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E’ del 26 aprile l’interrogazione parlamentare del M5S sulle Terme di Sciacca


tratto dal sito dell’Assemblea Regionale Siciliana

XVI Legislatura ARS

 

INTERROGAZIONE

(risposta scritta)

N. 711 – Chiarimenti in merito alla concessione e  successiva

revoca della  proroga  per  la  presentazione  delle

manifestazione  di  interesse  di   cui   all’Avviso

pubblico per l’affidamento a soggetti privati  della

gestione e valorizzazione del complesso  termale  di

Sciacca (AG).

 

Al  Presidente  della  Regione  e   all’Assessore

per l’economia, visti:

lo Statuto della Regione siciliana;

il D.P. Reg. 28 febbraio 1979, n. 70 che  approva

il Testo  Unico  delle  leggi  sull’ordinamento  del

Governo   e   dell’Amministrazione   della   Regione

siciliana;

vista la legge regionale 8 luglio 1977, n.  47  e

s.m.i.;

visti altresì il  Decreto  del  Presidente  della

Regione n. 578/GAB del 22/11/2012 con  il  quale   é

conferito  l’incarico  di  Dirigente  Generale   del

Dipartimento regionale del Bilancio e del  Tesoro  –

Ragioneria Generale della Regione al  dott.  Mariano

Pisciotta e il D. Lgs. 12  aprile  2006,  n.  163  e

s.m.i.;

vista inoltre la legge regionale 12 luglio  2011,

n. 12 con cui  é recepito il D. Lgs. 12 aprile 2006,

n. 163 e s.m.i.;

considerato  in  particolare  l’art.   29   della

Direttiva comunitaria e l’art.  58  del  Codice  dei

contratti pubblici, di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006,

n. 163 e s.m.i. recante  la  disciplina  del dialogo

competitivo e s.m.i.;

vista inoltre la legge regionale 12 maggio  2010,

n.  11  e,  in  particolare,  l’art.  21  in  cui  è

stabilito che la Ragioneria Generale della  Regione,

tramite lo  svolgimento  di  una  gara  ad  evidenza

pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrominerali esistenti  nel  bacino  idrotermale  di

Sciacca,  compreso  lo  sfruttamento   delle   acque

termali  e   idrominerali,    nonché   le   attività

accessorie e complementari;

valutato il D.D. n. 2345 del 13/12/2012  con  cui

sono stati approvati gli atti  di  gara  consistenti

nell’Avviso  pubblico  per  la   manifestazione   di

interesse, il Disciplinare di gara e  il  Capitolato

minimo delle opere e  dei  servizi,  pubblicati  per

estratto sulla GURS, parte II, n. 50 del 14 dicembre

2012  e  pubblicati  altresì   nel   sito   internet

dell’Assessorato Regionale dell’Economia;

considerato inoltre:

che nell’avviso pubblico è stata fissata la  data

del 28  marzo  2013  quale  termine  ultimo  per  la

ricezione     presso     l’Assessorato     Regionale

dell’Economia delle manifestazioni di interesse;

che la Società Sviluppo  Italia  Sicilia  S.p.A.,

con la quale la Ragioneria Generale ha stipulato  un

apposito contratto di servizio in data  22  dicembre

2011 per prestare l’assistenza tecnica e  supportare

la stessa nella gestione di tutte le fasi  di  gara,

con e-mail del 22  marzo  2013,  ha  manifestato  la

necessità  di  prorogare  di  ulteriori  3  mesi  il

termine stabilito nell’avviso pubblico, al  fine  di

permettere ai soggetti  che  già  hanno  manifestato

interesse   all’affidamento   della    gestione    e

valorizzazione del complesso termale di Sciacca,  di

poter  presentare  la  documentazione  prevista  dal

bando,  attesa  la  complessità  e  la  vastità  del

patrimonio immobiliare;

che con il suddetto D.D. è stato  nominato  quale

Responsabile  del   Procedimento   l’avv.   Gabriele

Morreale, Dirigente dell’Unità  di Staff  4   Affari

Legali  e  Contenzioso   dell’Assessorato  Regionale

dell’Economia;

che l’avv. Gabriele  Morreale,  a  seguito  della

scadenza  del   comando   presso   il   Dipartimento

Regionale del Bilancio e  del  Tesoro,  è  rientrato

presso la propria amministrazione di appartenenza;

il D.R.G. n. 661 del 27 marzo  2013  con  cui  il

termine per la presentazione della manifestazione di

interesse di cui all’Avviso pubblico, approvato  col

D.D. n. 2345  del  13/12/2012,  è  prorogato  di  90

giorni  a   decorrere   dalla   data   di   scadenza

originariamente fissata e con cui è  nominato  nuovo

Responsabile  del  Procedimento  il  dott.   Antonio

Grasso;

il D.R.G. n. 712 del 2 aprile 2013  con  cui,  in

virtù  del  potere  di  autotutela  della   Pubblica

Amministrazione e nel pubblico interesse è  revocata

la proroga di 90 giorni del termine di presentazione

delle manifestazioni di interesse di cui  all’Avviso

pubblico    Manifestazione    di    interesse    per

l’affidamento a soggetti privati  della  gestione  e

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrominerali di Sciacca ;

la Nota n. 19576 del 4 aprile  2013,  emessa  dal

Responsabile del Procedimento, dott. Antonio Grasso,

mediante  la   quale   si   comunica   al   Servizio

Informatico  del  Sito   Ufficiale   della   Regione

Siciliana la revoca D.R.G. n.  661  del  27/03/2013,

nella parte in cui ha  previsto  la  proroga  di  90

giorni   del   termine   di   presentazione    delle

manifestazioni  di  interesse  di   cui   all’Avviso

pubblico    Manifestazione    di    interesse    per

l’affidamento a soggetti privati  della  gestione  e

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrotermali di Sciacca ;

che la  proroga  di  90  giorni  del  termine  di

presentazione  delle  manifestazioni  di  interesse,

prevista dal D.R.G. n. 661 del 27  marzo  2013,  era

stata annunciata con  notevole  anticipo,  spingendo

con molta probabilità i potenziali investitori a non

scoprire strategicamente le proprie intenzioni entro

la data originaria di scadenza  fissata  per  il  28

marzo 2013;

che gli  atti  di  gara  consistenti  nell’Avviso

pubblico per  la  manifestazione  di  interesse,  il

Disciplinare di gara e il  Capitolato  minimo  delle

opere e dei servizi, pubblicati per  estratto  sulla

GURS, parte  II,  n.  50  del  14  dicembre  2012  e

pubblicati     altresì     nel     sito     internet

dell’Assessorato Regionale dell’Economia, sono stati

redatti solo in lingua italiana e non  pubblicizzati

adeguatamente;

per sapere se non ritengano opportuno:

che  sia  fatta  immediatamente  piena  luce  sul

motivo della pubblicazione  dell’avviso  di  proroga

oltre  il  termine  ultimo  di  presentazione  delle

offerte;

che  siano   individuati   i   responsabili   del

gravissimo   danno    patrimoniale    potenzialmente

arrecato   alla   Regione    siciliana    e    della

cancellazione  dell’opportunità  di  sviluppo,   più

unica che rara, di  un  territorio  come  quello  di

Sciacca già economicamente provato;

data  la  contingenza  della  situazione,   porre

rimedio all’errore  commesso  riemettendo  un  nuovo

Avviso  pubblico  di  gara  che  sia  ampiamente   e

largamente diffuso e pubblicizzato, ricorrendo anche

all’uso di atti di gara tradotti in una o più lingue

straniere.

(26 aprile 2013)

MANGIACAVALLO – CANCELLERI – CAPPELLO

CIACCIO – CIANCIO – FERRERI – FOTI

LA ROCCA CLAUDIA – PALMERI – SIRAGUSA

TRIZZINO – TANCREDI – VENTURINO

ZAFARANA – ZITO

L’ex Presidente Avv. Saro Leonardi: La Regione abbandonò il progetto di sviluppo delle Terme di Acireale


saroleonardi

Una nota del co-coordinatore del Forum dott. Mario Scandura

In occasione del convegno organizzato dal Lions Club e dal CRA di Acireale per individuare le strategie per il futuro del limone ho incontrato l’avvocato Saro Leonardi, dopo aver scambiato alcune brevi considerazioni sulla situazione politica, economica e sociale di Acireale di ieri e di oggi, l’avvocato Leonardi mi ha donato, con affettuosa dedica, un piccolo libro titolato “Ricordi” che ha recentemente pubblicato non destinato alla vendita. Nel libro vengono esposti i fatti, come li ricorda l’autore, che riguardano la storia di tanti anni di Sua attività pubblica, in qualità di  Sindaco per circa nove anni e di Presidente dell’Azienda Termale di Acireale per circa dieci anni.

Ho letto subito l’interessante introduzione autobiografica e sono passato immediatamente alla lettura dell’ultimo capitolo “ il rilancio delle terme”.

L’avvocato Leonardi tratta l’argomento raccontando la sua esperienza diretta, quale Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Termale di Acireale nei dieci anni dall’ottobre del 1983 al marzo 1993.

Mi sembra opportuno riportare qui di seguito alcuni brani di questi ricordi che consentono di aver una miglior informazione sull’evoluzione delle Terme in un periodo di intensa attività, nella consapevolezza che la conoscenza del passato aiuta a costruire il futuro.

L’avvocato Leonardi scrive: “nell’ottobre 1983 venivo nominato dalla Regione Siciliana Presidente del Consiglio di amministrazione delle Terme Regionali di Acireale …..  Al momento della nostra nomina le Terme funzionavano solo nei vecchi locali dello stabilimento Santa Venera, con grave difficoltà nell’espletamento delle cure e funzioni in quanto i locali di Santa Venera erano molto stretti, vecchi e malandati. Esisteva già però il nuovo stabilimento, che era stato realizzato a Santa Caterina, ma lo stesso non era funzionante. Mi piace ricordare in proposito che le nuove Terme di Santa Caterina insieme alla grande piscina e ai locali attigui allo stabilimento Santa Venera dove erano allocati gli uffici, erano stati realizzati durante la gestione precedente dall’avv. Francesco Grasso Leanza, che diede un impulso notevole allo sviluppo delle Terme, del quale va dato atto. Ritenemmo che una delle cose prioritarie fosse quella di mettere in funzione Santa Caterina ….. Ritenni, pertanto, avvalermi dell’ausilio di una persona esperta di termalismo e la scelta cadde sull’ingegnere Enrico Chiostri, che avevo precedentemente conosciuto partecipando ad un congresso termalistico. L’ingegnere Chiostri aveva prestato la sua consulenza presso le più importanti terme italiane ed era conosciutissimo ed apprezzato anche all’estero sia perché era consulente di molti stabilimenti termali in Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Russia, e in tutto il mondo, sia perché presidente della SITH ( Società Italiana di Termalismo).

 L’ingegnere Chiostri, prese visione dello stabilimento di Santa Caterina e delle sue problematiche, accettò l’incarico e nel giro di circa sei mesi di attività, collaborato dai nostri tecnici, fu messa in funzione Santa Caterina con conseguente aumento di cure e prestazioni, tanto che gli incassi annuali dell’attività termale lievitarono in breve tempo (1983/1990) da circa settecentocinquanta milioni annui a circa cinque miliardi, con soddisfazione dei medici e dei clienti per l’efficacia delle cure specialmente quelle con acque termali.

Ciò in quanto le acque termali salsobromoiodiche delle Terme di Acireale sono, assieme a quelle di Tabiano, le migliori in assoluto esistenti in Italia: questo giudizio non è il mio ma quello dell’ingegnere Chiostri che conosce molto bene tutta la realtà termale italiana.

Ciò ottenuto, lavorando in perfetta armonia con il consiglio di amministrazione ed il personale tutto dell’azienda si pose “ al tempo” il problema di andare avanti con lo sviluppo e di ammodernare le prestazioni così come richiesto dal mercato, dai clienti e dagli enti mutualistici, diversificando ed introducendo trattamenti eudermici diretti anche alla clientela più giovane e promuovendo la talassoterapia, sulla scia di quanto stavano facendo molte strutture italiane ed estere.

Su questa linea venne predisposto un piano che a breve termine prevedeva la realizzazione di una struttura per le prestazioni eudermiche e di bellezza (polifunzionale), di un impianto di sollevamento di acque marine da riversare nella esistente piscina termale per la talassoterapia e di un nuovo albergo per intercettare le numerose richieste di cure provenienti soprattutto dal servizio sanitario nazionale attraverso gli enti mutualistici che trovavano difficoltà nel sistemare i loro assistiti presso gli alberghi esistenti di Acireale soprattutto per il budget limitato di cui disponevano tali enti. Il detto piano fu completamente realizzato.

Il piano globale prevedeva anche, nel medio termine, la realizzazione della cosiddetta “ Nuova città delle Terme”, progetto molto ambizioso, fortemente voluto al tempo dall’on. Rino Nicolosi, allora Presidente della regione Sicilia, che avrebbe dotato Acireale di un complesso termale tra i migliori in Europa.

La progettazione venne affidata agli ingegneri Paolo Pennisi e Aldo Scaccianoce, coadiuvati per la parte termalistica dall’ingegnere Enrico Chiostri. Tale progettazione venne finanziata direttamente dalla Regione.

Come è noto il programma a breve è stato realizzato, con la creazione dell’albergo “Palace Terme” e del polivalente mentre quello a medio termine è rimasto solo in fase di progetto sia perché l’on. Nicolosi, nelle more, dismise la carica di presidente, sia perché la Regione abbandonò il progetto di ulteriore sviluppo delle Terme, tanto che attualmente esse si trovano come è noto in stato di assoluto abbandono. ”

 

 

Piazza Bellavista di Santa Caterina, il Lions scrive al Sindaco Garozzo

Inserito il

Il testo della lettera inviata al Sindaco Nino Garozzo dal Presidente del Lions Club di Acireale Rosario Musmeci

letterasindacosantacaterina

Il nuovo direttivo del Lions per l’anno sociale 2013-2014


A seguito delle elezioni del 18 aprile scorso, risultano eletti per l’anno sociale 2013-2014. Presidente: Pietro Antonio Currò. 1°Vice Presidente: Giacomo Fiorini. 2°Vice Presidente: Rosario Faraci. Segretario: Alfio Cristaudo. Tesoriere: Salvatore Pennisi. Consigliere: Alfredo Borzì. Consigliere: Giuseppe Russo. Componente comitato soci: Salvatore Leonardi. Revisore dei conti: Rosario Leonardi. Revisore dei conti: Giuseppe Messina. Revisore dei conti: Salvatore Torchia.

Acireale ieri e oggi. E domani? L’intervento del Presidente del Lions Rosario Musmeci


fotomusmeci

18 APRILE 2013

ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?

INTERVENTO DI APERTURA

            Fin dal giorno del mio insediamento come Presidente del Lions Club Acireale, il 7 luglio 2012, ho cercato di attuare un programma che fosse realmente al servizio della nostra Associazione e della comunità civile che vive nel territorio in cui opera il Club.

            Ho esposto le mie idee ai “Comitati” che si sono costituiti ad inizio di anno sociale e che concretamente avrebbero dovuto dare attuazione al programma, ricevendo sempre risposte positive: di questo ringrazio tutti i soci ed i Coordinatori dei Comitati in particolare.

            Questa sera aggiungiamo un altro tassello al quadro delle iniziative che abbiamo programmato. Il desiderio di renderci quanto più possibile solidali con la cittadinanza, di cui anche noi facciamo parte integrante, ci ha spinti ad affrontare lo spinoso problema del dove va la nostra città. Abbiamo cioè voluto proseguire, come è nella tradizione del nostro Club, un dibattito con le istituzioni e con la cittadinanza, dando particolare spazio alle esigenze che emergono in seno ad essa e che tante volte restano sopite o che vengono disattese in modo più o meno palese. Come è nel nostro stile e nella nostra tradizione, vogliamo continuare ad essere propositivi, perché il nostro compito non è di distruggere, bensì, per quanto è nelle nostre possibilità e nelle nostre competenze, di aiutare sia le istituzioni che la comunità civile a dare alla città il posto che giustamente le compete all’interno della realtà provinciale, regionale e nazionale.

            Il titolo di questo incontro, “Acireale, ieri e oggi. E domani?”, vuole riassumere il desiderio e la volontà di creare un’altra occasione (come lo è, per esempio, ancora oggi, il “Forum delle Terme”)per proseguire il dialogo città-istituzioni attraverso una analisi della realtà di Acireale così come è stata nel passato e come si pensa concretamente di prospettarla per il futuro. Il punto di mediazione tra i due poli – passato e futuro – costituisce il nostro presente con le luci e le ombre che lo contraddistinguono. Ecco allora che uno sguardo al nostro presente può essere foriero di nuove e positive prospettive per immaginare e progettare il domani secondo linee comportamentali conseguenti.

            Abbiamo strutturato l’incontro chiedendo l’intervento di tre autorevoli rappresentanti della nostra comunità civile che tratteranno rispettivamente la situazione economica (il prof. Rosario Faraci), il contesto socio-politico (il dott. Orazio Massimino) e lo stato della cultura ad Acireale (il dott. Giuseppe Contarino).

            L’iniziativa, però, non si esaurisce con questo incontro. Proprio perché riteniamo doveroso continuare il dibattito con la città, abbiamo pensato di creare uno strumento che non faccia dissolvere l’iniziativa nell’arco di un pomeriggio, ma che lasci la porta aperta ad un continuo confronto con tutti coloro che sono interessati al bene comune.

            Ci siamo posti, quindi, da una parte di fronte alle richieste dei nostri soci, dall’altra di fronte ai problemi ed alle aspettative del nostro territorio. Ci siamo pertanto chiesti come creare un sistema di consultazione sulla vita del nostro Club; ci siamo chiesti, altresì, come potere dar voce a chi non ha voce, a chi vorrebbe democraticamente partecipare al dibattito sulle questioni che maggiormente interessano la collettività e non trova uno spazio adeguato per farlo.

            Nel tentativo di coniugare, come dicevo un istante fa, il passato con il futuro, abbiamo preso in esame la situazione odierna della nostra città, facendo delle semplici quanto dolorose constatazioni. Il quadro che si è presentato è stato veramente desolante: chiuso un pastificio, chiusa una fabbrica di strumenti musicali, chiuse le Terme con il centro benessere ad esse collegato e praticamente mai aperto, chiuso lo stabilimento di acque minerali di Pozzillo, in crisi profonda l’agrumicoltura, in crisi le strutture alberghiere con due di esse chiuse in quanto collegate alle Terme e con un turismo, il più delle volte, “mordi e fuggi”, che trasforma i nostri alberghi in dormitori, in crisi le piccole strutture economiche a conduzione familiare, che arricchivano il nostro centro storico e portavano risorse all’economia locale. Si è constatato cioè che trenta, quaranta  anni fa, Acireale aveva una solida struttura economica pur operando in un quadro locale e nazionale più semplice, più “artigianale”, ma decisamente più imprenditoriale e, di conseguenza, più produttivo.

            Oggi, quando mezzi e strumenti sono enormemente più sofisticati, ci si è accorti di essere rimasti al palo. Stranamente, perché i centri termali e di benessere seguitano a fiorire e, pur in una situazione generale di crisi, riescono a reggere la struttura economica di parecchi centri piccoli e meno piccoli; in modo incomprensibile perché l’uso, addirittura sproporzionato, di acque minerali, non  è per niente in crisi mentre noi seguitiamo a bere acqua proveniente da tutti gli angoli del Paese, dimenticando, spesso per un eccesso di “esterofilia”, e consentitemi qui una nota polemica, quelle prodotte dietro l’angolo; inspiegabilmente, perché gli agrumi e, per quel che ci interessa più da vicino, i limoni, seguitano ad essere utilizzati per gli usi più disparati e provengono a noi anche dall’altro lato del pianeta (Argentina), per non parlare dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo; stranamente, ancora, perché, pur in un contesto di crisi, il turismo seguita a costituire la struttura economica portante di intere contrade che sicuramente non hanno niente di più di quello che offre la nostra terra in bellezze artistiche, archeologiche, culturali, in siti naturali (mare e monti in un binomio difficilmente ripetibile altrove), consentendo la sopravvivenza anche delle relative strutture commerciali.

            Si è dovuto fare uno sforzo mentale iniziale per attualizzare il motto lionistico “We serve”, che spesso appare relegato solo ed esclusivamente a concetti sempre validi ma non sempre al passo con la realtà che stiamo vivendo, che impone, quanto meno, una rivisitazione delle modalità di approccio al servizio che la nostra Associazione è chiamata ad offrire se vuole restare fedele ai suoi scopi.

            Ci ha aiutato, in questa prospettiva, il motto che il Governatore Antonio Pogliese ha voluto coniare per il corrente anno sociale: passare dalle analisi alle proposte, essere cioè il più possibile operativi.

            È in questo contesto che si colloca l’idea di dar vita ad un sito ed a un blog gestiti dal nostro Club, pur vivendo in una realtà in cui si rischia di inflazionare, se già non sta accadendo, uno strumento nato per incentivare  conoscenza,  condivisione,  crescita, maturazione. Si è pensato di fornire, in tal modo, comunicazioni utili ed aggiornate ai nostri soci,  e di dare nel contempo alla collettività la possibilità di trovare una cassa di risonanza delle aspettative, dei desideri, delle proteste, delle aspirazioni delle cittadine e dei cittadini che, pur essendone i primi e più diretti destinatari, normalmente restano ai margini del dibattito sui grossi problemi del territorio in cui è presente il Lions Club Acireale.

            Abbiamo deciso, infine, che era bene rischiare, che bisognava uscire allo scoperto, creando un “forum” aperto a quanti hanno a cuore il bene della cosa pubblica o, anche più semplicemente, desiderano esternare le proprie opinioni, sentirsi parte attiva e partecipe di ciò che succede attorno.

            Nello stesso tempo abbiamo pensato di ampliare il servizio nei confronti  della collettività, inserendo nel sito alcuni settori che possono essere utili a coloro che si accostano allo strumento informatico. Si è creato così un settore per le Scuole del territorio ed un altro per le Associazioni di volontariato. In tal modo si vuol dare la possibilità, anche a coloro che non vivono nel nostro territorio, di conoscere la nostra terra ed i servizi che vengono loro offerti.

            L’apertura alla cittadinanza, il metterci, ancora una volta, a disposizione, anche intellettualmente, delle esigenze che, pur sopite, vogliono trovare una possibilità di esprimersi, un riappropriarsi, da parte dei cittadini, del loro diritto di essere ascoltati, ci è sembrato un obiettivo nello stesso tempo concreto, operativo, possibile in rapporto alle nostre capacità e competenze, realmente al servizio sia della cittadinanza, sia dei reggitori della cosa pubblica che, se vorranno, potranno tastare il polso, anche in questo modo, degli umori della base, accogliere inviti e suggerimenti, mettersi più a contatto e più al servizio di coloro che li hanno delegati a rappresentarli.

            Sembrava di aver scoperto l’uovo di Colombo; ma non appena abbiamo incominciato a discutere sulla reale fattibilità del progetto, sono sorti subito i problemi: bisognava trovare le persone capaci non solo di impegnarsi concretamente nell’impresa, ma anche di dare continuità ad una iniziativa che necessita di professionalità, competenza, disponibilità, lungimiranza, costanza.

            La strada, lo sappiamo, non è agevole né semplice. Forse è stato più facile iniziare l’impresa di quanto non lo sarà il continuarla. Avremo bisogno che l’entusiasmo di oggi non si affievolisca, non ceda il passo alla routine. Abbiamo bisogno di persone disposte a tenere costantemente aggiornato il sito se vogliamo non solo rendere un servizio sempre attuale, ma anche dimostrare  che teniamo ad esso perché lo riteniamo realmente utile.

            Per questo, mentre rivolgo un vivo ringraziamento ai membri del Comitato – Lions e Leo – e a quanti hanno voluto credere nella nostra proposta (Dirigenti scolastici, Presidenti di Associazioni, semplici cittadini), rivolgo un invito a tutta la comunità civile perché con i suoi interventi, con i suoi suggerimenti costruttivi, con le sue proposte, possa aiutarci ad ampliare il raggio di azione del sito per renderlo sempre più aderente alle aspirazioni ed alle esigenze della collettività, puntuale, preciso, obiettivo, non di parte, teso soltanto alla ricerca del bene comune.

            Un ringraziamento particolare consentitemi di rivolgere all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici ed al suo Presidente, dott. Giuseppe Contarino, che ci hanno concesso l’uso di questo prestigioso locale. Il nostro desiderio di tenere l’incontro in quello che costituisce il cuore pulsante della cultura della nostra città si è trovato subito in sintonia con chi rappresenta questa prestigiosa istituzione che aspetta, anch’essa, di essere pienamente valorizzata, come sicuramente merita: sono convinto che potremo proseguire ancora in questo rapporto di sinergia e di collaborazione.

            Passo adesso la parola ad dott. Nino Milazzo che coordinerà i lavori della serata.

                                                                                                        Rosario Musmeci

A quota 400 le adesioni alla pagina Facebook del Forum


Da stasera sono 400 gli amici, cioè gli aderenti, alla pagina Facebook del Forum permanente sulle Terme di Acireale. Attivo principalmente attraverso il sito Internet, il Forum è presente pure sugli altri social network tra i quali Twitter.

Acireale Città Termale, un convegno del Comitato Civico Terme di Acireale


COMITATO CIVICO TERME DI ACIREALE

Acireale Città Termale
Le Direttive Europee e il futuro del termalismo in Sicilia

Domenica 9 Dicembre 2012 ore 9.30 – 13 Albergo Maugeri – Acireale
WORKSHOP

Introduce: Avv. Gaetano Cundari

Relaziona: Prof. Agostino Serra, Direttore Clinica OTL Università di Catania;
Interviene: Prof. Antonio Pavone, Primario Neurologia Azienda Garibaldi – Catania;
(Componenti del Tavolo tecnico sul rilancio del termalismo presso il Ministero della Salute)

Conclude: Prof. Elio Cardinale, Sottosegretario alla Salute.

Conduce i lavori: Dott. Salvatore La Rosa

Partecipano: Deputati nazionali, Deputati regionali, Consiglieri provinciali e comunali, operatori e tecnici del settore.

Adesioni: Gaetano Cundari tel. 3333552013
Salvatore La Rosa tel. 3346436413

Poco rassicuranti le comunicazioni di Armao. Rammarico per il mancato coinvolgimento del Forum


 

Appresa la notizia dell’urgente convocazione a Palermo del Sindaco di Acireale Nino Garozzo, e avendo preso atto della nota stampa diramata dal primo cittadino, il Forum permanente sulle Terme conferma le preoccupazioni espresse da oltre quindici mesi sul futuro delle Terme di Acireale e si rammarica del fatto che solo adesso siano venute alla luce criticità giuridiche e finanziarie che il Forum stesso ha fin qui evidenziato con lettere, note e documenti inviati alle istituzioni pubbliche, a cominciare dall’Assessorato all’Economia. Le odierne comunicazioni dell’avvocato Armao pertanto appaiono poco rassicuranti e assolutamente interlocutorie, nonostante la promessa di un intervento risolutorio per facilitare la privatizzazione delle Terme. Allo stesso modo il Forum, pur apprezzando la buona volontà del Sindaco Garozzo nell’aver ripreso efficacemente il dialogo con la Regione, lamenta la completa assenza di un coinvolgimento delle associazioni e del Forum in un dibattito cittadino pubblico che, promosso dallo stesso Garozzo, consenta a tutta la Città e alla business community locale di esprimere osservazioni e proposte ai documenti fin qui esitati dall’amministrazione regionale.

 Forum permanente sulle Terme di Acireale

Il Sindaco di Acireale convocato a Palermo da Armao. Il comunicato stampa


CITTA’ DI ACIREALE – nota stampa

 Terme: si è tenuta oggi a Palermo una nuova riunione convocata dall’assessore regionale Gaetano Armao alla quale hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo, il nuovo commissario liquidatore delle Terme Giuseppe Triolo, i vertici della Ragioneria della Regione e di Sviluppo Italia.

Dalle notizie che si apprendono da Palermo, il tavolo si è confrontato sul bando di evidenza pubblica per la ricerca di imprenditori disponibili a gestire e investire sulle Terme che dovrebbe essere emanato dalla Regione entro fine mese.

Sviluppo Italia ha subito fatto presente che esiste un pignoramento sull’albergo Excelsior per un valore di 19 milioni di euro per rate di mutuo non pagate pari a 9 milioni di euro (una prima udienza sarebbe stata fissata per metà febbraio 2013). Vi è anche un vincolo di usufrutto su parte dell’area ex Pozzillo. Tra le righe, Sviluppo Italia ha sconsigliato l’inserimento dei due beni nel bando al fine di non allontanare le attenzioni dei privati sul complesso dei beni.

“ Abbiamo fatto notare che una legge del 2007 ha previsto la ricapitalizzazione con copertura finanziaria dei mutui e dei debiti complessivi delle Terme” dice il sindaco Nino Garozzo. “A questo punto abbiamo chiesto due chiarimenti: ricapitalizzazione e il mantenimento nel piano di gestione di tutti i beni, senza smembramento alcuno, compreso l’Excelsior in quanto ritenuto strategico al fine di garantire rilancio e sviluppo dell’offerta termale”.

Per quanto riguarda la ricapitalizzazione ci sarebbero solo “solo due milioni di euro, di cui uno erogato alle Terme, somma insufficiente – prosegue il sindaco – Per quel che riguarda il bando, l’assessore Armao ha manifestato disponibilità verso la richiesta formulata dalla Città di Acireale affinché non venga smembrato il patrimonio, ma senza oneri da caricare sul Bilancio della Regione”.

L’assessore Armao ha proposto un bando che inglobi l’intero patrimonio termale (Excelsior compreso) attraverso la condivisione del creditore vigilante e della Regione, al fine di garantire l’imprenditore che a conoscenza del debito tenga conto dello stesso  così che i canoni da versare alla Regione diventino scomputo del debito. In alternativa, altra ipotesi, sarebbe quella del ricorso alla Cassa depositi e prestiti al fine di assicurare al pubblico, e con convenzioni, l’Excelsior.

“Le osservazioni che in questi anni abbiamo più volte manifestato hanno trovato conferma – commenta il primo cittadino -. Il rischio che l’Excelsior fosse posto in vendita in maniera coattiva per soddisfare i crediti della banca, sono reali. Al di là degli annunci e delle buone intenzioni manifestate, i mutui non sono stati pagati e non vengono pagati, così come i soldi perla ricapitalizzazione c’erano ma adesso non ci sono più”.

Prosegue il sindaco: “Il pericolo di una speculazione immobiliare, con la gestione da una parte e i  cespiti più ricchi dall’altra, è reale e diventa irreversibile senza aiuti dall’esterno stante che le attività termali sono ferme. Terme che da ferme continuano ad accumulare debito, a fronte di rassicurazioni fornite in questi anni che adesso non trovano conferma”.

Il sindaco precisa “per onestà: la completa disponibilità mostrata dall’assessore Armao, anche se allo stesso abbiamo ribadito che non daremo mai la nostra condivisione ad ipotesi che non abbiano quale presupposto fondamentale il patrimonio assicurato alla gestione termale. Su questo l’assessore si è dimostrato attento, pur non nascondendo le difficoltà. Ci spiace che le assicurazioni di questi anni e di questi mesi in cui tutti assicuravano tutto, si sono sciolte come neve al sole. La determinazione del Comune di Acireale, grazie alla rinnovata disponibilità al dialogo da parte della Regione, ha rimesso in pista l’unica ipotesi in cui l’interesse della Città potrà essere tutelato. Ma siamo contrari ad ogni ipotesi i smembramento. Dispiace notare pure che su Sciacca si segua un percorso più agevole, perché comunque le attività sono state portate avanti e perché i cespiti immobiliari non hanno i vincoli debitori delle Terme di Acireale ”.

L’emissione del bando, con integrazioni, è prevista entro il mese dopo le interlocuzioni tra Comune e Regione. “Manifesto comunque preoccupazione in quanto ci sono fatti che oggettivamente costituiscono impedimento e ci spiace molto delle rassicurazioni ricevute in questi anni che oggi volano via” chiude il sindaco.

Per il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria si è tratta di un tavolo di confronto certamente “significativo, anche perché sono state chiarite situazioni a noi sconosciute. Si può stabilire adesso un bando e ben vengano imprenditori che investano sulle Terme, istituzione in cui tutta la Città crede”.

Il presidente Antonio Riolo aggiunge, anche a nome della Commissione: “Un ringraziamento per il sindaco per la condivisione dei lavori sostenuti dalla Commissione. L’obiettivo che tutti auspichiamo è il superamento di questa fase, l’individuazione del bando e dell’imprenditore che porti alla ripresa termale, oggi inesistente”.

Acireale 1 ottobre 2012

m.g.

Il Presidente Antonio Riolo scrive all’Assessorato all’Economia sollecitando un incontro con la città di Acireale


 

La lettera trasmessa dal Presidente della VI Commissione permanente della città di Acireale all’Assessore Armao e alla dirigente Palagonia.

Le Terme volano possibile di sviluppo economico

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tratto dal blog di Antonio Riolo, Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale

Le Terme quale volano possibile di sviluppo economico: incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.

1 giugno 2012

Oggi,  presso il Palazzo di Città di Acireale, ho presieduto la 6^ Commissione Consiliare Permanente con delega alla Sviluppo Economico, la quale ha incontrato i rappresentanti del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: i due Coordinatori Prof. Rosario Faraci e Dott. Mario Scandura e il Presidente del Lions Club AcirealeCitty Maugeri Grasso. L’incontro/audizione con o.d.g. “Le Terme di Acireale quale volano possibile di sviluppo economico” – organizzato in occasione dell’anniversario della costituzione del Forum – ha visto anche la partecipazione del Vice-Sindaco con delega alla Sviluppo Economico Mario Pavone e del Presidente del Consiglio ComunaleToruccio Di Maria.

Il Forum, producendo alcuni documenti relativi alle interlocuzioni già intercorse con l’amministrazione regionale e con il Consiglio comunale di Acireale, ha fornito un esaustivo quadro sullo stato dell’arte delle due procedure in corso, le liquidazioni delle Terme di Acireale SpA e dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale, e della procedura annunciata di privatizzazione della gestione degli stabilimenti. Sono state fornite puntuali indicazioni sulle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali della società di gestione attualmente in liquidazione. Il lavoro del Forum, vivamente apprezzato dalla 6^ Commissione Consiliare Permanente, è il risultato di un’intensa attività di studi e ricerche, ampiamente documentata nel sitowww.termediacireale.it

Chiara ed unanime la volontà dei presenti ad intraprendere tutte le azioni possibili atte a far sì che le Terme di Acireale tornino al più presto ad essere una delle principali fonti del rilancio socio-economico, occupazionale e turistico della Città.

A tal fine – sentito il Forum – la Commissione Sviluppo Economico, nell’ambito delle proprie competenze, ha individuato alcuni punti in base ai quali redigere un documento che sia apripista, e fin da subito, per far si che l’attenzione sulle Terme di Acireale S.p.A. sia massima e concentrata sui seguenti aspetti, evidenziati dallo stesso Forum:

1)      rinnovare all’Amministrazione Regionale la richiesta di un tavolo tecnico permanente di confronto Comune di Acireale – Regione Siciliana;

2)      invitare l’Amministrazione Comunale ad interagire sia con l’advisor Sviluppo Italia Sicilia, al fine di conoscere lo stato della procedura, sia con i liquidatori delle Terme di Acireale Spa al fine di acquisire informazioni sullo stato della liquidazione;

3)      sentito il settore Urbanistica, proporre al Consiglio Comunale un approfondimento sui vincoli di destinazione d’uso dell’area termale nell’ambito della programmazione urbanistica cittadina;

4)      proporre all’Amministrazione Comunale la istituzione di una Fondazione o il sostegno diretto ad un progetto culturale finalizzato ad ospitare, possibilmente nell’ambito del Palazzo destinato alla sede della Fondazione del Carnevale e del Distretto turistico Mare dell’Etna, una collezione sulla “memoria storica” delle Terme di Acireale, costituita da opere storiche, artistiche, culturali, letterarie, fotografiche, musicali, cinematografiche, etc. attualmente dislocate in diversi siti pubblici e privati nella città.

A tal proposito, ha dichiarato alla stampa: Il comparto termale rappresenta un possibile volano di sviluppo che può e deve contribuire al rilancio socio-economico di Acireale: Terme funzionanti significano attività economica, turismo e servizi, ricchezza e nuova occupazione. Grazie alla chiarezza del lavoro svolto dal Forum in questo suo primo anno di attività, abbiamo elaborato quattro proposte che la Commissione Sviluppo Economico inoltrerà prontamente all’Amministrazione Comunale con l’invito di sollecitare al più presto un incontro a Palermo con gli uffici competenti della Regione Siciliana per conoscere le modalità e i contenuti delle due procedure di liquidazione e privatizzazione. Raccogliendo le sollecitazioni del Forum, il Presidente Antonio Riolo ritiene fondamentale il diritto-dovere della intera città di Acireale di contribuire fattivamente al rilancio delle Terme

Dichiarazione del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: Nel ringraziare la 6^ Commissione Consiliare Permanente per la sensibilità e la disponibilità manifestate nel favorire un incontro audizione, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, compiaciuto per la ripresa del dialogo con il Consiglio e l’Amministrazione comunali, ha auspicato che sulla vicenda del termalismo la città intera, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e le forze della società civile, possa esercitare pienamente il diritto-dovere di preservare, valorizzare e rilanciare uno dei beni più preziosi del suo inestimabile patrimonio culturale, sanitario e turistico, volano di sviluppo dell’economia del territorio.

L’incontro di oggi in VI Commissione Consiliare permanente: il comunicato stampa ufficiale

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Il comunicato stampa dell’incontro audizione svoltosi oggi in 6^ Commissione Consiliare permanente (01.06.2012 – Incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.)

Buon Compleanno Forum

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Oggi il Forum compie un anno dalla sua costituzione. Per l’occasione alle 10.00 sarà ricevuto dalla VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale, ove si terrà un’audizione dei due Coordinatori.

Era il 1 giugno dello scorso anno, quando con il Past President del Lions Club di Acireale Salvatore Leonardi e l’attuale Presidente Citty Maugeri Grasso, ci ritrovammo nello studio di Mario Scandura, in un caldo pomeriggio di inizio estate, per dare il via all’esperienza del Forum permanente sulle Terme di Acireale. Nessuno statuto, nessun regolamento, nessuna formalità. Il Forum non è nata come associazione, ma all’interno di un’associazione già esistente, un club service da sempre attivo sulle questioni più importanti riguardanti la città: dal decoro urbano alla ripavimentazione di Piazza Duomo, dalla variante di Capomulini inerente la SS114 alla limonicoltura, tanto per citarne alcune.

Il Forum, sulla cui attivazione si era già favorevolmente espresso il consiglio direttivo del Lions, nasceva dall’impegno pubblicamente assunto a conclusione della conferenza del 9 aprile dello stesso anno, in cui ad Acireale erano convenuti esperti e consulenti di termalismo nonché amministratori pubblici e privati, alla presenza di Federterme e della prof.ssa Mirella Migliaccio dell’Università del Sannio di Benevento. Qualche giorno dopo, tenendo fede ad una promessa fatta durante quel convegno, fu consegnato un breve promemoria alle istituzioni regionali, contenente una sintesi dei lavori svolti, dell’interessante dibattito sviluppatosi e delle proposte emerse. La nota fu consegnata “brevi manu” all’on.Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio, la stessa in cui qualche giorno prima del convegno venne favorita un’audizione del Comitato Civico Terme di Acireale, costituitosi in città a fine dicembre del 2010 su iniziativa di diversi esponenti del PD ed alcuni rappresentanti della società civile;  ed inoltre alla dott.ssa Maria Filippa Palagonia, la dirigente del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni al Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana, da cui dipendono le attività di monitoraggio e controllo dei liquidatori delle Terme di Acireale SpA e di predisposizione delle operazioni di privatizzazione che tuttora viene costantemente informata sulle iniziative del Forum.

Dopo quel convegno, ci si rese conto che la questione delle Terme di Acireale andava monitorata più attentamente. Occorreva un presidio stabile di informazione, documentazione e di analisi sia per tenere costantemente aggiornata l’opinione pubblica sia per supportare le istituzioni nel difficile compito di ricostruire un quadro informativo molto frammentato e nello stesso tempo complesso, propedeutico alla programmazione e gestione delle due procedure di liquidazione e privatizzazione, definite dalla legge regionale n.11 del 12/5/2010. Allo stesso tempo, attraverso il Forum si intendeva favorire un coordinamento orizzontale fra movimenti, gruppi di impegno e associazioni che sul territorio avessero un interesse a vivificare il dibattito sul termalismo ad Acireale. Abbiamo lavorato fin dall’inizio in questa direzione e, a distanza di un anno, possiamo dire che il Forum è sicuramente una delle più belle esperienze di “think tank”, un laboratorio di iniziative sociali concretizzatosi nel territorio di Acireale negli ultimi anni.

Fin dai primi giorni di vita del Forum c’è stata una significativa adesione di testate giornalistiche, gruppi di impegno, associazioni e movimenti, alcuni anche a carattere regionale e provinciale. Ha aderito il Comitato Civico Terme di Acireale, cui va riconosciuto il merito di aver riportato per primo all’attenzione dell’opinione pubblica acese la vicenda delle Terme. Hanno aderito diversi club services. Ha aderito la Consulta Giovanile, a sua volta rappresentativa di altre associazioni, alcune delle quali già presenti in seno al Forum. Il fronte si è via via allargato fino ad arrivare a Sciacca, l’altra città accomunata ad Acireale nella medesima sorte di liquidazione degli stabilimenti termali. Hanno aderito prima il Corriere di Sciacca e poi l’associazione Altra Sciacca che dall’inizio dell’anno hanno dato vita al Forum sulle Terme di Sciacca, ripetendo in quel territorio il modello sperimentato dall’estate scorsa ad Acireale.

In questi mesi, al di là della scansione temporale di vicende, talora assai controverse, che evidenziano la difficoltà dell’amministrazione regionale di presidiare interamente ed efficacemente l’intero processo di liquidazione in atto e quello appena avviato di privatizzazione, il Forum ha seguito costantemente tutti gli eventi, si è fatto promotore di numerosi articoli di stampa ed interventi televisivi, resi possibili da un forte e rinnovato interessato dei mass media sulla vicenda; ha promosso incontri pubblici, come la prima riunione operativa di fine settembre 2011; ha scritto lettere alle istituzioni locali e alla stessa amministrazione regionale per sensibilizzare la politica, nella diversità di prerogative e competenze degli enti, ad un maggior intervento sulla vicenda delle Terme; ha raccolto documenti, studi, proposte, idee che sono custoditi all’interno del sito www.termediacireale.it che, ad oggi con 23.100 visualizzazioni uniche, è diventato un affidabile presidio di informazione, insieme alle pagine e ai profili attivati su Facebook, Twitter e Linkedin capaci di moltiplicare l’interesse sul tema di nuovi utenti provenienti dal mondo dei social network.

Abbiamo assistito ad un interesse sempre più vivo delle istituzioni locali e di molti esponenti politici delle amministrazioni locali. Superate le prime comprensibili diffidenze verso un soggetto “diverso” nato all’interno del movimentismo cittadino, il Forum, che non è e non potrà mai essere soggetto politico, ma rete di coordinamento fra associazioni, movimento d’opinione, presidio di informazione e documentazione, e dunque “think tank”, ha potuto dialogare con istituzioni, parlamentari, consiglieri ed amministratori locali e provinciali. Il nostro più affettuoso ricordo va alla figura dell’Avvocato Pietro Filetti, prematuramente scomparso agli inizi di febbraio, che da Presidente del Consiglio Comunale manifestò grande interesse e forte vicinanza alla causa del Forum, facendosi promotore di iniziative di sensibilizzazione della giunta, del Consiglio comunale e dell’amministrazione regionale. Dopo la scomparsa di Pietro Filetti, il dialogo con le istituzioni locali onestamente si è un po’ raffreddato.

Oggi, in audizione alla VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico ove saremo ricevuti dal Presidente Antonio Riolo, dai componenti consiglieri comunali, alla presenza (annunciata) del Vice Sindaco Mario Pavone e del Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, proveremo a ripartire da dove ci siamo lasciati, chiedendo alla Commissione che si faccia carico di istruire o promuovere almeno tre iniziative.

La prima iniziativa è la richiesta, da rinnovare al Presidente della Regione e all’Assessore all’Economia, di costituire un tavolo di confronto permanente fra Comune e Regione, così come lo stesso Avv. Filetti aveva chiesto agli inizi di gennaio di quest’anno, il Sindaco di Acireale aveva  sollecitato a luglio del 2011 e, ancor prima, il Consiglio Comunale di Acireale all’unanimità aveva auspicato nel documento approvato il 1 febbraio dello scorso anno. Quel tavolo è importante, perché rappresenta l’unico momento, in una logica di inclusività dei processi decisionali pubblici, in cui poter essere informati delle scelte e delle iniziative assunte o programmate dall’amministrazione regionale. Quel tavolo potrebbe rappresentare il contesto più adeguato e sereno nel quale maturare alcune proposte che interessano alla collettività acese.

La seconda iniziativa è richiedere all’advisor Sviluppo Italia Sicilia, incaricato dalla Regione di redigere il bando sulla privatizzazione degli stabilimenti, notizie ed informazioni sulle modalità e, ove possibile, sui contenuti del lavoro fin adesso svolto. Bisogna fare presto, prima che Sviluppo Italia Sicilia completi il proprio lavoro entro il 9 luglio (come annunciato dall’Assessore alla stampa) ed esiti le prime proposte di redazione del bando attraverso cui, con procedura ad evidenza pubblica, sarà selezionato il privato interessato alla gestione degli stabilimenti termali e degli altri beni del patrimonio delle Terme. Nel bando per la selezione dell’advisor, in precedenza proposto dall’Assessore Armao alla Presidenza della Regione e mai approvato, si prevedeva che l’advisor svolgesse una parte del lavoro, confrontandosi con le forze economiche, produttive e sociali del territorio su cui insistono le Terme, in un’ottica di coinvolgimento della comunità locale nelle principali scelte riguardanti il proprio futuro modello di sviluppo economico. Lo stesso percorso, sarà chiesto al Consiglio comunale di sollecitarlo a Sviluppo Italia Sicilia, è opportuno che venga seguito a maggior ragione adesso che l’advisor è di fiducia dell’amministrazione regionale, trattandosi di una propria partecipata. E’ ragionevole pensare ad un’apertura di Sviluppo Italia Sicilia alle proposte che verranno dalla comunità di Acireale, in modo da rendere più armonioso il progetto regionale di sviluppo del termalismo con le aspettative di un territorio che ha una sua storia e una sua identità che potrebbero essere alterate da una diversa destinazione d’uso del patrimonio termale. Sciacca, per iniziativa del nuovo Sindaco Fabrizio Di Paola, si è già mossa in questa direzione.

La terza iniziativa, pur avendo valore simbolico, ha una valenza straordinaria in prospettiva, pensando alla città di Acireale dei prossimi decenni. Chiederemo alla VI Commissione consiliare che proponga al Consiglio la creazione di una fondazione pubblica culturale, o il sostegno diretto ad un progetto culturale di matrice pubblica, che assicuri il recupero, la valorizzazione, e la promozione a fini turistici dell’inestimabile patrimonio di informazioni, studi, documenti, opere  a contenuto artistico, musicale, fotografico, giornalistico e cinematografico che costituiscono la memoria storica di ciò che sono state le Terme per Acireale fino ad un recente passato e che, indubbiamente, hanno concorso a definire, non solo nell’immaginario collettivo, l’identità di Acireale come città turistica, culturale e rinomata stazione di cure termali. Dare vita ad una fondazione pubblica o sostenere direttamente un progetto culturale del genere rappresenterebbe un importante tributo di civiltà e un significativo dono a beneficio delle generazioni più giovani, anche per far capire loro che, mentre oggi si parla di termalismo del benessere quale nuova frontiera di sviluppo del settore, c’era già stato qualcuno, nel lontano 1873, che aveva intuito la straordinaria importanza di rendere sinergiche fra loro il valore terapeutico delle acque, l’importanza curativa di talune prestazione, il valore esperienziale del soggiorno termale e la suggestività culturale e paesaggistica di uno dei più bei territori di tutta la Sicilia Orientale.

Il Forum proseguirà e vivificherà il proprio impegno, anche dopo aver soffiato su questa “prima candelina” celebrativa del primo anno di attività. Ci piacerebbe vedere uno scatto d’orgoglio di tutta la città e del territorio circostante, interessata realmente, e non solo a parole, a preservare e valorizzare un bene importante del proprio patrimonio storico, monumentale, turistico e sanitario. Ci piacerebbe assistere ad una presa di coscienza collettiva sul fatto che, al di là delle normali vicende e turnazioni politiche, le Terme interessano a tutta la città e che il futuro gestore privato, esercitando l’attività di impresa secondo le indicazioni che darà l’amministrazione regionale, sappia ripartire dalla storia e dal valore di questo importante bene. Ci piacerebbe ancora immaginare che le Terme non sono un ricordo del passato, ma sono una realtà esistente magari un po’ penalizzata allo stato attuale ma che, opportunamente valorizzata con interventi finanziari e strutturali di chi ne avrà la competenza a gestirla, potrà costituire un elemento importante della strategia di offerta turistica della città di Acireale.

Noi crediamo che tutto ciò sia possibile e non che sia un’utopia. Ma abbiamo necessità che il fronte di mobilitazione collettiva sia il più ampio possibile. Noi continueremo umilmente ad alimentare il lavoro di studio, analisi, documentazione ed informazioni anche per qualificare ulteriormente l’impegno di chi, in politica, nelle istituzioni, nella società civile, vorrà spendersi realmente a favore delle Terme.

Buon compleanno Forum permanente sulle Terme di Acireale!

Prof. Rosario Faraci,  Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale  

Le Terme dell’Etna: un’idea per Sviluppo Italia Sicilia che preferisce “non ascoltare” il territorio

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La foto che pubblichiamo è tratta dalla pagina Facebook “Salvate le Terme di Acireale” curata da Salvo Licciardello. Insieme alla pagina del Forum, sono tra le più cliccate sul social network. Si è stabilita infatti una proficua sinergia operativa fra le due pagine.

La foto ritrae le Terme di Santa Venera e sullo sfondo l’Etna innevata, quasi a sottolineare un naturale connubio che si è realizzato nel tempo fra il Vulcano e le Terme di Acireale. Le acque degli stabilimenti termali di Acireale sono infatti di origine vulcanica ed hanno peculiarità anche di tipo terapeutico, ben conosciute da geologi e da medici, legate alla loro ubicazione in territorio etneo.

In queste settimane l’advisor Sviluppo Italia Sicilia, incaricato dalla Regione Siciliana di procedere allo studio preliminare al bando di privatizzazione sia per le Terme di Acireale che di Sciacca, è sicuramente impegnato nell’acquisizione di elementi utili a rendere più allettante l’offerta che sarà presentata all’attenzione dei potenziali investitori privati. I contenuti dell’incarico regionale a Sviluppo Italia Sicilia sono coperti rigorosamente da segreto professionale, poichè così ha chiesto il committente, ovvero il Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana. Al progetto sulle Terme sta lavorando direttamente il top management di Sviluppo Italia Sicilia, a cominciare dal suo direttore generale Vincenzo Paradiso che, tuttavia, pur avendo incontrato in un recente convegno pubblico uno dei coordinatori del Forum il Prof. Rosario Faraci, essendo stati entrambi relatori a quel convegno, non ha preferito dire nulla, per discrezione.

Sappiamo da fonti interne alla Regione Siciliana che funzionari e dirigenti di Sviluppo Italia Sicilia si sono più volte recati in questi mesi ad Acireale, come a Sciacca, per alcuni sopralluoghi tecnici, ma non hanno finora ritenuto opportuno nè necessario “ascoltare” il territorio, magari attraverso la modalità tecnica dell’indagine on field, come invece prevedeva il precedente bando predisposto dall’Assessore Armao che, prima del cambio di procedura voluto dal Presidente Lombardo, intendeva procedere alla selezione di un advisor con la modalità competitiva.

Sarebbe opportuno, come tra l’altro suggerisce in un fondo di Filippo Cardinale pubblicato dal Corriere di Sciacca,  che invece il territorio, nelle sue diverse articolazioni sociali, venga ascoltato, per evitare – come spesso è successo in passato – che piani e progetti predisposti a tavolino, ovvero on desk, siano del tutto slegati dalle vocazioni e dai bisogni delle comunità locali ospitanti.

Abbiamo contezza da Federterme, la federazione italiana delle industrie termali e delle acque minerali curative, che Sviluppo Italia Sicilia si è rivolta a loro per acquisire dati ed informazioni sul settore del termalismo e del benessere, che comunque il sito del Forum aveva largamente anticipato e trattato in questi mesi. Avessero contattato direttamente il Forum, i consulenti di Sviluppo Italia Sicilia avrebbero sicuramente ottenuto alcune informazioni preliminari, insieme ad alcune proposte di cui la nostra piattaforma associativa, anche attraverso il Lions Club di Acireale, si è resa protagonista negli ultimi dieci mesi. Ad ogni modo, però, il sito del Forum è stato continuamente consultato, come risulta dai log di connessione. E di ciò, almeno, siamo contenti, a dimostrazione del fatto che il Forum assolve comunque un’importante funzione sociale di tipo informativo.

Una delle idee, già anticipata in un post alcuni mesi fa, potrebbe essere quella di valorizzare meglio il nome “Terme dell’Etna” unitamente al nome della città di Acireale ove i due stabilimenti termali sono localizzati. L’idea di Terme dell’Etna non sarebbe del resto dissonante rispetto alla promozione turistica del comprensorio che, da alcuni mesi, ha promosso, con la città di Acireale capofila, il distretto turistico “Mare dell’Etna”, nato nell’estate del 2010 da una proposta dell’Università di Catania alla Camera di Commercio ed intelligentemente fatta propria dal comune di Acireale e da altri 21 comuni che solo recentemente hanno dato vita all’interessante iniziativa consortile, giudicata fra le proposte turistiche più interessanti dalla Regione Siciliana, perchè forte di una sinergia pubblico-privato che è di per sè molto virtuosa in tutto il territorio.

Siamo fiduciosi che, prima o poi, Sviluppo Italia Sicilia e il suo direttore generale Vincenzo Paradiso ascolteranno il territorio, invitando amministratori pubblici locali, rappresentanti del distretto turistico “Mare dell’Etna”, opinion leaders ed operatori turistici, e perchè no anche il Forum, ad esprimere democraticamente e responsabilmente le proprie idee, connesse tra l’altro al modello di futuro sviluppo turistico.

Un ricordo di Pietro Filetti, convinto sostenitore della battaglia per le Terme


E’ venuto a mancare ieri l’Avvocato Pietro Filetti, Presidente del Consiglio Comunale di Acireale. Il Lions Club di Acireale e i Coordinatori del Forum permanente sulle Terme, stringendosi al dolore dei familiari, ricordano signorilità, professionalità, correttezza e senso delle Istituzioni che l’Avv. Filetti ha sempre dimostrato nell’espletamento delle sue funzioni di amministratore pubblico e di Presidente del civico consenso. In questo ruolo, l’Avvocato Filetti ha dimostrato grande attenzione al problema delle Terme di Acireale, stimolando una presa di coscienza dell’intero Consiglio comunale che il 1 febbraio 2011 votò all’unanimità un ordine del giorno sulle Terme; partecipando al convegno del Lions del 9 aprile 2011 sul termalismo; sostenendo in ben due occasioni (a luglio e novembre 2011) le iniziative del Forum dirette a sensibilizzare il Governo e le autorità regionali. Proprio all’inizio di quest’anno, il Presidente Filetti aveva scritto una lettera al Presidente della Regione, e a numerose altre autorità politiche nazionali, regionali e locali, per sollecitare l’organizzazione di un tavolo istituzionale ad hoc sulle Terme. Con la sua scomparsa, il Forum ha perso un grande amico e un convinto sostenitore della battaglia per la salvaguardia del complesso di Santa Venera e Santa Caterina.  “Il tema del termalismo, e particolarmente le sorti delle Terme di Acireale, sono da sempre molto sentite dalla cittadinanza da Noi rappresentata”, iniziava così la lettera del Presidente Filetti indirizzata il 5 gennaio 2012 al Presidente della Regione Lombardo.

Il 1 febbraio del 2011 il Consiglio Comunale di Acireale si esprimeva all’unanimità in merito alle Terme


Un anno fa, esattamente il 1 febbraio del 2011, il Consiglio Comunale di Acireale votava in modo unanime un ordine del giorno riguardante le Terme di Acireale (consulta qui il documento).  In quel documento il Consiglio Comunale di Acireale impegnava l’Amministrazione comunale a richiedere un tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana e si impegnava direttamente ad adottare tutti gli atti necessari per non pregiudicare le previsioni e i vincoli urbanistici contenuti nel PRG in ordine alla riqualificazione ed allo sviluppo del termalismo nella nostra Città. Ad un anno esatto di distanza da quell’importante documento votato dal civico consesso, ben poco è stato ancora fatto.

Oggi 1 febbraio per il Forum permanente ricorre l’ottavo mese consecutivo di impegno in difesa delle Terme di Acireale. La poderosa campagna di informazione, sensibilizzazione e documentazione sulle Terme di Santa Venera e Santa Caterina ha avuto inizio il 1 giugno del 2011.

Amore e passione per le Terme acesi animano questo libero movimento di professionisti e giovani che ha riacceso la speranza su una questione che sembrava morta


Il Consiglio comunale di Acireale ha accolto l’istanza del Forum e, per il tramite del suo Presidente avv. Pietro Filetti, ha chiesto alle autorità regionali un incontro a Palermo sulle Terme. Gliene siamo grati. Eravamo e siamo sempre più convinti della necessità di interloquire a tutti i livelli istituzionali per favorire la più ampia inclusività nelle scelte che interessano le Terme e il suo territorio. Adesso la parola spetta alla Regione; non c’è motivo per non tenere questo incontro.

In quasi otto mesi di continuative azioni di sensibilizzazione, informazione e studio sulla vicenda delle Terme, il Forum – che rappresenta ormai venticinque associazioni e che ha esteso il suo raggio di operatività fino alla città di Sciacca, dove una parte della società civile vuol  replicare l’esperienza acese – ha avviato un interessante laboratorio di cittadinanza attiva. Amore e passione per le Terme acesi animano questo libero movimento di professionisti e giovani che ha riacceso la speranza su una questione che sembrava morta.

Il fine, coincidente con un forte desiderio della comunità acese, è salvare le Terme, auspicando che l’imminente contributo che i privati daranno alla gestione possa avvenire nel quadro di un insieme di regole certe e condivise, sotto il presidio forte ed intelligente del soggetto pubblico che ha capito che è necessario rafforzare il termalismo tradizionale (basato sull’uso di acque e fanghi) con tipologie di servizi più compatibili con le mutate esigenze del mercato: turismo della salute, medicina estetica, benessere termale.

Il metodo che il Forum ha promosso è la concertazione e ricerca di continuo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti, nella consapevolezza che il territorio non può rimanere escluso da determinazioni e provvedimenti adottati a livello regionale; i tempi sono più maturi per un confronto più sereno, ma adesso non più rinviabile. Acireale non ha interesse a configgere con Palermo, ma le scelte sul futuro degli stabilimenti termali vanno condivise. La chiusura di due alberghi e la ridotta attività delle Terme hanno ricadute drammatiche sul turismo e sull’economia cittadini.

I contenuti della campagna di sensibilizzazione promossa dal Lions sono stati vari: dalla liquidazione in atto all’imminente privatizzazione, dalle iniziative di programmazione turistica degli Enti locali (vedi “Mare dell’Etna”) al dibattito sui programmi regionali di rilancio del settore attraverso il distretto del benessere e una nuova legge di riordino del sistema termale.

Il grado di informativa assicurata a tutto ciò che ruota intorno alle Terme è stato sempre elevato, grazie anche al generoso contributo degli organi di informazione. Adesso però è giunto il momento di dialogare “de visu” e non più soltanto attraverso i comunicati stampa.

Rosario Faraci

Coordinatore del Forum sulle Terme di Acireale 

I principali interrogativi “tecnici” riguardanti il futuro delle Terme di Acireale (e di Sciacca)


Nella sezione “Analisi & Progetti” del nostro sito è contenuta una rassegna delle consulenze e dei progetti elaborati in questi anni per le Terme di Acireale. Alcuni si riferiscono all’azienda autonoma; altri alla società per azioni che è subentrata alla prima nella gestione degli stabilimenti a partire dal 2006. Entrambe, azienda autonoma e società per azioni, sono state poste in liquidazione.

Una attenta lettura di questi documenti, dal contenuto tecnico, consente di farsi un’idea su alcuni tra i principali interrogativi riguardanti il futuro delle Terme di Acireale e, per estensione, di quelle di Sciacca (che si trovano in analoga situazione):

  1. l’affidamento della gestione ai privati, cioè la cosiddetta “privatizzazione sostanziale”, dovrà avvenire mantenendo l’unitarietà del complesso aziendale o favorendo la sua disarticolazione in più aree di business, distinte fra loro (“unità o spezzatino”? per utilizzare due termini largamente usati nel gergo giornalistico)?
  2. qual è il valore reale dei cespiti aziendali delle Terme di Acireale e quale potrebbe essere il prezzo di cessione ai privati? E il prezzo di cessione da cosa dipenderà? Dal valore attuale (su cui interferisce pesantemente l’esito della liquidazione) o dal valore prospettico che tali cespiti potrebbero avere, tenuto conto degli investimenti di cui qualcuno (o il soggetto pubblico, in fase di dismissione, o i privati, in fase di subentro) dovrebbe farsi carico?
  3. l’attuale modello di business delle Terme di Acireale, prevalentemente orientato ad un termalismo tradizionale e convenzionato, è compatibile con i nuovi orientamenti del turismo della salute e del benessere termale che si stanno rapidamente affermando nel mercato nazionale ed internazionale? Se non dovesse essere adeguato, quali sarebbero i costi da sostenere per un suo adeguamento al “nuovo”?
  4. il riposizionamento, interpretabile anche come rilancio, delle Terme di Acireale – che spetta indubbiamente alla Regione, poichè le Terme sono regionali – dovrà avvenire in modo indipendente, o in qualche misura collegato, ad una progettualità del territorio (leggasi Comune e Provincia) sulla valorizzazione della vocazione turistica di questa area?
  5. dato che l’attuale società di gestione (Terme di Acireale SpA) è in liquidazione, quale e come dovrà essere il “contenitore” che gestirà le nuove Terme? Sarà una nuova società, di cui saranno soci la Regione (proprietaria dei beni demaniali) e i privati? O sarà soltanto una società privata cui la Regione affiderà in concessione la gestione degli stabilimenti e degli altri cespiti?

Si tratta dei principali interrogativi tecnici, ai quali – nel progetto cui sta lavorando presumibilmente l’advisor Sviluppo Italia Sicilia – si dovrà comunque dare una risposta.  Probabilmente, altri interrogativi emergeranno in fase di valutazione. Ovviamente, alcuni di questi interrogativi tecnici hanno pure contenuto e valenza politici. E’ su questo versante, infatti, che vanno valutati gli eventuali effetti positivi derivanti sia dall’approvazione di una legge regionale sul riordino del sistema termale in Sicilia sia dalla attivazione di un distretto produttivo sul termalismo. Entrambe le iniziative – la legge e il distretto – sono in itinere presso l’Assemblea Regionale Siciliana e il Governo Regionale. Inoltre, non sono neutrali ai fini della valutazione delle alternative (unità o spezzatino?) sia le modalità di svolgimento che gli esiti delle due liquidazioni in atto.

In questa fase, pertanto, occorrono grande prudenza e massima attenzione, unite ad una continua interlocuzione con i territori locali (istituzioni e società civile) che potrebbe risultare utile a prospettare l’eventualità di altre alternative finora non esplorate.

Terme di Acireale, a quando il riavvio dei servizi?


La foto pubblicata nei mesi scorsi da L’Eco delle Aci

Lo scorso 3 dicembre, come comunicato dal nostro sito, la Presidenza della Regione Siciliana, per conto dei due liquidatori Margherita Ferro e Michele Battaglia, diramava il seguente comunicato stampa ufficiale.

“L’ufficio del collegio dei liquidatori delle Terme di Acireale spa comunica che si sono conclusi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti sulle strutture del complesso di Santa Caterina. Da lunedi’ 5 saranno avviati i collaudi delle varie opere compiute la cui durata e’ stimata in quindici giorni. Immediatamente dopo si avviera’ la fase di ripristino dei servizi attualmente sospesi e delle prestazioni Termali convenzionate con il SSN […]”. Clicca qui per la lettura integrale del comunicato.

Sono abbondantemente trascorsi i quindici giorni previsti, ma dall’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione non è stato finora diramato alcun comunicato ufficiale sul riavvio dei servizi attualmente sospesi alle Terme di Acireale. Non ci risulta inoltre che i due liquidatori abbiano dato una qualche comunicazione al riguardo.

Va ricordato che, in attesa dell’approvazione e della pubblicazione di un bilancio intermedio di liquidazione dal quale si possano evincere i criteri contabili di valorizzazione delle poste in bilancio, i due liquidatori, conformemente a quanto approvato dalla Assemblea dei Soci, e dunque al cospetto del socio Regione Siciliana, hanno ricevuto esplicito mandato di favorire la continuità dell’attività aziendale, compatibilmente a tutti i vincoli derivanti dalla liquidazione stessa, al fine di non recare danno al territorio e alla collettività.

Si legge infatti nel bilancio al 31.12.2010: Il bilancio al 31/12/2010 […] è stato redatto secondo criteri di continuità in considerazione sia del disposto della L.R. 11/2010, rivolta ad assicurare le prospettive di sviluppo del polo turistico termale di Acireale, nonchè della deliberazione della suddetta assemblea dei soci, conclusasi il 29 marzo 2011, che ha, tra l’altro, autorizzato i Liquidatori a proseguire, per quanto possibile, l’attività termale per evitare il manifestarsi di criticità a svantaggio del territorio nel quale gravitano le attività sociali”.

Ricordiamo, infine, che il bilancio al 31.12.2010 si è chiuso con una perdita di esercizio di € 2.331.060. Non sono ancora noti i risultati dell’esercizio 2011, poichè il bilancio sarà approvato entro 120, al massimo, 18o giorni dalla chiusura dell’anno sociale, come prevede lo Statuto. In condizioni di coeteris paribus, la perdita al 31.12.2011 potrebbe essere ancor più consistente, tenuto conto che per lungo tempo non sono stati conseguiti ricavi da prestazioni, poichè è stata sospesa l’erogazione dei servizi e si è ancora in attesa, per l’appunto, di conoscere quando saranno riavviati i servizi termali e le prestazioni convenzionate con il SSN.

Acireale: calo delle presenze turistiche e dell’indice di occupazione alberghiera negli ultimi sette anni. Dal distretto turistico un’opportunità di rilancio?


Nel corso di un interessante convegno avente ad oggetto il futuro del distretto turistico Mare dell’Etna, organizzato ieri sera dai giovani del MPA e concluso dall’on. Nicola D’Agostino, il relatore Prof. Benedetto Puglisi, docente di Marketing turistico all’Università di Catania, ha illustrato le caratteristiche, le potenzialità e il modello organizzativo della formula distrettuale turistica, soffermandosi in particolare su Acireale, città capofila del Distretto, località turistica non ancora pienamente decollata come destinazione turistica. Di seguito vengono proposte alcune diapositive, gentilmente concesse, dell’intervento del Prof. Puglisi che evidenziano: 1) il calo delle presenze turistiche nella città, dal 2004 ad oggi; 2) la drastica riduzione dell’indice di occupazione albeghiera; 3) il trend delle presenze turistiche dal 1952 ad oggi. Nel corso del convegno, numerosi interventi dei giovani che hanno sottolineato l’importanza del distretto quale strumento di rivitalizzazione dell’offerta turistica di Acireale e dell’intero comprensorio. Intanto, anche il Comune di Acicastello, dopo quello di Giarre, ha deliberato l’adesione al distretto Mare dell’Etna di cui adesso farà parte (vedi in basso l’articolo sull’edizione odierna del quotidiano La Sicilia)

Un chiarimento sulla presentazione dei bilanci delle Terme SpA in liquidazione


All’incontro del Forum di ieri 29 settembre, uno dei coordinatori il Prof. Rosario Faraci, nel corso del suo intervento, ha sollecitato ai liquidatori l’approvazione e il deposito dei bilanci, dato che l’ultimo approvato e depositato alla sede camerale risale all’esercizio 2008, come si ricava dalla consultazione on-line del pubblico Registro delle Imprese. Nel corso del suo intervento, il co-liquidatore Margherita Ferro ha puntualizzato che i bilanci delle Terme Spa in liquidazione sono stati regolarmente approvati e depositati. Dalla Camera di Commercio di Catania, cui il Forum si è rivolto questa mattina per un chiarimento, risulta che i bilanci sono stati depositati il 29 agosto scorso, anche se la pubblicità che a norma di legge si ha con la pubblicazione nel Registro delle Imprese non è ancora avvenuta, a causa di marginali aspetti formali nella trasmissione dei documenti contabili da parte dei liquidatori. Tali formalità hanno determinato il ritardo nella pubblicazione dei documenti contabili nel Registro delle Imprese. Chiarito questo aspetto, che buon senso vorrebbe che fosse stato precisato prima con una più puntuale informativa dei liquidatori al territorio e alle istituzioni della città sulle principali iniziative assunte nell’espletamento del loro ruolo, segnaliamo che la consultazione dei bilanci è pubblica, il Registro delle Imprese, cui è possibile accedere (a pagamento) attraverso il servizio camerale.  Dal Registro delle Imprese, ad esempio, è possibile ricavare i poteri dei due liquidatori, Margherita Ferro e Michele Battaglia, nominati entrambi con atto del 3/12/2010 (data presentazione carica: 15/12/2010 e data iscrizione: 23/12/2010), ai quali spetta “la rappresentanza legale congiunta della società e tutti i più ampi poteri, senza alcun limite, per porre in essere la liquidazione della società”.

In generale, le norme che disciplinano lo scioglimento e la liquidazione delle società sono quelle del libro V, titolo V, capo VIII del codice civile qui riportate dal sito Altalex e comunque reperibili in Rete anche in siti specialistici, ove sono commentate.

Ipotesi pratica per accelerare il processo di privatizzazione delle Terme di Acireale – Una nota del Coordinatore del Forum Mario Scandura


IPOTESI PRATICA PER ACCELERARE IL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE DELLE TERME DI ACIREALE

Da tempo è stato deciso e avviato il processo di privatizzazione delle terme di Acireale, ma la sua pratica attuazione non sembra ancora vicina.

Alla corale richiesta di una necessaria accelerazione dell’iter burocratico, di recente si è unito anche il sindaco di Acireale Avv. Nino Garozzo che così ha dichiarato: “l’importante è che si faccia presto e bene e che giunga ad Acireale, con procedura di assoluta evidenza, un privato che investa sulle terme, gestisca le attività e salvaguardi il patrimonio, che deve rimanere in mano pubblica”.

L’iter di privatizzazione è iniziato con la costituzione della società Terme di Acireale S.p.A. fra la Regione Siciliana e l’Azienda Terme di Acireale il 21.12.2005. La Regione Siciliana ha conferito il temporaneo diritto di usufrutto sugli stabilimenti termali e tutte le strutture connesse comprese le aree sorgive di S. Venera al Pozzo, mentre l’Azienda Terme ha conferito la proprietà dell’Hotel Palace Excelsior, il centro polifunzionale e l’azienda di gestione delle Terme con impianti attrezzature e mobili. Non risulta che la società abbia effettuato atti significativi per attuare la privatizzazione, tant’è che i soci (Regione Siciliana e Azienda Terme di Acireale) hanno deliberato la messa in liquidazione della società Terme di Acireale e hanno nominato due liquidatori.

Oggi quindi il processo di privatizzazione deve necessariamente inserirsi nella procedura di liquidazione.

Il processo di liquidazione necessita di tre fasi: 1) realizzazione dell’attivo patrimoniale; 2) estinzione di tutti i debiti accesi; 3) ripartizione del residuo tra i soci.

È auspicabile:

– che i  liquidatori accelerino l’iter della privatizzazione iniziando la realizzazione dell’attivo patrimoniale con la vendita, agli Enti territoriali interessati Comune e Provincia (ai quali sembra spetti il diritto di prelazione), del residuo diritto di usufrutto sui beni immobili di proprietà della Regione Siciliana dalla stessa conferito nella società Terme di Acireale S.p.A;

– che la Regione Siciliana ceda a titolo gratuito la nuda proprietà dei suddetti beni agli Enti Territoriali interessati. La riunificazione del diritto di usufrutto alla nuda proprietà consentirebbe agli Enti Territoriali di concedere in locazione gli immobili e le strutture termali per il periodo necessario.

Nello stesso tempo, col concorso della Regione, si dovrebbe scegliere un soggetto professionale e qualificato che possa ricercare un operatore del settore al quale concedere in locazione la struttura termale ponendo a suo carico l’onere per l’adeguamento e la ristrutturazione dello stabilimento termale e le strutture connesse, nonché l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli oneri per l’adeguamento e l’ammodernamento delle strutture potranno essere scomputati dai canoni di locazione per un periodo sufficiente a consentire il recupero e la remunerazione del capitale investito.

Sciolto questo nodo fondamentale, la liquidazione dovrebbe procedere con la cessione del ramo di azienda costituito dalla gestione termale e quindi con la realizzazione delle altre attività patrimoniali.

Studi, ricerche, progetti di sviluppo, piani industriali e valutazioni sono stati già effettuati, dare ulteriori incarichi per studiare il percorso di privatizzazione comporterebbe l’ennesimo motivo di ritardo.

Se si vuole veramente attuare la privatizzazione si favorisca l’opera dei liquidatori e la Regione Siciliana agevoli, con tutti i suoi mezzi,  il trasferimento della proprietà degli stabilimenti termali e delle strutture connesse agli Enti pubblici territoriali interessati. Le soluzioni ci sono, si tratta di mettere in pratica le procedure più idonee e più veloci.

 Dott.Mario Scandura, Coordinatore Forum delle Terme di Acireale

I tasselli di un mosaico

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Una nota del Forum permanente sulle Terme

Si va lentamente ricomponendo il mosaico delle Terme, quattro mesi dopo il convegno del Lions Club che ha avuto il merito di rilanciare la questione in ottica propositiva. Diversi i tasselli del mosaico. Primo tassello, in settimana l’Assessorato all’Economia dovrebbe pubblicare il bando per la selezione dell’advisor con procedura ristretta. Cruciale sarà il contenuto tecnico dell’incarico per i futuri sviluppi della privatizzazione; sembra tuttavia che la Regione, rispetto ad una prima versione del bando, abbia recepito le osservazioni dell’on.Nicola D’Agostino che puntualizzava la duplice esigenza di vedere i principali attori del territorio coinvolti nella fase propositiva del progetto e di vincolare le proposte dei potenziali acquirenti ad un preciso piano degli investimenti da effettuare. Ne sapremo di più quando il bando sarà pubblicato. Già questo comunque è un buon segnale, coerente all’impegno assunto dal deputato acese all’atto dell’approvazione della legge del 2010, maturata per porre fine alla disastrosa esperienza della Regione imprenditrice del termalismo. Altro tassello importante del mosaico è la previsione di interventi sul termalismo in seno al piano di sviluppo socio-economico della Provincia di Catania, su interessamento del consigliere dott. Santo Primavera. Un altro fattivo segnale di attenzione del territorio (in questo caso la Provincia) che fa da contraltare ad un impegno più sbiadito dell’amministrazione comunale di Acireale. Nelle scorse settimane, il sindaco Avv.Garozzo, pressato dal Presidente del consiglio comunale avv.Filetti e dal Forum sulle Terme, ha indirizzato una missiva all’Assessore Gaetano Armao perorando la causa della costituzione del tavolo di confronto tra Regione e Comune di Acireale. Non si è saputo più nulla di cosa sia successo, dopo quella lettera. Il Sindaco, comunque, continua a sembrare infastidito da tutto il dibattito che si é sollevato sulla vicenda delle Terme. Nei prossimi giorni la Regione renderà noti gli esiti della graduatoria di merito sui distretti turistici. Il Distretto “Mare dell’Etna”, di cui è capofila il comune di Acireale, pare si sia piazzato al primo posto, ma duole il cuore sapere che all’interno delle progettualità previste non sia menzionato un solo intervento in favore delle Terme. E non certo per demerito dei tecnici che l’hanno redatto, ma per ben precise responsabilità della classe politica locale, distratta e disattenta sull’intera vicenda, e stranamente remissiva alle decisioni palermitane maturate nelle stanze degli Assessorati competenti. Un altro tassello è il ragionamento di sistema proposto dal PD, su input dei locali dirigenti acesi, con l’ipotesi di costituzione di un distretto termale regionale che diventerebbe il contenitore di diversi interventi sul termalismo sanitario e del benessere. La proposta del PD è un disegno di legge che verrà discusso quanto prima, ma è necessaria una forte azione di raccordo politico fra le componenti della maggioranza governativa ( di cui il PD è parte integrante) per verificarne fino in fondo la praticabilità. Una strada difficile, ma non impossibile, dato che i percorsi di privatizzazione sono compatibili ad un progetto di più ampio respiro sul rilancio del termalismo (privato) in Sicilia. Last but not least, il tassello più delicato, la liquidazione. Andrebbe monitorata più attentamente da parte di tutti, al di lá dei tatticismi politici. Una liquidazione ben condotta è garanzia di una procedura di privatizzazione più credibile che attrae solo seri progetti di rilancio. Una liquidazione mal gestita rischia di tramutarsi in una liquefazione del patrimonio. Come a dire, oltre alla beffa, anche il danno!

Ad una settimana dalla riapertura delle Terme, nota del coordinamento del Forum


La riapertura delle Terme di Acireale, seppur a regimi ridotti, è una buona notizia. Per il territorio, che può tornare a fruire di alcune importanti prestazioni specialistiche sanitarie. Per i turisti, anche i pochi che continuano ad associare il nome di Acireale alle rinomate Terme. Per l’azienda, perché fin quando si producono occasioni di reddito viene preservato il patrimonio, non solo immobiliare, ma anche di competenze e professionalità; soprattutto non viene cancellato dal mercato il nome Terme di Acireale. E’ un percorso faticoso la ripresa dell’attività termale, che si svolge in parallelo a altri due tracciati su cui ha responsabilità la Regione Siciliana. Il primo è la liquidazione in atto, problematica, lunga e complessa, sulle cui fasi di svolgimento comunque il territorio non sempre è informato, evidentemente per ragioni di riservatezza aziendale. Il secondo è il prospettato processo di affidamento ai privati, più volte annunciato, ancora incompleto e pieno di incognite, come altrettanto incerta è la strada opposta, quella di mantenere le Terme in mano pubblica, emendando la privatizzazione. L’intrecciarsi di queste vicende – la continuità dell’attività, la liquidazione in atto, la privatizzazione all’orizzonte – non sembra più interessare la maggioranza della politica acese. Non ci sono più in ballo, come invece lo erano nel passato, posizioni di potere, questioni connesse al personale dipendente e gestione di finanziamenti pubblici, tutte imperdibili occasioni per moltiplicare il consenso elettorale. Adesso c’è soltanto un patrimonio, in parte improduttivo, rimasto l’unica garanzia a tutela di una lunga lista di creditori, tra i quali si annoverano, ironia della sorte, anche alcuni ex dipendenti delle Terme in contenzioso con l’azienda per cui prima prestavano attività. Ultimata la liquidazione, il patrimonio sarà interamente o parzialmente messo a disposizione dei privati, affidandone ad essi la gestione e mantenendo alla Regione la proprietà dei beni. Tuttavia, è fondamentale, non si sa ancora se per mano pubblica (prima) o per iniziativa privata (dopo), che siano programmati investimenti per restituire appeal alle strutture, alcune delle quali – come le Terme di Santa Venera – costituiscono preziosi beni culturali e storici della città. Se alla politica interessa sempre meno la vicenda, c’è una parte della società civile che tiene vive le speranze che attorno alle Terme si possa costruire un progetto di marketing territoriale di ampio respiro, degno di una città che ha il suo punto di forza nella varietà di risorse (monumentali, ambientali e culturali), mai tradottesi tuttavia in vere e proprie attrazioni turistiche. La costituzione del Forum permanente sulle Terme, a cura del Lions Club, ha riacceso una fiammella. Avviato il 1 giugno scorso come presidio attivo di informazione, documentazione e studio attraverso il sito www.termediacireale.it, sta in poco tempo assolvendo anche ad un’altra funzione, cioè di raccordo tra associazioni, movimenti e gruppi di impegno, interessati alla vicenda delle Terme e desiderosi di contribuire ad alimentare un dibattito che la politica, salvo qualche eccezione personale, nella generalità sta trascurando. Ad oggi sono diciannove le adesioni formalizzate al Forum. Il movimento di opinione si è già presentato alle istituzioni regionali , con una missiva indirizzata al Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana e alla Commissione Bilancio all’Assemblea Regionale Siciliana. Adesso, con un’altra lettera, ha chiesto al Consiglio Comunale di Acireale di rispettare l’impegno unanimamente assunto nei confronti della città il 1 febbraio scorso: ovvero l’istituzione di un tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana, per monitorare tutte le fasi della liquidazione e vigilare sull’impostazione che si intende dare all’intero processo di apertura ai privati.

 Prof. Rosario Faraci, Co-coordinatore Forum permanente Terme di Acireale

Il Forum rilancia la proposta che si pervenga presto ad un tavolo di confronto con la Regione

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Prendendo atto delle dichiarazioni del Sindaco di Acireale riportate su Facebook, e riconoscendo comunque al primo cittadino di Acireale coerenza e fermezza nelle posizioni finora espresse in varie occasioni pubbliche in merito alla prospettata privatizzazione delle Terme, il Forum permanente sulle Terme rilancia la proposta che l’Amministrazione Comunale, impegnata da un ordine del giorno del Consiglio votato all’unanimità il 1 febbraio scorso, si attivi senza indugi per dar vita al tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana al fine di monitorare il processo di liquidazione in atto e vigilare sugli atti propedeutici all’annunciata apertura a favore dei privati.

Forum, un grande movimento di opinione per una campagna di informazione e di sensibilizzazione

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Il Forum permanente sulle Terme, attivato dal Lions Club di Acireale il 1 giugno scorso, sulla scia del rinnovato interesse sul tema scaturito dal convegno del 9 aprile, costituisce ormai un grande movimento di opinione. A trentacinque giorni dal suo avvio, Vi fanno parte fino ad ora diciotto realtà associative ed aggregative del territorio. Una media impressionante: una formale adesione ogni due giorni. La squadra dei supporters è ampia e diversificata. Vi fanno parte testate giornalistiche che hanno ospitato nei mesi scorsi articoli e contributi sul termalismo: il settimanale di informazione I Vespri, il settimanale telematico L’Eco delle Aci, i periodici locali AKIS e La Voce dell’Jonio.  Hanno aderito associazioni ed istituzioni del mondo culturale acese: il Cinefotoclub Galatea, il Premio Aci e Galatea e la storica casa editrice Galatea. Ha formalizzato la sua adesione il Movimento civico, il primo che, a partire dalla fine dello scorso anno, ha  sollevato in città la questione delle Terme. Hanno supportato l’iniziativa, in modo convinto, le organizzazioni di categoria dei comparti turistico, commerciale e artigianale, a tutti i livelli: quello locale (il Consorzio Albergatori Acesi, l’Unione Artigiani Acesi e la storica Associazione dei Commercianti di Acicatena), quello provinciale (Confcommercio Catania e Federalberghi Catania), quello regionale (Federalberghi Sicilia). Hanno aderito pure alcuni club service (il Serra Club e i giovani del Rotaract), associazioni di professionisti (l’Adocec, l’assocaziazione dei commercialisti delle Aci) e una nutrita rappresentanza del mondo giovanile che fa parte della Consulta Giovanile di Acireale. Un grande movimento d’opinione che si ritrova nel Forum, per conoscere, per informarsi, per studiare e per avanzare proposte e suggerimenti per il rilancio delle Terme di Acireale. Un movimento che, già presentatosi alle istituzioni regionali (il Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana; la Commissione Bilancio all’Assemblea Regionale Siciliana), chiede adesso al Consiglio Comunale di Acireale di rispettare l’impegno unanimamente assunto nei confronti della città il 1 febbraio scorso: ovvero l’istituzione di un tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana, per monitorare tutte le fasi del processo di liquidazione e vigilare sull’impostazione che si intende dare all’intero processo di apertura ai privati. Monitorare e vigilare su ciò che fa la Regione mentre le Terme, dopo la lunga interruzione dal 2 marzo scorso, hanno ripreso da ieri 4 luglio, seppur a regimi ridotti,  la propria attività, indispensabile fonte di reddito per l’azienda e rilevante servizio per la collettività e i turisti.

Nella serata di oggi 5 luglio è pervenuta l’adesione dell’Associazione Acireale Bed & Breakfast. E adesso siamo a quota diciannove!

A margine del convegno del PD sul termalismo gli auspici del Forum


Al convegno del PD regionale, ove è stata presentata una proposta di disegno di legge sul termalismo siciliano, hanno partecipato i coordinatori del Forum permanente sulle Terme di Acireale, Rosario Faraci e Mario Scandura, nonchè il presidente incoming del Lions Club Citty Grasso Maugeri. Avendo registrato una varietà di posizioni da parte dei politici presenti, talora divergenti pur all’interno della stessa coalizione governativa regionale, il Forum auspica che al più presto il Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo sia nelle condizioni di dare indicazioni più precise sul futuro del termalismo isolano, facendo sintesi politica delle diverse iniziative e proposte finora discusse da vari esponenti regionali.