analisi SWOT


Riportiamo di seguito alcune considerazioni sulle prospettive di sviluppo delle Terme di Sciacca e di Acireale contenute nello studio di Sviluppo Italia Sicilia, conseguente al “contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca”.

Valutazioni di sintesi. Dall’analisi svolta emerge che le potenzialità di crescita sono legate soprattutto al comparto benessere sul quale, sin ora, la Sicilia ha investito poco.

LA SWOT delle Terme di Sciacca ed Acireale.

Punti di forza. Ampi margini di crescita del termale (potenziale non sfruttato); i segmenti turistici compatibili con il segmento termale godono di buoni tassi di sviluppo (turismo verde, sportivo, enogastronomico); buona dotazione di sorgenti termali; capacità terapeutiche delle acque termali; buona dotazione di strutture ricettive sia alberghiere sia complementari; Sciacca presenta un ottimo dato di permanenza media dei turisti; il posizionamento competitivo del termalismo regionale rispetto alle regioni leaders del comparto non è pessimo: la Sicilia ha le risorse per cercare di rientrare nel novero delle best practices italiane dato che già oggi non mancano realtà di livello nazionale

Punti di debolezza. Forte concentrazione sul termalismo assistito che, invece, è in fase di contrazione; il saldo sanitario del settore termale a livello regionale è negativo; poca attrazione di curisti stranieri: in realtà la Sicilia, anche in altri segmenti, attrae pochi turisti stranieri (che costituiscono meno del 10% del flusso regionale); assenza di una promozione unitaria del sistema termale siciliano con specifico riferimento ai luoghi termali siciliani; scarsa capacità di aggregazione delle strutture termali siciliane ed assenza dai principali enti associativi nazionali (cfr. ANCOT); strategie comunicative poco accattivanti: in particolare, i siti internet analizzati sfruttano poco il potenziale degli strumenti 2.0; servono investimenti ingenti a livello di promozione turistica ed in termini di ammodernamento delle strutture; il flusso del settore termale fortemente stagionalizzato; il flusso di acque termali generalmente non è molto elevato in termini di litri al secondo; spesso mancano competenze adeguate per fare turismo; le strutture termali pubbliche non hanno mai completato il processo di privatizzazione

Opportunità. Crescita costante del termalismo del benessere; il brand Sicilia ha una forte attrattività a livello nazionale ed internazionale; direttiva comunitaria 24/2011 su assistenza sanitaria transfrontaliera; tendenze di mercato favorevoli: crescita del benessere, dello stare bene ed in forma, del settore cosmesi e dei prodotti che hanno a che fare con la naturalità; effettiva realizzazione del Distretto turistico del Benessere Termale; ampie potenzialità di sfruttamento delle professionalità scientifiche locali nell’ambito della medicina termale e della medicina della salute; posizione baricentrica rispetto all’area del Mediterraneo: in tale ottica potrebbe essere sfruttata l’elevata dotazione di porti; presenza dei requisiti per entrare nel circuito delle città storiche termali.

Minacce. Contrazione dei flussi legati al termalismo tradizionale anche per via della riduzione dei fondi pubblici (specie per i cicli di cura idropinici o inalatori); infrastrutture turistiche carenti sia sul piano dei trasporti che sul piano dei servizi ai visitatori; la mobilità interna all’isola è fortemente limitata; direttiva comunitaria 24/2011 su Assistenza sanitaria transfrontaliera; la legge di riordino del settore termale (n.323/2000) non è stata applicata pienamente; il settore del benessere potrebbe slegarsi definitivamente dal termalismo in assenza di un piano di comunicazione forte; i programmi di sviluppo intrapresi dai governi dei paesi europei potrebbero presto incrementare il livello di concorrenza internazionale (cfr. Spagna, Germania e soprattutto Francia).

Possibili strategie. Il rilancio delle terme di Sciacca ed Acireale passa da alcune tappe imprescindibili: investimenti nel comparto benessere; consolidamento del termalismo tradizionale; una nuova comunicazione. in particolare: restyling dei siti web e potenziamento dei servizi on line (prenotazioni, servizi interattivi, strumenti 2.0 e 3.0); maggiore aggressività sui segmenti in crescita: ad esempio, turismo giovanile e componente straniera del turismo termale; maggiore interrelazione con i segmenti compatibili (sportivo, verde, enogastronomico,…) per destagionalizzare i flussi; promozione dei luoghi siciliani del termale: si tratta di una promozione più unitaria che si caratterizzi per l’attenzione alle specificità locali (ipotesi: inserimento nel network delle città storiche del termale, EHTTA).

Sciacca chiude ancora con una perdita, ma aumenta leggermente il fatturato. Le sue Terme, con oltre settemila presenze, sono ancora funzionanti.


Dalla Relazione sulla gestione del bilancio dal 01/01/2011 al 31/12/2011, presentata dal liquidatore dott. Carlo Turriciano si legge che “l’esercizio 2011 è stato caratterizzato dalla continuazione di quella inversione di tendenza intrapresa nell’anno precedente, sia dal punto di vista economico-finanziario che per quel che concerne la rivalutazione e la salvaguardia del patrimonio immobiliare“. Va precisato ancora – come si legge dal documento contabile – che, nel corso dell’anno, la società ha continuato a svolgere le seguenti attività: a) termale, in senso classico e meramente curativo, con la gestione dello stabilimento cosiddetto “Nuove Terme” nonchè delle “Grotte Vaporose”, ubicate all’interno dello stabilimento sito sul Monte San Calogero. Inoltre, dopo alcuni anni di attività, siamo riusciti a rimettere in pieno regime il centro termale presso il Grand Hotel delle Terme; b) alberghiera, con la gestione di una struttura ricettiva di 14o posti letto; c) ludica, con la gestione delle due piscine, una all’interno del parco termale (che siamo riusciti a mantenerla aperta tutto l’anno), l’altra ubicata nella località Molinelli; d) congressuale, con la gestione del centro ex Convento San Francesco; e) di somministrazioni di alimenti e bevande, attraverso l’affidamento a terzi, tramite contratto di cessione annuale di ramo d’azienda, del “Bar Pizzeria Molinelli” e del “Gran Caffè delle Terme”. 

Il documento evidenzia un lungo elenco di manutenzioni straordinarie effettuate che hanno permesso di svolgere le attività gestionali prima menzionate.

In merito all’andamento economico generale, Turriciano evidenzia che “l’esercizio trascorso, anche se sostanzialmente negativo, ha continuato a far registrare quell’inversione di tendenza iniziata nel 2010 compatibilmente alla situazione economico-finanziaria-patrimoniale ereditata dallo scrivente. Il settore primario, il termalismo, dopo aver raggiunto il suo minimo storico nel 2008 ha continuato a far registrare l’intrapresa inversione che ha portato a far registrare un aumento delle presenze, che si sono attestate a 7.091 (il maggior numero registrato dalla costituzione della S.p.A.) e che ha portato ad un aumento dei ricavi di circa € 195.000,00, rispetto al precedente esercizio”. 

Il risultato netto di esercizio è ancora negativo, pari a -1.736.631 euro, ma leggermente migliorato rispetto al 2010 che registrava invece una perdita di 2.237.216 euro.

Due paragrafi sono infine dedicati all’evoluzione prevedibile della gestione ordinaria e a quella prevedibile della liquidazione.

Evoluzione prevedibile della gestione ordinaria. Nonostante che continui la fase sfavorevole della congiuntura economico-finanziaria e la crisi internazionale che hanno rallentato lo sviluppo turistico in generale, il nostro termalismo sta vivendo una fase di progressivo sviluppo che ha segnato un incremento delle presenze e dei relativi ricavi. Questa tendenza ha riguardato anche il settore alberghiero grazie alla realizzazione di concrete forme di partnership pubblico-privato che ha permesso di intercettare nuove forme di domanda di termalismo. In particolare, la convenzione stipulata con l’INPS, ha portato ad un incremento delle presenze alberghiere, i cui benefici economici si sono, per lo più, trasferiti al settore termale. Il trend positivo ha anche investito la gestione delle piscine che ha portato ad un incremento dei ricavi.

Evoluzione prevedibile della liquidazione. E’ scritto fra l’altro che “allo scopo di dare impulso all’applicazione dell’art.21 della L.R. n.11/2010, che prevede l’affidamento in gestione al privato di tutte le strutture termali con bando di evidenza pubblica, si è sollecitato il Dipartimento Regionale Bilancio affinchè intervenisse con sollecitudine per il trasferimento delle azioni detenute dall’Azienda Autonoma Terme di Sciacca, atto propedeutico all’affidamento della suddetta gestione. Si ritiene quest’ultima, l’unica strada percorribile per permettere quell’agognato sviluppo di competitività delle nostre strutture ricettive che, valorizzando la tradizione termale, approdi alle nuove frontiere del benessere e della remise en forme”.

Non ancora approvato il bilancio delle Terme di Acireale. Sciacca invece è in regola


Come si evince dalla snapshot, ricavata da una consultazione sui siti camerali effettuata ieri 15 agosto 2012, la società di gestione Terme di Acireale SpA non ha ancora approvato il bilancio al 31 dicembre 2011. In regola, invece, risulta la società di gestione Terme di Sciacca SpA che ha regolarmente approvato entro i termini (30 giugno) il bilancio depositandolo, per adempimenti di pubblicità, alla Camera di Commercio di Agrigento (come da protocollo n. 9339/AG del 07-06-2012).

Il Presidente Antonio Riolo scrive all’Assessorato all’Economia sollecitando un incontro con la città di Acireale


 

La lettera trasmessa dal Presidente della VI Commissione permanente della città di Acireale all’Assessore Armao e alla dirigente Palagonia.

Potrebbe cambiare la prossima settimana l’Assessore regionale all’Economia


L’articolo di Live Sicilia del 13 luglio. L’Assessore Gaetano Armao è titolare del Dicastero sotto la cui egida ricadono le Terme di Acireale e di Sciacca, poste in liquidazione dal 2010 e sulla via di una possibile privatizzazione, di cui è advisor Sviluppo Italia Sicilia. Sull’Assemblea dei Soci di Irfis per la nomina del CdA, si veda il comunicato stampa ufficiale della Presidenza della Regione.

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Martedì potrebbe essere il giorno utile per il rinnovo del Cda della società finanziaria della Regione. Ha perso terreno l’ipotesi Maiolini. L’assessore all’Economia torna a essere il favorito per la presidenza.

Irfis, la nomina del Cda è vicina Armao torna in pole position
E’ qualcosa di più di un segnale. Oggi, infatti, a Palazzo d’Orleans s’è riunita l’assemblea dei soci dell’Irfis. Un tentativo inseguito da mesi, con una sfilza di assemblee convocate e poi fallite per l’assenza del socio unico: ovvero la Regione siciliana. Oggi, la Regione s’è presentata, nella persona del dirigente del dipartimento Bilancio, Maria Filippa Palagonia, delegata dal presidente della Regione Raffaele Lombardo. L’assemblea ha avviato quindi le procedure per la nomina dei vertici dell’Istituto, rimandando le decisioni a martedì prossimo. “Alla luce del decreto Monti – ha spiegato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo – procederemo in breve tempo alla designazione dei vertici dell’Irfis”.E la questione, ovviamente, riguarda sempre la presidenza. Nelle scorse settimane, infatti, le notizie rimbalzavano tra due fronti: quello che vedeva come maggior “candidato” a ricoprire l’incarico l’assessore all’Economia Gaetano Armao, e quello che invece aveva visto apparire sulla scena dell’Irfis l’ex dirigente generale di Banca Nuova Francesco Maiolini. Quest’ultima ipotesi, però, negli ultimi giorni avrebbe notevolmente perso terreno, riportando in “pole position” il nome di Gaetano Armao. Una cosa è certa: il nome c’è già. Ed è chiaro nella mente di chi deve compiere la designazione: il presidente Raffaele Lombardo. E’ lui che “porterà” (personalmente, o attraverso un delegato) il nominativo alla prossima assemblea, fissata per martedì prossimo. E quel giorno, probabilmente, potrebbe rendersi necessaria una nuova nomina: quella dell’assessore all’Economia.

Finalmente Sviluppo Italia Sicilia dà un po’ di conto alla città di Acireale


In allegato la lettera inviata al Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale Antonio Riolo.

Il Presidente della VI Commissione consiliare scrive al Presidente del Consiglio Comunale di Acireale


Il Presidente della VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale ci fa pervenire la seguente comunicazione che pubblichiamo volentieri.

Pubblicato dalla Franco Angeli il rapporto sul sistema termale in Italia 2012


Clicca qui per la scheda del libro (di Emilio Becheri e Nicola Quirino)

Il Rapporto sul sistema termale 2012 fornisce uno stato dell’arte aggiornato delle terme e del comparto in Italia, sulle sue prospettive, sulla disponibilità e le diverse modalità di utilizzo delle acque termali, sull’attività di ricerca scientifica e formativa specifica. Una risorsa e un patrimonio naturale unico del Paese con strutture dedicate alle esigenze sanitarie e di benessere dei cittadini, un sistema industriale ed imprenditoriale da valorizzare anche in previsione dell’applicazione della Direttiva UE sulla libera circolazione dei pazienti e dell’apertura delle terme anche ai cittadini provenienti da altri Paesi dello spazio europeo. Il Rapporto fornisce risposte a coloro che si avvicinano alle terme con fiducia, seguendo una reputazione alimentata da una tradizione plurisecolare ma saldamente fondata oggi sulla ricerca, sulla qualità del servizio al cliente e della formazione del personale addetto, sulla collaborazione pubblico-privato.
I “numeri” delle terme raccontano i risultati economici delle terme italiane, la loro distribuzione in Italia e in Europa, le organizzazioni europee di rappresentanza, l’ospitalità alle terme e nelle città termali, la specificità della formazione ed il ruolo del lavoro alle terme, la crescente domanda di benessere e il turismo termale, l’estetica e la cosmesi, il web, gli itinerari del benessere termale.
Uno stato dell’arte utile per affrontare i temi e i problemi che sono dietro l’angolo: l’evoluzione in atto della popolazione italiana, il peso e il ruolo crescente nel tessuto culturale, economico e sociale degli immigrati residenti, le previsioni di disponibilità di reddito e delle scelte di consumo per cura della persona e per viaggi, il peso crescente degli anziani attivi e di quelli bisognosi di un accompagnamento più specifico legato al manifestarsi delle malattie tipiche dell’invecchiamento, la capacità e disponibilità delle terme di contribuire alla medicina del territorio, contribuendo al governo e alla riduzione di altre voci della spesa sanitaria pubblica.

La Commissione Consiliare Sviluppo Economico scende in campo con decisione sulla vicenda delle Terme


Riceviamo dal Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale il seguente documento, approvato all’unanimità dalla Commissione stessa, e indirizzato ai destinatari della comunicazione. Clicca qui per il documento (Terme di Acireale.)

Il Forum prende atto con soddisfazione e compiacimento di questa iniziativa promossa in seno al Consiglio Comunale di Acireale, auspicando che, anche per iniziative future, ci sia, come in questa occasione, ampia e piena collaborazione fra la classe politica e la società civile, di cui il Forum sulle Terme è espressione.


Diatriba fra Regione Calabria e Federterme. Analogo attivismo non si registra però in Sicilia


dal sito di Federterme apprendiamo:

“La Regione Calabria ha ricevuto decine di lamentele, ufficiose e ufficiali, da singole aziende termali del territorio. E varie lettere di protesta e richieste urgenti d’incontro da parte di Federterme. Ma la Regione non si e’ degnata nemmeno di rispondere. Come se i vari appelli per affrontare una situazione che rischia ogni giorno di diventare più drammatica, le fossero entrati in un orecchio per uscirne subito dopo dall’altro”. E’ quanto si legge in una nota di Federterme Calabria. “Dopo un primo incontro con il Sub Commissario, generale Pezzi, più di un anno fa – ha dichiarato il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci – ogni altra richiesta e’ caduta nel vuoto, mentre dall’altro Sub Commissario, D’Elia, che le nostre imprese hanno incontrato quasi due mesi fa, per ora abbiamo avuto solo risposte interlocutorie. Un comportamento incomprensibile se si considera che la struttura commissariale interloquisce regolarmente con le associazioni imprenditoriali degli altri comparti della sanità privata. Le imprese attendono di vedere saldate le loro spettanze ferme, in alcuni casi, addirittura al 2004 – ha concluso Jannotti Pecci – sono in gravissima crisi di liquidità, le banche non forniscono, più alcun sostegno e, a questo punto non c’e’ da meravigliarsi se, non potendo far fronte agli impegni con i lavoratori, questi ultimi decidano di scendere in piazza”.

“Le aziende termali calabre – prosegue la nota – si sentono prese in giro. E’ vero che tutta l’economia nazionale e’ in crisi e che “non ci sono soldi” come tutti i responsabili degli Enti locali ripetono, alle prese con i tagli alla spesa pubblica decisi dal Governo nazionale. Ma allora perché promettere, nei contatti e nelle dichiarazioni che poi si sono susseguiti a livello politico, sull’argomento, sia con Federterme che con gli imprenditori del settore, una legge che avrebbe sbloccato tra i 4 e i 6 milioni di euro a favore delle aziende termali, non solo per sanare i più gravi problemi contingenti (incluse le ristrutturazioni degli impianti non più procastinabili), ma addirittura per spese di “promozione”, come la partecipazione alle Fiere del settore, in Italia e all’estero. In tempi brevi, il ddl su la pdl n. 164/9 “Valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria” e’ stato portato all’esame del Consiglio regionale, gli si e’ addirittura data una “corsia preferenziale” e poi, una volta arrivato in Commissione, il provvedimento si e’ subito arenato. E oggi giace, dimenticato, in qualche cassetto. In questo quadro, risulta dichiaratamente beffarda, la decisione della Regione di aumentare i canoni di concessione mineraria per le acque termali, che complica una situazione che sta portando le imprese al collasso. Insomma – conclude la nota di Federterme – motivi per mettere mano alla disastrosa situazione delle Terme in Calabria, ce ne sono. Ammesso che qualcuno a Palazzo Alemanni, sede della giunta regionale, abbia la minima intenzione di farlo. Il che e’ ancora oggi tutto da dimostrare”.

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Registriamo, a margine di questa comunicazione, che analoghe attenzioni così forti di Federterme non si sono mai finora registrate in Sicilia ove la situazione termale è altrettanto grave come in Calabria, almeno sul versante pubblico, poichè ben due aziende, le Terme di Acireale e quelle di Sciacca, partecipate dalla Regione Siciliana, sono ingabbiate dentro una doppia procedura di liquidazione (società di gestione ed azienda autonoma) e un imminente procedimento di privatizzazione, di cui non è possibile prefigurare minimamente gli esiti. Nel corso di una visita di cortesia, a Roma a fine febbraio, avvenuta nella sede di Federterme, abbiamo sollecitato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci e al Direttore Aurelio Crudeli un più forte e decisivo impegno della stessa Federterme, autorevole organismo rappresentativo delle industrie termali e delle acque minerali curative, per il termalismo siciliano, suggerendo di avviare un’interlocuzione diretta col Presidente della Regione on.Raffaele Lombardo. In particolare, abbiamo illustrato la controversa questione delle Terme di Acireale. Non risulta, a tutt’oggi, che un tale intervento sia stato mai sollecitato, pur avendo però Federterme aderito al tavolo tecnico per la costituzione del distretto produttivo del benessere termale promosso dall’Assessore Marco Venturi. Recentemente, il neo sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha incontrato i vertici di Federterme a Roma, auspicando – immaginiamo – analogo intervento anche in favore delle Terme di Sciacca. Da Federterme, però, nessuna comunicazione ufficiale.

Le Terme Marino fanno pubblicità nel territorio delle Terme etnee


La foto che Vi proponiamo è stata scattata qualche ora fa (alle ore 13.30 del 12 giugno 2012) in una nota località etnea.

Ritrae uno spazio pubblicitario a pagamento assegnato da una ditta locale di cartellonistica di Piano Tavola alle Terme Marino di Alì Terme, dal 1780 un’antica sorgente termale in provincia di Messina. Altri spazi del genere, contenenti la medesima inserzione pubblicitaria, sono presenti in diverse città del nostro territorio jonico-etneo, compresa Acireale – vi dovrebbe essere un cartellone ancora presente all’incrocio tra Corso Italia e Viale Kennedy.

In un mercato libero, ogni impresa è libera di fare concorrenza alle altre e con le modalità che ritiene più consone alla propria strategia.

Certo, sapere che le Terme di Acireale sono praticamente inattive e che, in un territorio a vocazione turistica come quello jonico-etneo, le Terme Marino vengano a farsi pubblicità, fa sicuramente riflettere.

Gli Italiani e il benessere in una recente ricerca Eurisko per le Terme dell’Emilia


A Rimini, nell’ambito dell’appuntamento fieristico “Rimini Wellness” del 10-13 maggio scorso, sono stati presentati i risultati dell’indagine “ Le potenzialità del mercato termale”, commissionata a Gfk Eurisko dall’Unione di Prodotto Regionale dell’Emilia Romagna “Terme, Salute e Benessere”. Clicca qui per il rapporto

Oltre mille, le persone intervistate, di cui una parte selezionata tra frequentatori di centri termali.

L’obiettivo del rapporto è stato quello di analizzare come viene percepito e vissuto dagli italiani il mondo termale e del benessere per capire meglio quali sono oggi le opportunità da sviluppare a fronte dei cambiamenti culturali e sociali degli ultimi dieci anni che hanno modificato le esigenze del pubblico. I risultati ribadiscono che l’italiano medio ha assunto una nuova concezione di benessere che non corrisponde più semplicemente all’essere in buona salute, ma che contempla anche l’assenza di stress. Il 60% dice infatti di essere stressato e quasi il 50% non si sente in forma. “ Sentirsi in armonia con gli altri” pare sia una componente importante per sentirsi bene, come pure i luoghi in cui recuperare la propria forma fisica e mentale : centri sportivi, piscine e centri termali, raggiungibili anche in giornata per chi desidera fare una pausa durante la settimana. Importanti sono anche le mostre d’arte, i cinema, i teatri, i centri culturali, i caffè e i ristoranti, i centri di yoga e di meditazione. Quando invece si parla di vacanza, allora gli italiani chiedono strutture in mezzo alla natura, centri termali e luoghi d’arte.
E al primo posto, tra le cose che vengono fatte per raggiungere il proprio benessere psico-fisico, sembra sia proprio la ricerca del contatto con la natura, il verde e un’attività fisica dolce. Seguono i controlli medici, la buona alimentazione, le attività culturali ed infine l’utilizzo di prodotti cosmetici.
Naturalmente, la visione del benessere assume sfumature diverse a seconda dell’età e della formazione culturale. Come pure l’attenzione alla propria forma fisica e ad uno stile di vita sano e controllato. Insomma, il concetto di benessere risulta costituito da un ampio spettro di valori, in cui occupano un posto ancora importante i luoghi termali. Molti centri termali sono conosciuti e di essi vengono valorizzate, in particolare, le acque termali, il clima, il relax.
Da : “ Gli Italiani e le Terme” – Maria Pia Bersellini

Le Terme volano possibile di sviluppo economico

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tratto dal blog di Antonio Riolo, Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale

Le Terme quale volano possibile di sviluppo economico: incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.

1 giugno 2012

Oggi,  presso il Palazzo di Città di Acireale, ho presieduto la 6^ Commissione Consiliare Permanente con delega alla Sviluppo Economico, la quale ha incontrato i rappresentanti del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: i due Coordinatori Prof. Rosario Faraci e Dott. Mario Scandura e il Presidente del Lions Club AcirealeCitty Maugeri Grasso. L’incontro/audizione con o.d.g. “Le Terme di Acireale quale volano possibile di sviluppo economico” – organizzato in occasione dell’anniversario della costituzione del Forum – ha visto anche la partecipazione del Vice-Sindaco con delega alla Sviluppo Economico Mario Pavone e del Presidente del Consiglio ComunaleToruccio Di Maria.

Il Forum, producendo alcuni documenti relativi alle interlocuzioni già intercorse con l’amministrazione regionale e con il Consiglio comunale di Acireale, ha fornito un esaustivo quadro sullo stato dell’arte delle due procedure in corso, le liquidazioni delle Terme di Acireale SpA e dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale, e della procedura annunciata di privatizzazione della gestione degli stabilimenti. Sono state fornite puntuali indicazioni sulle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali della società di gestione attualmente in liquidazione. Il lavoro del Forum, vivamente apprezzato dalla 6^ Commissione Consiliare Permanente, è il risultato di un’intensa attività di studi e ricerche, ampiamente documentata nel sitowww.termediacireale.it

Chiara ed unanime la volontà dei presenti ad intraprendere tutte le azioni possibili atte a far sì che le Terme di Acireale tornino al più presto ad essere una delle principali fonti del rilancio socio-economico, occupazionale e turistico della Città.

A tal fine – sentito il Forum – la Commissione Sviluppo Economico, nell’ambito delle proprie competenze, ha individuato alcuni punti in base ai quali redigere un documento che sia apripista, e fin da subito, per far si che l’attenzione sulle Terme di Acireale S.p.A. sia massima e concentrata sui seguenti aspetti, evidenziati dallo stesso Forum:

1)      rinnovare all’Amministrazione Regionale la richiesta di un tavolo tecnico permanente di confronto Comune di Acireale – Regione Siciliana;

2)      invitare l’Amministrazione Comunale ad interagire sia con l’advisor Sviluppo Italia Sicilia, al fine di conoscere lo stato della procedura, sia con i liquidatori delle Terme di Acireale Spa al fine di acquisire informazioni sullo stato della liquidazione;

3)      sentito il settore Urbanistica, proporre al Consiglio Comunale un approfondimento sui vincoli di destinazione d’uso dell’area termale nell’ambito della programmazione urbanistica cittadina;

4)      proporre all’Amministrazione Comunale la istituzione di una Fondazione o il sostegno diretto ad un progetto culturale finalizzato ad ospitare, possibilmente nell’ambito del Palazzo destinato alla sede della Fondazione del Carnevale e del Distretto turistico Mare dell’Etna, una collezione sulla “memoria storica” delle Terme di Acireale, costituita da opere storiche, artistiche, culturali, letterarie, fotografiche, musicali, cinematografiche, etc. attualmente dislocate in diversi siti pubblici e privati nella città.

A tal proposito, ha dichiarato alla stampa: Il comparto termale rappresenta un possibile volano di sviluppo che può e deve contribuire al rilancio socio-economico di Acireale: Terme funzionanti significano attività economica, turismo e servizi, ricchezza e nuova occupazione. Grazie alla chiarezza del lavoro svolto dal Forum in questo suo primo anno di attività, abbiamo elaborato quattro proposte che la Commissione Sviluppo Economico inoltrerà prontamente all’Amministrazione Comunale con l’invito di sollecitare al più presto un incontro a Palermo con gli uffici competenti della Regione Siciliana per conoscere le modalità e i contenuti delle due procedure di liquidazione e privatizzazione. Raccogliendo le sollecitazioni del Forum, il Presidente Antonio Riolo ritiene fondamentale il diritto-dovere della intera città di Acireale di contribuire fattivamente al rilancio delle Terme

Dichiarazione del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: Nel ringraziare la 6^ Commissione Consiliare Permanente per la sensibilità e la disponibilità manifestate nel favorire un incontro audizione, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, compiaciuto per la ripresa del dialogo con il Consiglio e l’Amministrazione comunali, ha auspicato che sulla vicenda del termalismo la città intera, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e le forze della società civile, possa esercitare pienamente il diritto-dovere di preservare, valorizzare e rilanciare uno dei beni più preziosi del suo inestimabile patrimonio culturale, sanitario e turistico, volano di sviluppo dell’economia del territorio.

Un quadro sinottico della situazione

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Il primo anno di attività del Forum: una tabella sinottica delle principali attività svolte


Audizione alla VI Commissione Consiliare e rapporti del Forum con il Consiglio Comunale di Acireale


Venerdì 1 giugno, in occasione del primo anniversario dalla sua costituzione, il Forum permanente sulle Terme di Acireale sarà ricevuto da Antonio Riolo,  Presidente, e da tutti i componenti della VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico della città di Acireale. La Commissione svolge un importante ruolo di istruttoria delle questioni che si possono portare all’attenzione del Consiglio e dell’Amministrazione comunale e, considerate le sue competenze in materia economica, è anche un luogo dove è favorito il confronto fra l’istituzione cittadina e le forze economiche, produttive e sociali del territorio.

Il Forum, ovviamente, interverrà quale espressione di un libero movimento di informazione, di opinione e di sensibilizzazione sul termalismo che, promosso dal Lions Club di Acireale, si è spontaneamente costituito sul territorio, a partire dal giugno dello scorso anno. Ad oggi fanno parte del Forum, oltre al Lions, ventiquattro fra associazioni, movimenti e gruppi di impegno: AKIS Il Giornale del Territorio delle Aci – Cine Foto Club “Galatea” – Premio “Aci e Galatea” – La Voce dell’Jonio – Consorzio albergatori acesi – L’Eco delle Aci – I Vespri – Serra Club Acireale – Comitato civico Terme di Acireale – Federalberghi Catania – Federalberghi Sicilia – Unione Artigiani Acesi – Adocec – Rotaract Club – Galatea Editrice – Consulta giovanile di Acireale – Ascom Acicatena – ConfCommercio Catania – Acireale Bed & Breakfast – Rotary Club – Associazione Geometri Acesi – Kiwanis Club Acireale – Il Corriere di Sciacca – L’Altra Sciacca.

Non è la prima volta che il Forum si confronta con il civico consesso. Il 9 dicembre scorso, infatti, i coordinatori del Forum intervennero ad una riunione, indetta dal Presidente del Consiglio Comunale Avvocato Pietro Filetti, alla quale parteciparono i capigruppo consiliari. In quella sede, a partire dal documento unitario votato dal Consiglio il 1 febbraio 2011, furono discusse alcune possibili linee d’intervento a tutela dell’imprescindibile prerogativa istituzionale di un Consiglio comunale di esercitare una funzione di monitoraggio e di controllo su tutti gli atti, anche di altri rami dell’amministrazione, che interessano la città. In questo caso, come è noto, esiste una competenza dell’amministrazione regionale di intervenire direttamente sulle Terme, in relazione ai due procedimenti di liquidazione e di privatizzazione tuttora in atto sulle aziende da essa partecipate.

L’ordine del giorno, votato all’unanimità dal civico consesso il 1 febbraio 2011, è riprodotto di seguito. Costituisce sicuramente il più importante fra i documenti finora approvati dal Consiglio comunale di Acireale. E’ dai contenuti di questo documento, secondo il Forum, che bisogna ripartire per vivificare le attività che Consiglio, da un lato, e Amministrazione comunale, dall’altro, possono esercitare in materia di termalismo. In particolare, il Forum chiede da tempo che la città di Acireale rivendichi con forza la giusta e legittima aspettativa di vedersi riconosciuto, in sede regionale, un tavolo di confronto permanente all’interno del quale assicurare, da parte della Regione Siciliana, una corretta informativa su tutti gli atti compiuti e in divenire; nonchè favorire il più ampio momento di confronto con i rappresentanti istituzionali della città in merito a possibili soluzioni alla crisi in atto dello stabilimento termale. Fino adesso, non risulta che la città sia stata formalmente coinvolta nelle principali decisioni che l’Amministrazione regionale ha inteso adottare-

C’è stato un solo momento istituzionale di confronto fra la Regione Siciliana e le forze economiche, sociali e produttive di Acireale, in occasione dell’audizione del Comitato Civico Terme di Acireale in seno alla Commissione Bilancio. Tale incontro avvenne il 7 aprile del 2011. In precedenza, il Consiglio comunale aveva favorito un’audizione in aula del liquidatore della società Terme di Acireale SpA Margherita Ferro. Successivamente c’è stato soltanto un carteggio fra la Regione e la città di Acireale, con una missiva indirizzata dal Sindaco (nell’estate del 2011) e un’altra, l’ultima in ordine di tempo, inviata dall’avvocato Pietro Filetti agli inizi di gennaio di quest’anno. A settembre, il Forum – con la lettera dal titolo “Terme di Acireale – Ora o mai più” – si era ugualmente rivolto sia al Presidente della Regione che all’Assessore all’Economia, ma a quella missiva non v’è stata mai alcuna risposta.

Ecco il testo dell’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio di Acireale il 1 febbraio del 2011

Pubblicati dalla Regione i compensi dei liquidatori


Sul sito del Dipartimento Bilancio e Tesoro dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana, è stata pubblicata la tabella contenente i compensi per “Incarichi di amministratore di società partecipate dalla Regione (art.1, comma 735 della Legge n.296/2006 ed art.16, comma 1 della legge regionale n. 2/2007)”. Clicca qui per consultare la tabella.

In basso, è riprodotto un estratto della tabella per i compensi spettanti ai liquidatori nelle partecipate regionali poste in liquidazione. Al liquidatore delle Terme di Sciacca (partecipate dalla Regione Siciliana al 76,50 per cento) spetta un compenso di € 40.000 all’annuo. Più bassi invece i compensi dei liquidatori delle Terme di Acireale (partecipate dalla Regione al 47,15%): € 20.000 a Michele Battaglia ed € 15.000 a Margherita Ferro.

L’analisi dei prodotti turistici dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo: c’è il turismo termale e del benessere


Pubblicata sul nostro sito una nuova sezione di studi dedicata al termalismo.

Al suo interno, l’analisi dei prodotti turistici dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo pubblicata in collaborazione con Unioncamere e Isnart. Disponibile un capitolo interamente dedicato al turismo termale e del benessere.

Il 1 giugno il Forum incontrerà la VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale


La convocazione del Forum permanente sulle Terme di Acireale da parte del Presidente della VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale

La rivalutazione delle Terme di Acireale nella swot analysis di un gruppo di studentesse universitarie


Si è tenuta alla Facoltà di Economia, nell’ambito del ciclo di seminari Start Up Academy organizzati dalla cattedra di Economia e Gestione delle Imprese, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Catania e dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti, la Swot Analysis Competition, una gara fra gruppi di studenti universitari impegnati a valutare la fattibilità di massima di un’iniziativa, di un progetto o anche di una possibile idea imprenditoriale. Quarantadue i progetti presentati, per un totale di 165 studenti partecipanti, e supportati dalla cosiddetta swot analysis, cioè l’analisi dei punti di forza e di debolezza interni alla proposta e delle opportunità e delle minacce esterne relative al contesto di riferimento.

Fra i progetti ne è stato presentato uno sulle Terme di Acireale. Autrici sei studentesse universitarie che, valutando il possibile rilancio delle Terme di Acireale, hanno ipotizzato l’avvio di un’attività di pet-therapy a scopi terapeuteci e di benessere, giudicando comunque basso il grado di fattibilità, qualora l’iniziativa fosse avviata completamente ex novo da una nuova impresa. Cosa ben diversa, ovviamente, se l’iniziativa venisse promossa da gruppi imprenditoriali già esistenti.

Le studentesse hanno messo a disposizione il loro progetto che con piacere pubblichiamo sul nostro sito, apprezzando lo sforzo fatto e l’attività di studio e di analisi profusa, come risulta dai documenti allegati.

Un passo in avanti sicuramente nel dibattito sul rilancio del termalismo di Acireale, anche alla luce dell’iniziativa “Cento idee per le Terme di Acireale” promossa dal Forum. Un apprezzabile gesto, spontaneo e disinteressato come è proprio del mondo giovanile, che fa da contraltare all’imbarazzante silenzio delle istituzioni pubbliche, della Regione Siciliana e di Sviluppo Italia Sicilia che stanno segretamente lavorando alla proposta da sottoporre ai privati per il possibile affidamento della gestione dei due stabilimenti.

Il progetto (RIVALUTAZIONE DELLE TERME DI ACIREALE) e le analisi a supporto (Start up Terme)

Una foto d’epoca: l’ex Pastificio Leonardi


Pubblichiamo una foto d’epoca (tratta dall’archivio personale del fotoamatore Michele Alì). L’ex pastificio dei fratelli Leonardi, successivamente acquisito dalla Regione Siciliana, e trasformato in albergo, l’Excelsior Palace Terme, di proprietà delle Terme di Acireale Spa, da dicembre 2011 per lo sfratto dei gestori.

Era il 3 dicembre del 2011. Questo l’ultimo comunicato stampa della Presidenza della Regione sulle Terme


Questo l’ultimo comunicato stampa della Presidenza della Regione in merito al riavvio dei servizi alle Terme di Acireale. Era del 3 dicembre del 2011.

Acireale è nota per il suo Carnevale e, in passato, per le sue Terme. Anche la pubblicità adesso si adegua


Vi proponiamo il redazionale pubblicitario riguardante Acireale, pubblicato oggi dal quotidiano La Sicilia. Come si può notare, leggendolo attentamente, ormai con riferimento alle Terme si parla al passato. Dunque, anche la comunicazione promozionale si sta adeguando, con grave danno di immagine per la città termale

9 aprile 2011 – 9 aprile 2012: l’impegno del Lions per salvare le Terme di Acireale

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Il 9 aprile 2011 il Lions Club di Acireale avviava ufficialmente la campagna di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle Terme di Acireale.

Su iniziativa del comitato “per l’economia di Acireale” coordinato da Mario Scandura e Rosario Faraci veniva organizzato un pubblico incontro dal titolo “Terme di Acireale. Scenari di sviluppo e percorsi di riposizionamento” per discutere, alla presenza di autorevoli esperti del termalismo, di amministratori pubblici ed imprenditori privati, sulle sorti delle Terme acesi, la cui società di gestione (Terme di Acireale SpA) da pochi mesi era stata avviata alla liquidazione, in ossequio alla legge regionale 12/5/2010 n. 11  che prevede, una volta completato il procedimento di liquidazione, l’affidamento della gestione degli stabilimenti ai privati. In quel convegno furono affrontate diverse tematiche legate sia alle dinamiche evolutive del settore termalismo e benessere sia alla specificità della situazione delle Terme di Acireale, il cui Parco nello stabilimento di Santa Venera colpì favorevolmente la Vice Presidente nazionale di Federterme l’architetto Stefania Capaldo, ospite di quell’assise.

A seguito di quel convegno, il coordinatore del comitato “per l’economia di Acireale” Rosario Faraci presentò a Palermo un Promemoria alle istituzioni, cioè una nota riepilogativa contenente le proposte emerse dall’incontro che fu consegnata “brevi manu” al Presidente della Commissione Bilancio on. Riccardo Savona e al Dirigente del Servizio Partecipazioni e Liquidazione del Dipartimento Bilancio alla Regione dott.ssa Filippa Palagonia, impossibilitata a partecipare al convegno di Acireale. Iniziò un periodo di riflessione e di studio che portò alla luce anche alcune proposte avanzate dal Lions Club di Acireale fin dal 2000 in merito al rilancio delle Terme di Santa Venera e Santa Caterina.

Il 1 giugno del 2011 il Lions costituì ufficialmente il “Forum permanente sulle Terme di Acireale”, rispettando così un impegno assunto pubblicamente dagli organizzatori in occasione del convegno del 9 aprile.

L’iniziativa fu fortemente voluta dall’allora presidente Salvatore Leonardi e dal suo successore, attuale presidente del Lions Club di Acireale, Citty Maugeri Grasso. Al Forum, coordinato da Scandura e Faraci, aderirono ben presto numerosi gruppi, associazioni e movimenti, compreso il comitato civico Terme di Acireale, il primo costituitosi in città agli inizi del 2011. Ad oggi sono ben 24 le associazioni aderenti, oltre al Lions Club che l’ha promosso, e l’esperienza del Forum è stata replicata anche a Sciacca, dove, su iniziativa del giornale Corriere di Sciacca e dell’associazione L’Altra Sciacca (aderenti al Forum di Acireale), si è costituito il Forum sulle Terme di Sciacca.

Le attività divulgative, informative e di sensibilizzazione del Forum sulle Terme di Acireale sono ben documentate sul sito Internet e sulle pagine dei principali social network (Facebook, Twitter e Linkedin) dove, con cadenza quasi giornaliera, vengono pubblicati notizie, informazioni, articoli di stampa e videoclip di servizi televisivi. Molta produzione pubblicistica è stata curata, sensibilizzata o promossa dal Forum e dai suoi coordinatori. Anche il Corriere della Sera si è occupato delle attività del Forum. Il 3 agosto 2011 il quotidiano La Sicilia ha ospitato un accorato intervento del coordinatore del Forum che faceva appello a tutti gli acesi per una mobilitazione generale in favore delle Terme. Hanno fatto seguito altri due intervento ospitati sul quotidiano il 16 settembre e il 2 novembre.

Intensa è stata l’attività di confronto con le istituzioni pubbliche, soprattutto a livello locale.

Il 29 settembre 2011, il Forum ha organizzato il primo incontro operativo fra i suoi associati ed ha invitato a partecipare alcuni esponenti politici locali oltre al liquidatore Margherita Ferro. I coordinatori del Forum hanno inviato lettere di sollecitazione ad un maggior impegno al Consiglio Comunale e al Presidente del Consiglio Comunale di Acireale, al Sindaco di Acireale ed anche al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore al Bilancio competente in materia. In taluni casi hanno ricevuto una risposta, come in occasione dell’incontro con i capigruppo al Consiglio comunale di Acireale organizzato il dicembre 2011 dal compianto Presidente Pietro Filetti; in altri casi, come nell’interlocuzione con la Regione Siciliana, sono ancora in attesa di ricevere una risposta.

Nel corso di questi dieci mesi di attività, i coordinatori del Forum hanno incontrato e sensibilizzato il Presidente della Commissione Bilancio e il Dirigente del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio alla Regione Siciliana; il Sindaco, il Presidente del Consiglio e diversi consiglieri comunali di Acireale; il Presidente della Provincia e alcuni consiglieri provinciali; alcuni parlamentari nazionali e deputati regionali eletti nelle circoscrizioni elettorali ove ricade la città di Acireale; il Presidente e il Direttore generale di Federterme in un incontro svoltosi a Roma il 28 febbraio scorso; gli esponenti del comitato civico Terme di Acireale e i dirigenti del circolo acese del PD che hanno organizzato un incontro pubblico l’11 giugno 2011, in occasione del quale è stato presentato il disegno di legge regionale sul riordino del sistema termale. Non è mancata la partecipazione e la presenza ad incontri pubblici e dibattiti televisivi, soprattutto nelle emittenti regionali. E’ stato presentato a fine anno un bilancio delle attività svolte.

Sono state avanzate due proposte, di costituzione di una Fondazione culturale pubblica per salvaguardare il patrimonio storico delle Terme e di promozione di una campagna di raccolta delle 100 idee per il rilancio delle Terme acesi. Numerosi documenti di studio, corredati da note di accompagnamento e da alcune proposte, sono stati pubblicati sul sito Termediacireale.it che, ormai prossimo alle 20.000 visite, costituisce il presidio attivo di informazione, sensibilizzazione, divulgazione e studio curato dal Forum delle Terme di Acireale.

Più di questo onestamente non si può fare! 

Parco Scientifico e Tecnologico e Sviluppo Italia Sicilia stringono un accordo

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La notizia dal Bollettino del Parco Scientifico e Tecnologico di Sicilia

Salsomaggiore, Abano e Montecatini a confronto

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dalla Gazzetta di Parma. Leggi qui (Gazzetta_PR_1_04_12)

Il dott. Garraffa commissario ad acta dell’azienda autonoma delle Terme

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Il provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana

Va avanti all’ARS il disegno di legge sul termalismo

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Riceviamo e pubblichiamo dal circolo PD di Acireale:

La Regione Siciliana cerca un superconsulente per la liquidazione delle società partecipate


13-FEB-2012 – Avviso pubblico per il conferimento di un incarico di consulente a supporto del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni, ai sensi dell’art. 11, co. 3 della l.r. 6 febbraio 2006, n. 9

Sul sito del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana è stato pubblicato l’avviso pubblico per il conferimento di un incarico di consulente, laureato in Giurisprudenza, che supporterà il Servizio Partecipazioni e Liquidazioni, tra le cui competenze ricadono la supervisione e la vigilanza delle Terme di Acireale SpA e delle Terme di Sciacca SpA

Clicca qui per il link al sito del Dipartimento Bilancio

  • DRG n.75 del 31.01.2012 (15328297)
  • avviso pubblico per il conferimento incarico (15328298)
  • modello di domanda (15328299)