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Archivi del mese: agosto 2012

E’ di nove mesi fa l’ultimo comunicato stampa ufficiale dei liquidatori delle Terme di Acireale.


Il testo del comunicato stampa diramato dall’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Siciliana il 3 dicembre del 2011.

ECONOMIA: TERME DI ACIREALE, IN VISTA COMPLETO RIAVVIO SERVIZI

 Catania, 3 dic (SICILIAE) – L’ufficio del collegio dei
liquidatori delle Terme di Acireale spa comunica che si sono
conclusi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria
eseguiti sulle strutture del complesso di Santa Caterina. Da
lunedi’ 5 saranno avviati i collaudi delle varie opere compiute la
cui durata e’ stimata in quindici giorni. Immediatamente dopo si
avviera’ la fase di ripristino dei servizi attualmente sospesi e
delle prestazioni Termali convenzionate con il SSN.
Il collegio dei liquidatori era stato costretto a chiudere
l’impianto e a sospendere le prestazioni, sulla base di relazioni
tecniche del responsabile della sicurezza, a causa dello “stato di
degrado sia dal un punto di vista strutturale che
tecnico-impiastico”.
I lavori di manutenzione sono stati realizzati per “mettere in
sicurezza – si legge nella relazione conclusiva – l’edificio
inalazioni, humages e terapie fisiche di Santa Caterina”.
Gli interventi di tipo strutturale sono stati eseguiti
sull’intradosso dei solai presenti nel locale caldaie sottostante
il reparto inalazioni e nella sede degli impianti a supporto di
suddetto reparto, ripristinandone la portata originaria.
Si e’ proceduto anche alla manutenzione ordinaria degli impianti
allocati nei locali tecnici ed in particolare della sottocentrale
del reparto inalazioni, delle linee di distribuzione vapore, delle
centrale aria compressa e della centrale termica.
Nel dettaglio si e’ provveduto alla manutenzione e alla messa in
funzione del sistema di riscaldamento dell’acqua sulfurea; alla
sostituzione di interi tratti di tubazioni della linea
distribuzione del vapore che, in piu’ tratti, presentava fori e
dispersioni; alla sistemazione dei compressori della centrale ad
aria compressa e al riparazione del sistema di termostazione di
una delle due caldaie danneggiate dalla caduta del controsoffitto.
L’edificio “inalazioni, humages e terapie fisiche” e’ stato
oggetto di ulteriori interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria realizzati in economia, fra i quali: la messa in
sicurezza dell’ingresso all’edificio terapie fisiche, il
ripristino della pavimentazione del locale spogliatoio
dell’edificio terapie fisiche e il risanamento dei frontalini
deteriorati delle facciate.
ll/mav
031525 Dic 11 NNNN
03 Dic 2011

Al tg regionale di RAI 3 Sicilia un servizio sulle Terme oggi 30 agosto


Servizio sul declino delle Terme oggi su RAI 3 Sicilia nel tg delle 14.00. Autrice la giornalista Lucia Basso che ha intervistato il vice direttore dell’Hotel Santa Tecla Palace, il sindaco di Acireale e il portavoce del comitato civico Terme di Acireale.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a843f14d-1dcd-476d-91a1-c50e1f402f5b-tgr.html#p=0

Al tg di REI TV oggi alle 13.40 un servizio sulle Terme di Acireale


Le  conclusioni dello studio di Sviluppo Italia Sicilia e le preoccupazioni del Forum sono state oggetto di un servizio tg di REI TV andato in onda oggi 30 agosto alle ore 13.40. Autrice la giornalista Teresa Grasso. Di seguito il link al tg di REI TV (canali 89 e 622 del digitale terrestre)

http://www.reitv.it/giovedimattina.html

Non si trasformi la questione Terme di Sciacca in un terreno di caccia


dal sito Perlacitta.it

CGIL: non si trasformi la questione Terme di Sciacca in un terreno di caccia

di Redazione

Per  discutere della situazione delle Terme di Sciacca si sono incontrati il Segretario Provinciale della CGIL Massimo Raso, il Segretario della CGIL di Sciacca Franco Zammuto ed il Segretario Generale della FILCAMS CGIL Franco Castronovo, che hanno diramato la seguente nota.

“Sviluppo Italia/Sicilia,  nominato dalla Regione advisor del processo che da attuazione  – attraverso la predisposizione del bando per la scelta del partner privato –   al processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca ed Acireale,   ha consegnato il 9 luglio scorso alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana lo studio conclusivo, propedeutico all’emanazione del Bando.

Grazie ad alcune anticipazioni giornalistiche  siamo venuti a conoscenza di alcuni filoni che dovrebbero ispirare il citato Bando.

L’Advisor consiglia una serie di cose, alcune condivisibili altre fonte di inquietudine e che, persino, contraddicono lo spirito del rilancio delle terme (ci riferiamo, ad esempio,  allo sfruttamento delle risorse geotermiche).

Ma su tutte non scorgiamo la valorizzazione di una cosa che a noi appare davvero fondamentale: quantità e qualità del lavoro che il nuovo “padrone” delle Terme dovrà assicurare; quali strumenti inserire nel bando per riconoscere, a chi si impegna su questo terreno, maggiori “chanches” di aggiudicazione.

Tra i suggerimenti dell’advisor, molto suggestivo e condivisibile è quella legata alla “ possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse nei terreni adiacenti alla piscina dei Molinelli” che, peraltro, riprende uno dei filoni su cui lavorava l’ultima gestione pubblica delle Terme di Sciacca.

Sosteniamo da tempo, che le Terme possano e debbano  costituire uno dei possibili volani di rilancio dell’economia di una città come Sciacca, siano una di quelle risorse “non delocalizzabili” su cui occorre puntare con decisione: il tempo delle scelte è adesso!

E’ davvero incredibile, quindi, che proprio adesso la Città nel suo insieme, ma – con essa – l’insieme delle forze sociali ed economiche non venga chiamata dal Governo della Regione per un esame della bozza di bando, per inserire nel “Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi” quello che serve a Sciacca prima che vengano, cioè, compiute scelte cui sarà difficile porre rimedio dopo.

Ci rendiamo perfettamente conto che il “bando” servirà, in questa fase, solo a raccogliere le “manifestazioni di interesse” a cui seguirà la fase  della  valutazione delle offerte ricevute.

Tuttavia, riteniamo necessario  – sin d’ora –  che il livello di consapevolezza, di presenza e di forza delle istanze del territorio possa avere un suo peso.

E’ necessario che ci sia un “tavolo permanente” degli interessi locali che monitori l’intera fase ed accompagni i singoli passaggi; che vi sia un governo condiviso e trasparente dell’intera operazione.

Non vorremmo davvero che l’avvicinarsi delle Elezioni Regionali trasformi la questione Terme (per l’ennesima volta!) in un terreno di caccia, materiale per voto di  scambio, vertiginoso traffico di curriculum: quantità. qualità e meccanismi di selezione del personale debbono essere chiaramente definiti” avendo cura di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti “.

 

Terme, chi vigila sugli interessi di Sciacca?


dal sito La Valle dei Templi.net

TERME: CHI VIGILA SUGLI INTERESSI DI SCIACCA?

 

Per  discutere della situazione delle Terme di Sciacca si sono incontrati il Segretario Provinciale della CGIL Massimo Raso, il Segr. della CGIL di Sciacca Franco Zammuto ed il Segretario Generale della FILCAMS CGIL Franco Castronovo.

“Sviluppo Italia/Sicilia” nominato dalla Regione “advisor” del processo che da attuazione  – attraverso la predisposizione del “bando” per la scelta del partner privato –   al processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca ed Acireale,   ha consegnato il 9 luglio scorso alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana lo studio conclusivo, propedeutico all’emanazione del Bando.

Grazie ad alcune anticipazioni giornalistiche (Filippo Cardinale/La Sicilia-Corriere di Sciacca) siamo venuti a conoscenza di alcuni filoni che dovrebbero ispirare il citato “Bando”.

L’Advisor consiglia una serie di cose, alcune condivisibili altre fonte di inquietudine e che, persino, contraddicono lo spirito del rilancio delle terme (ci riferiamo, ad esempio,  allo sfruttamento delle risorse geotermiche).

Ma su tutte non scorgiamo la valorizzazione di una cosa che a noi appare davvero fondamentale:quantità e qualità del lavoro che il nuovo “padrone” delle Terme dovrà assicurare; quali strumenti inserire nel bando per riconoscere, a chi si impegna su questo terreno, maggiori “chanches” di aggiudicazione.

Tra i suggerimenti dell’advisor, molto suggestivo e condivisibile è quella legata alla “ possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse nei terreni adiacenti alla piscina dei Molinelli” che, peraltro, riprende uno dei filoni su cui lavorava l’ultima gestione pubblica delle Terme di Sciacca.

Sosteniamo da tempo, che le Terme possano e debbano  costituire uno dei possibili volani di rilancio dell’economia di una città come Sciacca, siano una di quelle risorse “non delocalizzabili” su cui occorre puntare con decisione: il tempo delle scelte è adesso!

E’ davvero incredibile, quindi, che proprio adesso la Città nel suo insieme, ma – con essa – l’insieme delle forze sociali ed economiche non venga chiamata dal Governo della Regione per un esame della bozza di bando, per inserire nel “Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi”  quello che serve a Sciacca prima che vengano, cioè, compiute scelte cui sarà difficile porre rimedio dopo.

Ci rendiamo perfettamente conto che il “bando” servirà, in questa fase, solo a raccogliere le “manifestazioni di interesse” a cui seguirà la fase  della  valutazione delle offerte ricevute.

Tuttavia, riteniamo necessario  – sin d’ora –  che il livello di consapevolezza, di presenza e di forza delle istanze del territorio possa avere un suo peso.

E’ necessario che ci sia un “tavolo permanente” degli interessi locali che monitori l’intera fase ed accompagni i singoli passaggi; che vi sia un governo condiviso e trasparente dell’intera operazione.

Non vorremmo davvero che l’avvicinarsi delle Elezioni Regionali trasformi la “questione Terme” (per l’ennesima volta!) in un “terreno di caccia”, materiale per voto di  scambio, vertiginoso traffico di curriculum: quantità. qualità e meccanismi di selezione del personale debbono essere chiaramente definiti” avendo cura di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti .-                               

Attivissimo il sindaco di Sciacca. Chiede un incontro urgente alla Regione sulle Terme


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – POLITICA
TERME, IL SINDACO CHIEDE INCONTRO URGENTE CON LA REGIONE

30/08/2012 12.01

Il sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto un incontro urgente alla Regione sulle Terme di Sciacca per conoscere gli intendimenti definitivi del Governo e dettagliare la proposta formulata un mese fa dall’Amministrazione comunale nella sua più ampia articolazione. Un incontro da convocare, sollecita il sindaco Fabrizio Di Paola, prima che si dia il via libera al bando per la selezione del partner privato.

“Con nota del 26 luglio, – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola in una lettera indirizzata alla Presidenza della Regione Siciliana e all’assessore per l’Economia Gaetano Armao – si formalizzava al Governo della Regione la proposta dell’Amministrazione comunale per la futura gestione delle Terme ed il coinvolgimento del Comune, concretizzando in tal modo intese maturate in precedenti incontri. Alla nota, si prende atto, non è stato dato ancora riscontro. Nel frattempo si apprende dalla stampa, che Sviluppo Italia Sicilia avrebbe consegnato lo studio che la stessa Regione ha commissionato allo scopo di redigere il bando per la selezione del partner privato. Dello studio, di cui non ci è stato rivelato nulla sui contenuti in quanto un atto riservato sulla base di accordi contrattuali tra Regione e Sviluppo Italia Sicilia, sono stati pubblicati ampi stralci sugli organi di informazione locali. Il Comune di Sciacca, si ribadisce, vuole avere un ruolo attivo nel futuro delle Terme, da prevedere espressamente nel bando. Si rinnova dunque l’invito a tenere in considerazione la proposta formulata lo scorso 26 luglio, inserendo nel bando l’istituzione di un organismo rappresentativo della parte pubblica: Comune di Sciacca e Regione. Un organismo che si interfacci con il futuro gestore delle Terme di Sciacca con funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo”.

Sviluppo Italia Sicilia ha ignorato l’esistenza dei Forum di Acireale e Sciacca


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA
TERME: “NELLA LOGICA DI INCLUSIVITÀ DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI È BUONA PRASSI RICORRERE ALLA CONCERTAZIONE FRA TUTTI GLI ATTORI”. LETTERA DEL FORUM TERME DI ACIREALE

29/08/2012 18.48

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del professore Rosario Faraci, Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale.

Caro Direttore consentimi di complimentarmi con il Corriere di Sciacca per aver riaperto e ravvivato, insieme al neonato Forum della Tua città, il dibattito sul futuro delle Terme. Ad Acireale, come Ti è noto, il Forum permanente promosso dal Lions è attivo da quindici mesi e, con il fattivo contributo di numerose testate giornalistiche, è riuscito a tenere accesi i riflettori su ogni passaggio della vicenda Terme. Insieme possiamo fare molto di più. Leggo, ad Acireale come a Sciacca, dichiarazioni, note e comunicati stampa di molti politici ed amministratori locali, delle organizzazioni sindacali e di qualche sigla più vicina agli ambienti politici che alla società civile.

C’è molto “pathos” intorno alla questione del termalismo, e ciò è in qualche modo positivo perché altrimenti i fatti delle Terme rimarrebbero nell’oblio. Che se ne parli è sempre meglio che ignorarli e tacerli. Vedo, tuttavia, ancora molta approssimazione e, nella dialettica fra parti opposte che conduce spesso al litigio, al pettegolezzo e al dispetto, scorgo anche un po’ di leggerezza e superficialità nella lettura dei fatti. Tutto ciò, paradossalmente, finisce per fare il gioco dell’amministrazione regionale e dei suoi dirigenti e funzionari assessoriali. I quali, convinti di essere depositari di tutta la verità intorno a questa vicenda, non a torto sostengono che gli ambienti di Acireale e di Sciacca siano molto “caldi” ed è opportuno evitarli.

Ne consegue che, non essendo nemmeno previsto istituzionalmente, nessun confronto pubblico con le due comunità locali è dovuto. Ecco il perché delle assenze illustri ad Acireale e Sciacca! Ritengo invece che, pur animandosi il dibattito locale e qualificandosi di più attraverso una corretta informativa, le due comunità debbano far fronte comune e chiedere immediatamente alla Regione Siciliana l’istituzione di un unico tavolo di confronto permanente sulle Terme per monitorare periodicamente lo stato di avanzamento delle procedure di liquidazione e di privatizzazione e dare un contributo decisivo al corretto posizionamento del termalismo regionale dentro le strategie di sviluppo economico e turistico dei nostri territori.

Non c’è scritto da nessuna parte che tale tavolo si debba istituire, ma nella logica di inclusività dei processi decisionali pubblici è buona prassi ricorrere alla concertazione fra tutti gli attori, come avviene nel resto d’Italia. Sviluppo Italia Sicilia ha rinunciato, in fase di studio, ad ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca e, secondo me, ha commesso un grave errore perché si è privata del contributo propositivo che imprenditori, classe politica e una parte della società civile avrebbero potuto dare nella definizione del format di “centro termale” che si intende proporre ai privati.

L’advisor ha ignorato l’esistenza di due Forum, pur avendo attinto alle informazioni e agli studi messi a disposizione dal Forum di Acireale. I dodici consulenti avrebbero potuto semplificare il laborioso lavoro di analisi, se avessero adito ufficialmente i due Forum. Avrebbero avuto più tempo sicuramente per concentrarsi sui contenuti del possibile bando che appaiono ancora poco chiari per chi avesse un minimo di interesse ad investire sulle nostre strutture.

Adesso, però, il treno dell’interlocuzione con la Regione non si può più perdere. Il rischio che non si privatizzi nulla, si privatizzi solo in parte e male o che arrivino privati i quali nulla hanno a che vedere con la storia e le vocazione dei territori è assai elevato. Come pure, il rischio che tutto rimanga com’è incombe minaccioso, specie in un momento di vuoto della classe politica. Lavoriamo insieme, facendo fronte comune, e lasciando da parte le polemiche interne per il momento. Le Terme sono molto importanti perché si possa liquidare, con le loro aziende, anche la loro storia e tutto ciò che di bello è accaduto in passato.

Rosario Faraci, Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale

Il Forum a Confronti


E’ andata in onda oggi alle 15.05 la puntata del programma politico “Confronti” interamente dedicata alle Terme di Acireale con l’intervista del giornalista Salvo Cutuli al Coordinatore del Forum il prof. Rosario Faraci. Diversi gli argomenti affrontati e discussi in tv: gli esiti dello studio di Sviluppo Italia Sicilia, la posizione del Consiglio comunale di Acireale, l’invito ai candidati alla Regione a studiare le carte, la gestione approssimativa della vicenda Excelsior Palace, il futuro del termalismo in Sicilia e il nesso tra Terme e turismo ad Acireale e tanti altri argomenti ancora.

Repliche della puntata sono programmate per giovedì 30 agosto alle ore 22.40, venerdì 31 agosto alle ore 15.05, sabato 1 settembre alle ore 22.40, domenica 2 settembre alle ore 00.30, lunedi’ 3 settembre alle ore 22.40 e martedì 4 settembre alle ore 7.30. Rei TV è visibile sui canali 89 e 622 del digitale terrestre.

 

Le Terme terreno di caccia in vista delle elezioni regionali


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
CGIL: “TERME TERRENO DI CACCIA IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI”
La segreteria provinciale della Cgil ha promosso una riunione per discutere della situazione dopo le anticipazioni del nostro giornale

29/08/2012 10.32

Si accende ulteriormente il dibattito sul futuro delle Terme dopo le anticipazioni diffuse dal nostro giornale sulla relazione di Sviluppo Italia/Sicilia, nominato dalla Regione “advisor” del processo che dà attuazione, attraverso la predisposizione del “bando” per la scelta del partner privato, al processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca ed Acireale.

La segreteria provinciale della Cgil ha promosso una riunione per discutere della situazione: si sono incontrati il segretario provinciale Massimo Raso, il segretario della Cgil di Sciacca Franco Zammuto e il segretario Filcams Franco Castronovo. Secondo Massimo Raso, l’advisor consiglia una serie di cose che contraddicono lo spirito del rilancio delle terme, come ad esempio lo sfruttamento delle risorse geotermiche.

“Ma su tutte – dice il sindacato – non scorgiamo la valorizzazione di una cosa che a noi appare davvero fondamentale: quantità e qualità del lavoro che il nuovo “padrone” delle Terme dovrà assicurare; quali strumenti inserire nel bando per riconoscere, a chi si impegna su questo terreno, maggiori “chanches” di aggiudicazione”. Viene poi ritenuto suggestiva e condivisibile l’ipotesi legata alla possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse nei terreni adiacenti alla piscina dei Molinelli.

“Sosteniamo da tempo, che le Terme possano e debbano costituire uno dei possibili volani di rilancio dell’economia di una città come Sciacca – afferma Raso – siano una di quelle risorse “non delocalizzabili” su cui occorre puntare con decisione: il tempo delle scelte è adesso”. La Cgil giudice incredibile che proprio adesso la città nel suo insieme, ma – con essa – l’insieme delle forze sociali ed economiche non venga chiamata dal Governo della Regione per un esame della bozza di bando, per inserire nel “Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi” quello che serve a Sciacca prima che vengano, cioè, compiute scelte cui sarà difficile porre rimedio dopo.

l segretario Raso ritiene necessario sin d’ora che il livello di consapevolezza, di presenza e di forza delle istanze del territorio possa avere un suo peso. Il sindacato suggerisce che ci sia un “tavolo permanente” degli interessi locali che monitori l’intera fase ed accompagni i singoli passaggi; che vi sia un governo condiviso e trasparente dell’intera operazione.

E poi un riferimento alla politica, che con l’avvicinarsi delle elezioni regionali potrebbe anche trasformare la “questione Terme” in un “terreno di caccia”, materiale per voto di scambio e in un vertiginoso traffico di curriculum.

Il Movimento Cinque Stelle ad Acireale crea un gruppo di lavoro sulle Terme


Ne dà notizia il blog del Movimento. Clicca qui per leggere l’articolo.

Terme, interviene il Sindaco di Acireale


L’articolo di Raffaele Musumeci su Giornale di Sicilia del 29 agosto 2012

Grazie al Corriere di Sciacca si anima un interessante dibattito cittadino sulle Terme di Sciacca


Stamani un editoriale del Corriere di Sciacca con l’invito rivolto alla politica e alla società civile di tornare ad occuparsi, con rinnovato impegno e maggiore entusiasmo, di Terme. Nel corso della giornata, si sono registrati diversi interventi, di politici ed amministratori, che hanno ravvivato il dibattito cittadino sulle Terme saccensi. Il quotidiano è tornato alla carica con un invito alla società civile ad essere più attiva sulla vicenda delle Terme (clicca qui per l’articolo). Invito prontamente raccolto dall’avvocato Filippo Marcinate, uno dei maggiori protagonisti nella vinta battaglia per la non soppressione del Tribunale (clicca qui per l’articolo). Una lettera al Presidente del Consiglio comunale di Sciacca è stata indirizzata dal consigliere Mario Turturici (clicca qui per la lettera, richiamata pure da Teleradio Sciacca e da Teleradio Monte Kronio). E’ intervenuto pure il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono nonchè i consiglieri Giuseppe Ambrogio e Filippo Bellanca.

Ad Acireale, invece, società civile e classe politica sono silenti.

Il Forum invitato al programma televisivo Confronti. Domani su Rei TV (canale 89 e 622 del digitale terrestre) alle ore 15.05


Il Coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale Rosario Faraci è l’ospite del programma televisivo politico “Confronti” condotto in studio dal giornalista Salvo Cutuli dell’emittente Rei TV (canale 89 e 622 del digitale terrestre). La trasmissione andrà in onda domani 29 agosto alle ore 15.05. Repliche sono programmate per giovedì 30 agosto alle ore 22.40, venerdì 31 agosto alle ore 15.05, sabato 1 settembre alle ore 22.40, domenica 2 settembre alle ore 00.30, lunedi’ 3 settembre alle ore 22.40 e martedì 4 settembre alle ore 7.30.

Terme, la politica si svegli


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – POLITICA
TERME, LA POLITICA SI SVEGLI
“Massima libertà per investitori, massima libertà di proporre la durata della concessione e del canone, sfruttamento dell’energia geotermica, disponibilità di spiagge e porzioni di porto”
27/08/2012 23.15Mentre a Sciacca la classe politica è in attesa di “incontrare Sviluppo Italia-Sicilia”, il Corriere di Sciacca sta pubblicando ampi stralci dello studio consegnato alla Regione dall’Advisor, grazie anche all’aiuto del Forum delle Terme di Acireale (Corriere di Sciacca e l’Altra Sciacca hanno istituito a Sciacca il Forum delle Terme di Sciacca, in sinergia con quello acese).

Sulla questione termale non ci fermiamo mai, fortemente convinti che proprio quello in corso è l’anello più delicato della vicenda che sta portando alla conclusione del processo di valorizzazione delle terme.

L’Advisor Sviluppo Italia-Sicilia ha già depositato lo studio effettuato alla Regione. Prossima tappa è la pubblicazione del bando di selezione del privato cui affidare in gestione le strutture termali. Mentre la classe politica gode ancora delle ferie e l’argomento principe della città termale pare essere (eternamente) quello relativo alla moltiplicazione delle edizioni carnascialesche, a Palermo si sta concludendo la partita delle Terme.

Come al solito, Sciacca è ai margini della questione e si lascia attrarre dalle sirene dei vari assessori regionali di turno che promettono visite e incontri ma che, puntualmente, disattendono. Per offrire un ulteriore spunto di dibattito ai nostri politici, ai nostri consiglieri comunali, alla nostra giunta, pubblichiamo un ulteriore stralcio di studio di Sviluppo Italia-Sicilia. Uno stralcio che la dice lunga e che offre la certezza di comprendere come il Comune di Sciacca sia tenuto ai margini della questione, dal suo nocciolo.

Quando scriviamo che non c’è più tempo da perdere non abbiamo torto. Semmai il torto ce l’hanno coloro che stanno sottovalutando il particolare momento che sta attraverso la risorsa termale saccense, cioè quello del bando di selezione del privato. La classe politica non può essere distratta da questioni di secondo piano, o da feste e festarelle.

Il sindaco Fabrizio Di Paola, con tutta la classe politica e dirigente della città, deve essere determinate in questo momento. Il Comune di Sciacca non può “subire” le scelte che vengono assunte a Palermo in una posizione marginale. Il Comune di Sciacca deve essere attore nella fase più delicata. Il Comune deve, attraverso un autorevole e qualificato rappresentante, essere partecipe a pieno titolo nelle riunioni in cui si parla del business plain del privato, del piano industriale, del livello occupazionale prendendo coscienza dei profili professionali necessari. Sono queste le occasioni imperdibili e determinanti in cui passa il futuro sviluppo della città e il futuro destino della risorsa termale. E’ qui il nocciolo della questione ed è per tale motivo che non c’è più tempo da perdere, almeno che la classe politica punti sulle briciole di qualche assunzione clientelare.

Una classe politica che non può dimenticare la nascita delle Terme di Sciacca avvenuta con la partecipazione popolare. Il Corriere di Sciacca di questo ne fa una battaglia, ma soprattutto terrà informata la Città sull’impegno della classe dirigente e politica mirato a determinare il peso del Comune sulla questione più importante che riguarda l’intero comprensorio.

Faremo, a cominciare da oggi, un monitoraggio sulle iniziative dei politici, dei consiglieri comunali, dell’Amministrazione comunale, sulla questione delle Terme. In questa Città non si può vivere di solo Peppe Nappa!

A pag.15 del documento “Relazione Avanzamento Lavori per il periodo maggio-giugno 2012″ redatto da Sviluppo Italia Sicilia e consegnato il 9 luglio 2012 alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana, si legge alla voce G) Avviso di Manifestazione di Interesse quanto di seguito riportato: Alcune delle indicazioni contenute nell’Avviso di Manifestazione di Interesse, a cura di Sviluppo Italia Sicilia “Sviluppo Italia Sicilia ha provveduto ad elaborare un Avviso di Manifestazione di interesse con l’obiettivo di selezionare potenziali investitori che possano presentare una offerta integrata sui due complessi termali di Acireale e Sciacca. Al fine di favorire la massima e più qualificata partecipazione, sono stati individuati dei criteri generali da seguire per l’espletamento della procedura concorsuale ed in particolare:

•Definire e fissare un livello minimo prestazionale che si vuole ottenere sia in relazione alla riqualificazione degli immobili (stato manutentivo, messa in sicurezza, opere minime ritenute invarianti ed inderogabili) sia in relazione ai servizi da assicurare (servizi termali convenzionati con il SSN)

•Riconoscere eventuali ulteriori assets, anche appartenenti ad altri Enti ed Amministrazioni interessate al successo della gestione dei centri termali (Comuni, Provincia, Regione, altri Enti Pubblici o Privati) che possano essere resi disponibili e collegati e/o inclusi nel complesso dei Patrimoni da valorizzare e gestire con lo scopo di rendere l’offerta maggiormente appetibile. Per fare degli esempi potrebbero venire inclusi beni del demanio marittimo regionale, quali spiagge da dare in concessione sia per elioterapia e talassoterapia come per semplice attività balneare, porzioni di porti per essere attrezzati ai fini di offrire disponibilità di ormeggi per imbarcazioni degli ospiti delle strutture, immobili demaniali utili per la realizzazione di facilities e servizi complementari ad una offerta turistica integrata (strutture per congressi, centri ricreativi, etc..)

•Può essere fortemente appetibile ai fini di una buona partecipazione permettere ed autorizzare la valorizzazione e lo sfruttamento della risorsa energetica geotermica dei luoghi, abbondante e sfruttabile, fin’oggi praticamente trascurata •Lasciare ai potenziali investitori interessati massima libertà nella proposta del progetto più idoneo a realizzare il loro piano industriale, quindi senza imporre limiti all’investimento da effettuare, se non quelli connessi ai livelli prestazionali minimi descritti nell’apposito Capitolato Prestazionale Minimo delle Opere e dei Servizi

•Garantire, avendone ogni titolarità, un percorso preferenziale ed assistito con gli strumenti forniti dalle norme vigenti, finalizzato alla tempistica certa, per l’assolvimento di ogni e qualsiasi pratica burocratica autorizzativa per la realizzazione dei progetti occorrenti

•Garantire il rispetto del cronoprogramma approvato ed il rispetto di ogni tempistica a vario titolo occorrente •Lasciare ai potenziali investitori interessati la libertà di proporre la durata della concessione ed il canone da versare insieme alla proposta di Business Plan

•L’esigenza di rendere effettivamente disponibile ai sopralluoghi ed ai rilievi di ogni genere e natura l’intero patrimonio immobiliare nella sua interezza. Ciò sarà necessario per permettere l’accesso regolamentato alle Società/RTI interessate alla preparazione delle proposte

•Limitare al minimo le condizioni ed i vincoli per la gestione dei Patrimoni, eliminando qualsiasi incongruenza derivata dalla gestione attuale (per esempio a Sciacca, il parco e la piscina del complesso immediatamente adiacenti all’albergo ma anche aperti e frequentati liberamente dal pubblico, etc…)

•Evidenziare le potenzialità economiche ed edilizie provenienti dagli strumenti di pianificazione vigenti (per esempio a Sciacca i terreni adiacenti alla piscina Molinelli con la possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse)

•Attenzionare le attuali manchevolezze in termini di certificazioni, autorizzazioni e nulla osta ed il conseguente necessario impegno delle Amministrazioni di rilasciare ogni atto mancante durante l’iter approvativo dei progetti, in Conferenza dei Servizi, con tempistiche certe L’Avviso Pubblico della Manifestazione di Interesse contiene il disciplinare di gara e il Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi”

Lo stato attuale delle Terme di Acireale e di Sciacca nella fotografia di Sviluppo Italia Sicilia


Di seguito sono proposte – tratte dallo studio dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia – le due planimetrie relative alla situazione immobiliare attuale delle Terme di Acireale e di Sciacca.

 

 

Terme a pezzi, così riferisce il Giornale di Sicilia


L’articolo di Raffaele Musumeci sul Giornale di Sicilia del 25 agosto 2012

Ad Acireale non esiste più l’alta stagione del turismo


In basso la foto scattata oggi 24 agosto, intorno alle 13.30, in via delle Terme numero civico 103, che ha ospitato fino a dicembre scorso l’Excelsior Palace Terme, di proprietà delle Terme di Acireale SpA. Siamo in alta stagione, la stagione del turismo così importante per una città a vocazione turistica qual è Acireale, e l’albergo non è funzionante.  La vicenda è nota a tutti. Dopo gli inutili tentativi di mediazione e il successivo sfratto dei gestori morosi, gli imprenditori Fesco e Zappalà, l’albergo da fine anno scorso è rimasto chiuso e inattivo. Sviluppo Italia Sicilia, nella sua relazione esitata alla Regione, ha evidenziato i rischi cui va incontro la struttura in caso di prolungata inattività. Goffi e molto approssimativi sono risultati i recenti sforzi di riavviare l’albergo con una gestione diversa, magari affidata ai lavoratori. Una ipotesi onorevole e suggestiva in teoria, ma non percorribile nella pratica perchè sono  necessari autorizzazioni, capitali freschi ed interventi di manutenzione che nè la Regione proprietaria nè le Terme concessionarie nè i lavoratori possono ottenere ed effettuare con rapidità. E così, ad Acireale, si perde un altro pezzo dell’offerta turistica, dopo la chiusura della Perla Jonica e dell’Hotel delle Terme.

Nasce un nuovo blog LeAci.it e al Forum viene dedicato uno spazio satira


E’ on line un nuovo blog dedicato alla politica e alla società, ad Acireale e dintorni. Si chiama Le Aci.it e contiene articoli, approfondimenti, interviste sulla vita politica e sociale del territorio. Al Forum è stata dedicata una vignetta che riportiamo in allegato. Speriamo ovviamente di non rimanere gli unici paladini nella difesa del termalismo cittadino e siciliano e che altri possano unirsi alla nostra battaglia civile.

Al blog e ai suoi animatori, un gruppo di giovani universitari del nostro territorio, i migliori auspici di lunga vita, contrassegnata da sana e buona informazione.

Il sito dell’Hotel delle Terme è ancora funzionante. Pubblicità ingannevole?


Il sito web dell’Hotel delle Terme (di cui è riprodotta in basso una snapshot della home page) è ancora attivo e funzionante, fornisce informazioni sulle attività alberghiere e ristorative nonchè sulle prestazioni termali, contiene un modulo di prenotazione, anche se le ultime tariffe riportate sono quelle del 2002. L’albergo, affidato alla gestione Anile poi revocata perchè morosa, attualmente chiuso, è di proprietà delle Terme e fa parte del complesso di beni di cui si sta valutando la possibilità di affidamento in gestione ai privati.

E’ ai liquidatori e, in subordine, al Servizio Partecipazioni e Liquidazioni della Regione Siciliana che è assegnata la responsabilità di vigilare attentamente anche su questi canali informativi che, ove riportano come in questo caso informazioni non veritiere, costituiscono una forma di pubblicità ingannevole

Sviluppo Italia Sicilia, come provare ad avvicinare i potenziali investitori privati interessati alle Terme


A pag.15 del documento “Relazione Avanzamento Lavori per il periodo maggio-giugno 2012” redatto da Sviluppo Italia Sicilia e consegnato il 9 luglio 2012 alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana, si legge alla voce G) Avviso di Manifestazione di Interesse quanto di seguito riportato:

Alcune delle indicazioni contenute nell’Avviso di Manifestazione di Interesse, a cura di Sviluppo Italia Sicilia

<< Sviluppo Italia Sicilia ha provveduto ad elaborare un Avviso di Manifestazione di interesse con l’obiettivo di selezionare potenziali investitori che possano presentare una offerta integrata sui due complessi termali di Acireale e Sciacca.

Al fine di favorire la massima e più qualificata partecipazione, sono stati individuati dei criteri generali da seguire per l’espletamento della procedura concorsuale ed in particolare:

  • Definire e fissare un livello minimo prestazionale che si vuole ottenere sia in relazione alla riqualificazione degli immobili (stato manutentivo, messa in sicurezza, opere minime ritenute invarianti ed inderogabili) sia in relazione ai servizi da assicurare (servizi termali convenzionati con il SSN)
  • Riconoscere eventuali ulteriori assets, anche appartenenti ad altri Enti ed Amministrazioni interessate al successo della gestione dei centri termali (Comuni, Provincia, Regione, altri Enti Pubblici o Privati) che possano essere resi disponibili e collegati e/o inclusi nel complesso dei Patrimoni da valorizzare e gestire con lo scopo di rendere l’offerta maggiormente appetibile. Per fare degli esempi potrebbero venire inclusi beni del demanio marittimo regionale, quali spiagge da dare in concessione sia per elioterapia e talassoterapia come per semplice attività balneare, porzioni di porti per essere attrezzati ai fini di offrire disponibilità di ormeggi per imbarcazioni degli ospiti delle strutture, immobili demaniali utili per la realizzazione di facilities e servizi complementari ad una offerta turistica integrata (strutture per congressi, centri ricreativi, etc..)
  • Può essere fortemente appetibile ai fini di una buona partecipazione permettere ed autorizzare la valorizzazione e lo sfruttamento della risorsa energetica geotermica dei luoghi, abbondante e sfruttabile, fin’oggi praticamente trascurata
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati massima libertà nella proposta del progetto più idoneo a realizzare il loro piano industriale, quindi senza imporre limiti all’investimento da effettuare, se non quelli connessi ai livelli prestazionali minimi descritti nell’apposito Capitolato Prestazionale Minimo delle Opere e dei Servizi
  • Garantire, avendone ogni titolarità, un percorso preferenziale ed assistito con gli strumenti forniti dalle norme vigenti, finalizzato alla tempistica certa, per l’assolvimento di ogni e qualsiasi pratica burocratica autorizzativa per la realizzazione dei progetti occorrenti
  • Garantire il rispetto del cronoprogramma approvato ed il rispetto di ogni tempistica a vario titolo occorrente
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati la libertà di proporre la durata della concessione ed il canone da versare insieme alla proposta di Business Plan
  • L’esigenza di rendere effettivamente disponibile ai sopralluoghi ed ai rilievi di ogni genere e natura l’intero patrimonio immobiliare nella sua interezza. Ciò sarà necessario per permettere l’accesso regolamentato alle Società/RTI interessate alla preparazione delle proposte
  • Limitare al minimo le condizioni ed i vincoli per la gestione dei Patrimoni, eliminando qualsiasi incongruenza derivata dalla gestione attuale (per esempio a Sciacca, il parco e la piscina del complesso immediatamente adiacenti all’albergo ma anche aperti e frequentati liberamente dal pubblico, etc…)
  • Evidenziare le potenzialità economiche ed edilizie provenienti dagli strumenti di pianificazione vigenti (per esempio a Sciacca i terreni adiacenti alla piscina Molinelli con la possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse)
  • Attenzionare le attuali manchevolezze in termini di certificazioni, autorizzazioni e nulla osta ed il conseguente necessario impegno delle Amministrazioni di rilasciare ogni atto mancante durante l’iter approvativo dei progetti, in Conferenza dei Servizi, con tempistiche certe

L’Avviso Pubblico della Manifestazione di Interesse contiene il disciplinare di gara e il Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi>>

Perchè è difficile affidare le Terme ai privati secondo Sviluppo Italia Sicilia


A pag.11 del documento “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012. Contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, esitato il 9 luglio 2012 dal Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia dott. Vincenzo Paradiso, alla voce E) sono evidenziate le Criticità riscontrate per l’affidamento della gestione dei complessi termali di Acireale e di Sciacca. Riportiamo di seguito quanto scritto da Sviluppo Italia Sicilia:

Nella diapositiva, le conclusioni dei rilievi da parte di Sviluppo Italia Sicilia

<<Dalle visite effettuate in loco e dalla verifica della documentazione ad oggi in possesso della scrivente sono emerse le seguenti criticità relative a:

Completezza documentale

Gli Uffici della Società Terme di Acireale in liquidazione S.p.A. e della Società di Sciacca in liquidazione S.p.A. hanno provveduto alla trasmissione parziale della documentazione richiesta. Dall’analisi di quanto prodotto appare evidente che i documenti disponibili sono assolutamente insufficienti ad attestare la conformità degli immobili al sistema normativo urbanistico, edilizio e della sicurezza, agli strumenti di pianificazione urbanistica. Occorre evidenziare che nulla può dirsi ad oggi sulla effettiva regolarità del patrimonio edilizio rispetto all’esercizio dell’attività termale e di quelle connesse. Tale affermazione scaturisce non soltanto dalla mancata trasmissione delle certificazioni edilizie, urbanistiche e sanitarie fondamentali (agibilità/abitabilità), ma dalla stessa assenza dichiarata, nel corso degli incontri operativi, di atti di licenza o concessione edilizia, autorizzazioni allo scarico, nulla osta per la sicurezza antisismica delle strutture, etc..

Pregiudizievoli

Sono state riscontrate le seguenti pregiudizievoli che, se non eliminate, determinano di fatto l’impossibilità ad inserire gli immobili su cui gravano in qualsiasi ipotesi di affidamento ai privati.

  1. presenza di un pignoramento immobiliare n.rge 1/2008 pendente presso il Tribunale di Catania promosso da Unicredit (ex Banco di Sicilia)/Terme di Acireale con prossima udienza fissata per il 27/02/2013. Tale pignoramento colpisce il terreno e l’edificio a destinazione alberghiera “Hotel Excelsior Palace Terme” nonchè terreno e l’edificio Polifunzionale sito in Acireale Via delle Terme. Su detti beni il Banco di Sicilia vanta ipoteche per circa 16 milioni di euro a fronte di un debito di circa 9 milioni di euro.
  2. Notevolissimo contenzioso e grave situazione debitoria dell’Ente. Non abbiamo potuto ancora visionare il bilancio di esercizio del 2011, mentre quello del 2010 reca una perdita di circa 2,3 mil € che sommata a quelle pregresse attesterebbe il debito complessivo sui 4,9 mil €
  3. Limitazione del diritto reale sino al 31/12/2008 relativamente al fabbricato facente parte dello stabilimento “Pozzillo” sito in Acireale fraz.Pozzillo. Sul punto attendiamo di esaminare una sentenza di primo grado che ha rigettato la domanda di dichiarazione di nullità della costituzione del suddetto diritto di usufrutto in favore della società Siciliana Acque Minerali – S.A.M. s.r.l. in liquidazione (oggi fallita). Allo stato, quindi, la presenza del diritto di usufrutto da parte della Curatela del Fall. SAM s.r.l. è legittima e acclarata da una sentenza civile, seppur di primo grado
  4. Piena proprietà dell’area di sedime e di pertinenza dei nuovi capannoni dello stabilimento industriale “Pozzillo” avente accesso da via Sonnino n.73 (superficie circa mq 5.070), allo stato il cespite risulta poco appetibile (seppur di gran pregio, trattandosi di un complesso immobiliare fronte mare nello splendido contesto del borgo marinaro di Pozzillo), ciò in quanto i fabbricati insistenti appartengono in proprietà superficiaria alla società SIDOTI ACQUE s.r.l.

Situazione strutturale

  • Terme di Acireale, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Il complesso termale di Santa Venera che nasce nei pressi della costruzione storica di particolare pregio a cui si sono aggiunte altre costruzioni adiacenti (nuova palazzina uffici) che nulla hanno in comune con il fabbricato originario. L’intero complesso immobiliare versa in un generalizzato carente stato di conservazione a causa della mancata adozione, nel tempo, di idonei interventi manutentivi a salvaguardia degli stessi. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale gli edifici, in alcune parti, presentano evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni, con evidenti e caratteristici segni di ammaloramento diffuso e, in alcuni casi di dissesto. Carbonatazione dei calcestruzzi, ossidazione degli acciai strutturali, sfondellamento dei solai (soprattutto sotto le coperture) ed esplosione dei copriferro sono diffuse.
  2. Complesso per prestazioni terapeutiche e termali “Santa Caterina” che rispetto al concept di complesso termale moderno è sovradimensionato. Molte sale delle terapie e relative attrezzature hanno avuto scarso utilizzo e oggi risultano vandalizzate. I costi di funzionamento del centro sono proporzionali alla dimensione e alla obsolescenza degli impianti termici che determinano un elevato spreco di risorse per il mantenimento in funzione degli impianti. L’organizzazione della struttura, seppur concepita nel rispetto della complessità del caso, presenta oggi delle criticità distributive (le cellette hanno il servizio igienico non disimpegnato)
  3. Complesso Acqua Pozzillo. La struttura si trova a pochissima distanza dal mare, immediatamente adiacente ad un grande canale di scolo. L’appetibilità sotto il profilo immobiliare di tale area è indiscutibile. Si segnala la presenza di ampissimi capannoni completamente vuoti e coperti con lastre che appaiono di cemento-amianto.
  • Terme di Sciacca, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Grand Hotel e Piccolo Albergo San Calogero strutture non funzionanti, nonostante hanno subito negli anni ripetute ristrutturazioni. Solo il piano superiore del Grand Hotel è aperto per prestazioni termali e per le stufe (parzialmente aperte).
  2. Completamento del collegamento fognario delle strutture del Piccolo Albergo, del Grande Albergo e delle Stufe di San Calogero
  3. Completamento del collegamento fognario dello stabilimento termale del parco delle Terme e del Grand Hotel delle Terme.

In considerazione delle criticità sopra riportate sembrerebbe auspicabile, preliminarmente all’avvio della procedura di gara, che la Stazione Appaltante provveda alla regolarizzazione del patrimonio immobiliare dei complessi termali di Sciacca ed Acireale e della relativa documentazione>>.

Una gaffe di Sviluppo Italia Sicilia secondo il Corriere di Sciacca


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA
TERME, GAFFE DI SVILUPPO ITALIA-SICILIA: “MANCA L’UNICITÀ AZIONARIA DEL CAPITALE SOCIALE DELLE TERME”. MA C’E’ GIA’
E’ scritto nella relazione, solo che la cessione delle quote azionarie dell’Azienda delle Terme è già avvenuta!

22/08/2012 12.27

Nello studio-relazione effettuato da Sviluppo Italia-Sicilia, l’Agenzia a cui la Regione ha affidato il compito di advisor, tra l’altro, evidenzia un fatto che diventa il punto centrale della quesione: la cessione delle quote della vecchia Azienda Autonoma delle Terme.

Qui, riportiamo un passo della relazione.

Sviluppo Italia Sicilia, nel suo studio, ribadisce che mancando l’unicità azionaria non ha senso parlare di privatizzazione, cioè affidamento ai privati della gestione, fin quando non sarà identificato il socio unico nella Ragioneria Generale della Regione.

 A pag.7 del documento titolato “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012″, al punto C) denominato “Verifica dell’assetto societario dei Complessi termali di Acireale e Sciacca” è così scritto:

“L’art. 21 comma 1 “Società Terme di Sciacca e Società Terme di Acireale” della LR 11/10 prevede che: “entro 180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme di Acireale e Terme di Sciacca rispettivamente nelle società Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A., la Ragioneria Generale della Regione attiva le procedure necessarie a porre in liquidazione le due Società e, tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, nonchè le attività accessorie e complementari”.

La  Terme di Sciacca s.p.a. è partecipata al 76,49% dalla Regione Sicilia ed al restante 23,50% dalla Azienda Autonoma Terme di Sciacca (AATS). La procedura di cessione dei pacchetti azionari in favore della Regione Sicilia è propedeutica ad ogni ipotesi di affidamento, infatti l’unicità azionaria costituisce una condizione necessaria per il buon esito di quanto previsto dall’operazione, così come disciplinato dalla norma, che fa decorrere il termine per l’avvio delle procedure di gara ad evidenza pubblica. Pertanto non è ancora maturato il dies a quo (180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote detenute da AATS e AATA) per avviare l’affidamento.

 L’art 21 citato, che individua nella Ragione Generale della Regione Siciliana, nella qualità di stazione appaltante, il soggetto tenuto ad avviare le procedure per lo svolgimento di una “gara ad evidenza pubblica”. L’iter di questa cessione è terminato con la cessione delle quote avvenuta lo scorso fine luglio.

La situazione dei beni patrimoniali a Sciacca secondo Sviluppo Italia Sicilia. Carenze strutturali, ma non così gravi come ad Acireale.


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Sciacca”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato sia strutturale che di manutenzione di numerosi cespiti. La situazione a Sciacca si presenta decisamente migliore di quella di Acireale

COMPLESSO TERME NUOVE

Grand Hotel delle Terme. Dal sopralluogo realizzato presso la struttura è emerso che lo stato di manutenzione dell’edificio è sufficiente. Tuttavia la stessa risulta sovracclassificata in relazione agli standard accettati dal mercato per una classificazione 4 stelle, anche in rapporto alla qualità architettonica che sembra un po’ datata. Risulta evidente, dall’osservazione degli elementi esterni, che l’edificio dovrebbe subire un notevole restyling per adeguarsi agli standard di una struttura alberghiera a 4 stelle. Da verificare la condizione degli impianti in relazione agli standard previsti nelle norme vigenti

Stabilimento Terme Nuove. Lo stato di manutenzione della struttura è sufficiente. Al fine di rendere la struttura più appetibile si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli esterni, degli interni con una rigenerazione degli arredi. Da verificare, con apposite verifiche, lo stato degli impianti tecnici (elettrico, idraulico, distribuzione fango, etc.). In alcune zone si potrebbero prevedere degli interventi di ripristino (intonaci, tinteggiatura, infissi, etc..)

Impianto delle Piscine Coperte. Il si complesso si presenta in buone condizioni

Parco delle Terme. Lo stato generale del parco è soddisfacente segno di una buona manutenzione. I suddetti tracciati sono in alcuni tratti compromessi dalla sovrapposizione di altre opere infrastrutturali (rete fognaria ed idricotermale). Si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli impianti costituenti i giochi d’acqua (fontane e fontanelle) così come per l’impianto di illuminazione

Edificio Ufficio (ex Motel Agip). Lo stato di manutenzione è appena sufficiente. Si dovrebbero prevedere interventi volti al rifacimento e ammodernamento degli esterni e interni, da rivedere lo stato di funzionalità degli infissi e degli impianti. Gli interventi da realizzarsi dovranno essere calibrati in relazione alla futura destinazione d’uso

Ex Convento San Francesco. L’edificio si presenta in buone condizioni. Eventuali interventi potrebbero determinarsi per un uso diverso da quello attuale.

COMPLESSO TERME ANTICHE

Stabilimento Antiche Terme. Attualmente la struttura non è utilizzabile: alcuni interventi di ripristino già avviati non sono stati conclusi. L’area è incustodita e presenta una recinzione carente che permette il facile accesso agli intrusi. All’interno sono evidenti i segni di azioni vandaliche, gli infissi sono danneggiati, le pareti dissestate, le vasche danneggiate, erbacce e sterpaglie in molte zone hanno preso il sopravvento, segno della mancata manutenzione dell’area.

COMPLESSO MOLINELLI

Piscine Molinelli. Il complesso delle piscine si presenta in buone condizioni

COMPLESSO TERME MONTE KRONIO

Grand Albergo San Calogero. L’unica parte della struttura attualmente operativa è quella che eroga le cure termali. Per il resto l’albergo non è entrato mai in funzione. Il problema principale è legato al mancato allaccio degli scarichi fogniari al collettore comunale

Piccolo Albergo San Calogero. La struttura, restaurata da qualche anno, non è operativa per gli stessi motivi del Grand Hotel delle Terme. Servirebbe un sopralluogo dettagliato per verificare eventuali lavori da realizzarsi. Così come per il Grand Hotel anche in questa struttura il problema principale rimane l’allaccio alla rete fogniaria.

Ancora al palo il rilancio delle Terme


L’articolo di Raffaele Musumeci sul Giornale di Sicilia del 22 agosto 2012

Lo stato di fatto dei beni patrimoniali delle Terme di Acireale. Situazione carente in quasi tutte le strutture nel giudizio di Sviluppo Italia Sicilia


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Acireale”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato carente, sia strutturale che di manutenzione, di numerosi cespiti.

COMPLESSO TERME SANTA VENERA

Stabilimento Termale Santa Venera. Dei quasi 4000 mq ne risultano utilizzati circa 1300 mq, il piano terreno e il primo, infatti, sono in uno stato d’abbandono e disuso da molto tempo. Lo stato di conservazione complessivo dell’edificio è scadente. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale l’edificio, in alcune parti, presenta evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni.

Edificio Uffici Santa Venera. L’edificio non è attualmente utilizzato e presenta uno stato di conservazione non soddisfacente. Dalle informazioni ricevute in sede di sopralluogo l’edificio presenta qualche problema di cedimento strutturale. Risulta indispensabile un accurato sopralluogo tecnico per verificare la funzionalità strutturale e impiantistica.

Hotel delle Terme. La struttura, ad oggi, risulta sovraclassificata in rapporto agli standard accettati dal mercato per una classificazione 3 stelle. Lo stato complessivo della struttura è modesto, in alcune zone scadente. L’impiantistica, specie quella idraulica, risulta in condizioni scadenti. Sembra inoltre che la struttura in molte sezioni non risponda ai dettami delle norme in vigore in materia di sicurezza. Risultano, quindi, indispensabili interventi volti all’adeguamento strutturale e impiantistico della struttura.

Parco Santa Venera. Il parco, rispetto alle sue potenzialità, risulta complessivamente trascurato a causa della carente manutenzione sia delle aree a verde (cura della vegetazione, potatura) che nei suoi arredi (panchine, transenne, strade, inferriate, etc.) L’area del parcheggio è di fatto abbandonato così come il chiosco

Piscine. Dal punto di vista della funzione originaria (di servizio alla struttura termale) il complesso appare realizzato senza tenere conto di un adeguato livello di confort nei confronti della clientela delle terme. Anche il solo fine ludico ricreativo non si sono realizzati sufficienti spazi e servizi per i possibili fruitori. Queste carenze erano già presenti nella fase progettuale dato che gli spogliatoi ed altre aree di servizio sembrano essere state realizzate in un secondo momento.

Hotel Excelsior Palace Terme. La struttura, operante fino a qualche mese fa, gode di un soddisfacente grado di manutenzione; le camere si presentano accoglienti e gli ambienti comuni (reception, sala ristorante, bar, etc.) sono abbastanza curati. Tuttavia, si potrebbe prevedere un’operazione di restyling in alcune zone, nonchè nell’arredo, per migliorare il grado di accoglienza. Da valutare, inoltre, i malfunzionamenti, o eventuali danni, che potrebbero essere causati dal tempo di non operatività della struttura.

Edificio Polifunzionale. La struttura, pur essendo stata ultimata, per anni non è stata utilizzata e per tale motivo oggetto di atti vandalici. Tutto lo stato di conservazione è sufficiente. Negli ultimi anni alcuni locali della struttura sono stati affidati in comodato d’uso gratuito agli uffici di Enti promotori di manifestazioni ed eventi sportivi organizzati nella Provincia di Catania

Edificio ex Uffici – Edificio Custode. Non è stato possibile visionare gli interni dei due beni. Per quanto riguarda le condizioni esterne, appaiono in mediocri condizioni mostrando una generale assenza di manutenzione: tinteggiatura e intonaco mancante, infissi danneggiati, etc.

Ex Caffetteria. Non è stato possibile visionare l’interno dell’edificio, tuttavia l’esterno si presenta in discrete condizioni.

Magazzino/autorimessa. Lo stato di conservazione dell’edificio è modesto e in alcune zone la struttura presenta alcuni cedimenti strutturali importanti

COMPLESSO TERME SANTA CATERINA

Stabilimento Termale Santa Caterina. La struttura è di dimensioni notevoli e sembra essere stata progettata, molto probabilmente, sovrastimando la domanda reale del servizio. I due edifici hanno subito, di recente, alcuni interventi di manutenzione (rifacimento parziale degli intonaci esterni e interni, ripristino impianti, messa in sicurezza di alcune zone) indispensabili per l’operatività della struttura. Tuttavia soltanto alcune aree sono operanti e in alcune zone sono evidenti i segni di abbandono e la mancanza di manutenzione. Anche per gli impianti (elettrico, idrotermosanitario e fangoterapico) si possono fare le stesse considerazioni, non sono in buone condizioni, carenti di manutenzione e in apparenza non sembrano rispettare i requisiti delle norme di settore. Non è stato possibile visionare l’interno del piccolo edificio, tuttavia l’esterno si presenta in condizioni discrete

COMPLESSO ACQUA POZZILLO

Edificio Stabilimento e Area di sedime Pozzillo. Lo stato di conservazione dell’edificio è disomogeneo: i magazzini sono in condizioni peggiori rispetto agli uffici, e tra questi quelli al piano terra risultano più vetusti rispetto a quelli del piano superiore. Tutte le facciate esterne necessitano di un intervento manutentivo.

SORGENTE S.VENERA AL POZZO

Lo stato di conservazione dell’area è modesto.

Indecoroso vedere immagini come queste. I liquidatori forniscano al più presto una risposta


Pubblichiamo alcune foto che sono state da noi scattate oggi 21 agosto, intorno alle 10.00, dinanzi all’ingresso sud delle Terme di Santa Venera, all’altezza della SS114 poco oltre l’incrocio con la frazione di Santa Caterina, e naturalmente a poca distanza dall’Hotel delle Terme, ormai chiuso da moltissimo tempo. Le immagini non hanno bisogno di commenti. Si commentano da sole. Qualunque siano le ragioni che hanno portato ad una decisione del genere, e pur comprendendo le criticità connesse all’attuale processo di liquidazione in liquidazione, è indecoroso per cittadini, residenti, eventuali turisti e visitatori di passaggio, trovare chiuso e, per giunta con tanto di catenaccio, il cancello che porta alle Terme di Santa Venera e all’annesso Parco. Sarebbe auspicabile che i liquidatori, la dott.ssa Ferro e il dott. Battaglia, fornissero al più presto una motivata risposta (Rosario Faraci, Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale)

 

Inutili polemiche sulle Terme di Sciacca. Un altro intervento dell’ex direttore Ambrosetti


Torna a polemizzare contro il Corriere di Sciacca l’ex direttore dell’azienda autonoma delle Terme di Sciacca Alfredo Ambrosetti. Un altro Ambrosetti, Amindore, è stato in passato commissario dell’azienda autonoma delle Terme di Acireale, come tanti altri che si sono succeduti alla guida dell’ente.

dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
IL PING PONG DI AMBROSETTI

20/08/2012 14.01

Lex direttore amministrativo prima, e generale dopo, dell’Azienda Autonoma delle Terme, Alfredo Ambrosetti, seguita la partita epistolare con il direttore del Corriere di Sciacca. Alla prima lettera, il direttore del nostro giornale ha risposto. Segue una seconda lettera dell’ex dirigente delle Terme che pubblichiamo, ritenendo esaurita la partita e dovendo occuparci di altro.

Caro Direttore,
ribadisco pienamente le osservazioni che ho fatto nella mia email ed il tono che Lei ha usato e, soprattutto, la fotografia che messo sullo sfondo, conferma in pieno tutto ciò che ho già affermato e che ribadisco.
Tralascio il fatto che Lei ha sentito il bisogno di farmi comunicare da terzi il Suo disappunto, cosa già di per sè rimarchevole, dato che da dieci anni il mio cellulare ha sempre lo stesso numero, che Lei ben conosce, così come conosce molti altri modi di raggiungermi. Ma tant’è; i giornalisti, e ne ho uno in famiglia, quindi parlo con cognizione di causa, tendono sempre più che a rispondere alle cose che a loro vengono dette o scritte ad essere sorpresi dal tono, dai modi, dai contenuti, quasi una lesa maestà. Ma ho fatto l’abitudine a questo, è una deformazione della loro professione quella di farci la lezione perché ci siamo permessi.
La prosecuzione dell’attività di gestione degli ATO in liquidazione è disposta dalla legge per evitare interruzioni in un servizio che ha grande rilevanza sotto il profilo igienico-sanitario e dell’ordine pubblico. Altra cosa è la liquidazione di una società come la Terme di Sciacca S.p.A., che continua ad essere gestita da un liquidatore che, come riportato nell’interrogazione, continua a comportarsi da amministratore, con tanto di assunzioni, consulenze e quant’altro è stato oggetto dell’interrogazione del Sen. D’Alia.
Ma al di là di generici proclami contro le scelte di un Governo Regionale lontano e più o meno opportunamente distratto cui Lei ha accennato nella Sua risposta, non mi sembra di avere letto nulla, in questi anni, appunto sulla gestione, ossia sulla materia delle osservazioni fatte da D’Alia e da Firetto,  opinioni che invece, nei confronti del precedente C.d.A. – talmente distante dal mio modo di intendere l’attività amministrativa da avere fatto la scelta di lasciare le Terme – la S. V. formulava copiose, quotidianamente, in modo diretto, a piene mani e senza lesinare critiche ed osservazioni.
Pertanto, su questo, il Suo silenzio (rectius mancanza di critiche e/o osservazioni) – come il Suo stupore -, Se li può riprendere e rispedire a chi vuole, ma restano lì come un macigno.
Per il resto l’unica cosa che mi sento di dire per concludere, avendo letto la risposta del Liquidatore, per la quale presumo, sulla scorta della condivisione, Lei sarà andato in brodo di giuggiole, è che manca ancora qualche piccola indicazione (quella sulle consulenze) e sulla loro ammissibilità nella fase di liquidazione (che probabilmente sarà data al Se. D’Alia), e che non mi incantano né le indicazioni sulle assunzioni comunque denominate (a contratto, rinnovi, ecc.) quando non sono comparate con gli anni precedenti (per intenderci quelli non elettorali),  né gli incrementi delle presenze, specialmente se dovuti a convenzioni INPS da pochi euro, e neppure l’elenco delle manutenzioni (!) alle quali è tenuto ogni amministratore.
Io mi limito a leggere i bilanci, le note integrative e le relazioni del Collegio Sindacale. Leggeremo anche quelli del 2011. Intanto qualche tentativo di sostituire proprio il Collegio Sindacale, forse critico – quello sì – nei confronti della gestione, nonostante quanto riportato dal Liquidatore, sembrerebbe esserci stato.
Perchè non prova a verificarlo e poi magari a riferirlo?
Distinti Saluti

Anch’io rimango fermo sulle mie considerazioni. Comprendo anche che sulle Terme l’ex dirigente Ambrosetti vanta una abbondante e ventennale esperienza, e quindi conosce bene ogni ingranaggio della macchina termale.

Per quanto riguarda il “brodo di giuggiole”, di cui Ambrosetti fa riferimento nell’espistola, ne farò tesoro. Di solito accetto i consigli gastronomici, specie quando provengono da buoni intenditori.

Per ultimo: un cittadino può sempre rivolgersi direttamente alle autorità competenti per esporre eventuali misfatti, al di là dei comunicati stampa di qualche partito o di interpellanze parlamentari costruite con eloquente esperienza vissuta. Non serve un “utile idiota” che faccia da cavallo di Troia. Io sono utile, ma non idiota.

Privatizzazione più difficile ad Acireale e Sciacca, secondo Sviluppo Italia Sicilia, perchè manca l’unicità azionaria del capitale sociale delle Terme.


Sviluppo Italia Sicilia, nel suo studio, ribadisce quanto sostenuto dal Forum in questi mesi a proposito della incompletezza della governance societaria delle Terme di Acireale e di quelle di Sciacca. Mancando l’unicità azionaria non ha senso parlare di privatizzazione, cioè affidamento ai privati della gestione, fin quando non sarà identificato il socio unico nella Ragioneria Generale della Regione.

A pag.7 del documento titolato “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012”, al punto C) denominato “Verifica dell’assetto societario dei Complessi termali di Acireale e Sciacca” è così scritto:

L’art. 21 comma 1 “Società Terme di Sciacca e Società Terme di Acireale” della LR 11/10 prevede che: “entro 180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme di Acireale e Terme di Sciacca rispettivamente nelle società Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A., la Ragioneria Generale della Regione attiva le procedure necessarie a porre in liquidazione le due Società e, tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, nonchè le attività accessorie e complementari”.

La società Terme di Acireale s.p.a. è partecipata al 47,14 dalla Regione Sicilia ed al 52,85% dalla Azienda Autonoma Terme di Acireale (AATA), mentre la società Terme di Sciacca s.p.a. è partecipata al 76,49% dalla Regione Sicilia ed al restante 23,50% dalla Azienda Autonoma Terme di Sciacca (AATS). La procedura di cessione dei pacchetti azionari in favore della Regione Sicilia è propedeutica ad ogni ipotesi di affidamento, infatti l’unicità azionaria costituisce una condizione necessaria per il buon esito di quanto previsto dall’operazione, così come disciplinato dalla norma, che fa decorrere il termine per l’avvio delle procedure di gara ad evidenza pubblica. Pertanto non è ancora maturato il dies a quo (180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote detenute da AATS e AATA) per avviare l’affidamento.

Ciò che ha rilievo ai nostri fini è contenuto nell’art.21 citato, che individua nella Ragione Generale della Regione Siciliana, nella qualità di stazione appaltante, il soggetto tenuto ad avviare le procedure per lo svolgimento di una “gara ad evidenza pubblica”. L’iter di questa cessione è in corso e la nomina dei due commissari ad acta può fare presupporre un termine breve per il completamento del passaggio azionario.

Immagini dalle Terme di Margherita di Savoia dove il termalismo funziona.


Il servizio di Antenna Sud sulle Terme di Margherita di Savoia del 17 agosto 2012

Terme di Sciacca, basta con le sterili polemiche.


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – POLITICA
PID: “TERME, BASTA CON LE STERILI POLEMICHE”

18/08/2012 12.45

“Notiamo con stupore e profonda amarezza che si continua a dibattere e a scontrarsi sul passato delle Terme di Sciacca. E ciò a discapito del confronto finalizzato al loro definitivo rilancio nell’ottica dello sviluppo turistico, sociale ed economico della nostra città e del territorio limitrofo. Pensiamo che invece la comunità tutta, con in testa la classe politica, debba stringersi attorno alle Terme per fare sì che, attraverso un’azione comune si possano definire le diverse strategie attuate”.

Lo afferma il gruppo consiliare di Cantiere Popolare con una nota. “Obiettivo- continua la nota- che, di certo, non potrà mai raggiungersi se ci si continua a divedere e ostacolare. Noi consiglieri comunali del Cantiere Popolare, unitamente a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione intendiamo muoverci in questa direzione, mettendo in atto forti interlocuzioni sia con l’Assessorato regionale all’Economia, sia con la società Sviluppo Italia-Sicilia a cui è stato affidato il ruolo di advisor. L’unica strada è questa e non certo quella delle sterili e continue polemiche. Guardiamo avanti, invece che indietro. Non fosse altro perché le Terme possono, e devono, essere le fondamenta su cui costruire il futuro lavorativo delle nuove generazioni di Sciacca e non solo”.

Dieci consulenti interni di Sviluppo Italia Sicilia e due esterni hanno lavorato allo “Studio di fattibilità ed indagine di mercato” sulle Terme di Sciacca e di Acireale


Come si legge nella Premessa allo Studio di Fattibilità ed Indagine di Mercato (pag.3), “Sviluppo Italia Sicilia in data 22.12.2011 ha sottoscritto con la Ragioneria Generale della Regione Siciliana un Contratto di Servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca. In particolare, il “Contratto di Servizio riguarda le attività di consulenza finanziaria, organizzativa, gestionale e di supporto tecnico specialistico nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrotermali, nonchè delle attività accessorie e complementari. A tal fine Sviluppo Italia Sicilia ha approfondito lo studio del settore del turismo termale al fine di pervenire alla realizzazione di uno studio di fattibilità che possa fornire un supporto tecnico per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali nell’ambito della gestione e valorizzazione dei complessi termali di Acireale e Sciacca. Il presente studio contiene l’analisi dei principali trends del mercato termale e dello scenario competitivo nonchè delle caratteristiche del termalismo siciliano, in modo da valutare preventivamente la fattibilità e la sostenibilità tecnica, economica e finanziaria nonchè il modello di business delle iniziative imprenditoriali. In particolare è stata sviluppata un’analisi quali-quantitativa dell’offerta turistica locale attraverso l’esame degli scenari di competitività del sistema turistico siciliano e la ricognizione dell’offerta attuale e prospettica dei prodotti turistici, compresi quelli a forte connotazione tematica. Inoltre, è stato effettuato un focus sui segmenti di mercato di potenziale interesse, attraverso un’indagine desk sui trend individuati (termalismo, benessere, congressuale, eno-gastronomico, sportivo, ricreativo, didattico, etc…) e una indagine on field con interviste a operatori del settore e opinion leader sulla fattibilità di nuove iniziative imprenditoriali nel settore del turismo termale”.

Alla realizzazione dello Studio di fattibilità hanno lavorato dieci consulenti di Sviluppo Italia Sicilia e due consulenti esterni.

  1. Vincenzo Paradiso, program manager, responsabile del progetto, con funzione di gestione dei rapporti istituzionali e di indirizzo strategico. Laureato in Filosofia, ha una esperienza ventennale nella direzione e gestione aziendale, specializzato in tecniche dirigenziali nella Pubblica Amministrazione;
  2. Giuseppe Glorioso, program manager, coordinatore operativo, con funzione di gestione operativa della commessa e coordinamento delle risorse componenti il gruppo di lavoro. Laureato in Economia e Commercio, ha esperienza lavorativa quindicennale nella consulenza alle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, in materia di programmazione finanziaria, progettualità dello sviluppo, gestione degli incentivi nazionali e comunitari;
  3. Roberto Lo Meo, program manager, manager attuazione operativa, con funzione di rendicontazione e verifica della corretta gestione finanziaria e delle problematiche del monitoraggio. Laureato in Economia e Commercio, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha esperienza lavorativa quindicennale in assistenza tecnica a Enti Pubblici, gestione degli incentivi nazionali e comunitari, supporto agli enti locali per l’attuazione di strumenti di programmazione negoziata e gestione di strumenti agevolativi;
  4. Anna Maida, program manager, manager esperto, con funzione di valutazione economico-finanziaria e valutazione fonti/impieghi. Perito tecnico-commerciale, ha una esperienza ventennale nel campo della gestione amministrativa e legale dei programmi finanziati con i fondi strutturali, con particolare riferimento ai contratti pubblici, alla predisposizione di bandi di gara e dei protocolli di intesa in correlazione con l’attuazione e la gestione di programmi finanziati con i fondi strutturali
  5. Tiziana Agnello, senior professional, esperto senior in comunicazione istituzionale, con funzione di comunicazione istituzionale, informazione e pubblicità dei programmi finanziati con i fondi strutturali. Laureata in Scienze Politiche, è esperta in relazioni esterne e in comunicazione istituzionale, informazione e pubblicità dei programmi finanziati con i fondi strutturali;
  6. Davide D’Acquisto, senior professional, esperto senior nella gestione amministrativa e legale, con funzione di gestione amministrativa e legale del contratto di servizio.  Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, è esperto in gestione amministrativa e legale con particolare riferimenti ai contratti pubblici, alla predisposizione di bandi di gara e dei protocolli d’intesa in correlazione con l’attuazione e la gestione dei programmi finanziati con i fondi strutturali;
  7. Alessandra Scaccia, senior professional, esperto senior in progettazione ed analisi di mercato, con funzione di elaborazione studi di fattibilità ed analisi strategiche. Laureata in Scienze Politiche, è esperta in analisi di mercato e strategie marketing.
  8. Fabrizio Geraci, junior professional, esperto junior in progettazione ed analisi di mercato, con funzione di valutazione economico-finanziaria e valutazione fonti/impieghi. Laureato in Economia e Commercio, è esperto in Europrogettazione e tecniche di accesso ai finanziamenti europei, gestione aziendale e valutazione piani di impresa. Inoltre si è occupato di rendicontazione e verifica della corretta gestione finanziaria e delle problematiche di monitoraggio
  9. Antonino Miceli, junior professional, esperto junior in gestione amministrativa e legale, con funzione di attuazione di contratti pubblici e predisposizione bandi di gara. Laureato in Giurisprudenza, Avvocato, è esperto in diritto amministrativo e diritto societario. Si è occupato di consulenza legale alla pubblica amministrazione.
  10. Salvatore La Marca, junior professional, esperto junior in progettazione ed analisi tecnica, con funzione di ricognizione del patrimonio immobiliare e interventi da realizzare. Laureato in Architettura, Architetto, è esperto in progettazione architettonica. Si è occupato anche di valutazioni di impatto ambientale.
  11. Ing. Elio Ciralli (esterno), per le attività di ricognizione del patrimonio immobiliare dei complessi cremotermali ed idrotermali di Acireale e Sciacca; elaborazione di un piano dettagliato degli investimenti per il recupero e la riqualificazione dei due complessi cremotermali ed idrotermali, in linea con le caratteristiche ideali del prodotto “centro termale”; stima del ritorno su eventuali investimenti sugli asset e pianificazione di strategie per incrementare la redditività con adeguamento dei canoni in relazione alle future performance previste dal prodotto “centro termale”;
  12. Avv. Armando Finocchiaro (esterno), per le attività di predisposizione di tutta la documentazione necessaria all’espletamento della procedura per l’affidamento a soggetti privati della gestione del circuito idrotermale di Sciacca ed Acireale, quali a titolo esemplificativo: bando, capitolato, disciplinare o in alternativa avviso per la presentazione di una manifestazione di interesse; assistenza tecnica in materia giuridico-legale ex ante, in itinere ed ex post al fine di garantire il buon esito della procedura, eventualmente supportando il personale di Sviluppo Italia Sicilia nel corso delle visite dei complessi aziendali, predisposizione ed assistenza nella consultazione della data room.

Nel periodo di espletamento dell’incarico, sono stati svolti incontri e visite alle Terme di Sciacca, Terme di Acireale, Terme di Saturnia, Terme di Tivoli, nonchè incontri a Catania, Milano e Roma con potenziali investitori.

Il Corriere di Sciacca rilancia immediatamente le considerazioni dello studio di Sviluppo Italia Sicilia


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA
TERME DI SCIACCA E DI ACIREALE, ALCUNE CONSIDERAZIONI DI SVILUPPO ITALIA-SICILIA

18/08/2012 10.57

Il Forum Terme di Sciacca, istituito dal Corriere di Sciacca e dall’ALtraSciacca, è in sinergia con il Forum Terme di Acireale. Insieme si sta conducendo una campagna di sensibilizzazione per porre fine al lungo processo di privatizzazione iniziato nel 1999, e tutt’oggi ancora in corso.

Riportiamo di seguito alcune considerazioni sulle prospettive di sviluppo delle Terme di Sciacca e di Acireale contenute nello studio di Sviluppo Italia Sicilia, conseguente al “contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca”.

Valutazioni di sintesi. Dall’analisi svolta emerge che le potenzialità di crescita sono legate soprattutto al comparto benessere sul quale, sin ora, la Sicilia ha investito poco.

LA SWOT delle Terme di Sciacca ed Acireale:

Punti di forza. Ampi margini di crescita del termale (potenziale non sfruttato); i segmenti turistici compatibili con il segmento termale godono di buoni tassi di sviluppo (turismo verde, sportivo, enogastronomico); buona dotazione di sorgenti termali; capacità terapeutiche delle acque termali; buona dotazione di strutture ricettive sia alberghiere sia complementari; Sciacca presenta un ottimo dato di permanenza media dei turisti; il posizionamento competitivo del termalismo regionale rispetto alle regioni leaders del comparto non è pessimo: la Sicilia ha le risorse per cercare di rientrare nel novero delle best practices italiane dato che già oggi non mancano realtà di livello nazionale.

Punti di debolezza. Forte concentrazione sul termalismo assistito che, invece, è in fase di contrazione; il saldo sanitario del settore termale a livello regionale è negativo; poca attrazione di curisti stranieri: in realtà la Sicilia, anche in altri segmenti, attrae pochi turisti stranieri (che costituiscono meno del 10% del flusso regionale); assenza di una promozione unitaria del sistema termale siciliano con specifico riferimento ai luoghi termali siciliani; scarsa capacità di aggregazione delle strutture termali siciliane ed assenza dai principali enti associativi nazionali (cfr. ANCOT); strategie comunicative poco accattivanti: in particolare, i siti internet analizzati sfruttano poco il potenziale degli strumenti 2.0; servono investimenti ingenti a livello di promozione turistica ed in termini di ammodernamento delle strutture; il flusso del settore termale fortemente stagionalizzato; il flusso di acque termali generalmente non è molto elevato in termini di litri al secondo; spesso mancano competenze adeguate per fare turismo; le strutture termali pubbliche non hanno mai completato il processo di privatizzazione

Opportunità. Crescita costante del termalismo del benessere; il brand Sicilia ha una forte attrattività a livello nazionale ed internazionale; direttiva comunitaria 24/2011 su assistenza sanitaria transfrontaliera; tendenze di mercato favorevoli: crescita del benessere, dello stare bene ed in forma, del settore cosmesi e dei prodotti che hanno a che fare con la naturalità; effettiva realizzazione del Distretto turistico del Benessere Termale; ampie potenzialità di sfruttamento delle professionalità scientifiche locali nell’ambito della medicina termale e della medicina della salute; posizione baricentrica rispetto all’area del Mediterraneo: in tale ottica potrebbe essere sfruttata l’elevata dotazione di porti; presenza dei requisiti per entrare nel circuito delle città storiche termali.

Minacce. Contrazione dei flussi legati al termalismo tradizionale anche per via della riduzione dei fondi pubblici (specie per i cicli di cura idropinici o inalatori);infrastrutture turistiche carenti sia sul piano dei trasporti che sul piano dei servizi ai visitatori; la mobilità interna all’isola è fortemente limitata; direttiva comunitaria 24/2011 su Assistenza sanitaria transfrontaliera; la legge di riordino del settore termale (n.323/2000) non è stata applicata pienamente; il settore del benessere potrebbe slegarsi definitivamente dal termalismo in assenza di un piano di comunicazione forte; i programmi di sviluppo intrapresi dai governi dei paesi europei potrebbero presto incrementare il livello di concorrenza internazionale (cfr. Spagna, Germania e soprattutto Francia).

Possibili strategie. Il rilancio delle terme di Sciacca ed Acireale passa da alcune tappe imprescindibili: investimenti nel comparto benessere; consolidamento del termalismo tradizionale; una nuova comunicazione. in particolare: restyling dei siti web e potenziamento dei servizi on line (prenotazioni, servizi interattivi, strumenti 2.0 e 3.0); maggiore aggressività sui segmenti in crescita: ad esempio, turismo giovanile e componente straniera del turismo termale; maggiore interrelazione con i segmenti compatibili (sportivo, verde, enogastronomico,…) per destagionalizzare i flussi; promozione dei luoghi siciliani del termale: si tratta di una promozione più unitaria che si caratterizzi per l’attenzione alle specificità locali (ipotesi: inserimento nel network delle città storiche del termale, EHTTA).

Terme di Sciacca ed Acireale. Quali prospettive di sviluppo? Alcune considerazioni di Sviluppo Italia Sicilia e l’analisi SWOT


Riportiamo di seguito alcune considerazioni sulle prospettive di sviluppo delle Terme di Sciacca e di Acireale contenute nello studio di Sviluppo Italia Sicilia, conseguente al “contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca”.

Valutazioni di sintesi. Dall’analisi svolta emerge che le potenzialità di crescita sono legate soprattutto al comparto benessere sul quale, sin ora, la Sicilia ha investito poco.

LA SWOT delle Terme di Sciacca ed Acireale.

Punti di forza. Ampi margini di crescita del termale (potenziale non sfruttato); i segmenti turistici compatibili con il segmento termale godono di buoni tassi di sviluppo (turismo verde, sportivo, enogastronomico); buona dotazione di sorgenti termali; capacità terapeutiche delle acque termali; buona dotazione di strutture ricettive sia alberghiere sia complementari; Sciacca presenta un ottimo dato di permanenza media dei turisti; il posizionamento competitivo del termalismo regionale rispetto alle regioni leaders del comparto non è pessimo: la Sicilia ha le risorse per cercare di rientrare nel novero delle best practices italiane dato che già oggi non mancano realtà di livello nazionale

Punti di debolezza. Forte concentrazione sul termalismo assistito che, invece, è in fase di contrazione; il saldo sanitario del settore termale a livello regionale è negativo; poca attrazione di curisti stranieri: in realtà la Sicilia, anche in altri segmenti, attrae pochi turisti stranieri (che costituiscono meno del 10% del flusso regionale); assenza di una promozione unitaria del sistema termale siciliano con specifico riferimento ai luoghi termali siciliani; scarsa capacità di aggregazione delle strutture termali siciliane ed assenza dai principali enti associativi nazionali (cfr. ANCOT); strategie comunicative poco accattivanti: in particolare, i siti internet analizzati sfruttano poco il potenziale degli strumenti 2.0; servono investimenti ingenti a livello di promozione turistica ed in termini di ammodernamento delle strutture; il flusso del settore termale fortemente stagionalizzato; il flusso di acque termali generalmente non è molto elevato in termini di litri al secondo; spesso mancano competenze adeguate per fare turismo; le strutture termali pubbliche non hanno mai completato il processo di privatizzazione

Opportunità. Crescita costante del termalismo del benessere; il brand Sicilia ha una forte attrattività a livello nazionale ed internazionale; direttiva comunitaria 24/2011 su assistenza sanitaria transfrontaliera; tendenze di mercato favorevoli: crescita del benessere, dello stare bene ed in forma, del settore cosmesi e dei prodotti che hanno a che fare con la naturalità; effettiva realizzazione del Distretto turistico del Benessere Termale; ampie potenzialità di sfruttamento delle professionalità scientifiche locali nell’ambito della medicina termale e della medicina della salute; posizione baricentrica rispetto all’area del Mediterraneo: in tale ottica potrebbe essere sfruttata l’elevata dotazione di porti; presenza dei requisiti per entrare nel circuito delle città storiche termali.

Minacce. Contrazione dei flussi legati al termalismo tradizionale anche per via della riduzione dei fondi pubblici (specie per i cicli di cura idropinici o inalatori); infrastrutture turistiche carenti sia sul piano dei trasporti che sul piano dei servizi ai visitatori; la mobilità interna all’isola è fortemente limitata; direttiva comunitaria 24/2011 su Assistenza sanitaria transfrontaliera; la legge di riordino del settore termale (n.323/2000) non è stata applicata pienamente; il settore del benessere potrebbe slegarsi definitivamente dal termalismo in assenza di un piano di comunicazione forte; i programmi di sviluppo intrapresi dai governi dei paesi europei potrebbero presto incrementare il livello di concorrenza internazionale (cfr. Spagna, Germania e soprattutto Francia).

Possibili strategie. Il rilancio delle terme di Sciacca ed Acireale passa da alcune tappe imprescindibili: investimenti nel comparto benessere; consolidamento del termalismo tradizionale; una nuova comunicazione. in particolare: restyling dei siti web e potenziamento dei servizi on line (prenotazioni, servizi interattivi, strumenti 2.0 e 3.0); maggiore aggressività sui segmenti in crescita: ad esempio, turismo giovanile e componente straniera del turismo termale; maggiore interrelazione con i segmenti compatibili (sportivo, verde, enogastronomico,…) per destagionalizzare i flussi; promozione dei luoghi siciliani del termale: si tratta di una promozione più unitaria che si caratterizzi per l’attenzione alle specificità locali (ipotesi: inserimento nel network delle città storiche del termale, EHTTA).

Presenze in calo nel turismo acese. Pesa anche la chiusura dell’Excelsior Palace


L’articolo di Raffaele Musumeci sul Giornale di Sicilia del 18 agosto 2012

Sciacca chiude ancora con una perdita, ma aumenta leggermente il fatturato. Le sue Terme, con oltre settemila presenze, sono ancora funzionanti.


Dalla Relazione sulla gestione del bilancio dal 01/01/2011 al 31/12/2011, presentata dal liquidatore dott. Carlo Turriciano si legge che “l’esercizio 2011 è stato caratterizzato dalla continuazione di quella inversione di tendenza intrapresa nell’anno precedente, sia dal punto di vista economico-finanziario che per quel che concerne la rivalutazione e la salvaguardia del patrimonio immobiliare“. Va precisato ancora – come si legge dal documento contabile – che, nel corso dell’anno, la società ha continuato a svolgere le seguenti attività: a) termale, in senso classico e meramente curativo, con la gestione dello stabilimento cosiddetto “Nuove Terme” nonchè delle “Grotte Vaporose”, ubicate all’interno dello stabilimento sito sul Monte San Calogero. Inoltre, dopo alcuni anni di attività, siamo riusciti a rimettere in pieno regime il centro termale presso il Grand Hotel delle Terme; b) alberghiera, con la gestione di una struttura ricettiva di 14o posti letto; c) ludica, con la gestione delle due piscine, una all’interno del parco termale (che siamo riusciti a mantenerla aperta tutto l’anno), l’altra ubicata nella località Molinelli; d) congressuale, con la gestione del centro ex Convento San Francesco; e) di somministrazioni di alimenti e bevande, attraverso l’affidamento a terzi, tramite contratto di cessione annuale di ramo d’azienda, del “Bar Pizzeria Molinelli” e del “Gran Caffè delle Terme”. 

Il documento evidenzia un lungo elenco di manutenzioni straordinarie effettuate che hanno permesso di svolgere le attività gestionali prima menzionate.

In merito all’andamento economico generale, Turriciano evidenzia che “l’esercizio trascorso, anche se sostanzialmente negativo, ha continuato a far registrare quell’inversione di tendenza iniziata nel 2010 compatibilmente alla situazione economico-finanziaria-patrimoniale ereditata dallo scrivente. Il settore primario, il termalismo, dopo aver raggiunto il suo minimo storico nel 2008 ha continuato a far registrare l’intrapresa inversione che ha portato a far registrare un aumento delle presenze, che si sono attestate a 7.091 (il maggior numero registrato dalla costituzione della S.p.A.) e che ha portato ad un aumento dei ricavi di circa € 195.000,00, rispetto al precedente esercizio”. 

Il risultato netto di esercizio è ancora negativo, pari a -1.736.631 euro, ma leggermente migliorato rispetto al 2010 che registrava invece una perdita di 2.237.216 euro.

Due paragrafi sono infine dedicati all’evoluzione prevedibile della gestione ordinaria e a quella prevedibile della liquidazione.

Evoluzione prevedibile della gestione ordinaria. Nonostante che continui la fase sfavorevole della congiuntura economico-finanziaria e la crisi internazionale che hanno rallentato lo sviluppo turistico in generale, il nostro termalismo sta vivendo una fase di progressivo sviluppo che ha segnato un incremento delle presenze e dei relativi ricavi. Questa tendenza ha riguardato anche il settore alberghiero grazie alla realizzazione di concrete forme di partnership pubblico-privato che ha permesso di intercettare nuove forme di domanda di termalismo. In particolare, la convenzione stipulata con l’INPS, ha portato ad un incremento delle presenze alberghiere, i cui benefici economici si sono, per lo più, trasferiti al settore termale. Il trend positivo ha anche investito la gestione delle piscine che ha portato ad un incremento dei ricavi.

Evoluzione prevedibile della liquidazione. E’ scritto fra l’altro che “allo scopo di dare impulso all’applicazione dell’art.21 della L.R. n.11/2010, che prevede l’affidamento in gestione al privato di tutte le strutture termali con bando di evidenza pubblica, si è sollecitato il Dipartimento Regionale Bilancio affinchè intervenisse con sollecitudine per il trasferimento delle azioni detenute dall’Azienda Autonoma Terme di Sciacca, atto propedeutico all’affidamento della suddetta gestione. Si ritiene quest’ultima, l’unica strada percorribile per permettere quell’agognato sviluppo di competitività delle nostre strutture ricettive che, valorizzando la tradizione termale, approdi alle nuove frontiere del benessere e della remise en forme”.

Non ancora approvato il bilancio delle Terme di Acireale. Sciacca invece è in regola


Come si evince dalla snapshot, ricavata da una consultazione sui siti camerali effettuata ieri 15 agosto 2012, la società di gestione Terme di Acireale SpA non ha ancora approvato il bilancio al 31 dicembre 2011. In regola, invece, risulta la società di gestione Terme di Sciacca SpA che ha regolarmente approvato entro i termini (30 giugno) il bilancio depositandolo, per adempimenti di pubblicità, alla Camera di Commercio di Agrigento (come da protocollo n. 9339/AG del 07-06-2012).

Terme di Acireale in totale stato di abbandono. Alcune foto shock di un lettore del Forum


V.C., un giovane studente universitario di Acireale che segue con interesse, come moltissimi altri acesi, l’evoluzione del dibattito cittadino sul termalismo promosso dal Forum ci ha inviato le seguenti foto, che di seguito pubblichiamo, accompagnate da queste brevi note. A titolo di cronaca, la mail ricevuta è del 3 agosto scorso

Ringraziamo V.C. per la preziosa segnalazione che impreziosisce ancor di più il lavoro del Forum, ormai ininterrottamente attivo da oltre quattordici mesi. Un lavoro di informazione, di analisi, documentazione, proposizione di idee e soprattutto di stimolo al dibattito.

—-

Gentile Prof. Faraci

Oggi, passando lungo la SS114 all’altezza di S.Caterina, ho notato il portone della villa delle terme di Acireale aperto.

Così ho deciso di entrare e fare una passeggiata.

Visto il suo impegno a favore del rilancio di questa struttura, ritengo sia doveroso, e spero anche rilevante per la sua attività, documentarle quanto segue.
Alcune porte/ingressi dell’ Albergo delle terme (chiuso da tempo), si presentavano distrutti.
Ciò che più mi ha impressionato, tuttavia, è stato vedere dei materassi all’interno di una stanza alla quale si poteva accedere tramite una finestra sfondata. Sarà occupata da qualcuno ? 
Come lei saprà, la custodia e il mantenimento dei beni oggetto di liquidazione rappresenta uno dei compiti del liquidatore, e nel caso specifico delle Terme di Acireale, i liquidatori sono ben due.
Sicuramente entrambi saranno a conoscenza di tutto e avranno adeguatamente relazionato sul problema, io però ho deciso di inviarle comunque alcuni scatti di quanto sopra descritto.

Nella speranza di averle fornito informazioni significative per lo svolgimento della sua attività, Saluti,

V.C.

Vivacissimo a Sciacca il dibattito sul futuro del termalismo: interviene il Sindaco Di Paola. Silenzio tombale invece ad Acireale


dal sito del Corriere di Sciacca, a proposito di una “querelle” che nei giorni scorsi ha coinvolto a Sciacca diversi esponenti politici e amministratori pubblici (Giampiero D’AliaMario Lazzano, Filippo Bellanca, Alfredo Ambrosetti, Lillo Firetto, e il commissario liquidatore della società di gestione Carlo Turriciano). Sul tema è intervenuto con un editoriale di Filippo Cardinale lo stesso quotidiano di Sciacca. Gli stessi argomenti sono stati riproposti dal Forum delle Terme di Sciacca.

Ad Acireale, invece, nessun commento sulla vicenda.

FABRIZIO DI PAOLA: “TERME, BASTA SCONTRI. SERVE SFORZO SINERGICO PER LA VALORIZZAZIONE”

14/08/2012 09.31

“Puntiamo tutti, in sinergia, alla valorizzazione delle Terme di Sciacca e del suo inestimabile patrimonio storico e artistico. Non sprechiamo ancora energie in scontri che fanno solo del male alla città”. Il sindaco Fabrizio Di Paola interviene sulle polemiche di questi giorni, invitando la classe politica e la società civile a convogliare attenzioni e energie a sostegno delle iniziative intraprese per il rilancio e la valorizzazione delle Terme di Sciacca.

“Non è più tempo di polemiche” dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola, esprimendo con l’occasione il suo compiacimento per un decreto della Regione Siciliana di valorizzazione dell’antico edificio termale situato nella Valle dei Bagni.

“L’Assessorato Regionale dei Beni Culturali – rende noto il sindaco Fabrizio Di Paola – ha riconosciuto lo ‘Stabilimento Vecchie Terme’ bene di interesse culturale a seguito della verifica effettuata dalla Soprintendenza di Agrigento, sottoponendo l’edificio di proprietà della Società Terme di Sciacca a tutte le disposizioni di tutela contenute nel decreto legislativo 42 del 2004. Una ragione in più per lavorare tutti assieme, istituzioni, rappresentanti politici, amministratori, per il bene e il futuro delle nostre Terme e di Sciacca”.

Per il sindaco Fabrizio Di Paola, “fin dall’atto del suo insediamento , ha individuato le Terme di Sciacca tra le priorità della sua agenda”.

Lo scorso mese di luglio ha formalizzato una proposta alla Regione Siciliana riguardante il futuro assetto della struttura, di cui si attende l’ultimo atto del processo di privatizzazione. La formalizzazione della proposta ha fatto seguito alle note che il sindaco ha inviato al presidente della Regione Siciliana e all’incontro che lo stesso sindaco Fabrizio Di Paola ha avuto il 6 luglio a Palermo con l’assessore Gaetano Armao e con il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso.

Terme invendibili

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Sul Giornale di Sicilia dell’8 agosto 2012 (di Raffaele Musumeci)

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Un’altra estate senza Terme. Acireale va verso il collasso?

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L’articolo di Saro Faraci pubblicato dal settimanale I Vespri. Clicca qui per la lettura (32-33)

Un’altra estate senza Terme ad Acireale

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Uno stralcio dell’articolo pubblicato dal settimanale I Vespri, domani in edicola

Si va in ferie, per la seconda volta in due anni, senza arrivare al dunque della vicenda Terme.

L’anno scorso di questi tempi, l’assessore Armao esitava la proposta di affidare l’incarico di advisor per la privatizzazione attraverso una gara ad evidenza pubblica, ma, quando il provvedimento era in dirittura d’arrivo e il settimanale “I Vespri” era stato fra i primi ad annunciarlo, agli inizi di settembre la Presidenza della Regione lo bocciava ed optava per l’affidamento in house a Sviluppo Italia Sicilia, una società partecipata dalla stessa Regione. In ambienti vicini alla Presidenza, si disse allora, non fu particolarmente gradita la “fuga di notizie” dall’Assessorato all’Economia, come se in un’istituzione pubblica ad un provvedimento governativo in itinere non si dovesse dare adeguata pubblicità.

Quest’anno, invece, il lavoro dell’advisor regionale è stato completato, ma le conclusioni, in attesa di conoscerle formalmente, sono molto forti: a bocce ferme, sic stantibus rebus, mentre a Sciacca ci sono margini per procedere alla gara ad evidenza pubblica per l’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali, ad Acireale invece non è possibile avviare il percorso di privatizzazione, almeno per il momento. Ci sarebbero, come abbiamo chiarito nelle scorse settimane, numerose lacune, soprattutto sul piano delle autorizzazioni, che vanno colmate prima di pensare a rivolgersi ai privati. Sembra che le conclusioni del lavoro di Sviluppo Italia Sicilia non siano state gradite ai vertici dell’amministrazione regionale.

Ciò che temevamo, pertanto, si è verificato.

Il Parco delle Terme va riaperto

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Su La Sicilia del 3 agosto 2012 (articolo di Antonio Garozzo)

Un’altra estate senza Terme

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Le foto sono scattate oggi 2 agosto 2012 alle 13.30 circa.

Il cancello dello stabilimento di Santa Caterina (foto 1) è semiaperto; la porta socchiusa a metà è emblematica della situazione di fatto, in cui le speranze di una piena ripresa dell’attività mal si conciliano con le criticità di una liquidazione che va avanti senza risorse (finanziarie, tecniche ed umane) e con una privatizzazione che stenta a decollare per l’esistenza di numerosi nodi evidenziati pure dall’advisor Sviluppo Italia Sicilia.

L’altro cancello dello stabilimento (foto 2), riservato all’entrata e uscita del personale, è chiuso; anche in questo caso è emblematico delle scelte operate nel 2004 dalla classe politica regionale, con il provvedimento legislativo che allora ha interessato 165 lavoratori, oggi ex dipendenti termali.

La foto 3 ritrae l’Hotel delle Terme, chiuso e non operativo, come del resto lo è l’Excelsior Palace Terme, l’altra grande struttura di proprietà della Regione  sigillata nel mese di dicembre 2011, a seguito del contenzioso con gli ex gestori.

La foto 4 documenta lo stato di avanzamento dei lavori della nuova struttura di medicina del benessere, di proprietà privata, che sorgerà presto a Capo Mulini lungo la SS 114 che collega Acireale a Catania.

Sabato prossimo 4 agosto, sul n.31 del settimanale I Vespri che sarà in edicola lo stesso giorno, sarà pubblicato un articolo dal titolo “Un’altra estate senza Terme. Acireale va verso il collasso?”

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Ancora qualche giorno per il sondaggio del Forum. Quale interlocutore scegliere per parlare con la Regione?

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Il Forum compie oggi 14 mesi

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Costituito il primo giugno del 2011, promosso dal Lions Club di Acireale, partecipato da ventiquattro associazioni e gruppi di impegno, di cui due (Corriere di Sciacca e associazione L’Altra Sciacca) fuori dal territorio, il Forum permanente sulle Terme di Acireale compie oggi quattordici mesi di attività svolta continuamente ed ininterrottamente per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la classe politica e l’amministrazione regionale, studiare ed analizzare il comparto del termalismo in Sicilia, con un occhio rivolto al mercato nazionale e agli scenari internazionali. Nel corso di quattordici mesi si sono alternati ben tre Presidenti del Lions Club (Salvatore Leonardi, Citty Maugeri Grasso e il neo presidente per l’anno sociale 2012-2013 Rosario Musumeci) ognuno dei quali ha confermato e continuato l’impegno del sodalizio acese sulla vicenda delle Terme; due Presidenti del Consiglio Comunale, il compianto Pietro Filetti e l’attuale Presidente Toruccio Di Maria, con i quali il Forum ha mantenuto costantemente l’interlocuzione istituzionale, ultimamente ravvivata dalla partecipazione all’audizione in seno alla VI Commissione consiliare permanente; due Dirigenti alla guida della Ragioneria Generale della Regione, il dott. Enzo Emmanuele e il prof. Biagio Bossone, da cui formalmente dipendono le vicende del termalismo attraverso il Dipartimento Bilancio e Tesoro dell’Assessorato all’Economia; due Presidenti di Sviluppo Italia Sicilia, l’advisor della Regione per la privatizzazione delle Terme, e precisamente: l’ambasciatore Umberto Vattani e la dottoressa Cleo Li Calzi; e così via. Rimane invece immutato l’impegno del Forum, il cui modello di impegno civile e sociale per la causa del termalismo è stato replicato con successo anche a Sciacca, sulla strada del rilancio delle Terme. Un rilancio che, si chiede da mesi, possa avvenire, pur consapevoli delle difficoltà finanziarie in cui versa il bilancio della Regione, attraverso una più ampia e condivisa collaborazione fra Regione Siciliana e Comune di Acireale, ciascuno nel rispetto delle proprie prerogative istituzionali. Alla prima si chiede di farsi carico, se esiste, di una chiara strategia di uscita dalla gestione delle Terme e di promuovere, risolvendo tutti i nodi critici attualmente gravanti sulla liquidazione, più puntuali e trasparenti procedure per affidare la gestione degli stabilimenti ai privati, nel rispetto di una ben precisa ed inequivocabile politica regionale sul termalismo, eventualmente stabilita per legge. Al secondo, cioè il Comune, si chiede di avviare in città un dibattito sul futuro modello di sviluppo economico del territorio all’interno del quale posizionare, e conseguentemente vincolare anche urbanisticamente, il contributo che le Terme possono dare all’economia, anche turistica, della città. L’impegno del Forum continua; la Speranza di un rilancio del termalismo cittadino è sempre l’ultima a morire!

Il Procuratore della Corte dei Conti bacchetta la Regione sulla questione dei 164 ex lavoratori termali

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Dal sito de Il Mattino di Sicilia

Sul tema del personale della Regione siciliana si è espresso ampiamente, tra l’altro, anche il procuratore regionale della Corte dei contiGiovanni Coppola, il quale ha fatto notare come la pianta organica della regione siciliana sia stata dilatata per fare spazio a circa cinquemila precari da stabilizzare. In sostanza le persone non vengono più assunte sulla base di una pianta organica che ne stabilisce il fabbisogno ma la pianta organica viene adeguata alla presenza di personale precario già presente nella pubblica amministrazion e regionale. Questo è avvenuto con  l’articolo 51 della Legge regionale 12 maggio 2010 n.11. “Il nuovo organico – dice Coppola – è stato calcolato con esclusione dei dirigenti e del personale del Corpo Forestale della Regione”. Così, è sempre il magistrato contabile che parla, “La nuova dotazione organica, al netto delle predette esclusioni, viene determinata in 15.600 unità, quale somma del personale della categoria “A” che conta 2.800 unità, della categoria “B” con 2.600 unità, della categoria “C” che prevede 4.600 unità e della categoria “D” ove sono previsti 5.600 dipendenti”.

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164 motivi per non capire l’operato della Regione

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tratto dal sito del Forum sulle Terme di Sciacca

Quando si dice che per andare avanti bisogna guardare al passato….
La creazione delle società per azioni delle Terme di Sciacca e di Acireale ha avuto, tra i primi risultati, la diaspora dei dipendenti termali tra gli uffici regionali. Gente preparata, spesso con decenni di esperienza alle spalle, vincitrice di regolare concorso pubblico è transitata nei più disparati Uffici regionali. Ovviamente un fanghino massaggiatore o un tecnico manutentore poca attinenza ha con la scrivania di un ufficio, alla quale siede mortificando le proprie competenze e non avendo riconosciuto (a distanza di anni) nemmeno il corretto inquadramento professionale. Gente giusta (per le professionalità acquisite) nel posto sbagliato.
 164 persone che, come si legge nell’articolo qui sotto, sono stati “stabilizzati” nella pubblica amministrazione regionale. La domanda è quasi automatica: Se la Regione Sicilia è l’unica proprietaria delle Terme, vuol dire che i termali erano già dipendenti regionali? Praticamente si, dipendenti delle vecchie Aziende Autonome con contratto di tipo privatistico, quindi in realtà di nessuna stabilizzazione si può parlare.
 Altra domanda: I dipendenti termali regionali, prima della diaspora ed ancora in ruolo alle Terme, per chi lavoravano? Sembra una domanda stupida, ma i termali sono stati “prestati” dalla Regione (datrice di lavoro) alla società per azioni (cioè il privato, che tale ancora non è perché società partecipate a totale carico della Regione), con evidente confusione. La Regione “prestava” i propri dipendenti a se stessa. Fatto sta che esistono ancora le Aziende Autonome delle Terme con un adeguato numero di dipendenti occultate in esse. Una sorta di Cerbero a due teste, con doppia regia di comando, doppia burocrazia, doppi stipendi per guidare un’unica macchina.
 Ultima domanda: Ma se 164 dipendenti regionali hanno cambiato “luogo di lavoro” rimanendo in forza alla Regione, chi è che lavora per loro (almeno a Sciacca, dato che ad Acireale dovrebbe essere tutto chiuso) negli stabilimenti termali? Risposta facile: ditte private e lavoratori assunti ad hoc dalla s.p.a. (vietato pensare a favoritismi di alcun tipo). Qualsiasi lavoro effettuato alle Terme, alla Regione costa il doppio: per un ex termale parcheggiato e per un nuovo lavoratore assegnato.
Chissà quante risorse finanziarie si potevano destinare alla manutenzione e rilancio reale delle Terme, piuttosto che volatilizzarsi in compensi di Cda, amministratori e carrozzoni vari.
Apprendiamo dal Corriere di Sciacca, che partecipa a questo Forum, che è stata rifatta la cupoladello Stabilimento di Via Agatocle, un tempo “tempestata di tessere di ceramica”. Ottima cosa, davvero, se l’effetto non fosse come quello di dipingere le unghie a un paziente in terapia intensiva. Purtroppo continuano ad essere lavori pagati con soldi regionali, piuttosto che a carico del gestore privato. Ma questa è un’altra storia. Una delle 164 storie e più che interessano le Terme.