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Archivi del mese: aprile 2013

Il nuovo direttivo del Lions per l’anno sociale 2013-2014


A seguito delle elezioni del 18 aprile scorso, risultano eletti per l’anno sociale 2013-2014. Presidente: Pietro Antonio Currò. 1°Vice Presidente: Giacomo Fiorini. 2°Vice Presidente: Rosario Faraci. Segretario: Alfio Cristaudo. Tesoriere: Salvatore Pennisi. Consigliere: Alfredo Borzì. Consigliere: Giuseppe Russo. Componente comitato soci: Salvatore Leonardi. Revisore dei conti: Rosario Leonardi. Revisore dei conti: Giuseppe Messina. Revisore dei conti: Salvatore Torchia.

Acireale ieri e oggi. E domani? L’intervento del Presidente del Lions Rosario Musmeci


fotomusmeci

18 APRILE 2013

ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?

INTERVENTO DI APERTURA

            Fin dal giorno del mio insediamento come Presidente del Lions Club Acireale, il 7 luglio 2012, ho cercato di attuare un programma che fosse realmente al servizio della nostra Associazione e della comunità civile che vive nel territorio in cui opera il Club.

            Ho esposto le mie idee ai “Comitati” che si sono costituiti ad inizio di anno sociale e che concretamente avrebbero dovuto dare attuazione al programma, ricevendo sempre risposte positive: di questo ringrazio tutti i soci ed i Coordinatori dei Comitati in particolare.

            Questa sera aggiungiamo un altro tassello al quadro delle iniziative che abbiamo programmato. Il desiderio di renderci quanto più possibile solidali con la cittadinanza, di cui anche noi facciamo parte integrante, ci ha spinti ad affrontare lo spinoso problema del dove va la nostra città. Abbiamo cioè voluto proseguire, come è nella tradizione del nostro Club, un dibattito con le istituzioni e con la cittadinanza, dando particolare spazio alle esigenze che emergono in seno ad essa e che tante volte restano sopite o che vengono disattese in modo più o meno palese. Come è nel nostro stile e nella nostra tradizione, vogliamo continuare ad essere propositivi, perché il nostro compito non è di distruggere, bensì, per quanto è nelle nostre possibilità e nelle nostre competenze, di aiutare sia le istituzioni che la comunità civile a dare alla città il posto che giustamente le compete all’interno della realtà provinciale, regionale e nazionale.

            Il titolo di questo incontro, “Acireale, ieri e oggi. E domani?”, vuole riassumere il desiderio e la volontà di creare un’altra occasione (come lo è, per esempio, ancora oggi, il “Forum delle Terme”)per proseguire il dialogo città-istituzioni attraverso una analisi della realtà di Acireale così come è stata nel passato e come si pensa concretamente di prospettarla per il futuro. Il punto di mediazione tra i due poli – passato e futuro – costituisce il nostro presente con le luci e le ombre che lo contraddistinguono. Ecco allora che uno sguardo al nostro presente può essere foriero di nuove e positive prospettive per immaginare e progettare il domani secondo linee comportamentali conseguenti.

            Abbiamo strutturato l’incontro chiedendo l’intervento di tre autorevoli rappresentanti della nostra comunità civile che tratteranno rispettivamente la situazione economica (il prof. Rosario Faraci), il contesto socio-politico (il dott. Orazio Massimino) e lo stato della cultura ad Acireale (il dott. Giuseppe Contarino).

            L’iniziativa, però, non si esaurisce con questo incontro. Proprio perché riteniamo doveroso continuare il dibattito con la città, abbiamo pensato di creare uno strumento che non faccia dissolvere l’iniziativa nell’arco di un pomeriggio, ma che lasci la porta aperta ad un continuo confronto con tutti coloro che sono interessati al bene comune.

            Ci siamo posti, quindi, da una parte di fronte alle richieste dei nostri soci, dall’altra di fronte ai problemi ed alle aspettative del nostro territorio. Ci siamo pertanto chiesti come creare un sistema di consultazione sulla vita del nostro Club; ci siamo chiesti, altresì, come potere dar voce a chi non ha voce, a chi vorrebbe democraticamente partecipare al dibattito sulle questioni che maggiormente interessano la collettività e non trova uno spazio adeguato per farlo.

            Nel tentativo di coniugare, come dicevo un istante fa, il passato con il futuro, abbiamo preso in esame la situazione odierna della nostra città, facendo delle semplici quanto dolorose constatazioni. Il quadro che si è presentato è stato veramente desolante: chiuso un pastificio, chiusa una fabbrica di strumenti musicali, chiuse le Terme con il centro benessere ad esse collegato e praticamente mai aperto, chiuso lo stabilimento di acque minerali di Pozzillo, in crisi profonda l’agrumicoltura, in crisi le strutture alberghiere con due di esse chiuse in quanto collegate alle Terme e con un turismo, il più delle volte, “mordi e fuggi”, che trasforma i nostri alberghi in dormitori, in crisi le piccole strutture economiche a conduzione familiare, che arricchivano il nostro centro storico e portavano risorse all’economia locale. Si è constatato cioè che trenta, quaranta  anni fa, Acireale aveva una solida struttura economica pur operando in un quadro locale e nazionale più semplice, più “artigianale”, ma decisamente più imprenditoriale e, di conseguenza, più produttivo.

            Oggi, quando mezzi e strumenti sono enormemente più sofisticati, ci si è accorti di essere rimasti al palo. Stranamente, perché i centri termali e di benessere seguitano a fiorire e, pur in una situazione generale di crisi, riescono a reggere la struttura economica di parecchi centri piccoli e meno piccoli; in modo incomprensibile perché l’uso, addirittura sproporzionato, di acque minerali, non  è per niente in crisi mentre noi seguitiamo a bere acqua proveniente da tutti gli angoli del Paese, dimenticando, spesso per un eccesso di “esterofilia”, e consentitemi qui una nota polemica, quelle prodotte dietro l’angolo; inspiegabilmente, perché gli agrumi e, per quel che ci interessa più da vicino, i limoni, seguitano ad essere utilizzati per gli usi più disparati e provengono a noi anche dall’altro lato del pianeta (Argentina), per non parlare dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo; stranamente, ancora, perché, pur in un contesto di crisi, il turismo seguita a costituire la struttura economica portante di intere contrade che sicuramente non hanno niente di più di quello che offre la nostra terra in bellezze artistiche, archeologiche, culturali, in siti naturali (mare e monti in un binomio difficilmente ripetibile altrove), consentendo la sopravvivenza anche delle relative strutture commerciali.

            Si è dovuto fare uno sforzo mentale iniziale per attualizzare il motto lionistico “We serve”, che spesso appare relegato solo ed esclusivamente a concetti sempre validi ma non sempre al passo con la realtà che stiamo vivendo, che impone, quanto meno, una rivisitazione delle modalità di approccio al servizio che la nostra Associazione è chiamata ad offrire se vuole restare fedele ai suoi scopi.

            Ci ha aiutato, in questa prospettiva, il motto che il Governatore Antonio Pogliese ha voluto coniare per il corrente anno sociale: passare dalle analisi alle proposte, essere cioè il più possibile operativi.

            È in questo contesto che si colloca l’idea di dar vita ad un sito ed a un blog gestiti dal nostro Club, pur vivendo in una realtà in cui si rischia di inflazionare, se già non sta accadendo, uno strumento nato per incentivare  conoscenza,  condivisione,  crescita, maturazione. Si è pensato di fornire, in tal modo, comunicazioni utili ed aggiornate ai nostri soci,  e di dare nel contempo alla collettività la possibilità di trovare una cassa di risonanza delle aspettative, dei desideri, delle proteste, delle aspirazioni delle cittadine e dei cittadini che, pur essendone i primi e più diretti destinatari, normalmente restano ai margini del dibattito sui grossi problemi del territorio in cui è presente il Lions Club Acireale.

            Abbiamo deciso, infine, che era bene rischiare, che bisognava uscire allo scoperto, creando un “forum” aperto a quanti hanno a cuore il bene della cosa pubblica o, anche più semplicemente, desiderano esternare le proprie opinioni, sentirsi parte attiva e partecipe di ciò che succede attorno.

            Nello stesso tempo abbiamo pensato di ampliare il servizio nei confronti  della collettività, inserendo nel sito alcuni settori che possono essere utili a coloro che si accostano allo strumento informatico. Si è creato così un settore per le Scuole del territorio ed un altro per le Associazioni di volontariato. In tal modo si vuol dare la possibilità, anche a coloro che non vivono nel nostro territorio, di conoscere la nostra terra ed i servizi che vengono loro offerti.

            L’apertura alla cittadinanza, il metterci, ancora una volta, a disposizione, anche intellettualmente, delle esigenze che, pur sopite, vogliono trovare una possibilità di esprimersi, un riappropriarsi, da parte dei cittadini, del loro diritto di essere ascoltati, ci è sembrato un obiettivo nello stesso tempo concreto, operativo, possibile in rapporto alle nostre capacità e competenze, realmente al servizio sia della cittadinanza, sia dei reggitori della cosa pubblica che, se vorranno, potranno tastare il polso, anche in questo modo, degli umori della base, accogliere inviti e suggerimenti, mettersi più a contatto e più al servizio di coloro che li hanno delegati a rappresentarli.

            Sembrava di aver scoperto l’uovo di Colombo; ma non appena abbiamo incominciato a discutere sulla reale fattibilità del progetto, sono sorti subito i problemi: bisognava trovare le persone capaci non solo di impegnarsi concretamente nell’impresa, ma anche di dare continuità ad una iniziativa che necessita di professionalità, competenza, disponibilità, lungimiranza, costanza.

            La strada, lo sappiamo, non è agevole né semplice. Forse è stato più facile iniziare l’impresa di quanto non lo sarà il continuarla. Avremo bisogno che l’entusiasmo di oggi non si affievolisca, non ceda il passo alla routine. Abbiamo bisogno di persone disposte a tenere costantemente aggiornato il sito se vogliamo non solo rendere un servizio sempre attuale, ma anche dimostrare  che teniamo ad esso perché lo riteniamo realmente utile.

            Per questo, mentre rivolgo un vivo ringraziamento ai membri del Comitato – Lions e Leo – e a quanti hanno voluto credere nella nostra proposta (Dirigenti scolastici, Presidenti di Associazioni, semplici cittadini), rivolgo un invito a tutta la comunità civile perché con i suoi interventi, con i suoi suggerimenti costruttivi, con le sue proposte, possa aiutarci ad ampliare il raggio di azione del sito per renderlo sempre più aderente alle aspirazioni ed alle esigenze della collettività, puntuale, preciso, obiettivo, non di parte, teso soltanto alla ricerca del bene comune.

            Un ringraziamento particolare consentitemi di rivolgere all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici ed al suo Presidente, dott. Giuseppe Contarino, che ci hanno concesso l’uso di questo prestigioso locale. Il nostro desiderio di tenere l’incontro in quello che costituisce il cuore pulsante della cultura della nostra città si è trovato subito in sintonia con chi rappresenta questa prestigiosa istituzione che aspetta, anch’essa, di essere pienamente valorizzata, come sicuramente merita: sono convinto che potremo proseguire ancora in questo rapporto di sinergia e di collaborazione.

            Passo adesso la parola ad dott. Nino Milazzo che coordinerà i lavori della serata.

                                                                                                        Rosario Musmeci

A rischio chiusura, il Grand Hotel delle Terme riapre a Sciacca


dal Corriere di Sciacca

Scampato pericolo di lasciare fuori dal cancello gli ospiti in arrivo domani, tra cui un gruppo della convenzione stipulata con l’Inps. Assunti una ventina di stagionali. Si tratta della soluzione provvisoria in attesa dell’approvazione dell’emendamento all’articolo 20 della finanziaria 2010 da parte dell’Ars, in calendario per fine aprile.
Nel frattempo, il Commissario Carlo Turriciano sta predispondendo la procedura per esternalizzare i servizi. Ciò nel caso in cui si dovesse perdere del tempo con l’approvazione dell’emendamento.
Un’ampia rassegna stampa di articoli e note è pubblicata sul sito del Forum delle Terme di Sciacca
grandhoteldelletermesciacca

Acireale, ieri e oggi. E domani?


Su L’Eco delle Aci l’articolo dell’incontro organizzato dal Lions Club di Acireale alla Zelantea il 18 aprile

ACIREALE IERI E OGGI. E DOMANI?

 

Sul tema “Acireale, ieri e oggi. E domani?” il Lions Club di Acireale ha organizzato un incontro dibattito al quale hanno relazionato, moderati dal giornalista Nino Milazzo ed introdotti dal presidente Rosario Musmeci, il presidente dell’Accademia Zelantea e giornalista Giuseppe Contarino, il docente universitario e giornalista Rosario Faraci nonché il medico Orazio Massimino.
I tre relatori hanno affrontato da tre prospettive diverse il tema assegnato. Al prof. Faraci è toccato il compito di dare una lettura economico-aziendale della situazione di Acireale negli ultimi dodici anni, dove si è registrata una progressiva perdita di identità della città, ormai sempre di più a vocazione commerciale e proiettata nei servizi, ma senza un solido substrato di tipo agricolo ed industriale.
L’intervento del prof. Faraci è disponibile in rete all’indirizzohttp://rosariofaraci.files.wordpress.com/2013/04/acireale.pdf.
Il dott. Massimino si è soffermato sulla necessità di vivificare il rapporto fra classe politica e società civile, restituendo a quest’ultima un ruolo propulsore e di pungolo nei confronti della prima. Il dott. Contarino, infine, ha ricordato come Acireale abbia progressivamente perduto anche la propria identità di città culturale.
Il fatto che il progetto presentato dall’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti sulla realizzazione di uno spazio museale per la pinacoteca sia ancora fermo dimostra la scarsa attenzione della politica per la cultura.
Ha fatto seguito un breve dibattito, nel corso del quale sono intervenuti l’ing.Aldo Scaccianoce, il presidente dell’associazione IngegneriArchitettiAcesi ing. Angelo Di Mauro, il commissario liquidatore delle Terme ing. Luigi Bosco, l’agronomo Corrado Vigo e l’ingegnere Tonino Sardo che ha presentato il blog “Finestra su Acireale” disponibile all’indirizzo Internet www.lionsacireale.com, progettato e gestito dal Lions Club e dal Leo Club Acireale.

Poca chiarezza nelle assunzioni nelle aziende pubbliche. E alle Terme?


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI NELLE AZIENDE PUBBLICHE (O QUASI) A SCIACCA: POCA CHIAREZZA. E ALLE TERME?

Un passaggio dell’articolo di Franco Iacch di Teleradiosciacca che sottolinea i dubbi sulle assunzioni alle Terme di Sciacca, che periodicamente vengono indicate come serbatoio di lavoratori collocati dalla politica.
********
SCIACCA, COME FARSI ASSUMERE PER UN LAVORO: STUDIARE, PREGARE O FARSI RACCOMANDARE?
 [… …] Che cosa possiamo dire al giovane che vuole lavorare per queste società? Qual è la prassi da seguire?
Dove sono, sui loro siti istituzionali, le voci “lavora con noi”? Le assunzioni, però, continuano. Quali sono i metodi utilizzati per scegliere il personale?
Proprio i metodi, devono essere resi noti, perché (e lo ripetiamo non stiamo sostenendo nulla, ma ai giovani che propiniamo ogni giorno la “storia” che l’unico modo per ottenere un lavoro è quello del curriculum) dobbiamo infondere speranza e fugare ogni dubbio. Le aziende che percepiscono denaro pubblico glielo devono ai giovani del nostro territorio.
Altrimenti si rischia la speculazione così come avvenuto per le Terme di Sciacca, azienda indicata in ogni tornata elettorale come in grado di “accogliere” lavoratori segnalati dalle segreterie politiche. Più volte abbiamo invitato i “leoni di carta” che segnalano queste anomalie a tirare fuori i nomi. Purtroppo questi presunti paladini della giustizia, una volta ottenuto il passaggio mediatico, si trasformano in conigli, mai in grado di fornire ulteriori dettagli se incalzati per un chiarimento.
Ai giovani diciamo sempre di inviare il proprio curriculum ed incrociare le dita. Con che criterio le aziende che percepiscono denaro pubblico hanno selezionato il proprio personale? Tramite quale procedura? E perché non è resa pubblica?
Questo deve essere chiarito al giovane che vuole lavorare. Dobbiamo dirlo al ragazzo che non ha voluto o potuto lasciare questa vita e che non ha “santi”, almeno su questa terra.
Notizia del: 11/4/2013 08:00 di FRANCO IACCH 


Fonte: http://www.teleradiosciacca.it

Presidente restituisca la Sicilia ai Siciliani!


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

LETTERA DI UNA SACCENSE LONTANA DA SCIACCA: “PRESIDENTE CROCETTA, NON ABBANDONI LE TERME”

TERME: “PRESIDENTE CROCETTA, NON ABBANDONI LE TERME”

10/04/2013 19.27

Riceviamo una lettera da una nostra lettrice saccense che vive e lavora a Roma. Una lettera densa di cuore e amore per la nostra Città. Pubblichiamo volentieri e integralmente la lettera della nostra lettrice rivolta al Presidente Crocetta.
Gentile Presidente Crocetta,
mi chiamo Francesca, vivo a Roma da 17 anni ma sono di origine siciliana e precisamente di Sciacca. Sono un’appassionata di termalismo e quando posso faccio un week end alle terme che mi aiuta a combattere lo stress derivante dal mio lavoro (sono un’infermiera) e dalla vita frenetica che vivo ogni giorno.
Ho sempre pensato, erroneamente, alle terme come un luogo frequentato solo da persone anziane affette da malattie croniche infiammatorie e osteoarticolari, invece con mio grande stupore ho scoperto luoghi termali, nel nostro bel Paese (Fiuggi, Chianciano terme ect) pieni di giovani, che si concedevano un momento di relax. Ho potuto visitare strutture attrezzatissime pronti ad offrirti qualsiasi tipo di confort, circondati di alberghi e B&B che davano a una vasta clientela la possibilità di scegliere tra i vari pacchetti quello che più gradivano. Tutto pubblicizzato a dovere.
Mi sono sempre rammaricata invece nel vedere le Terme di Sciacca, le mie terme, che sono tra le più rinomate della Sicilia, conosciute ed apprezzate fin dai tempi degli antichi greci, non essere sfruttate e valorizzate. La Sicilia, una terra di sole, di mare, piena di cultura, arte e risorse naturali, abbandonata al proprio destino. Una struttura termale come quella di Sciacca ricca di sorgenti di acque sulfuree e fanghi minerali giudicati tra i più efficaci per le loro proprietà terapeutiche, con la presenza unica al mondo delle grotte vaporose, le stufe naturali di S.Calogero dovrebbe essere una delle attrazioni della nostra bella terra, la Sicilia.
I siciliani dovrebbero vivere di turismo. Dovremmo essere invidiati da tutti. Ho visto paesini sfruttare ogni piccola risorsa che possiedono. E noi che di risorse ne abbiamo tantissime lasciamo tutto al degrado più totale. In questi giorni sto seguendo con grande apprensione il destino delle Terme di Sciacca che sembra infausto. Mi fa rabbia tutto questo. Mi fa rabbia vedere siciliani, come me, essere costretti a lasciare la propria terra in cerca di un avvenire migliore altrove. Mi fa rabbia leggere, ogni volta che ritorno a Sciacca, la disperazione negli occhi della gente. Mi fa rabbia vedere una terra bellissima lasciata all’incuria e al sottosviluppo.
Signor Presidente ricordo perfettamente le sue parole quando fu eletto, disse che sarebbe stato il Presidente di tutti i siciliani, beh allora lo dimostri. Scongiuri la chiusura delle Terme di Sciacca, potrebbero invece far rifiorire la nostra amata Sicilia. Pubblicizzate e valorizzate diventerebbero l’attrattiva del nostro territorio, offrendo insieme alle cure termali la possibilità di visitare città incantate, pieni di storia e cultura come Selinunte, Agrigento, Palermo e tutto il circondario. Possiamo insieme far risplendere la nostra bella terra.
Si può togliere un siciliano dalla Sicilia, ma non si può cancellare la Sicilia dal cuore di un siciliano.
La prego Presidente restituisca la Sicilia ai siciliani. Con profonda stima Francesca

La Regione prima concede e poi revoca la proroga per il bando di privatizzazione


LA REGIONE PRIMA CONCEDE E POI REVOCA LA PROROGA PER IL BANDO DI PRIVATIZZAZIONE DELLE TERME DI SCIACCA. TOCCHERA’ LA STESSA SORTE AD ACIREALE?

Abbiamo scritto qualche settimana fa che si respirava un’aria diversa, quanto meno di dialogo e di reciproca comprensione fra i principali attori istituzionali, in merito alla vicenda delle Terme di Acireale. Lo abbiamo scritto con cognizione di causa riferendoci ad un incontro organizzato dal Rotary Club cui avevano partecipato il neo commissario liquidatore Luigi Bosco, il sindaco di Acireale Nino Garozzo e i rappresentanti del Forum animato dal Lions. In effetti, l’ing.Bosco è stato molto attento a valutare le istanze e le preoccupazioni espresse dalla classe politica e dalla società civile acese. Ma lo stesso liquidatore aveva preannunciato che la soluzione della vicenda sarebbe dipesa da due circostanze: il reale interesse della Regione Siciliana ad imprimere una svolta al termalismo; la possibilità di attirare le migliori offerte con un adeguato bando di privatizzazione. Parole molto prudenti e credibili, considerati anche i buoni personali rapporti intercorrenti fra l’ing.Bosco, l’on.Rosario Crocetta e lo staff tecnico del Presidente della Regione dove c’è l’acese Giuseppe Cicala.
Da un altro fronte che per primo ha beneficiato del bando per l’affidamento della gestione delle Terme ai privati, cioè da Sciacca, arrivano però notizie poco confortanti. Infatti, accogliendo un suggerimento dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia, il Dipartimento Tesoro prima ha autorizzato una proroga alla scadenza del bando pari a 90 giorni, poi con decreto l’ha revocata parzialmente in autotutela, sulla base di alcune formalità oggettivamente superabili. La situazione dunque torna in alto mare, pur considerando che Sciacca si trova rispetto ad Acireale in una situazione migliore, dato che l’intero patrimonio (alberghi e stabilimenti) è stato offerto ai privati per la gestione. La società civile saccense, attraverso il Forum, l’associazione L’Altra Sciacca e il quotidiano telematico Corriere di Sciacca, è letteralmente inferocita rispetto a questo provvedimento regionale.
Ad Acireale, come è noto, c’è il rischio che non tutti gli asset aziendali si potranno proporre per la privatizzazione, se non si definirà prima la complessa questione del centro polifunzionale e dell’albergo Excelsior Palace oggetto di un pignoramento da parte della banca creditrice, ovvero l’ex Banco di Sicilia oggi Unicredit. Su questa specifica vicenda, il liquidatore Bosco si sta adoperando con la Regione per ottenere almeno le risorse finanziarie necessarie ad evitare che i due cespiti, o quanto meno l’Albergo, possano finire definitivamente in mano alla banca.
Le notizie provenienti da Palermo e riguardanti Sciacca non sono affatto di buon auspicio. Il direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale, in un infuocato editoriale apparso domenica 7 aprile sul sito del giornale telematico, ha invitato il Presidente Crocetta ad occuparsi direttamente e in prima persona della questione. Ci sono molte responsabilità e leggerezze da parte dei dirigenti regionali, secondo Filippo Cardinale. E aggiungiamo noi ce ne sono state in passato all’epoca in cui governavano il ragioniere Enzo Emanuele, il dirigente Maria Filippa Palagonia e l’assessore Gaetano Armao; ve ne sono tuttora in cui sono cambiati gli attori (assessore Luca Bianchi, ragioniere generale Mariano Pisciotta, dirigente Sara Pellegrino) ma purtroppo si continuano ad anteporre gli aspetti formali, tutti superabili, a quelli sostanziali riguardanti la necessità di assicurare celerità ed efficacia al processo di liquidazione e di privatizzazione.
A questo punto sarebbe il caso che, sia ad Acireale che a Sciacca, la società civile iniziasse a pensare seriamente di avviare una “class action” contro la Regione Siciliana per gli ingenti danni economici e patrimoniali che le due comunità locali stanno subendo per via dei fortissimi ritardi con i quali tutta la vicenda del termalismo è gestita dalla burocrazia regionale. A mali estremi, come suol dirsi, estremi rimedi.
Saro Faraci

08/04/2013

La Regione prima concede e poi revoca la proroga per il bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca. Toccherà la stessa sorte ad Acireale?

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La Regione prima concede e poi revoca la proroga per il bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca. Toccherà la stessa sorte ad Acireale?

Abbiamo scritto qualche settimana fa che si respirava un’aria diversa, quanto meno di dialogo e di reciproca comprensione fra i principali attori istituzionali, in merito alla vicenda delle Terme di Acireale. Lo abbiamo scritto con cognizione di causa riferendoci ad un incontro organizzato dal Rotary Club cui avevano partecipato il neo commissario liquidatore Luigi Bosco, il sindaco di Acireale Nino Garozzo e i rappresentanti del Forum animato dal Lions. In effetti, l’ing.Bosco è stato molto attento a valutare le istanze e le preoccupazioni espresse dalla classe politica e dalla società civile acese. Ma lo stesso liquidatore aveva preannunciato che la soluzione della vicenda sarebbe dipesa da due circostanze: il reale interesse della Regione Siciliana ad imprimere una svolta al termalismo; la possibilità di attirare le migliori offerte con un adeguato bando di privatizzazione. Parole molto prudenti e credibili, considerati anche i buoni personali rapporti intercorrenti fra l’ing.Bosco, l’on.Rosario Crocetta e lo staff tecnico del Presidente della Regione dove c’è l’acese Giuseppe Cicala.

Da un altro fronte che per primo ha beneficiato del bando per l’affidamento della gestione delle Terme ai privati, cioè da Sciacca, arrivano però notizie poco confortanti. Infatti, accogliendo un suggerimento dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia, il Dipartimento Tesoro prima ha autorizzato una proroga alla scadenza del bando pari a 90 giorni, poi con decreto l’ha revocata parzialmente in autotutela, sulla base di alcune formalità oggettivamente superabili. La situazione dunque torna in alto mare, pur considerando che Sciacca si trova rispetto ad Acireale in una situazione migliore, dato che l’intero patrimonio (alberghi e stabilimenti) è stato offerto ai privati per la gestione. La società civile saccense, attraverso il Forum, l’associazione L’Altra Sciacca e il quotidiano telematico Corriere di Sciacca, è letteralmente inferocita rispetto a questo provvedimento regionale.

Ad Acireale, come è noto, c’è il rischio che non tutti gli asset aziendali si potranno proporre per la privatizzazione, se non si definirà prima la complessa questione del centro polifunzionale e dell’albergo Excelsior Palace oggetto di un pignoramento da parte della banca creditrice, ovvero l’ex Banco di Sicilia oggi Unicredit. Su questa specifica vicenda, il liquidatore Bosco si sta adoperando con la Regione per ottenere almeno le risorse finanziarie necessarie ad evitare che i due cespiti, o quanto meno l’Albergo, possano finire definitivamente in mano alla banca.

Le notizie provenienti da Palermo e riguardanti Sciacca non sono affatto di buon auspicio. Il direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale, in un infuocato editoriale apparso domenica 7 aprile sul sito del giornale telematico, ha invitato il Presidente Crocetta ad occuparsi direttamente e in prima persona della questione. Ci sono molte responsabilità e leggerezze da parte dei dirigenti regionali, secondo Filippo Cardinale. E aggiungiamo noi ce ne sono state in passato all’epoca in cui governavano il ragioniere Enzo Emanuele, il dirigente Maria Filippa Palagonia e l’assessore Gaetano Armao; ve ne sono tuttora in cui sono cambiati gli attori (assessore Luca Bianchi, ragioniere generale Mariano Pisciotta, dirigente Sara Pellegrino) ma purtroppo si continuano ad anteporre gli aspetti formali, tutti superabili, a quelli sostanziali riguardanti la necessità di assicurare celerità ed efficacia al processo di liquidazione e di privatizzazione.

A questo punto sarebbe il caso che, sia ad Acireale che a Sciacca, la società civile iniziasse a pensare seriamente di avviare una “class action” contro la Regione Siciliana per gli ingenti danni economici e patrimoniali che le due comunità locali stanno subendo per via dei fortissimi ritardi con i quali tutta la vicenda del termalismo è gestita dalla burocrazia regionale. A mali estremi, come suol dirsi, estremi rimedi.

Saro Faraci

La Regione revoca la proroga del bando delle Terme di Sciacca, un editoriale di Filippo Cardinale

Inserito il

In relazione alla notizia apparsa nei giorni scorsi sul Corriere di Sciacca, sul sito del Forum di Sciacca e dell’associazione L’Altra Sciacca, relativa alla revoca della proroga del bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca da parte della Regione Siciliana (revoca dell’avviso di proroga, revoca proroga, proroga di 9o giorni), proponiamo l’editoriale di Filippo Cardinale pubblicato oggi sul sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – EDITORIALE
BANDO TERME: REVOCA DUBBIOSA E SCANDALOSA. PRESIDENTE CROCETTA, SIA COERENTE CON SE STESSO

07/04/2013 12.44

Editoriale di Filippo Cardinale

I super pagati burocrati della Regione hanno intessuto uno scadenzario che è simile al papocchio. Paghi chi sbagli. Crocetta sia coerente con se stesso. No, non può passare liscia la revoca della proroga del termine del bando per la manifestazione di interesse a gestire, da parte dei privati, le strutture termali. Sarebbe un affronto all’intelligenza di una collettività, un danno al suo territorio.

La politica locale esca allo scoperto e dimostri di avere le palle. Abbia il coraggio, altrimenti è anch’essa complice dell’ennesimo inciucio. Qui sorge un sospetto. Noi non siamo tra quelli che amano dire che il sospetto è l’anticamera della verità. I sospetti sono sospetti e devono essere confortati da fatti che, poi, rispondono alla verità. E’ necessario leggere le carte, quelle con il logo della Regione, quella Regione che vanta un numero di dirigenti incredibilmente più corposo d’Italia; quei dirigenti super pagati.

E’ un inanellarsi di carte e date che, queste si, destano sospetto. Un sospetto confortato da carte e che quindi lo allontana dal supporre. Qui ci sono carte e date. Queste dimostrano quanto impreparata sia una classe dirigente regionale che non è più adeguata alle esigenze di una Regione che ha drammatici problemi di sviluppo, di occupazione, di crescita, di credibilità.

Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, non può far finta di nulla. Si scagli con la sua determinazione a difesa degli interessi della comunità. Salvi la nostra terra dalle inefficienze di una classe di burocrati rifocillati da privilegi di una casta lontana dal territorio anni luce. Non può Crocetta far tenere i timoni dello sviluppo della nostra Isola a burocrati privi di efficacia, ricchi di disattenzione.

Nella vicenda della proroga e della revoca del termine per presentare le manifestazioni di interesse a gestire le strutture termali da parte di privati c’è tutta la sostanza pirandelliana di una farsa.

Ripercorriamo il percorso della vicenda.

13 novembre 2012. Con decreto dirigenziale n. 2345 sono stati approvati gli atti di gara consistenti nell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse, il disciplinare di gara e il capitolato minimo delle opere e dei servizi.

14 dicembre 2012. Il bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, parte II n. 50. Bando che viene pubblicato anche sul sito della Regione Sicilia, assessorato per l’Economia.

22 marzo 2013. La società Sviluppo Italia Sicilia Spa (con la quale la Ragioneria della Regione ha stipulato un apposito contratto di servizio il 22 dicembre 2011 per prestare l’assistenza tecnica e supportare la stessa nella gestione di tutte le fasi di gara) ha comunicato con (semplice) mail la necessità di prorogare di ulteriori tre mesi il termine previsto nell’avviso pubblico, al fine di permettere ai soggetti che già hanno manifestato interesse all’affidamento della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca, di poter presentare la documentazione prevista dal bando attesa la complessità e la vastità del patrimonio immobiliare.

27 marzo 2013. Il Ragioniere Generale della Regione firma il decreto di proroga per ulteriori 90 giorni, “ritenuto di dover prorogare di 90 giorni il termine per la manifestazione di interesse originariamente fissato per il giorno 28 marzo 2013”. Il termine viene fissato a 90 giorni a decorrere dalla data di scadenza originaria.

2 aprile 2013 Sempre il Ragioniere Generale della Regione Sicilia firma il decreto n 712 con il quale “è parzialmente revocato il Decreto n. 661 del 27 marzo nella parte in cui ha previsto la proroga di 90 giorni del termine di presentazione delle manifestazioni di interesse di cui all’Avviso pubblico “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca” Motivazione della revoca della proroga. Nel decreto di revoca la motivazione addotta è “che il predetto decreto di proroga (n. 661 del 27 marzo 2013) è stato pubblicato successivamente al termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse originariamente fissato alle ore 13,00 del 28 marzo 2013”.

4 aprile 2013 Il Responsabile Unico del Provvedimento scrive all’Ufficio Informatico Sito Ufficiale Regione Sicilia una lettera con la quale comunica la revoca della proroga.

Diceva Giulio Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Le date suindicate dimostrano palesemente, quantomeno, la superficialità con la quale la dirigenza regionale affronta questioni di grande rilievo come quella della valorizzazione delle Terme. Ma alla superficialità deve essere aggiunta la negligenza.

Siamo di fronte a elementi che portano con se responsabilità gravissime, per non immaginare altro. Basta pensare che tale negligenza e superficialità di fatto agevolano chi ha presentato la manifestazione di interesse (pare una solo offerta) svantaggiando chi, sapendo della proroga, ha preferito approfondire l’analisi (avendo tempo 90 giorni) per “valutare il patrimonio immobiliare complesso” come ha scritto la stessa Regione.

E’ qui che il pensiero di ognuno di noi esonda nel campo dei sospetti. Presidente Crocetta, la sua azione politica, il suo vissuto politico-amministrativo, non può essere sporcato da grigie pennellate che deturpano e offendono un quadro di speranza presentato alla comunità saccense e siciliana. Qui siamo di fronte a incompetenze straordinarie.

Mentre la Sicilia invoca la presenza di investitori stranieri, la classe dirigente-burocratica non riesce a scrivere un bando in lingua inglese, e non riesce a dare quella visibilità internazionale che la valorizzazione delle terme di Sciacca merita. Siamo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita.

Si faccia sentire, Presidente. Se ritiene opportuno fare un salto a Sciacca, al di qua del ponte del Verdura crollato e che Lei ha visitato rimanendo nella parte riberese, siamo immediatamente pronti a farle toccare con mano la lunga e bella storia delle Terme, volute dai saccensi che hanno acquistato le azioni a suo tempo. Una bella e lunga storia che i vari governi regionali hanno violentato costantemente. Non faccia anche lei parte di quelle violenze.

Sciacca, il grido di dolore del Forum

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Scrive sulla pagina FB del Forum Pietro Mistretta, presidente dell’Associazione L’Altra Sciacca e animatore del Forum delle Terme di quella città: “Si sta consumando sotto i nostri occhi l’ennesima beffa per questa citta’ e nessuno muove un dito per cercare di fermare il declino in cui si e’ incamminata con le Terme. Siamo al 2 aprile e l’albergo e’ chiuso e le magnifiche piscine pure, ma nessune a niente da ridire e tutto scorre, placidamente, senza alcuno scossone, senza una minimo di reazione. A volte mi chiedo se siamo vivi o siamo morti ma si sono dimenticati di comunicarcelo. Anche di questo le future generazioni ci chiederanno conto e ci chieranno: Ma tu, quando tutto questo succedeva, cosa facevi ?”

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Sciacca, è arrivata un’offerta per le Terme. Il bando però è prorogato di 90 giorni

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dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA
TERME: C’E’ UN’OFFERTA, MA ANCHE LA PROROGA DEL BANDO DI ALTRI 90 GIORNI

28/03/2013 15.44

Oggi è scaduto il bando per presentare le offerte per la manifestazione di interesse a gestire le strutture termali. Un bando rivolto ai privati. La novità è che è pervenuta un’offerta. Dunque, almeno un gruppo imprenditoriale è disposto a gestire tutto l’impianto termale saccense.

La validità del bando, però, è stata prorogata di 90 giorni. L’appuntamento finale è al prossimo 28 giugno. Considerata la proroga della scadenza, non è dato sapere il nome del provato che ha già manifestato l’interesse con la consegna della busta.