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Archivi del mese: gennaio 2016

La Città di Acireale e il liquidatore delle Terme convocati il 3 febbraio all’ARS


L’articolo su La Sicilia di Salvo Cutuli

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Terme di Acireale: ormai è una situazione nel mezzo della notte


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Cattiva la gestione regionale del termalismo pubblico in Sicilia


L’articolo su La Sicilia del 26/1 di Gaetano Rizzo

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Acireale, rilanciare il termalismo in Sicilia partendo dal benessere


l’articolo su Sicilia Journal

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ACIREALE – Ha disertato l’incontro al quale aveva chiesto di partecipare Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo, per parlare di termalismo e della proposta di creare una rete turistica dei comuni termali, stanziando ben 200.000 euro nel nuovo piano di propaganda turistica della Regione Siciliana. Le fibrillazioni in seno al governo regionale e le vicende bollenti delle Terme acesi degli ultimi giorni hanno suggerito al suo entourage di assumere grande prudenza nel prendere impegni che il presidente Crocetta o l’assessore all’Economia Baccei potrebbero di fatto impedirgli. Tuttavia, il convegno del Distretto 108YB del Lions Club, al quale hanno partecipato oltre 200 persone provenienti da ogni parte dell’isola, è andato benissimo lo stesso e sono venute fuori alcune iniziative concrete. La prima è di inviare a breve tutte le proposte emerse dal convegno allo stesso assessore Barbagallo il quale, nonostante l’assenza, ha assicurato comunque di farsi carico del progetto lionistico siciliano di rilanciare un settore che, mentre altrove è fonte di ricchezza e occasione di sviluppo turistico, da noi stenta a decollare. Bisogna vedere tuttavia che margini di manovra politici avrà l’assessore. La seconda iniziativa l’ha annunciata in apertura il presidente del Lions di Acireale Rosario Faraci il quale, rivoltosi nei giorni scorsi ufficialmente al presidente della Commissione Bilancio all’ARS on. Vincenzo Vinciullo in merito alla delicata vicenda delle Terme che il Forum ormai monitora da anni, ne ha ricevuto la disponibilità e dunque presto una delegazione acese, in testa il sindaco Roberto Barbagallo, sarà ricevuta in audizione parlamentare per verificare, ove esistessero, gli ulteriori possibili margini di manovra per scongiurare il fallimento delle Terme di Acireale.

Fari puntati sulle vicende delle Terme di Santa Venera e di Santa Caterina, con gli interventi del sindaco Barbagallo, dell’on. Angela Foti presente come il primo cittadino acese per tutta la durata dell’incontro, del presidente dell’Accademia Zelantea Giuseppe Contarino, dello stesso presidente del Lions Rosario Faraci, di Mario Scandura coordinatore del Forum permanente e del liquidatore delle Terme acesi Gianfranco Todaro. Ma non si è parlato solo di Acireale al convegno organizzato dal Lions e ospitato nella prestigiosa sede dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, e svoltosi con il patrocinio dell’Associazione Italiana degli Insegnanti di Geografia. Il Prof. Giuseppe Rocca dell’Università di Genova e la delegata del Governatore Lions Elena Di Blasi dell’Università di Messina hanno illustrato, in modo chiaro, quali sono le nuove frontiere del termalismo del wellness in Italia (significative al riguardo le esperienze di Pre-Saint Didier, San Pellegrino e Bormio) e ciò che è possibile fare in Sicilia, mettendo a sistema il grande patrimonio di risorse termali di cui dispone la nostra isola. Al dibattito, interessantissimo, sono state raccontate storie di chi il termalismo lo fa sul serio (la famiglia Marino ad Alì Terme), di chi vuole provare a farlo sfruttando le acque e i fanghi di origine vulcanica (Placido Distefano con le Salinelle a Palermo), di chi ha lanciato un grido di dolore per lo stato in cui versano le Terme pubbliche (Vito Favetta a Sciacca), di chi infine sta provando a mettere in rete tutte le esperienze termalistiche private e pubbliche in Sicilia (l’Ancot, la rete dei comuni termali, con il vicepresidente nazionale Lorenzo Grasso). Il convegno è stato concluso dal Governatore del Lions Sicilia dott. Francesco Freni Terranova il quale ha rimarcato l’importanza delle risorse termali come fonti di benessere e turismo nella nostra isola.

R.S.

Il Forum scrive al Presidente della Commissione Bilancio all’ARS Vincenzo Vinciullo


Copia della lettera inviata dal Presidente del Lions e Co-coordinatore del Forum permanente per le Terme di Acireale

 

Lettera Lions On. Vinciullo

Il termalismo in Sicilia. Salute benessere e turismo


dal sito Tuttolions

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Oltre duecento persone, forse di più, ieri sera convenuti alla prestigiosa Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, nel cuore del barocco e della cultura di Acireale, città a forte vocazione turistica, di cui le Terme sono e rimarranno un pezzo importante dell’offerta di benessere e di salute. 

E’ in quella sede che si è organizzato il convegno distrettuale “Il termalismo in Sicilia. Salute benessere e turismo”. L’assise del Distretto 108YB di Sicilia – alla quale erano presenti fra gli altri i Past Governatori Silvio Cavallaro, Salvatore Giacona e Giuseppe Ingrassia – ha centrato pienamente tutti gli obiettivi che gli organizzatori – ben diciotto clubs della IV e V circoscrizione, il Lions Club di Acireale e la delegata distrettuale al tema Elena Di Blasi – si erano prefissati: informare soci lions e società civile, sensibilizzare l’opinione pubblica, pungolare le istituzioni e formulare proposte.

E, nelle conclusioni, il Governatore Francesco Freni Terranova, molto contento per la riuscita della manifestazione, ha rimarcato l’importanza di due finalità del Lions International – “Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza” e “Partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità” – che danno titolo ai Lions siciliani per occuparsi di una questione molto articolata e complessa come il termalismo.

Dal convegno sono uscite fuori due novità rilevanti. La prima. Un documento di sintesi dei lavori, con le proposte e le denunce di chi ha partecipato al dibattito, sarà indirizzato all’attenzione dell’Assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo che ieri sera, per la concomitanza di molti impegni istituzionali, ha deciso di andare altrove e non ad Acireale, pur manifestando la propria disponibilità ad ascoltare i Lions in materia di turismo termale.

Una seconda novità è stata annunciata dal Presidente del Lions di Acireale, in apertura. A seguito delle sollecitazioni del Forum permanente, promosso proprio dai Lions acesi dal 2011, il Presidente della Commissione Bilancio all’ARS on.Vincenzo Vinciullo, si attiverà prontamente per convocare in audizione il Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, il Liquidatore delle Terme avv. Gianfranco Todaro e tutti gli altri attori istituzionali che riterrà abbiano titolo per partecipare ad una riunione così importante, dove sarà fatto il punto della situazione rispetto alla vicenda delle Terme acesi, di cui si prospetta addirittura il fallimento della società di gestione pubblica.

Ieri sera, il convegno – patrocinato dall’Associazione Italiana degli Insegnanti di Geografia e dall’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici – è stato aperto dagli indirizzi di saluto del Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, del Presidente dell’Accademia Giuseppe Contarino, del Presidente del Lions di Acireale Rosario Faraci, dei presidenti della IV e V circoscrizione Alfio Forzese e Aldo Di Paola, del delegato responsabile al tema di studio Mariella Sciammetta.

Poi è stata la volta di Elena Di Blasi, delegata distrettuale al tema “Le risorse termali fonte di benessere e turismo in Sicilia” che ha inquadrato, anche dal punto di vista storico e geografico, l’importanza del termalismo in Sicilia, patrimonio di rilevante importanza per almeno cinque delle nove province isolane.

Ma il termalismo sta cambiando, da una dimensione salutistica-sociale ad una più aperta al benessere ed al wellness. Di ciò ha parlato Giuseppe Rocca, professore di Geografia all’Università di Genova, che ha ripercorso tutte le tappe, normative, settoriali e financo sociologiche, che hanno segnato il passaggio al termalismo del benessere, ricordando gli esempi virtuosi di Pre-Saint Didier, di Bormio e di San Pellegrino, stazioni termali e del benessere, che attirano centinaia di migliaia di visitatori e clienti all’anno, contribuendo attivamente al rilancio delle destinazioni turistiche locali. In Sicilia, invece, siamo ancora molto indietro, nonostante la Regione abbia un bel patrimonio termale.

Ed è questo dato che è emerso dal dibattito che ha registrato gli interventi di chi il termalismo lo fa sul serio pur fra grandi difficoltà (Mariano Marino, amministratore dell’omonimo stabilimento di famiglia ad Alì Terme); di chi sta provando a scoprire una dimensione nuova del termalismo di origine vulcanico (il lion Placido Distefano, del L.C. di Paternò, che ha raccontato l’esperienza delle Salinelle); di chi ha denunciato fortemente il degrado delle Terme locali pubbliche (il lion Vito Favetta, del L.C. Sciacca Terme); di chi ha ricordato come i Lions si sono mossi negli ultimi cinque anni per salvare il termalismo cittadino (Mario Scandura del L.C. Acireale, co-coordinatore del Forum permanente); di chi, infine, le Terme pubbliche le sta amministrando in una difficile fase a cavallo tra liquidazione e fallimento, con forte negligenza del socio pubblico regionale (Gianfranco Todaro, liquidatore delle Terme di Acireale SpA).

Non sono mancati due importanti contributi, quello di Lorenzo Grasso (vice presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Termali) e quello del deputato regionale Angela Foti che hanno ricordato l’iter di alcuni provvedimenti – la costituzione del Distretto produttivo del termalismo, il primo e i tavoli tecnici del Movimento cinque stelle per il rilancio del turismo dell’acqua in Sicilia, la seconda – di sicura rilevanza per il sostegno all’offerta termalistica isolana.

Le conclusioni di Franco Freni Terranova hanno suggellato una serata che passerà alla storia per il modo in cui i Lions siciliani si sono schierati compatti “senza se e senza ma” in difesa delle risorse termali, fonti di benessere e turismo per la nostra isola.

Le proposte del Forum al convegno “Il termalismo in Sicilia”


L’intervento del Co-coordinatore del Forum dott. Mario Scandura al convegno “Il termalismo in Sicilia. Salute benessere e turismo”

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Le terme di Acireale sono state in più occasioni oggetto di attenzione del Lions club acese. Il 9 aprile 2011 il nostro club ha organizzato, a cura del Comitato “Per l’Economia di Acireale”, un incontro pubblico invitando esperti del termalismo nazionali, tecnici dell’economia e del turismo regionali, investitori pubblici e privati, per fornire elementi di giudizio e di discernimento sui possibili scenari di sviluppo e sulle ipotesi di riposizionamento delle Terme.

Nel corso dei lavori sono state individuate linee guida da seguire nell’avviato processo di privatizzazione e a conclusione del convegno è stato redatto un documento di sintesi con proposte, idee e suggerimenti che, nei giorni successivi, è stato consegnato al Presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana e al Dipartimento bilancio dell’Assessorato all’economia.

Con il documento si è richiesto, fra l’altro, alla Regione Siciliana:

  • l’incremento delle finanze in modo da assicurarsi la disponibilità di primario advisor per la redazione del bando di gara per la privatizzazione e per la ricerca di operatori del settore.

Per tenere viva l’attenzione sul tema, in data 1 giugno 2011 è stato costituito il Forum permanente sulle Terme di Acireale coordinato dal prof. Rosario Faraci, attuale presidente del Lions club di Acireale, e dal sottoscritto.

Il Forum costituisce un presidio attivo di informazione, documentazione e studio sulle opportunità di rilancio del complesso termale di Acireale. E’ un metodo di lavoro ispirato ad una logica di ampia inclusività nei processi decisionali e dunque di partecipazione attiva della cittadinanza.

Il Forum è presente attraverso il sito internet www.termediacireale.it che costituisce il suo organo ufficiale, con la formale adesione di 25 associazioni e anche il Corriere di Sciacca e l’Altra Sciacca hanno aderito alla nostra campagna di informazione e di sensibilizzazione e hanno replicato nella cittadina agrigentina l’esperienza del Forum acese.

Nella passata legislatura comunale i coordinatori del Forum permanente sono stati ascoltati dalla Conferenza dei Capigruppo e sono stati accolti in audizione dalla commissione comunale sviluppo economico.

Durante questa legislatura comunale, iniziata nel mese di luglio 2014, il Forum è stato ufficialmente cooptato in due riunioni a Palermo, presso l’Assessorato al bilancio, promosse dal Sindaco di Acireale ing. Roberto Barbagallo e dal deputato regionale acese on. Nicola D’Agostino. Sempre nel corso dell’anno 2015 i coordinatori del Forum hanno partecipato ad un incontro informale con i componenti la commissione consiliare Turismo e Cultura e all’incontro ristretto tempestivamente organizzato dal sindaco di Acireale per conoscere il programma dell’avv. Gianfranco Todaro, da poco nominato liquidatore della società Terme di Acireale SpA in liquidazione.

Nello scorso mese di dicembre (11.12.2015) il Consiglio Comunale di Acireale ha dedicato un’intera seduta all’approfondimento del tema delle Terme di Acireale, quali ospiti per un’audizione hanno partecipato l’avv. Gianfranco Todaro liquidatore della società Terme e il Prof. Rosario Faraci nella sua qualità di Presidente del Lions Club Acireale e di co-coordinatore del Forum permanente delle Terme.

L’affidamento della gestione delle Terme di Acireale ai privati, prevista dalla legislazione regionale, non può avvenire se non si completa e si pubblica il bando di privatizzazione la cui redazione è stata affidata dal Governo Lombardo alla società regionale partecipata Sviluppo Italia Sicilia.

La proposta ufficialmente formulata nell’anno 2011 dal Lions club di Acireale di dare l’incarico ad un primario e professionale advisor per la redazione del bando di gara per la privatizzazione è stata disattesa. Stranamente la gestione del bando è stata avocata dalla Regione Siciliana concentrando la relativa attività sugli uffici regionali con l’esito che sono trascorsi inutilmente, con spreco di risorse, oltre 4 anni e non solo non è stato pubblicato il bando ma non si sono ancora chiarite la situazione debitoria e creditoria e le modalità di pagamento.

La gestione del bando ritorna di assoluta attualità e annotiamo con favore che il neo nominato liquidatore avv. Gianfranco Todaro, che ha la professionalità richiesta e l’autorevolezza conferita dal suo ruolo, intende gestire direttamente le procedure per la privatizzazione. Alla regione Siciliana così distante e distratta si sostituisce un liquidatore professionale vicino e attento che in breve tempo sembra aver centrato l’iter da seguire per definire le pregiudiziali sopra richiamate e per accelerare il processo di privatizzazione.

In queste ultime ore abbiamo appreso che il giudice della sezione commerciale del Tribunale di Catania non ha concesso ulteriore proroga per la presentazione del bilancio 2014 e che pertanto si potrebbe arrivare ad una sentenza di fallimento della società.

Nell’auspicio che questo ulteriore danno venga evitato cogliamo questa occasione per formulare alcuni suggerimenti:

  • avvalersi delle risorse cittadine disponibili a cominciare dall’amministrazione comunale, dal Forum e da quanti hanno dimostrato di voler contribuire al rilancio del complesso termale;
  • farsi affiancare da primario advisor per la redazione del bando di gara per la privatizzazione e per la ricerca di operatori del settore;
  • formulare un crono-programma, con tempi rapidi, che consenta di evitare la vendita all’asta dell’hotel Excelsior Palace e dell’edificio polifunzionale da parte della banca UNICREDIT concordando, con lo stesso Istituto, l’inserimento nel bando del pagamento del debito e delle sue modalità;
  • richiedere al socio unico Regione Siciliana l’autorizzazione a compensare i debiti nei suoi confronti con i crediti vantati nei confronti dello stesso Ente e il prolungamento del diritto di usufrutto sugli immobili costituiti dallo stabilimento Terme Santa Venera, dallo stabilimento Terme Santa Caterina, dall’hotel delle Terme e delle aree sorgive di Santa Venera al pozzo da 30 anni a 50 anni;
  • escludere dal bando l’immobile sito nella frazione di Pozzillo, non funzionale all’attività termale, per poter concordare col comune di Acireale l’estinzione del debito nei suoi confronti con la cessione dello stesso immobile.

Il Lionismo per il Termalismo: domani convegno distrettuale ad Acireale


dal sito Tuttolions

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Domani, sabato 23 gennaio, la prestigiosa Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale ospiterà il convegno distrettuale “Le risorse termali fonti di benessere e turismo in Sicilia” che sarà concluso dal nostro Governatore Francesco Freni Terranova che, fin dall’inizio del suo mandato, all’argomento ha dedicato grande attenzione assegnandone la trattazione ad un comitato ad hoc “Le risorse termali fonte di benessere e turismo della Sicilia” coordinato dalla Elena Di Blasi nell’ambito del macro-tema di studio distrettuale “Sicilia, l’Isola tra mito e realtà: un immenso patrimonio da custodire, amare e valorizzare per il bene civico, social e morale della comunità”.

Il convegno si terrà ad Acireale, sede del locale Lions Club che quest’anno festeggia il cinquantesimo dalla fondazione e che dal 2011 è attento al tema per aver promosso il Forum permanente sulle Terme, una iniziativa innovativa ed intelligente che, mobilitando venticinque associazioni del territorio, proietta il lionismo fin dentro la società civile di cui si fa parte diligente, anche nell’interlocuzione con gli attori istituzionali, quando sono in ballo questioni importanti per lo sviluppo economico e sociale, proprio come lo è il termalismo.

In Sicilia il termalismo è un patrimonio di risorse ancora poco valorizzate, non messe a sistema, abbastanza indipendenti dall’offerta turistica di cui, invece, potrebbero essere una componente unica ed esclusiva, come avviene per altre Regioni italiane.

Per questi motivi, il Distretto e il Lions di Acireale, con l’abile regia di Elena Di Blasi, hanno chiesto all’Associazione Italiana di Insegnanti di Geografia, insieme all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, di patrocinare l’iniziativa per darle spessore scientifico e culturale di primissimo rilievo. In questo senso, si collocano gli interventi in scaletta di Giuseppe Contarino, presidente dell’Accademia, e di Giuseppe Rocca, presidente della sezione Liguria di AIGG, docente universitario, autore di numerosi studi e pubblicazioni in materia di termalismo, un tema di cui anche Elena Di Blasi (coordinatore distrettuale del comitato) e Rosario Faraci (presidente del Lions di Acireale), anche loro docenti universitari, si occupano nella loro attività accademica e scientifica.

Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, dei Presidenti della IV e V circoscrizione Alfio Forzese e Aldo Di Paola, del delegato responsabile del tema di studio Mariella Sciammetta, ci sarà la relazione del prof. Rocca.

Seguiranno gli interventi di chi, nei territori di appartenenza, si è occupato di termalismo, sia perché l’ha promosso attivamente ed imprenditorialmente, sia perché l’ha difeso nelle battaglie civiche ed istituzionali, sia perché ne sta riscoprendo l’importanza a fini turistici.

In tale direzione vanno posizionati gli interventi di Mario Scandura (Lions Club Acireale, co-coordinatore del Forum), di Placido Di Stefano (Lions Club Paternò), di Vito Favetta (Lions Club Sciacca Terme), di Mariano Marino (amministratore degli omonimi stabilimenti ad Alì Terme), di Gianfranco Todaro (commissario liquidatore delle Terme di Acireale).

Alle loro voci si uniranno quelle di Paolo Genovese (consigliere nazionale di Federterme) e di Anthony Barbagallo (Assessore al Turismo alla Regione Siciliana) per dare un respiro nazionale e regionale al tema. Al Governatore Franco Freni Terranova spetteranno le conclusioni per tirare le fila di un impegno sul tema che vede il lionismo siciliano protagonista di una battaglia, civica innanzitutto, ed anche culturale e sociale per “custodire, amare e valorizzare” quanto di bello abbiamo in Sicilia.

Il convegno è sostenuto da ben diciannove club della IV e V circoscrizione che lo hanno promosso. Oltre ad Acireale, che gioca in casa, ci saranno i clubs di Catania Host, Catania Etna, Catania Bellini, Catania Est, Catania Gioieni, Catania Stesicoro Centrum, Catania Porto Ulisse, Catania Val Dirillo, Catania Faro Biscari, Catania Vallis Viridis, Paternò, Adrano-Bronte-Biancavilla, Giarre Riposto, Randazzo, Acicastello Riviera dei Ciclopi, Misterbianco, Acitrezza Verga e Trecastagni.

Una mobilitazione alla grande di tutto il lionismo per difendere e promuovere il termalismo siciliano!

Ipotesi fallimento per la società di gestione, ma le Terme sono sempre salvabili


Su La Sicilia del 22/1/2016

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Il termalismo in Sicilia “Occasione da non perdere”


dal sito CataniaLiveSicilia (di Laura DiStefano)

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Mancano due giorni al convegno del Lions Club di Acireale. Sarà un occasione di confronto per gli attori principali, istituzionali e manageriali, su un settore che stenta a decollare. Rosario Faraci manda un messaggio preciso all’assessore Anthony Barbagallo.

CATANIA – Cercare di fare quadrato attorno a un settore economico che rappresenta “l’occasione da non perdere”. Il termalismo non è un tema circoscritto ad Acireale (o Sciacca): un piano serio di sviluppo significherebbe arricchimento per tutto il territorio, in termini di indotto e soprattutto di turismo. Sabato gli attori principali, istituzionali e manageriali, si incontreranno nello stesso luogo per confrontarsi e portare proposte. L’occasione sarà il convegno organizzato dal Lions Club di Acireale e dal Forum permanente sulle Terme che si terrà all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici. Anima del convegno è il presidente Rosario Faraci, che sull’argomento non le manda certo a dire.

Prof. Faraci, il termalismo è un’occasione che Acireale non può farsi sfuggire.

“Il termalismo è una occasione per Acireale, per Sciacca, per la Sicilia intera. E’ un segmento importante del mercato turistico dove si coniugano insieme salute, benessere e territorio. Altre regioni, come la Toscana, l’Emilia, la Campani,a il Veneto lo hanno capito da tempo e hanno investito intelligentemente, favorendo la giusta sinergia fra il pubblico che programma e promuove la fruizione dei territori e il privato che ha la proprietà o la gestione delle strutture. In Sicilia, dove ci sono sette aziende termali, molte delle quali attive, l’offerta termalistica invece stenta a decollare”.

Tutto fermo da anni. La responsabilità – diciamola tutta – è davvero solo politica?

“Per Acireale e Sciacca, sì. La responsabilità è della politica che indugia e tentenna, improvvisando e recitando spesso a soggetto senza una chiara visione strategica. Ma è anche amministrativa, se si considera che la burocrazia palermitana non ha attuato le disposizioni della legge regionale n.11 del 2010, determinando di fatto un depauperamento delle strutture acesi e saccensi, una perdita di valore del patrimonio e risultati economici negativi, cioè consistenti perdite di esercizio. Ad Acireale in sette anni si sono accumulate perdite per oltre 12 milioni di euro ad esempio. Per gli altri centri termali, bisogna rivolgersi agli amministratori privati per sapere cosa facciano, ma sappiamo che però anche loro lamentano una scarsa recettività dei territori circostanti perchè la politica è assente”

Questo appuntamento si prefigge quale obiettivo?

“E’ un convegno distrettuale del Lions Sicilia che, nell’ambito del tema di studio “Sicilia, isola tra mito e realtà”, ha un comitato che si occupa di termalismo. Il Governatore del Lions Sicilia Francesco Terranova e il Delegato al tema la prof.ssa Elena Di Blasi hanno scelto di organizzare questo convegno ad Acireale per due motivi. Il primo è la presenza della prestigiosa Accademia degli Zelanti e dei Dafnici che si è occupata a più riprese negli anni del termalismo e che ospiterà questo importante appuntamento. Il secondo motivo è presenza del Lions Club di Acireale che, occupandosi delle Terme di Acireale, ha promosso il Forum permanente dal 2011, a seguito di una conferenza organizzata il 9 aprile di quell’anno, in cui furono invitati esperti, docenti universitari, imprenditori e professionisti, per dare un respiro ampio al tema. Proprio come sta avvenendo per questo convegno distrettuale del 23 gennaio prossimo”.

Terme di Acireale, M5S: “Crocetta mira al fallimento, il tracollo della Società è ormai alle porte”


dal sito del Movimento 5 Stelle

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Ieri il giudice del tribunale fallimentare di Catania ha deciso di non concedere ulteriori proroghe per la presentazione del bilancio 2014 al neo-commissario liquidatore delle Terme, avv. Gianfranco Todaro, con la conseguenza che si arriverà ad una pronuncia sul fallimento della Società, verosimilmente entro una quindicina di giorni.

È il triste epilogo – afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Angela Foti – di una storia cominciata con il colpevole mancato pagamento delle rate del mutuo acceso dall’allora Azienda Autonoma, per l’acquisito dell’Hotel Excelsior e del centro polifunzionale, nonostante le somme necessarie stanziate nel bilancio regionale”. “Il presidente controrivoluzionario, Rosario Crocetta, – continua la parlamentare – attraverso il commissario Bosco, aveva nel 2013, con una mossa di carattere meramente elettorale, riaperto le Terme di Acireale dopo la chiusura disposta durante il periodo della gestione commissariale Ferro-Battaglia, ma nessun’altra azione è stata compiuta per rilanciare la società, con il risultato finale di aggravare ancora di più la situazione economico-finanziaria della Terme”.

Per questo motivo, i Deputati regionali del M5S all’ARS hanno presentato, nel mese di ottobre 2015, un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti denunciando un possibile danno erariale dovuto alle scellerate scelte gestionali del socio unico della società: il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Il presidente gelese aveva anche promesso il rilancio della Società con la stesura del bando di affidamento della gestione, così come previsto dall’art. 21 della legge regionale 11/2010, ma niente è stato fatto fino ad oggi, se non scoprire, dopo anni di slogan, che a fare il bando deve essere la stessa partecipata, nonostante l’istituzione di un apposito “ufficio speciale per le liquidazioni” rivelatosi inefficiente e dall’atteggiamento ostruzionistico.

Siamo giunti praticamente al capolinea, – conclude Foti – come voleva questo governo fantoccio, con ogni probabilità, si giungerà alla dichiarazione di fallimento della Società, affidando gli interessi dei creditori ad un curatore fallimentare”.

In parlamento, i deputati del M5S, molto hanno fatto per salvare le Terme e l’indotto che portano con sé, dalla proposta di uscita dallo stato di liquidazione allo stanziamento di somme per garantirne la continuazione del servizio, e scongiurare il depauperamento del patrimonio societario, lo stesso patrimonio che la scorsa estate é stato abbandonato alla mercé di vandali e ladri ben informati.

 “Il governo Crocetta si è sempre dimostrato passivo, distinguendosi per un doloso immobilismo che ha portato a conseguenze nefaste per quello che era un assetto strategico dell’economia turistica della costa jonica. Auspichiamo – infine – che la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica possano accertare le responsabilità di chi ha amministrato in questi anni la Società, è inaccettabile pensare che nessuno pagherà per questo ennesimo scempio del patrimonio pubblico regionale”.

Sul termalismo dalla Regione soltanto silenzi


L’articolo su La Sicilia del 20 gennaio 2016

 

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Sabato un convegno sul termalismo per ricominciare da dove siamo partiti


Sabato 23 gennaio il Lions Club di Acireale ospiterà insieme all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici che l’ha patrocinato il convegno dal titolo “Le risorse termali fonti di benessere e turismo in Sicilia”organizzato dal Distretto 108YB Lions Sicilia. Vi parteciperanno esperti, operatori del termalismo, docenti universitari e, oltre al Governatore del Lions Sicilia Francesco Freni Terranova che concluderà e la professoressa Elena Di Blasi delegato al tema che lo aprirà, ci sarà l’Assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo. Si è deciso di organizzare questo convegno ad Acireale, non altrove, per vari motivi, non ultimo per premiare il Lions Club Acireale, nel suo cinquantesimo anno di attività sociale, per l’impegno profuso in questi anni a favore delle Terme di Acireale anche attraverso la costituzione del Forum permanente, attivo dal 1 giugno del 2011. Un modo nuovo e intelligente per fare associazionismo attivo nel territorio, un “think tank” di idee, proposte, soluzioni e un osservatorio privilegiato per monitorare ciò che la politica, regionale e locale, fa e non fa. A Sciacca lo hanno replicato, ringraziando il Lions Club di Acireale per l’esempio che ha dato. Non è dunque un convegno per parlare ancora una volta delle Terme acesi, bensì è un’occasione per discuterne pure ma da una prospettiva più ampia che faccia comprendere verso quali direzioni sta andando il termalismo in Italia, quali sono i modelli di business più efficaci per gestire le strutture, quale deve essere la funzione del soggetto pubblico e quale invece la funzione dei privati, che tipo di politica turistica la Regione Siciliana deve programmare per valorizzare questo importante segmento dell’offerta, quale deve essere il contributo dei territori locali. Insomma, provare ad uscire per un attimo fuori da una visione parziale e “paesana” del termalismo che, ad Acireale, vive da anni una fase di grande criticità, e quello di oggi è forse il momento apicale. Una prospettiva diversa più ampia di discussione e di analisi, proprio come provò a fare il Lions di Acireale nel 2011, il 9 aprile, quando organizzò un convegno (ospitato nei locali del Credito Siciliano), dal titolo “Terme di Acireale. Scenari di sviluppo e percorsi di riposizionamento” in cui invitò un esperto di termalismo in Italia e ancora Federterme, Invitalia, la Regione Siciliana e alcuni importanti attori locali. Dopo quella data, fu redatto un documento consegnato “brevi manu” alla Presidenza della Commissione Bilancio all’ARS per provare ad individuare in quella sede parlamentare nuove soluzioni per venir fuori dalle sacche della liquidazione e della privatizzazione. Ed ancora il 1 giugno di quell’anno, il 2011, fu promosso il Forum permanente per le Terme, al quale aderirono entusiasticamente ben 25 fra associazioni, rappresentanze di categoria e gruppi di impegno locale. Il Forum dopo cinque anni è ancora attivo e ha promosso un mare di iniziative, tutte documentate in questo sito. Ma nel mare bisogna saper navigare. Altri gruppi, formatisi spontaneamente in città per sostenere la battaglia delle Terme, hanno deposto le armi da tempo, forse per stanchezza, forse per disillusione, o forse perchè la vis politica si è esaurita. Il Forum non fa politica, è espressione dell’associazione e della società civile e c’è ancora. Ma è la politica che deve fare la propria parte, fino in fondo, anche per arginare un ingiustificato potere (talora finanche ostativo) della burocrazia regionale che, indugiando sul da farsi in questi anni, ha prodotto un danno incommensurabile al patrimonio delle Terme acesi, al valore dell’azienda pubblica che le gestisce, alla città di Acireale e al suo turismo e forse persino un danno erariale ben superiore a quello determinatosi per l’accumularsi di perdite derivanti dall’inattività o dal funzionamento a regimi ridotti. Sembra però che qualcuno le Terme acesi le voglia già considerare morte, ma pretende di arrogarsi il diritto di scrivere per primo il necrologio. Non siamo di questo avviso e, in occasione di un convegno che affronterà in prospettiva più ampia il tema del termalismo in Italia, lo ribadiremo ancora una volta.

Di seguito la locandina del convegno del 23 gennaio 2016 e quella del convegno del 9 aprile 2011

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Acireale, Bilancio Partecipato 2016. Pubblicata la scheda di partecipazione


ACIREALE, BILANCIO PARTECIPATO 2016. PUBBLICATA LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

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Anche nel 2016 il Comune di Acireale avrà un bilancio partecipato, un processo di democrazia diretta, attraverso il quale i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche dell’ente, uno strumento innovativo di stimolo e di condivisione della vita politica ed amministrativa del proprio territorio.

Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, comunica che la giunta comunale con la delibera 3 del 14 gennaio 2016, ha approvato le linee guida del bilancio partecipato 2016.  La scheda di adesione è stata già pubblicata sul sito del Comune di Acireale. I cittadini che vorranno contribuire alla stesura del bilancio partecipativo, formulando proposte per far sì che si trasformino in fatti e realizzazioni concrete, dovranno compilare l’apposita, che può essere scaricata dal sito internet del Comune www.comune.acireale.ct.it  oppure ritirata negli uffici comunali di corso Sicilia 65.

Le proposte potranno essere inviate tramite servizio postale, (lettera o raccomandata), tramite posta elettronica ordinaria a bilanciopartecipato@comune.acireale.ct.it, oppure consegnate presso l’ufficio protocollo del Comune, in via degli Ulivi entro venti giorni dalla data di pubblicazione.

 ‹‹Sono invitati a partecipare tutti i cittadini, le associazioni, gli enti del territorio comunale, che vorranno essere parte attiva delle politiche pubbliche. L’esperimento avviato nel 2015 è stato entusiasmante per noi amministratori e intendiamo continuare a riconoscere alla cittadinanza il diritto e il potere di dare indirizzo ad un parte del documento finanziario dell’ente pubblico.  Invito chiunque abbia delle idee e dei progetti strategici da suggerire per la nostra città a scaricare la scheda dal sito del Comune e a contribuire al nostro secondo bilancio partecipato. E’ importante che tutti insieme comprendiamo che l’ente pubblico non è solo erogatore di servizi, regolamenti, limiti, sanzioni. Il bilancio partecipato eleva l’ente a organizzatore della convivenza civile nella più ampia accezione sociale››, dice il sindaco, Roberto Barbagallo.

«Per il secondo anno consecutivo una delle prime azioni amministrative è l’avvio della procedura per il bilancio partecipato. Invito i cittadini a rispettare il termine dei venti giorni a partire da oggi, termine stretto in quanto è auspicio dell’amministrazione approvare il bilancio di previsione entro i primi mesi del 2016, dichiara l’assessore Oliva-. Tutte le proposte che rispetteranno le linee guide inserite nella delibera saranno esaminate in appositi tavoli tecnici a cui siederà, nel massimo rispetto della trasparenza, il rappresentante eletto dall’assemblea dei cittadini».

Linee guida e scheda in allegato (Bilancio Partecipato Comune di Acireale)

Acireale, 15 gennaio 2016  U.S. Licia Castorina (Odg Sicilia 145784)

Terme di Acireale, Faraci: “Ecco cosa ha impedito il bando”


dal sito di Live Sicilia

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Il 23 gennaio l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici ospiterà un convegno sul termalismo organizzato dal Lions club. Il presidente Rosario Faraci è stato ascoltato a dicembre dal consiglio comunale di Acireale. L’economista scatta una fotografia della complicata vicenda.

ACIREALE – Termalismo in Sicilia. L’argomento è tornato nuovamente alla ribalta con la notizia del “corteggiamento” di una cordata svizzera per le Terme di Acireale. Ma non è la prima volta che si susseguono indiscrezioni su possibili investitori nel tesoro del benessere acese: un “uccellino” aveva sussurato tempo fa anche l’interesse dello sceicco che ha rilevato la Perla Jonica. Annunci a parte, il futuro delle Terme sarà al centro di un convegno che si terrà il prossimo 23 gennaio all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici. La “mente” dell’iniziativa è il Lions Club Acireale: club service che dal 2011 promuove il Forum permanente per le Terme di Acireale: un organismo di cui fanno parte 25 associazioni che osserva e pungola le istituzioni pubbliche. La vicenda delle terme è stata anche affrontata in una delle ultime sedute del consiglio comunale di Acireale di dicembre: in quella sede è intervenuto il presidente del club service Rosario Faraci, nonchè co-coordinatore del Forum permanente per le Terme di Acireale, che ha ripercorso la complessa situazione economico-finanziaria, ma anche politica, legata alla partecipata regionale.

L’economista ha portato davanti all’Assise cittadina una fotografia dai tratti chiaro scuri. Faraci in merito all’ipotesi del rilevamento di una società straniera pone dei paletti ben precisi, e si tratta di confini delineati dalla legge. “Ad oggi una sola strada è praticabile, – afferma – quella della gara ad evidenza pubblica. Così stabilisce l’art.21 della legge regionale 12/5/2010 n.11, quella che ha sancito normativamente che le Terme di Acireale SpA e le Terme di Sciacca SpA, ovvero le due società di gestione pubbliche divenute società per azioni dal 2006, siano poste in liquidazione e che la gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali di Acireale e Sciacca siano affidate ai privati, appunto mediante gara ad evidenza pubblica”. Lo scoglio da superare sarebbe dunque il bando, perchè una volta indetta la gara teoricamente potrebbero presentarsi anche i privati. “Il problema sta invece proprio nel bando” – chiarisce Faraci che spegne facili entusiasmi.

Il commissario liquidatore Todaro, in un’intervista rilasciata a LiveSicilia, ha garantito che la gara è sicuramente una delle priorità del suo lavoro. La cosa che lascia stupiti (e sgomenti) è che si parla di stesura del bando di gara dal 2011 e dopo 5 anni ancora non c’è ne traccia. Faraci passa in rassegna i vari step politici e normativi: “La Regione, sotto la presidenza di Raffaele Lombardo, ne ha affidato la stesura a Sviluppo Italia Sicilia dal 2011, mentre inizialmente (ai tempi dell’assessore all’Economia Gaetano Armao) si era prospettata l’ipotesi di individuare un advisor di chiara fama ed esperienza internazionale sul termalismo al quale poi affidare la stesura di tale bando di gara per la privatizzazione delle Terme. Ma la Regione preferì optare per una soluzione in-house rivolgendosi ad una sua partecipata, appunto Sviluppo Italia Sicilia che, tuttavia, non ha competenze specifiche per redigere un bando di privatizzazione per le Terme, pur avendo altro genere di competenze in materia di finanziamenti pubblici”.

A impedire la stesura del bando – a detta dell’economista e co-coordinatore del Forum – ci sarebbero stati degli ostacoli legati al patrimonio immobiliare delle Terme. “Il bando non è stato mai redatto, perché – spiega – ci sono state fino adesso alcune pregiudiziali tecniche che ne hanno impedito la stesura. Una di queste era la spada di Damocle pendente sull’ex albergo Excelsior Palace e sul centro polifunzionale, pignorati da Unicredit per via di rate di mutuo scadute e non pagate, e che adesso sarà la banca a mettere all’asta, perché così è andata a finire la procedura giudiziale. Tra l’altro la stesura di un bando non è una mera formalità. A seconda di ciò che si scrive nel bando, cioè le condizioni per l’affidamento, gli investimenti richiesti ai privati, i margini di libertà economica concessi ai nuovi gestori, il bando può essere più o meno appetibile. Ecco perché a Sciacca, l’operazione è fallita. E anche se si facesse presto pure per Acireale, il rischio che vada deserto è sempre all’orizzonte. Anche perché fra gli asset da dare in gestione non ci sarebbero più né l’ex albergo Excelsior Palace né il centro polifunzionale, mai aperto al pubblico. Va detto che le Terme sono chiuse e ogni giorno che passa il valore del patrimonio si depaupera”.

Il Commissario sembra stia cercando di arginare gli ostacoli. “L’attuale liquidatore delle Terme di Acireale Gianfranco Todaro – annuncia Faraci – alla prossima assemblea dei soci delle Terme di Acireale SpA chiederà al socio unico, ovvero alla Regione, l’autorizzazione che sia lui stesso, in qualità di organo liquidatorio, ad occuparsi del bando. Bisogna vedere se una tale autorizzazione gli verrà data, perché la legge è chiara e i provvedimenti pregressi sono abbastanza vincolanti: del bando deve occuparsi Sviluppo Italia Sicilia, a meno che la Regione decida di rivolgersi ad un primario advisor che, però, ha costi professionali elevati. E’ il cane che si morde la coda”.

Per Faraci l’unica possibilità di accelerare il processo e che la Regione legiferi di nuovo, “cassando la disposizione dell’articolo 21 della legge 12/5/2010 n.11, ed individuando una modalità diversa, come la trattativa diretta con un gruppo ristretto e pre-selezionato di investitori. A condizione però che questi ultimi presentino un piano industriale credibile e affidabile, perché è facile fare speculazioni quando la Regione proprietaria non definisce paletti chiari che, senza vincolarla eccessivamente, circoscriva l’azione imprenditoriale dei privati. Sembra un paradosso kafkiano”.

E nel frattempo dalla Regione, socio unico delle Terme, non sembrano arrivare input concreti a risolvere la vicenda. “Onestamente, – dice il presidente del Lions club – credo che i dirigenti dell’Assessorato all’Economia abbiano ben altro di cui occuparsi, dato che il titolare del Dicastero l’assessore Alessandro Baccei è impegnato nella riforma delle partecipate e nella conseguente manovra di spending review. E’ pur vero che le Terme di Acireale e di Sciacca sono partecipate, ma ormai sono in liquidazione, e dunque costituiscono l’ultimo pensiero di chi dovrebbe occuparsene. Non so se questo atteggiamento sia il migliore. In sette anni dal 2006 al 2013, in base ai dati pubblici disponibili, la società Terme di Acireale, da quando è socia la Regione, ha accumlato perdite per oltre 12 milioni di euro e il suo patrimonio è diminuito di sedici milioni di euro, passando da oltre 56 milioni a poco più di 40 milioni. Di fronte a questi numeri, credo che anche la Regione debba passarsi una mano sulla coscienza, evitando di scaricare tutte le responsabilità a valle, cioè sui gestori pro-tempore, e dunque sui liquidatori delle Terme che, però, ironia della sorte è la stessa politica che li nomina”.

La situazione che lascia l’amaro in bocca a Faraci è l’indifferenza che percepisce da parte del Consiglio comunale. Mentre il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo pungola la Regione. “Ciò che è desolante, mi creda, – commenta l’economista – è il comportamento dei Consigli Comunali, assenti e distratti, spesso ignari di ciò che succede e comunque sempre pronti a sentenziare sulle vicende, senza avere un briciolo di conoscenza su un tema così tecnico, ma anche così politico. Recentemente sono stato in audizione al Consiglio Comunale di Acireale e tutto c’è stato fuorché ascolto”.

Nonostante questo però Faraci chiarisce che “il Forum vuole essere uno strumento di supporto e di contrapposizione”. Per questo incita alla collaborazione il presidente del Lions Club anche in vista del convegno distrettuale: “Operare in sinergia per elevare la qualità dell’azione nei confronti della Regione. Per dimostrare tutti insieme che un territorio, ove insistono le Terme, ci tiene a queste strutture, ha un suo piano di sviluppo turistico e non vuole subire passivamente le decisioni della Regione Siciliana”.

Ritardi nella riapertura della Perla Jonica


L’articolo su La Sicilia dell’8 gennaio 2016

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Cura dimagrante per le partecipate regionali. Di Terme ormai non si parla più


L’articolo pubblicato su La Sicilia del 6 gennaio 2016

 

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Ci sarebbe un privato interessato a rilevare le Terme di Acireale


L’articolo di Antonio Carreca, pubblicato su La Sicilia del 6 gennaio 2016. La notizia, comunque, era già stata anticipata da MeridioNews nei giorni scorsi (clicca qui)

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Le società partecipate dalla pubblica amministrazione potranno fallire come tutte le altre. A rischio le Terme siciliane di Acireale e Sciacca?


dal sito de Il Sole 24 Ore (2 gennaio 2016)

Partecipate, dal riassetto «sì» al fallimento

Le società partecipate dalla pubblica amministrazione potranno fallire come tutte le altre aziende, e seguiranno le regole ordinarie nate con il regio decreto del 1942 (il numero 267) e poi modificate dalle riforme successive.

In fatto di aziende pubbliche, il decreto attuativo della riforma Madia atteso in consiglio dei ministri per metà gennaio (se saranno pronti anche gli altri testi del “pacchetto”) interverrà a chiarire per legge un tema che finora è stato lasciato alla giurisprudenza, con vicende alterne. Di volta in volta, infatti, i giudici si sono espressi in maniera diversa sulla possibilità di fallimento delle società pubbliche, spesso negata sulla base dell’esigenza di tutelare la “continuità” del servizio pubblico. Questa linea sembra la più fortunata nei tribunali, come mostra da ultimo il caso della Risco Pescara, la società locale di riscossione di proprietà di un gruppo di Comuni abruzzesi, il cui fallimento è stato revocato qualche mese fa dalla Corte d’appello dell’Aquila. Per quel che riguarda l’in house, poi, il filone del «no» al fallimento delle società poggia soprattutto su una sentenza della Cassazione a sezioni unite (la 26283/2013), secondo cui le società in house hanno solo l’aspetto esteriore dell’azienda, ma sono nella sostanza articolazioni della Pa proprietaria.

Il chiarimento per legge, se sarà confermato nei testi definitivi del decreto, servirà quindi a fissare una volta per tutte la questione, con conseguenze importanti sulle prospettive dei privati titolari di crediti nei confronti di aziende pubbliche con il fiato corto.

La fallibilità, comunque, è solo uno degli aspetti di cui si dovrà occupare il decreto, chiamato ad avviare la traduzione pratica dello slogan «da 8mila a mille» sulla riduzione delle partecipate pubbliche finora confinato alle slide di convegni e conferenze stampa. Da questo punto di vista, la strada appare ancora in salita, perché occorre fare i conti con l’autonomia delle amministrazioni locali e soprattutto con le possibili ricadute occupazionali di una razionalizzazione delle società: proprio questo problema, del resto, ha cancellato il tentativo del decreto Monti che imponeva la privatizzazione o la chiusura delle società strumentali, quelle che lavorano quasi solo per la pubblica amministrazione che le ha create.

Da questo punto di vista, l’idea finora scritta nelle bozze punta su una replica annuale obbligatoria dei «piani di razionalizzazione», quelli che Regioni, enti locali, università e autorità portuali hanno dovuto scrivere per la prima volta nel 2015 sulla base delle regole introdotte dalla manovra dell’anno scorso. È una via efficace per sfoltire davvero la «giungla» delle partecipate evocata dal piano Cottarelli? Difficile prevederlo, anche se i primi bilanci sui risultati di quest’anno si avranno a primavera, quando le sezioni regionali della Corte dei conti dovranno esaminare i risultati dei piani nelle relazioni che gli enti devono inviare entro il 31 marzo. Molto, comunque, dipenderà dal carattere vincolante di questi piani e dalle sanzioni che ne accompagneranno la mancata attuazione, tutti aspetti che finora non sono riusciti a entrare nelle norme.

Sempre sull’in house, dovrebbe tornare in campo l’arbitro, sotto la veste della Corte dei conti, chiamato a decidere volta per volta se la gestione diretta è legittima oppure ostacola lo sviluppo della concorrenza. Il legame con le regole di mercato aveva impegnato in passato l’Antitrust, nell’ambito dei tentativi di liberalizzazione che poi sono stati travolti dai referendum sull’«acqua pubblica».

Proprio sull’acqua, infine, va segnalato il varo da parte dell’Authority di settore dei parametri per le tariffe del 2016-2019, accompagnati dagli “standard minimi” sulla qualità dei servizi che imporranno limiti di tempo a tutti gli interventi dei gestori, dall’attivazione della fornitura alle risposte dei call center, accompagnando il tutto con un sistema di premi e di sanzioni. Per Utilitalia, la federazione che unisce le aziende di servizi pubblici, gli standard sono «un passo in avanti» ma i nuovi parametri per le tariffe «non permettono di realizzare l’aumento degli investimenti su reti e infrastrutture idriche di cui il Paese ha drammaticamente bisogno».

gianni.trovati@ilsole24ore.com

Analisi del 2015


I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 12.000 volte in 2015. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 4 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.