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Seduta consiliare dedicata alle Terme di Acireale. Liquidatore e Forum in audizione


Il Consiglio Comunale di Acireale, convocato dal Presidente Prof. Rosario Raneri, ha dedicato un’intera seduta, quella dell’11/12/2015, all’approfondimento del tema delle Terme di Acireale. In aula sono stati presenti quali ospiti per un’audizione l’avv. Gianfranco Todaro, Liquidatore della società di gestione Terme di Acireale SpA e il Prof. Rosario Faraci Presidente del Lions Club Acireale, co-coordinatore del Forum permanente delle Terme, di cui il dott. Mario Scandura, presente in aula, è l’altro co-coordinatore. E’ stata data parola per primo al Presidente del Lions, di cui si allega di seguito la relazione da lui stesso ufficialmente consegnata al Presidente Raneri (Audizione Consiglio 11dic). Successivamente è intervenuto l’avv.Todaro che ha rappresentato la situazione della società Terme di Acireale SpA, di cui è ufficialmente liquidatore solo da poche settimane. L’avv. Todaro ha prospettato la possibilità che, nella prossima assemblea dei Soci, sia chiesto alla Regione Siciliana il mandato a predisporre il bando per la privatizzazione. E’ stata quindi chiesta una sospensione dei lavori dal Consigliere Castro per una puntualizzazione sull’ordine dei lavori consiliari. Il dibattito, dopo la conferenza dei capigruppo, è successivamente ripreso con gli interventi dei consiglieri Riccardo Castro, Mariella Bonanno, Luciano Scalia, Giuseppe Ferlito, Rito Greco, Giuseppe Musumeci, Giuseppe Calì e Salvatore Seminara. Il Consiglio è sembrato molto compatto nell’impegno di fare della questione Terme una delle priorità di questa consiliatura. Prima e dopo il dibattito è intervenuto pure il Sindaco di Acireale ing.Roberto Barbagallo, il quale ha precisato che l’amministrazione comunale supporterà il liquidatore nell’accelerare il processo di affidamento della gestione ai privati che prenderà avvio con la predisposizione del bando.

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Audizione Consiglio 11dic

Terme Acireale, indagine su gestione 2006-09


dal sito CtZen

Terme Acireale, indagine su gestione 2006-09.Proposta M5S. «I tempi stanno per scadere»

Un parere dello studio legale Stagno D’Alcontres di Palermo ha evidenziato i margini per promuovere un’azione di responsabilità nei confronti dei sindaci e degli amministratori che hanno guidato le Terme tra il 2006 e il 2009. I tempi, però, sono ridotti al lumicino: «Bisogna fare in fretta» dichiara il Movimento 5 Stelle

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Chiedere conto della gestione economica delle Terme di Acireale negli anni tra il 2006 e il 2009 a sindaci e membri del Cda. Potrebbe essere questo il primo passo per iniziare a sbrogliare una matassa che, anno dopo anno, è diventata sempre più inestricabile. Ma bisogna fare in fretta perché la strada che passa dall’azione di responsabilità ha un termine che scadrà tra pochi mesi. Il sito, la cui storia recente è ben lontana dai fasti del passato, dal 2010 è in liquidazione, in ottemperanza a quanto predisposto dalla legge regionale 11/2010 che prevede la concessione ai privati della gestione delle strutture mantenendone pubblica la proprietà.

A oggi, però, nessun passo avanti è stato fatto e l’attualità parla di una situazione in cui i debiti 14 milioni quelli accertati nel 2013 dall’attuale liquidatore Luigi Bosco, frutto anche di mutui inspiegabilmente non pagati a partire dal 2005 – vanno di pari passo con un attendismo che potrebbe portare presto al pignoramento di parte delle strutture, su tutti l’Hotel Excelsior e l’antistante centro polifunzionale. Il tutto, a vantaggio di futuri acquirenti che potrebbero beneficiare di un’importante svalutazione degli immobili.

Ma un primo squarcio potrebbe essere aperto. Si tratta, appunto, della possibilità di promuovere un’azione di responsabilità nei confronti dei sindaci in carica e dei componenti del consiglio di amministrazione che ha guidato le Terme di Acireale S.p.A nel periodo compreso tra il 2006 e il 2009. si analizza la gestione delle risorse economiche e si potrebbe paventare il danno erariale.

Stando, infatti, al parere dello studio legale Stagno D’Alcontres di Palermo, che è intervenuto nel febbraio del 2012 su richiesta del socio unico (la Regione, ndr), ci sono i margini per avviare l’azione di responsabilità nei confronti di quella gestione.

I tempi, tuttavia, sono ridotti e a sottolinearlo è il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle che con un’interrogazione all’Ars lo scorso 3 aprile ha chiesto di accelerare le pratiche: «Bisogna dare mandato – si legge nel documento – nel più breve tempo possibile ai competenti organi dell’amministrazione di promuovere l’azione di responsabilità […], tenuto conto l’azione può essere esercitata entro cinque anni dalla cessazione dell’amministratore dalla carica». Termine, dunque, che scadrebbe tra qualche mese.

Nell’attesa di capire se la macchina amministrativa si metterà a moto, sullo stato delle partecipate si è espresso nei giorni scorsi anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha ribadito come dietro di esse in passato si siano celate sacche di cattiva amministrazione che hanno trasformato tali società in veri e propri carrozzoni . Tuttavia, lo stallo attuale pare anch’esso frutto di un mancato coordinamento tra politica e burocrazia: «Oggi – dichiara il coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale, Rosario Faracibisognerebbe che la Regione stabilisca ruoli e obiettivi. Al momento, infatti, abbiamo il presidente che dà indicazioni politiche, i dirigenti che fanno altro perché vincolati dalle carte e il liquidatore che gestisce nei limiti del possibile il patrimonio che si ha, perché non ha ricevuto chiare indicazioni sul da farsi. In sintesi, si può dire che tali diversi livelli di responsabilità creano spesso confusione».

Lo scempio delle Terme Selinuntine


Il post di denuncia sulla pagina Facebook del Forum Terme di Sciacca, Quo Vadis?

Lo scempio e l’abbandono delle Antiche Terme Selinuntine (Sciacca), un potenziale straordinario che, altrove, verrebbe sfruttato come merita e darebbe lavoro a decine di persone

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Silvio Cavallaro, nuovo presidente del Lions Club di Acireale: “Mancanza di progettualità nell’affrontare la materia Terme”


Ieri sera, in un noto albergo cittadino, si è svolta al Lions Club di Acireale la tradizionale cerimonia del passaggio della campana fra il presidente uscente dott. Pietro Currò e il nuovo presidente per l’anno sociale 2014-2015 dott. Silvio Cavallaro.

Riportiamo dal suo discorso di insediamento un brano dell’intervento in cui ribadisce la strategicità della questione Terme di Acireale

<<Un comitato che intendo riconfermare è quello denominato “Per l’economia di Acireale: idee per lo sviluppo” curato dagli instancabili Saro Faraci e Mario Scandura i quali non risparmiano energie nel proporre soluzioni concrete relative ad attività e ad opere pubbliche di primario interesse per la città. Una di queste, forse la più importante per un rilancio economico di Acireale, è quella relativa alle Terme, troppo poco e male attenzionata dalla classe politica locale e regionale, con un rimpallo di responsabilità che denota quanto la materia sia stata affrontata, a livello politico, da mancanza progettuale, incompetenza manageriale ed alta visione clientelaristica dell’”affaire”>>

 

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Nella foto: da sx, la cerimoniera del Lions Club di Acireale dott.ssa Cettina Laudani, il past governatore del Distretto Lions Sicilia 108 YB avv.Silvio Cavallaro, il nuovo presidente del Lions Club Acireale dott. Silvio Cavallaro, il presidente uscente dott. Pietro Currò, l’immediato past governatore del Distretto Lions Sicilia 108 YB dott. Antonio Pogliese

Terme di Acireale, i tre anni del Forum. Assistiamo a una lentissima agonia

Inserito il

Articolo pubblicato su CTZen

Terme di Acireale, i tre anni del Forum.«Assistiamo a una lentissima agonia»

La Regione ha stabilito quattro anni fa la liquidazione della società di gestione delle strutture termali acesi e l’affidamento ai privati. Ma da allora, complice un groviglio burocratico e gli ingenti debiti, nulla è stato fatto. «Senza che nessuno ci metta una lira, sta andando in decadenza», lamenta Rosario Faraci, docente di Economia dell’Ateneo di Catania e coordinatore tecnico dell’osservatorio

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Compie oggi tre anni il Forum permanente sulle terme di Acireale. Un organo nato all’interno delLions club acese che nel tempo ha realizzato un’approfondita ricerca sull’argomento. «Ci siamo chiesti perché non facciamo un forum e non ci apriamo ad altre realtà?», racconta Rosario Faraci, coordinatore tecnico e docente del dipartimento di Economia dell’Università di Catania. «Dopo il primo anno è caduto l’interesse cittadino a fare gioco di squadra – prosegue Faraci – Rimangono il Forum e il Comitato civico», ente definito «un po’ di parte, promosso dal Pd». Il Partito democratico sostiene un ruolo esclusivamente pubblico delle strutture termali, «mentre noi diciamo che c’è una legge che prevede di liquidare e privatizzare».

La norma alla quale Rosario Faraci fa riferimento è stata approvata ormai quattro anni fa, nel maggio 2010. «Prevede la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale spa e l’affidamento ai privati». Ma, specifica, «è una privatizzazione nella gestione, non nella proprietà». Un percorso simile a quello intrapreso a Sciacca, in provincia di Agrigento. La cittadina «è un po’ più avanti», ha già stilato un bando di affidamento, «ma per due volte è andato deserto, non ci sono state manifestazioni d’interesse dai privati». Secondo l’economista questo è dovuto a unamancanza di sollecitazione di interesse da parte degli enti pubblici, male comune in tutto il Paese. «Chi vuole specularci aspetta che il prezzo si abbassi» e nel frattempo non si attraggono potenziali investitori con intenzioni migliori.

«Ad Acireale al bando non ci si è nemmeno arrivati, perché la situazione è molto complicata sul versante della liquidazione – lamenta il coordinatore del Forum – La società di gestione ha accumulato perdite per circa otto milioni di euro e ha molti contenzioni. Uno grosso è con la Unicredit, proprietaria dell’Excelsior palace», albergo situato vicino le strutture termali. Chiuso nel 2011 perché i gestori erano morosi, da quel momento non è stato più riaperto. «La proprietà dell’immobile è della Regione, ma ci sono mutui mai onorati». Una questione finora non sollevata dall’istituto bancario, «si sta solo posponendo il problema. Ma prima o poi si presenterà», spiega con semplicità Faraci. Il resto del sito «è pubblico, parte di esso è demanio, quindi ci sono dei vincoli – continua l’economista – Ma, senza che nessuno ci metta una lira, sta andando in decadenza». A mancare, soprattutto, è la manutenzione delle condotte. «La società di gestione, pubblica dal 2006, è in perdita. Il socio che dovrebbe ripianare le perdite, cioè la Regione, soldi non ne mette». Il risultato? Ogni anno aumentano i passivi che «man mano corrodono il patrimonio».Dal 2006 questo si è ridotto di oltre undici milioni di euro.

L’intera questione ricade su palazzo d’Orleans che «senza indugi né confusioni, deve agire». Ma anche chiarire quali sono i paletti che intende fissare con i potenziali acquirenti. «Abbiamo chiesto se sul bando la comunità di Acireale può dire qualcosa o lo subisce – specifica Faraci – Questo processo chi lo governa? Il piano industriale che presenterà l’ipotetico investitore, potrà essere valutato dalla comunità? Oppure è un pezzo di città slegato e non controllato nemmeno dall’amministrazione comunale?». Un ruolo importante spetta proprio al primo cittadino acese. Il Forum finora ha criticato più volte l’attendismo dell’uscente Nino Garozzo. L’iter si sta dimostrando lentissimo perché «sta seguendo i tempi delle carte e passano mesi e mesi». E intanto cosa accade? «Il liquidatore attuale, Luigi Bosco (assessore alle Infrastrutture del Comune di Catania, ndr), si limita a gestire l’ordinaria amministrazione». Poche le misure che può prendere. «Ha le mani legate: non può investire, perché non ci sono soldi. Non può assumere né prendere gli stagionali. Ha riattivato qualche area, ma incassando meno di centomila euro». E il coordinatore sbotta: «È una lentissima agonia».

Fino a pochi anni fa «l’impatto sull’economia acese era buono: gli alberghi funzionavano e un po’ di indotto c’era. Una decina di anni fa, quando seguivo una tesi di laurea, fatturavano un milione e mezzo di euro». Ma anche allora i conti erano in rosso. «In regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, con i budget sanitari, spendevano cinque milioni». La situazione attuale, però, è paradossale. Per liquidare la società di gestione, bisognerebbe ripianare il debito. E invece «non viene sciolta né finanziata. Rimane in un limbo». Il coordinatore prosegue: «Qualche volta ci chiedono: “Il Forum è pro pubblico o pro privato?”. Non siamo né l’uno né l’altro, diciamo di uscire da questo limbo che non dà soldi, danneggia il sito, non fornisce prestazioni, non fa indotto alberghiero». Quello che serve, conclude il docente è «un’azione decisa di lobby. Piuttosto che sentire voci sullo sceicco che vorrebbe prendere le terme», afferma riferendosi alle voci di stampa secondo le quali l’emiro di Abu Dhabi vorrebbe rilevare la struttura assieme all’albergo Perla Jonica. Eppure, pur con i suoi conti in banca da capogiro, «anche lui dovrebbe partecipare a un bando». Che Rosario Crocetta, però, ancora non autorizza.

60.000 visite sul sito. Prosegue l’azione informativa del Forum


Il Forum permanente sulle Terme di Acireale, promosso dal Lions Club di Acireale ed operativo dal 1 giugno del 2011, tocca la soglia delle 60.000 visite sul proprio sito web, che è diventato con il tempo un vero e proprio osservatorio sul termalismo nazionale, siciliano e su quello di Sciacca e di Acireale. Il sito raccoglie articoli di stampa, documenti pubblici, notizie tratte da siti Internet specialistici e promuove una costante azione informativa, di documentazione e di monitoraggio sull’andamento delle società di gestione pubbliche delle Terme di Acireale e quelle di Sciacca. Navigando al suo interno, è possibile consultare un’ampia rassegna di documenti, anche di carattere storico e legislativo, sul termalismo siciliano.

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“Terme in Sicilia, mi viene da piangere”: Il grido di dolore di una nostra lettrice


Riportiamo il commento pervenuto da Francesca Toscano ad un post da noi in precedenza pubblicato.

<<Buondì, seguo da un 2 anni questo Forum e leggo la vita travagliata e surreale che le Terme di Sciacca e di Acireale sono costrette a vivere per l’incapacità di governare di noti e “anziani” responsabili preposti a le due strutture termalistiche. Non è accettabile che non è possibile sganciare e allontanare questi “irresponsabili” i quali attacati alle loro poltrone e conflitti d’interessi determinano disservizio e portano alla deriva le strutture delle Terme.
Sono stata un’operatrice delle Terme per circa dieci anni, un centro Termale gestito da un Dottore quindi gestione privata. Tutt’ora vivono danno un’ottimo servizio sanitario e salutistico e fanno lavorare un numero di persone compresi i medici.
Non ne possiamo più!!! su tutti i livelli e settori in questa Italia martoriata dalla incapacità e menefreghismo di certi italioti strapati che stanno portando alla rovina la nostra amata Italia. “La grande bellezza” che tutto il mondo visita, un pò forse ci invidia ma che sgomenti non comprendono il mal sfruttamento adottato al posto del buon benefico utilizzo.
Mi vien da piangere!! Una donna siciliana che vive fuori dalla sicilia e che desidera tornare per dare un contributo gratuito per migliorare la nostra bellezza siciliana.
Cordialmente
Francesca Toscano>>

Un Treno che si chiama Desiderio


Un Treno che si chiama Desiderio

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Questa è l’immagine dell’Albergo Excelsior Palace vista dal retro della Vecchia Stazione di Acireale. Ho scattato due foto stamattina. Esteticamente non è stato mai un gran bell’albergo a vedersi, era un Pastificio ai tempi in cui Acireale era una cittadina industriosa e sicuramente più imprenditoriale di quanto lo sia ora. Quando l’edificio è stato venduto alla Regione Siciliana alla fine degli anni ottanta, è stato poi deciso di farne un albergo e di annetterlo al complesso immobiliare dell’azienda autonoma delle Terme di Acireale che successivamente l’ha conferito alle Terme di Acireale SpA. Quest’albergo, fino a due anni affidato alla gestione di due imprenditori che non hanno certamente brillato per eccellenti capacità di gestione finanziaria, forse perché più orientati al marketing, è chiuso da dicembre del 2011.  Il braccio di ferro fra Regione creditrice dei canoni di locazione, attraverso la società Terme di Acireale SpA, e i due imprenditori morosi, attraverso la società da loro costituita, si è chiuso a favore della prima che però non ha mai più riaperto l’albergo. In questo braccio di ferro ha interferito una pletora di personaggi di piccolo spessore che, animati da senso di rivalsa o peggio ancora di protagonismo, si è concentrata sul particolare, perdendo di vista il generale. Acireale ha perso così di netto una buona consistenza di posti letto che si aggiungono a quelli mancanti dalla Perla Jonica (oggi chiusa) e da una serie di altre strutture a mezzo servizio (compreso l’ex albergo delle Terme, sito di fronte allo stabilimento di Santa Caterina, anch’esso chiuso). Oggi, dispiace dirlo, non è la città turistica che è stata fino a sette-dieci anni fa.  Sono passati diversi treni e si sono tutti perduti. L’Ultimo Treno si chiama Desiderio. Ed è il Desiderio di vedere funzionanti le Terme e affidate ad un management di altissimo livello; riaperto l’albergo e messo in mano ad imprenditori capaci di coniugare finanza, marketing e produzione; riattivata la vecchia stazione di piazza Agostino Pennisi che comunque aveva una sua utilità pratica, prima che si inaugurasse il moderno impianto sito fuori città. Il Desiderio più grande, però, è vedere che gli Acesi si innamorino nuovamente del loro patrimonio storico-culturale, artistico, immobiliare e turistico e, piuttosto che far chiacchiere, si attivino in tutte le sedi perché queste vergogne – come la chiusura dell’Excelsior – non s’abbiano più a ripetere.  Che il 2014 sia un anno migliore. Lo speriamo tutti.

Acireale, 26 dicembre 2013

Rosario Faraci, Co-coordinatore Forum permanente Terme di Acireale (Lions Club di Acireale)

Anche il Comitato Civico dà spazio su Facebook all’iniziativa dell’on.Foti


Dalla pagina Facebook del Comitato Civico

IMPORTANTE INIZIATIVA PARLAMENTARE DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE ALLA REGIONE SICILIANA – L’ON ANGELA FOTI CHIEDE SPIEGAZIONI A CROCETTA E ALL’ASSESSORE ALL’ECONOMIA SU ALCUNE “INSPIEGABILI” SCELTE EFFETTUATE DAI GOVERNI PRECEDENTI INTORNO ALLE TERME DI ACIREALE.

Segue il testo dell‘interrogazione parlamentare (che tuttavia il sito dell’ARS continua ancora a riportare come interpellanza)

 

Il “copia e incolla” sull’interrogazione che non è mai arrivato dall’on. Angela Foti


Ecco una snapshot della discussione fra il responsabile della pagina Facebook del Forum e l’on.Angela Foti, deputata regionale del M5S, autrice di una interrogazione (o interpellanza) il cui testo non è stato ancora reso ufficiale sul sito dell’Assemblea Regionale Siciliana, e che lo stessa deputata si era impegnata a comunicarci ieri. 

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Affidare ad una Fondazione termale tutti i buoni propositi degli acesi?


Il post pubblicato sulla pagina Facebook del Forum permanente sulle Terme di Acireale della Signora Anna Cavallaro

Non si tratta di polemica…è giunto il momento di vedere la realtà con gli occhi della verità..!Piuttosto suggerirei di creare una “Fondazione” termale, dove possono confluire tutti i buoni propositi delle forze politiche, cittadini, club service…a mezzo di erogazione di denaro..così da rilanciare il vero sistema termale Acese! Utopia…!

Cinquantamila volte grazie

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Il sito http://www.termediacireale.it, organo ufficiale del Forum permanente sulle Terme di Acireale, attivo da marzo 2011, ha raggiunto e superato la quota di 50.000 visite uniche. Ad maiora semper!

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Ben 1200 i post finora pubblicati dal sito del Forum

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Con la pubblicazione della notizia riguardante le quattro città termali italiani aderenti al circuito dell’EHTTA, il sito del Forum ha raggiunto quota 1.200 post pubblicati nella home page. Dalla data della sua costituzione (avvenuta il 1 giugno del 2011), ciò significa la pubblicazione in media di due post al giorno. Non sono conteggiate le altre sezioni del sito, dove sono riportate indagini, notizie storiche, informazioni societarie utili per la lettura del passato, del presente e del futuro delle Terme di Acireale. Il sito del Forum è curato dal Prof. Rosario Faraci che insieme al dott.Mario Scandura è coordinatore dello stesso Forum promosso dal Lions Club di Acireale.

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Attraverso Facebook il fortissimo plauso del comitato civico al liquidatore delle Terme


Pubblichiamo la snapshot del messaggio “postato” sulla pagina Facebook del Forum delle Terme. Nel comunicato, datato 22 maggio, ma postato solo oggi, i due portavoci del comitato civico plaudono fortemente all’azione intrapresa dal liquidatore Luigi Bosco con la riapertura parziale delle Terme di Acireale

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Acireale ieri e oggi. E domani? L’intervento del Presidente del Lions Rosario Musmeci


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18 APRILE 2013

ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?

INTERVENTO DI APERTURA

            Fin dal giorno del mio insediamento come Presidente del Lions Club Acireale, il 7 luglio 2012, ho cercato di attuare un programma che fosse realmente al servizio della nostra Associazione e della comunità civile che vive nel territorio in cui opera il Club.

            Ho esposto le mie idee ai “Comitati” che si sono costituiti ad inizio di anno sociale e che concretamente avrebbero dovuto dare attuazione al programma, ricevendo sempre risposte positive: di questo ringrazio tutti i soci ed i Coordinatori dei Comitati in particolare.

            Questa sera aggiungiamo un altro tassello al quadro delle iniziative che abbiamo programmato. Il desiderio di renderci quanto più possibile solidali con la cittadinanza, di cui anche noi facciamo parte integrante, ci ha spinti ad affrontare lo spinoso problema del dove va la nostra città. Abbiamo cioè voluto proseguire, come è nella tradizione del nostro Club, un dibattito con le istituzioni e con la cittadinanza, dando particolare spazio alle esigenze che emergono in seno ad essa e che tante volte restano sopite o che vengono disattese in modo più o meno palese. Come è nel nostro stile e nella nostra tradizione, vogliamo continuare ad essere propositivi, perché il nostro compito non è di distruggere, bensì, per quanto è nelle nostre possibilità e nelle nostre competenze, di aiutare sia le istituzioni che la comunità civile a dare alla città il posto che giustamente le compete all’interno della realtà provinciale, regionale e nazionale.

            Il titolo di questo incontro, “Acireale, ieri e oggi. E domani?”, vuole riassumere il desiderio e la volontà di creare un’altra occasione (come lo è, per esempio, ancora oggi, il “Forum delle Terme”)per proseguire il dialogo città-istituzioni attraverso una analisi della realtà di Acireale così come è stata nel passato e come si pensa concretamente di prospettarla per il futuro. Il punto di mediazione tra i due poli – passato e futuro – costituisce il nostro presente con le luci e le ombre che lo contraddistinguono. Ecco allora che uno sguardo al nostro presente può essere foriero di nuove e positive prospettive per immaginare e progettare il domani secondo linee comportamentali conseguenti.

            Abbiamo strutturato l’incontro chiedendo l’intervento di tre autorevoli rappresentanti della nostra comunità civile che tratteranno rispettivamente la situazione economica (il prof. Rosario Faraci), il contesto socio-politico (il dott. Orazio Massimino) e lo stato della cultura ad Acireale (il dott. Giuseppe Contarino).

            L’iniziativa, però, non si esaurisce con questo incontro. Proprio perché riteniamo doveroso continuare il dibattito con la città, abbiamo pensato di creare uno strumento che non faccia dissolvere l’iniziativa nell’arco di un pomeriggio, ma che lasci la porta aperta ad un continuo confronto con tutti coloro che sono interessati al bene comune.

            Ci siamo posti, quindi, da una parte di fronte alle richieste dei nostri soci, dall’altra di fronte ai problemi ed alle aspettative del nostro territorio. Ci siamo pertanto chiesti come creare un sistema di consultazione sulla vita del nostro Club; ci siamo chiesti, altresì, come potere dar voce a chi non ha voce, a chi vorrebbe democraticamente partecipare al dibattito sulle questioni che maggiormente interessano la collettività e non trova uno spazio adeguato per farlo.

            Nel tentativo di coniugare, come dicevo un istante fa, il passato con il futuro, abbiamo preso in esame la situazione odierna della nostra città, facendo delle semplici quanto dolorose constatazioni. Il quadro che si è presentato è stato veramente desolante: chiuso un pastificio, chiusa una fabbrica di strumenti musicali, chiuse le Terme con il centro benessere ad esse collegato e praticamente mai aperto, chiuso lo stabilimento di acque minerali di Pozzillo, in crisi profonda l’agrumicoltura, in crisi le strutture alberghiere con due di esse chiuse in quanto collegate alle Terme e con un turismo, il più delle volte, “mordi e fuggi”, che trasforma i nostri alberghi in dormitori, in crisi le piccole strutture economiche a conduzione familiare, che arricchivano il nostro centro storico e portavano risorse all’economia locale. Si è constatato cioè che trenta, quaranta  anni fa, Acireale aveva una solida struttura economica pur operando in un quadro locale e nazionale più semplice, più “artigianale”, ma decisamente più imprenditoriale e, di conseguenza, più produttivo.

            Oggi, quando mezzi e strumenti sono enormemente più sofisticati, ci si è accorti di essere rimasti al palo. Stranamente, perché i centri termali e di benessere seguitano a fiorire e, pur in una situazione generale di crisi, riescono a reggere la struttura economica di parecchi centri piccoli e meno piccoli; in modo incomprensibile perché l’uso, addirittura sproporzionato, di acque minerali, non  è per niente in crisi mentre noi seguitiamo a bere acqua proveniente da tutti gli angoli del Paese, dimenticando, spesso per un eccesso di “esterofilia”, e consentitemi qui una nota polemica, quelle prodotte dietro l’angolo; inspiegabilmente, perché gli agrumi e, per quel che ci interessa più da vicino, i limoni, seguitano ad essere utilizzati per gli usi più disparati e provengono a noi anche dall’altro lato del pianeta (Argentina), per non parlare dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo; stranamente, ancora, perché, pur in un contesto di crisi, il turismo seguita a costituire la struttura economica portante di intere contrade che sicuramente non hanno niente di più di quello che offre la nostra terra in bellezze artistiche, archeologiche, culturali, in siti naturali (mare e monti in un binomio difficilmente ripetibile altrove), consentendo la sopravvivenza anche delle relative strutture commerciali.

            Si è dovuto fare uno sforzo mentale iniziale per attualizzare il motto lionistico “We serve”, che spesso appare relegato solo ed esclusivamente a concetti sempre validi ma non sempre al passo con la realtà che stiamo vivendo, che impone, quanto meno, una rivisitazione delle modalità di approccio al servizio che la nostra Associazione è chiamata ad offrire se vuole restare fedele ai suoi scopi.

            Ci ha aiutato, in questa prospettiva, il motto che il Governatore Antonio Pogliese ha voluto coniare per il corrente anno sociale: passare dalle analisi alle proposte, essere cioè il più possibile operativi.

            È in questo contesto che si colloca l’idea di dar vita ad un sito ed a un blog gestiti dal nostro Club, pur vivendo in una realtà in cui si rischia di inflazionare, se già non sta accadendo, uno strumento nato per incentivare  conoscenza,  condivisione,  crescita, maturazione. Si è pensato di fornire, in tal modo, comunicazioni utili ed aggiornate ai nostri soci,  e di dare nel contempo alla collettività la possibilità di trovare una cassa di risonanza delle aspettative, dei desideri, delle proteste, delle aspirazioni delle cittadine e dei cittadini che, pur essendone i primi e più diretti destinatari, normalmente restano ai margini del dibattito sui grossi problemi del territorio in cui è presente il Lions Club Acireale.

            Abbiamo deciso, infine, che era bene rischiare, che bisognava uscire allo scoperto, creando un “forum” aperto a quanti hanno a cuore il bene della cosa pubblica o, anche più semplicemente, desiderano esternare le proprie opinioni, sentirsi parte attiva e partecipe di ciò che succede attorno.

            Nello stesso tempo abbiamo pensato di ampliare il servizio nei confronti  della collettività, inserendo nel sito alcuni settori che possono essere utili a coloro che si accostano allo strumento informatico. Si è creato così un settore per le Scuole del territorio ed un altro per le Associazioni di volontariato. In tal modo si vuol dare la possibilità, anche a coloro che non vivono nel nostro territorio, di conoscere la nostra terra ed i servizi che vengono loro offerti.

            L’apertura alla cittadinanza, il metterci, ancora una volta, a disposizione, anche intellettualmente, delle esigenze che, pur sopite, vogliono trovare una possibilità di esprimersi, un riappropriarsi, da parte dei cittadini, del loro diritto di essere ascoltati, ci è sembrato un obiettivo nello stesso tempo concreto, operativo, possibile in rapporto alle nostre capacità e competenze, realmente al servizio sia della cittadinanza, sia dei reggitori della cosa pubblica che, se vorranno, potranno tastare il polso, anche in questo modo, degli umori della base, accogliere inviti e suggerimenti, mettersi più a contatto e più al servizio di coloro che li hanno delegati a rappresentarli.

            Sembrava di aver scoperto l’uovo di Colombo; ma non appena abbiamo incominciato a discutere sulla reale fattibilità del progetto, sono sorti subito i problemi: bisognava trovare le persone capaci non solo di impegnarsi concretamente nell’impresa, ma anche di dare continuità ad una iniziativa che necessita di professionalità, competenza, disponibilità, lungimiranza, costanza.

            La strada, lo sappiamo, non è agevole né semplice. Forse è stato più facile iniziare l’impresa di quanto non lo sarà il continuarla. Avremo bisogno che l’entusiasmo di oggi non si affievolisca, non ceda il passo alla routine. Abbiamo bisogno di persone disposte a tenere costantemente aggiornato il sito se vogliamo non solo rendere un servizio sempre attuale, ma anche dimostrare  che teniamo ad esso perché lo riteniamo realmente utile.

            Per questo, mentre rivolgo un vivo ringraziamento ai membri del Comitato – Lions e Leo – e a quanti hanno voluto credere nella nostra proposta (Dirigenti scolastici, Presidenti di Associazioni, semplici cittadini), rivolgo un invito a tutta la comunità civile perché con i suoi interventi, con i suoi suggerimenti costruttivi, con le sue proposte, possa aiutarci ad ampliare il raggio di azione del sito per renderlo sempre più aderente alle aspirazioni ed alle esigenze della collettività, puntuale, preciso, obiettivo, non di parte, teso soltanto alla ricerca del bene comune.

            Un ringraziamento particolare consentitemi di rivolgere all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici ed al suo Presidente, dott. Giuseppe Contarino, che ci hanno concesso l’uso di questo prestigioso locale. Il nostro desiderio di tenere l’incontro in quello che costituisce il cuore pulsante della cultura della nostra città si è trovato subito in sintonia con chi rappresenta questa prestigiosa istituzione che aspetta, anch’essa, di essere pienamente valorizzata, come sicuramente merita: sono convinto che potremo proseguire ancora in questo rapporto di sinergia e di collaborazione.

            Passo adesso la parola ad dott. Nino Milazzo che coordinerà i lavori della serata.

                                                                                                        Rosario Musmeci

La Regione prima concede e poi revoca la proroga per il bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca. Toccherà la stessa sorte ad Acireale?

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La Regione prima concede e poi revoca la proroga per il bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca. Toccherà la stessa sorte ad Acireale?

Abbiamo scritto qualche settimana fa che si respirava un’aria diversa, quanto meno di dialogo e di reciproca comprensione fra i principali attori istituzionali, in merito alla vicenda delle Terme di Acireale. Lo abbiamo scritto con cognizione di causa riferendoci ad un incontro organizzato dal Rotary Club cui avevano partecipato il neo commissario liquidatore Luigi Bosco, il sindaco di Acireale Nino Garozzo e i rappresentanti del Forum animato dal Lions. In effetti, l’ing.Bosco è stato molto attento a valutare le istanze e le preoccupazioni espresse dalla classe politica e dalla società civile acese. Ma lo stesso liquidatore aveva preannunciato che la soluzione della vicenda sarebbe dipesa da due circostanze: il reale interesse della Regione Siciliana ad imprimere una svolta al termalismo; la possibilità di attirare le migliori offerte con un adeguato bando di privatizzazione. Parole molto prudenti e credibili, considerati anche i buoni personali rapporti intercorrenti fra l’ing.Bosco, l’on.Rosario Crocetta e lo staff tecnico del Presidente della Regione dove c’è l’acese Giuseppe Cicala.

Da un altro fronte che per primo ha beneficiato del bando per l’affidamento della gestione delle Terme ai privati, cioè da Sciacca, arrivano però notizie poco confortanti. Infatti, accogliendo un suggerimento dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia, il Dipartimento Tesoro prima ha autorizzato una proroga alla scadenza del bando pari a 90 giorni, poi con decreto l’ha revocata parzialmente in autotutela, sulla base di alcune formalità oggettivamente superabili. La situazione dunque torna in alto mare, pur considerando che Sciacca si trova rispetto ad Acireale in una situazione migliore, dato che l’intero patrimonio (alberghi e stabilimenti) è stato offerto ai privati per la gestione. La società civile saccense, attraverso il Forum, l’associazione L’Altra Sciacca e il quotidiano telematico Corriere di Sciacca, è letteralmente inferocita rispetto a questo provvedimento regionale.

Ad Acireale, come è noto, c’è il rischio che non tutti gli asset aziendali si potranno proporre per la privatizzazione, se non si definirà prima la complessa questione del centro polifunzionale e dell’albergo Excelsior Palace oggetto di un pignoramento da parte della banca creditrice, ovvero l’ex Banco di Sicilia oggi Unicredit. Su questa specifica vicenda, il liquidatore Bosco si sta adoperando con la Regione per ottenere almeno le risorse finanziarie necessarie ad evitare che i due cespiti, o quanto meno l’Albergo, possano finire definitivamente in mano alla banca.

Le notizie provenienti da Palermo e riguardanti Sciacca non sono affatto di buon auspicio. Il direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale, in un infuocato editoriale apparso domenica 7 aprile sul sito del giornale telematico, ha invitato il Presidente Crocetta ad occuparsi direttamente e in prima persona della questione. Ci sono molte responsabilità e leggerezze da parte dei dirigenti regionali, secondo Filippo Cardinale. E aggiungiamo noi ce ne sono state in passato all’epoca in cui governavano il ragioniere Enzo Emanuele, il dirigente Maria Filippa Palagonia e l’assessore Gaetano Armao; ve ne sono tuttora in cui sono cambiati gli attori (assessore Luca Bianchi, ragioniere generale Mariano Pisciotta, dirigente Sara Pellegrino) ma purtroppo si continuano ad anteporre gli aspetti formali, tutti superabili, a quelli sostanziali riguardanti la necessità di assicurare celerità ed efficacia al processo di liquidazione e di privatizzazione.

A questo punto sarebbe il caso che, sia ad Acireale che a Sciacca, la società civile iniziasse a pensare seriamente di avviare una “class action” contro la Regione Siciliana per gli ingenti danni economici e patrimoniali che le due comunità locali stanno subendo per via dei fortissimi ritardi con i quali tutta la vicenda del termalismo è gestita dalla burocrazia regionale. A mali estremi, come suol dirsi, estremi rimedi.

Saro Faraci

La Regione revoca la proroga del bando delle Terme di Sciacca, un editoriale di Filippo Cardinale

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In relazione alla notizia apparsa nei giorni scorsi sul Corriere di Sciacca, sul sito del Forum di Sciacca e dell’associazione L’Altra Sciacca, relativa alla revoca della proroga del bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca da parte della Regione Siciliana (revoca dell’avviso di proroga, revoca proroga, proroga di 9o giorni), proponiamo l’editoriale di Filippo Cardinale pubblicato oggi sul sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – EDITORIALE
BANDO TERME: REVOCA DUBBIOSA E SCANDALOSA. PRESIDENTE CROCETTA, SIA COERENTE CON SE STESSO

07/04/2013 12.44

Editoriale di Filippo Cardinale

I super pagati burocrati della Regione hanno intessuto uno scadenzario che è simile al papocchio. Paghi chi sbagli. Crocetta sia coerente con se stesso. No, non può passare liscia la revoca della proroga del termine del bando per la manifestazione di interesse a gestire, da parte dei privati, le strutture termali. Sarebbe un affronto all’intelligenza di una collettività, un danno al suo territorio.

La politica locale esca allo scoperto e dimostri di avere le palle. Abbia il coraggio, altrimenti è anch’essa complice dell’ennesimo inciucio. Qui sorge un sospetto. Noi non siamo tra quelli che amano dire che il sospetto è l’anticamera della verità. I sospetti sono sospetti e devono essere confortati da fatti che, poi, rispondono alla verità. E’ necessario leggere le carte, quelle con il logo della Regione, quella Regione che vanta un numero di dirigenti incredibilmente più corposo d’Italia; quei dirigenti super pagati.

E’ un inanellarsi di carte e date che, queste si, destano sospetto. Un sospetto confortato da carte e che quindi lo allontana dal supporre. Qui ci sono carte e date. Queste dimostrano quanto impreparata sia una classe dirigente regionale che non è più adeguata alle esigenze di una Regione che ha drammatici problemi di sviluppo, di occupazione, di crescita, di credibilità.

Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, non può far finta di nulla. Si scagli con la sua determinazione a difesa degli interessi della comunità. Salvi la nostra terra dalle inefficienze di una classe di burocrati rifocillati da privilegi di una casta lontana dal territorio anni luce. Non può Crocetta far tenere i timoni dello sviluppo della nostra Isola a burocrati privi di efficacia, ricchi di disattenzione.

Nella vicenda della proroga e della revoca del termine per presentare le manifestazioni di interesse a gestire le strutture termali da parte di privati c’è tutta la sostanza pirandelliana di una farsa.

Ripercorriamo il percorso della vicenda.

13 novembre 2012. Con decreto dirigenziale n. 2345 sono stati approvati gli atti di gara consistenti nell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse, il disciplinare di gara e il capitolato minimo delle opere e dei servizi.

14 dicembre 2012. Il bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, parte II n. 50. Bando che viene pubblicato anche sul sito della Regione Sicilia, assessorato per l’Economia.

22 marzo 2013. La società Sviluppo Italia Sicilia Spa (con la quale la Ragioneria della Regione ha stipulato un apposito contratto di servizio il 22 dicembre 2011 per prestare l’assistenza tecnica e supportare la stessa nella gestione di tutte le fasi di gara) ha comunicato con (semplice) mail la necessità di prorogare di ulteriori tre mesi il termine previsto nell’avviso pubblico, al fine di permettere ai soggetti che già hanno manifestato interesse all’affidamento della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca, di poter presentare la documentazione prevista dal bando attesa la complessità e la vastità del patrimonio immobiliare.

27 marzo 2013. Il Ragioniere Generale della Regione firma il decreto di proroga per ulteriori 90 giorni, “ritenuto di dover prorogare di 90 giorni il termine per la manifestazione di interesse originariamente fissato per il giorno 28 marzo 2013”. Il termine viene fissato a 90 giorni a decorrere dalla data di scadenza originaria.

2 aprile 2013 Sempre il Ragioniere Generale della Regione Sicilia firma il decreto n 712 con il quale “è parzialmente revocato il Decreto n. 661 del 27 marzo nella parte in cui ha previsto la proroga di 90 giorni del termine di presentazione delle manifestazioni di interesse di cui all’Avviso pubblico “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca” Motivazione della revoca della proroga. Nel decreto di revoca la motivazione addotta è “che il predetto decreto di proroga (n. 661 del 27 marzo 2013) è stato pubblicato successivamente al termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse originariamente fissato alle ore 13,00 del 28 marzo 2013”.

4 aprile 2013 Il Responsabile Unico del Provvedimento scrive all’Ufficio Informatico Sito Ufficiale Regione Sicilia una lettera con la quale comunica la revoca della proroga.

Diceva Giulio Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Le date suindicate dimostrano palesemente, quantomeno, la superficialità con la quale la dirigenza regionale affronta questioni di grande rilievo come quella della valorizzazione delle Terme. Ma alla superficialità deve essere aggiunta la negligenza.

Siamo di fronte a elementi che portano con se responsabilità gravissime, per non immaginare altro. Basta pensare che tale negligenza e superficialità di fatto agevolano chi ha presentato la manifestazione di interesse (pare una solo offerta) svantaggiando chi, sapendo della proroga, ha preferito approfondire l’analisi (avendo tempo 90 giorni) per “valutare il patrimonio immobiliare complesso” come ha scritto la stessa Regione.

E’ qui che il pensiero di ognuno di noi esonda nel campo dei sospetti. Presidente Crocetta, la sua azione politica, il suo vissuto politico-amministrativo, non può essere sporcato da grigie pennellate che deturpano e offendono un quadro di speranza presentato alla comunità saccense e siciliana. Qui siamo di fronte a incompetenze straordinarie.

Mentre la Sicilia invoca la presenza di investitori stranieri, la classe dirigente-burocratica non riesce a scrivere un bando in lingua inglese, e non riesce a dare quella visibilità internazionale che la valorizzazione delle terme di Sciacca merita. Siamo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita.

Si faccia sentire, Presidente. Se ritiene opportuno fare un salto a Sciacca, al di qua del ponte del Verdura crollato e che Lei ha visitato rimanendo nella parte riberese, siamo immediatamente pronti a farle toccare con mano la lunga e bella storia delle Terme, volute dai saccensi che hanno acquistato le azioni a suo tempo. Una bella e lunga storia che i vari governi regionali hanno violentato costantemente. Non faccia anche lei parte di quelle violenze.

Terme di Acireale. Tre anni trascorsi inutilmente. Per colpa di chi è mancato un disegno strategico

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Gli articoli pubblicati sul n.11 del settimanale I Vespri, da sabato 30 marzo in edicola

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TERME DI ACIREALE: PER COLPA DI CHI E’ MANCATO UN DISEGNO STRATEGICO

Il Rotary Club di Acireale ha organizzato, ad esclusivo beneficio dei propri soci, un incontro sul futuro delle Terme di Acireale. Nell’occasione ha invitato a parlare il neo liquidatore delle Terme di Acireale SpA ing.Luigi Bosco, il Sindaco di Acireale avv.Nino Garozzo e il coordinatore del Forum delle Terme di Acireale. Non essendosi trattato di un incontro pubblico, bisogna affidarsi ai resoconti giornalistici per conoscere gli sviluppi e gli esiti di un meeting svoltosi all’insegna della cordialità e della serenità e conclusosi con l’invito del liquidatore Bosco a collaborare tutti insieme perché si possa provare a salvare un complesso che, come lui stesso ha dichiarato a proposito delle Terme, sembra ai più un malato terminale. Le sensazioni del meeting organizzato dal presidente del Rotary, l’ing. Alfio Grassi, sembrano tutte positive. Il Forum ha ricostruito lo stato dell’arte della vicenda, passando in rassegna i principali provvedimenti amministrativi e legislativi che nel tempo hanno determinato: la pubblicizzazione (nel 1954) delle Terme di proprietà dei Pennisi di Floristella e la costituzione dell’azienda autonoma; la trasformazione (nel 1999) dell’azienda in società per azioni, mai avvenuta in realtà poiché la spa (attiva solo dal 2006) è stata creata in affiancamento all’azienda autonoma che continuava a controllare la prima; la previsione (con legge del 2004) di far confluire il personale dell’azienda autonoma in un ruolo speciale ad esaurimento della Regione Siciliana, in modo da riassorbire nell’alveo pubblico eventuali futuri esuberi di personale (puntualmente verificatisi con il piano industriale approvato dalla spa); la liquidazione dell’azienda autonoma, sancita con legge del 2007, ma non ancora completata; infine la legge del 2010 la n.11, con la quale si è decretata pure la liquidazione della società di gestione (tuttora in corso) e si è stabilito di avviare la privatizzazione sostanziale degli stabilimenti mediante gara ad evidenza pubblica, ancora non espletata. Per il Forum, da tale situazione, molto incerta sul versante delle prerogative giuridiche dei diversi attori coinvolti (Regione, società di gestione ed azienda autonoma), è venuto fuori un quadro molto complicato, reso ancor più difficile dallo stato aziendale rarefatto e comatoso in cui versano le Terme di Acireale ormai da diversi anni. Nel ricordare l’impegno del Lions club di Acireale sulla vicenda, il Forum ha richiamato le principali iniziative assunte dal coordinamento associativo (che conta ben 25 adesioni al momento), il modello di impegno civile che ha rappresentato in città ma anche fuori dalle mura locali – poiché anche a Sciacca si è costituito analogo Forum – e ha passato in rassegna i principali protagonisti degli ultimi anni, alcuni dei quali come l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex liquidatore Margherita Ferro si sono contraddistinti per iniziative, dettate più dall’emotività del momento, che da un reale disegno strategico volto a contemperare le esigenze di liquidazione di una società partecipata da decenni in perdita con la necessità di rilanciare su basi nuove il termalismo in Sicilia. Su questi obiettivi sarà chiamato a misurarsi il neo Governatore Rosario Crocetta che, al momento, è assorbito da altre priorità, lasciando al liquidatore Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, la soluzione delle prime incombenze. Una delle prime, come ha ricordato lo stesso liquidatore in occasione dell’incontro del Rotary, è legata alla vicenda dei due immobili – il centro polifunzionale e l’albergo Excelsior Palace – che Unicredit ha pignorato poiché la Regione non ha pagato alcune rate del mutuo contratto a suo tempo per l’onerosa ristrutturazione dell’ex pastificio Leonardi. L’ing.Bosco ha ottenuto al momento una proroga fino al mese entrante per veder di poter dipanare il nodo della matassa, ma non è escluso che, se la banca farà valere fino in fondo le proprie prerogative e la Regione non troverà i soldi per pagare il pregresso, i due immobili saranno requisiti e messi all’asta, con duplice grave perdita per la città di Acireale: da un lato, non si sa in quali mani potrà finire l’albergo delle Terme; dall’altro, la privatizzazione degli stabilimenti termali risulterà meno appetibile ai potenziali investitori privati, perché nel pacchetto non rientrerebbero l’albergo e il centro polifunzionale che, come è noto, sono cespiti che creano positive complementarietà con l’offerta di prestazioni termalistiche. Sul punto, è intervenuto pure il Sindaco di Acireale Nino Garozzo il quale ha ricostruito puntualmente i momenti salienti della vicenda che, nel dicembre 2011, portò allo sfratto dei vecchi gestori morosi dell’Excelsior Palace. Il primo cittadino acese, tuttavia, ha precisato che la destinazione d’uso dell’immobile è vincolata e, dunque, chiunque dovesse aggiudicarsi l’albergo non potrà che mantenerne la originaria funzione recettiva. I rischi di una speculazione finanziaria, tuttavia, rimangono alti, qualora l’albergo, espropriato da Unicredit, dovesse essere venduto all’asta per un prezzo inferiore al suo reale valore di mercato. Ma la città, ha promesso Garozzo, vigilerà attentamente.

Saro Faraci

TRE ANNI TRASCORSI INUTILMENTE

Riepiloghiamo lo stato dell’arte della vicenda. E’ con la legge n.11 del 12 maggio del 2010 che la società di gestione Terme di Acireale SpA, insieme a quella di Sciacca, è stata posta in liquidazione. In quella stessa legge, si prevedeva – entro 180 giorni dalla riunificazione delle azioni delle vecchie aziende autonome e delle società di gestione in capo al Dipartimento Tesoro della Regione – di procedere all’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali. In realtà tale riunificazione, non priva di cavilli giuridici e non esente da rischio di contenzioso, si è ultimata solo alla fine del 2012 e da allora sono iniziative le procedure per privatizzare la gestione delle Terme di Sciacca e quelle di Acireale. Il bando di Sciacca è già stato pubblicato ma, data l’assenza di manifestazioni di interesse dei privati, il Sindaco della città Fabrizio Di Paola ha chiesto alla Regione di prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle offerte. Il bando per privatizzare le Terme di Acireale deve essere ancora pubblicato perché non tutte le complesse questioni giuridiche sono state ancora risolte. Se ne dovrà occupare il nuovo liquidatore, l’ing.Luigi Bosco, da poco nominato dal Presidente Rosario Crocetta, che sarà chiamato a dialogare più intensamente con la Regione per operare contemporaneamente su due fronti: portare a compimento la liquidazione delle Terme di Acireale SpA e facilitare il percorso che condurrà alla redazione e alla successiva pubblicizzazione del bando

S.F.

Terme di Acireale: riparte il dialogo tra politica e società civile

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Dal settimanale L’Eco delle Aci

TERME DI ACIREALE: RIPARTE IL DIALOGO TRA POLITICA E SOCIETA’ CIVILE

Interessante incontro al Rotary Club di Acireale sul futuro delle Terme giovedì 21 marzo, al quale ha partecipato pure il Forum permanente.

Ne abbiamo parlato con il presidente del sodalizio Alfio Grassi, con il sindaco di Acireale Nino Garozzo e con il neo liquidatore della società Terme di Acireale SpA Luigi Bosco.

Clima di grande cordialità e serenità, nella prospettiva di avvicinare, più che allontanare, la società civile e quella politica in una città, quella di Acireale, colpita duramente dalla crisi economica in atto. La ricostruzione dello stato dell’arte della complessa vicenda, a partire dalla legge n.11 del 2010, è servita a valutare i termini del problema dato che ancora oggi si attende, a differenza di Sciacca, la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento della gestione ai privati.

E qui sta il nodo del problema, poichè fin dai primi giorni del suo mandato l’ing.Bosco ha dovuto affrontare la spinosa questione del pignoramento Unicredit dei due immobili, l’albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale, sui quali gravano rate di mutuo scadute e mai onorate dalla Regione Siciliana.

Per il momento, il liquidatore è riuscito ad ottenere un rinvio della discussione della causa e sta mediando per far sì che il provvedimento sia limitato al solo centro polifunzionale, svincolando l’albergo in che modo che possa rientrare nel pacchetto di strutture da affidare alla gestione dei privati. Il sindaco Garozzo, da parte sua, teme che i ritardi nella pubblicazione del bando possano favorire operazioni di speculazione sull’albergo ove messo in vendita da Unicredit; tuttavia, la destinazione d’uso è vincolata e, dunque, anche nel caso in cui l’albergo non dovesse rientrare nel pacchetto da destinare ai privati, l’acquirente sarebbe tenuto a riavviare l’attività alberghiera senza variazioni rispetto alle funzioni per le quali originariamente l’edificio fu previsto.

Altro aspetto delicato riguarda il progressivo recupero del tempo perduto sul versante delle prestazioni, dato che l’attività è ridotta al lumicino e genera ricavi per poche decine di migliaia d’euro. L’ing.Bosco ha promesso che farà il possibile, con le poche risorse a disposizione, per far ripartire l’attività termale e provare a soddisfare le esigenza di una clientela che, ove gli impianti funzionassero, non mancherebbe sicuramente. Nodo cruciale di tutte le possibili imminenti iniziative – hanno convenuto all’unisono l’avv.Garozzo e il liquidatore delle Terme – è  l’impegno in prima persona del Presidente della Regione on. Rosario Crocetta che, in campagna elettorale ad Acireale, dichiarò di voler imprimere una direzione diversa rispetto al governo precedente sull’intera vicenda.
Saro Faraci

Terme di Acireale, quale futuro?

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terme-acireale

foto-rotaryLe slides dell’intervento del coordinatore del Forum Rosario Faraci (TERME DI ACIREALE)

 

La chiusura del complesso termale una profonda ferita all’economia e al turismo della nostra terra

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Uno stralcio del discorso del Presidente del Lions Club di Acireale Rosario Musmeci, in occasione della celebrazione della LXVII Charter Night del Club dell’8 marzo scorso.

“Continuiamo ad essere proiettati verso l’esterno, verso la comunità in cui siamo inseriti, sia con interventi umanitari, sia adoperandoci per essere, in questo tempo di crisi, promotori di opinione, fautori di dialogo, strumenti di pressione sulla pubblica amministrazione. È di lunedì scorso l’incontro che ho avuto con il Sindaco di Acireale, nel corso del quale ho chiesto ancora una volta di farsi promotore di iniziative che mantengano viva nella città e nelle stanze della politica della Regione Sicilia la profonda ferita inflitta all’economia ed al turismo della nostra terra con la chiusura del complesso termale e con la farraginosa  macchina burocratica e politica che blocca ancora qualsiasi ipotesi di soluzione positiva del problema”.

Bando Terme di Sciacca, a fine marzo scade il termine.

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dal sito del Corriere di Sciacca

BANDO TERME, A FINE MARZO SCADE IL TERMINE. L’ALTRASCIACCA: “MONITORARE SENZA SOSTA”

01/03/2013 17.56

Ricreiamo e pubblichiamo l’appello rivolto dall’Associazione “L’ALTRASCIACCA”.

Il 10 dicembre 2012 sono stati pubblicati i documenti relativi all’avviso pubblico per la “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo-termali e idro-minerali di Sciacca“. Si tratta del “famoso” bando per individuare i privati interessati alla gestione delle nostre Terme e del relativo patrimonio immobiliare e non. Infatti le Terme di Sciacca, costituite tramite sottoscrizione di azionariato popolare che è giusto ricordare, rappresentano un patrimonio di straordinaria bellezza e unicità al mondo e che stanno per essere concesse per un tempo, piuttosto ampio, a un investitore privato. Proprio in virtù del legame con la città e dopo una gestione regionale approssimativa, probabilmente le Terme sarebbe stato meglio affidarle proprio al Comune di Sciacca.

Ma i fatti dimostrano altro e il meccanismo che prevede la gestione delle Terme in mano ad un privato è ormai avviato. L’unica azione possibile in questo momento è di controllo e vigilanza affinché la gestione sia affidata a un serio e affidabile imprenditore o gruppo imprenditoriale, che abbia competenze e capitali per rilanciare l’offerta complessiva termale a vantaggio di tutta la città. Lo ha ribadito anche di recente il sindaco Di Paola incontrando il presidente Crocetta in visita a Sciacca.

L’unico modo per individuare gli imprenditori interessati e scegliere la soluzione migliore è creare la massima partecipazione possibile, mettendo in concorrenza tra loro i privati. Solo in questo modo vengono scremati gli eventuali “millantatori” e inquadrata la migliore offerta per i cittadini e il territorio.

Tutto questo passa da una pubblicità certosina a livello nazionale e internazionale: il bando, i documenti e l’avviso di interesse vanno portati direttamente a conoscenza dei gruppi imprenditoriali più prestigiosi e conosciuti! La peggiore situazione possibile è che alla scadenza dell’avviso nessuna offerta sia pervenuta, abbassando il valore dell’offerta per i possibili bandi successivi, o che si presentino i “soliti noti” con offerte svantaggiose per la Città e i cittadini.

Per scongiurare tale caso si deve intervenire adesso per intraprendere tutte quelle azioni necessarie alla massima diffusione internazionale delle notizie e delle documentazioni relative al bando, affinché chi è interessato ne prenda atto e partecipi alla selezione. Un’ idea di immediata realizzazione deve essere quella di promuovere un “pacchetto pubblicitario” dell’equazione «Sciacca+Terme+Territorio+Storia/Arte» che includa le caratteristiche delle risorse termali, coniugate alla ricchezza del territorio sia dal punto di vista storico-artistico che paesaggistico.

Tutto ciò per rendere l’idea a chi non conosce Sciacca e vuole venire qui ad investire, di come la Città sia veramente un diamante incastonato nella coste siciliane. Per questo motivo L’AltraSciacca, oltre a riproporre sul proprio sito i documenti relativi al bando corredati da un sintetico book fotografico rappresentativo di Sciacca, frutto delle passate edizioni di Sciacca Vista da Noi, invierà tutto il materiale informativo ai grandi gruppi imprenditoriali alberghieri nella speranza di catalizzare la loro curiosità. Questo è quello che può fare un’associazione di promozione sociale come la nostra, innamorata della propria città e interessata al suo futuro.

Un’altra prospettiva però deve essere considerata, e cioè che azioni simili alla nostra siano intraprese a livello istituzionale. Chi possiede attualmente le Terme, cioè la Regione Sicilia, deve farsi carico di pubblicizzare al massimo la possibilità di gestione privata. In questo senso chiediamo: Un ente istituzionale regionale, come ad esempio l’Assessorato Regionale all’Economia o l’Assessorato Regionale al Turismo, si sta occupando di pubblicizzare e, se possibile, proporre direttamente il bando a grandi e prestigiosi gruppi imprenditoriali internazionali? Alla recente BIT di Milano, probabilmente il più grande evento del settore turistico in Italia, è stato presentato e pubblicizzato l’avviso di interesse?

Se la risposta a queste domande è negativa, è necessario prorogare la scadenza del bando prevista per il 28 marzo e attivare un incessante lavoro di promozione delle Terme di Sciacca, attirando il maggior numero di proposte interessanti e respingendo le offerte svantaggiose.

Di seguito i link per il download dei documenti pubblicati sul sito della Regione Sicilia. Estratto Bando (nuova finestra) Disciplinare e capitolato tecnico (nuova finestra) Decreto (nuova finestra) Schede tecniche (nuova finestra)

Terme di Acireale. Per non dimenticare. La bella lettera di un medico acese


TERME DI ACIREALE. Per non dimenticare.
Da bambino i miei genitori, nelle giornate di autunno, mi facevano svegliare presto al mattino. Si doveva andare in un posto del quale mi affascinava soprattutto il bellissimo parco verde. Si arrivava, si entrava dentro una grande stanza calda nella quale da tanti “rubinetti” (come li chiamavo allora) soffiava un fumo quasi gradevole, quasi “balsamico” … un odore che non ho mai più sentito altrove … una signora gentile mi faceva sedere davanti ad uno di quei “rubinetti” con la promessa di una caramella … ogni tanto arrivava un dottore che mi guardava e mi sorrideva … e così per circa un quarto d’ora al giorno respiravo quel “fumo” … il tutto poi si concludeva con una passeggiata nel parco verde, tenendo tra le mani un cornetto caldo appena sfornato dal bar del parco … mia madre ancora oggi mi dice che grazie a quei “fumi” l’inverno poi lo passavo bene, spesso senza febbre o comunque senza grossi problemi respiratori.
Oggi rimpiango quei giorni, quei fumi, quegli odori …
Mi piacerebbe portarci i miei figli, anzichè far loro respirare l’aerosol …
TERME DI ACIREALE. Per non dimenticare.

Emanuele Leotta, medico

Due anni sprecati. Il Consiglio Comunale lontano dalle Terme


24mesi

Il 1 febbraio del 2011 il Consiglio Comunale votava all’unanimità un ordine del giorno che – come è possibile leggere nell’allegato documento – da un lato impegnava l’Amministrazione Comunale a richiedere un “tavolo di confronto permanente” con la Regione Siciliana e dall’altro impegnava lo stesso civico consesso ad “adottare tutti gli atti necessari per non pregiudicare le previsioni e i vincoli urbanistici contenuti nel PRG in ordine alla riqualificazione ed allo sviluppo del termalismo nella nostra Città”. Di quel documento il Sindaco Avv.Nino Garozzo si è sempre fatto scudo, nel corso di questi anni, per ribadire l’esistenza di una unanime volontà della Città in merito ai percorsi di privatizzazione delle Terme. Ovviamente, si trattava soltanto di un ordine del giorno, votato all’unanimità, che tuttavia ha registrato un progressivo disimpegno del civico consesso dalla vicenda Terme.

Microsoft Word - Al Presidente del Consiglio comunale.doc

Nel corso di questi anni, il civico consesso ha fatto veramente ben poco, quasi niente. Nel marzo del 2011 ha favorito l’audizione in aula del liquidatore Margherita Ferro, sentita in realtà nella sua veste di amministratore unico per il periodo 2009-2010 in cui ha ricoperto tali mansioni. Di tanto in tanto, nei sporadici e disarticolati interventi di alcuni suoi consiglieri, ha toccato di striscio la questione, senza mai volerla approfondire prima di pervenire ad alcune possibili soluzioni nell’interesse della città di Acireale. Rimangono alcune lettere dell’ex Presidente Pietro Filetti al Sindaco Garozzo e alla Regione Siciliana; l’incontro promosso dallo stesso Filetti insieme ai capigruppo consiliari e al Forum il 9 dicembre del 2011; l’incontro il 1 giugno 2012 in VI Commissione consiliare con Antonio Riolo, il Presidente Toruccio Di Maria, il Vice Sindaco Mario Pavone, alcuni consiglieri e ancora una volta il Forum. Per il resto, se non fosse stato proprio per il coordinamento inter-associativo proposto dal Lions Club di Acireale, il Consiglio non avrebbe fatto nemmeno questo.

Il “tavolo di confronto permanente” è stato richiesto alla Regione Siciliana dal Sindaco Garozzo, solo dopo che l’ex Presidente del Consiglio Pietro Filetti glielo aveva sollecitato, su invito ad intervenire da parte del Forum permanente sulle Terme di Acireale. Mai concesso dalla Regione Siciliana, è stato rimpiazzato da un impegno dell’ex assessore Gaetano Armao, in prossimità della scadenza del mandato, di sentire il Comune di Acireale prima di ogni decisione importante sulla privatizzazione, come del resto è accaduto per Sciacca. Sul finire del suo mandato, l’ex assessore all’Economia convocò i Sindaci delle due città termali, a seguito della “levata di scudi” da parte dei Forum delle due cittadine. Come è noto, mentre il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca è stato approvato, quello di Acireale è al palo per una serie di questioni formali legate alla incompleta disponibilità al patrimonio delle Terme dell’immobile che fino a dicembre del 2011 ha ospitato l’Albergo Excelsior Palace.

Non risulta, invece, che il Consiglio abbia fatto qualcosa in merito all’unico impegno che si era assunto. La problematica urbanistica non è stata mai affrontata seriamente e a nulla è valso il sollecito del Forum alla VI Commissione consiliare permanente, nell’incontro del 1 giugno scorso, poichè evidentemente nè la stessa Commissione nè il Presidente Di Maria sono politicamente nelle condizioni di investire il Consiglio della vicenda.

E così mentre la Regione Siciliana procede a singhiozzo sulla strada della privatizzazione, tralasciando completamente il monitoraggio sulla liquidazione in atto, il Consiglio e l’Amministrazione Comunale di Acireale, nonostante i proclami pubblici, sono distanti e disinteressati dalla vicenda delle Terme. L’argomento di tanto in tanto torna di attualità, ma solo come argomento di mera propaganda, nelle consultazioni elettorali. Per il resto, la classe politica locale rappresentata dal Consiglio e dall’Amministrazione ha deciso di rinunciare ad alcune prerogative istituzionali che altri centri termali in analoga situazione sono riusciti ad esercitare con autorevolezza, competenza ed efficacia.

Disponibile il bilancio delle Terme al 2011


E’ stato pubblicato sul sito delle Camere di Commercio il bilancio delle Terme di Acireale SpA in liquidazione approvato dall’Assemblea dei Soci il 25 luglio del 2012 presso l’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana. Si riferisce all’esercizio 2011, quando operava il collegio dei liquidatori formato dal dott. Michele Battaglia e dalla prof.ssa Margherita Ferro.

Le principali risultanze del bilancio saranno pubblicate in un articolo del settimanale I Vespri, il cui prossimo numero sarà in edicola da sabato 19 gennaio. L’analisi tecnica del documento contabile e degli altri ad esso collegati sarà disponibile sul sito del Forum a partire dai prossimi giorni

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Continua la querelle Garozzo-Contarino sulle Terme. Imbarazzata risposta del Sindaco di Acireale


Prosegue la querelle tra il Presidente dell’Accademia Zelantea Giuseppe Contarino e il Sindaco di Acireale Nino Garozzo a proposito della ritardata pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale. Dopo l’articolo di Contarino (12 gennaio), l’inutile e stizzita replica di Garozzo (13 gennaio) la precisazione del Presidente dell’Accademia (14 gennaio), oggi si registra una imbarazzata controreplica del primo cittadino acese che, dimentica, che il bando di Sciacca ha già avuto formale pubblicità sul sito del Dipartimento Tesoro dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana.

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Il Forum al Sindaco di Acireale: Sciacca ha operato meglio


L’intervento del coordinatore del Forum Rosario Faraci pubblicato su La Sicilia del 15 gennaio 2013

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Visita del Governatore ai Lions. Menzionato l’impegno per le Terme e un riconoscimento a Faraci e Scandura


In occasione della visita del Dott. Antonio Pogliese Governatore del Distretto 108YB ai Lions dei club di Acireale, Giarre, Acicastello e Acitrezza, in presenza del Presidente di zona dott. Paolo Rapisarda e del Presidene di circoscrizione dott. Pippo Spampinato, è stato menzionato dal Presidente di Acireale prof. Saro Musmeci l’impegno del sodalizio acese per le Terme di Acireale. Si tratta di un progetto, come è stato ricordato, che ormai ha abbracciato tre presidenze Lions, di Salvatore Leonardi, Citty Maugeri Grasso e per l’appunto dello stesso Presidente in carica Musmeci e che è vivificato da un impegno di studio, di informazione, di proposizione e di ccordinamento inter-associativo che sta mobilitando un intero territorio ed oltre, se si considerazione l’esportazione del modello Acireale a Sciacca.

Nel corso della serata, sono stati insigniti di un riconoscimento da parte del Governatore Pogliese il Prof. Rosario Faraci poichè consulente del Distretto quale Coordinatore Area Economica e Cultura d’Impresa, e il dott. Mario Scandura per i venticinque anni di affiliazione al sodalizio acese. Faraci e Scandura sono i coordinatori del Forum permanente sulle Terme di Acireale, promosso dal Lions il 1 giugno del 2011, attualmente partecipato da 25 associazioni.

Grande fermento a Sciacca per il bando di privatizzazione delle Terme


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Le cifre interessanti del sito termediacireale durante il 2012


Clicca qui per leggere l’intero rapporto completo

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Da un solitario ma ancor bello Parco delle Terme gli auguri di Buon Natale 2012


24 dicembre 2012 – Con questa foto che ritrae lo splendido Parco delle Terme di Santa Venera, realizzata personalmente quest’oggi dal coordinatore Prof. Rosario Faraci intorno alle ore 13.30, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, le 25 associazioni che ne fanno parte insieme al Lions Club di Acireale che l’ha promosso, augurano a tutti gli amici e sostenitori della campagna civile in difesa delle Terme di Acireale un Sereno Natale e buone festività. Con i migliori auspici per l’anno a venire, nella speranza che il governo regionale Crocetta riesca a dar corso, con celerità ed efficacia, a tutti i provvedimenti in atto inerenti la liquidazione della società di gestione e dell’azienda autonoma e l’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali, sui quali si è arenata la precedente giunta Lombardo. Con ulteriori auspici che tutta la Città di Acireale, con in testa il Sindaco e l’intero Consiglio Comunale, possa ritrovare compattezza in una cornice di dialogo più forte fra istituzioni civiche e società civile per avviare una stagione di rilancio del termalismo e del turismo. Con tutto il bene che si possa augurare alle Terme di Acireale, bene prezioso ed unico, tassello importante dell’offerta turistica, sanitaria, culturale ed economica del territorio. Buon Natale!

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L’on.Angela Foti: “Cambio di guardia all’Assessorato, ma il bando sulle Terme di Acireale sarà pubblicato presto”


Abbiamo appreso dal neo deputato regionale Angela Foti, del Movimento 5 Stelle, che il bando per l’affidamento ai privati della gestione delle Terme di Acireale sarà presto pubblicato.

Il cambio della guardia registrato all’Assessorato all’Economia, con l’uscita di scena dell’ex assessore Gaetano Armao e del Ragioniere Generale prof. Biagio Bossone, ha causato qualche ritardo nella pubblicazione dei due bandi di gara, per Acireale e Sciacca, che l’avvocato Armao dava per imminente già a fine ottobre.

Il nuovo titolare del dicastero è adesso il dott. Luca Bianchi assessore all’Economia, mentre il Ragioniere generale è il dott.Mariano Pisciotta. Entrambi hanno ripreso in mano l’iter procedurale che per Sciacca si è già concluso con l’approvazione della manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali. Per Acireale, la cui situazione di partenza era oggettivamente diversa dalla città agrigentina, bisognerà attendere un po’ di tempo, come ha precisato la dott.ssa Sara Pellegrino, responsabile dell’unità operativa S9.2 Liquidazioni del Dipartimento Bilancio.

Dunque, questione di qualche giorno ancora, anche se sembra che il Sindaco di Acireale avv.Garozzo non fosse a conoscenza dell’iter. L’on. Foti ha assicurato di tenere costantemente informata la città di Acireale.

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L’on.Angela Foti

Il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca è pronto. Quello di Acireale non ancora


Pubblicato sul sito della Regione Siciliana l’avviso pubblico alla manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca. Porta la data del 10 dicembre. Non ancora disponibile quello di Acireale.

Clicca qui.

L’intervento del Prof. Faraci al convegno su Acireale città termale


Al convegno “Acireale Città Termale” erano ieri presenti per il Lions Club di Acireale, promotore del Forum, il presidente Prof. Saro Musmeci e i due coordinatori del Forum Dott. Mario Scandura e Prof. Rosario Faraci. Quest’ultimo è stato invitato a partecipare al dibattito.  Di seguito una sintesi del suo intervento “a braccio”.

La vicenda di Acireale deve essere correttamente inquadrata in una prospettiva più ampia che travalichi tanto la dimensione del territorio quanto le specificità del termalismo siciliano. Da un lato, infatti, non v’è dubbio che le Terme di Acireale possano trovare occasioni di rilancio, soprattutto sul piano turistico, solo se è in grado di guardare ad un territorio più ampio, in condizioni di mettere a sistema e dunque convertire in attrazioni tutte le risorse (naturalistiche, ambientali, culturali, etc..) presenti in città. Dall’altro lato, il termalismo siciliano, pubblico (come ad Acireale e Sciacca) e privato (per tutte le altre strutture), ha sofferto della mancanza di una chiara visione politica e di programmazione  capace di interpretare le dinamiche del cambiamento intervenute nel mercato italiano ed europeo. In quest’ultimo, infatti, ad una domanda di benessere diffuso ha risposto un’offerta variegata e frammentata che ha messo in concorrenza fra di loro diversi operatori, dai centri benessere a quelli di estetica, dalle Spa alle strutture termali più tradizionalmente orientate ad una funzione salutistica. Oggi, di fronte ad un progressivo disimpegno del soggetto pubblico dalla gestione diretta degli stabilimenti termali, si pone il problema di chi sia capace di guidare il processo di cambiamento del termalismo italiano. In tal senso, sarebbe opportuno muoversi lungo due direttrici. Da un lato, si dovrebbe assicurare al soggetto pubblico una intelligente funzione di regolazione del settore e un ruolo propositivo nella definizione di alcune fondamentali linee programmatiche. La Regione Siciliana, tanto per fare un esempio, dovrebbe poter coordinare in un unico tavolo tutte le iniziative finora avviate che interessano, direttamente ed indirettamente, il termalismo: il disegno di legge Raia-Barbagallo del 2011, il Distretto produttivo del benessere, i Distretti turistici di tipo tematico. Dall’altro lato, sarebbe utile recuperare un ruolo più forte di Federterme, l’organismo di Confindustria che associa le imprese del termalismo e delle acque minerali. Non è possibile, infatti, che Federterme reclami una presenza privata più consistente nella gestione degli stabilimenti termali pubblici in via di privatizzazione e nello stesso tempo non mobiliti tutte le sue migliori energie per evitare che vadano deserti i bandi di gara per l’affidamento ai privati della gestione. Per l’immediato futuro, si presenta un interessante scenario in cui le nuove frontiere della medicina del benessere, di tipo olistico e orientate al prendersi cura della persona, disciplinate e regolamentate all’interno della sanità convenzionata, possano contribuire ad un riposizionamento più tecnico e meno generico delle strutture termali italiane. Dunque, il futuro del termalismo passa per una collaborazione più forte tra pubblico e privato per preservare un patrimonio di risorse del territorio che solo l’Italia e altre poche nazioni possiedono a livello mondiale.

Rilanciare le Terme-relax come a Budapest. Il contributo di un giovane acese


Riceviamo e pubblichiamo quanto già “postato” sulla pagina Facebook del Forum. Il contributo è di un giovane acese, Manlio Urso che dichiara quanto segue:

Nulla togliendo alle proprietà terapeutiche mi sembra un grave errore,non prendere spunto dalla realtà ungherese che ha fatto delle terme anche un polo attrattivo turistico per chi vuole concedersi un’esperienza di relax. trovo ormai superata l’mmagine di associare alle terme il concetto di una pratica ad uso esclusivo di anziani e malati.http://www.szechenyibath.com/. Sul web si trovano anche le immagini terme budapest szechenyi ….la fattibilità ..questo non lo so ma mi piacerebbe immaginare Acireale con una struttura del genere …i benefici termali abbinati a relax e divertimento:turismo assicurato!

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Acireale città termale, il contributo del portavoce del comitato civico Salvo La Rosa


L’incontro di oggi ha sottolineato il carattere sanitario e terapeutico del termalismo. Il prof Agostino Serra e il Sottosegretario alla Salute prof. Elio Cardinale hanno ribadito che il termalismo appartiene alla medicina preventiva, alla medicina olistica ed alla medicina naturale; e che essa produce costi assai meno rilevanti della medicina interventista e dei “ricoveri”. Il termalismo quindi come riqualificazione e risparmio della spesa sanitaria. Nel corso del Convegno, inoltre, il Sottosegretario Cardinale ha relazionato sull’operato del Tavolo Tecnico sul rilancio del Termalismo insediato presso il Ministero della Salute. Tale organismo sta lavorando nella direzione di un riassetto e di una valorizzazione del sistema termale italiano, ed ha espresso il convincimento che tale opera è indispensabile anche per il sistema termale siciliano, dato che la Sicilia è l’unica regione italiana a non aver recepito la legge quadro sul termalismo n 323 del 2006.  Interessante, infine, le caratteristiche che un territorio termale deve possedere: tutela dell’ambiente, qualità dei servizi, valorizzazione delle emergenze architettoniche e delle peculiarità enogastronomiche. Il tal modo le Terme diventano centro e motore di un progetto di sviluppo integrato, uno sviluppo sano, rispettoso ed ecosostenibile. Attorno al termalismo terapeutico quindi si sviluppa il termalismo del benessere, la cultura, lo sport, gli spettacoli. Insomma, le Terme di Acireale sono una risorsa strategica per la nostra Città e per il nostro territorio, e non un peso di cui disfarsi al più presto.
Dott. Salvatore La Rosa, Comitato Civico Terme di Acireale

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Acireale Città Termale, un convegno del Comitato Civico Terme di Acireale


COMITATO CIVICO TERME DI ACIREALE

Acireale Città Termale
Le Direttive Europee e il futuro del termalismo in Sicilia

Domenica 9 Dicembre 2012 ore 9.30 – 13 Albergo Maugeri – Acireale
WORKSHOP

Introduce: Avv. Gaetano Cundari

Relaziona: Prof. Agostino Serra, Direttore Clinica OTL Università di Catania;
Interviene: Prof. Antonio Pavone, Primario Neurologia Azienda Garibaldi – Catania;
(Componenti del Tavolo tecnico sul rilancio del termalismo presso il Ministero della Salute)

Conclude: Prof. Elio Cardinale, Sottosegretario alla Salute.

Conduce i lavori: Dott. Salvatore La Rosa

Partecipano: Deputati nazionali, Deputati regionali, Consiglieri provinciali e comunali, operatori e tecnici del settore.

Adesioni: Gaetano Cundari tel. 3333552013
Salvatore La Rosa tel. 3346436413

Venticinquesima adesione al Forum. E’ l’associazione culturale Le Aci


Una nuova adesione è stata formalizzata quest’oggi al Forum permanente sulle Terme di Acireale, il coordinamento associativo promosso dal Lions Club di Acireale.

Si tratta dell’associazione culturale giovanile Le Aci, presieduta dallo studente universitario Fabio Russo, che cura attualmente l’omonimo sito-blog ove ha ospitato alcuni articoli riguardanti le Terme e le attività del Forum. L’associazione si è distinta durante l’ultima campagna elettorale per aver promosso un incontro pubblico con i nove candidati acesi all’ARS.

Con l’ammissione dell’associazione Le Aci, sale a 25 il numero delle adesioni al Forum che, come è noto, avendo tra i propri affiliati anche il Corriere di Sciacca e L’Altra Sciacca ha favorito nella cittadina saccense la nascita dell’altro Forum denominato Terme di Sciacca, quo Vadis?

Sciacca capitale del turismo, in attesa del rilancio delle Terme


dal sito del Forum di Sciacca

SCIACCA CAPITALE DEL TURISMO, IN ATTESA DEL RILANCIO DELLE TERME

Incastonata tra la valle dei Templi di Agrigento ed il Parco archeologico di Selinunte sorge Sciacca,  una città a forte connotazione turistica che pur possedendo uno straordinario patrimonio di storia, arte e bellezze paesaggistiche, è storicamente carente di un’adeguata politica di valorizzazione  e di attrazione turistica. La chiusura delle sue antiche Terme, per le quali Sciacca è conosciuta in tutto il mondo, ne è purtroppo la testimonianza più eclatante.
Popolari già ai tempi dei greci e dalle rinomate potenzialità terapeutiche, le strutture termali saccensi  versano da anni in uno stato di profondo abbandono a causa dei problemi finanziari della società di gestione che fa capo alla Regione. Da più di 10 anni si parla di un processo di privatizzazione che possa finalmente sbloccare le sorti dell’Ente, ma questo non è mai stato avviato realmente. Un impulso decisivo all’opera di rilancio delle Terme è partito solo recentemente, dalla nuova amministrazione comunale di Sciacca, insediatasi nel mese di maggio di quest’anno e guidata dal sindaco Fabrizio Di Paola.
Il primo cittadino ritiene prioritaria la “questione Terme” per stimolare l’economia di tutto il territorio. “Proprio per questo motivo, l’amministrazione comunale deve avere un ruolo attivo nel percorso di valorizzazione, ha detto il sindaco, attraverso l’istituzione da parte della Regione di un organismo pubblico che interagisca con il futuro gestore delle Terme di Sciacca e contestualmente vigili sull’opera di rilancio delle strutture”. Di Paola si è fatto promotore di una serie di incontri con l’assessore regionale all’economia Gaetano Armao per stilare un piano di lavoro che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali interessati alla valorizzazione del polo termale, ottenendo importanti risultati. Si attende a breve, infatti, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando per la manifestazione di interesse da parte dei privati. La Regione, vuole intavolare un dialogo competitivo con i soggetti imprenditoriali che, ha ribadito il sindaco Di Paola, dovranno garantire la sostenibilità e la fruibilità pubblica del patrimonio dato in concessione.
La Regione intende rilanciare tutto il complesso termale di Sciacca, che comprende oltre all’antico Stabilimento nella Valle di Bagni, anche le Stufe vaporose di San Calogero sulla cima del monte Kronio, le Nuove Terme annesse al Grand Hotel delle Terme e  le piscine Molinelli.
Ma la nuova amministrazione comunale non deve preoccuparsi soltanto dei conti in rosso delle Terme: “il Comune di Sciacca vive una forte criticità di cassa,  ha detto il sindaco Fabrizio Di Paola, a causa del taglio dei trasferimenti del Governo nazionale, ben 900 mila euro, come sanzione per lo sforamento del patto di stabilità, nonché del taglio dei finanziamenti regionali”. Uno spiraglio di luce per le casse comunali potrebbe arrivare da un credito di 4 milioni e 200 mila di euro che il Comune vanta nei confronti dell’Ente Acquedotti Siciliani, da anni ormai in fase di liquidazione. “Si attende solo,  ha spiegato il primo cittadino, che il decreto ingiuntivo divenga esecutivo”.
Sciacca non è solo una città termale. Tra i principali punti di forza di una città che si estende su chilometri di costa c’è il mare, da cui Sciacca trae la sua principale fonte di reddito: la pesca. La marineria di Sciacca, con le sue oltre 150 imbarcazioni, si posiziona al secondo posto in Sicilia, dopo quella di Mazara del Vallo e tra le prime cinque in Italia.
I pescherecci che approdano al porto depositano una media di 10 tonnellate di pesce al giorno e le stime, in termini di movimento economico, indotto incluso, parlano di circa 50 milioni di euro all’anno. Il 60 % del pescato lavorato è destinato al mercato nazionale, mentre il 40% restante all’estero, soprattutto ai mercati giapponese, statunitense e canadese. Il pescato fresco, invece, è destinato soprattutto al mercato regionale. Grazie alle particolari condizioni del mare, a Sciacca si pesca una grande varietà di pesce, soprattutto “azzurro” con prevalenza di sarde e acciughe.
Il pesce viene lavorato, entro poche ore dalla pesca, dalle circa 30 aziende ittiche-conserviere presso cui sono occupate circa mille unità operative, indotto incluso, di cui il 40% stagionali.
La qualità del prodotto commercializzato è garantita dal tipo di lavorazione più artigianale che industriale, e dalla bontà delle materie prime utilizzate, come il sale marino di Trapani presidio Slow Food e l’olio extra vergine di oliva DOP  Val di Mazara. L’industria ittico–conserviera di Sciacca è la numero uno in Europa per fatturato del pesce azzurro conservato.
La grande varietà di pesce ha favorito lo sviluppo di un’alta enogastronomia e la ristorazione a Sciacca ha da sempre riflessi molto positivi sull’economia della città. Sono numerosi i ristoranti che offrono piatti a base di pesce, soprattutto nella zona del porto.
Un altro comparto produttivo degnamente rappresentato a Sciacca è l’agricoltura. Vanto della produzione è l’Olio extra vergine di oliva. La coltivazione dell’olivo a Sciacca ha radici profonde come i suoi alberi ed è un settore fortemente in crescita. La raccolta avviene manualmente e la spremitura avviene a freddo con macchine di altissima tecnologia che controllano tutte le fasi produttive, facendo così dell’olio di Sciacca un prodotto di grande qualità, molto apprezzato dal mercato italiano ed estero. Gli Stati Uniti ne sono il principale mercato di destinazione.
Anche la viticoltura riveste sul territorio una notevole importanza per la quantità del vino prodotto e per il valore economico del suo commercio internazionale. A cavallo tra gli anni 70 e gli anni 90 si è registrata la massima produzione di uva pari a circa 600.000 quintali, uno sviluppo che ha portato alla nascita di tre Cantine Sociali ed un Consorzio. In seguito alle nuove direttive europee si è registrata una riduzione della superficie coltivata a vite passando dai 6.000  ettari ai 3.000 odierni.
Sia i vini che l’olio prodotti a Sciacca, da un decennio a questa parte ottengono importanti riconoscimenti nei concorsi nazionali.
A Sciacca è fiorente anche la coltivazione di frutta, ortaggi e legumi, così come si producono ottime qualità di agrumi. Negli ultimi 10 anni sono nate anche piccole industrie di conserve agroalimentari a conduzione familiare, i cui prodotti trovano spazio nella grande distribuzione. La fragolina di Sciacca è tra i 5 nuovi presidi Slow Food siciliani che sono stati presentati nei giorni scorsi al Salone del Gusto di Torino.
Ma Sciacca è anche artigianato. La ceramica maiolicata saccense, che vanta un marchio di produzione D.O.C., rappresenta una cospicua fonte di reddito per l’economia della città ed è molto nota sia in Italia che all’estero, grazie alla maestria degli esperti artigiani saccensi che hanno saputo realizzare opere di notevole valore artistico. Nelle circa 50 botteghe del centro storico è possibile ammirare oggetti in ceramica di ogni tipo tra cui vasellame da tavola, ceramiche d’arredamento, pavimenti che un tempo abbellirono monumenti e palazzi antichi e oggi arricchiscono le case moderne. L’interesse crescente per le produzioni artistiche in ceramica, i cui inizi risalgono già al 1300, sta creando le giuste condizioni di mercato per un export su tutto il territorio nazionale.
L’arte della lavorazione del corallo ha invece origini più recenti. Intorno alla fine del 1800, grazie alla scoperta di alcuni pescatori saccensi, nei fondali attorno alla costa di Capo San Marco, furono rinvenuti tre giacimenti di corallo fossile. Se ne estrassero diverse migliaia di tonnellate.  Con il corallo di Sciacca, vera e propria rarità per le sue particolari sfumature di colore rosa salmone, gli artigiani realizzano splendidi gioielli e manufatti, che arricchiscono il settore dell’oreficeria saccense.
La fantasia creativa dei saccensi è anche all’origine delle maestose opere di cartapesta che animano il secolare Carnevale di Sciacca, il più antico in Sicilia che ricorda i colori e l’allegria tipici dei carnevali sudamericani. Le maestranze locali da generazioni si tramandano le tecniche di lavorazione della cartapesta.
Oltre al Carnevale, che richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e non solo, anche le feste religiose sono un grande richiamo turistico. Particolarmente rappresentativa è la festa della Madonna del Soccorso, patrona del paese, celebrata ogni anno il 2 febbraio e il 15 agosto con una processione per le vie del centro storico, secondo un’antica tradizione molto sentita dai saccensi.
Sciacca suscita da sempre una grande curiosità da parte dei turisti, motivo per cui anche quest’anno il turismo saccense si è difeso bene, grazie soprattutto alla presenza degli stranieri. .
A fornire i dati è l’Ufficio Turistico Regionale. Nel periodo compreso tra gennaio e luglio del 2012 si sono registrate 73.475 presenze complessive (Alberghi e B&B, ospiti italiani e stranieri) con una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2011 di 1.514 presenze, pari al 2,019%. Il soggiorno medio è pari a 6 giorni, dunque Sciacca si conferma come meta di un soggiorno prolungato.
Gli arrivi sono stati complessivamente 10.732 con un calo rispetto all’anno precedente del 14,927% , soprattutto di turisti italiani ( – 1.792 arrivi).
Il calo delle presenze e degli arrivi è più evidente nelle strutture alberghiere e riguarda in particolar modo gli ospiti italiani.
In controtendenza, invece, il dato che riguarda gli esercizi extralberghieri e i B&B che registrano un aumento, per quanto modesto, delle presenze rispetto al 2011 pari al 7,680%, con un incremento di ospiti italiani del 29,545%.
Anche gli arrivi  nelle strutture extralberghiere e nei B&B registrano un incremento del 5,220% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una maggiore percentuale di ospiti italiani del 11,719%.  Calano, invece, del 7,865%  gli arrivi degli stranieri nei B&B.
Ad oggi, sono circa 50 le strutture ricettive alberghiere presenti sul territorio. Per rilanciare il comparto, che è da solo in grado di creare occupazione e far girare l’economia, l’amministrazione comunale ha dato il via all’iter procedurale per l’introduzione della tassa di soggiorno già dal primo gennaio 2013. “Un piccolissimo contributo per le tasche dei turisti, ha detto il sindaco, che in questo periodo di crisi economica permetterà di recuperare risorse per il miglioramento dei servizi a supporto del turismo”. Non la pensano come il sindaco molti gestori di strutture turistico – alberghiere di Sciacca, che si dicono perplessi riguardo all’introduzione dell’imposta. Tra questi l’imprenditore Mangia, proprietario degli alberghi Sciaccamare del gruppo Aeroviaggi.
Tra gli obiettivi strategici dell’amministrazione comunale per creare sviluppo,  figura  la creazione di un grande parcheggio urbano per la fruizione del centro storico e altri progetti di riqualificazione inseriti nel cosiddetto “Piano Città”, uno strumento previsto dal Decreto Sviluppo del Governo Nazionale per ottenere finanziamenti su opere strategiche. “Il Comune di Sciacca,  ha detto il sindaco Di Paola, si è dotato di una serie di progetti già cantierabili, che puntano alla riqualificazione del centro storico. Occorre creare le condizioni per un partenariato tra pubblico e privato,  veicolando un’immagine sempre migliore di Sciacca al fine di attrarre l’interesse di grandi investitori”.
Un territorio così ricco di bellezze naturali, di tradizioni e di leggende ambisce legittimamente ad attrarre  anche un turismo considerato “d’elite”. Nel comprensorio saccense è presente, infatti, dalla primavera del 2009,  una struttura ricettiva di lusso il Verdura Golf & Spa Resort del magnate italo inglese Rocco Forte, che ha voluto realizzare proprio in Sicilia il suo primo golf resort, il più grande d’Europa, con ben 500 posti letto.
La struttura, che occupa circa 250 unità del comprensorio, attira non solo il cosiddetto “turismo golfistico” durante tutto il corso dell’anno, ma anche il turismo “congressuale” e “del benessere” e questo contribuisce alla tanto auspicata destagionalizzazione dei flussi turistici.
“La presenza di una struttura di questo tipo rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per il territorio e in tal senso, è opportuno, ha detto il sindaco Fabrizio Di Paola, intensificare l’interlocuzione con la struttura. Per favorire questo dialogo,  all’interno del Verdura Resort, con cadenza settimanale, si svolgono mostre espositive della ceramica artistica di Sciacca con dimostrazioni dal vivo dell’antica arte ed esposizioni delle opere dei maestri corallai”. L’iniziativa rientra in un protocollo d’intesa stipulato dall’amministrazione comunale e dalla direzione dell’esclusivo impianto golfistico, mirato a valorizzare le eccellenze artistiche di Sciacca. “ L’intento, ha affermato il Sindaco, è quello di far conoscere e promuovere anche altre eccellenze della nostra economia e tradizione” .
Va in questa direzione la “due giorni promozionale” del carnevale saccense, che si è svolta nel mese di agosto,  un anticipo dei festeggiamenti del prossimo inverno. Il Carnevale di Sciacca è tra i  più rinomati d’ Italia, con i suoi giganteschi carri allegorici realizzati con ferro, carta, legno, tecnologia ma soprattutto grande passione e sacrificio. “L’iniziativa, promossa dal Comune, ha detto il sindaco Di Paola, ha avuto un grande riscontro di pubblico e si ripeterà ogni estate”. Proprio per garantire lo svolgimento della edizione 2013 del Carnevale, l’amministrazione in questi giorni è impegnata in un’opera di sponsorizzazione dell’evento con l’intento di acquisire risorse finanziarie da parte di aziende private e limitare il pesante impegno economico del Comune.
“Nel quadro di un  rilancio dell’economia saccense, si inserisce anche il progetto del Centro Commerciale Naturale nel centro di Sciacca” ha detto il sindaco, che dovrebbe nascere a breve grazie alle possibilità di finanziamento offerte da un decreto dell’assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi. Si tratta di un provvedimento che prevede una serie di contributi per le piccole e medie imprese consorziate che si organizzano per accrescere la loro capacità di attrazione e per migliorare l’immagine e la vivibilità della zona in cui operano sia da un punto di vista commerciale che turistico.
“Quello che manca adesso, ha concluso il sindaco Di Paola, è soprattutto un governo regionale autorevole che faccia valere la nostra specificità. E’ solo da questo presupposto che può partire lo sviluppo reale del nostro territorio e della Sicilia nel suo complesso”.
Fonte: ilmattinodisicilia.it

Terme di Sciacca: si vendono o verranno affidate ai privati? I conti non tornano


dal sito del Forum di Sciacca

IL VILLINO FAVALORO, LE TERME DI SCIACCA E ALTRI BENI IMMOBILI IN VENDITA. NUOVI DUBBI IN ARRIVO …

Lo scorso 2 novembre doveva essere pubblicato il bando per la manifestazione di interesse, e puntualmente non è avvenuto. Tramite questo bando dovevano essere individuati i privati interessati alla gestione delle Terme di Sciacca (e Acireale). Ma il seguente articolo su LiveSicilia riporta l’intenzione del Governo Regionale di vendere le Terme di Sciacca. Forse qualcosa non torna …
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Il Villino Favaloro e gli altri. Gli edifici che la Regione venderà

Palazzo d’Orléans vuol cedere i beni delle partecipate: “S” rivela quali sono, dal Villino Favaloro di Palermo alle Terme di Sciacca.

PALERMO – Per anni è stata ricchissima, inviolabile e inesauribile. Una dea Calì dalle molteplici braccia, in cui ogni mano era all’oscuro di ciò che potesse reggere l’altra. Ma adesso la Regione è costretta a rivolgersi al mercato per “piazzare” i propri gioiellini, insomma per vendere gli immobili. E dopo averne messi 68 sul piatto, per recuperare 224 milioni, adesso nel mirino sono finiti i beni delle società partecipate: il nuovo numero di “S” rivela quali sono, dal Villino Favaloro di Palermo alle Terme di Sciacca.
I primi beni a finire sul mercato potrebbero essere quelli dell’Ast: le autorimesse di Caltagirone, Trapani, Siracusa, Sortino, Modica e Ragusa, valutate 5 milioni, potrebbero servire a risanare i conti dell’Azienda trasporti. Un discorso a parte meritano le Terme di Sciacca: l’interesse degli acquirenti ci sarebbe, ma la Regione è tentata dalla possibilità di rilanciare lo stabilimento. In un settore che però è in caduta libera. Un altro gioiellino che potrebbe finire in vendita è infine l’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo: Regione e Comune vogliono costruirne un altro e il palazzo, in pieno centro, potrebbe essere messo in vendita. Ma l’elenco è molto più lungo: “S” ne traccia una mappa completa.

 

Il Lions programma l’anno sociale e raddoppia l’impegno sulle Terme. E il Presidente intanto scrive al Sindaco.


Si è svolta ieri sera un’assemblea straordinaria dei soci del Lions Club di Acireale presieduto, per l’anno sociale corrente, dal Preside Rosario Musmeci. Sono state illustrate le prime attività da svolgere, coerentemente al programma definito per grandi linee dal Presidente il 7 luglio (in occasione del passaggio delle consegne) e il 5 ottobre (nel corso della prima assemblea ordinaria dei soci). In un autentico spirito di servizio, nel solco della migliore tradizione lionistica, in linea con il tema promosso dal Governatore del Distretto Antonio Pogliese dal titolo “Dall’associazionismo alla società civile”, il Lions di Acireale ha “cantierato” una serie di interessanti iniziative, la maggior parte delle quali rivolte al territorio. Costante sarà il monitoraggio dell’azione politica delle istituzioni e dei loro rappresentanti, a cominciare dalle istituzioni cittadine.

Riconfermati il dott. Mario Scandura e il prof. Rosario Faraci nelle funzioni di coordinatori del comitato “Per l’economia di Acireale”, il Lions rinnova l’impegno sulle Terme di Santa Venera e Santa Caterina, conferma la bontà delle scelte fin qui operate con la costituzione,  a partire dal 1 giugno 2011, del Forum permanente sulle Terme (che attualmente aggrega ben 24 associazioni, oltre allo stesso Lions che l’ha promosso) e raddoppia l’impegno a vigilare, a denunciare, a proporre.

Al riguardo, una garbata ma vibrante lettera, proprio sull’impegno delle istituzioni cittadine per le Terme, il Presidente Rosario Musmeci ha indirizzato nei giorni scorsi al Sindaco di Acireale Nino Garozzo. La lettera, portata a conoscenza di tutti i soci, è stata vivamente apprezzata dal consesso lionistico.

Aspettando il bando sulla Gazzetta


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

OGGI 2 NOVEMBRE 2012. ASPETTANDO IL BANDO SULLA GURS …

Ore 18.05 del 02/11/2012. Nessuna notizia del bando della manifestazione di interesse sulla Gurs. Mancano però ancora sei ore alla mezzanotte …

Anche Sciacca rilancia l’articolo del Corriere della Sera


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Terme di Acireale, c’è il bando per affidarne la gestione

Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare l’area. Ma è già polemica

CATANIA – C’è una speranza per le Terme di Acireale, chiuse da quasi un anno per debiti milionari ed a rischio-oblio: arriva il bando per trovare chi le voglia gestire. Domani, infatti, sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana sarà pubblicato il “bando per la ricerca sul mercato della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale”. Una scelta della Regione, valida anche per le terme di Sciacca, dopo le continue richieste del Comune ed il vertice a Palermo tra l’assessore Gaetano Armao e il sindaco Nino Garozzo. Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare le Terme, su cui c’è un mutuo da 19 milioni di euro.

IL BANDO – Una novità importante attesa dal 1999, sin da quando è iniziato il processo di privatizzazione che non è ancora finito anche a causa della burocrazia-lumaca. Inoltre, come richiesto dalla delegazione acese, il bando per i privati comprenderà l’intero patrimonio termale: ci saranno, quindi, sia l’hotel Excelsior – chiuso da dicembre perché non ha pagato rate per nove milioni, e su cui ci sarà un percorso di condivisione della procedura con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti – e la parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo, cioè tutta la parte benessere, adesso gravato di un usufrutto.

RISCHI – Il sindaco Garozzo frena gli entusiasmi: “Questo Governo regionale – spiega – chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle più importanti”. Insomma, il difficile comincia adesso: “siamo consapevoli che inizia una procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto – continua Garozzo – per i parametri soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società”. Il primo cittadino non esclude ancora il rischio di speculazione immobiliare, e considera che “sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare la società, ottenendo così un percorso più semplice e sicuro. Adesso è una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la ricapitalizzazione”.

POLEMICHE – Non solo: è polemica con il “Forum Permanente sulle Terme di Acireale” che riunisce 24 associazioni del territorio (https://termediacireale.wordpress.com/). Il Forum, infatti, ha annunciato che “si è interrotto il dialogo con il Comune”: “la Città di Acireale ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate””.

BILANCIO – Il Forum punta il dito, ad esempio, su una questione tecnica: “come mai il bilancio delle Terme di Acireale spa, al 31 dicembre 2011, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca spa che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’assessore Armao?”.

Pubblicato da 01:50

Terme, avanti con moderazione


dal sito del Forum di Sciacca

TERME: AVANTI, MA CON MODERAZIONE
Se il nuovo governo dovesse interrompere il percorso fin qui intrapreso, per la risorsa termale sarebbe la fine

Venerdì prossimo (19/10/2012) sarà firmato il decreto per la pubblicazione della manifestazione di interesse. Poi la settimana successiva sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le terme, dunque, hanno compiuto un passo avanti in quell’interminabile processo di privatizzazione (o di valorizzazione) iniziato nel lontano 1999. Una storia ignobile che negli anni ha recato grave danno alla nostra importante risorsa economica. Il passo compiuto è un punto di svolta. Bisogna dare merito al sindaco Di Paola di aver condotto una “trattativa importante con l’assessore all’Economia Gaetano Armao. Lo stesso risultato non è stato conseguito dalle terme di Acireale perché il sindaco ha ritenuto di non “ascoltare” la città.
Nella manifestazione di interesse che riguarda la risorsa termale sono state inserite una sfilza di accorgimenti venuti dalla base e che il sindaco ha fotto propri. Associazioni, sindacati, tutti insieme per proporre alcuni “paletti” a salvaguardia della risorsa termale. Un lavoro di squadra cha è stato apprezzato dalla Regione. Adesso, però, bisogna stare con i piedi per terra. Le terme di Sciacca sono più appetibili di quelle di Acireale. Quest’ultime sono gravate da ingenti ipoteche e debiti. Il patrimonio termale di Sciacca è intatto e non è aggredito da creditori. Adesso, il gioco passa ai privati. Devono essere loro a esprimere l’interesse e poi fare le offerte, piani industriali.
Speriamo che la filiera giunga a destinazione e che alla fine ci siano davvero privati interessati alla terme. Rimane il vuoto delle elezioni e l’incognita del nuovo governo regionale. Se dovesse mancare la continuità di intenti sulle terme, allora si rischierebbe di compiere un passo indietro e questo sarebbe mortale per le terme. Esse non hanno più la forza di proseguire e se il percorso intrapreso dovesse interrompersi sarebbe davvero la fine.

Conoscere meglio per apprezzare di più le Terme di Sciacca


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

CONOSCERE MEGLIO PER APPREZZARE DI PIU’ LE TERME DI SCIACCA

Proponiamo un estratto del periodico “Archivio Storico Messinese” n° 82-2001. Nello scritto, a cura di Maria Luisa Bonica Santamaria, vengono ripercorse le tappe fondamentali del termalismo saccense, certamente da contestualizzare al 2001, anno in cui viene pubblicato lo studio. Dopo più di 10 anni gli scenari sono diversi, ma l’elaborato risulta sicuramente utile per capire quale risorsa preziosa ed eccezionale ci scorre letteralmente “sotto i piedi”.

Il complesso termale di Sciacca 

Il bacino di Sciacca rappresenta nell’ambito delle zone termali siciliane uno dei luoghi più interessanti per le caratteristiche geologico-strutturali e per le acque calde affioranti. Recenti studi (Alaimo R., 1987) hanno permesso di evidenziarne alcune caratteristiche idrogeologiche: si tratta di un’area non sottoposta a sovrascorrimenti, che, assieme al settore ibleo, costituisce l’avampaese stabile nella quale la circolazione idrogeologica sembra differenziarsi nettamente da quella della Sicilia Occidentale, dove le acque calde emergenti sono acque meteoriche che raggiungono il serbatoio profondo e poi risalgono senza notevoli modificazioni. A Sciacca si individua nettamente una componente meteorica nella parte più superficiale del circuito termale ed un rapporto ancora più generico di un’acqua madre con acqua di origine marina nella parte più profonda. Il tutto è modificato anche dalle interazioni con le rocce degli acquiferi caldi. Secondo i geologi l’area circostante le sorgenti di Sciacca è costituita da calcari marnosi bianchi, calcareniti marne e calcari argillosi bianchi, marne e argille sabbiose arenacee, sabbie e argille calcareniti del terrazzo marino superiore, sabbie e argille del terrazzo marino medio (Carapezza M. et al., 1987).
L’area ove si registrano maggiormente le manifestazioni termali si colloca ad est di Sciacca; in questa zona il fenomeno più importante è costituito dalle “Vecchie terme Selinuntine”. In periodi antecedenti al 1906 il bacino di Sciacca godeva di ben l0 polle: l’acqua delle Palme, l’acqua dei Molinelli, la Fontana Calda, l’acqua degli Occhi, la Salmastra, la Solfurea, l’acqua Santa, l’acqua Ferrata, l’acqua del dr. Molinari, l’acqua del Carabollace. Già nel 1906, però, era scomparsa l’acqua del dr. Molinari, a seguito di movimenti tellurici e di interventi poco corretti sulle opere di presa. Nel 1968 erano rimaste soltanto cinque polle: l’acqua dei Molinelli, la Fontana Calda, la Salmastra (detta anche “Antiche Terme”), l’acqua Santa e l’acqua del Carabollace. Attualmente soltanto tre sorgenti vengono sfruttate: la salso-bromo-iodica dei Molinelli ipotermale (32° C), che scaturisce in una grotta naturale a 40 m. di altitudine; e la sulfurea-salso-solfato-alcalino-terrosa, ipertermale (56° C), radioattiva, incolore, odorante di idrogeno solforato, che sgorga a 25m. s. l. m. e viene incanalata verso gli stabilimenti, ove è impiegata per le cure termali e l’Acqua Santa che sgorga a breve distanza dalla precedente, ma ha caratteristiche diverse: 32° C di temperatura, bicarbonato sodica poco mineralizzata, serve per la cura idropinica. Fenomeni d’intenso termalismo si riscontrano a nordest di Sciacca nel monte Cronio (m. 386), costituito da calcari secondari e terziari e da calcari bianchi triassici, che formano la parte inferiore della parete meridionale, incombente sulla Valle dei Bagni.

Alla base della parete esiste una faglia nel senso parallelo, intersecata da faglie trasversali, a cui si riconnettono i fenomeni sorgentiferi. Le stufe vaporose sulla cima del monte Cronio sono varie cavità carsiche, delle quali la maggiore è la Stufa di S. Calogero, detta anche “Antro di Dedalo”. “La temperatura varia da un punto all’altro fra i 19° e 38° C, ed il soffio d’aria calda che si avverte ovunque non proviene da un solo poro o meato, ma emana da tutti gli interstizi fra gli strati della roccia” (Giampiccolo E., 1922, p. 128). Reperti archeologici attestano che “l’Antro di Dedalo”, così denominato dal mitico eroe greco autore del labirinto, il quale secondo la leggenda fuggì da Creta e cercò rifugio in questa altura, potrebbe rappresentare la più antica area termale di Sciacca. Le terme, dunque, costituirono un’importante risorsa per l’antico centro, i cui toponimi “Thermae Selinuntinae” e “Aquae Alabodes” in epoca romana, e “Ash-Shaqqah”, che deriva dall’arabo syac (bagno), ne attestano la rilevanza nel passato. Nel Medioevo le terme ebbero soltanto un interesse locale e successivamente caddero in disuso, tanto che nel Settecento l’Acqua Solfurea era scomparsa per l’incuria e lo stato di abbandono delle opere di presa.

Possiamo avere una serie di osservazioni sulle stufe naturali e sulle acque termali di Sciacca nel 1778 dalla diretta testimonianza di Dominique Vivant Denon “Andammo fuori città per visitare i bagni che non presentano di antico che la sorgente. Questa sorgente è calda da scottare, sulfurea, d’un limo giallastro, con una leggera tinta di acido solforico. Esce da una roccia che ha il biancore e la leggerezza del gesso e che è una pietra denaturata dall’acido solforico …. Proprio lì vicino c’è un’altra sorgente di acqua fredda che si usa per curare la scabbia …. Salimmo sulla montagna dove ci sono le stufe vaporose immaginate, si dice da Dedalo, … queste stufe sono situate sulla cima di una montagna che domina Sciacca. Si tratta di una grotta di circa otto piedi quadrati di apertura da cui esce un vento caldo che copre di umidità e fa sudare” (Denon D. v., 1979, pp. 271-272).
Nel 1873 Bourquelot e Reclus lasciarono una descrizione della città e delle terme “Sciacca s’alza sopra un’altura da cui sgorgano copiose fonti termali sulfuree, essa domina il porto, e propriamente è sita nel luogo ove in passato stavano le Thermae Selinuntinae ” patria di Agatocle” (Bourquelot F. e Reclus E., 1980, p.31). Nel XIX secolo un modesto stabilimento venne realizzato dall’Amministrazione comunale nella Valle dei Bagni, così denominata perché in essa sgorgavano le acque curative. L’edificio delle vecchie terme, restaurato di recente nel rispetto dell’architettura primitiva, consta di 6 camerini per la balneo terapia e di 6 beverini per l’idropinoterapia, per la quale si utilizza l’Acqua Santa; inoltre l’acqua solfurea alimenta delle vasche nella quali viene posto a maturare il fango che viene utilizzato per la fangoterapia. Nel 1902 fu edificato in prossimità del mare lo stabilimento Molinelli, denominazione data all’antico uso dell’acqua termale che serviva per azionare due mulini. Nel 1938 fu eretta sulla rupe di Cammordino un’imponente struttura termale, fornita di attrezzature tecniche ed igieniche per le varie applicazioni terapeutiche. Successivamente alla demanializzazione del bacino idrotermale fu realizzato il Grande Albergo che ricade nel complesso delle Stufe termali, dotato di attrezzature per le cure balneofangoterapiche la nebulizzazione e la aerosolterapia. Nel 1993 è stato ripristinato lo Stabilimento dei Molinelli, ove in grandi vasche per la balneazione vengono convogliate le acque salso-bromo-iodiche (34° C), indicate per le affezioni dermatologiche. Nella gestione dell’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, istituita con D. L. P. n° 12 del 20 dicembre 1954, attualmente in regime commissariale, rientrano gli Stabilimenti termali con le strutture ricettive ed un Centro Congressuale polifunzionale.

Lo stabilimento “Nuove Terme” è costituito da un monumentale edificio in stile Liberty, funzionale e ben tenuto, dove si praticano la fangoterapia e la balneoterapia con vasche di idromassaggio e docce; cure per l’apparato respiratorio con aerosolterapia, humage e nebulizzazione; cure angiologiche, dermatologiche e ginecologiche, cure di otorinolaringoiatria, quali inalazioni nasali con utilizzazione di acqua solfurea alla temperatura di 35° C. Di recente è stato aperto il reparto di fisiochinesiterapia, dove viene eseguita la riabilitazione dell’apparato muscolare-scheletrico e dell’apparato respiratorio. La notevole richiesta di questa terapia è attestata dall’elevato numero di curandi, infatti nel 2000 su 8.349 presenze per le cure termali si sono registrate 6.326 presenze per cure fisioterapiche. Rientra nel plesso termale un grande parco con vegetazione mediterranea, una piscina con acqua solfurea aperta tutto l’anno per una particolare copertura in legno che ne consente la fruizione anche nei mesi invernali; il complesso del Convento di S. Francesco, le cui origini risalgono al ‘400, di recente adibito a Centro Congressuale polifunzionale è dotato di un Auditorium con 300 posti ed una sala concerti con 120 posti, oltre uno spazio espositivo; infine il Grand Hotel delle Terme (77 camere), che ospita gli utenti dello stabilimento. Le altre strutture, sempre gestite dall’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, comprendono lo stabilimento detto Antiche Terme, nella valle dei Bagni, ove sgorga l’acqua della sorgente più antica del bacino termale, la cosiddetta “Acqua Santa”; le vasche termali dei Molinelli, il più grande complesso di piscine pubbliche termali dell’area di Sciacca, composto da tre vasche alimentate con acqua termale alla temperatura di 34° C. e con acqua salsoiodica; lo stabilimento con le stufe vaporose sul monte Cronio a 400 m. s.l.m. e le due strutture alberghiere in fase di ristrutturazione, ma di prossima apertura: il Grand Hotel S. Calogero, che ricade nel complesso delle grotte termali, e l’Alberghetto dei lavoratori.

L’apertura delle terme è annuale, ma il periodo nel quale si registra un’affluenza maggiore è tra giugno e ottobre; ciò attesta la caratterizzazione termale-balneare di Sciacca (Grafico 3). Dai dati forniti dall’Azienda Autonoma delle Terme si rileva che nell’arco degli ultimi cinque anni il numero dei curandi ha subito un lieve decremento, che è stato più marcato nell’anno 2000, dovuto in parte ai lavori di ripristino degli impianti, ma soprattutto per la chiusura per restauro delle Stufe di S. Calogero. Nell’ultimo anno il trend è stato però positivo (Grafico 4).
Le terme hanno una variegata capacità curativa: L’acqua sulfurea salso-solfato-alcalino-ferrosa ipertermale (56° C) radioattiva è indicata per l’apparato respiratorio, l’otorinolaringoiatria e le malattie cutanee.
Le acque sulfuree esercitano azione cheratoplastica (regolatrice della cute), azione anticatarrale sulle mucose, azione eccito motrice sull’apparato digerente, riducono, inoltre, l’uricemia. Esse vengono utilizzate per bagni e fanghi.
L’acqua salso-bromo-iodica detta dei Molinelli, per l’apparato respiratorio, l’apparato genitale femminile, l’apparato osteoarticolare, le malattie del ricambio, le vasculopatie.
L’acqua salso-iodica-solfato-alcalino-ferrosa, detta Santa, è indicata per l’apparato digerente.
La fangoterapia antireumatica si avvale del fango, che nasce dal contatto prolungato, per circa tre anni, di queste acque sulfuree con un tipo particolare di argilla. Al fango, infine, si aggiunge il “lippu,” che si trova nei canali di scarico dell’acqua sulfurea. Il meccanismo d’azione si espleta attraverso la reazione generale di adattamento (stress-syndrome), intesa come risposta dell’organismo alle variazioni ambientali indotte dal mezzo termale; attraverso la profusa sudorazione che comporta imponenti mobilitazioni e reintegrazioni di masse idricosaline; attraverso l’iperemia attiva indotta dal fango e le reazioni caratteristiche dei tessuti interessati dal processo infiammatorio: esaltazioni di molteplici attività enzimatiche, attivazione degli scambi metabolici, correzione di alterazioni trofiche locali o di situazioni alogene. Il fango viene spalmato sulla parte del corpo da curare per uno spessore di circa 10 centimetri. L’impacco viene poi protetto con un lenzuolo e tre coperte, per evitare la rapida dispersione del calore. Dopo 20-30 minuti il fango viene rimosso e per 30-60 minuti c’è la fase della sudorazione e della reazione, nella quale continua l’azione biologica indotta dalla fangatura. La balneoterapia si basa sull’immersione completa o parziale in vasca o in piscina di acqua sulfurea ad una temperatura di 37°-39° C e per 5-10 minuti e sul riposo durante il periodo di reazione.
L’aerosoluzione prevede il trattamento farmacologico che, mediante un apposito apparecchio, nebulizza il composto formato di particelle solide o liquide.
L’insufflazione è l’applicazione dei gas liberati dall’acqua minerale nell’interno dell’orecchio medio tramite catetere tubarico.
L’irrigazione è l’introduzione di sostanze medicamentose in cavità mucose. Può essere nasale e vaginale.
La cura essudatoria è effettuata nello Stabilimento “Stufe S. Calogero” al cui interno sono comprese due grotte naturali dette Antro di Dedalo e Grotta degli Animali, riscaldate fino a 40° C da vapori solfurei. La terapia è indicata nel trattamento delle affezioni articolari croniche, nei postumi di reumatismo articolare acuto, nel reumatismo muscolare cronico, nelle mialgie nevralgie reumatiche, nelle malattie del ricambio, nelle artrosi croniche, nell’ipertensione essenziale.

Negli anni Ottanta la S.I.T.A.S. (Società Italiana Termale Abano-Sciacca) ha creato sulla cimosa costiera a 4 chilometri da Sciacca, in contrada Sovareto, un Complesso idrotermale, denominato Sciaccamare, su un area di 300 ettari, adiacente allo stabilimento Molinelli. In seguito il polo termale con le quattro strutture ricettive è stato acquisito dalla Aeroviaggi S.p.a. e tutt’ora viene gestito dalla stessa società. Gli alberghi Alicudi (175 camere), Cala Regina (188 camere), Lipari (209 camere) e Torre del Barone (231 camere) sono dotati di attrezzature termali per le terapie inalatorie e la fangobalneoterapia, inoltre dispongono di un centro estetico, di saune e vasche per il trattamento termale e di piscine coperte ed esterne,alimentate con acqua termale alla temperatura di 30° C. Le acque curative, che provengono dal bacino idrotermale di Sciacca, vengono convogliate nelle strutture di Sciaccamare da apposite condutture. Il complesso rimane aperto dal 25 gennaio al 30 novembre con un’affluenza turistico-termale che per il 2001 è stata di 380.000 presenze.

Raggiunto il traguardo dei mille post pubblicati sul sito


Con la notizia appena pubblicata del dibattito con i candidati acesi all’ARS, il sito del Forum permanente sulle Terme, trascorsi già oltre sedici mesi dalla costituzione di tale organismo di coordinamento delle associazioni, ha tagliato il prestigioso traguardo dei mille post, ovvero degli articoli pubblicati, con cadenza quasi giornaliera, sulla home page. A questi si aggiungono naturalmente i contenuti delle pagine pubblicate nelle altre sezioni del sito.

Il sito del Forum costituisce ormai da diverso tempo un punto di riferimento nel dibattito sul termalismo di Acireale e, in generale, su quello isolano, con una particolare attenzione dedicata alle vicende di Sciacca che, con Acireale, condivide la medesima sorte della liquidazione (della società di gestione) e della privatizzazione (nella gestione del sito termale).

Con una media di sessanta contatti al giorno, che ultimamente hanno diverse volte superato le cento visite giornaliere, considerata anche la particolarità dell’argomento affrontato, molto tecnico e specialistico, il sito del Forum permanente sulle Terme è diventato un prezioso punto di riferimento per quanti, a livello regionale e locale, seguono le vicende del termalismo nell’ambito delle proprie responsabilità istituzionali, dell’impegno politico sul territorio e di quello sociale nella società civile.

Il sito è stato menzionato nel recente studio esitato il 9 luglio scorso da Sviluppo Italia Sicilia che l’ha consultato frequentemente e ha riportato ampi stralci degli studi e dei documenti pubblicati nell’ambito del proprio Report.

Ad maiora semper!

Ancora una sola risposta dei candidati acesi all’ARS sulle Terme


Lanciata il 29 settembre scorso, l’iniziativa congiunta fra il blog LeAci.it e il Forum ha finora avuto una sola adesione, quella del candidato acese all’ARS Silvio Cavallaro.

Le due domande rivolte ai candidati erano:

1) Secondo Lei, quali sono le cause che hanno determinato la crisi del termalismo ad Acireale, con la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e l’avvio del processo di privatizzazione della gestione del sito termale?

2) Qualora Lei fosse eletto deputato regionale, quali iniziative, entro i primi cento giorni del suo mandato, promuoverebbe per rilanciare immediatamente il termalismo ad Acireale?

Da notare che, proprio sul sito del blog, un’altra domanda  “Come risolverà la questione delle Terme?” è fra quelle che i lettori hanno selezionato fra le più importanti, in vista del dibattito che si terrà con tutti i candidati acesi all’ARS giovedì 11 ottobre alle 19.15 al Teatro Turi Ferro di Acireale, organizzato proprio da LeAci.it

 

Silvio Cavallaro il primo a rispondere alle nostre domande sulle Terme


Primi riscontri all’iniziativa congiunta Forum delle Terme – Le Aci.it sul termalismo. Il primo a rispondere è stato Silvio Cavallaro, candidato all’ARS nella lista di Nello Musumeci. Ricordiamo le due domande:

1) Secondo Lei, quali sono le cause che hanno determinato la crisi del termalismo ad Acireale, con la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e l’avvio del processo di privatizzazione della gestione del sito termale?

2) Qualora Lei fosse eletto deputato regionale, quali iniziative, entro i primi cento giorni del suo mandato, promuoverebbe per rilanciare immediatamente il termalismo ad Acireale?

Queste le risposte del dott. Silvio Cavallaro

1) A mio avviso la causa della crisi del termalismo ad Acireale sta proprio nel fatto che le Terme sono di proprietà di Ente Pubblico e non private. Qualunque cosa, se gestita da un ente pubblico, funziona meno bene rispetto ad una analoga gestita dal privato, ed al sud questa differenza è ancora più marcata. Altro esempio lampante lo abbiamo ad Acireale con il fallimento dell’acqua Pozzillo.
A queste premesse aggiungiamo il fatto che fin ora, i consigli d’Amministrazione, i commissari e quant’altro, non sono stati scelti per le loro competenze, ma tra i trombati delle varie elezioni, il che non significa che siano aprioristicamente delle persone incompetenti in materia, ma non è detto che lo siano!
Io sono allibito dal fatto che si possa perdere ancora tempo per trovare una soluzione che possa portare alla privatizzazione dello stabilimento, nel frattempo però, le Terme lavorano sempre meno, i dipendenti con le loro professionalità vengono spostati a fare gli uscieri o ad ingolfare altri uffici periferici della Regione, ed il valore di mercato della struttura scende sempre di più. A meno che l’obbiettivo non sia proprio questo!

2) Difficile dire quali iniziative si possono prendere nei primi 100 giorni, probabilmente ce ne vorranno molti di più. A mio avviso bisogna puntare su un progetto globale di offerta del territorio nella quale figurano il rilancio delle Terme con una veloce privatizzazione, il recupero ed il rilancio del complesso turistico “La Perla Ionica” con un destagionalizzazione dell’offerta turistica, ad esempio promuovendo il turismo congressuale oltre che quello termale, un porto turistico a Capomulini, un collegamento stabile con funivia o ascensore tra il parcheggio Cappuccini e Santa Maria la Scala e tante altre infrastrutture che possano ampliare l’offerta turistica di Acireale. Utopia? Forse, ma sono convinto che le cose si fanno solo se si vogliono fare. Bisogna solo che imprenditori seri e classi politiche lungimiranti riescano a vedere oltre il proprio naso e ad immaginare la nostra città, come dovrà essere tra 5 o 10 o 20 anni.

L’iniziativa congiunta LeAci.it e Forum sulle Terme


Due domande sul termalismo rivolte ai candidati acesi alle regionali 2012.


Un’iniziativa congiunta Forum – blog Le Aci.it

All’indomani della pubblicazione ufficiale delle liste e dei candidati per il rinnovo dell’ARS, viene lanciata un’iniziativa congiunta fra il blog Le Aci.it e il Forum permanente sulle Terme di Acireale. Due domande sulle Terme rivolte ai candidati acesi alle elezioni regionali del 28 e 29 ottobre. Quanti volessero intervenire potranno farlo indirizzando una mail di risposta agli indirizzi forumtermediacireale@gmail.com oppure admin@leaci.it

Le due domande sono:

1) Secondo Lei, quali sono le cause che hanno determinato la crisi del termalismo ad Acireale, con la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e l’avvio del processo di privatizzazione della gestione del sito termale?

2) Qualora Lei fosse eletto deputato regionale, quali iniziative, entro i primi cento giorni del suo mandato, promuoverebbe per rilanciare immediatamente il termalismo ad Acireale?

Crescono le adesioni al Forum di Sciacca


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

CITTADINANZATTIVA ADERISCE AL FORUM PER VIGILARE SULLA PRIVATIZZAZIONE DELLE TERME

Continuano ad arrivare nuove adesioni al Forum: sia singoli cittadini che molte delle associazioni e sodalizi presenti sul territorio vogliono dimostrare concretamente il loro interesse alle Terme.
Anche Cittadinanzattiva di Sciacca, attraverso il coordinatore Gero Maggio, ha fatto pervenire l’adesione al Forum delle Terme. Cittadinanzattiva, di concerto con le sue due reti del “Tribunale dei Diritti del Malato” e “Procuratore dei cittadini”, entra quindi ufficialmente a far parte delle associazioni al lavoro per risollevare il futuro delle Terme di Sciacca.
In particolare auspica massima trasparenza possibile nel processo di privatizzazione in itinere, con un’ampia partecipazione delle istituzioni locali e della cittadinanza nelle scelte del Governo Regionale.

Terme di Sciacca, il Comune non vuole esser tagliato fuori


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Il Comune di Sciacca vuole avere un ruolo attivo nel futuro delle Terme cittadine, in via di privatizzazione. Lo ha ribadito il sindaco Fabrizio Di Paola, nell’incontro che si è tenuto lunedi 10 settembre alla Regione Sicilia.
Nel frattempo, le procedure per la privatizzazione dell’impianto vanno avanti: secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, Sviluppo Italia Sicilia avrebbe ultimato il lavoro preparatorio, che le era stato commissionato, per redigere il Bando da lanciare per dare modo agli eventuali investitori interessati, di presentare la loro offerta per prendersi carico delle Terme.
Il Comune di Sciacca – come già aveva fatto sapere a fine luglio – vorrebbe che nel Bando venga inserita “l’istituzione di un organismo rappresentativo della parte pubblica: Comune di Sciacca e Regione. Un organismo che si interfacci con il futuro gestore delle Terme di Sciacca con funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo”.

Si muove la società civile a Sciacca in difesa delle Terme


dal sito di L’Altra Sciacca

Ieri sera (14 settembre 2012) si è svolta una riunione sulla questione della valorizzazione delle Terme e sul bando di selezione del privato a cui la Regione affiderà le strutture termali. Dalla Cgil alla Uil, da Cittadinanzattiva al Comitato di quartiere della Perriera, dal Forum Permanente delle Terme di Sciacca a L’AltraSciacca e Corriere di Sciacca.

Il sindaco Fabrizio Di Paola ha spiegato il contenuto dell’incontro con l’assessore Armao. Ha rimarcato che “allo stato attuale lo studio effettuato da Sviluppo Italia-Sicilia è servito per tracciare il profilo storico, immobiliare e attuale delle Terme di Sciacca”. Il sindaco Di Paola ha confermato che il Comune sarà coinvolto in tutte le riunioni della Regione e avrà voce in capitolo. Nello stesso tempo Di Paola ha invitato le associazioni “a dare un contributo di idee da far valere nella prossima riunione prevista con la Regione”.

L’Associazione Altra Sciacca invita ad aderire al Forum permanente


dal sito di Sciacca Notizie

Sciacca, ore 10.30 Riceviamo e pubblichiamo: Il “Comitato Tecnico” creato per la salvaguardia del Tribunale di Sciacca è tornato a riunirsi per affrontare la questione “Terme”. Le associazioni e i comitati che ne fanno parte stanno cominciando a lavorare per fare fronte comune e assumere le iniziative ritenute utili per il futuro delle Terme saccensi con l’auspicio di replicare il successo ottenuto con il Tribunale. L’associazione L’AltraSciacca e il Corriere di Sciacca accolgono con particolare entusiasmo tali iniziative e, nell’ottica di una sempre maggiore partecipazione della società attiva alla risoluzione della questione termale, invitano tutti i componenti del Comitato Tecnico ad aderire ufficialmente al Forum permanente sulle Terme di Sciacca. La piattaforma informatica del Forum permanente sulle Terme di Sciacca  serve per lo sviluppo di una comunità, non soltanto virtuale, che vuole essere attivamente partecipe alle scelte che saranno effettuate relativamente ad una risorsa economica importante del nostro territorio e dunque al suo sviluppo economico e sociale. Il Forum è strumento di raccordo fra associazioni, movimenti e gruppi di impegno interessati a contribuire concretamente al dibattito sul termalismo a Sciacca e un presidio attivo di informazione e documentazione sulle Terme e, tramite i suoi rappresentanti, si propone come interlocutore di enti ed istituzioni. Hanno già dato le loro adesioni il Forum permanente sulle Terme di Acireale,  il Meetup “Grilli di Sciacca”, l’associazione “Sciacca al Centro” e il Movimento 25 Aprile. Tutte le associazioni, i comitati, i gruppi e i movimenti che volessero aderire al Forum permanente possono farlo inviando una e-mail a  termedisciacca@gmail.com. indicando le generalità del loro rappresentante legale o di un loro delegato o, in alternativa, inviando la richiesta di adesione nei seguenti modi: via fax da inviare al numero 0925 1956789; via lettera da inviare all’indirizzo “Forum delle Terme di Sciacca – Associazione L’AltraSciacca presso Poste24ore di S.C. Lazzara, Via  dei Tigli N. 6/8 – 92019 Sciacca (AG)” Le Terme di Sciacca e il loro futuro interessano direttamente la città e i cittadini, non solo quale risorsa economica facilmente “sfruttabile”, ma anche come patrimonio storico e culturale. E’ inimmaginabile ripercorrere la Storia di Sciacca senza tener conto delle sue Terme e per questo è necessaria la compartecipazione attiva di tutte le realtà sociali saccensi.

Sciacca, tavolo tecnico per le Terme. Si muove la società civile


dal sito del Forum di Sciacca, notizia data anche dal Corriere di Sciacca

CONTINUA L’IMPEGNO DEL “TAVOLO TECNICO”. LE ASSOCIAZIONI INVITATE A PARTECIPARE ALLA NUOVA RIUNIONE.

Torna a riunirsi il “Tavolo Tecnico”, nato inizialmente a salvaguardia del Tribunale, per affrontare la questione “Terme di Sciacca” e le vicende che riguardano il processo di privatizzazione.
La nuova riunione, la seconda dopo quella di coordinamento del 08/09/2012, si terrà venerdì 14/09/2012 alle ore 18:30 presso i locali della Chiesa Beata M. V. di Loreto in C.da Perriera.
I promotori di tale iniziativa invitano dunque tutte le associazioni e i sodalizi del territorio saccense a partecipare numerosi per unirsi al coordinamento. La partecipazione di tutte le realtà associative è necessaria per portare avanti tutte quelle iniziative ritenute necessarie per vigilare e, se occorre, intervenire attivamente sul processo di privatizzazione che dovrebbe concludersi a breve, dopo diversi anni di stallo. E’ previsto anche l’intervento del Sindaco Di Paola, oltre alle associazioni che compongono il Tavolo Tecnico, al Forum Permanente e a tutti coloro che accetteranno il presente invito. La presenza del Primo Cittadino non può che rafforzare l’idea di come la convergenza tra mobilitazione dei cittadini e la rappresentanza politica può generare effetti positivi per il bene della città e, nello specifico, per la salvaguardia e rivalutazione della realtà termale saccense.

Terme, il Forum preoccupato


L’articolo di Raffaele Musumeci sul Giornale di Sicilia del 12 settembre

Superata quota 30.000 visite sul sito


Il sito del Forum ha superato questa sera la soglia delle 30.000 visite sul sito. Oggi è stato superato il record di ieri (pari a  253), con un numero di visite che ha già raggiunto quota 276 alle ore 22.30.

 

Ieri record di contatti sul sito del Forum


Per tutta la giornata di ieri, come era prevedibile, il sito del Forum è stato preso d’assalto dai lettori e dagli Internauti, interessati a conoscere l’evoluzione della riunione in corso a Palermo tra l’Assessore Armao e le delegazioni delle Città di Sciacca e di Acireale. Ieri, 10 settembre 2012, il sito ha registrato il più alto numero di visite da quando è stato attivato: 253. Sono stati pubblicati nel corso della giornata ben 17 post con un’esaustiva rassegna stampa delle principali notizie apparse on line e dei comunicati stampa ufficiali. Tra le news più “cliccate”, soprattutto nella pagina Facebook, la notizia delle dimissioni del liquidatore Margherita Ferro.

Il commento di una lettrice sull’operato del liquidatore di Acireale


dalla pagina Facebook del Forum sulle Terme di Acireale, pubblichiamo il commento di una lettrice al redazionale pubblicato dal sito Le Aci.it

Grazie alla riunione che che si è tenuta oggi a Palermo presso L’Assessorato al Bilancio, organo ex lege, deputato ad indire il bando europeo per l’affidamento in gestione dell’attività delle Terme di Acireale e Sciacca, e alla presenza del commissario liquidatore, dott.ssa Margherita Ferro, si è stabilito il primo punto di partenza, e ciò al Grande lavoro certosino di riordino della situazione debitoria ereditata dall’ex Azienda Autonoma e della grande zavorra del complesso acque” Pozzillo” , società regionale fallita e sotto curatela fallimentare. Un grande merito lo si deve dare alla dott.ssa Ferro che in meno di tre anni ha liquidato i debiti e, adeguato gli stabilimenti alle normative vigenti , mantenuto e riordinato tutto il patrimonio immobiliare delle Terme di Acireale, affinchè oggi si potesse giungere a questo risultato di buona partenza.Spetterà all’Assessorato bilancio redigere l’ultimo atto che vedrà finalmente, attraverso l’affidamento in gestione a privati, la rinascita dell’inestimabile patrimonio culturale ci cui fanno parte le Terme di Acireale.Per i non addetti ai lavori, è stato facile parlare..tanto per parlare….. ma gli addetti ai lavori sanno e conoscono bene cosa significa porre un ente in liquidazione e il lavoro che comporta ed ha comportato! E allora ringraziamo la dott.ssa Ferro in uno al suo staff operativo che ha condotto brillantemente questa operazione di liquidazione, seppur a discapito delle note negative profuse a mero titolo gratuito! Riconosciamo ogni tanto i meriti a chi se li è meritati! Pur riconoscendo a questo Forum il pregio di aver tenuto il problema Terme sempre in prima pagina! Io che ho collaborato e vissuto da anni la vicenda termale , dico grazie alla dott.ssa Margherita Ferro per il suo impegno e amore per il territorio acese, auspicando a breve termine un nuovo antico splendore delle nostre amate Terme.!

Anna Cavallaro

Le dieci domande all’Assessore Armao


Le dieci domande all’Assessore Armao

 

 

 

Il Forum di Sciacca: dieci nuove domande all’assessore Armao


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

INCONTRO DI LUNEDI’ A PALERMO: DIECI NUOVE DOMANDE ALL’ASSESSORE ARMAO

Domani, lunedì 10 settembre 2012, a Palermo l’assessore Armao incontrerà il nostro sindaco Fabrizio Di Paola per chiarire, si spera, tutti i dubbi e le incertezze che gravitano attorno la questione Terme di Sciacca.
I Forum delle Terme di Acireale e delle Terme di Sciacca colgono l’occasione per porre all’assessore Armao, tramite posta elettronica certificata, dieci domande alle quali rispondere direttamente ai sindaci delle due città termali.
Le domande proposte dal Forum di Acireale e il Forum di Sciacca, con in prima linea il Corriere di Sciacca e l’AltraSciacca, rappresentano dieci ottimi motivi per interrompere il silenzio del Governo Regionale.
DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO
1. Nonostante i reiterati inviti delle amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia” oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di Sciacca?
2. Non è stato mai chiarito perché la Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere, come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di interesse?
3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?
4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità, ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi? Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della Regione?
5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca, dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile? Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso centinaia di articoli di stampa?
6. Qual è adesso il “timing” della procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’ intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di interesse?
7. A che punto è la vicenda della liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007? Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante, cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni detenute dalle aziende autonome stesse?
8. In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?
9. Pur nella diversità delle due situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni? Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale? Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e Sciacca?
10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che, per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle infrastrutture termali?
Pubblicato da Terme di Sciacca a 21:43

I Forum di Acireale e di Sciacca indirizzano una missiva certificata (con PEC) all’Assessore Armao


Pubblichiamo la lettera che i Forum di Acireale e di Sciacca hanno appena inviato all’Assessore Gaetano Armao con posta certificata (PEC) all’indirizzo dipartimento.bilancio@certmail.regione.sicilia.itIl sistema elettronico della Regione Siciliana ha preso in consegna ed accettato la missiva alle ore 18.27 che, a norma di legge, costituisce pertanto un documento regolarmente protocollabile da parte dell’Assessorato all’Economia

All’attenzione dell’Assessore all’Economia

Avv.Gaetano Armao SEDE

Acireale, lì 9 settembre 2012

Gentile Assessore

a nome del “Forum permanente sulle Terme di Acireale” e del “Forum Terme di Sciacca, quo vadis?”, mi permetto di indirizzare all’attenzione della S.V. dieci domande che la società civile delle comunità sente, con viva preoccupazione, di porre a Codesto Assessorato all’Economia, responsabile delle procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca, come da legge regionale 11 del 2010.

A tali domande, saremmo grati, la S.V. potrà rispondere in occasione delle riunioni convocate domani 10 settembre in Assessorato con i Sindaci delle due città, i liquidatori delle società di gestione, i commissari delle aziende autonome, il Ragioniere Generale della Regione e i vertici dell’advisor regionale Sviluppo Italia Sicilia.

Siamo certi di una Sua attenzione alle problematiche e alle criticità richiamate nelle allegate domande.

Cordiali saluti

Prof. Rosario Faraci, Co-coordinatore Forum Terme di Acireale

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DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO

1. Nonostante i reiterati inviti delle amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia” oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di Sciacca?

2. Non è stato mai chiarito perché la Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere, come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di interesse?

3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?

4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità, ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi? Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della Regione?

5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca, dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile? Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso centinaia di articoli di stampa?

6. Qual è adesso il “timing” della procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’ intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di interesse?

7. A che punto è la vicenda della liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007? Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante, cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni detenute dalle aziende autonome stesse?

8. In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?

9. Pur nella diversità delle due situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni? Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale? Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e Sciacca?

10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che, per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle infrastrutture termali?

C’è una concomitanza di impegni. L’Assessore Armao, per favore, non diserti l’importante riunione di domani con i Sindaci di Acireale e di Sciacca


dal sito dell’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Siciliana

Riportiamo la seguente notizia, tratta dal sito ufficiale della Presidenza della Regione. Per lo stesso orario, le ore 10.30 del 10 settembre, è convocata dall’Avv. Armao la riunione con i Sindaci di Acireale e di Sciacca, i liquidatori delle Terme di Acireale e Sciacca (società di gestione ed aziende autonome), il Ragioniere Generale della Regione e i vertici di Sviluppo Italia Sicilia. Auspichiamo che l’Assessore Armao non diserti, affidando ad altri suoi collaboratori, la riunione già programmata da qualche giorno e che, immediatamente dopo la conferenza stampa, presieda il meeting sul termalismo pubblico in Sicilia, anche in considerazione del fatto che i Sindaci Garozzo e Di Paolo si recheranno a Palermo direttamente dalle loro città Acireale e Sciacca, per rispondere alla convocazione assessoriale. 

Appresa la notizia, il Corriere di Sciacca ha pubblicato un articolo dal titolo Il dono dell’ubiquità di Armao (clicca qui)

<<Palermo, 9 set. (SICILIAE) – Domani, lunedi’ 10 settembre, l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, presentera’ ai giornalisti il programma di dismissione degli immobili della Regione. Si tratta di 68 complessi immobiliari tra beni di proprieta’ regionale e beni di Enti e Aziende sottoposti a valorizzazione, distribuiti su tutto il territorio siciliano per un valore di oltre 200 milioni di euro.

La conferenza stampa e’ prevista alle 10,30 nella sala ‘Marzio Tricoli’ dell’assessorato all’Economia, in via Notarbartolo, 17.

fi/ 091700 Set 12 NNNN >>

Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Siciliana

Le dieci domande dei Forum di Acireale e Sciacca all’Assessore Armao


In vista dell’incontro di domani che si terrà a Palermo all’Assessorato all’Economia, i Forum di Acireale e di Sciacca congiuntamente rivolgono le seguenti dieci domande all’Assessore Avv.Gaetano Armao nella speranza che alcune risposte possano essere già fornite nel corso della riunione alla quale parteciperanno, oltre ai Sindaci di Acireale Nino Garozzo e di Sciacca Fabrizio Di Paola, il Ragioniere Generale della Regione, i vertici di Sviluppo Italia Sicilia, i liquidatori delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA e i liquidatori delle aziende autonome delle Terme di Acireale e di Sciacca. Le domande saranno inoltrate in serata all’Assessorato.

DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO

  1. Nonostante i reiterati inviti delle amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia” oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di Sciacca?
  2. Non è stato mai chiarito perché la Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere, come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di interesse?
  3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor  regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?
  4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità, ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi? Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della Regione?
  5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca, dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile? Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso centinaia di articoli di stampa?
  6. Qual è adesso il “timing” della procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’ intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di interesse?
  7. A che punto è la vicenda della liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007? Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante, cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni detenute dalle aziende autonome stesse?
  8.  In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?
  9. Pur nella diversità delle due situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni? Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale? Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX “Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e Sciacca?
  10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che, per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle infrastrutture termali?

Ora o mai più


Alcuni brani della lettera appello dell’8 settembre 2011

 

 

 

Terme: quale futuro a Sciacca?


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

TERME: QUALE FUTURO?

L’articolo su La Sicilia del 06/09/2012 a firma di F. Cardinale.

L’assessore Armao ha convocato il sindaco Di Paola e il commissario straordinario Turriciano. Si discuterà della bozza del bando predisposta dall’advisor per individuare il gestore privato.
E’ arrivata la tanto attesa convocazione da parte dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao per discutere sulla questione delle Terme. L’assessore ha convocato a Palermo, nel suo assessorato, il sindaco Fabrizio Di Paola, il commissario straordinario della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, il commissario liquidatore dell’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, Franco Valenti, il direttore generale di Sviluppo Italia-Sicilia. L’appuntamento è per le ore 10,30 di lunedì prossimo e segue la richiesta fatta partire dal Palazzo di Città dal sindaco Fabrizio Di Paola. La questione termale è stata riportata alla ribalta grazie al nostro giornale che ha pubblicato, in esclusiva, ampi stralci dello studio effettuato dall’advisor Sviluppo Italia-Sicilia depositato lo scorso 9 luglio alla Regione. Studio che tutti sconoscevano, almeno a Sciacca. Un forte sollecito è giunto anche dalla Cgil, Cittadinanzattiva, Tdm, Procuratori dei Cittadini di Sciacca, dall’ex sindaco Mario Turturici, dall’ex presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca, da Cantiere Popolare, dal consigliere comunale Giuseppe Ambrogio. La questione ha grosso rilievo perché questa fase del processo di valorizzazione è assai importante per lo sviluppo economico della città. L’advisor ha effettuato lo studio propedeutico alla stesura del bando di evidenza pubblica per la selezione del provato a cui affidare in gestione le strutture termali. Il comune di Sciacca deve assumere un ruolo di rilievo che consenta di partecipare ai tavoli tecnici in cui si esamineranno i piani industriali man mano proposti. Le Terme di Sciacca sono sorte attraverso un’azionariato popolare. Le Terme hanno un’anima profondamente popolare che non può essere sottovalutata dalla Regione. In buona sostanza, il comune di Sciacca deve assolutamente partecipare a quel processo che traccerà il futuro della risorsa termale. Futuro che coinvolgerà l’intero comprensorio. La partecipazione è indispensabile proprio nel momento delle scelte. Scelte che riguardano il piano di sviluppo delle risorse termali, l’occupazione, il coinvolgimento degli operatori del comprensorio. L’assessore Armao era stato in città un paio di anni fa. Venne per annunciare il varo del bando di selezione dell’advisor. Ma poi calò il silenzio. Il dimissionario presidente della Regione, Raffaele Lombardo, cambiò idea e anziché procedere con il bando per la selezione dell’advisor optò per affidare direttamente l’incarico a Sviluppo Italia-Sicilia. Il processo di privatizzazione è iniziato nel lontano 1999. Da allora fu un inanellarsi di lacci e laccioli burocratici senza fine. Oggi, forse, si è sul punto di dipanare l’aggrovigliata matassa.
Filippo Cardinale

La puntata integrale del programma Confronti su REI Tv dedicata alle Terme


Superare i personalismi per salvare le Terme


Sul quotidiano La Sicilia di oggi 7 settembre alla rubrica dei lettori “Lo dico a La Sicilia”

Chianciano punta sull’eccellenza


dal sito di Federterme

AL VIA ALLE TERME DI CHIANCIANO UN CENTRO D’ECCELLENZA PER LE MALATTIE EPATO-BILIO-PANCREATICHE.

Ultimo aggiornamento Lunedì 03 Settembre 2012 12:13Lunedì 03 Settembre 2012 12:13

 News

E’ stato inaugurato lunedi 3 settembre, presso le terme di Chianciano, il Centro diagnostico di alta specializzazione per le malattie epato-bilio-pancreatiche che punta ad essere una “eccellenza a livello nazionale”. Lo ha annunciato il Presidente di Terme di Chianciano Sirio Bussolotti.
Il Centro (nato dal Protocollo d’intesa per la valorizzazione del ruolo sanitario della struttura termale di Chianciano Terme, sottoscritto dalla Regione Toscana, dalle Università di Siena, Firenze e Pisa, dall’Azienda USL 7 e dalla Provincia di Siena) intende proseguire e rafforzare la tradizione portata avanti negli anni anche con lo slogan “Chianciano fegato sano”.
Gli esami si effettuano solo in un’ora di tempo presso la Direzione sanitaria delle Terme. Il check up valutativo diagnostico consiste in esami emato-chimici, ecografia al fegato e misurazione dell’elastometria del fegato con la nuova tecnologia Fibroscan.
Il referto sarà disponibile il venerdì successivo e sarà redatto e firmato dal professor Ferruccio Bonino, responsabile dell’attività del Centro.
Alle Terme di Chianciano – ha reso noto Bussolotti – sono allo studio altri due Centri d’eccellenza, uno diagnostico preventivo e terapeutico dei disturbi metabolici e funzionali; un altro per la prevenzione del rischio cardio-vascolare globale.

Dialogo con la Regione per dare un futuro alle Terme


Una nota del Forum sul quotidiano La Sicilia del 5 settembre 2012, nella pagina della rubrica dei lettori “Lo dico a La Sicilia”

Terme di Acireale off-limits. In prima pagina sul Corriere della Sera on line.


dal sito del Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera del 3 settembre 2012

REPORT

Terme di Acireale off-limits: strutture fuori uso da 2 mesi

I cittadini protestano contro il rischio di una svendita. La Regione pensa infatti di coinvolgere i privati

 

ph. Forum Permanenteph. Forum Permanente

ACIREALE – Sono ancora off-limits le Terme di Acireale, da sempre fiore all’occhiello del turismo e del termalismo siciliano: da mesi le strutture sono fuori uso, le porte sbarrate, i saloni vuoti. Sono state bocciate pure dall’advisor nominato dalla Regione per venderle e privatizzarle: i dodici consulenti di «Sviluppo Italia-Sicilia», infatti, hanno salvato solamente le due piscine. Tutto il resto è sfacelo: un disastro sia dal punto di vista gestionale che patrimoniale, per non parlare degli hotel che, secondo il report, sono sovraclassificati rispetto alle potenzialità. La vendita ad un privato, perciò, secondo l’advisor è possibile solamente a condizione di garantire massima libertà a chi decide di investirci. Il report è stato necessario per emanare il bando, e lo studio di fattibilità è stato già consegnato alla Regione.

PROTESTE – Per molti lo stato di impasse in cui si trovano le Terme è inaccettabile, e si moltiplicano le proteste da parte dei cittadini per la chiusura di una struttura importante per il territorio, e contro il rischio di una svendita. Proteste che si uniscono a quelle di Sciacca, dove il sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto un incontro urgente alla Regione.

SUL WEB – Grazie ad internet, i cittadini aderenti a 24 associazioni ed al Lions Club si fanno sentire: da più di un anno è online il «Forum Permanente sulle Terme di Acireale» (https://termediacireale.wordpress.com/) aggiornato sulle ultime novità anche via Facebook, Twitter e LinkedIn. «Sviluppo Italia Sicilia – spiega online il coordinatore del Forum Rosario Faraci – ha rinunciato, in fase di studio, ad ascoltare le “business communities” di Acireale e Sciacca e, secondo me, ha commesso un grave errore perché si è privata del contributo propositivo che imprenditori, classe politica e una parte della società civile avrebbero potuto dare nella definizione del format di “centro termale” che si intende proporre ai privati. Adesso, però, il treno dell’interlocuzione con la Regione non si può più perdere. Il rischio che non si privatizzi nulla, si privatizzi solo in parte e male o che arrivino privati i quali nulla hanno a che vedere con la storia e le vocazione dei territori è assai elevato. Come pure, il rischio che tutto rimanga com’è incombe minaccioso, specie in un momento di vuoto della classe politica». Sul Forum, inoltre, c’è anche la segnalazione del sito web dell’Hotel delle Terme: l’albergo è chiuso, ma il sito internet (http://www.hoteldelleterme.net/) è ancora in funzione.

LA BATTAGLIA DEL SINDACO – Di «chiusura inaccettabile» parla il sindaco di Acireale Nino Garozzo, che risponde alle proteste dei cittadini citando i suoi interventi sulla «mancata attivazione del bando per l’affidamento della gestione, secondo un percorso di legge in vigore ma mai attuato, e sulla chiusura dell’Hotel Excelsior Palace Terme». Per il primo cittadino «non abbiamo avvertito una forte presa di coscienza su tale stato di cose» e «recentemente, siamo stati gli unici a segnalare la chiusura del Parco delle Terme e che si sia dovuto adire al giudice perché ne fosse ordinata la riapertura, in quanto chiusura non giustificato. Tutto questo fa forse parte di un disegno per una speculazione immobiliare che sembri a prezzi stracciati i bracci operativi delle Terme? Perché altrimenti non si spiegherebbe il silenzio dell’Amministrazione regionale alle domande e ai percorsi proposti dal sindaco della città, ritenuti fattibili, silenzi reiterati dell’Amministrazione Regionale e dell’Amministrazione delle Terme (in liquidazione) anche dopo le sollecitazioni della Prefettura a cui ci eravamo rivolti per un intervento».

LAVORI – Eppure, le Terme sono state risistemate da poco con lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, conclusi a dicembre. Interventi strutturali che, ad esempio, hanno interessato la messa in funzione del riscaldamento dell’acqua sulfurea, e il cambio di pavimenti e tubature.

Fonte Italpress03 settembre 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riprendono con regolarità le pubblicazioni del Forum delle Terme di Sciacca


Clicca qui per la home page del sito del Forum

Su Confronti ancora due repliche della trasmissione sulle Terme


Andranno in onda domani lunedì (alle ore 22.40) e dopodomani martedì (alle ore 7.30) le repliche della puntata del programma politico “Confronti” dedicata alle Terme e andata in onda la prima volta mercoledì 29 agosto. In studio, con il giornalista Salvo Cutuli, il co-coordinatore del Forum Rosario Faraci.  REI TV è visibile sui canali 89 e 622 del digitale terrestre.

Il Forum a Confronti


E’ andata in onda oggi alle 15.05 la puntata del programma politico “Confronti” interamente dedicata alle Terme di Acireale con l’intervista del giornalista Salvo Cutuli al Coordinatore del Forum il prof. Rosario Faraci. Diversi gli argomenti affrontati e discussi in tv: gli esiti dello studio di Sviluppo Italia Sicilia, la posizione del Consiglio comunale di Acireale, l’invito ai candidati alla Regione a studiare le carte, la gestione approssimativa della vicenda Excelsior Palace, il futuro del termalismo in Sicilia e il nesso tra Terme e turismo ad Acireale e tanti altri argomenti ancora.

Repliche della puntata sono programmate per giovedì 30 agosto alle ore 22.40, venerdì 31 agosto alle ore 15.05, sabato 1 settembre alle ore 22.40, domenica 2 settembre alle ore 00.30, lunedi’ 3 settembre alle ore 22.40 e martedì 4 settembre alle ore 7.30. Rei TV è visibile sui canali 89 e 622 del digitale terrestre.

 

Ad Acireale non esiste più l’alta stagione del turismo


In basso la foto scattata oggi 24 agosto, intorno alle 13.30, in via delle Terme numero civico 103, che ha ospitato fino a dicembre scorso l’Excelsior Palace Terme, di proprietà delle Terme di Acireale SpA. Siamo in alta stagione, la stagione del turismo così importante per una città a vocazione turistica qual è Acireale, e l’albergo non è funzionante.  La vicenda è nota a tutti. Dopo gli inutili tentativi di mediazione e il successivo sfratto dei gestori morosi, gli imprenditori Fesco e Zappalà, l’albergo da fine anno scorso è rimasto chiuso e inattivo. Sviluppo Italia Sicilia, nella sua relazione esitata alla Regione, ha evidenziato i rischi cui va incontro la struttura in caso di prolungata inattività. Goffi e molto approssimativi sono risultati i recenti sforzi di riavviare l’albergo con una gestione diversa, magari affidata ai lavoratori. Una ipotesi onorevole e suggestiva in teoria, ma non percorribile nella pratica perchè sono  necessari autorizzazioni, capitali freschi ed interventi di manutenzione che nè la Regione proprietaria nè le Terme concessionarie nè i lavoratori possono ottenere ed effettuare con rapidità. E così, ad Acireale, si perde un altro pezzo dell’offerta turistica, dopo la chiusura della Perla Jonica e dell’Hotel delle Terme.

Indecoroso vedere immagini come queste. I liquidatori forniscano al più presto una risposta


Pubblichiamo alcune foto che sono state da noi scattate oggi 21 agosto, intorno alle 10.00, dinanzi all’ingresso sud delle Terme di Santa Venera, all’altezza della SS114 poco oltre l’incrocio con la frazione di Santa Caterina, e naturalmente a poca distanza dall’Hotel delle Terme, ormai chiuso da moltissimo tempo. Le immagini non hanno bisogno di commenti. Si commentano da sole. Qualunque siano le ragioni che hanno portato ad una decisione del genere, e pur comprendendo le criticità connesse all’attuale processo di liquidazione in liquidazione, è indecoroso per cittadini, residenti, eventuali turisti e visitatori di passaggio, trovare chiuso e, per giunta con tanto di catenaccio, il cancello che porta alle Terme di Santa Venera e all’annesso Parco. Sarebbe auspicabile che i liquidatori, la dott.ssa Ferro e il dott. Battaglia, fornissero al più presto una motivata risposta (Rosario Faraci, Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale)

 

Terme di Acireale in totale stato di abbandono. Alcune foto shock di un lettore del Forum


V.C., un giovane studente universitario di Acireale che segue con interesse, come moltissimi altri acesi, l’evoluzione del dibattito cittadino sul termalismo promosso dal Forum ci ha inviato le seguenti foto, che di seguito pubblichiamo, accompagnate da queste brevi note. A titolo di cronaca, la mail ricevuta è del 3 agosto scorso

Ringraziamo V.C. per la preziosa segnalazione che impreziosisce ancor di più il lavoro del Forum, ormai ininterrottamente attivo da oltre quattordici mesi. Un lavoro di informazione, di analisi, documentazione, proposizione di idee e soprattutto di stimolo al dibattito.

—-

Gentile Prof. Faraci

Oggi, passando lungo la SS114 all’altezza di S.Caterina, ho notato il portone della villa delle terme di Acireale aperto.

Così ho deciso di entrare e fare una passeggiata.

Visto il suo impegno a favore del rilancio di questa struttura, ritengo sia doveroso, e spero anche rilevante per la sua attività, documentarle quanto segue.
Alcune porte/ingressi dell’ Albergo delle terme (chiuso da tempo), si presentavano distrutti.
Ciò che più mi ha impressionato, tuttavia, è stato vedere dei materassi all’interno di una stanza alla quale si poteva accedere tramite una finestra sfondata. Sarà occupata da qualcuno ? 
Come lei saprà, la custodia e il mantenimento dei beni oggetto di liquidazione rappresenta uno dei compiti del liquidatore, e nel caso specifico delle Terme di Acireale, i liquidatori sono ben due.
Sicuramente entrambi saranno a conoscenza di tutto e avranno adeguatamente relazionato sul problema, io però ho deciso di inviarle comunque alcuni scatti di quanto sopra descritto.

Nella speranza di averle fornito informazioni significative per lo svolgimento della sua attività, Saluti,

V.C.

Ancora qualche giorno per il sondaggio del Forum. Quale interlocutore scegliere per parlare con la Regione?

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Il Forum compie oggi 14 mesi

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Costituito il primo giugno del 2011, promosso dal Lions Club di Acireale, partecipato da ventiquattro associazioni e gruppi di impegno, di cui due (Corriere di Sciacca e associazione L’Altra Sciacca) fuori dal territorio, il Forum permanente sulle Terme di Acireale compie oggi quattordici mesi di attività svolta continuamente ed ininterrottamente per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la classe politica e l’amministrazione regionale, studiare ed analizzare il comparto del termalismo in Sicilia, con un occhio rivolto al mercato nazionale e agli scenari internazionali. Nel corso di quattordici mesi si sono alternati ben tre Presidenti del Lions Club (Salvatore Leonardi, Citty Maugeri Grasso e il neo presidente per l’anno sociale 2012-2013 Rosario Musumeci) ognuno dei quali ha confermato e continuato l’impegno del sodalizio acese sulla vicenda delle Terme; due Presidenti del Consiglio Comunale, il compianto Pietro Filetti e l’attuale Presidente Toruccio Di Maria, con i quali il Forum ha mantenuto costantemente l’interlocuzione istituzionale, ultimamente ravvivata dalla partecipazione all’audizione in seno alla VI Commissione consiliare permanente; due Dirigenti alla guida della Ragioneria Generale della Regione, il dott. Enzo Emmanuele e il prof. Biagio Bossone, da cui formalmente dipendono le vicende del termalismo attraverso il Dipartimento Bilancio e Tesoro dell’Assessorato all’Economia; due Presidenti di Sviluppo Italia Sicilia, l’advisor della Regione per la privatizzazione delle Terme, e precisamente: l’ambasciatore Umberto Vattani e la dottoressa Cleo Li Calzi; e così via. Rimane invece immutato l’impegno del Forum, il cui modello di impegno civile e sociale per la causa del termalismo è stato replicato con successo anche a Sciacca, sulla strada del rilancio delle Terme. Un rilancio che, si chiede da mesi, possa avvenire, pur consapevoli delle difficoltà finanziarie in cui versa il bilancio della Regione, attraverso una più ampia e condivisa collaborazione fra Regione Siciliana e Comune di Acireale, ciascuno nel rispetto delle proprie prerogative istituzionali. Alla prima si chiede di farsi carico, se esiste, di una chiara strategia di uscita dalla gestione delle Terme e di promuovere, risolvendo tutti i nodi critici attualmente gravanti sulla liquidazione, più puntuali e trasparenti procedure per affidare la gestione degli stabilimenti ai privati, nel rispetto di una ben precisa ed inequivocabile politica regionale sul termalismo, eventualmente stabilita per legge. Al secondo, cioè il Comune, si chiede di avviare in città un dibattito sul futuro modello di sviluppo economico del territorio all’interno del quale posizionare, e conseguentemente vincolare anche urbanisticamente, il contributo che le Terme possono dare all’economia, anche turistica, della città. L’impegno del Forum continua; la Speranza di un rilancio del termalismo cittadino è sempre l’ultima a morire!

Il sondaggio del Forum. A chi assegnare il ruolo di interlocutore con la Regione?


Lo studio del Prof. Ferrara pubblicato dall’Accademia Zelantea


Clicca qui per la pagina pubblicata nell’apposita Sezione Storia del nostro sito.

Sviluppo Italia Sicilia: non è percorribile la privatizzazione delle Terme di Acireale mediante gara ad evidenza pubblica


Abbiamo appreso da un deputato regionale, ed è stato confermato da un comunicato stampa del PD di Acireale al settimanale I Vespri che nel numero 29 di sabato dedicherà un ampio speciale alla notizia, che Sviluppo Italia Sicilia ha ultimato la “due diligence” sulle Terme di Acireale e di Sciacca, completando le valutazioni di tipo tecnico, economico-finanziario, patrimoniale e giuridico preliminari alla redazione del bando di gara internazionale per la privatizzazione dei due complessi termali. Secondo l’advisor, ad Acireale non sussisterebbero i margini per procedere all’affidamento della gestione ai privati attraverso una gara internazionale ad evidenza pubblica, perché l’attuale situazione non è compatibile con gli standard previsti da tale modalità di privatizzazione. Il Report è già stato consegnato all’Assessorato all’Economia e i tecnici lo stanno esaminando attentamente.

Alla luce della notizia, in attesa di conferme ufficiali da parte degli uffici competenti all’Assessorato all’Economia, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, promosso dal Lions, confermando quanto sostiene ormai da quattordici mesi,  ribadisce che ora più che mai è necessaria la via del dialogo, non quella del muro contro muro tra la comunità di Acireale e gli uffici regionali. Solo la via del dialogo consentirebbe alla Regione e ai suoi consulenti di conoscere più da vicino come la città di Acireale vede il proprio futuro sviluppo turistico e di comprendere per quali motivi rinunciare alle Terme, funzionanti come stabilimenti di medicina termale e di termalismo del benessere, costituirebbe un grave nocumento all’intera comunità di Acireale. Dall’altro lato, anche amministratori e politici di Acireale, nel confronto con la Regione, avrebbero modo di capire che la situazione è pervenuta ad un tale livello di gravità per cui non è possibile più indugiare, rendendosi necessario “blindare” l’area termale all’interno degli strumenti di programmazione urbanistica cittadina per arrestare, sul nascere, possibili tentazioni di speculazione, e rendendo più attrattiva l’area stessa per i potenziali investitori privati interessati a proseguire sulla strada del termalismo.

Ancora aperto il sondaggio del Forum sulla vicenda Terme


Un sondaggio sulla vicenda delle Terme di Acireale

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Restano poche ore alla fine del bando

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L’articolo tratto dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Mancano poche ore al 09/07/2012. Non è la data per la fine del mondo prevista da civiltà antiche, ma piuttosto il termine ultimo di Sviluppo Italia Sicilia per presentare il bando per l’affidamento della gestione delle nostre Terme a privati.
La data è stata svelata in un articolo di Tony Zermo su La Sicilia del 28.03.12 che, riproponiamo di seguito, in quanto unica fonte informativa più o meno ufficiosa: quando non si hanno notizie ufficiali dalle Istituzioni si rimedia con le indiscrezioni.
Il nostro sindaco Di Paola ha già espresso difficoltà di comunicazione con il Governo Regionale ostinatamente silente; ciò nonostante si spera che Sciacca riesca a conoscere i dettagli del bando, dal quale deriva direttamente il futuro delle Terme, prima della sua pubblicazione ufficiale.

La Sicilia – Terme regionali, il bando entro il 09 luglio

Il sito del Forum visitato da ogni parte del mondo


Disponibili le statistiche d’accesso alle pagine del nostro sito. Dal 25 febbraio ad oggi, le visite sono state quasi 7.000. Oltre all’Italia che ovviamente fa la parte del leone (6.816), accedono al nostro sito utenti da ogni parte del mondo, iniziando da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda e Spagna. Confortati da tali statistiche, presto sarà attivata una sezione del sito in lingua Inglese.

Nazione Visualizzazioni
Italy FlagItaly 6.816
United States FlagUnited States 41
United Kingdom FlagUnited Kingdom 39
France FlagFrance 23
Germany FlagGermany 15
Netherlands FlagNetherlands 11
Spain FlagSpain 10
Belgium FlagBelgium 9
Switzerland FlagSwitzerland 8
Russian Federation FlagRussian Federation 6
Brazil FlagBrazil 5
United Arab Emirates FlagUnited Arab Emirates 5
Iceland FlagIceland 4
Indonesia FlagIndonesia 3
Romania FlagRomania 3
Nigeria FlagNigeria 2
Malta FlagMalta 2
Morocco FlagMorocco 2
Estonia FlagEstonia 2
Turkey FlagTurkey 2
Mexico FlagMexico 2
Thailand FlagThailand 2
Denmark FlagDenmark 2
Iraq FlagIraq 1
Ukraine FlagUkraine 1
Moldova, Republic of FlagMoldova 1
Malaysia FlagMalaysia 1
Australia FlagAustralia 1
Canada FlagCanada 1
Austria FlagAustria 1
Holy See (Vatican City State) FlagVatican City 1

Terme, l’ora del rilancio

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L’articolo di Antonio Carreca su La Sicilia del 5 giugno 2012

Il sito del Forum consultato prevalentemente per approfondimento su tematiche tecniche

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Ad un anno dalla sua attivazione, coincidente con la costituzione del Forum permanente sulle Terme, il sito http://www.termediacireale.it è diventato un punto di riferimento non soltanto per aggiornare la rassegna stampa di articoli e notizie apparsi sulla stampa, ma anche per approfondire specifiche tematiche tecniche che, proprio per la loro specificità, sfuggono sovente al grande pubblico.

Di seguito è pubblicata una snapshot sulle pagine più consultate dai visitatori del sito.

Tra le sezioni più visitate: Gestione Terme e Documenti e Studi. Molto consultata anche la rassegna stampa degli articoli pubblicati fino al 2011. Le pagine dedicate al Progetto di recupero e alla Relazione di Analisi delle Terme di Saturnia (cioè la consulenza effettuata anni fa per conto dell’azienda autonoma delle Terme) nonchè al Piano Industriale predisposto dal consiglio di amministrazione di Angiolucci sono fra le più cliccate, insieme alla pagina dedicata agli interventi del Prof. Rosario Faraci, uno dei due Coordinatori del Forum. Molto visitata pure la pagina che spiega origini, funzioni e componenti del Forum, all’interno della quale c’è un richiamo alla lettera Terme di Acireale – Ora o mai più inviata dal Forum al governo regionale nel settembre del 2011.

L’incontro di oggi in VI Commissione Consiliare permanente: il comunicato stampa ufficiale

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Il comunicato stampa dell’incontro audizione svoltosi oggi in 6^ Commissione Consiliare permanente (01.06.2012 – Incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.)

Un quadro sinottico della situazione

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Buon Compleanno Forum

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Oggi il Forum compie un anno dalla sua costituzione. Per l’occasione alle 10.00 sarà ricevuto dalla VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale, ove si terrà un’audizione dei due Coordinatori.

Era il 1 giugno dello scorso anno, quando con il Past President del Lions Club di Acireale Salvatore Leonardi e l’attuale Presidente Citty Maugeri Grasso, ci ritrovammo nello studio di Mario Scandura, in un caldo pomeriggio di inizio estate, per dare il via all’esperienza del Forum permanente sulle Terme di Acireale. Nessuno statuto, nessun regolamento, nessuna formalità. Il Forum non è nata come associazione, ma all’interno di un’associazione già esistente, un club service da sempre attivo sulle questioni più importanti riguardanti la città: dal decoro urbano alla ripavimentazione di Piazza Duomo, dalla variante di Capomulini inerente la SS114 alla limonicoltura, tanto per citarne alcune.

Il Forum, sulla cui attivazione si era già favorevolmente espresso il consiglio direttivo del Lions, nasceva dall’impegno pubblicamente assunto a conclusione della conferenza del 9 aprile dello stesso anno, in cui ad Acireale erano convenuti esperti e consulenti di termalismo nonché amministratori pubblici e privati, alla presenza di Federterme e della prof.ssa Mirella Migliaccio dell’Università del Sannio di Benevento. Qualche giorno dopo, tenendo fede ad una promessa fatta durante quel convegno, fu consegnato un breve promemoria alle istituzioni regionali, contenente una sintesi dei lavori svolti, dell’interessante dibattito sviluppatosi e delle proposte emerse. La nota fu consegnata “brevi manu” all’on.Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio, la stessa in cui qualche giorno prima del convegno venne favorita un’audizione del Comitato Civico Terme di Acireale, costituitosi in città a fine dicembre del 2010 su iniziativa di diversi esponenti del PD ed alcuni rappresentanti della società civile;  ed inoltre alla dott.ssa Maria Filippa Palagonia, la dirigente del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni al Dipartimento Bilancio e Tesoro della Regione Siciliana, da cui dipendono le attività di monitoraggio e controllo dei liquidatori delle Terme di Acireale SpA e di predisposizione delle operazioni di privatizzazione che tuttora viene costantemente informata sulle iniziative del Forum.

Dopo quel convegno, ci si rese conto che la questione delle Terme di Acireale andava monitorata più attentamente. Occorreva un presidio stabile di informazione, documentazione e di analisi sia per tenere costantemente aggiornata l’opinione pubblica sia per supportare le istituzioni nel difficile compito di ricostruire un quadro informativo molto frammentato e nello stesso tempo complesso, propedeutico alla programmazione e gestione delle due procedure di liquidazione e privatizzazione, definite dalla legge regionale n.11 del 12/5/2010. Allo stesso tempo, attraverso il Forum si intendeva favorire un coordinamento orizzontale fra movimenti, gruppi di impegno e associazioni che sul territorio avessero un interesse a vivificare il dibattito sul termalismo ad Acireale. Abbiamo lavorato fin dall’inizio in questa direzione e, a distanza di un anno, possiamo dire che il Forum è sicuramente una delle più belle esperienze di “think tank”, un laboratorio di iniziative sociali concretizzatosi nel territorio di Acireale negli ultimi anni.

Fin dai primi giorni di vita del Forum c’è stata una significativa adesione di testate giornalistiche, gruppi di impegno, associazioni e movimenti, alcuni anche a carattere regionale e provinciale. Ha aderito il Comitato Civico Terme di Acireale, cui va riconosciuto il merito di aver riportato per primo all’attenzione dell’opinione pubblica acese la vicenda delle Terme. Hanno aderito diversi club services. Ha aderito la Consulta Giovanile, a sua volta rappresentativa di altre associazioni, alcune delle quali già presenti in seno al Forum. Il fronte si è via via allargato fino ad arrivare a Sciacca, l’altra città accomunata ad Acireale nella medesima sorte di liquidazione degli stabilimenti termali. Hanno aderito prima il Corriere di Sciacca e poi l’associazione Altra Sciacca che dall’inizio dell’anno hanno dato vita al Forum sulle Terme di Sciacca, ripetendo in quel territorio il modello sperimentato dall’estate scorsa ad Acireale.

In questi mesi, al di là della scansione temporale di vicende, talora assai controverse, che evidenziano la difficoltà dell’amministrazione regionale di presidiare interamente ed efficacemente l’intero processo di liquidazione in atto e quello appena avviato di privatizzazione, il Forum ha seguito costantemente tutti gli eventi, si è fatto promotore di numerosi articoli di stampa ed interventi televisivi, resi possibili da un forte e rinnovato interessato dei mass media sulla vicenda; ha promosso incontri pubblici, come la prima riunione operativa di fine settembre 2011; ha scritto lettere alle istituzioni locali e alla stessa amministrazione regionale per sensibilizzare la politica, nella diversità di prerogative e competenze degli enti, ad un maggior intervento sulla vicenda delle Terme; ha raccolto documenti, studi, proposte, idee che sono custoditi all’interno del sito www.termediacireale.it che, ad oggi con 23.100 visualizzazioni uniche, è diventato un affidabile presidio di informazione, insieme alle pagine e ai profili attivati su Facebook, Twitter e Linkedin capaci di moltiplicare l’interesse sul tema di nuovi utenti provenienti dal mondo dei social network.

Abbiamo assistito ad un interesse sempre più vivo delle istituzioni locali e di molti esponenti politici delle amministrazioni locali. Superate le prime comprensibili diffidenze verso un soggetto “diverso” nato all’interno del movimentismo cittadino, il Forum, che non è e non potrà mai essere soggetto politico, ma rete di coordinamento fra associazioni, movimento d’opinione, presidio di informazione e documentazione, e dunque “think tank”, ha potuto dialogare con istituzioni, parlamentari, consiglieri ed amministratori locali e provinciali. Il nostro più affettuoso ricordo va alla figura dell’Avvocato Pietro Filetti, prematuramente scomparso agli inizi di febbraio, che da Presidente del Consiglio Comunale manifestò grande interesse e forte vicinanza alla causa del Forum, facendosi promotore di iniziative di sensibilizzazione della giunta, del Consiglio comunale e dell’amministrazione regionale. Dopo la scomparsa di Pietro Filetti, il dialogo con le istituzioni locali onestamente si è un po’ raffreddato.

Oggi, in audizione alla VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico ove saremo ricevuti dal Presidente Antonio Riolo, dai componenti consiglieri comunali, alla presenza (annunciata) del Vice Sindaco Mario Pavone e del Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, proveremo a ripartire da dove ci siamo lasciati, chiedendo alla Commissione che si faccia carico di istruire o promuovere almeno tre iniziative.

La prima iniziativa è la richiesta, da rinnovare al Presidente della Regione e all’Assessore all’Economia, di costituire un tavolo di confronto permanente fra Comune e Regione, così come lo stesso Avv. Filetti aveva chiesto agli inizi di gennaio di quest’anno, il Sindaco di Acireale aveva  sollecitato a luglio del 2011 e, ancor prima, il Consiglio Comunale di Acireale all’unanimità aveva auspicato nel documento approvato il 1 febbraio dello scorso anno. Quel tavolo è importante, perché rappresenta l’unico momento, in una logica di inclusività dei processi decisionali pubblici, in cui poter essere informati delle scelte e delle iniziative assunte o programmate dall’amministrazione regionale. Quel tavolo potrebbe rappresentare il contesto più adeguato e sereno nel quale maturare alcune proposte che interessano alla collettività acese.

La seconda iniziativa è richiedere all’advisor Sviluppo Italia Sicilia, incaricato dalla Regione di redigere il bando sulla privatizzazione degli stabilimenti, notizie ed informazioni sulle modalità e, ove possibile, sui contenuti del lavoro fin adesso svolto. Bisogna fare presto, prima che Sviluppo Italia Sicilia completi il proprio lavoro entro il 9 luglio (come annunciato dall’Assessore alla stampa) ed esiti le prime proposte di redazione del bando attraverso cui, con procedura ad evidenza pubblica, sarà selezionato il privato interessato alla gestione degli stabilimenti termali e degli altri beni del patrimonio delle Terme. Nel bando per la selezione dell’advisor, in precedenza proposto dall’Assessore Armao alla Presidenza della Regione e mai approvato, si prevedeva che l’advisor svolgesse una parte del lavoro, confrontandosi con le forze economiche, produttive e sociali del territorio su cui insistono le Terme, in un’ottica di coinvolgimento della comunità locale nelle principali scelte riguardanti il proprio futuro modello di sviluppo economico. Lo stesso percorso, sarà chiesto al Consiglio comunale di sollecitarlo a Sviluppo Italia Sicilia, è opportuno che venga seguito a maggior ragione adesso che l’advisor è di fiducia dell’amministrazione regionale, trattandosi di una propria partecipata. E’ ragionevole pensare ad un’apertura di Sviluppo Italia Sicilia alle proposte che verranno dalla comunità di Acireale, in modo da rendere più armonioso il progetto regionale di sviluppo del termalismo con le aspettative di un territorio che ha una sua storia e una sua identità che potrebbero essere alterate da una diversa destinazione d’uso del patrimonio termale. Sciacca, per iniziativa del nuovo Sindaco Fabrizio Di Paola, si è già mossa in questa direzione.

La terza iniziativa, pur avendo valore simbolico, ha una valenza straordinaria in prospettiva, pensando alla città di Acireale dei prossimi decenni. Chiederemo alla VI Commissione consiliare che proponga al Consiglio la creazione di una fondazione pubblica culturale, o il sostegno diretto ad un progetto culturale di matrice pubblica, che assicuri il recupero, la valorizzazione, e la promozione a fini turistici dell’inestimabile patrimonio di informazioni, studi, documenti, opere  a contenuto artistico, musicale, fotografico, giornalistico e cinematografico che costituiscono la memoria storica di ciò che sono state le Terme per Acireale fino ad un recente passato e che, indubbiamente, hanno concorso a definire, non solo nell’immaginario collettivo, l’identità di Acireale come città turistica, culturale e rinomata stazione di cure termali. Dare vita ad una fondazione pubblica o sostenere direttamente un progetto culturale del genere rappresenterebbe un importante tributo di civiltà e un significativo dono a beneficio delle generazioni più giovani, anche per far capire loro che, mentre oggi si parla di termalismo del benessere quale nuova frontiera di sviluppo del settore, c’era già stato qualcuno, nel lontano 1873, che aveva intuito la straordinaria importanza di rendere sinergiche fra loro il valore terapeutico delle acque, l’importanza curativa di talune prestazione, il valore esperienziale del soggiorno termale e la suggestività culturale e paesaggistica di uno dei più bei territori di tutta la Sicilia Orientale.

Il Forum proseguirà e vivificherà il proprio impegno, anche dopo aver soffiato su questa “prima candelina” celebrativa del primo anno di attività. Ci piacerebbe vedere uno scatto d’orgoglio di tutta la città e del territorio circostante, interessata realmente, e non solo a parole, a preservare e valorizzare un bene importante del proprio patrimonio storico, monumentale, turistico e sanitario. Ci piacerebbe assistere ad una presa di coscienza collettiva sul fatto che, al di là delle normali vicende e turnazioni politiche, le Terme interessano a tutta la città e che il futuro gestore privato, esercitando l’attività di impresa secondo le indicazioni che darà l’amministrazione regionale, sappia ripartire dalla storia e dal valore di questo importante bene. Ci piacerebbe ancora immaginare che le Terme non sono un ricordo del passato, ma sono una realtà esistente magari un po’ penalizzata allo stato attuale ma che, opportunamente valorizzata con interventi finanziari e strutturali di chi ne avrà la competenza a gestirla, potrà costituire un elemento importante della strategia di offerta turistica della città di Acireale.

Noi crediamo che tutto ciò sia possibile e non che sia un’utopia. Ma abbiamo necessità che il fronte di mobilitazione collettiva sia il più ampio possibile. Noi continueremo umilmente ad alimentare il lavoro di studio, analisi, documentazione ed informazioni anche per qualificare ulteriormente l’impegno di chi, in politica, nelle istituzioni, nella società civile, vorrà spendersi realmente a favore delle Terme.

Buon compleanno Forum permanente sulle Terme di Acireale!

Prof. Rosario Faraci,  Co-Coordinatore Forum permanente sulle Terme di Acireale  

Il primo anno di attività del Forum: una tabella sinottica delle principali attività svolte


Audizione alla VI Commissione Consiliare e rapporti del Forum con il Consiglio Comunale di Acireale


Venerdì 1 giugno, in occasione del primo anniversario dalla sua costituzione, il Forum permanente sulle Terme di Acireale sarà ricevuto da Antonio Riolo,  Presidente, e da tutti i componenti della VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico della città di Acireale. La Commissione svolge un importante ruolo di istruttoria delle questioni che si possono portare all’attenzione del Consiglio e dell’Amministrazione comunale e, considerate le sue competenze in materia economica, è anche un luogo dove è favorito il confronto fra l’istituzione cittadina e le forze economiche, produttive e sociali del territorio.

Il Forum, ovviamente, interverrà quale espressione di un libero movimento di informazione, di opinione e di sensibilizzazione sul termalismo che, promosso dal Lions Club di Acireale, si è spontaneamente costituito sul territorio, a partire dal giugno dello scorso anno. Ad oggi fanno parte del Forum, oltre al Lions, ventiquattro fra associazioni, movimenti e gruppi di impegno: AKIS Il Giornale del Territorio delle Aci – Cine Foto Club “Galatea” – Premio “Aci e Galatea” – La Voce dell’Jonio – Consorzio albergatori acesi – L’Eco delle Aci – I Vespri – Serra Club Acireale – Comitato civico Terme di Acireale – Federalberghi Catania – Federalberghi Sicilia – Unione Artigiani Acesi – Adocec – Rotaract Club – Galatea Editrice – Consulta giovanile di Acireale – Ascom Acicatena – ConfCommercio Catania – Acireale Bed & Breakfast – Rotary Club – Associazione Geometri Acesi – Kiwanis Club Acireale – Il Corriere di Sciacca – L’Altra Sciacca.

Non è la prima volta che il Forum si confronta con il civico consesso. Il 9 dicembre scorso, infatti, i coordinatori del Forum intervennero ad una riunione, indetta dal Presidente del Consiglio Comunale Avvocato Pietro Filetti, alla quale parteciparono i capigruppo consiliari. In quella sede, a partire dal documento unitario votato dal Consiglio il 1 febbraio 2011, furono discusse alcune possibili linee d’intervento a tutela dell’imprescindibile prerogativa istituzionale di un Consiglio comunale di esercitare una funzione di monitoraggio e di controllo su tutti gli atti, anche di altri rami dell’amministrazione, che interessano la città. In questo caso, come è noto, esiste una competenza dell’amministrazione regionale di intervenire direttamente sulle Terme, in relazione ai due procedimenti di liquidazione e di privatizzazione tuttora in atto sulle aziende da essa partecipate.

L’ordine del giorno, votato all’unanimità dal civico consesso il 1 febbraio 2011, è riprodotto di seguito. Costituisce sicuramente il più importante fra i documenti finora approvati dal Consiglio comunale di Acireale. E’ dai contenuti di questo documento, secondo il Forum, che bisogna ripartire per vivificare le attività che Consiglio, da un lato, e Amministrazione comunale, dall’altro, possono esercitare in materia di termalismo. In particolare, il Forum chiede da tempo che la città di Acireale rivendichi con forza la giusta e legittima aspettativa di vedersi riconosciuto, in sede regionale, un tavolo di confronto permanente all’interno del quale assicurare, da parte della Regione Siciliana, una corretta informativa su tutti gli atti compiuti e in divenire; nonchè favorire il più ampio momento di confronto con i rappresentanti istituzionali della città in merito a possibili soluzioni alla crisi in atto dello stabilimento termale. Fino adesso, non risulta che la città sia stata formalmente coinvolta nelle principali decisioni che l’Amministrazione regionale ha inteso adottare-

C’è stato un solo momento istituzionale di confronto fra la Regione Siciliana e le forze economiche, sociali e produttive di Acireale, in occasione dell’audizione del Comitato Civico Terme di Acireale in seno alla Commissione Bilancio. Tale incontro avvenne il 7 aprile del 2011. In precedenza, il Consiglio comunale aveva favorito un’audizione in aula del liquidatore della società Terme di Acireale SpA Margherita Ferro. Successivamente c’è stato soltanto un carteggio fra la Regione e la città di Acireale, con una missiva indirizzata dal Sindaco (nell’estate del 2011) e un’altra, l’ultima in ordine di tempo, inviata dall’avvocato Pietro Filetti agli inizi di gennaio di quest’anno. A settembre, il Forum – con la lettera dal titolo “Terme di Acireale – Ora o mai più” – si era ugualmente rivolto sia al Presidente della Regione che all’Assessore all’Economia, ma a quella missiva non v’è stata mai alcuna risposta.

Ecco il testo dell’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio di Acireale il 1 febbraio del 2011

Il flop delle Terme di Recoaro raccontato dal Forum di Sciacca


La storia delle terme vicentine, note sin dal 1600, sembra ripercorrere le tristemente note tappe delle terme di Sciacca. Purtroppo, una gestione pubblica, affidata quasi esclusivamente a personalità indicate dalla politica e quasi mai a personalità competenti, in grado di valorizzare le risorse termali e con uno spiccato istinto manageriale votato agli utili, fa sì che la gestione pubblica finisce per essere fallimentare. Gestione pubblica, che non solo mina l’attività delle Terme presenti sul territorio e grava rovinosamente sul bilancio, ma che preoccupa anche tutte quelle attività che ruotano attorno alle presenze turistiche. Ciò che è interessante sottolineare è la volontà da parte di diversi operatori economici recoaresi di chiedere a Venezia la gestione delle terme. L’idea è quella di costituire una società a partecipazione pubblica e privata, anche insieme al Comune. Sciacca, dal canto suo, non è nuova al coinvolgimento popolare: basti pensare che fu proprio la partecipazione pubblica attraverso obbligazioni di 500 lire ognuna che permise la costruzione dello stabilimento termale di via Agatocle. Quando, negli anni ‘50 la gestione passò alla regione, cominciò a venir meno tra gli abitanti quel senso civico di responsabilità nei confronti delle terme, che aveva le sue radici nel coinvolgimento popolare degli anni ’20. Chissà cosa ne pensano gli imprenditori turistici saccensi e se qualcuno ha provato a coinvolgerli: magari il destino delle terme, a qualcuno ancora interessa!
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L’analisi dei prodotti turistici dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo: c’è il turismo termale e del benessere


Pubblicata sul nostro sito una nuova sezione di studi dedicata al termalismo.

Al suo interno, l’analisi dei prodotti turistici dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo pubblicata in collaborazione con Unioncamere e Isnart. Disponibile un capitolo interamente dedicato al turismo termale e del benessere.

Le Terme degli altri: Abano


dal sito di Federterme

FINO AD OTTOBRE, SETTIMANE TERME & BIKE AD ABANO TERME

Ultimo aggiornamento Martedì 22 Maggio 2012 10:21Martedì 22 Maggio 2012 08:59

hotel_president

Proseguono all’Hotel President di Abano Terme, le settimane Thermae & Bike, organizzate in collaborazione con il gruppo Fondriest, per coniugare il benessere termale con della salutare attività fisica in un contesto, quello dei Colli Euganei, che rende tutto ancora più piacevole.


Il pacchetto comprende sette pernottamenti con trattamento di pensione
completa, e durante le settimane Thermae & Bike l’Hotel President
offre agli ospiti che scelgono questo pacchetto la possibilità di
partecipare a dei tour guidati in sella ad una bici da corsa della
pregiata marca Fondriest, scegliendo tra diversi percorsi a seconda
del livello di difficoltà cui si è preparati: il percorso blu, il più
facile, si estende per 38 km e ha un’ascesa totale di 7 metri; il
percorso rosso, di difficoltà media, è lungo 48 km e presenta
un’ascesa totale di 434 metri; il percorso nero, infine, pensato per i
più esperti, copre una lunghezza di 62,8 km e ha un’ascesa totale di
673 metri. Prima di affrontare uno di questi percorsi, gli ospiti
dell’hotel potranno sottoporsi ad una visita medica con uno
specialista in medicina dello sport. Oltre ai tour guidati, il
pacchetto Thermae & Bike comprende anche la possibilità di
sottoporsi a dei trattamenti termali (trattamenti beauty o
applicazioni di fango maturo con doccia termale, bagno termale
all’ozono e massaggio terapeutico) e di avere libero accesso alle
piscine termali e al centro benessere dell’hotel.


 Il prossimo appuntamento con Thermae & Bike è per la
settimana compresa tra il 6 e il 12 maggio. Questi gli
altri appuntamenti: 3-9 giugno, 1-7 luglio, 5-11 agosto, 2-9
settembre, 20 settembre-5 ottobre.

L’Assessore Armao si è lasciato scappare una promessa…


dal Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME: MA ALLA FINE LE CINQUE DOMANDE POSTE AD ARMAO SONO RIMASTE SENZA RISPOSTA
A giugno sarà consegnato lo studio da parte di Sviluppo Italia-Sicilia. Poi ci sono le elezioni, e poi?

22/05/2012 08.36Lo studio elaborato da Sviluppo Italia-Sicilia è propedeutico alla pubblicazione del bando di evidenza pubblica per la scelta dell’operatore privato che gestirà, in affidamento, le strutture termali. Lo studio verrà consegnato alla Regione a giugno prossimo. L’assessore Gaetano Armao, a margine della conferenza stampa della tarda mattinata, ha lasciato intendere che la Regione coinvolgerà il Comune e gli operatori del territorio. Armao ha garantito che ci sarà un incontro tra il sindaco Fabrizio Di Paola, l’amministratore di Sviluppo Italia-Sicilia e la Regione. Altro non ha detto. E’ un granellino di sabbia che, comunque, arriva dopo tanto tempo di silenzio.

Nel corso della conferenza stampa, e prima ancora a mezzo anche del nostro giornale, il Forum Permanente delle Terme ha posto cinque domande all’assessore all’Economia. Domande che non hanno avuto risposta. Si è parlato del teatro, ma non si è approfondito nulla sulle terme. Terme che sono la vera emergenza della città.

Sono stati il direttore del nostro giornale e Pietro Mistretta, presidente dell’AltraSciacca, a stimolare il dibattito sulle terme. Abbiamo ricevuto solo la promessa che dopo la consegna dello studio, la Regione ne parlerà con il Comune e il territorio.

Mettiamo nella nostra agenda questo appuntamento. Però siamo preoccupati. Prima perchè Armao da oggi non è più assessore. Secondo perchè il Presidente della Regione è dimissionario. Terzo perchè a ottobre si vota. Quarto perchè non sappiamo se il prossimo Presidente della Regione proseguirà sul solco tracciato dall’attuale Presidente oppure cambierà procedura.

Siamo convinti che i tempi siano ancora lunghi. Nel frattempo il dubbio sulle 5 domande poste ci rimane.

1. Il bando di affidamento della gestione a privati delle Terme di Sciacca e Acireale è pronto?

2. Il bando verrà pubblicato direttamente a scadenza oppure le due città e relative Amministrazioni avranno l’opportunità di esaminarlo preventivamente?

3. E’ stato già individuato il partner privato o la “rosa” di privati a cui indirizzare il bando, oppure potrebbe paventarsi l’ipotesi di gara deserta?

4. Il problema del trasferimento delle azioni dalle vecchie Aziende Autonome all’Assessorato all’Economia è stato risolto e come? Chi appianerà i debiti delle suddette Aziende?

5. A quanto ammonta la stima del patrimonio termale e dei cespiti patrimoniali delle Terme di Sciacca e Acireale, secondo i calcoli di Sviluppo Italia? Verrà tenuto conto dell’insieme o verrà suddiviso in porzioni vendibili separatamente?

Molto attivo a Roma il neo Sindaco di Sciacca sulla questione Terme. Presto scriverà a Lombardo ed Armao


Dal sito del Forum delle Terme di Sciacca.

Il nuovo sindaco Fabrizio Di Paola ha incontrato a Roma il direttore di FederTerme Aurelio Crudeli, per parlare delle nostre terme. Ecco cosa si apprende sul sito del Comune di Sciacca:

 TERME – Il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore Calogero Bono nella trasferta romana si sono occupati anche di terme, incontrando il direttore della Federterme nazionale Aurelio Crudeli. Con Crudeli, si è parlato della stato attuale del termalismo in Italia e delle prospettive delle Terme di Sciacca con il processo di privatizzazione avviato dalla Regione Siciliana. A questo proposito, il sindaco Fabrizio Di Paola preannuncia che nei prossimi giorni invierà una lettera al presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’assessore all’Economia Gaetano Armao. Il sindaco chiederà un incontro per conoscere lo stato dell’incarico conferito all’advisor per la redazione del bando relativo al procedimento di privatizzazione. 

Il neoeletto sindaco Di Paola si trova, sin da subito, ad affrontare la questione termale che non può aspettare oltre. Siamo sicuri che insieme alla sua squadra assessoriale affronterà i problemi e romperà il silenzio che circonda la privatizzazione delle Terme di Sciacca.

Cogliamo dunque l’occasione per augurare buon lavoro alla nuova amministrazione, auspicando una costante e tenace attenzione verso i problemi delle nostre Terme. Ribadiamo, inoltre, la più ampia volontà di collaborazione in ogni iniziativa per il rilancio (se ancora di rilancio si può parlare) e lo sviluppo della realtà termale saccense.

In quest’ottica, ci permettiamo di suggerire dieci domande da fare all’assessore Armao, già espresse nei post precedenti, in occasione dell’incontro che avverrà nei prossimi giorni.

Anche il Corriere di Sciacca rilancia le 10 domande dei Forum all’Assessore Armao


Anche il quotidiano telematico Corriere di Sciacca rilancia sul proprio sito le dieci domande che L’Eco delle Aci ha posto all’Assessore Armao e che prima il Forum di Acireale e poi quello di Sciacca hanno fatto proprie, condividendo ampiamente le preoccupazioni espresse dal settimanale telematico catanese.

Cambia il canone di concessione per le acque termali


Una interessante segnalazione dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Cambiano le tariffe delle concessioni di acqua termale, già regolamentate dalla Legge Regionale n. 10 del 27/04/1999. Infatti nell’ultima legge finanziaria presentata con il DdL 801 vengono aggiornate e riviste le tariffe, stabilendo anche nuove fasce di pagamento.

In basso, il nuovo articolo della finanziaria e il vecchio della legge 10/1999 che risulta emendato