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Archivi del mese: settembre 2015

Annettere le Terme al Comune di Acireale. Bene Comune chiede una nuova legge


L’articolo su La Sicilia del 29/9/2015

 

termeproprietacomunale

Il Governo regionale battuto sull’emendamento soppressivo. Non saranno tolti 800.000 euro alle Terme di Acireale e Sciacca


L’articolo di Live Sicilia

16.12 Governo battuto sulle Terme. Emendamento soppressivo approvato. Soppresso quindi il taglio da 800 mila euro alle Terme di Sciacca.

16.05 Baccei: “Concordo sull’idea di Vullo. L’ipotesi è quello di una cessione dell’attività delle Terme. Ci sono però delle difficoltà. Sia le Terme di Sciacca che di Acireale sono gravate da debiti. Quando si sistemerà la situzione finanziaria, si potrà fare un bando”.

16.01 Vullo (Pd): “Queste aziende termale hanno dimostrato di essere dei carrozzoni. Non è il caso che il governo prenda un’altra decisione, cioè quello di mettere le Terme sul mercato?”

15.59 Milazzo: “Il presidente Crocetta? I suoi uffici? Pare un mondo a parte. Il presidente in questa manovra non c’è. Così come è avvenuto nella scorsa finanziaria quasi per tutta la sessione. Lei deve prendere un impegno portando un documento con un piano che prevede la risoluzione dei problemi dei lavoratori”.

15.57 Baccei: “Da tempo, anche con l’impegno in prima persona del presidente Crocetta, stiamo cercando una soluzione sia per le Terme di Sciacca che per quelle di Acireale”.

15.54 Il deputato Udc Cani: “Abbiamo presentato un emendamento soppressivo per salvare questo finanziamento per le Terme di Sciacca”.

15.50 Falcone: “Il governo è schizofrenico. In sede di esercizio provvisorio si è batttuto per difendere il sistema delle Terme. L’errore però è stato quello di affidarlo all’Azienda sanitaria provinciale. Per mesi non si fa nulla, e adesso si presenta questo taglio. Venga soppresso l’articolo”.

15.47 Fontana (Ncd): “Le Terme di Sciacca sono un vero patrimonio, una grande realtà e anche quest’anno hanno visto una notevole presenza di turisti. Per questo vanno tutelate. Questo articolo va esattamente nella direzione opposta”.

15.42 L’articolo 16 riguarda le Terme siciliane e prevede un taglio di 800 mila euro. Panepinto: “Questo governo tuteli le Terme di Sciacca e Acireale. Se il governo non è in grado, di fronte a un trend del Turismo in crescita, a difendere tutto questo vuol dire che noi siamo ridotti a un collegio di revisori dei conti. Il governo, nelle persone dell’assessore al Bilancio e dell’assessore al Turismo, assuma impegni formali in quest’Aula sulle Terme di Sciacca”.

Sicilia 12 Comuni alleati per il Turismo Termale


 

Niente più acqua e luce. Terme di Sciacca in agonia.


TERME: ENEL E GIRGENTI ACQUE PRONTI A STACCARE LUCE E ACQUA. IMU, ICI E TARSU DA PAGARE PER 727 MILA EURO

Ecco la scottante situazione debitoria. Inutili gli 800 mila euro (che non sono arrivati) da dividere con Acireale. A giorni clamorose novità, difficile continuare le attività.

25/02/2015

Al lupo, al lupo, gridava il pastorello facendo accorrere inutilmente i pastori in suo aiuto. L’allarme, però, era uno scherzo; fino a quando il lupo arrivò davvero e i pastori, convinti del solito scherzo, non accorsero. Esopo docet. La favola lascia intendere la fine del pastorello. Con le terme, la storia non muta. E’ come rivivere la favola di Esopo.

Da anni si urla che le terme saccensi rischiano la chiusura. Sono accorsi politici, tutti gli assessore regionali al Turismo, ad iniziare da Fabio Granata, ma la situazione non è cambiata, non è migliorata, neanche con un ventaglio di promesse da manuale del buonista. Anzi, di volta in volta, la patologia delle Terme è peggiorata, si è acuita. Clinicamente non si può neanche dire che le terme vengano alimentate. La gravità della situazione si coglie anche con gli occhi bendati. Siamo stati sempre puntuali a scrivere sulle Terme, pubblicando con coraggio la verità. A iniziare dell’irreparabile errore imputabile all’ex assessore Fabio Granata. Quello di aver accelerato la nascita della Terme di Sciacca Spa sulla quale furono gravati tutti i debiti dell’Azienda Autonoma delle Terme.

La nuova società nacque senza soldi e con una montagna di debiti, nei confronti dei quali la Regione non poteva e non può intervenire, pena l’infrazione comunitaria sugli aiuti di stato. Non ci esaltò la notizia che l’Assemblea regionale approvò un articolo della finanziaria con cui si destinarono (sulla carta) 800 mila euro alle terme di Sciacca e di Acireale. Fummo critici, scettici. Elementi negativi che, però, si basano su riscontri oggettivi. E il tempo, come al solito, ci dà ragione. Criticammo quanti, con penna facile, sfornarono comunicati di “soddisfazione”. E tra questi, abbondano i politici. Ora tuffiamoci nella sostanza.

Quegli 800mila euro, da spartire con le terme di Acireale, non sono arrivati, né arriveranno. E se anche arrivassero, per assurdo, non servirebbero a nulla. Proprio a nulla. Siamo convinti che il liquidatore della Terme di Sciacca Spa non possa più continuare il suo cammino e che a breve potrebbe emergere qualche clamorosa novità. Carlo Turriciano ha una doppia veste, quella di Liquidatore (delibera Assemblea Soci Terme di Sciacca Spa del 26 agosto 2011), e quella di “gestore” provvisorio delle attività societarie (delibera Assemblea Soci Terme di Sciacca Spa del 5 agosto 2011).

La prima sta per essere ultimata essendo stati espletati quasi tutti gli adempimenti; la seconda rischia di terminare traumaticamente per impossibilità di proseguire le attività della società termale. Oggi, la situazione si è talmente aggravata, e non poteva essere diversamente, che non è possibile andare avanti nella gestione. Sono mancate tutte quelle condizioni necessarie. E’ mancata la benzina e la macchina si è fermata. Quei soldi che entrano bastano solo a coprire una minima parte dei costi.

Al 31 dicembre 2013, il bilancio è stato chiuso con una passività di 8.652.479 euro. Le attività societarie fanno incassare in un anno 2.100.000 euro quasi equamente distribuiti tra attività degli stabilimenti e del Grand Hotel delle Terme. Il personale comandato (21 unità) costa 857.205 euro; a questa cifra va aggiunta quella relativa ai cinquanta stagionali che vengono assunti da aprile a ottobre. Con queste cifre, immaginare di proseguire con le attività societarie è da folli. Ecco che la novità dei prossimi giorni potrebbe essere partorita proprio da questo tessuto assai debole. In tale quadro, Carlo Turriciano non sarebbe nelle condizioni di garantire la continuazione delle attività societarie. In parole povere significa: chiudo.

Già obiettivamente ed oggettivamente, la situazione contemplata dal contesto delle norme civilistiche imporrebbe alla figura del liquidatore la vendita dei beni immobili per far fronte alla situazione debitoria e anche la consegna dei libri contabili. E’ assai evidente che non c’è più tempo. L’emergenza e la gravità della situazione non consente il diluire dei tempi. Né è di conforto la prospettiva del famigerato bando di manifestazione per l’affidamento a terzi della gestione delle strutture termali. Ancora il bando deve essere pubblicato. Quando sarà pubblicato trascorreranno almeno 120 giorni per capire se vi sono proposte. In caso positivo (lo speriamo) fino a che il processo venga concluso passeranno non meno di due anni.

Un tempo troppo lungo per fronteggiare l’agonia della Terme di Sciacca Spa. Tra pochissimi giorni, l’Enel taglierà nuovamente la corrente elettrica, la Telecom i telefoni, la società idrica l’acqua. Riscossione Sicilia ha già messo in atto i provvedimenti di recupero percorrendo le vie giudiziarie per il recupero di Imu, Ici e Tarsu.

Questa la situazione debitoria più “scottante”: Tributi locali: € 727.167; Enel: € 408.000; Ici, Imu, Tarsu: € 727.166; Girgenti Acque: € 101.667; Ritenute d’acconto per il 2013 € 36.800; Rate Serit ed Agenzie Entrate € 270.758; Azienda Autonoma delle Terme € 1.074.744; Regione Sicilia € 4.813.000 Nessuno si illuda che i debiti vantati dalla Regione possano essere “cancellati” o “compensati”. Chi afferma ciò vive su Marte. Oggi, in buona sostanza, per aprire i battenti servono € 1.780.000 euro, subito.

Vi renderete conto che quella cifra di 800.000 mila euro (che difficilmente sarà erogata) da dividere con Acireale serve davvero a poco.

Al lupo, al lupo. La favola di Esopo è diventata una realtà. A poco servono le raccolte di firme, convegni, lettere al Presidente della Regione, passerelle di assessori.

Fonte: corrieredisciacca.it

Sciacca aderisce alla rete delle città termali


dal sito mybelice.it

Il Sindaco Di Paola: “A breve nuove azioni per ottenere da Regione mantenimento impegni

“Entriamo anche noi nella rete delle città termali della Sicilia per cogliere l’eventuale opportunità dei finanziamenti, riservandoci di promuovere a breve nuove, forti, azioni per ottenere dal Governo Regionale il mantenimento degli impegni per la ripresa delle attività delle Terme di Sciacca”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola nel dare notizia della delibera con cui la Giunta Comunale ha aderito al protocollo d’intesa per la costituzione della Rete delle Città Termali della Sicilia con la partecipazione dell’Ancot e di Federterme.

La costituzione dell’organismo è stata decisa a Termini Imerese, lo scorso 23 giugno, durante un incontro tra i sindaci e i rappresentanti dei comuni di Acireale, Alì Terme, Caltagirone, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Geraci Siculo, Lipari, Montevago, Sclafani Bagni, Sciacca, Terme Vigliatore e Termini Imerese. In quel contesto, è stato deciso di “attivare una collaborazione con l’assessorato al Turismo della Regione Siciliana, verificando l’opportunità di affidare alla Rete delle Città Termali in Sicilia la realizzazione di un programma di attività (workshop, seminari di formazione, eventi promozionali) sostenuto dalle risorse del Fondo di cofinanziamento dell’offerta turistica di cui all’articolo 1 della legge 135 del 2001”. Uno strumento per cogliere anche le opportunità offerte dal quadro di programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020.

Il sindaco Fabrizio Di Paola evidenzia, nella premessa della deliberazione della Giunta Comunale, che il Comune di Sciacca ha “ritenuto di dover aderire alla costituzione della Rete, pur nella criticità dell’attuale situazione delle Terme di Sciacca, inattive dallo scorso mese di marzo, e nella prospettiva di perseguire la ripresa effettiva più volte rappresentata agli Organi regionali e per la quale si manifesta la ferma intenzione di questa Amministrazione comunale di avviare a breve iniziative, anche eclatanti, atte a ottenere dal Governo Regionale il mantenimento dell’impegno ad avviare le procedure per la ripresa delle attività termali”.

In una successiva riunione, il 12 agosto, sempre a Termini Imerese, il comitato dei sindaci ha deciso di formalizzare con apposite deliberazioni di Giunta Municipale la delega al Comune di Montevago e, dunque, al sindaco Calogero Impastato, nominato coordinatore pro-tempore, a sottoscrivere la convenzione con l’assessorato regionale al Turismo per la realizzazione del programma di attività.

In ginocchio Acireale, pure le Terme


su La Sicilia dell’11/9/2015

cincotti

La proposta di assegnare alla città la proprietà delle Terme acesi


su La Sicilia del 4/9/2015

benecomune