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Archivi del mese: gennaio 2017

Terme di Acireale: rumors sul nome del liquidatore, nomina in ritardo


dal quotidiano on line Sicilia Journal

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ACIREALE – Sono i giorni della merla, quelli che il calendario indica fra i più freddi dell’anno. Non c’è freddo dal punto di vista climatico, ma è gelo invece tra Acireale e Palermo in merito alla vicenda delle Terme di Acireale. Era stata annunciata per la metà della scorsa settimana, poi per l’inizio di questa;ma sulla data della assemblea dei soci nulla trapela dagli uffici regionali del Dipartimento Bilancio. A norma dello statuto societariol’assemblea, prendendo atto delle dimissioni del precedente liquidatore l’avvocato Gianfranco Todaro, dovrebbe procedere alla sua sostituzione con la nomina del nuovo liquidatore, se non addirittura di un collegio di liquidatori. In quest’ultimo caso, con più liquidatori,si ripeterebbe quanto avvenne all’epoca del Governo Lombardo dove alla professoressa Margherita Ferro, vicinissima all’ex governatore, venne affiancato il commercialista palermitano ed ex presidente dell’Ordine dott. Michele Battaglia. C’è qualche nome che gira con insistenza negli ultimi giorni.Come anticipato da Sicilia Journal qualche settimana fa, in pole position per la nomina di liquidatore delle Terme rimane ancora l’ex vice sindaco di Acicatena ai tempi della sindacatura dell’on.RaffaeleNicotra, cioè il dottor Francesco Petralia, consulente dello stesso Assessorato all’Economia che l’anno scorso fu chiamato proprio dalla Regione Siciliana all’ingrato compito di bocciare la proposta di bilancio presentata dall’allora liquidatore Todaro. Da quel momento, in effetti, iniziò un braccio di ferro, fatto di carteggi tra Acireale e Palermo, con il Dirigente dell’Ufficio Speciale per le Liquidazioni la dottoressa Grazia Terranova che ha sempre contestato l’operato dell’avvocato Todaro, impuntandosi persino con i rappresentanti del Forum permanente per le Terme di Acireale quando nella primavera dello scorso anno la delegazione acese capeggiata dal Sindaco Roberto Barbagallo fu ricevuta dal presidente della Commissione Bilancio all’ARS Vincenzo Vinciullo il quale aveva favorito una apposita audizione a Palazzo dei Normanni. L’avvocato Todaro, lo ricordiamo, si è dimesso prima di Natale per via di una contestazione addebitatagli proprio dall’Assessorato all’Economia a proposito di una serie di atti autorizzativi all’uso del Parco delle Terme a favore di associazioni e gruppi di volontariato di Acireale. Questi ultimi, in un documento pubblico predisposto dall’Associazione Costarelli, hanno ribadito la bontà delle richieste a titolo gratuito da loro avanzate a Todaro e delle scelte operate nell’unico interesse di restituire alla città la fruizione del Parco seppur limitatamente ad un giorno alla settimana. Ma da Palermo non hanno voluto sentire ragioni e nei fatti dimissionando Todaro hanno dato incarico al presidente del collegio sindaco Salvo Barbagallo di rivedere la legittimità di tutti gli atti compiuti dall’ex liquidatore. Anche di ciò si dovrebbe occupare la assemblea dei soci che, fra l’altro, è in ritardo di ben due annualità riguardo alla approvazione dei bilanci di esercizio. Sulla nomina del nuovo liquidatore o del collegio l’onorevole Nicola D’Agostino sta facendo valere con il presidente Crocetta tutto il peso politico che il leader di Sicilia Futura vanta nel territorio acese. A tal proposito, il dottor Petralia sarebbe un nome gradito sia all’Assessorato che all’on. D’Agostino, tra i principali promotori della legge regionale con cui, a settembre scorso, il Ragioniere Generale è stato autorizzato dall’ARS alla contrazione di un nuovo debito finanziario per quasi 19 milioni di euro per ripagare a sua volta i debiti delle Terme di Acireale e di Sciacca.

Terme di Acireale, si attende il nuovo liquidatore. Circolano alcuni nomi


dal quotidiano on line Sicilia Journal

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L’avvocato Gianfranco Todaro

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L’assessore Alessandro Baccei

ACIREALE – Terme di Acireale in attesa di una nuova governance, prima di poter ripartire e dare seguito al programma governativo che prevede la stipula di un mutuo per pagare alcuni debiti pregressi e accelerare le procedure di privatizzazione. Prima di Natale si era dimesso il liquidatore Gianfranco Todaro, in carica da un anno e mezzo dopo esser subentrato a Luigi Bosco, assessore di Enzo Bianco al Comune di Catania. L’avvocato catanese in verità era già stato “sfiduciato” da tempo dalla dirigente Grazia Terranova e dai potenti funzionari dell’Assessorato all’Economia, da cui le Terme di Acireale funzionalmente e giuridicamente dipendono. Pur essendo persona vicina al presidente Crocetta, il supporto politico del Governatore a Todaro non è mai stato sufficiente a perdonargli alcune incomprensioni con il Dipartimento retto dall’assessore Baccei che, ad esempio, non ha ancora approvato i bilanci degli ultimi due esercizi e continua a rinviare la convocazione della nuova assemblea per procedere alla nomina del nuovo liquidatore. A Todaro, in particolare, sono stati contestati alcuni atti compiuti che, data la viscosità dei temi in ballo e riguardanti tutti la consistenza patrimoniale, non è ancora chiaro se avesse potuto firmare o meno, come ad esempio l’affidamento del Parco delle Terme ad un gruppo di associazioni culturali cittadine, seppur senza alcun onere per la gestione liquidatoria, ma con implicazioni comunque sul patrimonio. Il rapporto fra periferia e centro, tra Acireale e Palermo, è stato sempre difficile nel corso degli anni e l’avvocato Todaro è l’ennesimo che ne ha fatto le spese, fino a rassegnare le dimissioni dall’incarico che il presidente Crocetta gli aveva attribuito nell’autunno del 2015. Nelle more, la Regione ha affidato il controllo dell’azienda al presidente del Collegio dei Revisori il dottor Salvo Barbagallo che sta revisionando anche la correttezza degli ultimi atti compiuti dall’avvocato catanese. Alla prossima assemblea, convocata per la prossima settimana, si procederà alla nomina del liquidatore. Il successore ovviamente sarà ancora una volta una persona che dovrà essere nominata da Crocetta, ma sulla quale anche gli alleati di governo del Presidente vogliono mettere parola. Nei giorni successivi alle dimissioni di Todaro (nella foto9 , si vociferava il nome del presidente del CAS Rosario Faraci, commercialista di Gela, persona vicina al Presidente Crocetta, ma poi non se ne fece nulla. Negli ultimi giorni, il nome tirato in ballo è quello di Francesco Petralia, già vice sindaco di Acicatena, che per conto dell’Assessorato al Bilancio con il quale collabora bocciò lo scorso anno la proposta di bilancio presentata da Todaro all’inizio del suo mandato. Petralia sarebbe tra l’altro gradito all’onorevole Nicola D’Agostino. Al Sindaco di Acireale, invece, non dispiacerebbe il nome di qualche professionista locale, tenuto conto che, con la nuova legge regionale, ad occuparsi del bando di privatizzazione per le Terme di Sciacca e di Acireale potrebbero essere proprio le municipalità locali.

Il patrimonio delle Terme di Acireale è ormai ingovernabile


dal quotidiano La Sicilia del 14 gennaio 2017

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La Regione chiede ai revisori di verificare gli atti delle Terme di Acireale


dal quotidiano La Sicilia del 13/1/2017

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Ibernate le Terme di Acireale e di Sciacca


dal Quotidiano di Sicilia

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Sono in liquidazione da dieci anni: sempre debiti (12 e 10 milioni di euro) anziché attività produttive. Lontano il modello Emilia Romagna: 175 mln € di fatturato e 1,1 mln di turisti

Terme regionali ibernate, è il caso di dirlo, non solo per il freddo di questi giorni, ma per la cristallizzazione in cui rimane la privatizzazione dei due stabilimenti più importanti della Sicilia: Sciacca e Acireale. Sbloccata la possibilità di mettere a bando la gestione dei due impianti, dopo 8 mesi non si è proceduto ad alcunché. L’unica novità è l’introduzione di una legge che permette alla Regione Siciliana di comprare i beni appartenenti alle strutture e di farsi carico (accendendo l’ennesimo mutuo) dei debiti attivi. Non è praticamente accaduto nulla neanche in questo frangente, mentre le amministrazioni delle due città interessate si sono dette pronte ad emanare i bandi per la privatizzazione.
Intanto ad Acireale si è succeduto il terzo liquidatore in un anno e mezzo, da Luigi Bosco si è passati a Gianfranco Todaro, che ha recentemente abbandonato la carica e sarà, secondo indiscrezioni interne, sostituito da Rosario Faraci.

E’ fiducioso sul futuro delle Terme il Sindaco di Sciacca


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dal sito scrivolibero

Il Sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola (in foto), ha incontrato ieri pomeriggio l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei, nel corso di una riunione svolta a Palermo.

Il solco è tracciato – afferma Di Paola -. È stata svolta un’azione decisiva che ci porterà alla riapertura delle nostre terme con il coinvolgimento diretto del Comune di Sciacca. Il lavoro paga, non le parole“.

Dopo le nostre continue e instancabili richieste e sollecitazioni – afferma il primo cittadino -, il governo regionale sta dimostrando di avere a cuore il problema orientandosi con determinazione verso la definitiva e rapida soluzione. L’incontro di ieri è stato indetto per fare il punto su tutti gli adempimenti previsti dalla recente legge varata dall’Ars che stanzia le risorse per il riacquisto dei beni delle Terme di Sciacca e Acireale, da concedere ai rispettivi comuni per una gestione privatistica. La procedura di liquidazione è in corso. Il liquidatore ha incontrato in questo periodo buona parte dei creditori per l’estinzione dei debiti, grazie ai 3 milioni di euro provenienti dalla vendita delle piscine Molinelli. Nei prossimi giorni, avverrà la riacquisizione della piena proprietà in capo alla Regione Siciliana rispetto all’usufrutto conferito alla Spa. Nel contempo, il Comune di Sciacca sarà onerato della definizione del bando per la gestione. Ho già incaricato l’Ufficio comunale dello Sviluppo Economico di iniziare il lavoro e di apportare eventuali modifiche a uno schema di bando“.

Per i prossimi giorni è stato programmato a Palermo un altro incontro al quale parteciperanno tutti gli assessorati regionali interessati alla questione termale, tra i quali Turismo, Sanità, Infrastrutture, Energia. Quando tutti gli adempimenti preliminari saranno definiti, verrà stipulato un atto di concessione dei beni al Comune di Sciacca che potrà così definire il bando per la sub concessione a imprese private, bando che sarà configurato con la condivisione della Regione. Si fisserà anche un obiettivo a breve termine, puntando al più celere funzionamento dei beni che possono immediatamente dare servizi“.

Non contano le chiacchiere – conclude Di Paola –. Conta il lavoro, l’impegno quotidiano ad affrontare problemi complessi e complicati per sciogliere matasse ingarbugliate e arrivare a una soluzione. Il lavoro ci ha consentito di tracciare un solco decisivo che ci porterà alla riapertura delle nostre Terme con i tempi che richiederanno le procedure ormai avviate“.