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Archivi del mese: marzo 2013

Il nuovo commissario delle Terme ospite al Rotary club

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L’articolo di Gaetano Rizzo su La Sicilia del 31/3/2013

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Terme di Acireale. Tre anni trascorsi inutilmente. Per colpa di chi è mancato un disegno strategico

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Gli articoli pubblicati sul n.11 del settimanale I Vespri, da sabato 30 marzo in edicola

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TERME DI ACIREALE: PER COLPA DI CHI E’ MANCATO UN DISEGNO STRATEGICO

Il Rotary Club di Acireale ha organizzato, ad esclusivo beneficio dei propri soci, un incontro sul futuro delle Terme di Acireale. Nell’occasione ha invitato a parlare il neo liquidatore delle Terme di Acireale SpA ing.Luigi Bosco, il Sindaco di Acireale avv.Nino Garozzo e il coordinatore del Forum delle Terme di Acireale. Non essendosi trattato di un incontro pubblico, bisogna affidarsi ai resoconti giornalistici per conoscere gli sviluppi e gli esiti di un meeting svoltosi all’insegna della cordialità e della serenità e conclusosi con l’invito del liquidatore Bosco a collaborare tutti insieme perché si possa provare a salvare un complesso che, come lui stesso ha dichiarato a proposito delle Terme, sembra ai più un malato terminale. Le sensazioni del meeting organizzato dal presidente del Rotary, l’ing. Alfio Grassi, sembrano tutte positive. Il Forum ha ricostruito lo stato dell’arte della vicenda, passando in rassegna i principali provvedimenti amministrativi e legislativi che nel tempo hanno determinato: la pubblicizzazione (nel 1954) delle Terme di proprietà dei Pennisi di Floristella e la costituzione dell’azienda autonoma; la trasformazione (nel 1999) dell’azienda in società per azioni, mai avvenuta in realtà poiché la spa (attiva solo dal 2006) è stata creata in affiancamento all’azienda autonoma che continuava a controllare la prima; la previsione (con legge del 2004) di far confluire il personale dell’azienda autonoma in un ruolo speciale ad esaurimento della Regione Siciliana, in modo da riassorbire nell’alveo pubblico eventuali futuri esuberi di personale (puntualmente verificatisi con il piano industriale approvato dalla spa); la liquidazione dell’azienda autonoma, sancita con legge del 2007, ma non ancora completata; infine la legge del 2010 la n.11, con la quale si è decretata pure la liquidazione della società di gestione (tuttora in corso) e si è stabilito di avviare la privatizzazione sostanziale degli stabilimenti mediante gara ad evidenza pubblica, ancora non espletata. Per il Forum, da tale situazione, molto incerta sul versante delle prerogative giuridiche dei diversi attori coinvolti (Regione, società di gestione ed azienda autonoma), è venuto fuori un quadro molto complicato, reso ancor più difficile dallo stato aziendale rarefatto e comatoso in cui versano le Terme di Acireale ormai da diversi anni. Nel ricordare l’impegno del Lions club di Acireale sulla vicenda, il Forum ha richiamato le principali iniziative assunte dal coordinamento associativo (che conta ben 25 adesioni al momento), il modello di impegno civile che ha rappresentato in città ma anche fuori dalle mura locali – poiché anche a Sciacca si è costituito analogo Forum – e ha passato in rassegna i principali protagonisti degli ultimi anni, alcuni dei quali come l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex liquidatore Margherita Ferro si sono contraddistinti per iniziative, dettate più dall’emotività del momento, che da un reale disegno strategico volto a contemperare le esigenze di liquidazione di una società partecipata da decenni in perdita con la necessità di rilanciare su basi nuove il termalismo in Sicilia. Su questi obiettivi sarà chiamato a misurarsi il neo Governatore Rosario Crocetta che, al momento, è assorbito da altre priorità, lasciando al liquidatore Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, la soluzione delle prime incombenze. Una delle prime, come ha ricordato lo stesso liquidatore in occasione dell’incontro del Rotary, è legata alla vicenda dei due immobili – il centro polifunzionale e l’albergo Excelsior Palace – che Unicredit ha pignorato poiché la Regione non ha pagato alcune rate del mutuo contratto a suo tempo per l’onerosa ristrutturazione dell’ex pastificio Leonardi. L’ing.Bosco ha ottenuto al momento una proroga fino al mese entrante per veder di poter dipanare il nodo della matassa, ma non è escluso che, se la banca farà valere fino in fondo le proprie prerogative e la Regione non troverà i soldi per pagare il pregresso, i due immobili saranno requisiti e messi all’asta, con duplice grave perdita per la città di Acireale: da un lato, non si sa in quali mani potrà finire l’albergo delle Terme; dall’altro, la privatizzazione degli stabilimenti termali risulterà meno appetibile ai potenziali investitori privati, perché nel pacchetto non rientrerebbero l’albergo e il centro polifunzionale che, come è noto, sono cespiti che creano positive complementarietà con l’offerta di prestazioni termalistiche. Sul punto, è intervenuto pure il Sindaco di Acireale Nino Garozzo il quale ha ricostruito puntualmente i momenti salienti della vicenda che, nel dicembre 2011, portò allo sfratto dei vecchi gestori morosi dell’Excelsior Palace. Il primo cittadino acese, tuttavia, ha precisato che la destinazione d’uso dell’immobile è vincolata e, dunque, chiunque dovesse aggiudicarsi l’albergo non potrà che mantenerne la originaria funzione recettiva. I rischi di una speculazione finanziaria, tuttavia, rimangono alti, qualora l’albergo, espropriato da Unicredit, dovesse essere venduto all’asta per un prezzo inferiore al suo reale valore di mercato. Ma la città, ha promesso Garozzo, vigilerà attentamente.

Saro Faraci

TRE ANNI TRASCORSI INUTILMENTE

Riepiloghiamo lo stato dell’arte della vicenda. E’ con la legge n.11 del 12 maggio del 2010 che la società di gestione Terme di Acireale SpA, insieme a quella di Sciacca, è stata posta in liquidazione. In quella stessa legge, si prevedeva – entro 180 giorni dalla riunificazione delle azioni delle vecchie aziende autonome e delle società di gestione in capo al Dipartimento Tesoro della Regione – di procedere all’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali. In realtà tale riunificazione, non priva di cavilli giuridici e non esente da rischio di contenzioso, si è ultimata solo alla fine del 2012 e da allora sono iniziative le procedure per privatizzare la gestione delle Terme di Sciacca e quelle di Acireale. Il bando di Sciacca è già stato pubblicato ma, data l’assenza di manifestazioni di interesse dei privati, il Sindaco della città Fabrizio Di Paola ha chiesto alla Regione di prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle offerte. Il bando per privatizzare le Terme di Acireale deve essere ancora pubblicato perché non tutte le complesse questioni giuridiche sono state ancora risolte. Se ne dovrà occupare il nuovo liquidatore, l’ing.Luigi Bosco, da poco nominato dal Presidente Rosario Crocetta, che sarà chiamato a dialogare più intensamente con la Regione per operare contemporaneamente su due fronti: portare a compimento la liquidazione delle Terme di Acireale SpA e facilitare il percorso che condurrà alla redazione e alla successiva pubblicizzazione del bando

S.F.

Terme di Acireale: riparte il dialogo tra politica e società civile

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Dal settimanale L’Eco delle Aci

TERME DI ACIREALE: RIPARTE IL DIALOGO TRA POLITICA E SOCIETA’ CIVILE

Interessante incontro al Rotary Club di Acireale sul futuro delle Terme giovedì 21 marzo, al quale ha partecipato pure il Forum permanente.

Ne abbiamo parlato con il presidente del sodalizio Alfio Grassi, con il sindaco di Acireale Nino Garozzo e con il neo liquidatore della società Terme di Acireale SpA Luigi Bosco.

Clima di grande cordialità e serenità, nella prospettiva di avvicinare, più che allontanare, la società civile e quella politica in una città, quella di Acireale, colpita duramente dalla crisi economica in atto. La ricostruzione dello stato dell’arte della complessa vicenda, a partire dalla legge n.11 del 2010, è servita a valutare i termini del problema dato che ancora oggi si attende, a differenza di Sciacca, la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento della gestione ai privati.

E qui sta il nodo del problema, poichè fin dai primi giorni del suo mandato l’ing.Bosco ha dovuto affrontare la spinosa questione del pignoramento Unicredit dei due immobili, l’albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale, sui quali gravano rate di mutuo scadute e mai onorate dalla Regione Siciliana.

Per il momento, il liquidatore è riuscito ad ottenere un rinvio della discussione della causa e sta mediando per far sì che il provvedimento sia limitato al solo centro polifunzionale, svincolando l’albergo in che modo che possa rientrare nel pacchetto di strutture da affidare alla gestione dei privati. Il sindaco Garozzo, da parte sua, teme che i ritardi nella pubblicazione del bando possano favorire operazioni di speculazione sull’albergo ove messo in vendita da Unicredit; tuttavia, la destinazione d’uso è vincolata e, dunque, anche nel caso in cui l’albergo non dovesse rientrare nel pacchetto da destinare ai privati, l’acquirente sarebbe tenuto a riavviare l’attività alberghiera senza variazioni rispetto alle funzioni per le quali originariamente l’edificio fu previsto.

Altro aspetto delicato riguarda il progressivo recupero del tempo perduto sul versante delle prestazioni, dato che l’attività è ridotta al lumicino e genera ricavi per poche decine di migliaia d’euro. L’ing.Bosco ha promesso che farà il possibile, con le poche risorse a disposizione, per far ripartire l’attività termale e provare a soddisfare le esigenza di una clientela che, ove gli impianti funzionassero, non mancherebbe sicuramente. Nodo cruciale di tutte le possibili imminenti iniziative – hanno convenuto all’unisono l’avv.Garozzo e il liquidatore delle Terme – è  l’impegno in prima persona del Presidente della Regione on. Rosario Crocetta che, in campagna elettorale ad Acireale, dichiarò di voler imprimere una direzione diversa rispetto al governo precedente sull’intera vicenda.
Saro Faraci

Il Sindaco di Sciacca chiede alla Regione di prorogare i termini di scadenza del bando di privatizzazione delle Terme

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dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
PRIVATIZZAZIONE TERME: PROROGARE IL BANDO

22/03/2013 11.55Il sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto al governo regionale di prorogare i termini di scadenza del bando per la valorizzazione delle Terme di Sciacca. Una lettera è stata inviata oggi all’indirizzo del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, dell’assessore regionale all’Economia Luca Bianchi e dei vertici di Sviluppo Italia Sicilia. “La Regione Siciliana – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola nella lettera al presidente Rosario Crocetta – lo scorso dicembre ha pubblicato il bando per “l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca nonché le attività accessorie e complementari, ai sensi dell’art. 21 c. 1 della legge regionale n. 11/2010”. Nell’avviso pubblico, pubblicato in estratto sulla GURS Parte II n. 50 del 14 dicembre 2012, è stata fissata la data del 28 marzo 2013 quale termine ultimo per la ricezione in Assessorato delle manifestazioni di interesse. Non avendo avuto notizie sulla formalizzazione di manifestazioni di interesse e ritenendo la strada individuata nel suddetto avviso pubblico quella più giusta per la valorizzazione di un bene di così straordinario valore da un punto di vista storico, identitario ed economico, si chiede al Governo Regionale una proroga dei termini di scadenza”. “Nell’autorizzare la proroga, – aggiunge il sindaco Fabrizio Di Paola – si chiede nel contempo di rivedere opportunamente le modalità di pubblicizzazione del bando. Il testo dell’avviso pubblico – se non è stato già fatto – dovrà essere tradotto in altre lingue, come l’inglese, e pubblicato con gli strumenti più efficaci per dare al bando una risonanza internazionale. Le Terme rappresentano una grande occasione per Sciacca e per la Sicilia ed una irripetibile opportunità per chi verrà ad investire nella nostra terra. Lo scopo deve essere quello di suscitare il massimo dell’interesse e di raggiungere operatori internazionali qualificati, di provata esperienza nel settore termale e del benessere, che credano nell’investimento, che sappiano rilanciare con professionale serietà le Terme di Sciacca, innescando un processo virtuoso di produttività e di sviluppo”. “Nelle more che si raggiunga il comune obiettivo di rilancio e valorizzazione, – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola – è auspicabile che prosegua l’attuale attività di gestione, anche in regime commissariale, al fine di programmare e assicurare l’apertura delle strutture termali per l’ormai imminente stagione turistica. Al gestore dovrà, a nostro avviso, essere consentito di reclutare il personale necessario al regolare funzionamento degli stabilimenti. L’apertura è condizione fondamentale per il mantenimento dell’integrità del patrimonio e dell’appeal delle Terme di Sciacca. Agli operatori economici interessati si deve dar modo di visitare gli stabilimenti perfettamente funzionanti e a pieno regime. In tal modo si raggiungerà anche l’obiettivo di dare risposte occupazionali al personale che nel tempo è stato utilizzato”.

Terme di Acireale, quale futuro?

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foto-rotaryLe slides dell’intervento del coordinatore del Forum Rosario Faraci (TERME DI ACIREALE)

 

Eco delle Aci: nuovo liquidatore per le Terme

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L’articolo apparso oggi su L’Eco delle Aci

NUOVO LIQUIDATORE PER LE TERME DI ACIREALE

La Regione Siciliana ha nominato un nuovo liquidatore della società Terme di Acireale SpA.

E’ l’ingegner Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, molto vicino politicamente all’on. Rosario Crocetta, essendo stato candidato alle regionali per la lista del Presidente della Regione.

Il nuovo liquidatore, che subentra a Giuseppe Triolo a sua volta nominato da Lombardo dopo le dimissioni di Margherita Ferro, è già all’opera per cercare di traghettare le Terme di Acireale verso i privati, una volta che il bando sarà esitato dall’Assessorato all’Economia e reso pubblico sulla Gazzetta Uffiicale.

Non sarà un compito facile.

Ci sono molte vertenze e pendenze giuridiche, in primis la vicenda dell’immobile che ha ospitato fino a dicembre 2011 l’albergo Excelsior Palace che, salvo che vi sia una nuova intesa fra Regione e la banca creditrice, appare prossimo al pignoramento da parte di Unicredit. Nei giorni scorsi, l’ing.Bosco ha rilasciato un’intervista dalla quale emerge un atteggiamento prudente e la volontà di procedere secondo le indicazioni della Regione Siciliana.

Tuttavia, dal gabinetto dell’on. Crocetta tali indicazioni non sono ancora pervenute. Giovedì 21 marzo, su invito del Presidente Alfio Grassi, l’ing.Bosco sarà ospite del Rotary Club di Acireale per parlare delle Terme.

Frattanto il Lions Club, promotore del Forum, ha ripreso i contatti con il Sindaco di Acireale Nino Garozzo che, dopo aver più volte glissato l’argomento nei mesi scorsi, adesso si è reso disponibile a partecipare ad un’assemblea cittadina organizzata dal club acese presieduto dal prof. Rosario Musmeci.

Saro Faraci

17/03/2013

La chiusura del complesso termale una profonda ferita all’economia e al turismo della nostra terra

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Uno stralcio del discorso del Presidente del Lions Club di Acireale Rosario Musmeci, in occasione della celebrazione della LXVII Charter Night del Club dell’8 marzo scorso.

“Continuiamo ad essere proiettati verso l’esterno, verso la comunità in cui siamo inseriti, sia con interventi umanitari, sia adoperandoci per essere, in questo tempo di crisi, promotori di opinione, fautori di dialogo, strumenti di pressione sulla pubblica amministrazione. È di lunedì scorso l’incontro che ho avuto con il Sindaco di Acireale, nel corso del quale ho chiesto ancora una volta di farsi promotore di iniziative che mantengano viva nella città e nelle stanze della politica della Regione Sicilia la profonda ferita inflitta all’economia ed al turismo della nostra terra con la chiusura del complesso termale e con la farraginosa  macchina burocratica e politica che blocca ancora qualsiasi ipotesi di soluzione positiva del problema”.

Salvare le Terme, lanciando il bando

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L’articolo sul quotidiano La Sicilia del 16 marzo 2013, di Marica Pappalardo

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L’ing.Luigi Bosco nuovo liquidatore delle Terme di Acireale

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Come annunciato ieri da Rei TV, nel servizio telegiornalistico delle ore 14.00, l’Ing.Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, primo dei non eletti nella lista Crocetta alle ultime elezioni regionali, è stato nominato dal Presidente della Regione liquidatore della società Terme di Acireale spa. Il precedente liquidatore è stato, per un certo tempo, Giuseppe Triolo nominato dall’ex Presidente Raffaele Lombardo, dopo le dimissioni di Margherita Ferro, candidata alle elezioni regionali scorse ma non eletta. L’ing.Bosco nei prossimi giorni terrà una conferenza stampa alla presenza del Presidente Crocetta

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Nella querelle Crocetta-Lombardo per le nomine spunta il nome del liquidatore delle Terme di Acireale

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Leggi qua l’articolo di Sicilia Informazioni del 23 febbraio 2013, che riferisce della recente denuncia fatta dal deputato Piscitello (PdS) a proposito delle nomine fatte da Rosario Crocetta. La risposta del neo Presidente della Regione non si è fatta attendere. Fra gli uomini fedelissimi dell’ex Presidente Raffaele Lombardo viene fatto da Crocetta il nome di Giuseppe Triolo, attuale liquidatore delle Terme di Acireale SpA, nominato in sostituzione della dimissionaria Margherita Ferro, candidata alle ultime elezioni regionali, e risultata poi non eletta.

L’Associazione L’Altra Sciacca

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Bando delle Terme agli sgoccioli … chi se ne sta occupando?

Il 10 dicembre 2012 sono stati pubblicati i documenti relativi all’avviso pubblico per la “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo-termali e idro-minerali di Sciacca“. Si tratta del “famoso” bando per individuare i privati interessati alla gestione delle nostre Terme e del relativo patrimonio immobiliare e non. Infatti le Terme di Sciacca, costituite tramite sottoscrizione di azionariato popolare che è giusto ricordare, rappresentano un patrimonio di straordinaria bellezza e unicità al mondo e che stanno per essere concesse per un tempo, piuttosto ampio, a un investitore privato.

Proprio in virtù del legame con la città e dopo una gestione regionale approssimativa, probabilmente le Terme sarebbe stato meglio affidarle proprio al Comune di Sciacca. Ma i fatti dimostrano altro e il meccanismo che prevede la gestione delle Terme in mano ad un privato è ormai avviato. L’unica azione possibile in questo momento è di controllo e vigilanza affinché la gestione sia affidata a un serio e affidabile imprenditore o gruppo imprenditoriale, che abbia competenze e capitali per rilanciare l’offerta complessiva termale a vantaggio di tutta la città. Lo ha ribadito anche di recente il sindaco Di Paola incontrando il presidente Crocetta in visita a Sciacca.

L’unico modo per individuare gli imprenditori interessati e scegliere la soluzione migliore è creare la massima partecipazione possibile, mettendo in concorrenza tra loro i privati. Solo in questo modo vengono scremati gli eventuali “millantatori” e inquadrata la migliore offerta per i cittadini e il territorio. Tutto questo passa da una pubblicità certosina a livello nazionale e internazionale: il bando, i documenti e l’avviso di interesse vanno portati direttamente a conoscenza dei gruppi imprenditoriali più prestigiosi e conosciuti!

La peggiore situazione possibile è che alla scadenza dell’avviso nessuna offerta sia pervenuta, abbassando il valore dell’offerta per i possibili bandi successivi, o che si presentino i “soliti noti” con offerte svantaggiose per la Città e i cittadini. Per scongiurare tale caso si deve intervenire adesso per intraprendere tutte quelle azioni necessarie alla massima diffusione internazionale delle notizie e  delle documentazioni relative al bando, affinché chi è interessato ne prenda atto e partecipi alla selezione.

Un’idea di immediata realizzazione deve essere quella di promuovere un “pacchetto pubblicitario” dell’equazione «Sciacca+Terme+Territorio+Storia/Arte» che includa le caratteristiche delle risorse termali, coniugate alla ricchezza del territorio sia dal punto di vista storico-artistico che paesaggistico. Tutto ciò per rendere l’idea a chi non conosce Sciacca e vuole venire qui ad investire, di come la Città sia veramente un diamante incastonato nella coste siciliane.

Per questo motivo L’AltraSciacca, oltre a riproporre sul proprio sito i documenti relativi al bando corredati da un sintetico book fotografico rappresentativo di Sciacca, frutto delle passate edizioni di Sciacca Vista da Noi, (vedi fine articolo) invierà tutto il materiale informativo ai grandi gruppi imprenditoriali alberghieri nella speranza di catalizzare la loro curiosità. Questo è quello che può fare un’associazione di promozione sociale come la nostra, innamorata della propria città e interessata al suo futuro.

Un’altra prospettiva però deve essere considerata, e cioè che azioni simili alla nostra siano intraprese a livello istituzionale. Chi possiede attualmente le Terme, cioè la Regione Sicilia, deve farsi carico di pubblicizzare al massimo la possibilità di gestione privata. In questo senso chiediamo:

  • Un ente istituzionale regionale, come ad esempio l’Assessorato Regionale all’Economia  o l’Assessorato Regionale al Turismo, si sta occupando di pubblicizzare e, se possibile, proporre direttamente il bando a grandi e prestigiosi gruppi imprenditoriali internazionali?
  • Alla recente BIT di Milano, probabilmente il più grande evento del settore turistico in Italia, è stato presentato e pubblicizzato l’avviso di interesse?

Se la risposta a queste domande è negativa, è necessario prorogare la scadenza del bando prevista per il 28 marzo e attivare un incessante lavoro di promozione delle Terme di Sciacca, attirando il maggior numero di proposte interessanti e respingendo le offerte svantaggiose.

Bando Terme di Sciacca, a fine marzo scade il termine.

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dal sito del Corriere di Sciacca

BANDO TERME, A FINE MARZO SCADE IL TERMINE. L’ALTRASCIACCA: “MONITORARE SENZA SOSTA”

01/03/2013 17.56

Ricreiamo e pubblichiamo l’appello rivolto dall’Associazione “L’ALTRASCIACCA”.

Il 10 dicembre 2012 sono stati pubblicati i documenti relativi all’avviso pubblico per la “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo-termali e idro-minerali di Sciacca“. Si tratta del “famoso” bando per individuare i privati interessati alla gestione delle nostre Terme e del relativo patrimonio immobiliare e non. Infatti le Terme di Sciacca, costituite tramite sottoscrizione di azionariato popolare che è giusto ricordare, rappresentano un patrimonio di straordinaria bellezza e unicità al mondo e che stanno per essere concesse per un tempo, piuttosto ampio, a un investitore privato. Proprio in virtù del legame con la città e dopo una gestione regionale approssimativa, probabilmente le Terme sarebbe stato meglio affidarle proprio al Comune di Sciacca.

Ma i fatti dimostrano altro e il meccanismo che prevede la gestione delle Terme in mano ad un privato è ormai avviato. L’unica azione possibile in questo momento è di controllo e vigilanza affinché la gestione sia affidata a un serio e affidabile imprenditore o gruppo imprenditoriale, che abbia competenze e capitali per rilanciare l’offerta complessiva termale a vantaggio di tutta la città. Lo ha ribadito anche di recente il sindaco Di Paola incontrando il presidente Crocetta in visita a Sciacca.

L’unico modo per individuare gli imprenditori interessati e scegliere la soluzione migliore è creare la massima partecipazione possibile, mettendo in concorrenza tra loro i privati. Solo in questo modo vengono scremati gli eventuali “millantatori” e inquadrata la migliore offerta per i cittadini e il territorio.

Tutto questo passa da una pubblicità certosina a livello nazionale e internazionale: il bando, i documenti e l’avviso di interesse vanno portati direttamente a conoscenza dei gruppi imprenditoriali più prestigiosi e conosciuti! La peggiore situazione possibile è che alla scadenza dell’avviso nessuna offerta sia pervenuta, abbassando il valore dell’offerta per i possibili bandi successivi, o che si presentino i “soliti noti” con offerte svantaggiose per la Città e i cittadini.

Per scongiurare tale caso si deve intervenire adesso per intraprendere tutte quelle azioni necessarie alla massima diffusione internazionale delle notizie e delle documentazioni relative al bando, affinché chi è interessato ne prenda atto e partecipi alla selezione. Un’ idea di immediata realizzazione deve essere quella di promuovere un “pacchetto pubblicitario” dell’equazione «Sciacca+Terme+Territorio+Storia/Arte» che includa le caratteristiche delle risorse termali, coniugate alla ricchezza del territorio sia dal punto di vista storico-artistico che paesaggistico.

Tutto ciò per rendere l’idea a chi non conosce Sciacca e vuole venire qui ad investire, di come la Città sia veramente un diamante incastonato nella coste siciliane. Per questo motivo L’AltraSciacca, oltre a riproporre sul proprio sito i documenti relativi al bando corredati da un sintetico book fotografico rappresentativo di Sciacca, frutto delle passate edizioni di Sciacca Vista da Noi, invierà tutto il materiale informativo ai grandi gruppi imprenditoriali alberghieri nella speranza di catalizzare la loro curiosità. Questo è quello che può fare un’associazione di promozione sociale come la nostra, innamorata della propria città e interessata al suo futuro.

Un’altra prospettiva però deve essere considerata, e cioè che azioni simili alla nostra siano intraprese a livello istituzionale. Chi possiede attualmente le Terme, cioè la Regione Sicilia, deve farsi carico di pubblicizzare al massimo la possibilità di gestione privata. In questo senso chiediamo: Un ente istituzionale regionale, come ad esempio l’Assessorato Regionale all’Economia o l’Assessorato Regionale al Turismo, si sta occupando di pubblicizzare e, se possibile, proporre direttamente il bando a grandi e prestigiosi gruppi imprenditoriali internazionali? Alla recente BIT di Milano, probabilmente il più grande evento del settore turistico in Italia, è stato presentato e pubblicizzato l’avviso di interesse?

Se la risposta a queste domande è negativa, è necessario prorogare la scadenza del bando prevista per il 28 marzo e attivare un incessante lavoro di promozione delle Terme di Sciacca, attirando il maggior numero di proposte interessanti e respingendo le offerte svantaggiose.

Di seguito i link per il download dei documenti pubblicati sul sito della Regione Sicilia. Estratto Bando (nuova finestra) Disciplinare e capitolato tecnico (nuova finestra) Decreto (nuova finestra) Schede tecniche (nuova finestra)