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Archivi categoria: Istituzioni

Terme di Acireale: serve subito il bando. L’intervento del consigliere comunale dott. Giuseppe Ferlito


Dal profilo FB del dott. Giuseppe Ferlito, consigliere comunale e capogruppo di Cambiamo Acireale

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Venerdi u.s. in Consiglio Comunale abbiamo parlato delle Terme di Acireale.

La seduta ha visto la presenza del commissario liquidatore delle Terme S.p.A. in liquidazione Avv. Gianfranco Todaro e del Prof. Rosario Faraci in rappresentanza del Forum permanente sulle Terme.

Seguo il percorso delle Terme da quando 10 anni addietro fu oggetto della mia tesi di laurea.

Purtroppo ad oggi la situazione non fa altro che peggiorare.

Le responsabilità… A livello locale si può incidere realmente poco, è dal governo Regionale che deve partire la volontà politica del rilancio del sistema termale, sia regionale che poi a cascata di quello di Acireale. E’ bene precisare che le nostre Terme assieme a quelle di Sciacca sono quelle più importanti per storia e per patrimonio immobiliare.

La politica locale ha il dovere di TUTELARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE, al fine di garantire la salvaguardia del complesso termale da eventuali speculazioni, mantenendone il vincolo e la destinazione d’uso per fini termali.

Per quanto riguardo invece il rilancio tutto passa dalla stesura e dalla pubblicazione del bando di evidenza pubblica che pur mantenendo il patrimonio nelle mani della Regione possa cedere ai privati la gestione della struttura.

SENZA IL BANDO NESSUN AFFIDAMENTO AI PRIVATI PUO’ ESSERE FATTO.

Il commissario liquidatore (il cui ruolo per definizione è quello di accompagnare la società di gestione sulla strada della restituzione dell’attivo residuo al socio unico – la Regione – dopo aver pagato tutti i debiti) ha anticipato in aula che il Governo Regionale darà a lui il mandato della stesura del bando; pur avendo al riguardo qualche perplessità spero proprio che si riesca a sbloccare la situazione.

A brevissimo (metà gennaio?) lo aspettiamo in consiglio per avere maggiori certezze. Serve al più presto il bando.


In sintesi:
Le Terme sono state costituite nel 1954 come Azienda Termale. I bilanci in qualche modo riescono a “quadrare” fin quando la Regione Sicilia è “in salute”. Di fatto sono delle partecipate sotto il controllo dell’assessorato al Turismo che ogni anno per ripianare i debiti mette bei soldini. nel 2004 l’allora Presidente della Regione decide di trasformare le due aziende termali (Acireale e Sciacca) in Società per Azioni con l’intento di “rilanciare” il turismo termale siciliano. Alla fine del 2005 nascono le due Società (Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A.) alle quali viene assegnata la gestione trentennale delle strutture (oggi a distanza di dieci anni ridotti a venti). Nella nuova veste la Regione non può più trasferire risorse alle S.p.A. in quanto considerabile aiuto di Stato ed in conflitto con il principio di libera concorrenza. Tramite una legge speciale alleggerisce però la struttura termale “dal peso” del personale (gran parte quindi dei costi vista la loro incidenza) trasferendolo all’interno dei propri Enti. Nel 2009 una legge regionale stabilisce che le due società devono essere liquidate, procedura che inizia nell’ottobre del 2010. Da allora continuano ad accumulare perdite per un valore che ad oggi si aggirano (parlo di Acireale) intorno ai 12 milioni di euro. A tal proposito è notizia di qualche mese addietro che l’Istituto di Credito “Unicredit” a fronte di un debito di circa 7 milioni ha richiesto ed ottenuto dalla sezione fallimentare del Tribunale di Catania la vendita pubblica al miglior offerente l’Hotel Excelsior e del Centro Polifunzionale. Il nuovo Commissario insediato da circa un mese ha preso il posto dell’Ing. Luigi Bosco.

Sul sito del Forum permanente (https://termediacireale.wordpress.com/) è possibile avere informazioni riguardo a quanto accaduto negli ultimi quattro anni attorno al “sistema Terme”.

Seduta consiliare dedicata alle Terme di Acireale. Liquidatore e Forum in audizione


Il Consiglio Comunale di Acireale, convocato dal Presidente Prof. Rosario Raneri, ha dedicato un’intera seduta, quella dell’11/12/2015, all’approfondimento del tema delle Terme di Acireale. In aula sono stati presenti quali ospiti per un’audizione l’avv. Gianfranco Todaro, Liquidatore della società di gestione Terme di Acireale SpA e il Prof. Rosario Faraci Presidente del Lions Club Acireale, co-coordinatore del Forum permanente delle Terme, di cui il dott. Mario Scandura, presente in aula, è l’altro co-coordinatore. E’ stata data parola per primo al Presidente del Lions, di cui si allega di seguito la relazione da lui stesso ufficialmente consegnata al Presidente Raneri (Audizione Consiglio 11dic). Successivamente è intervenuto l’avv.Todaro che ha rappresentato la situazione della società Terme di Acireale SpA, di cui è ufficialmente liquidatore solo da poche settimane. L’avv. Todaro ha prospettato la possibilità che, nella prossima assemblea dei Soci, sia chiesto alla Regione Siciliana il mandato a predisporre il bando per la privatizzazione. E’ stata quindi chiesta una sospensione dei lavori dal Consigliere Castro per una puntualizzazione sull’ordine dei lavori consiliari. Il dibattito, dopo la conferenza dei capigruppo, è successivamente ripreso con gli interventi dei consiglieri Riccardo Castro, Mariella Bonanno, Luciano Scalia, Giuseppe Ferlito, Rito Greco, Giuseppe Musumeci, Giuseppe Calì e Salvatore Seminara. Il Consiglio è sembrato molto compatto nell’impegno di fare della questione Terme una delle priorità di questa consiliatura. Prima e dopo il dibattito è intervenuto pure il Sindaco di Acireale ing.Roberto Barbagallo, il quale ha precisato che l’amministrazione comunale supporterà il liquidatore nell’accelerare il processo di affidamento della gestione ai privati che prenderà avvio con la predisposizione del bando.

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Audizione Consiglio 11dic

FollowAci, il progetto degli scout di Acireale 4. Le Terme fra le risorse turistiche del territorio


followaci-logoSul blog degli scout di Acireale4 si legge testualmente:

Venerdì 11 Luglio abbiamo concluso il nostro capitolo! Dopo aver osservato e giudicato, questo è il frutto del lavoro di un anno, il suo nome è FollowAciun progetto di promozione turistica che ha come obiettivo quello di esaltare le bellezze culturali e naturali della splendida città di AcirealeFollowAci prende il nome dall’unione di due parole, Follow (seguire, in inglese) e Acireale (in nome della nostra città); da qui il motto “la tradizione incontra l’innovazione”. Abbiamo puntato anche sul gioco di parole creando così un composto che esorti a “SeguirCi”, “Seguire Acireale”. Ancora un progetto fresco di web e con molto da imparare ma che punta a essere d’aiuto all’intera comunità acese per portare un sostanziale cambiamento.

Il link al blog, alla pagina FB e al video su youtube.

 

Il Forum compie tre anni. Ditemi se questa è ossessione o se si chiama Amore.

Inserito il

Oggi 1 giugno il Forum compie tre anni di attività. Pubblichiamo una nota di uno dei due coordinatori, il prof. Rosario Faraci.

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Con una riunione operativa nello studio del commercialista dott. Mario Scandura, tre anni fa davamo vita al Forum permanente sulle Terme di Acireale, un’iniziativa del Lions Club di Acireale “aperta alla città”. Confortato dagli ottimi risultati di un convegno pubblico organizzato il 9 aprile del 2011 nella sala conferenze del Credito Siciliano, al quale avevamo invitato relatori ed ospiti di riguardo, l’allora presidente del Lions il dott. Salvatore Leonardi sostenne fin dall’inizio l’idea, maturata all’interno del comitato “…per l’economia di Acireale”, di coinvolgere l’intera città in un dibattito pubblico sulle imminenti scelte del governo regionale in materia di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca. In effetti, inizialmente la risposta della città c’è stata e con grande entusiasmo. Sono “piovute” diverse adesioni al Forum, compresa quella del comitato civico Terme di Acireale che, prima di noi, alla fine del 2010 aveva avviato un dibattito, più politico che tecnico, sul rilancio delle Terme cittadine. A fine settembre del 2011, organizzammo un’assemblea cittadina che si tenne, ironia della sorte, in quell’Excelsior Palace che di lì a poco, per questioni meramente burocratiche, sarebbe stato chiuso definitivamente privando la città di Acireale di un’altra fetta importante di posti letti alberghieri, dopo la debacle della Perla Jonica. Per usare un’espressione in gergo calcistico, in tre anni – durante i quali si sono succeduti altrettanti presidenti Lions, Citty Grasso Maugeri, Rosario Musmeci e l’attuale presidente Pietro Currò – non abbiamo mollato di un solo centimetro il nostro pressing sulle Terme di Acireale, provando a dialogare con tutti.

Lo abbiamo fatto con la Regione Siciliana, in particolare con l’Assessorato all’Economia, provando ad interloquire a Palermo con l’allora dirigente dott.ssa Maria Filippa Palagonia, che aveva la responsabilità dell’ufficio incaricato di monitorare le liquidazioni delle società partecipate dalla Regione Siciliana (una di queste è le Terme di Acireale SpA). Lo abbiamo fatto con la Provincia Regionale di Catania,  fino a quando questo ente intermedio è rimasto in vita, trovando la disponibilità di qualche consigliere che ha provato a far inserire le Terme nella programmazione urbanistica provinciale. Lo abbiamo fatto con Costanzo Jannotti Pecci e con i vertici di Federterme, andando fino a Roma, forti dell’appoggio dell’allora vice presidente l’arch. Stefania Capaldo, ospite del nostro convegno di Acireale del 9 aprile 2011. Abbiamo discusso con politici, tecnici, esperti; abbiamo partecipato ad alcuni momenti di confronto pubblico, animati nel nostro territorio dal citato comitato civico e dalla grande passione sul tema trasmessa da Salvatore La Rosa, portavoce di quel comitato. Abbiamo parlato con i liquidatori delle Terme di Acireale SpA, con la prof.ssa Margherita Ferro (designata dal governo Lombardo alla guida delle Terme, insieme al commercialista palermitano Michele Battaglia) e con con l’ing. Luigi Bosco (attuale liquidatore, designato dal governo Crocetta). Abbiamo parlato con la deputazione nazionale al Parlamento e quella regionale all’ARS, trovando in qualche amico, prima ancora che rappresentante istituzionale, un supporto anche operativo alla nostra battaglia. Soprattutto, abbiamo provato a coinvolgere la Città di Acireale, ovvero l’amministrazione comunale e il consiglio comunale, nel tentativo di contagiare loro il nostro impegno civico e fornire elementi di riflessione, informazioni tecniche e spunti utili per confrontarsi “alla pari” con il governo regionale. Tra i diversi interlocutori comunali, quello a noi più vicino è stato l’avvocato Pietro Filetti, scomparso prematuramente qualche anno fa, che per primo ed unico ha intuito che il valore della battaglia del Lions era innanzitutto civico e di passione, non una “campagna” spendibile in chissà quali contesti. Non vorremmo dimenticare proprio nessuno!

Nel corso dei tre anni, un prezioso ed insostituibile ruolo di informazione è stato svolto dalla stampa. Senza il contributo di giornali e testate locali e regionali, anche radiotelevisive, la battaglia civica del Lions non avrebbe avuto quella visibilità che ancora oggi è confermata dall’elevato e costante numero di accessi alla pagina Facebook e al sito Internet nonchè dalla continua richiesta di informazioni da parte di giornalisti e collaboratori delle testate per sapere “che novità ci sono” sulle Terme di Acireale. Nel frattempo, il sito lo abbiamo continuamente arricchito e aggiornato con ulteriori pagine, post, articoli e ritagli di stampa, links ad altri siti e centinaia di documenti che fanno oggi di http://www.termediacireale.it un vero e proprio portale d’informazione sulle Terme cittadine, sul termalismo regionale e quello nazionale. Siamo lieti di continuare a svolgere questo servizio informativo e di documentazione, di cui ha ampiamente beneficiato pure Sviluppo Italia Sicilia quando, su incarico del governo Lombardo, qualche anno fa lavorò alla redazione dello studio preliminare alla stesura del bando di privatizzazione.  Informare correttamente aiuta i cittadini a farsi un’idea più chiara sull’andamento di un fenomeno, sullo stato dell’arte di una vicenda, sul dibattito (e le relative posizioni di pensiero) che si anima riguardo al futuro di un patrimonio importante qual è quello delle Terme di Acireale. In questa attività di informazione, forse siamo stati più costanti dell’altra attività svolta, quella  di sensibilizzazione verso le istituzioni, che ovviamente risente degli alti e bassi della politica nazionale, regionale e locale.

Dopo tre anni dall’avvio di quel dibattito, non ci sono ancora novità sul fronte delle Terme, per rispondere subito alla domanda che spesso ci pongono giornalisti e collaboratori di testate. Abbiamo sempre detto che bisogna evitare di fare confusione fra il sito e la società di gestione anche se entrambi riportano la denominazione Terme di Acireale. Il sito è ancora lì, è pubblico, e se non si interviene, anche sulla società di gestione, rischia di depauperarsi. La società di gestione, gemmata dalla vecchia azienda autonoma, è ammalata e posta in liquidazione già da alcuni anni. Non tocca a noi dirlo, ma ovviamente il quadro complessivo è macchiato da mille incertezze. Non bastano le poche azioni intraprese dal liquidatore per salvare le Terme di Acireale, semmai sono indispensabili per non determinarne la chiusura definitiva. Non è sufficiente che il sindaco della città in cui le Terme hanno sede prenda carta e penna e, di tanto in tanto, si informi a Palermo sullo stato dell’arte. Non servono polemiche, spesso inutili e fuorvianti, su responsabilità remote, pregresse, recenti ed attuali sulla fragilità finanziaria, al limite del fallimento, della società Terme di Acireale SpA. Occorre una mobilitazione di massa, una presa di coscienza collettiva che le Terme sono un patrimonio della città, per quanto di proprietà della Regione. Pertanto la Città, prima ancora che un gruppetto di dirigenti e funzionari regionali (in continua rotazione), ha la responsabilità delle decisioni che maturano in altri contesti.

Quando mi chiedono se quella per le Terme è una mia ossessione, vorrei rispondere che è Amore. E quando c’è Amore, nulla succede per caso. Ho beneficiato delle cure termali di Acireale per ben due volte in vita mia, le specialistiche del reparto inalazioni e insufflazioni e quelle del reparto di fisioterapia. Ho trovato il servizio ottimo. Il Presidente della Commissione esaminatrice ai miei esami di maturità, un noto italianista dell’Università di Palermo, era solito venire ad Acireale per beneficiare delle cure termali che gli facevano tanto bene. Ho partecipato, come tanta altra gente cresciuta e vissuta ad Acireale, a manifestazioni culturali (tra cui le Settimane Culturali organizzate dallo scrittore Mario Grasso), artistiche e musicali tenutesi ora nel Parco ora nel Salone delle Conferenze delle Terme di Santa Venera.  Il Parco delle Terme di Santa Venera ha ospitato diverse iniziative promosse dal Lions, non solo di Acireale. Da giovane pubblicista, ho preso nota e ho riportato sulle colonne dei periodici locali il grande entusiasmo, i sogni e i progetti, che accompagnarono l’apertura “in pompa magna” del nuovo stabilimento termale di Santa Caterina alla fine degli anni ottanta, quando il presidente della Regione era l’acese Rino Nicolosi. In quegli anni, molti miei amici furono” cooptati” dall’attore-regista Nanni Moretti nelle riprese del film “Palombella Rossa“, quasi per intero girato all’interno della Piscina delle Terme S.Venera. E via via negli anni, fino al momento in cui Giuseppe Ferlito, allora laureando della facoltà di Economia, oggi neo consigliere del civico consesso acese, mi propose una tesi sulle Terme di Acireale, redatta con grande zelo, premiata dal Lions con l’Augusto Ajon, dalla quale è stato ricavato un caso di studio pubblicato successivamente su una collettanea nazionale della Franco Angeli e presentato all’Accademia degli Zelanti in città. All’Excelsior Palace, prima ancora che iniziasse il momento più buio della vita delle Terme, sono stato relatore di un convegno sul termalismo lavico. Con il dott. Mario Scandura, prima di assicurare una sua autonomia al tema del termalismo con la nascita del Forum, abbiamo prestato attenzione e dato risalto alle Terme all’interno delle iniziative promosse dal comitato Lions “…per l’economia di Acireale”.  Ditemi se questa è ossessione o se si chiama Amore.

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Il 29 settembre del 2011 il Forum organizzò la prima conferenza operativa sulle Terme di Acireale

Tre anni di Forum. Non si ferma l’impegno del Lions per le Terme di Acireale


Domani si spegnerà la terza candelina.

Tre anni fa, il primo giugno del 2011, il Lions Club di Acireale (presidente: Salvatore Leonardi) ufficializzava la costituzione del “Forum permanente sulle Terme di Acireale” affidandone il coordinamento tecnico al prof. Rosario Faraci e al dott. Mario Scandura, responsabili del comitato “…per l’economia di Acireale”, che tuttora mantengono il ruolo di coordinatori delle due iniziative. Attraverso il Forum, il Lions intendeva condividere in modo ampio con la città e molte associazioni locali le riflessioni sul rilancio delle Terme di Acireale, un tema a cui il club service aveva dedicato un importante convegno il 9 aprile dello stesso anno. Da quel momento iniziava una forte azione di coordinamento con altri movimenti (ad oggi sono venticinque gli aderenti al Forum), un’incessante attività di informazione (attraverso il sito Internet e la pagina Facebook), una imponente  raccolta, analisi e valutazione dei materiali di studio nonchè un impegno civico di forte sensibilizzazione verso le istituzioni regionali e locali. Durante il mandato dei Presidenti Lions che via via si sono succeduti (Citty Maugeri Grasso, Rosario Musmeci e Pietro Currò), il Forum ha promosso alcuni incontri pubblici, ha organizzato momenti di confronto con gli organi di gestione delle Terme di Acireale SpA (i liquidatori Ferro e Bosco), con l’Amministrazione (Sindaco Garozzo) e con il Consiglio Comunale di Acireale (nei mandati dei Presidenti Filetti e Di Maria), ha sollecitato la Regione Siciliana (nei mandati dei Presidenti Lombardo e Crocetta, e degli assessori Armao, Bianchi e Agnello) a risolvere molti problemi, tuttora insoluti. Molto intensa è stata l’attività pubblicistica sulle testate regionali e locali, nonchè l’attività informativa e divulgativa svolta attraverso il sito Internet. In pochi anni, il “Forum permanente per le Terme di Acireale” è diventato un “think tank”, un originale contenitore di pensiero e proposte che ha dato e continua a dare spazio, liberamente e in maniera aperta, a tutti i contributi che in modo più o meno approfondito provengono da esperti, professionisti e dalla società civile acese.  Il Forum è diventato un modello anche per altre città termali dove si vivono i medesimi problemi di Acireale: a Sciacca, sull’esempio di Acireale, si è dato vita al Forum Quo Vadis

L’impegno del Lions di Acireale non si ferma qui, anzi si rinnova. Obiettivo principale rimane il coinvolgimento dell’intera città in un dibattito serio e ragionato sulle scelte che l’amministrazione regionale vorrà fare rispetto agli impegni già definiti dalla legge n.11 del 2010 e a quelli che intenderà assumere per rilanciare il termalismo in Sicilia nonchè sul ruolo che il nuovo Consiglio e l’imminente nuova amministrazione del Comune di Acireale potranno avere nell’ambito di tali processi decisionali che, si auspica, dovranno essere più inclusivi e partecipativi.

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Il post con il quale sul sito il Lions di Acireale annunciava la costituzione del ForumCT0306-CP02-398(forum).pdf  L’articolo pubblicato il 3 giugno dal quotidiano La Sicilia

Il Lions di Acireale contro il bullismo

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Un concerto di beneficenza del Lions Club di Acireale il 9 maggio alle ore 18.30. Una serata all’insegna della buona musica animata dalla professionalità del gruppo musicale “Truscia” e del quintetto di fiati “Le Muse”. Un progetto sociale di grande valenza nella lotta ad una piaga giovanile: il bullismo nelle scuole. Un’azione concreta di solidarietà verso la Tenda di Cristo “Comunità di Pronta Accoglienza Donne e Minori” di San Giovanni Bosco- Acireale, alla quale sarà devoluto l’incasso del concerto di beneficenza.

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Un incontro pubblico con i candidati sindaco di Acireale sui temi dell’economia della città


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Le attività del Forum sulle Terme di Acireale in un prossimo studio dell’Associazione dei Geografi Italiani

Inserito il

Un importante riconoscimento all’attività di documentazione, sensibilizzazione e di coordinamento svolta dal Forum permanente sulle Terme di Acireale proviene dall’Associazione dei Geografi Italiani, in particolare dal gruppo di lavoro sul tema “Dai luoghi termali ai poli e sistemi locali di turismo integrato” coordinato dal prof. Giuseppe Rocca, dell’Università di Genova. Nel mese di maggio 2013 (dal 20 al 22 maggio), l’associazione tenne a Catania il convegno di studi “I processi di riqualificazione ecosostenibile nei luoghi e sistemi turistici locali wellness-oriented” dedicato al termalismo e organizzato dal prof. Salvatore Cannizzaro dell’Università di Catania. A seguito di quel convegno, l’A.GE.I. realizzerà una collettanea di studi, in uno dei quali – dedicato alle Terme di Acireale – sarà menzionata l’attività del Forum promosso dal Lions Club di Acireale il 1 giugno del 2011, con un’intervista al suo co-ordinatore prof. Rosario Faraci.

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Celebrata la 48° Charter del Lions Club di Acireale

Inserito il

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Alcuni momenti della 48^ Charter Night del Lions Club Acireale, alla presenza del governatore prof. avv. Gianfranco Amenta, con ammissione nuovi soci, riconoscimento dei 40 anni del Leo Club e la conferenza del dott. Paolo Rapisarda su “Il Limone dell’Etna. Il lungo cammino dall’Indocina a Bruxelles … passando da Acireale”  (foto di Giovanni Vecchio)

Ma il Termalismo sarà mai un’area strategica per la Regione?


Il testo completo della mozione presentata l’11 ottobre 2013 dal Movimento Cinque Stelle e non discussa nell’ambito dell’approvazione della finanziaria regionale. Firmatari della mozione i deputati: Angela Foti, Giorgio Ciaccio, Valentina Palmeri, Giovanni Carlo Cancelleri, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Stefano Zito, Claudia La Rocca, Vanessa Ferreri, Matteo Mangiacavallo, Gianina Ciancio, Sergio Tancredi, Giampiero Trizzino, Valentina Zafarana

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Il M5Stelle: Cronaca di una svendita annunciata


Dal sito del Movimento 5 Stelle

Terme di Acireale – Cronaca di una (S)vendita Annunciata

POSTED ON 01/17/2014 · POSTED IN ARTICOLI, IN EVIDENZA, TERME DI ACIREALE

Il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi PortaVoce all’ARS, ha presentato durante la lunga sessione di approvazione della legge di stabilità regionale e di bilancio, due emendamenti che miravano rispettivamente a revocare la liquidazione della Società della Terme (Terme di Acireale S.p.A in Liquidazione) e ad inserire il termalismo tra le aree strategiche riconosciute dalla Regione.
Purtroppo nonostante l’appoggio di alcuni deputati e la disponibilità, a parole sia ben inteso, del presidente della Regione Crocetta e dell’Assessore all’Economia Luca Bianchi, i nostri emendamenti non sono neanche stati discussi e votati in aula, ciò perché una parte della maggioranza (indovinate chi?) che appoggia questo pessimo governo regionale, ha promesso ferro e fuoco nel caso in cui queste due proposte del M5S fossero arrivate in assemblea.

Noi riteniamo, e non siamo i soli in città, che le Terme rappresentino un asset strategico per una città che deve aspirare concretamente, e non solo a parole, ad avere un reale appeal turistico e che quindi non può permettersi di veder svenduto il patrimonio (immobiliare e non) delle Terme di Acireale.

Le passate gestioni le hanno distrutte, hanno distribuito denari e lasciato solo terra bruciata con la conseguenza che noi cittadini pagheremo il salato prezzo mentre qualcun altro guadagnerà.

E ciò sarà semplice e relativamente economico.

Perché, bisogna dirlo, le Terme di Acireale sono state artatamente fatte morire, lentamente ma inesorabilmente, fino a farle indebitare in maniera spaventosa senza che contemporaneamente ci fosse un serio piano di investimento che mirasse alla razionalizzazione e riduzione dei costi di esercizio ed a un miglioramento dei servizi che le terme fornivano (piange il cuore ad usare l’imperfetto), con il fine di rendere le Terme una società sana, capace sia di pagare i debiti che produrre utile.
Sarebbero bastate due o tre azioni politico amministrative come l’inclusione del termalismo tra le aree strategiche, la nostra proposta,  attraendo così fondi comunitari per la messa in sicurezza e permettere l’ammodernamento delle strutture specificatamente destinate ai servizi termali ed il recepimento della legge 323/2000 che prevede tutta una serie di azioni possibili per il rilancio del settore termale.

Tutto ciò è stato volutamente non fatto ed una volta raggiunto l’obiettivo (!) di far diventare le Terme una società decotta ed in deficit d’esercizio perenne, ecco che arriva puntuale, a conclusione di questa parabola discendente, la norma regionale, l’art. 21 della Legge Regionale 11/2010, che stabilisce contemporaneamente la liquidazione della Società Terme di Acireale S.p.A, della quale il socio unico è la Regione Sicilia, e l’affidamento “a soggetti privati della gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, nonché le attività accessorie e complementari”.

Concentriamoci sul primo aspetto, cioè la liquidazione.

In diritto la liquidazione di un’impresa è il processo mediante il quale una società (o parte di essa) viene portata al termine, ridistribuendo tutti gli attivi e cercando ove possibile di chiudere tutte le posizioni debitorie.

Appunto i debiti.

La società Terme di Acireale è indebitata per circa 14 milioni di euro, dei quali circa la metà nei confronti di banche per dei mutui accesi negli anni passati, dei quali la Regione era garantee per i quali inspiegabilmente e ingiustificatamente ad un certo punto vengono sospesi i pagamenti delle rate di ammortamento (perché?),esponendo così la società alle ovvie azioni di rivalsa degli istituti di credito.
Con questa pesantissima  esposizione debitoria, a cui necessariamente bisogna far fronte, al commissario liquidatoresenza un intervento deciso da parte del Socio unico della Società, cioè la Regione Sicilia nella persona del suo Presidente, per la ricontrattazione del debito e lo stanziamento successivo delle necessarie risorse economiche, non resta che (s)vendere il patrimonio immobiliare (hotel in primis), per onorare i debiti.

Ed è proprio quello che succederà a breve, purtroppo.

Ciò sta avvenendo nell’assordante silenzio dei politicanti acesi, i veri responsabili dello stato catalettico in cui versa Acireale.

P.S.: A questi link potete trovare altri atti presentati dal Gruppo M5S @ ARS riguardo il Termalismo in generale e le Terme di Acireale in particolare: 
Interpellanza su situazione debitoria Terme Acireale
 e  Mozione Termalism

Il sito ufficiale delle Terme di Acireale incompleto in alcune parti importanti


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Abbiamo navigato il nuovo sito delle Terme di Acireale SpA e abbiamo riscontrato, in alcune parti sicuramente importanti per gli investitori esterni, una totale assenza di informazioni. In particolare, la sezione Amministrazione Trasparente è …proprio trasparente, nel senso che non si vede. In particolare, essa dovrebbe contenere importanti informazioni utili nella doppia prospettiva della liquidazione e della privatizzazione, che invece non sono affatto riportate. Tali informazioni riguarderebbero:

  • Disposizioni generali
  • Organizzazione
  • Consulenti e collaboratori
  • Personale
  • Bandi di concorso
  • Performance
  • Enti controllati
  • Attività e procedimenti
  • Provvedimenti
  • Controlli sulle imprese
  • Bandi di gara e contratti
  • Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici
  • Bilanci
  • Beni immobili e gestione patrimonio
  • Controlli e rilievi sull’amministrazione
  • Servizi erogati
  • Pagamenti dell’amministrazione
  • Opere pubbliche
  • Pianificazione e governo del territorio
  • Informazioni ambientali
  • Strutture sanitarie private accreditate
  • Interventi straordinari e di emergenza
  • Altri contenuti

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Minieri una famiglia da 136 anni nel termalismo


TERMALISMO. Alfredo Minieri, un esempio virtuoso di famiglia imprenditoriale da 136 anni ininterrottamente operante nel termalismo italiano, la Impresa Minieri, Telese Terme. L’ho incontrato in un convegno organizzato dall’Università del Sannio sulle imprese longeve. Un caso di longevitá da far conoscere a tutti i detrattori del termalismo privato (che cresce e si rinnova), a cominciare da alcuni acesi sostenitori ad oltranza della tesi “pubblico, sempre e comunque, costi quel che costi”.minieri

Il Presidente nazionale di Federterme parla della grande incompiuta: la riforma del sistema termale in Italia


Dal sito di Federterme

INTERVENTO DI COSTANZO JANNOTTI PECCI, IMPRENDITORE TERMALE, PRESIDENTE DI FEDERTERME

Mercoledì 27 Novembre 2013 12:10

Interventi

jannottiLa grande incompiuta

“Tutela dell’acqua termale, qualità, formazione, operatore termale, riabilitazione, promozione integrata dell’offerta di cure, sostenibilità del modello di welfare termale italiano ed europeo, benessere e turismo saranno i temi della riflessione sull’attuazione e sulla revisione della legge 323/2000 di riforma del sistema termale, che è rimasta tuttora largamente incompiuta.
Il tessuto termale italiano rappresenta un patrimonio importante che va tutelato e valorizzato con interventi sull’offerta per tener conto di nuovi esigenze e di stili di vita e della necessità di un recupero di competitività nei confronti dei concorrenti dell’Europa orientale che usufruiscono di regimi fiscali di favore, sia per le attività terapeutiche sia per quelle turistiche.
Servono politiche specifiche a supporto della ricerca scientifica termale italiana (attualmente sostenuta dalla Federterme tramite la FoRST) e politiche per la promozione delle terme italiane, che sono risorse attrattive delle destinazioni turistiche.
Le produzioni dell’industria termale si collocano nel settore sanitario e della salute (cure, benessere e riabilitazione termale) ma anche in quello dell’ospitalità (per la fruizione dell’offerta di benessere e turismo termale dei territori).
La specificità dei trattamenti termali richiede una qualificata presenza di risorse umane a contatto con la clientela (direttori sanitari, medici, operatori termali, altri operatori) con un’incidenza del costo del lavoro elevata.
Significativo anche l’impatto degli oneri (formativi, retributivi e previdenziali) delle specificità della stagionalità.
In alcune aree del Paese l’attività termale e il suo indotto rappresentano l’attività economica prevalente o quasi esclusiva.
C’è molto da fare e presto, per il rilancio delle acque minerali in bottiglia e per le terme italiane che nell’ultimo triennio hanno sofferto drammaticamente gli effetti negativi della congiuntura economica che si sono aggiunti a condizioni di permanente disagio dovuti ai ritardi dei pagamenti della P.A. e dell’aggiornamento dell’Accordo per l’adeguamento delle tariffe termali, alla mancanza di sostegno alla destagionalizzazione, al peso del costo del lavoro.
L’appuntamento è a Pistoia, con gli imprenditori e le istituzioni della Toscana per riflettere insieme e trovare soluzioni condivise, innovative e vincenti”.

Bucelli: la Regione deve tornare ad occuparsi direttamente del termalismo


dal sito di Federterme

Il pensiero del coordinatore di Federterme Toscana l’imprenditore termale Walter Bucelli

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” L’aggiornamento del quadro normativo vigente sul termalismo è un presupposto del settore termale italiano ed è visione comune degli operatori italiani che guardano con fiducia alle Istituzioni perché vengano raccolte le sollecitazioni che da tempo sono state indicate per ridare competitività al settore.
L’attuazione della nuova Direttiva comunitaria sulle cure transfrontaliere apre potenzialmente nuovi mercati alla qualificata offerta termale italiana ma richiede una normativa interna adeguata alla sfida europea.
In Toscana, in particolare, si sono create le condizioni per un superamento dell’attuale normativa regionale non più in grado di consentire alle aziende termali della regione di competere ad armi pari con le maggiori destinazioni europee. La Regione deve tornare ad occuparsi direttamente del termalismo, si deve elevare la qualità delle professionalità (operatore termale), si devono unificare le autorizzazioni sanitarie in ambito termale per offrire trattamenti innovativi e qualificati, si deve rilanciare la promozione delle destinazioni termali”.

Alle Terme di Cascina un avviso esplorativo per la privatizzazione


dal sito di Federterme

TERME DI CASCIANA: AVVISO ESPLORATIVO PER VILLA BORRI

Martedì 19 Novembre 2013 12:51

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 La società Bagni di Casciana S.r.l. vuole andare avanti sulla strada dell’apertura ai privati, sia pure limitatamente alle “Terme Villa Borri” e, in ogni caso, solo per stipulare un contratto d’affitto volto a passare in mani fidate, oltre che esperte, l’attività del settore Benessere del Centro termale di Casciana Terme e non la proprietà dell’immobile in cui tale attività si conduce.

Bagni di Casciana S.r.l. mette le mani avanti e prima di affrettarsi a lanciare Bandi formali e, quindi, impegnativi, si limita a lanciare un “Avviso esplorativo” per capire se e quanti operatori (possibilmente del settore) possono essere interessati all’attività.
L’Avviso precisa che l'”indagine esplorativa” è finalizzata “all’individuazione di soggetti interessati alla stipula di apposito contratto d’affitto del ramo d’azienda del centro benessere denominato Terme Villa Borri, situato in Via G. Galilei 34, Casciana Terme (PI)”. E che, se ci fosse rimasto anche un solo dubbio, “Il presente avviso ha scopo esclusivamente esplorativo, non comporta diritti di prelazione o preferenza, né impegni o vincoli di qualsiasi natura sia per gli operatori interessati, che per la società procedente”.
Il ramo d’azienda oggetto dell’Avviso riguarda, come si è detto, ” il Centro Benessere Termale a quattro stelle comprensivo di percorso termale e centro benessere con zona relax e parco antistante la Villa”.
Quanto alla procedura, Bagni di Casciana S.r.l. precisa che “al fine di ampliare la concorrenzialità è facoltà della società di invitare anche gli operatori economici che non hanno inviato manifestazione d’interesse. Nel caso in cui pervenga una sola manifestazione d’interesse, la società si riserva la facoltà di avviare una procedura negoziata diretta”.

Scanned Document

Un convegno a Pistoia su Terme e termalismo


dal sito di Federterme

TERME – NORMATIVE NAZIONALI E REGIONALI: CONVEGNO IL 2 DICEMBRE A PISTOIA

Lunedì 18 Novembre 2013 17:25

“Terme e Termalismo: norme regionali e norme nazionali per una disciplina coerente al sistema turistico complessivo” è il tema di un convegno che si terrà lunedì 2 dicembre, a partire dalle 14:30, nella sede di Confindustria Pistoia, a piazza Garibaldi, 5.

Dopo gli indirizzi di saluto del presidente di Confindustria Pistoia, Federica Landucci, prenderà la parola Walter Bucelli, coordinatore Federterme Toscana, sul tema: “Norme statali e Norme Regionali: necessità di aggiornamento e modifica della normativa che disciplina il sistema termale e la gestione degli stabilimenti sul territorio”.
A seguire sono previsti gli interventi di Pier Francesco Bernacchi, Consigliere Confindustria Turismo e Componente la Commissione Cultura di Confindustria, sul tema: “Turismo e Terme: passato e presente delle città termali”; di Nicola Fortunati, Direttore generale Terme STB e di Fabrizio Raffaelli, Amministratore unico di Terme Montecatini Spa, che parleranno entrambi di “Province del Benessere- Progetto Nazionale. Opportunità da cogliere”.
Dopo questi interventi è in programma una tavola rotonda sul tema: “Una nuova normativa complessiva capace di governare le opportunità del sistema termale nazionale”. Si confronteranno i parlamentari Caterina Bini e Edoardo Fanucci; i Presidenti della Provincia di Pistoia, Federica Frantoni, e di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci; l’Assessore regionale al Turismo della Toscana Cristina Scaletti.
Chiuderà i lavori, moderati dal giornalista Davide De Crescenzo (intoscana.it) e ai quali dovrebbe partecipare anche un qualificato relatore per il Ministero della Salute, Simonetta Giordani, Sottosegretario al Ministero al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

programma convegno

Ma c’è un’interrogazione parlamentare del M5S sulle Terme di Acireale?


Queste le dichiarazioni dell’on.Angela Foti, riportate sul sito del Movimento Cinque Stelle il 30 luglio scorso

Il M5S – dice Angela Foti – crede profondamente in un rilancio del termalismo in Sicilia, a partire dal recepimento della legge 323 del 2000 e della massima valorizzazione dei PO Fesr 2014-2020. Nel caso specifico di Acireale – prosegue il deputato – il gruppo parlamentare ha chiesto al governo con una interrogazione di mettere mano quanto prima al salvataggio del patrimonio immobiliare di cui la Regione è garante e di procedere alla ricerca delle responsabilità individuali dei vari commissari, funzionari e precedenti assessori che hanno determinato una evidente dissipazione di patrimonio pubblico, richiedendo il necessario parere della Corte dei Conti”.

Visitando la pagina ufficiale del deputato acese sul sito dell’ARS, fra le 158 interrogazioni parlamentari di cui è co-firmatario e le 10 interrogazioni di cui è primo firmatario l’on.Foti, non abbiamo trovato traccia di una specifica interrogazione parlamentare riguardante le Terme di Acireale, mentre sicuramente vi è l’interrogazione riguardante le Terme di Sciacca data 26 aprile 2013.  firmata dal gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle.

Ci è sfuggita qualche notizia? Abbiamo cercato male sul sito ufficiale della Regione?

angela-foti

 

E’ del 26 aprile l’interrogazione parlamentare del M5S sulle Terme di Sciacca


tratto dal sito dell’Assemblea Regionale Siciliana

XVI Legislatura ARS

 

INTERROGAZIONE

(risposta scritta)

N. 711 – Chiarimenti in merito alla concessione e  successiva

revoca della  proroga  per  la  presentazione  delle

manifestazione  di  interesse  di   cui   all’Avviso

pubblico per l’affidamento a soggetti privati  della

gestione e valorizzazione del complesso  termale  di

Sciacca (AG).

 

Al  Presidente  della  Regione  e   all’Assessore

per l’economia, visti:

lo Statuto della Regione siciliana;

il D.P. Reg. 28 febbraio 1979, n. 70 che  approva

il Testo  Unico  delle  leggi  sull’ordinamento  del

Governo   e   dell’Amministrazione   della   Regione

siciliana;

vista la legge regionale 8 luglio 1977, n.  47  e

s.m.i.;

visti altresì il  Decreto  del  Presidente  della

Regione n. 578/GAB del 22/11/2012 con  il  quale   é

conferito  l’incarico  di  Dirigente  Generale   del

Dipartimento regionale del Bilancio e del  Tesoro  –

Ragioneria Generale della Regione al  dott.  Mariano

Pisciotta e il D. Lgs. 12  aprile  2006,  n.  163  e

s.m.i.;

vista inoltre la legge regionale 12 luglio  2011,

n. 12 con cui  é recepito il D. Lgs. 12 aprile 2006,

n. 163 e s.m.i.;

considerato  in  particolare  l’art.   29   della

Direttiva comunitaria e l’art.  58  del  Codice  dei

contratti pubblici, di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006,

n. 163 e s.m.i. recante  la  disciplina  del dialogo

competitivo e s.m.i.;

vista inoltre la legge regionale 12 maggio  2010,

n.  11  e,  in  particolare,  l’art.  21  in  cui  è

stabilito che la Ragioneria Generale della  Regione,

tramite lo  svolgimento  di  una  gara  ad  evidenza

pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrominerali esistenti  nel  bacino  idrotermale  di

Sciacca,  compreso  lo  sfruttamento   delle   acque

termali  e   idrominerali,    nonché   le   attività

accessorie e complementari;

valutato il D.D. n. 2345 del 13/12/2012  con  cui

sono stati approvati gli atti  di  gara  consistenti

nell’Avviso  pubblico  per  la   manifestazione   di

interesse, il Disciplinare di gara e  il  Capitolato

minimo delle opere e  dei  servizi,  pubblicati  per

estratto sulla GURS, parte II, n. 50 del 14 dicembre

2012  e  pubblicati  altresì   nel   sito   internet

dell’Assessorato Regionale dell’Economia;

considerato inoltre:

che nell’avviso pubblico è stata fissata la  data

del 28  marzo  2013  quale  termine  ultimo  per  la

ricezione     presso     l’Assessorato     Regionale

dell’Economia delle manifestazioni di interesse;

che la Società Sviluppo  Italia  Sicilia  S.p.A.,

con la quale la Ragioneria Generale ha stipulato  un

apposito contratto di servizio in data  22  dicembre

2011 per prestare l’assistenza tecnica e  supportare

la stessa nella gestione di tutte le fasi  di  gara,

con e-mail del 22  marzo  2013,  ha  manifestato  la

necessità  di  prorogare  di  ulteriori  3  mesi  il

termine stabilito nell’avviso pubblico, al  fine  di

permettere ai soggetti  che  già  hanno  manifestato

interesse   all’affidamento   della    gestione    e

valorizzazione del complesso termale di Sciacca,  di

poter  presentare  la  documentazione  prevista  dal

bando,  attesa  la  complessità  e  la  vastità  del

patrimonio immobiliare;

che con il suddetto D.D. è stato  nominato  quale

Responsabile  del   Procedimento   l’avv.   Gabriele

Morreale, Dirigente dell’Unità  di Staff  4   Affari

Legali  e  Contenzioso   dell’Assessorato  Regionale

dell’Economia;

che l’avv. Gabriele  Morreale,  a  seguito  della

scadenza  del   comando   presso   il   Dipartimento

Regionale del Bilancio e  del  Tesoro,  è  rientrato

presso la propria amministrazione di appartenenza;

il D.R.G. n. 661 del 27 marzo  2013  con  cui  il

termine per la presentazione della manifestazione di

interesse di cui all’Avviso pubblico, approvato  col

D.D. n. 2345  del  13/12/2012,  è  prorogato  di  90

giorni  a   decorrere   dalla   data   di   scadenza

originariamente fissata e con cui è  nominato  nuovo

Responsabile  del  Procedimento  il  dott.   Antonio

Grasso;

il D.R.G. n. 712 del 2 aprile 2013  con  cui,  in

virtù  del  potere  di  autotutela  della   Pubblica

Amministrazione e nel pubblico interesse è  revocata

la proroga di 90 giorni del termine di presentazione

delle manifestazioni di interesse di cui  all’Avviso

pubblico    Manifestazione    di    interesse    per

l’affidamento a soggetti privati  della  gestione  e

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrominerali di Sciacca ;

la Nota n. 19576 del 4 aprile  2013,  emessa  dal

Responsabile del Procedimento, dott. Antonio Grasso,

mediante  la   quale   si   comunica   al   Servizio

Informatico  del  Sito   Ufficiale   della   Regione

Siciliana la revoca D.R.G. n.  661  del  27/03/2013,

nella parte in cui ha  previsto  la  proroga  di  90

giorni   del   termine   di   presentazione    delle

manifestazioni  di  interesse  di   cui   all’Avviso

pubblico    Manifestazione    di    interesse    per

l’affidamento a soggetti privati  della  gestione  e

valorizzazione   dei   complessi   cremotermali    e

idrotermali di Sciacca ;

che la  proroga  di  90  giorni  del  termine  di

presentazione  delle  manifestazioni  di  interesse,

prevista dal D.R.G. n. 661 del 27  marzo  2013,  era

stata annunciata con  notevole  anticipo,  spingendo

con molta probabilità i potenziali investitori a non

scoprire strategicamente le proprie intenzioni entro

la data originaria di scadenza  fissata  per  il  28

marzo 2013;

che gli  atti  di  gara  consistenti  nell’Avviso

pubblico per  la  manifestazione  di  interesse,  il

Disciplinare di gara e il  Capitolato  minimo  delle

opere e dei servizi, pubblicati per  estratto  sulla

GURS, parte  II,  n.  50  del  14  dicembre  2012  e

pubblicati     altresì     nel     sito     internet

dell’Assessorato Regionale dell’Economia, sono stati

redatti solo in lingua italiana e non  pubblicizzati

adeguatamente;

per sapere se non ritengano opportuno:

che  sia  fatta  immediatamente  piena  luce  sul

motivo della pubblicazione  dell’avviso  di  proroga

oltre  il  termine  ultimo  di  presentazione  delle

offerte;

che  siano   individuati   i   responsabili   del

gravissimo   danno    patrimoniale    potenzialmente

arrecato   alla   Regione    siciliana    e    della

cancellazione  dell’opportunità  di  sviluppo,   più

unica che rara, di  un  territorio  come  quello  di

Sciacca già economicamente provato;

data  la  contingenza  della  situazione,   porre

rimedio all’errore  commesso  riemettendo  un  nuovo

Avviso  pubblico  di  gara  che  sia  ampiamente   e

largamente diffuso e pubblicizzato, ricorrendo anche

all’uso di atti di gara tradotti in una o più lingue

straniere.

(26 aprile 2013)

MANGIACAVALLO – CANCELLERI – CAPPELLO

CIACCIO – CIANCIO – FERRERI – FOTI

LA ROCCA CLAUDIA – PALMERI – SIRAGUSA

TRIZZINO – TANCREDI – VENTURINO

ZAFARANA – ZITO

Corrado Vigo: all’abbandono le Terme di Acireale


Le Terme di Acireale (dal blog di Corrado Vigo)

Altro caso davvero emblematico di una Acireale che non funziona sono le Terme.
Un tempo davvero “fiore all’occhiello” della città, oggi sono abbandonate e piene di debiti.
Una struttura che sfruttava le acque sulfuree della zona e che era mèta di turisti, oggi all’abbandono.
Il sito internet (http://www.terme-acireale.com/) è “IN COSTRUZIONE”, ma l’immobile è “IN DISTRUZIONE”.
All’indirizzo https://termediacireale.wordpress.com/ è stato aperto un FORUM PERMANENTE, ma … il plesso rimane chiuso …
Nel frattempo centinaia di lavoratori a casa … debiti che aumentano … e una “offerta turistico/termale” che nel frattempo si è indirizzata altrove.
Il prof. Rosario Faraci può scrivere un libro … anzi un’enciclopedia …
Le Terme di Acireale fanno parte di ciò che Acireale ha perso, a causa di una cecità nella programmazione economica e di una mancata voglia di “reinventarsi”.
Che peccato … per andare a scuola al San Luigi, da bambino, ci si passava ogni giorno davanti … rimane solo il ricordo …

Piazza Bellavista di Santa Caterina, il Lions scrive al Sindaco Garozzo

Inserito il

Il testo della lettera inviata al Sindaco Nino Garozzo dal Presidente del Lions Club di Acireale Rosario Musmeci

letterasindacosantacaterina

Terme di Acireale. Tre anni trascorsi inutilmente. Per colpa di chi è mancato un disegno strategico

Inserito il

Gli articoli pubblicati sul n.11 del settimanale I Vespri, da sabato 30 marzo in edicola

terme-n11-2013

TERME DI ACIREALE: PER COLPA DI CHI E’ MANCATO UN DISEGNO STRATEGICO

Il Rotary Club di Acireale ha organizzato, ad esclusivo beneficio dei propri soci, un incontro sul futuro delle Terme di Acireale. Nell’occasione ha invitato a parlare il neo liquidatore delle Terme di Acireale SpA ing.Luigi Bosco, il Sindaco di Acireale avv.Nino Garozzo e il coordinatore del Forum delle Terme di Acireale. Non essendosi trattato di un incontro pubblico, bisogna affidarsi ai resoconti giornalistici per conoscere gli sviluppi e gli esiti di un meeting svoltosi all’insegna della cordialità e della serenità e conclusosi con l’invito del liquidatore Bosco a collaborare tutti insieme perché si possa provare a salvare un complesso che, come lui stesso ha dichiarato a proposito delle Terme, sembra ai più un malato terminale. Le sensazioni del meeting organizzato dal presidente del Rotary, l’ing. Alfio Grassi, sembrano tutte positive. Il Forum ha ricostruito lo stato dell’arte della vicenda, passando in rassegna i principali provvedimenti amministrativi e legislativi che nel tempo hanno determinato: la pubblicizzazione (nel 1954) delle Terme di proprietà dei Pennisi di Floristella e la costituzione dell’azienda autonoma; la trasformazione (nel 1999) dell’azienda in società per azioni, mai avvenuta in realtà poiché la spa (attiva solo dal 2006) è stata creata in affiancamento all’azienda autonoma che continuava a controllare la prima; la previsione (con legge del 2004) di far confluire il personale dell’azienda autonoma in un ruolo speciale ad esaurimento della Regione Siciliana, in modo da riassorbire nell’alveo pubblico eventuali futuri esuberi di personale (puntualmente verificatisi con il piano industriale approvato dalla spa); la liquidazione dell’azienda autonoma, sancita con legge del 2007, ma non ancora completata; infine la legge del 2010 la n.11, con la quale si è decretata pure la liquidazione della società di gestione (tuttora in corso) e si è stabilito di avviare la privatizzazione sostanziale degli stabilimenti mediante gara ad evidenza pubblica, ancora non espletata. Per il Forum, da tale situazione, molto incerta sul versante delle prerogative giuridiche dei diversi attori coinvolti (Regione, società di gestione ed azienda autonoma), è venuto fuori un quadro molto complicato, reso ancor più difficile dallo stato aziendale rarefatto e comatoso in cui versano le Terme di Acireale ormai da diversi anni. Nel ricordare l’impegno del Lions club di Acireale sulla vicenda, il Forum ha richiamato le principali iniziative assunte dal coordinamento associativo (che conta ben 25 adesioni al momento), il modello di impegno civile che ha rappresentato in città ma anche fuori dalle mura locali – poiché anche a Sciacca si è costituito analogo Forum – e ha passato in rassegna i principali protagonisti degli ultimi anni, alcuni dei quali come l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex liquidatore Margherita Ferro si sono contraddistinti per iniziative, dettate più dall’emotività del momento, che da un reale disegno strategico volto a contemperare le esigenze di liquidazione di una società partecipata da decenni in perdita con la necessità di rilanciare su basi nuove il termalismo in Sicilia. Su questi obiettivi sarà chiamato a misurarsi il neo Governatore Rosario Crocetta che, al momento, è assorbito da altre priorità, lasciando al liquidatore Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, la soluzione delle prime incombenze. Una delle prime, come ha ricordato lo stesso liquidatore in occasione dell’incontro del Rotary, è legata alla vicenda dei due immobili – il centro polifunzionale e l’albergo Excelsior Palace – che Unicredit ha pignorato poiché la Regione non ha pagato alcune rate del mutuo contratto a suo tempo per l’onerosa ristrutturazione dell’ex pastificio Leonardi. L’ing.Bosco ha ottenuto al momento una proroga fino al mese entrante per veder di poter dipanare il nodo della matassa, ma non è escluso che, se la banca farà valere fino in fondo le proprie prerogative e la Regione non troverà i soldi per pagare il pregresso, i due immobili saranno requisiti e messi all’asta, con duplice grave perdita per la città di Acireale: da un lato, non si sa in quali mani potrà finire l’albergo delle Terme; dall’altro, la privatizzazione degli stabilimenti termali risulterà meno appetibile ai potenziali investitori privati, perché nel pacchetto non rientrerebbero l’albergo e il centro polifunzionale che, come è noto, sono cespiti che creano positive complementarietà con l’offerta di prestazioni termalistiche. Sul punto, è intervenuto pure il Sindaco di Acireale Nino Garozzo il quale ha ricostruito puntualmente i momenti salienti della vicenda che, nel dicembre 2011, portò allo sfratto dei vecchi gestori morosi dell’Excelsior Palace. Il primo cittadino acese, tuttavia, ha precisato che la destinazione d’uso dell’immobile è vincolata e, dunque, chiunque dovesse aggiudicarsi l’albergo non potrà che mantenerne la originaria funzione recettiva. I rischi di una speculazione finanziaria, tuttavia, rimangono alti, qualora l’albergo, espropriato da Unicredit, dovesse essere venduto all’asta per un prezzo inferiore al suo reale valore di mercato. Ma la città, ha promesso Garozzo, vigilerà attentamente.

Saro Faraci

TRE ANNI TRASCORSI INUTILMENTE

Riepiloghiamo lo stato dell’arte della vicenda. E’ con la legge n.11 del 12 maggio del 2010 che la società di gestione Terme di Acireale SpA, insieme a quella di Sciacca, è stata posta in liquidazione. In quella stessa legge, si prevedeva – entro 180 giorni dalla riunificazione delle azioni delle vecchie aziende autonome e delle società di gestione in capo al Dipartimento Tesoro della Regione – di procedere all’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti termali. In realtà tale riunificazione, non priva di cavilli giuridici e non esente da rischio di contenzioso, si è ultimata solo alla fine del 2012 e da allora sono iniziative le procedure per privatizzare la gestione delle Terme di Sciacca e quelle di Acireale. Il bando di Sciacca è già stato pubblicato ma, data l’assenza di manifestazioni di interesse dei privati, il Sindaco della città Fabrizio Di Paola ha chiesto alla Regione di prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle offerte. Il bando per privatizzare le Terme di Acireale deve essere ancora pubblicato perché non tutte le complesse questioni giuridiche sono state ancora risolte. Se ne dovrà occupare il nuovo liquidatore, l’ing.Luigi Bosco, da poco nominato dal Presidente Rosario Crocetta, che sarà chiamato a dialogare più intensamente con la Regione per operare contemporaneamente su due fronti: portare a compimento la liquidazione delle Terme di Acireale SpA e facilitare il percorso che condurrà alla redazione e alla successiva pubblicizzazione del bando

S.F.

La chiusura del complesso termale una profonda ferita all’economia e al turismo della nostra terra

Inserito il

Uno stralcio del discorso del Presidente del Lions Club di Acireale Rosario Musmeci, in occasione della celebrazione della LXVII Charter Night del Club dell’8 marzo scorso.

“Continuiamo ad essere proiettati verso l’esterno, verso la comunità in cui siamo inseriti, sia con interventi umanitari, sia adoperandoci per essere, in questo tempo di crisi, promotori di opinione, fautori di dialogo, strumenti di pressione sulla pubblica amministrazione. È di lunedì scorso l’incontro che ho avuto con il Sindaco di Acireale, nel corso del quale ho chiesto ancora una volta di farsi promotore di iniziative che mantengano viva nella città e nelle stanze della politica della Regione Sicilia la profonda ferita inflitta all’economia ed al turismo della nostra terra con la chiusura del complesso termale e con la farraginosa  macchina burocratica e politica che blocca ancora qualsiasi ipotesi di soluzione positiva del problema”.

Riordino del settore termale, l’on. Raia ha ripresentato il disegno di legge


Riordino del settore termale (ddl n. 10 del 13 dicembre 2012 XVI Legislatura)
Iter
Attuale

28 dic 2012 Assegnato per esame Commissione QUARTA

Storico

24 dic 2012 Annunziato Seduta n. 7 AULA
28 dic 2012 Assegnato per parere Commissione SESTA

Concetta-Raia
RELAZIONE DEL DEPUTATO PROPONENTE

         Onorevoli colleghi,

         il   processo  di  privatizzazione  delle  Terme   di
     Acireale  e  Sciacca,  avviato con  l'articolo  23  della
     legge   regionale  10/1999  e  concretizzatosi   con   la
     costituzione  delle società  Terme di Acireale  S.p.A.  e
     Terme  di  Sciacca S.p.A, ha avuto un esito fallimentare,
     in quanto non è mai stato effettivamente ratificato.

         L'Assemblea  regionale siciliana  con  l'articolo  21
     della  legge  regionale 11/2010 ha disposto  che    Entro
     180  giorni  dall'avvenuta cessione  alla  Regione  delle
     quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme  di
     Acireale   e  Terme  di  Sciacca  rispettivamente   nelle
     società  Terme  di  Acireale S.p.A. e  Terme  di  Sciacca
     S.p.A.,  la Ragioneria generale della Regione  attiva  le
     procedure  necessarie  a  porre in  liquidazione  le  due
     Società  e,  tramite  lo  svolgimento  di  una  gara   ad
     evidenza  pubblica, affida a soggetti privati la gestione
     e   la  valorizzazione  dei  complessi  cremotermali   ed
     idrominerali   esistenti  nel   bacino   idrotermale   di
     Acireale  e  di  Sciacca, compreso lo sfruttamento  delle
     acque   termali  ed  idrominerali,  nonché  le   attività
     accessorie e complementari'.

         Difformemente  alla  suddetta  legge  le   Terme   di
     Acireale   S.p.A.   è   stata   posta   in   liquidazione
     nell'assemblea  del  novembre 2010  senza  che  le  quote
     siano  state  cedute alla Regione, mentre  la  Ragioneria
     generale  della  Regione non ha a tutt'oggi  attivato  le
     procedure   per   la  gara  ad  evidenza   pubblica   per
     l'affidamento ai privati.
         Le  Terme  di Acireale fino all'anno 2005  occupavano
     circa 100 persone, attualmente rimangono a suo carico  17
     dipendenti.    Il   personale   dell'Azienda    Autonoma,
     attraverso la legge regionale 11/2007  è  transitato  nel
     ruolo  ad esaurimento della Regione mantenendo i  diritti
     acquisiti.  Successivamente,  nel  settembre   del   2008
     (D.D.G.  Assessorato  alla Presidenza,  n.  8160  del  30
     settembre  2008) viene data attuazione al ruolo  speciale
     di  cui  alla  legge regionale 11/2007  e  85  dipendenti
     vengono    deportati'  in  uffici  regionali  periferici,
     disperdendo  un  patrimonio  professionale  e   sanitario
     pluridecennale.  Tale  dismissione' di personale  avviene
     a  seguito  di  una  decisione del  CdA  del  2007   che,
     misteriosamente,    non    rinnovava    le    convenzioni
     specialistiche con il servizio sanitario nazionale e  con
     altri  Enti (Alitalia, Ministero Difesa, INPS,  ENASARCO,
     ecc.).

         Difatti  è  una dismissione delle Terme  di  Acireale
     quella  operata  dal CdA che nel maggio del  2009   porta
     alla  locazione di parte della struttura ad  una  società
     privata,  la Emira S.r.l., che eroga prestazioni  termali
     anche  in  acque e fanghi sulfurei, autodeterminando  una
     situazione  di  concorrenza  interna  dai  profili   poco
     chiari.

         Nonostante  questo impoverimento,  scientifico',  del
     patrimonio  termale  acese, di fatto  la  privatizzazione
     non   è   mai   avvenuta.   La  potremmo   definire   una
      privatizzazione  formale', visto che  si  è  passati  da
     società  pubblica a società per azioni il cui capitale  è
     rimasto  in  mano  pubblica.  Quindi  il  legislatore  ha
     inteso  sottolineare  che non vi è  alcuna  soluzione  di
     continuità  nell'esercizio  dell'attività  collettiva  da
     parte  dell'organizzazione, la quale invero, pur  mutando
     veste    esteriore,   mantiene   la   propria    identità
     originaria.  Una riprova di quanto detto è nell'esplicita
     previsione legislativa di cui all'articolo 23,  comma  1,
     ultima   parte,  legge  regionale  n.  10/99  ove   viene
     specificato  che   le società per azioni  derivate  dalle
     predette  aziende succedono a queste nella  totalità  dei
     rapporti giuridici'.

         Come conseguenza il processo di privatizzazione,  che
     avrebbe dovuto comportare per la Regione un risparmio  di
     spesa   pubblica,   si  è  tramutato  in   un   paradosso
     legislativo.   Come  se  ciò non  bastasse  la  Terme  di
     Acireale  Spa non svolge alcuna attività, e  buona  parte
     dei  dipendenti  sono stati assegnati ad  altre  mansioni
     all'interno  dell'amministrazione  regionale.  A  ciò  si
     aggiunge che la Regione ha dovuto effettuare nel  passato
     degli  aumenti di capitale alle due società  al  fine  di
     ripianare  i  debiti.  La  pessima  gestione  ha   quindi
     comportato  non  il rilancio auspicato ma  un  conclamato
     fallimento   della    gestione   privata   con   capitali
     pubblici'.

         Per  le motivazioni suddette, e al fine di rilanciare
     il    termalismo   siciliano,   si   ritiene    opportuno
     intervenire  con  un  disegno di legge  di  riordino  del
     settore   che  parta  dal  recepimento  della   normativa
     nazionale,  la  Legge  24  ottobre  2000,   n.  323,  ma
     integrata  e rivista secondo le esigenze che si ritengono
     meglio rispondenti alla realtà siciliana.

         Se  qualche  decennio  fa le Terme  si  configuravano
     quasi   esclusivamente  come  luoghi  di  cura  di   tipo
     ospedaliero,  oggi  le  terme  sono  luoghi  dove  vivere
     pienamente  esperienze legate alla cura ed alla  vacanza,
     al  benessere  ed  al buon vivere.  Il  settore  termale,
     per  le  sue  caratteristiche  di  eco-compatibilità,  ha
     ancora   forti  potenzialità  inespresse  in  Sicilia   e
     potrebbe   rappresentare un settore di punta  nell'ambito
     dell'offerta  curativa e turistica,  sia  potenziando  le
     stazioni  esistenti,  sia recuperando  località  che  non
     hanno avuto sufficiente fortuna.

         La  riconosciuta  efficacia terapeutica  delle  acque
     termali  ha, infatti, comportato il loro inserimento  nel
     sistema  sanitario nazionale e nei livelli essenziali  di
     assistenza  prevedendo, nell'ottica costituzionale  della
     tutela della salute, l'estensione delle terapie, a  costi
     contenuti, all'intera popolazione. Oggi il mondo  termale
     è  una realtà che rinuncia a qualsiasi etichetta e che si
     conferma  come  il luogo più idoneo per il raggiungimento
     delle  condizioni  di  completo benessere  della  persona
     dove  è  possibile  procedere alla  cura  delle  malattie
     sposando   la   terapia  naturale  con  una   altrettanto
     naturale immersione in oasi di verde e di pace.

         In   questo   disegno  di  legge,  così  come   nella
     normativa  nazionale, vengono separate in modo  netto  le
     competenze e le prerogative del  termalismo sanitario'  e
     del   termalismo del benessere' (ristorazione,  strutture
     ricettive,  manutenzione  del  verde,  ecc.),  tanto   da
     prevedere   la   separazione  fisica   delle   strutture,
     affidando  queste  ultime,  tramite  apposita   gara   di
     appalto, alla gestione dei privati.

         Inoltre,  si da mandato alla Regione di istituire  un
     marchio  di qualità termale e conseguente attivazione  di
     canali  di  finanziamento per l'attività, si promuove  la
     qualificazione   sanitaria  degli  stabilimenti   termali
     integrandoli  con  le  altre  strutture  sanitarie   del
     territorio,  le Università, gli Istituti di  Ricerca  per
     lo  svolgimento delle attività relative alla  definizione
     dei  modelli  metodologici e alla  supervisione  tecnico-
     scientifica.

                                ---O---

              DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE

                                Art. 1.
                               Finalità

         1.   La   presente  legge,  in  conformità   con   le
     disposizioni della legge 24 ottobre 2000, n. 323 e con  i
     principi  statutari della Regione disciplina la tutela  e
     la valorizzazione sanitaria nonché la riqualificazione  e
     la  salvaguardia territoriale del patrimonio  idrotermale
     siciliano,   anche   per   il  sostegno   alle   attività
     turistiche correlate alle risorse naturali, ambientali  e
     culturali delle zone termali.

                                Art. 2.
                  Ambito di applicazione e interventi

         1. Per le finalità dell'articolo 1 la Regione:

         a)  favorisce  la  collaborazione e il  coordinamento
     tra  le aziende termali siciliane promuovendo lo sviluppo
     di   un'immagine   coordinata  del  settore   termale   e
     incentivando iniziative per la costituzione di  distretti
     termali, consorzi o reti d'imprese;

         b)  definisce le condizioni attraverso cui realizzare
     l'integrazione   delle  azioni  e   delle   attività   di
     competenza  dei diversi livelli istituzionali  nonché  la
     partecipazione  dei  privati alla programmazione  e  alla
     realizzazione  degli interventi secondo  quanto  previsto
     dalla presente legge;

         c)   promuove   la  ricerca  sulle  risorse   termali
     siciliane e sulle loro applicazioni;

         d)    promuove    l'affermazione    della    validità
     scientifica  e  dell'efficacia terapeutica delle  risorse
     termali  siciliane  e  delle  prestazioni  erogate  dalle
     aziende  termali siciliane, anche attraverso il  sostegno
     a  studi  e  ricerche, in collaborazione con il  Servizio
     sanitario  regionale e nazionale e con  gli  istituti  di
     ricerca medica e le università;

         e)  incentiva  la  ricerca e  la  coltivazione  delle
     fonti di approvvigionamento idrico;

         f)  sostiene  la  qualificazione  degli  stabilimenti
     termali   siciliani  e  la  promozione   degli   standard
     qualitativi delle prestazioni da essi erogate;

         g)  favorisce  il  pieno e razionale  utilizzo  delle
     risorse  termali, anche mediante il loro  impiego  presso
     le  strutture  turistico-ricettive,  nel  rispetto  delle
     norme sanitarie;

         h)    favorisce    iniziative   e   accordi,    anche
     internazionali,  per agevolare la mobilità  dei  pazienti
     residenti   nei  Paesi  dell'Unione  europea  verso   gli
     stabilimenti   termali  siciliani,  nel  rispetto   della
     normativa statale vigente.

                                Art. 3.
                            Natura dei beni

         1.  Le  fonti  delle acque minerali e  termali,  così
     come  classificate dall'articolo 2 del R.D. n. 1443/1927,
     nonché  le  fonti di sorgente idrica così  come  definite
     dal  decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 399, esistenti
     nel  territorio  demaniale  fanno  parte  del  patrimonio
     indisponibile della Regione.

         2.   I   lavori   occorrenti   alla   ricerca,   alla
     coltivazione  e  all'utilizzazione  delle  acque  termali
     sono  di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti e  le
     relative  opere  sono  acquisite al patrimonio  regionale
     nel rispetto della normativa vigente.

         3.   Le   aree  di  rispetto  assoluto  per  finalità
     igienico-sanitarie,  in  quanto  strettamente   collegate
     alle  risorse  termali, sono di pubblica utilità  e  come
     tali possono essere soggette ad esproprio.

                                Art. 4.
                      Attribuzioni delle funzioni

         1.    Alla    Regione   compete   la   pianificazione
     territoriale  e la programmazione economica  del  settore
     termale  unitamente  alla  vigilanza  e  alla  statistica
     relativa  alle  attività  volte allo  sfruttamento  delle
     risorse idrotermali e delle acque di sorgente.

         2.   Le   funzioni   relative   alla   pianificazione
     mineraria   sono  esercitate  dall'Assessorato  regionale
     dell'energia e dei servizi di pubblica utilità.

         3.     La    funzione    afferente    la    vigilanza
     sull'autorizzazione  all'apertura   al   pubblico   degli
     stabilimenti   termali,  è  esercitata   dall'Assessorato
     regionale della salute.

                                Art. 5.
                         Stabilimenti termali

         1.  In  materia  termale si applicano in  Sicilia  le
     qualificazioni e le prescrizioni di cui agli  articoli  2
     e  3  della  legge 24 ottobre 2000, n. 323, in ordine  ai
     requisiti  degli  stabilimenti termali ed  alle  connesse
     attività di cura.

         2.  La  Regione promuove la qualificazione  sanitaria
     degli  stabilimenti termali e l'integrazione degli stessi
     con  le  altre  strutture sanitarie  del  territorio,  in
     particolare  nel  settore  della  riabilitazione,  avendo
     riguardo  alle  specifiche situazioni epidemiologiche  ed
     alla programmazione sanitaria.

         3.   Le  cure  termali  sono  erogate  a  carico  del
     Servizio   sanitario  regionale,  ai  sensi   di   quanto
     previsto   dall'articolo  6,  negli  stabilimenti   delle
     aziende  termali  accreditate, ai sensi  dell'articolo  8
     quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.  502,
     introdotto  dall'articolo 8 del  decreto  legislativo  19
     giugno 1999, n. 229.

                                Art. 6.
                     Erogazione delle cure termali

         1.     Le   patologie  per  il  cui   trattamento   è
     assicurata  l'erogazione delle cure termali a carico  del
     Servizio sanitario regionale sono quelle individuate  dal
     decreto  del  Ministro della sanità del 22 marzo  2001  e
     successive  modifiche ed integrazioni, fermo restando  il
     sistema   di  partecipazione al costo  delle  prestazioni
     sanitarie  e  del  relativo  regime  di  esenzioni   come
     previsto dal decreto legislativo 29 aprile 1998,  n.  124
     e  successive  modifiche  ed integrazioni,  nonché  dalle
     vigenti  disposizioni in merito applicati nel  territorio
     della  Regione.  In  particolare  il  Servizio  sanitario
     regionale  assicura  i  cicli  di  cure  termali  per  la
     riabilitazione   motoria   e   neuromotoria,    per    la
     riabilitazione   funzionale  del  motuleso   e   per   la
     riabilitazione della funzione cardiorespiratoria e  delle
     funzioni     auditive    garantiti    agli     assicurati
     dell'Istituto  nazionale per l'assicurazione  contro  gli
     infortuni   sul   lavoro  (INAIL)  per   ciascuna   delle
     patologie  per  gli stessi previste e  secondo  le  linee
     guida    concernenti   l'articolazione   in   cicli    di
     applicazione  singoli  o  combinati  per  ciascuna  delle
     patologie  individuate  dal decreto  del  Ministro  della
     sanità  del  22  marzo  2001 e  successive  modifiche  ed
     integrazioni.

         2.     Altri   aspetti  dell'erogazione  delle   cure
     termali    in    Sicilia   riferibili    alle    clausole
     identificative aggiornate sulle patologie tutelate  e  le
     prestazioni   erogabili   in   attuazione   dei   Livelli
     essenziali  di assistenza (LEA), sulle risorse  destinate
     dalle  imprese termali all'attività della Fondazione  per
     la  ricerca scientifica termale, sulla definizione  della
     figura  dell'operatore  termale,  sulla  regolamentazione
     relativa  ai requisiti igienico-sanitari specifici  delle
     piscine  termali,  sulla  revisione  dei  codici  per  la
     raccolta dati e semplificazioni delle procedure  di  cura
     termale   sono  ricomprese  e  definite  negli   appositi
     accordi  stipulati, con la partecipazione  del  Ministero
     della  sanità, tra le Regioni e le province  autonome  di
     Trento   e  di  Bolzano  e  le  organizzazioni  nazionali
     maggiormente   rappresentative  delle  aziende   termali;
     accordi  divenuti  efficaci con il recepimento  da  parte
     della  Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
     le  Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
     nelle  forme  previste dagli articoli 2 e 3  del  decreto
     legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

                                Art. 7.
                        Regimi termali speciali

         1.  Il  Servizio sanitario regionale garantisce  agli
     assicurati  aventi  diritto  avviati  alle  cure  termali
     dall'Istituto  nazionale della previdenza sociale  (INPS)
     e   dall'INAIL   i   regimi  termali  speciali   di   cui
     all'articolo  6 del decreto-legge 20 settembre  1995,  n.
     390,  convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge   20
     novembre 1995, n. 490.

                                Art. 8.
              Ricerca scientifica - Accordi di programma

         1.  L'Assessorato  regionale della  salute  favorisce
        la   collaborazione  delle  aziende  termali  per   la
     realizzazione  di  programmi di ricerca  scientifica,  di
     rilevazione  statistico-epidemiologica  e  di  educazione
     sanitaria,   mirati  anche  ad  obiettivi  di   interesse
     sanitario  generale,  ferme restando  le  competenze  del
     Ministro  dell'università e della ricerca  scientifica  e
     tecnologica.  La  Regione si avvale della  collaborazione
     con  le università siciliane, degli enti e degli istituti
     di   ricerca  specializzati,  per  lo  svolgimento  delle
     attività   relative   alla   definizione   dei    modelli
     metodologici   e  alla  supervisione  tecnico-scientifica
     sulla attuazione degli stessi programmi.

         2.  La  Regione  promuove programmi di  formazione  e
     ricerca    scientifica   sulle   risorse    termali    ed
     idrominerali  in collaborazione con istituti  di  ricerca
     ed  università.  Promuove  altresì,  in  accordo  con  il
     Ministero  dell'istruzione,  convenzioni  ed  accordi  di
     programma  per favorire l'istituzione, in Sicilia,  della
     Scuola  di  specializzazione in medicina termale  di  cui
     all'articolo 7 della legge 323/2000.

         3.  La  Regione e gli enti pubblici e privati possono
     sottoscrivere  accordi di programma, intese istituzionali
     o  porre  in  essere altre forme di cooperazione  per  la
     promozione   di  un  sistema  integrato  delle   attività
     produttive nei territori termali.

                                Art. 9.
               Ricerca idrogeologica e conduzioni fonti
                          approvvigionamento

         1.   La  Regione  promuove  e  incentiva,  attraverso
     convenzioni  tra  le aziende termali, le  università  e/o
     gli enti di ricerca più qualificati (INGV, CNR, ecc.)  la
     ricerca  e  il monitoraggio della risorsa idrica  termale
     per  garantirne  la qualità e la quantità  nel  tempo  e,
     laddove    necessario   per   le   strategie   aziendali,
     incrementare   le   portate  delle  fonti   esistenti   e
     individuarne di nuove.

                               Art. 10.
                 Valorizzazione dei territori termali

         1.  Nell'ambito  dei piani e dei progetti  regionali,
     nazionali   e   comunitari  che  comportano  investimenti
     ordinari  e straordinari per la promozione e lo  sviluppo
     economico-sociale  di  aree  comprendenti   territori   a
     vocazione  turistico-termale,  la  Regione  favorisce  la
     destinazione   di   adeguate   risorse   aggiuntive   nei
     confronti  degli  stessi territori per  il  potenziamento
     dell'offerta sanitaria in relazione al fabbisogno  e  per
     la    crescita    della    dotazione    infrastrutturale,
     tecnologica, alberghiera e turistica nelle aree termali.

         2.   Per   migliorare   il  contesto   ambientale   e
     incrementare  la  qualità dell'offerta  ricettiva  e  dei
     servizi  delle  aree  termali  la  Regione  promuove   la
     realizzazione  di  piani  di  qualificazione  delle  aree
     termali che fanno riferimento al territorio del comune  o
     dei comuni entro cui si svolge un'attività termale.

         3.  I  piani di potenziamento di cui ai commi 1  e  2
     possono   essere   presentati  dai  comuni,   singoli   o
     associati, o dalle aziende termali

                               Art. 11.
                    Riconoscimento distretti termali

         1.   Gli   strumenti  per  il  raggiungimento   delle
     finalità  di  cui  all'articolo 2, sono il  documento  di
     programmazione  economica  e  finanziaria  regionale,  il
     Piano   regionale  di  sviluppo  termale,  il   distretto
     termale,  e,  nel  caso  di  più  distretti  termali,  la
     Commissione  regionale per il termalismo,  istituita  con
     apposito  decreto e composta da enti locali  interessati,
     università, operatori economici ed esperti del settore.

         2.  Entro  sessanta  giorni  dall'approvazione  della
     presente  legge,  l'Assessorato  regionale  del  turismo,
     dello sport e dello spettacolo, al fine di promuovere  lo
     sviluppo  del termalismo, adotta con proprio  decreto  le
     modalità   ed   i  criteri  per  il  riconoscimento   dei
     distretti  termali  nei  quali  si  realizza  un  sistema
     integrato  tra  il termalismo e le risorse  ambientali  e
     culturali del territorio;

         3.  Il  distretto termale esprime la  capacità  degli
     attori  pubblici e privati di promuovere la realizzazione
     di   una   serie   di   progetti  strategici   ricompresi
     all'interno  di  un  patto  che  mira  a  realizzare   lo
     sviluppo  integrato del distretto termale  in  conformità
     agli  strumenti di programmazione comunitaria,  nazionale
     e regionale.

                               Art. 12.
         Promozione del termalismo e del turismo nei territori
                                termali

         1.  Nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili
     e  nell'esercizio  della  propria attività  istituzionale
     l'Assessorato regionale del turismo, dello sport e  dello
     spettacolo  inserisce  nei propri piani  e  programmi  di
     promozione   turistica   regionale   e   locale    idonee
     iniziative  per la promozione del termalismo quale  parte
     integrante    della    complessiva   offerta    turistica
     siciliana,  utilizzando  anche  a  tale  fine   l'apporto
     tecnico-organizzativo     di     organismi     consortili
     eventualmente  costituiti  con  la  partecipazione  delle
     aziende  termali  e di istituzioni, enti ed  associazioni
     pubblici    o    privati   interessati   allo    sviluppo
     dell'economia dei territori termali.

         2. L'Assessorato regionale della salute:

         a)  favorisce l'accreditamento ed il convenzionamento
     delle  strutture  termali nel rispetto dei  requisiti  di
     legge;

         b)  eroga  contributi  fino  ad  un  massimo  di  500
     migliaia di euro annui per progetti specifici di  cure  e
     terapie  termali  innovative per  categorie  di  pazienti
     particolari,   ovvero   studi  e   ricerche   nel   campo
     dell'idrologia  medica applicata, anche in collaborazione
     con  le  università siciliane. I predetti progetti devono
     essere   presentati  dalle  università  o  dalle  Aziende
     termali  entro  il  28 febbraio di ogni  anno  ed  essere
     ammessi  a finanziamento entro il 30 giugno di ogni  anno
     previa  approvazione  dell'Assessore  regionale  per   la
     salute.

         3.  Per  l'attuazione del programma di promozione  ed
     incentivazione   del   turismo   termale    l'Assessorato
     regionale  del  turismo, dello sport e  dello  spettacolo
     eroga  incentivi  a  favore  dei  comuni  termali  e   di
     privati, in relazione a:

         a)   costruzioni  e  ristrutturazioni  di   strutture
     ricettive alberghiere e ricettive in genere;

         b) riqualificazione urbana dei territori termali;

         c)  realizzazione nei territori termali  di  impianti
     sportivi   e   per   il  tempo  libero   per   consentire
     un'adeguata  attività complementare al  ripristino  dello
     stato di benessere psico-fisico;

         d) manifestazioni ricreative e culturali;

         e)   innovazione   tecnologica   e   gestionale   nei
     territori termali.

         4.  Gli  incentivi di cui al comma 3 sono individuati
     da  apposito  decreto  dell'Assessore  regionale  per  il
     turismo,  lo sport e lo spettacolo che fissa  i  relativi
     limiti  di  finanziamento  a carico  del  bilancio  della
     Regione  e  dell'eventuale  cofinanziamento  degli   enti
     locali.

                               Art. 13.
                      Marchio  Terme di Sicilia'

         1.  E' istituito il marchio di qualità termale  Terme
     di   Sicilia'   riservato  ai  titolari  di   concessione
     mineraria  per le attività termali che ne fanno  espressa
     domanda  di  assegnazione. La Regione promuove  forme  di
     collaborazione  e  cooperazione tra  le  aziende  termali
     siciliane,  finalizzate in particolare ad  accrescere  la
     notorietà  e  l'elevazione degli standard di qualità  dei
     servizi  del  settore  termale  nell'ambito  del  turismo
     siciliano.  L'Assessore  regionale  per  il  turismo,  lo
     sport  e  lo  spettacolo con decreto  da  emanarsi  entro
     novanta  giorni  dalla data di entrata  in  vigore  della
     presente  legge regolamenta d'attuazione e  le  procedure
     per   l'attribuzione  del  marchio,   le   modalità   per
     gestirlo,  il  procedimento per il  riconoscimento  della
     qualità  e  la  eventuale  revoca  dell'attribuzione  del
     marchio.

         2.  Ai  fini dell'attribuzione del marchio  Terme  di
     Sicilia'   il   soggetto   titolare   della   concessione
     mineraria   per  le  attività  termali  deve   presentare
     all'Assessorato  regionale del  turismo,  dello  sport  e
     dello  spettacolo la domanda di assegnazione del  marchio
     di  qualità  termale  unitamente  ad  una  documentazione
     attestante:

         a)  l'adozione di apposito bilancio ambientale  e  la
     relativa relazione tecnica;

         b)  la  sottoscrizione, certificata dalla  competente
     camera    di   commercio,   industria,   artigianato    e
     agricoltura,  di  accordi  volontari  tra  gli   esercizi
     alberghieri  del  territorio termale per autodisciplinare
     l'uso    più   corretto   dell'energia,   preferibilmente
     proveniente  da  fonti rinnovabili, e  dei  materiali  di
     consumo in funzione della tutela dell'ambiente;

         c)   l'attività  di  promozione,  certificata   dalla
     competente  azienda  di  promozione  turistica,  per   la
     valorizzazione  delle  risorse  naturali,   culturali   e
     storico-artistiche proprie del territorio termale;

         d)  l'adozione da parte degli enti locali  competenti
     di  idonei  provvedimenti per la gestione più appropriata
     dei   rifiuti  e  per  la  conservazione  e  la  corretta
     fruizione dell'ambiente naturale.

         3.  L'assegnazione del marchio di qualità  termale  è
     sottoposta a verifica da parte all'Assessorato  regionale
     del  turismo,  dello  sport e dello spettacolo  ogni  tre
     anni.
                               Art. 14.
                         Copertura finanziaria

         1.   Agli   oneri  derivanti  dall'attuazione   della
     presente  legge  si provvede per l'esercizio  finanziario
     in  corso con parte delle disponibilità U.P.B. 4.2.1.5.2.
     capitolo 215704, accantonamento 1001.

         2.  Per ciascuno degli esercizi finanziari successivi
     si  provvede  con legge di bilancio e le  relative  somme
     trovano   riscontro   nel  bilancio   pluriennale   della
     Regione.

                               Art. 15.
                           Entrata in vigore

         1.  La  presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
     ufficiale della Regione siciliana.

         2.  E'  fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
     e di farla osservare come legge della Regione.

La Guida di Baedeker del 1903 menzionava le Terme come primaria attrazione turistica di Acireale


 

guida-di-baedeker-1903

L’impegno nella società civile per i Lions Club dell’area acese


dal quotidiano La Sicilia del 16 gennaio 2013, articolo di Mario Vitale

lions-lasicilia-16gennaio

Continua la querelle Garozzo-Contarino sulle Terme. Imbarazzata risposta del Sindaco di Acireale


Prosegue la querelle tra il Presidente dell’Accademia Zelantea Giuseppe Contarino e il Sindaco di Acireale Nino Garozzo a proposito della ritardata pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale. Dopo l’articolo di Contarino (12 gennaio), l’inutile e stizzita replica di Garozzo (13 gennaio) la precisazione del Presidente dell’Accademia (14 gennaio), oggi si registra una imbarazzata controreplica del primo cittadino acese che, dimentica, che il bando di Sciacca ha già avuto formale pubblicità sul sito del Dipartimento Tesoro dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana.

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Le dichiarazioni dell’ex liquidatore Margherita Ferro nello studio di Sviluppo Italia Sicilia


Di seguito un estratto delle opinioni di Margherita Ferro, intervista insieme ad altri operatori, nell’ambito dello studio di Sviluppo Italia Sicilia (pag.157 dello Studio)

Margherita Ferro – Foto Consoli (repertorio)

“Il patrimonio delle Terme di Acireale consta di varie unità realizzate in periodi diversi, alcune ad uso proprio delle Terme di Acireale ed altre ad uso diverso, in particolare: Stabilimento Termale Santa Venera, Palazzina Uffici Santa Venera, Parco e Parcheggio Santa Venera, Complesso Piscine, Hotel delle Terme, Hotel Excelsior Palace Terme, Complesso Polifunzionale, Stabilimenti Pozzillo, Stabilimenti Termali Santa Caterina, Altri Asset. Le acque termali permettono di curare malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, malattie ginecologiche, malattie reumatiche, malattie dermatologiche. Sulle acque la Società Terme di Acireale in Liquidazione SpA ha una concessione ad un canone annuo pari a 600,00 euro. Le terme sono state gestite dall’Azienda Autonoma terme di Acireale fino al 2005, poi trasformatasi in SpA che dal 2010 è in liquidazione. L’azienda versa ormai da diversi anni in condizioni assai critiche, i ricavi da prestazione derivano quasi esclusivamente dalle convenzioni con il servizio sanitario nazionale, con una clientela locale, ma non sono sufficienti per coprire i costi della struttura e la regione è costretta annualmente a colmare il disavanzo. Attualmente l’azienda svolge l’attività solo parzialmente con l’obiettivo di ridurre i costi e limitare le perdite. Una delle iniziative avviate in questi ultimi mesi è stata la costituzione del Distretto Produttivo del benessere termale che coinvolge tutte le Terme presenti nel territorio siciliano e che raggruppa circa 60 imprese del settore. Ne fanno parte anche il Comune di Alì Terme, l’Associazione nazionale Comuni termali (ANCOT), Federterme, le Terme di Acireale, le Terme dei Germani-Marino di Alì Terme. Il costituendo Distretto comprenderà i territori e gli enti di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina. Il Distretto intende puntare su tre asset principali: prodotti parafarmaceutici, benessere e turismo. Il Distretto del Benessere Termale permetterà, nel medio e lungo termine, di mettere in rete tutte le città con stabilimenti termali e le relative strutture ricettive di supporto, in modo da presentarsi ai mercati turistici nazionali ed esteri con un unico prodotto Sicilia. Appare evidente che oggi le terme non debbano essere più interpretate esclusivamente quale cura sanitaria, bensì come una più complessiva forma di benessere dell’individuo”

Lanciare l’idea di rete di Terme Urbane Italiane per migliorare la qualità della vita dei cittadini


dal sito di Federterme

THERMAE URBIS – LE TERME URBANE: CONVEGNO IL 22 SETTEMBRE ALLE TERME DI MIRADOLO.

Ultimo aggiornamento Giovedì 13 Settembre 2012 15:12Giovedì 13 Settembre 2012 15:07

“Lanciare l’idea di rete di Terme Urbane Italiane come strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini”: è uno degli obiettivi, forse il principale, del convegno che si terrà il 22 settembre 2012 alle Terme di Miradolo con la partecipazione di accademici, medici ed operatori del termalismo. Tutti convinti che i Centri termali possano e debbano essere “una risposta alle esigenze di cura e di salute dei territori urbani”, come recita il sottotitolo al tema del convegno: “Thermae Urbis-Le Terme Urbane”.
Dopo gli interventi istituzionali, tra cui quello del presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, sono in programma una tavola rotonda e un seminario (“Introduzione alla Medicina Termale”) che prevede il riconoscimento ai partecipanti di 5 crediti ECM.
Aprirà il Seminario il Prof. Umberto Solimene, Direttore della Scuola Specializzazione in Medicina Termale Università degli Studi di Milano; interverranno, tra gli altri, anche il Prof. Marco Vitale, Università degli Studi di Parma, Coordinatore Scientifico della Fondazione per la Ricerca Termale (FoRST) e il presidente del Coter (Consorzio Terme Emilia Romagna), Lino Gilioli.

“Con le mutate condizioni socioeconomiche e di costume, che hanno portato a rivedere, in chiave globale, anche il concetto di salute, la medicina termale – si legge in una nota – può portare un’adeguata risposta alle nuove esigenze. Tuttavia, a tale realtà non sempre corrisponde una corretta, diffusa e professionale informazione alla classe medica e al personale sanitario che, suo malgrado, si trova non in grado di poter disporre dei corretti strumenti conoscitivi in campo medico termale”. “Questo significa – prosegue la nota – che l’imponente e prestigioso apparato termale italiano ed europeo non sempre può contare su una classe medica informata e disponibile”.

 “Al fine di colmare questa lacuna, senza volerci sostituire alle Scuole di Specializzazione universitarie che hanno altre finalità, abbiamo programmato questo primo workshop di introduzione – conclude la nota – per fornire le nozioni di base per comprendere i meccanismi d’azione, le potenzialità terapeutiche e di utilizzo della Medicina termale, anche a complemento della Terapia Medica classica, e di tecniche riabilitative e di benessere”.

La scelta di organizzare il Convegno-Seminario alle Terme di Miradolo non è casuale: è anche un modo per celebrare un anniversario importante per il Centro termale: 100 anni “tra storia e attualità”. Con l’occasione verranno consegnate stampe storiche e targhe di merito.

Federterme: Il Comune non vuol rimanere fuori dalla privatizzazione delle Terme di Sciacca


dal sito di Federterme

PRIVATIZZAZIONE TERME DI SCIACCA: IL COMUNE NON VUOL ESSER TAGLIATO FUORI.

Venerdì 14 Settembre 2012 09:29

 News

Il Comune di Sciacca vuole avere un ruolo attivo nel futuro delle Terme cittadine, in via di privatizzazione. Lo ha ribadito il sindaco Fabrizio Di Paola, nell’incontro che si è tenuto lunedi 10 settembre alla Regione Sicilia.
Nel frattempo, le procedure per la privatizzazione dell’impianto vanno avanti: secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, Sviluppo Italia Sicilia avrebbe ultimato il lavoro preparatorio, che le era stato commissionato, per redigere il Bando da lanciare per dare modo agli eventuali investitori interessati, di presentare la loro offerta per prendersi carico delle Terme.
Il Comune di Sciacca – come già aveva fatto sapere a fine luglio – vorrebbe che nel Bando venga inserita “l’istituzione di un organismo rappresentativo della parte pubblica: Comune di Sciacca e Regione. Un organismo che si interfacci con il futuro gestore delle Terme di Sciacca con funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo”.

Ripartono con slancio le storiche Terme di San Pellegrino


dal sito di Federterme

PRESENTATO IL PROGETTO DEL NUOVO CENTRO TERMALE DI SAN PELLEGRINO.

Venerdì 14 Settembre 2012 09:48

 News

Dovrebbero iniziare nel giro di qualche settimana i lavori per ridare vita alle storiche Terme San Pellegrino. Il gruppo Percassi, il nuovo proprietario dell’impianto, ha dato indicazione agli architetti dello studio DE8 di Orio al Serio, di riprendere l’attività di rilancio e di accelerare i tempi perché il Centro torni ad essere operativo già entro il prossimo anno.
Le nuove Terme si svilupperanno su 4.400 mq così suddivisi: 2.250 dedicati agli spazi termali, 1050 destinati ai servizi, 800 agli impianti e 300 riservati ai depositi. L’investimento programmato è pari a 17 milioni di euro.
Le nuove Terme saranno ospitate in una palazzina articolata su tre livelli e dotata di vasche, piscine e spazi relax: spazi interamente destinati ai trattamenti Benessere. Le cure sanitarie, a carico o meno del Servizio Sanitario Naazionale, non sono nei programmi del gruppo Percassi, che ha puntato molto sulla possibilità di realizzare, assieme alle Terme, anche un centro residenziale e commerciale con negozi di alta gamma, per far tornare San Pellegrino ai lustri di un tempo.
In più, verrebbe interamente ristrutturato il Grand Hotel e le altre strutture ricettive e di servizi, indispensabili per la valorizzazione turistico-alberghiera del Paese. Se il Gruppo Percassi dovesse ricevere tutte le autorizzazioni richieste – ipotesi tutt’altro che scontata – l’investimento complessivo salirebbe a circa 150 milioni di euro.
In caso contrario, i terreni adiacenti alle Terme verranno destinati a spazi verde, per il godimento dei clienti del Centro Termale.

La Regione Calabria vuole affossare il sistema termale


dal sito di Federterme

FEDERTERME: LA REGIONE CALABRIA VUOLE AFFOSSARE IL SISTEMA TERMALE.

Martedì 04 Settembre 2012 09:37

 
News

Durissime critiche al recente decreto della Regione Calabria che ha fissato, riducendoli, i tetti di spesa per l’anno 2012, sono state espresse, oltre che dalle aziende interessate, anche dal presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, la struttura commissariale ha partorito “A questo punto – ha dichiarato Jannotti Pecci – la volontà della Regione di azzerare il sistema termale appare evidente. Dopo essersi sistematicamente ed immotivatamente sottratta a ogni forma di contributo, e dopo avere fornito alcune aperture solo a parole, la struttura commissariale ha partorito un provvedimento tecnicamente censurabile, ricomprendendo in via definitiva i ticket pagati dai cittadini nel budget di ciascuna struttura che, a questo punto, non può che intendersi calcolato su dati evidentemente falsati, considerato che, fino allo scorso anno, gli stessi importi erano stati considerati su uno storico al netto del ticket, in linea con quanto accade in tutte le altre Regioni”.

Per Jannotti Pecci, inoltre, “la Regione Calabria non ha tenuto in alcun conto la capacità del sistema termale di rendersi attrattore di risorse finanziarie da parte di cittadini provenienti da altre aree del Paese (circa 1,5 milioni di euro infatti vale, ad oggi, la mobilità attiva per cure termali) e la recente legge sulle incentivazioni per le terme, con una dotazione poco più che simbolica, appare, alla luce dei fatti, come un tentativo della politica di lavarsi la coscienza”. Quello che conta, invece – ha concluso il presidente di Federterme – è che le imprese saranno costrette a una chiusura anticipata della stagione accentuando le tensioni occupazionali già esistenti nel comparto per effetto della crisi, in un territorio come quello calabrese, dove di tutto c’è bisogno tranne che di alimentare ulteriormente il disagio sociale. Per parte nostra, nel rinnovare le nostre numerose richieste di incontro, valuteremo assieme agli associati le iniziative da assumere, anche sul versante legale”.

Sviluppo Italia Sicilia, come provare ad avvicinare i potenziali investitori privati interessati alle Terme


A pag.15 del documento “Relazione Avanzamento Lavori per il periodo maggio-giugno 2012” redatto da Sviluppo Italia Sicilia e consegnato il 9 luglio 2012 alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana, si legge alla voce G) Avviso di Manifestazione di Interesse quanto di seguito riportato:

Alcune delle indicazioni contenute nell’Avviso di Manifestazione di Interesse, a cura di Sviluppo Italia Sicilia

<< Sviluppo Italia Sicilia ha provveduto ad elaborare un Avviso di Manifestazione di interesse con l’obiettivo di selezionare potenziali investitori che possano presentare una offerta integrata sui due complessi termali di Acireale e Sciacca.

Al fine di favorire la massima e più qualificata partecipazione, sono stati individuati dei criteri generali da seguire per l’espletamento della procedura concorsuale ed in particolare:

  • Definire e fissare un livello minimo prestazionale che si vuole ottenere sia in relazione alla riqualificazione degli immobili (stato manutentivo, messa in sicurezza, opere minime ritenute invarianti ed inderogabili) sia in relazione ai servizi da assicurare (servizi termali convenzionati con il SSN)
  • Riconoscere eventuali ulteriori assets, anche appartenenti ad altri Enti ed Amministrazioni interessate al successo della gestione dei centri termali (Comuni, Provincia, Regione, altri Enti Pubblici o Privati) che possano essere resi disponibili e collegati e/o inclusi nel complesso dei Patrimoni da valorizzare e gestire con lo scopo di rendere l’offerta maggiormente appetibile. Per fare degli esempi potrebbero venire inclusi beni del demanio marittimo regionale, quali spiagge da dare in concessione sia per elioterapia e talassoterapia come per semplice attività balneare, porzioni di porti per essere attrezzati ai fini di offrire disponibilità di ormeggi per imbarcazioni degli ospiti delle strutture, immobili demaniali utili per la realizzazione di facilities e servizi complementari ad una offerta turistica integrata (strutture per congressi, centri ricreativi, etc..)
  • Può essere fortemente appetibile ai fini di una buona partecipazione permettere ed autorizzare la valorizzazione e lo sfruttamento della risorsa energetica geotermica dei luoghi, abbondante e sfruttabile, fin’oggi praticamente trascurata
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati massima libertà nella proposta del progetto più idoneo a realizzare il loro piano industriale, quindi senza imporre limiti all’investimento da effettuare, se non quelli connessi ai livelli prestazionali minimi descritti nell’apposito Capitolato Prestazionale Minimo delle Opere e dei Servizi
  • Garantire, avendone ogni titolarità, un percorso preferenziale ed assistito con gli strumenti forniti dalle norme vigenti, finalizzato alla tempistica certa, per l’assolvimento di ogni e qualsiasi pratica burocratica autorizzativa per la realizzazione dei progetti occorrenti
  • Garantire il rispetto del cronoprogramma approvato ed il rispetto di ogni tempistica a vario titolo occorrente
  • Lasciare ai potenziali investitori interessati la libertà di proporre la durata della concessione ed il canone da versare insieme alla proposta di Business Plan
  • L’esigenza di rendere effettivamente disponibile ai sopralluoghi ed ai rilievi di ogni genere e natura l’intero patrimonio immobiliare nella sua interezza. Ciò sarà necessario per permettere l’accesso regolamentato alle Società/RTI interessate alla preparazione delle proposte
  • Limitare al minimo le condizioni ed i vincoli per la gestione dei Patrimoni, eliminando qualsiasi incongruenza derivata dalla gestione attuale (per esempio a Sciacca, il parco e la piscina del complesso immediatamente adiacenti all’albergo ma anche aperti e frequentati liberamente dal pubblico, etc…)
  • Evidenziare le potenzialità economiche ed edilizie provenienti dagli strumenti di pianificazione vigenti (per esempio a Sciacca i terreni adiacenti alla piscina Molinelli con la possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture connesse)
  • Attenzionare le attuali manchevolezze in termini di certificazioni, autorizzazioni e nulla osta ed il conseguente necessario impegno delle Amministrazioni di rilasciare ogni atto mancante durante l’iter approvativo dei progetti, in Conferenza dei Servizi, con tempistiche certe

L’Avviso Pubblico della Manifestazione di Interesse contiene il disciplinare di gara e il Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi>>

Perchè è difficile affidare le Terme ai privati secondo Sviluppo Italia Sicilia


A pag.11 del documento “Relazione avanzamento lavori per il periodo maggio-giugno 2012. Contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, esitato il 9 luglio 2012 dal Direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia dott. Vincenzo Paradiso, alla voce E) sono evidenziate le Criticità riscontrate per l’affidamento della gestione dei complessi termali di Acireale e di Sciacca. Riportiamo di seguito quanto scritto da Sviluppo Italia Sicilia:

Nella diapositiva, le conclusioni dei rilievi da parte di Sviluppo Italia Sicilia

<<Dalle visite effettuate in loco e dalla verifica della documentazione ad oggi in possesso della scrivente sono emerse le seguenti criticità relative a:

Completezza documentale

Gli Uffici della Società Terme di Acireale in liquidazione S.p.A. e della Società di Sciacca in liquidazione S.p.A. hanno provveduto alla trasmissione parziale della documentazione richiesta. Dall’analisi di quanto prodotto appare evidente che i documenti disponibili sono assolutamente insufficienti ad attestare la conformità degli immobili al sistema normativo urbanistico, edilizio e della sicurezza, agli strumenti di pianificazione urbanistica. Occorre evidenziare che nulla può dirsi ad oggi sulla effettiva regolarità del patrimonio edilizio rispetto all’esercizio dell’attività termale e di quelle connesse. Tale affermazione scaturisce non soltanto dalla mancata trasmissione delle certificazioni edilizie, urbanistiche e sanitarie fondamentali (agibilità/abitabilità), ma dalla stessa assenza dichiarata, nel corso degli incontri operativi, di atti di licenza o concessione edilizia, autorizzazioni allo scarico, nulla osta per la sicurezza antisismica delle strutture, etc..

Pregiudizievoli

Sono state riscontrate le seguenti pregiudizievoli che, se non eliminate, determinano di fatto l’impossibilità ad inserire gli immobili su cui gravano in qualsiasi ipotesi di affidamento ai privati.

  1. presenza di un pignoramento immobiliare n.rge 1/2008 pendente presso il Tribunale di Catania promosso da Unicredit (ex Banco di Sicilia)/Terme di Acireale con prossima udienza fissata per il 27/02/2013. Tale pignoramento colpisce il terreno e l’edificio a destinazione alberghiera “Hotel Excelsior Palace Terme” nonchè terreno e l’edificio Polifunzionale sito in Acireale Via delle Terme. Su detti beni il Banco di Sicilia vanta ipoteche per circa 16 milioni di euro a fronte di un debito di circa 9 milioni di euro.
  2. Notevolissimo contenzioso e grave situazione debitoria dell’Ente. Non abbiamo potuto ancora visionare il bilancio di esercizio del 2011, mentre quello del 2010 reca una perdita di circa 2,3 mil € che sommata a quelle pregresse attesterebbe il debito complessivo sui 4,9 mil €
  3. Limitazione del diritto reale sino al 31/12/2008 relativamente al fabbricato facente parte dello stabilimento “Pozzillo” sito in Acireale fraz.Pozzillo. Sul punto attendiamo di esaminare una sentenza di primo grado che ha rigettato la domanda di dichiarazione di nullità della costituzione del suddetto diritto di usufrutto in favore della società Siciliana Acque Minerali – S.A.M. s.r.l. in liquidazione (oggi fallita). Allo stato, quindi, la presenza del diritto di usufrutto da parte della Curatela del Fall. SAM s.r.l. è legittima e acclarata da una sentenza civile, seppur di primo grado
  4. Piena proprietà dell’area di sedime e di pertinenza dei nuovi capannoni dello stabilimento industriale “Pozzillo” avente accesso da via Sonnino n.73 (superficie circa mq 5.070), allo stato il cespite risulta poco appetibile (seppur di gran pregio, trattandosi di un complesso immobiliare fronte mare nello splendido contesto del borgo marinaro di Pozzillo), ciò in quanto i fabbricati insistenti appartengono in proprietà superficiaria alla società SIDOTI ACQUE s.r.l.

Situazione strutturale

  • Terme di Acireale, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Il complesso termale di Santa Venera che nasce nei pressi della costruzione storica di particolare pregio a cui si sono aggiunte altre costruzioni adiacenti (nuova palazzina uffici) che nulla hanno in comune con il fabbricato originario. L’intero complesso immobiliare versa in un generalizzato carente stato di conservazione a causa della mancata adozione, nel tempo, di idonei interventi manutentivi a salvaguardia degli stessi. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale gli edifici, in alcune parti, presentano evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni, con evidenti e caratteristici segni di ammaloramento diffuso e, in alcuni casi di dissesto. Carbonatazione dei calcestruzzi, ossidazione degli acciai strutturali, sfondellamento dei solai (soprattutto sotto le coperture) ed esplosione dei copriferro sono diffuse.
  2. Complesso per prestazioni terapeutiche e termali “Santa Caterina” che rispetto al concept di complesso termale moderno è sovradimensionato. Molte sale delle terapie e relative attrezzature hanno avuto scarso utilizzo e oggi risultano vandalizzate. I costi di funzionamento del centro sono proporzionali alla dimensione e alla obsolescenza degli impianti termici che determinano un elevato spreco di risorse per il mantenimento in funzione degli impianti. L’organizzazione della struttura, seppur concepita nel rispetto della complessità del caso, presenta oggi delle criticità distributive (le cellette hanno il servizio igienico non disimpegnato)
  3. Complesso Acqua Pozzillo. La struttura si trova a pochissima distanza dal mare, immediatamente adiacente ad un grande canale di scolo. L’appetibilità sotto il profilo immobiliare di tale area è indiscutibile. Si segnala la presenza di ampissimi capannoni completamente vuoti e coperti con lastre che appaiono di cemento-amianto.
  • Terme di Sciacca, carenze strutturali ed urbanistiche
  1. Grand Hotel e Piccolo Albergo San Calogero strutture non funzionanti, nonostante hanno subito negli anni ripetute ristrutturazioni. Solo il piano superiore del Grand Hotel è aperto per prestazioni termali e per le stufe (parzialmente aperte).
  2. Completamento del collegamento fognario delle strutture del Piccolo Albergo, del Grande Albergo e delle Stufe di San Calogero
  3. Completamento del collegamento fognario dello stabilimento termale del parco delle Terme e del Grand Hotel delle Terme.

In considerazione delle criticità sopra riportate sembrerebbe auspicabile, preliminarmente all’avvio della procedura di gara, che la Stazione Appaltante provveda alla regolarizzazione del patrimonio immobiliare dei complessi termali di Sciacca ed Acireale e della relativa documentazione>>.

La situazione dei beni patrimoniali a Sciacca secondo Sviluppo Italia Sicilia. Carenze strutturali, ma non così gravi come ad Acireale.


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Sciacca”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato sia strutturale che di manutenzione di numerosi cespiti. La situazione a Sciacca si presenta decisamente migliore di quella di Acireale

COMPLESSO TERME NUOVE

Grand Hotel delle Terme. Dal sopralluogo realizzato presso la struttura è emerso che lo stato di manutenzione dell’edificio è sufficiente. Tuttavia la stessa risulta sovracclassificata in relazione agli standard accettati dal mercato per una classificazione 4 stelle, anche in rapporto alla qualità architettonica che sembra un po’ datata. Risulta evidente, dall’osservazione degli elementi esterni, che l’edificio dovrebbe subire un notevole restyling per adeguarsi agli standard di una struttura alberghiera a 4 stelle. Da verificare la condizione degli impianti in relazione agli standard previsti nelle norme vigenti

Stabilimento Terme Nuove. Lo stato di manutenzione della struttura è sufficiente. Al fine di rendere la struttura più appetibile si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli esterni, degli interni con una rigenerazione degli arredi. Da verificare, con apposite verifiche, lo stato degli impianti tecnici (elettrico, idraulico, distribuzione fango, etc.). In alcune zone si potrebbero prevedere degli interventi di ripristino (intonaci, tinteggiatura, infissi, etc..)

Impianto delle Piscine Coperte. Il si complesso si presenta in buone condizioni

Parco delle Terme. Lo stato generale del parco è soddisfacente segno di una buona manutenzione. I suddetti tracciati sono in alcuni tratti compromessi dalla sovrapposizione di altre opere infrastrutturali (rete fognaria ed idricotermale). Si evidenzia l’opportunità di effettuare una ristrutturazione degli impianti costituenti i giochi d’acqua (fontane e fontanelle) così come per l’impianto di illuminazione

Edificio Ufficio (ex Motel Agip). Lo stato di manutenzione è appena sufficiente. Si dovrebbero prevedere interventi volti al rifacimento e ammodernamento degli esterni e interni, da rivedere lo stato di funzionalità degli infissi e degli impianti. Gli interventi da realizzarsi dovranno essere calibrati in relazione alla futura destinazione d’uso

Ex Convento San Francesco. L’edificio si presenta in buone condizioni. Eventuali interventi potrebbero determinarsi per un uso diverso da quello attuale.

COMPLESSO TERME ANTICHE

Stabilimento Antiche Terme. Attualmente la struttura non è utilizzabile: alcuni interventi di ripristino già avviati non sono stati conclusi. L’area è incustodita e presenta una recinzione carente che permette il facile accesso agli intrusi. All’interno sono evidenti i segni di azioni vandaliche, gli infissi sono danneggiati, le pareti dissestate, le vasche danneggiate, erbacce e sterpaglie in molte zone hanno preso il sopravvento, segno della mancata manutenzione dell’area.

COMPLESSO MOLINELLI

Piscine Molinelli. Il complesso delle piscine si presenta in buone condizioni

COMPLESSO TERME MONTE KRONIO

Grand Albergo San Calogero. L’unica parte della struttura attualmente operativa è quella che eroga le cure termali. Per il resto l’albergo non è entrato mai in funzione. Il problema principale è legato al mancato allaccio degli scarichi fogniari al collettore comunale

Piccolo Albergo San Calogero. La struttura, restaurata da qualche anno, non è operativa per gli stessi motivi del Grand Hotel delle Terme. Servirebbe un sopralluogo dettagliato per verificare eventuali lavori da realizzarsi. Così come per il Grand Hotel anche in questa struttura il problema principale rimane l’allaccio alla rete fogniaria.

Lo stato di fatto dei beni patrimoniali delle Terme di Acireale. Situazione carente in quasi tutte le strutture nel giudizio di Sviluppo Italia Sicilia


Le informazioni sono ricavate dal documento “Schede descrittive del patrimonio delle Terme di Acireale”, consegnato da Sviluppo Italia Sicilia alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana nel luglio 2012, e reso disponibile da quest’ultima ai deputati regionali che ne hanno fatto richiesta. Dalla documentazione si evince lo stato carente, sia strutturale che di manutenzione, di numerosi cespiti.

COMPLESSO TERME SANTA VENERA

Stabilimento Termale Santa Venera. Dei quasi 4000 mq ne risultano utilizzati circa 1300 mq, il piano terreno e il primo, infatti, sono in uno stato d’abbandono e disuso da molto tempo. Lo stato di conservazione complessivo dell’edificio è scadente. L’impiantistica appare datata e non risponde ai requisiti di legge. Gli infissi, sia interni che esterni, sono in condizioni di degrado. Dal punto di vista strutturale l’edificio, in alcune parti, presenta evidenti fessurazioni nei muri e nelle pavimentazioni.

Edificio Uffici Santa Venera. L’edificio non è attualmente utilizzato e presenta uno stato di conservazione non soddisfacente. Dalle informazioni ricevute in sede di sopralluogo l’edificio presenta qualche problema di cedimento strutturale. Risulta indispensabile un accurato sopralluogo tecnico per verificare la funzionalità strutturale e impiantistica.

Hotel delle Terme. La struttura, ad oggi, risulta sovraclassificata in rapporto agli standard accettati dal mercato per una classificazione 3 stelle. Lo stato complessivo della struttura è modesto, in alcune zone scadente. L’impiantistica, specie quella idraulica, risulta in condizioni scadenti. Sembra inoltre che la struttura in molte sezioni non risponda ai dettami delle norme in vigore in materia di sicurezza. Risultano, quindi, indispensabili interventi volti all’adeguamento strutturale e impiantistico della struttura.

Parco Santa Venera. Il parco, rispetto alle sue potenzialità, risulta complessivamente trascurato a causa della carente manutenzione sia delle aree a verde (cura della vegetazione, potatura) che nei suoi arredi (panchine, transenne, strade, inferriate, etc.) L’area del parcheggio è di fatto abbandonato così come il chiosco

Piscine. Dal punto di vista della funzione originaria (di servizio alla struttura termale) il complesso appare realizzato senza tenere conto di un adeguato livello di confort nei confronti della clientela delle terme. Anche il solo fine ludico ricreativo non si sono realizzati sufficienti spazi e servizi per i possibili fruitori. Queste carenze erano già presenti nella fase progettuale dato che gli spogliatoi ed altre aree di servizio sembrano essere state realizzate in un secondo momento.

Hotel Excelsior Palace Terme. La struttura, operante fino a qualche mese fa, gode di un soddisfacente grado di manutenzione; le camere si presentano accoglienti e gli ambienti comuni (reception, sala ristorante, bar, etc.) sono abbastanza curati. Tuttavia, si potrebbe prevedere un’operazione di restyling in alcune zone, nonchè nell’arredo, per migliorare il grado di accoglienza. Da valutare, inoltre, i malfunzionamenti, o eventuali danni, che potrebbero essere causati dal tempo di non operatività della struttura.

Edificio Polifunzionale. La struttura, pur essendo stata ultimata, per anni non è stata utilizzata e per tale motivo oggetto di atti vandalici. Tutto lo stato di conservazione è sufficiente. Negli ultimi anni alcuni locali della struttura sono stati affidati in comodato d’uso gratuito agli uffici di Enti promotori di manifestazioni ed eventi sportivi organizzati nella Provincia di Catania

Edificio ex Uffici – Edificio Custode. Non è stato possibile visionare gli interni dei due beni. Per quanto riguarda le condizioni esterne, appaiono in mediocri condizioni mostrando una generale assenza di manutenzione: tinteggiatura e intonaco mancante, infissi danneggiati, etc.

Ex Caffetteria. Non è stato possibile visionare l’interno dell’edificio, tuttavia l’esterno si presenta in discrete condizioni.

Magazzino/autorimessa. Lo stato di conservazione dell’edificio è modesto e in alcune zone la struttura presenta alcuni cedimenti strutturali importanti

COMPLESSO TERME SANTA CATERINA

Stabilimento Termale Santa Caterina. La struttura è di dimensioni notevoli e sembra essere stata progettata, molto probabilmente, sovrastimando la domanda reale del servizio. I due edifici hanno subito, di recente, alcuni interventi di manutenzione (rifacimento parziale degli intonaci esterni e interni, ripristino impianti, messa in sicurezza di alcune zone) indispensabili per l’operatività della struttura. Tuttavia soltanto alcune aree sono operanti e in alcune zone sono evidenti i segni di abbandono e la mancanza di manutenzione. Anche per gli impianti (elettrico, idrotermosanitario e fangoterapico) si possono fare le stesse considerazioni, non sono in buone condizioni, carenti di manutenzione e in apparenza non sembrano rispettare i requisiti delle norme di settore. Non è stato possibile visionare l’interno del piccolo edificio, tuttavia l’esterno si presenta in condizioni discrete

COMPLESSO ACQUA POZZILLO

Edificio Stabilimento e Area di sedime Pozzillo. Lo stato di conservazione dell’edificio è disomogeneo: i magazzini sono in condizioni peggiori rispetto agli uffici, e tra questi quelli al piano terra risultano più vetusti rispetto a quelli del piano superiore. Tutte le facciate esterne necessitano di un intervento manutentivo.

SORGENTE S.VENERA AL POZZO

Lo stato di conservazione dell’area è modesto.

Il Procuratore della Corte dei Conti bacchetta la Regione sulla questione dei 164 ex lavoratori termali

Inserito il

Dal sito de Il Mattino di Sicilia

Sul tema del personale della Regione siciliana si è espresso ampiamente, tra l’altro, anche il procuratore regionale della Corte dei contiGiovanni Coppola, il quale ha fatto notare come la pianta organica della regione siciliana sia stata dilatata per fare spazio a circa cinquemila precari da stabilizzare. In sostanza le persone non vengono più assunte sulla base di una pianta organica che ne stabilisce il fabbisogno ma la pianta organica viene adeguata alla presenza di personale precario già presente nella pubblica amministrazion e regionale. Questo è avvenuto con  l’articolo 51 della Legge regionale 12 maggio 2010 n.11. “Il nuovo organico – dice Coppola – è stato calcolato con esclusione dei dirigenti e del personale del Corpo Forestale della Regione”. Così, è sempre il magistrato contabile che parla, “La nuova dotazione organica, al netto delle predette esclusioni, viene determinata in 15.600 unità, quale somma del personale della categoria “A” che conta 2.800 unità, della categoria “B” con 2.600 unità, della categoria “C” che prevede 4.600 unità e della categoria “D” ove sono previsti 5.600 dipendenti”.

Clicca qui per leggere il resto dell’articolo

L’Aula consiliare intitolata all’avvocato Pietro Filetti


L’articolo di Antonio Garozzo sul quotidiano La Sicilia del 29 luglio 2012

Il sistema termale italiano chiede certezze


dal sito di Ancot-Associazione Nazionale dei Comuni Termali

Comunicato stampa – IL SISTEMA TERMALE CHIEDE CERTEZZE

“Il sistema termale ha bisogno di certezze – afferma il Presidente dell’Associazione dei Comuni termali A.N.CO.T. Massimo Tedeschi – certezze sulle risorse già rese disponibili dal Governo e certezze sul futuro del termalismo in primo luogo attraverso la conferma del mantenimento delle cure termali nei LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza).”

Grande è la preoccupazione dei Comuni termali per le Aziende dei propri territori che ancora attendono la chiusura dell’iter di sottoscrizione dell’Accordo Nazionale tariffario 2010-2011 per il quale alcuni uffici ministeriali hanno chiesto ulteriori approfondimenti.

“Il quadro nazionale è difficile e le Aziende termali italiane sono in sofferenza. Il dato nazionale del primo semestre registra infatti un calo medio dei fatturati dell’ordine del 10%. La ratifica dello stanziamento di 3 milioni di euro, residuo di 9 milioni stanziati con la legge “Milleproroghe” 2008 (6 milioni furono impiegati nel biennio 2008-2009) darebbe respiro alle Aziende termali italiane che non possono attendere oltre. ANCOT e Federterme si stanno facendo parte attiva affinchè il Governo sblocchi al più la situazione. Procedono nel contempo gli importanti studi scientifici promossi dalla Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale di Federterme in collaborazione con docenti delle Università di Roma, Milano, Parma e Napoli che stanno dando risultati sorprendenti circa i benefici effetti delle cure termali, preventive, integrate o alternate ad altre terapie. Le persone assumono così meno farmaci, si ammalano di meno con conseguenti benefici finanziari anche per il sistema previdenziale nazionale. Motivi validissimi per confermare a pieno titolo le cure termali nei Livelli Essenziali di Assistenza – conclude il Presidente Tedeschi.

17 luglio 2012 
Maria Pia Bersellini

Cure termali efficaci per guarire alcune malattie


dal sito di Federterme

CONVEGNO ISS: PER ALCUNE MALATTIE CURE TERMALI PIÙ EFFICACI DEI FARMACI

Le cure termali possono guarire alcune malattie meglio delle terapie tradizionali, facendo risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale. E’ quanto emerso da una giornata di lavoro organizzata a Roma dall’Istituto Superiore di Sanita’.

“Le terme devono essere considerate una delle terapie di riabilitazione dopo una malattia acuta, perchè ottengono ottimi risultati con costi minori rispetto a quelle tradizionali – ha ribadito il sottosegretario alla Salute Adelfio Cardinale – il tavolo di lavoro che abbiamo istituito al ministero sta calcolando i risparmi, e i primi dati sono molto interessanti”.
Tra gli esempi presentati nel corso del convegno c’è l’infiammazione dei tendini del ginocchio, che con le terme guarisce completamente il 58,8% dei pazienti mentre le cure farmacologiche non vanno oltre il 31,8%, o il caso dei polifratturati, la cui riabilitazione avviene in 20 giorni invece che 45.

Il settore impiega 60 mila persone con un fatturato di 3 miliardi di euro, ma dal 2003 al 2011 ha perso oltre il 20% dei giorni di presenza: “Le terme sono pronte, grazie anche agli investimenti fatti, ad accogliere la domanda di salute – ha sottolineato Sirio Bussolotti, vicepresidente di Federterme – ora però serve un aiuto dalle istituzioni per il riconoscimento del loro valore”.

“Il trattamento terapeutico non può essere ridotto al solo rapporto con il farmaco – ha sottolineato il presidente dell’Iss, che ha costituito un gruppo di lavoro con l’università Sapienza di Roma per l’elaborazione di linee guida nazionali e l’istituzione di un Osservatorio sulla Medicina Termale – quello offerto dalle terme è un ottimo esempio di medicina della persona”

Lo studio del Prof. Ferrara pubblicato dall’Accademia Zelantea


Clicca qui per la pagina pubblicata nell’apposita Sezione Storia del nostro sito.

Finalmente Sviluppo Italia Sicilia dà un po’ di conto alla città di Acireale


In allegato la lettera inviata al Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale Antonio Riolo.

Il Presidente della VI Commissione consiliare scrive al Presidente del Consiglio Comunale di Acireale


Il Presidente della VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale ci fa pervenire la seguente comunicazione che pubblichiamo volentieri.

La Corte dei Conti: delle 34 società partecipate dalla Regione ben 21 hanno chiuso in perdita


Questo uno dei passaggi della Relazione della Corte dei Conti sul rendiconto 2011 della Regione Siciliana. Ne hanno riferito: Livesicilia, Corriere del Mezzogiorno e Repubblica.

Delle 34 società partecipate– continua Coppola nella sua requisitoria – ben 21 hanno chiuso in perdita l’ultimo bilancio di esercizio comunicato. E questo dato contabile è sufficiente per farci capire la capacità imprenditoriale del ‘settore pubblico’. In pratica, fino ad oggi, la drastica riduzione delle società partecipate è rimasta tra le buone intenzioni del governo regionale”.

Fra le partecipate, quantunque poste in liquidazione, figurano le società Terme di Acireale SpA e Terme di Sciacca SpA, che chiudono in perdita i propri bilanci.

Sviluppo Italia Sicilia: torna Cleo Li Calzi Presidente


http://livesicilia.it/2012/06/20/sviluppo-italia-sicilia-li-calzi-torna-presidente

La manager palermitana ritorna alla guida della società palermitana dopo i sette mesi di gestione Vattani. Nel cda anche il segretario di Lombardo Greco.

Cleo Li Calzi torna alla presidenza di Sviluppo Italia Sicilia. La manager palermitana, capo della segreteria tecnica del governatore Raffaele Lombardo, è stata nominata presidente della società partecipata della Regione, che aveva già guidato da gennaio a novembre del 2011. Nel corso della sua presidenza, la Li Calzi aveva conseguito tra gli altri risultati l’abbassamento del 20 per cento dei costi di gestione e la ripresa di alcune commesse, poi aveva passato il testimone all’ambasciatore Umberto Vattani, che si è dimesso all’inizio di giugno. La Li Calzi, che si è già insediata e il cui mandato terminerà nel 2014, dalla fine dell’anno scorso era consigliere di amministrazione della società. Al suo posto la Regione ha nominato Pippo Greco, capo della segreteria politica di Lombardo, già piazato dal presidente della Regione in altri consigli di amministrazione.

La Commissione Consiliare Sviluppo Economico scende in campo con decisione sulla vicenda delle Terme


Riceviamo dal Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale il seguente documento, approvato all’unanimità dalla Commissione stessa, e indirizzato ai destinatari della comunicazione. Clicca qui per il documento (Terme di Acireale.)

Il Forum prende atto con soddisfazione e compiacimento di questa iniziativa promossa in seno al Consiglio Comunale di Acireale, auspicando che, anche per iniziative future, ci sia, come in questa occasione, ampia e piena collaborazione fra la classe politica e la società civile, di cui il Forum sulle Terme è espressione.


Diatriba fra Regione Calabria e Federterme. Analogo attivismo non si registra però in Sicilia


dal sito di Federterme apprendiamo:

“La Regione Calabria ha ricevuto decine di lamentele, ufficiose e ufficiali, da singole aziende termali del territorio. E varie lettere di protesta e richieste urgenti d’incontro da parte di Federterme. Ma la Regione non si e’ degnata nemmeno di rispondere. Come se i vari appelli per affrontare una situazione che rischia ogni giorno di diventare più drammatica, le fossero entrati in un orecchio per uscirne subito dopo dall’altro”. E’ quanto si legge in una nota di Federterme Calabria. “Dopo un primo incontro con il Sub Commissario, generale Pezzi, più di un anno fa – ha dichiarato il Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci – ogni altra richiesta e’ caduta nel vuoto, mentre dall’altro Sub Commissario, D’Elia, che le nostre imprese hanno incontrato quasi due mesi fa, per ora abbiamo avuto solo risposte interlocutorie. Un comportamento incomprensibile se si considera che la struttura commissariale interloquisce regolarmente con le associazioni imprenditoriali degli altri comparti della sanità privata. Le imprese attendono di vedere saldate le loro spettanze ferme, in alcuni casi, addirittura al 2004 – ha concluso Jannotti Pecci – sono in gravissima crisi di liquidità, le banche non forniscono, più alcun sostegno e, a questo punto non c’e’ da meravigliarsi se, non potendo far fronte agli impegni con i lavoratori, questi ultimi decidano di scendere in piazza”.

“Le aziende termali calabre – prosegue la nota – si sentono prese in giro. E’ vero che tutta l’economia nazionale e’ in crisi e che “non ci sono soldi” come tutti i responsabili degli Enti locali ripetono, alle prese con i tagli alla spesa pubblica decisi dal Governo nazionale. Ma allora perché promettere, nei contatti e nelle dichiarazioni che poi si sono susseguiti a livello politico, sull’argomento, sia con Federterme che con gli imprenditori del settore, una legge che avrebbe sbloccato tra i 4 e i 6 milioni di euro a favore delle aziende termali, non solo per sanare i più gravi problemi contingenti (incluse le ristrutturazioni degli impianti non più procastinabili), ma addirittura per spese di “promozione”, come la partecipazione alle Fiere del settore, in Italia e all’estero. In tempi brevi, il ddl su la pdl n. 164/9 “Valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria” e’ stato portato all’esame del Consiglio regionale, gli si e’ addirittura data una “corsia preferenziale” e poi, una volta arrivato in Commissione, il provvedimento si e’ subito arenato. E oggi giace, dimenticato, in qualche cassetto. In questo quadro, risulta dichiaratamente beffarda, la decisione della Regione di aumentare i canoni di concessione mineraria per le acque termali, che complica una situazione che sta portando le imprese al collasso. Insomma – conclude la nota di Federterme – motivi per mettere mano alla disastrosa situazione delle Terme in Calabria, ce ne sono. Ammesso che qualcuno a Palazzo Alemanni, sede della giunta regionale, abbia la minima intenzione di farlo. Il che e’ ancora oggi tutto da dimostrare”.

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Registriamo, a margine di questa comunicazione, che analoghe attenzioni così forti di Federterme non si sono mai finora registrate in Sicilia ove la situazione termale è altrettanto grave come in Calabria, almeno sul versante pubblico, poichè ben due aziende, le Terme di Acireale e quelle di Sciacca, partecipate dalla Regione Siciliana, sono ingabbiate dentro una doppia procedura di liquidazione (società di gestione ed azienda autonoma) e un imminente procedimento di privatizzazione, di cui non è possibile prefigurare minimamente gli esiti. Nel corso di una visita di cortesia, a Roma a fine febbraio, avvenuta nella sede di Federterme, abbiamo sollecitato al Presidente Costanzo Jannotti Pecci e al Direttore Aurelio Crudeli un più forte e decisivo impegno della stessa Federterme, autorevole organismo rappresentativo delle industrie termali e delle acque minerali curative, per il termalismo siciliano, suggerendo di avviare un’interlocuzione diretta col Presidente della Regione on.Raffaele Lombardo. In particolare, abbiamo illustrato la controversa questione delle Terme di Acireale. Non risulta, a tutt’oggi, che un tale intervento sia stato mai sollecitato, pur avendo però Federterme aderito al tavolo tecnico per la costituzione del distretto produttivo del benessere termale promosso dall’Assessore Marco Venturi. Recentemente, il neo sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha incontrato i vertici di Federterme a Roma, auspicando – immaginiamo – analogo intervento anche in favore delle Terme di Sciacca. Da Federterme, però, nessuna comunicazione ufficiale.

Sviluppo Italia Sicilia. Lascia il Presidente Vattani

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da Livesicilia.it

Lunedì 04 Giugno 2012 20:45

L’ambasciatore era stato nominato presidente della società partecipata della Regione nell’autunno scorso.

L’ambasciatore Umberto Vattani si è dimesso, a quanto si apprende, dalla carica di presidente di Sviluppo Italia Sicilia. Il diplomatico era stato chiamato dalla Regione al vertice della società alla fine dello scorso ottobre. Vattani, 73 anni, è quindi durato in carica solo sette mesi. Prima di lui l’incarico era stato ricoperto negli ultimi due anni da Cleo Li Calzi, capo della segreteria tecnica del Presidente della Regione, e da Marco Belluardo, ex assessore comunale Mpa di Catania.

Le Terme volano possibile di sviluppo economico

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tratto dal blog di Antonio Riolo, Presidente della VI Commissione consiliare permanente della città di Acireale

Le Terme quale volano possibile di sviluppo economico: incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.

1 giugno 2012

Oggi,  presso il Palazzo di Città di Acireale, ho presieduto la 6^ Commissione Consiliare Permanente con delega alla Sviluppo Economico, la quale ha incontrato i rappresentanti del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: i due Coordinatori Prof. Rosario Faraci e Dott. Mario Scandura e il Presidente del Lions Club AcirealeCitty Maugeri Grasso. L’incontro/audizione con o.d.g. “Le Terme di Acireale quale volano possibile di sviluppo economico” – organizzato in occasione dell’anniversario della costituzione del Forum – ha visto anche la partecipazione del Vice-Sindaco con delega alla Sviluppo Economico Mario Pavone e del Presidente del Consiglio ComunaleToruccio Di Maria.

Il Forum, producendo alcuni documenti relativi alle interlocuzioni già intercorse con l’amministrazione regionale e con il Consiglio comunale di Acireale, ha fornito un esaustivo quadro sullo stato dell’arte delle due procedure in corso, le liquidazioni delle Terme di Acireale SpA e dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale, e della procedura annunciata di privatizzazione della gestione degli stabilimenti. Sono state fornite puntuali indicazioni sulle condizioni economiche, finanziarie e patrimoniali della società di gestione attualmente in liquidazione. Il lavoro del Forum, vivamente apprezzato dalla 6^ Commissione Consiliare Permanente, è il risultato di un’intensa attività di studi e ricerche, ampiamente documentata nel sitowww.termediacireale.it

Chiara ed unanime la volontà dei presenti ad intraprendere tutte le azioni possibili atte a far sì che le Terme di Acireale tornino al più presto ad essere una delle principali fonti del rilancio socio-economico, occupazionale e turistico della Città.

A tal fine – sentito il Forum – la Commissione Sviluppo Economico, nell’ambito delle proprie competenze, ha individuato alcuni punti in base ai quali redigere un documento che sia apripista, e fin da subito, per far si che l’attenzione sulle Terme di Acireale S.p.A. sia massima e concentrata sui seguenti aspetti, evidenziati dallo stesso Forum:

1)      rinnovare all’Amministrazione Regionale la richiesta di un tavolo tecnico permanente di confronto Comune di Acireale – Regione Siciliana;

2)      invitare l’Amministrazione Comunale ad interagire sia con l’advisor Sviluppo Italia Sicilia, al fine di conoscere lo stato della procedura, sia con i liquidatori delle Terme di Acireale Spa al fine di acquisire informazioni sullo stato della liquidazione;

3)      sentito il settore Urbanistica, proporre al Consiglio Comunale un approfondimento sui vincoli di destinazione d’uso dell’area termale nell’ambito della programmazione urbanistica cittadina;

4)      proporre all’Amministrazione Comunale la istituzione di una Fondazione o il sostegno diretto ad un progetto culturale finalizzato ad ospitare, possibilmente nell’ambito del Palazzo destinato alla sede della Fondazione del Carnevale e del Distretto turistico Mare dell’Etna, una collezione sulla “memoria storica” delle Terme di Acireale, costituita da opere storiche, artistiche, culturali, letterarie, fotografiche, musicali, cinematografiche, etc. attualmente dislocate in diversi siti pubblici e privati nella città.

A tal proposito, ha dichiarato alla stampa: Il comparto termale rappresenta un possibile volano di sviluppo che può e deve contribuire al rilancio socio-economico di Acireale: Terme funzionanti significano attività economica, turismo e servizi, ricchezza e nuova occupazione. Grazie alla chiarezza del lavoro svolto dal Forum in questo suo primo anno di attività, abbiamo elaborato quattro proposte che la Commissione Sviluppo Economico inoltrerà prontamente all’Amministrazione Comunale con l’invito di sollecitare al più presto un incontro a Palermo con gli uffici competenti della Regione Siciliana per conoscere le modalità e i contenuti delle due procedure di liquidazione e privatizzazione. Raccogliendo le sollecitazioni del Forum, il Presidente Antonio Riolo ritiene fondamentale il diritto-dovere della intera città di Acireale di contribuire fattivamente al rilancio delle Terme

Dichiarazione del Forum Permanente sulle Terme di Acireale: Nel ringraziare la 6^ Commissione Consiliare Permanente per la sensibilità e la disponibilità manifestate nel favorire un incontro audizione, il Forum permanente sulle Terme di Acireale, compiaciuto per la ripresa del dialogo con il Consiglio e l’Amministrazione comunali, ha auspicato che sulla vicenda del termalismo la città intera, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali e le forze della società civile, possa esercitare pienamente il diritto-dovere di preservare, valorizzare e rilanciare uno dei beni più preziosi del suo inestimabile patrimonio culturale, sanitario e turistico, volano di sviluppo dell’economia del territorio.

L’incontro di oggi in VI Commissione Consiliare permanente: il comunicato stampa ufficiale

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Il comunicato stampa dell’incontro audizione svoltosi oggi in 6^ Commissione Consiliare permanente (01.06.2012 – Incontro audizione tra la Commissione Sviluppo Economico e il Forum Permanente sulle Terme di Acireale.)

Pubblicati dalla Regione i compensi dei liquidatori


Sul sito del Dipartimento Bilancio e Tesoro dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana, è stata pubblicata la tabella contenente i compensi per “Incarichi di amministratore di società partecipate dalla Regione (art.1, comma 735 della Legge n.296/2006 ed art.16, comma 1 della legge regionale n. 2/2007)”. Clicca qui per consultare la tabella.

In basso, è riprodotto un estratto della tabella per i compensi spettanti ai liquidatori nelle partecipate regionali poste in liquidazione. Al liquidatore delle Terme di Sciacca (partecipate dalla Regione Siciliana al 76,50 per cento) spetta un compenso di € 40.000 all’annuo. Più bassi invece i compensi dei liquidatori delle Terme di Acireale (partecipate dalla Regione al 47,15%): € 20.000 a Michele Battaglia ed € 15.000 a Margherita Ferro.

Il 1 giugno il Forum incontrerà la VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale


La convocazione del Forum permanente sulle Terme di Acireale da parte del Presidente della VI Commissione consiliare permanente della Città di Acireale

Una foto d’epoca: l’ex Pastificio Leonardi


Pubblichiamo una foto d’epoca (tratta dall’archivio personale del fotoamatore Michele Alì). L’ex pastificio dei fratelli Leonardi, successivamente acquisito dalla Regione Siciliana, e trasformato in albergo, l’Excelsior Palace Terme, di proprietà delle Terme di Acireale Spa, da dicembre 2011 per lo sfratto dei gestori.

Il Preside Rosario Musmeci eletto nuovo Presidente del Lions di Acireale per l’anno sociale 2012-2013


L’articolo di Casimiro Saporita su La Sicilia dell’11 maggio 2012

 

Cos’è davvero il benessere? Un convegno a Fratta Terme

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Clicca qui per il link al sito di Federterme e per il dettagliato programma dell’evento.

Un convegno su Terme e turismo alla Bocconi il 20 aprile


“Arriveranno persone veramente competenti”. Auspicio o anticipazione?

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Un articolo sulle Terme di Acireale e sulle recenti dichiarazioni del liquidatore Margherita Ferro, oggi sul settimanale I Vespri (n.10-2012)

Va avanti all’ARS il disegno di legge sul termalismo

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Riceviamo e pubblichiamo dal circolo PD di Acireale:

Anche il Forum sulle Terme di Sciacca si interroga sul futuro delle Terme di Acireale

Inserito il

Dal sito del Forum sulle Terme di Sciacca

03.03.2011 – 03.03.2012 TERME ACESI CHIUSE “TEMPORANEAMENTE” DA UN ANNO

Un anno fa chiudevano temporaneamente le Terme di Acireale, bloccate da un guasto alle pompe di erogazione delle acque termali.
L’articolo de La Sicilia del 03.03.2011 tratto da termediacireale.
E’ già passato un anno da quando, per motivi tecnici e di sicurezza, è stato chiuso lo stabilimento acese.
Il pensiero va automaticamente alle nostre Terme e sorgono importanti interrogativi:
  • Gli impianti termali saccensi in che stato sono?
  • La manutenzione su impianti idrici, tubazioni e condutture, vasche di raccolta, impianti elettrici, pompe di sollevamento, ecc..,  viene effettuata regolarmente?
  • I controlli di sicurezza su detti impianti sono svolti periodicamente?
  • I dipendenti (quelli “nuovi” e quelli rimasti dopo la messa in liquidazione dell’azienda termale) prestano la loro opera senza rischi?
E’ chiaro come impianti e infrastrutture “trascurate”, oltre che pericolose per la salute degli utenti e l’incolumità dei dipendenti, possono influenzare negativamente la stima del valore del patrimonio termale.
E quando si tratta di condotte e pompe che prelevano acqua sulfurea (particolarmente corrosiva) da pozzi profondi 200 mt, i costi di riparazione/sostituzione sono tutt’altro che trascurabili.
I dubbi sono legittimi: dovrebbe essere ovvio “prendersi cura” di strutture e servizi da rendere, un giorno o l’altro, appetibili agli investitori. Eppure siamo abituati a non dare nulla per scontato.
Il silenzio che circonda le Terme, ovvero il menefreghismo collettivo intorno alla vicenda, rende legittimo interrogarsi sullo status quo del patrimonio termale e sul reale stato di operatività degli impianti.
Pubblicato da 22:00

Saperi e sapori di Sicilia nella Charter Night del Lions di Acireale

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L’articolo di Casimiro Saporita su La Sicilia di oggi 6 marzo 2012

Il sottosegretario Cardinale: sostegno al termalismo italiano

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dal sito di Federterme

In risposta alle preoccupazioni espresse da Federterme, il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, intervenuto a Montecatini, ha assicurato il sostegno del Governo al settore termale che “rappresenta per l’Italia una grande ricchezza da implementare e mettere a sistema”.

Per Cardinale, “il termalismo rappresenta un settore importante anche per il turismo, con una notevole ricaduta economica, oltre ad avere una grande validità in termini di prevenzione e cura, come evidenziano numerosi lavori scientifici. E’ dunque fondamentale – ha sottolineato – promuovere una migliore comunicazione con i cittadini e con i medici di famiglia per evidenziare l’utilità del settore termale”.

Per questo, il sottosegretario alla Salute ha reso noto che “intendiamo sollecitare una proposta di legge già in commissione al Senato che prevede l’istituzione di un comitato nazionale permanente che dia continuità al settore, al di là dei cambi dei governi”.

Il termalismo, ha inoltre sostenuto Cardinale, “deve rimanere sotto l’egida del Servizio sanitario nazionale in qualità di ambito della medicina preventiva e riabilitativa, ma si può pensare ad una gestione sperimentale pubblico-privata per le strutture”.

Altri progetti sono quelli di incentivare il numero di borse per le scuole di Medicina termale: di istituire un marchio di qualità, una sorta di bollino blu, per il termalismo made in Italy; una convenzione con l’Inail affinché i soggetti che hanno subito incidenti sul lavoro possano usufruire degli effetti riabilitativi del termalismo.

Disponibilità, infine, da parte del sottosegretario, a valutare la richiesta di Federterme e Ancot di sospendere il pagamento dell’Iva per un triennio: “ne parlerò ai ministeri competenti– ha concluso Cardinale – per una valutazione comune”.

Acireale: il Comune per il Carnevale pubblicizza alberghi chiusi


Tratto dal Corriere di Sciacca

Non è uno scherzo di Carnevale! E’ distorta la comunicazione ufficiale sul sito del Comune di Acireale


Non è uno scherzo di Carnevale, pur parlando della manifestazione carnascialesca ormai alle porte: l’inizio è programmato per il 4 febbraio.

Sul sito del Carnevale 2012, predisposto dal Comune di Acireale, alla pagina informazioni, abbiamo riscontrato alcune inesattezze che, in una comunicazione istituzionale riguardante una delle manifestazioni più importanti d’Italia, si profilano come qualcosa in più di semplici sviste o noncuranti dimenticanze. Sono comunicazioni distorte!

Come è possibile riscontrare dalle allegate “snapshot” tratte dal sito del Comune di Acireale (e fotografate alle ore 16.00 di oggi 2 febbraio), sono indicate fra le strutture ricettive: l’Excelsior Palace Terme e l’Hotel delle Terme che, come è noto, sono da tempo chiuse e non funzionanti. I numeri di telefono indicati sono tra l’altro inattivi.

Tra le strutture del benessere vengono menzionate pure le Terme di Acireale che, è ancor più noto, stanno operando a ridottissimi regimi di attività, con grave nocumento per la clientela e l’utenza interessate a beneficiare delle prestazioni termali. Anche in questo, il numero di telefono indicato è inattivo e non corrisponde a quello riportato sul sito ufficiale delle Terme SpA.

Sarebbe opportuno che il Comune di Acireale provvedesse con urgenza a rimuovere tali informazioni dalla pagina ufficiale del Carnevale 2012, a due giorni dal suo avvio ufficiale.

Sciacca come Acireale. La giunta comunale aderisce al distretto produttivo


L’articolo pubblicato nell’edizione agrigentina del quotidiano La Sicilia oggi 22 gennaio 2012.

Disponibile il decreto dell’Assessore alle Attività Produttive di proroga delle procedure di ammissibilità del distretto


E’ disponibile sul sito del Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Siciliana il decreto – datato 10 gennaio 2012 – con il quale l’Assessore Marco Venturi ha concesso una proroga di 30 giorni per l’avvio delle procedure di ammissibilità del patto di distretto e del riconoscimento del distretto produttivo sul benessere termale (clicca qui per visualizzare D.A. 624_GAB_10-GEN-2012).

Tra i richiedenti la proroga, in data 5 gennaio 2012, anche il “Commissario delle  Terme di Acireale”, così recita il decreto.

Non è chiaro dalla dicitura se si tratti del Commissario dell’Azienda Autonoma delle Terme di Acireale che, come è noto, è due volte commissariata, avendo un commissario straordinario (Salvo Drago) ed un commissario ad acta per il trasferimento delle azioni alla Regione (Noemi Viscuso). Oppure se, come è più probabile, si tratti di uno dei due liquidatori componenti il collegio dei liquidatori delle Terme di Acireale SpA (Michele Battaglia e Margherita Ferro). Probabilmente, pertanto, vi è stata una svista nella formulazione del testo.

In un post precedente avevamo comunque segnalato la notizia, ripresa da diversi comunicati stampa ufficiali della Regione Siciliana.

Distretto produttivo del benessere termale: una proroga di 30 giorni per la presentazione delle istanze


Come comunicato ufficialmente sulla pagina del sito del Dipartimento Attività Produttive della Regione Siciliana, è stata concessa dall’Assessore Marco Venturi una proroga di 30 giorni per la presentazione delle istanze alle Camere di commercio per la definizione delle procedure di ammissibilita’ del patto di distretto e di riconoscimento di nuovi distretti produttivi.

Il provvedimento – ha detto Venturi – accoglie la proposta di proroga richiesta da diversi soggetti intenzionati ad aderire al nuovo Distretto produttivo del benessere termale. Tra cui il comune di Ali’ Terme, l’Associazione nazionale comuni termali, Federterme, il commissario delle Terme di Acireale, le Terme dei Germani – Marino, di Ali’ Terme. Il costituendo distretto produttivo del benessere termale comprendera’ i territori e le strutture di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina (isole Eolie comprese).

Il termine per la presentazione delle istanze per la costituzione di nuovi distretti produttivi era stato precedentemente fissato al 10 gennaio. Con il decreto firmato ieri, solo per il 2012, viene stabilita la proroga di 30 giorni.

Di seguito una rassegna stampa web sul tema:

Quale ruolo potranno assumere le Terme, una risorsa della quale si parla da troppo tempo e che altri territori non hanno e ci invidiano


Pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale Gioacchino Ferlito nella seduta del civico consesso del 20 dicembre scorso. 

Tra i 26 distretti turistici approvati dalla Regione  Siciliana, tra i primissimi posti  troviamo il nostro “ Mare dell’Etna “ con Acireale Città capofila. Si tratta della delibera che da qui a poco questa Assemblea si accingerà a votare.  E’ una buona notizia, ma a condizione che si abbia una visione chiara di quello che si vuole essere, che si decida su cosa puntare e che le scelte siano conseguenti e costanti nel tempo.

Che non si proceda per sprazzi creativi che presto si esauriscono.

Con il Distretto “ Il Mare dell’Etna “ dovrà essere  uno dei più importanti strumenti per promuovere la Città sul mercato turistico. Serve l’applicazione pratica di un piano strategico che Acireale non ha mai avuto.

L’unico piano strategico della Città è stato ad oggi il piano del colore che discutemmo a suo tempo in questa stessa aula e che costò complessivamente 280.000 euro di cui 42.000 con copertura finanziaria comunale; quali i risultati?

Serve  definire un nuovo modello di sviluppo che non è più – purtroppo – legato alla limonicoltura ma che potrebbe ben rivolgersi al mercato turistico.

Serve una ben precisa metodologia dei progetti di rilancio del territorio. Acireale ha tutto ma è dimostrato che non è ancora capace di attrarre flussi turistici crescenti.

Bisogna pure capire quale ruolo potranno assumere le Terme, una risorsa della quale si parla da troppo tempo e che altri territori non hanno e ci invidiano;  sarebbe da criminali non tenerne in debito conto.

Esprimo qui la piena solidarietà ai 52 dipendenti dell’Hotel Excelsior  Palace che si trovano in una situazione occupazionale drammatica che ha pure riflessi negativi sulla ricezione turistica cittadina. E’ anche per questo che invito la Presidenza a dare seguito concretamente alla decisione maturata nell’incontro del 9 dicembre tra i capigruppo ed il forum permanente sulle Terme di Acireale (responsabili il prof. Faraci ed il dottore Scandura) per far sentire forte e chiara a Palermo la voce del Consiglio Comunale, la voce di Acireale.

Va avanti il disegno di legge sul riordino del sistema termale. Il 21 dicembre adottata una deliberazione in Commissione IV


L’iter del disegno di legge 749 sul riordino del sistema termale (dal sito dell’Assemblea Regionale Siciliana) e il testo della deliberazione adottata il 21 dicembre dalla Commissione IV (Ambiente e Territorio)

Iter
Attuale

21 dic 2011 Richiesto parere Commissione SESTA Seduta n. 176 0400 CommissioneQUARTA

Storico

28 giu 2011 Annunziato Seduta n. 266 AULA
07 lug 2011 Assegnato per esame Commissione QUARTA
07 lug 2011 Assegnato per parere Commissione SESTA
12 lug 2011 Annunzio assegnazione Seduta n. 270 AULA
21 dic 2011 Esaminato in commissione Seduta n. 176 0400 Commissione QUARTA

Il testo della delibera della Commissione IV.
Il  PRESIDENTE [omissis]
         Procede  con l'esame del successivo punto all'ordine  del
         giorno  recante:  esame  del  disegno  di  legge  n.  749
         Riordino del settore termale'.
         Preliminarmente  ritiene  opportuno  che  la  Commissione
         richieda il parere della VI Commissione sugli articoli 1,
         2,  4,  5,  6, 7, 8, 10 e 12 per i profili di  competenza
         sanitaria  presenti nel testo ed invita la Commissione  a
         determinarsi,  designando  al contempo  l'onorevole  Raia
         relatore del disegno di legge.

         La   COMMISSIONE  approva  la  proposta,  deliberando  di
         richiedere  il  parere,  ai  sensi  di  quanto   previsto
         dall'articolo 65, comma 5, del Regolamento interno.

Acireale e Sciacca, posizioni opposte sul futuro delle Terme. Un comune obiettivo: la Regione ascolti le comunità locali.


A confronto gli articoli di Cardinale e Carreca su La Sicilia

L’interrogazione parlamentare degli onorevoli Raia e Barbagallo disponibile sul sito dell’ARS


Clicca qui per visualizzare il testo dell’interrogazione.

Il Governatore Di Pietro in visita ai Lions di Acireale e Giarre-Riposto. Ricordato l’impegno per le Terme


L’articolo di Casimiro Saporita su La Sicilia di oggi 10 dicembre. Clicca qui per visualizzare l’intera pagina (CT1012-CP04-49(governatore)) e per l’articolo (CT1012-CP04-49(visitagovernatore))

Società partecipate dalla Regione Siciliana, i testi coordinati dei decreti assessoriali 1720 e 2333


Clicca qui per il testo del decreto assessoriale 1720 coordinato con il decreto assessoriale 2333, in materia di società partecipate dalla Regione Siciliana (da1720e2333)

Si è costituita la Pro Loco Sciacca Terme


Si è costituita, con decreto dell’Assessore del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana l’associazione pro loco Sciacca Terme.

La stampa elogia il Distretto Mare dell’Etna


Pubblichiamo una breve rassegna stampa dei contributi apparsi sulle testate giornalistiche locali e riguardanti il Distretto turistico “Mare dell’Etna” approvato dalla Regione Siciliana. Ne danno notizia il periodico online Iene Sicule, Cronaca Oggi, il quotidiano La Sicilia nella pagina di Catania con le congratulazioni espresse dalla Camera di Commercio (CT2109-CR08-37(cciaa)) e in quella della provincia con le dichiarazioni del Sindaco Garozzo (CT2109-CP02-39(provdict)), nonchè il Giornale di Sicilia. Di seguito le immagini relative alla rassegna stampa.

 

Approvati dalla Regione i Distretti turistici. C’è “Mare dell’Etna” di Acireale


Il periodico Centonove dà notizia oggi della approvazione dei Distretti turistici, tematici e territoriali, da parte dell’Assessorato al Turismo che, a giorni, dovrebbe emanare i decreti attuativi: clicca qui per la lettura dell’articolo apparso sulla rassegna stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana (I Distretti turistici approvati). “Mare dell’Etna“, il Distretto turistico di cui è capofila il Comune di Acireale, è fra quelli approvati. Il Distretto, alla cui nascita hanno concorso gli operatori alberghieri e le amministrazioni comunali del territorio, con i loro Sindaci in testa,  con il fattivo concorso di alcuni deputati regionali (tra cui, per Acireale, l’on.Nicola D’Agostino), ha una genesi particolare. Infatti, su iniziativa della Camera di Commercio che recepì una idea dell’Università degli Studi di Catania presentandola alla Giornata dell’Economia nell’aprile del 2010 e che mise successivamente a disposizione del territorio le diverse proposte di massima elaborate (tra cui una per l’appunto riguardante l’ipotesi di un distretto territoriale che comprendesse le Aci, i comuni marinari e quelli pedemontani), il Comune di Acireale si attivò, nel giugno del 2010, insieme ad altri comuni del comprensorio, dando vita al Distretto “Mare dell’Etna”. Al progetto fondativo lavorò un gruppo di studio coordinato dal Prof. Benedetto Puglisi dell’Università di Catania. Nella graduatoria di merito dell’Assessorato al Turismo, il Distretto “Mare dell’Etna” occupa una posizione di rilievo.

***

Il Forum prende atto dalla stampa regionale con soddisfazione dell’approvazione del Distretto Mare dell’Etna, originato da una fruttuosa collaborazione realizzatasi in momenti diversi fra Camera di Commercio di Catania, Università degli Studi di Catania, Comune di Acireale e gli altri soggetti partecipanti all’iniziativa. Si rammarica ancora una volta per il fatto che, in fase di progettazione, non siano state previste dai comuni partecipanti all’iniziativa le necessarie misure finanziarie a sostegno della promozione e fruizione delle Terme di Acireale, importante risorsa per lo sviluppo economico e turistico della città e dell’intero comprensorio. Registra, tuttavia,  quanto dichiarato oggi sul quotidiano La Sicilia dal Sindaco Garozzo che, prendendo pubblico impegno, afferma “Quanto al distretto turistico Mare dell’Etna, con Acireale capofila, è già una realtà importante. Le Terme, nel momento in cui ripartiranno, ne saranno sicure protagoniste. Pertanto, manifestiamo la nostra disponibilità come in passato unitamente al Consiglio comunale, per un’azione condivisa dell’intera città”. Il Forum ribadisce infine che non è immaginabile un futuro sviluppo turistico di Acireale senza che le Terme siano parte integrante di un’offerta ricettiva e turistica, assai attrattiva, capace di valorizzare l’enorme patrimonio storico, culturale, immobiliare e turistico del suo territorio. 

Il Sindaco Garozzo e l’on. D’Agostino replicano alla nota del Forum di ieri


Di seguito, tratti dal quotidiano La Sicilia di oggi 17 settembre, riportiamo gli interventi del Sindaco di Acireale Avv. Garozzo e del deputato regionale On. D’Agostino in risposta alla nota del Forum pubblicata ieri dal quotidiano La Sicilia.

E’ in Gazzetta l’avviso della Regione per la costituzione del Distretto del benessere termale


Pubblicato sulla GURS di oggi l’avviso a manifestare l’interesse a partecipare all’avvio della procedura negoziale finalizzata alla costituzione del distretto produttivo del “Benessere Termale”. Clicca qui per la lettura

Il liquidatore delle Terme di Acireale invita gli operatori turistici acesi ad aderire al Distretto del Benessere Termale Siciliano


Dalle rappresentanze degli operatori turistico-alberghieri ed extra-alberghieri aderenti al Forum riceviamo e pubblichiamo la lettera con la quale, in data odierna, il co-liquidatore delle Terme di Acireale Prof.ssa Margherita Ferro invita le imprese turistiche acesi e del territorio ad aderire al costituendo Distretto Produttivo del Benessere Termale Siciliano. La lettera esordisce affermando che “le Terme di Acireale SpA in stretta collaborazione con il Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Siciliana, hanno già da tempo avviato uno studio di fattibilità per la costituzione e attivazione del Distretto Produttivo del Benessere Termale Siciliano”. Clicca di seguito per proseguire la lettura del documento (lettera invito Distretto (1)).

Pubblicato sul sito della Regione l’avviso per la costituzione del Distretto Produttivo del “Benessere Termale”


Sul sito del Dipartimento delle Attività Produttive (a firma del Dirigente Generale Marco Romano) è stato pubblicato ieri 13 settembre l’avviso a manifestare il proprio interesse a partecipare all’avvio della procedura negoziale finalizzata alla costituzione del Distretto produttivo del “Benessere termale”. In premessa si legge che “La Regione siciliana, nell’ambito delle proprie competenze ed in conformità ai principi fondamentali in materia di ricerca scientifica e tecnologica, di sostegno dell’innovazione per i settori produttivi e nel rispetto della disciplina dell’Unione europea in materia di concorrenza e di aiuti di Stato alle imprese, promuove azioni di sostegno allo sviluppo ed all’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale”.  Fra gli obiettivi del Distretto si rileva: “La costituzione del Distretto produttivo del Benessere Termale, intesa quale aggregazione economico territoriale, nella quale forniscono il proprio contributo, con diverso modo, la rappresentanza del sistema delle aziende leader del settore e con consolidato radicamento nella struttura industriale della regione, le Università, gli Enti pubblici e privati di ricerca e gli altri attori locali pubblici e privati con lo scopo di dar vita ad un sistema integrato di offerta, in grado di mettere in rete le risorse produttive termali del territorio regionale e rilanciare in tal modo, questo settore di eccellenza nei mercati nazionali ed internazionali, in conformità ai principi e alle indicazioni dei documenti di Programmazione Regionale e Comunitaria”. Clicca qui per la lettura dell’avviso e dei relativi documenti. Il 5 ottobre a Palermo si terrà il tavolo di confronto del Distretto produttivo del Benessere Termale.

“La Sicilia” oggi in prima pagina annuncia l’avvio della privatizzazione delle Terme


Sul quotidiano La Sicilia di oggi 1 settembre, si annunciano alcune iniziative dell’Assessorato all’Economia retto da Gaetano Armao e fra queste l’imminente pubblicazione del bando per la selezione dell’advisor per la privatizzazione delle Terme, nel corpo di un articolo di Tony Zermo pubblicato a pagina 7. Una notizia che il Forum aveva anticipato già alcune settimane fa e che è stata ripresa recentemente da alcune testate locali, tra cui il settimanale telematico Eco delle Aci. Attualmente il testo del bando predisposto dall’Assessorato all’Economia è al vaglio dell’ufficio di gabinetto del Presidente Lombardo; dopo di che, se non vi saranno ulteriori variazioni, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. L’advisor verrà selezionato con procedura ristretta e si occuperà di alcune attività (di analisi e di studio) propedeutiche alla redazione del bando oltre alla predisposizione del documento informativo che accompagnerà la proposta di fruizione delle Terme e del bando stesso con il quale verrà espletata la gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione ai privati. E’ stato il Ragioniere Generale della Regione, il dott. Vincenzo Emmanuele, a sollecitare nelle scorse settimane l’Assessore Armao ad avviare la procedura di privatizzazione delle Terme, ottemperando a quanto previsto dal comma 1 dell’art.21 della legge regionale 11/2010. Il Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio e Tesoro ha predisposto la relativa documentazione, stimando in 18o giorni la durata dell’incarico che dovrà essere espletato dall’advisor e prevedendo, sulla base di un parere rilasciato dall’Ordine dei dottori commercialisti di Palermo, una base d’asta pari a 110.000 euro che sarà il compenso previsto per l’advisor, considerando il compenso giornaliero di un professionista pari ad euro 619,76. A tale compenso fisso si aggiungerà la cosiddetta “commissione di successo”, un compenso variabile pari all’0,25% del valore del patrimonio aziendale di ciascuna società termale da affidare in concessione per la gestione e la valorizzazione: in relazione ai dati di bilancio delle due società, il valore della success fee – secondo il Ragioniere Generale della Regione – è pari a 86.000 euro per Acireale e 46.000 per Sciacca. La documentazione della gara di selezione dell’advisor è stata visionata dai consulenti del Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio e Tesoro, gli avvocati Dagnino e Montalbano. Il compenso dell’advisor (fisso e variabile, oltre al rimborso delle spese correnti relative a viaggi e comunicazioni) sarà a totale carico dell’Amministrazione regionale.

Termecittà già in marcia. L’articolo del Gazzettino del Sud sull’inaugurazione delle Terme di Santa Caterina nel 1987


Pubblichiamo l’articolo e alcune foto riguardanti l’inaugurazione delle Terme di Santa Caterina avvenuta sabato 14 novembre 1987. I materiali sono tratti dal settimanale Il Gazzettino del Sud (edizione di mercoledì 18 novembre 1987). L’articolo esordiva con questa frase: “Le Terme di Acireale hanno cambiato casa, ma il trasferimento più che come ampliamento, innovazioni nelle strutture e negli impianti, accrescimento delle potenzialità deve intendersi quale importante svolta lungo la strada intrapresa dallo stabilimento regionale caratterizzata da scelte e programmi fondanti sulla qualità e sulla efficienza dei servizi”. Clicca qui per proseguire la lettura dell’articolo (santacaterina(gazzettinodelsud)-1987).

Quando nel 2000 e nel 2001 i deputati regionali e il Consiglio comunale prendevano le distanze dal Governo regionale sulla questione Terme di Acireale


Pubblichiamo due documenti del 2000 e del 2001, disponibili in archivio.

Il primo documento è la lettera del 6 giugno 2000 indirizzata dall’ on. Giuseppe Pignataro al Presidente della Regione Angelo Capodicasa, e sottoscritta da altri 16 deputati, con la quale si evidenziava la gravità della situazione economico-finanziaria ed amministrativa delle Terme di Acireale. Clicca qui per la lettura della missiva (pignataro2000). Significativo il brano della lettera in cui si prendono di fatto le distanze dal Governo regionale, pur appartenendo l’on.Pignataro e l’on.Capodicasa alla medesima coalizione politica. “L’ultimo nostro rimedio che ci è dato esprimere, per chi tra i firmatari appartiene alla maggioranza parlamentare, è quello di scindere le nostre responsabilità istituzionali da quelle del Governo, a prescindere dunque dalla nostra collocazione politica e di fare l’ultimo appello alla Tua sensibilità affinchè si superino le inadempienze dell’assessore competente e si ricerchino le soluzioni volte a salvare e a rilanciare le Terme di Acireale”.

Il secondo documento, del 2 aprile 2001, è la lettera con la quale il Presidente del Consiglio Comunale Gioacchino Ferlito invitava parlamentari nazionali, regionali, consiglieri ed assessori provinciali a partecipare alla riunione del Consiglio comunale, appositamente convocato qualche giorno dopo per discutere in ordine alla situazione gestionale delle Terme Regionali.  In quella occasione, il civico consesso di Acireale, allargando la partecipazione di altri politici ai propri lavori, di fatto mobilitava l’intero territorio per sollecitare alla Regione Siciliana una maggiore attenzione alle vicende delle Terme.

Turismo in crescita ad Acireale. All’appello mancano Terme e Perla Jonica


Pubblichiamo in basso due articoli apparsi oggi sulle edizioni provinciali dei quotidiani La Sicilia (a firma di Nello Pietropaolo) e Giornale di Sicilia (a firma di Raffaele Musumeci) contenenti il commento del Sindaco di Acireale ai dati sul turismo diffusi nei giorni scorsi. In uno dei due articoli, richiamato pure da Meridiana Magazine, l’avvocato Garozzo riferisce “Dalla collana mancano ancora alcuni gioielli di famiglia: la Perla Jonica, fondamentale per il turismo congressuale e le Terme che, di fatto, sono oggi ferme, fatta eccezione per alcuni settori. Nonostante questi due handicap, possiamo però parlare adesso di un consistente aumento di presenze turistiche“.

***

Sulle Terme vale la pena ricordare che il Sindaco, come annunciato in un precedente post pubblicato su questo sito, ha scritto il 14 luglio scorso all’assessore regionale Gaetano Armao per sollecitargli la costituzione di un tavolo di confronto permanente Regione-Comune sulle Terme. Ad oggi, tuttavia, nulla è dato sapere sugli esiti di quella missiva, poichè non si sa se l’assessore Armao abbia accolto o meno la richiesta del primo cittadino acese. Allo stesso modo, nonostante la sollecitudine con cui l’Avvocato Filetti si era attivato per sollecitare l’impegno dell’Amministrazione Comunale dopo la richiesta formale del Forum di dare seguito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale il 1 febbraio scorso, non si conoscono le iniziative che il civico consesso intende portare avanti per assicurare il controllo della città su atti, iniziative, e strumenti di piano rilevanti per il futuro dell’area termale.

Il Sindaco sulle Terme sollecita alla Regione “un confronto virtuoso con il territorio”. Espresso un riconoscimento al Forum


Questo uno dei passi più importanti della lettera indirizzata dal Sindaco Garozzo alle Istituzioni regionali.

Il tema del termalismo e la partecipazione attiva della Città alle delicate procedure di privatizzazione sono esigenze assai avvertite al fine di non disperdere questo straordinario patrimonio turistico, culturale, ambientale ed economico di cui Acireale e la Sicilia hanno bisogno per le migliori fortune delle nostre comunità. A dimostrazione di questo forte interesse che è pari alla preoccupazione di un futuro senza rilancio o ancor peggio di ulteriore penalizzazione, ad Acireale è stato costituito il “forum permanente sulle terme” che raccoglie vaste e trasversali adesioni nell’associazionismo cittadino. Confido che la presente richiesta possa trovare piena condivisione nelle SS.VV. che da Amministratori pubblici non potranno che consentire un confronto virtuoso con il territorio su temi tanto delicati quanto entusiasmanti. 

Il testo della lettera del Sindaco di Acireale alle istituzioni regionali


L’Ufficio stampa del Sindaco di Acireale ha reso noto il testo della lettera, inviata il 14 luglio u.s., dall’Avv.Garozzo al Presidente della Regione Siciliana on.Lombardo, all’Assessore all’Economia Avv. Armao, all’Assessore al Turismo dott. Tranchida, ai liquidatori delle Terme SpA. L’oggetto della lettera è la richiesta di istituzione di tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana di cui all’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta dell’1.2.2011. Leggi qui la missiva (lettera terme sindaco di acireale).

Pubblicati dalla Regione i compensi dei liquidatori di Acireale e di Sciacca


Sul sito della Regione Siciliana, Dipartimento del Bilancio e del Tesoro – Ragioneria generale della Regione, sono stati pubblicati i compensi degli amministratori di società partecipate dalla Regione Siciliana, tra cui i liquidatori delle Terme di Acireale (Michele Battaglia e Margherita Ferro) e di Sciacca (Carlo Turriciano). Clicca qui per la lettura.

La Corte dei Conti “promuove” la Regione per l’attività di vigilanza sulle Terme e calcola il numero degli ex dipendenti passati all’amministrazione regionale


Il giorno 30 giugno 2011, a Palermo, presso Palazzo Steri, sede del Rettorato, si è tenuta, in forma solenne, alla presenza delle massime autorità locali, l’udienza pubblica del giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2010. Il Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti in sede di controllo per la Regione siciliana, dott. ssa Rita Arrigoni, ha presieduto l’udienza ed il Referendario della Corte dei conti, dott. ssa Giuseppa Cernigliaro, ha letto la relazione introduttiva. Il titolare della Procura Generale d’Appello della Corte dei conti per la Regione siciliana, Avv. Giovanni Coppola, ha svolto le funzioni di Pubblico Ministero pronunciando la requisitoria di rito. Nel documento di appendice alla Requisitoria del Procuratore generale di Appello dott. Giovanni Coppola – Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2010 – Conto del Bilancio, si legge testualmente con riferimento alle attività del Dipartimento Bilancio alla Regione Siciliana, a pag.24: …nelle more dell’attivazione della procedura volta alla cessione delle azioni detenute dalle Aziende autonome Terme di Sciacca e di Acireale è stata svolta attività di vigilanza sulle aziende, attraverso l’esame degli atti pervenuti per una rapida procedura di liquidazione… In un altro documento del giudizio di parificazione a pag.17, si legge: …alla data del 31/12/2010, i dipendenti a tempo indeterminato della Regione siciliana erano 13.205 (compresi i 167 dipendenti provenienti dalle ex Terme di Sciacca ed Acireale) e sono diminuiti di 323 unità rispetto al 2009, quando erano 13.528…


					

Il Presidente del Consiglio Comunale scrive al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica


COMUNICATO DEL FORUM – 13 luglio 2011, ore 9.30

L’avvocato Pietro Filetti, Presidente del Consiglio Comunale, ha appena informato uno dei Coordinatori del Forum sulle Terme, il Prof. Rosario Faraci, che si è prontamente adoperato per dare seguito alla segnalazione del Forum con la quale si chiedeva al massimo responsabile del civico consesso se l’Amministrazione comunale Garozzo si fosse attivata per costituire il tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana al fine di monitorare il processo di liquidazione in atto e vigilare sugli atti propedeutici alla privatizzazione. L’Avv. Filetti, infatti, ha trasmesso nei giorni scorsi la nota del Forum al Sindaco Antonino Garozzo e all’Assessore all’Urbanistica Gaetano Leonardi. Al primo si chiede di render conto dell’eventuale istituzione del tavolo di confronto con la Regione Siciliana; al secondo si chiede di conoscere lo stato dell’arte sulle previsioni, in seno al piano regolatore generale, della destinazione dei terreni e degli immobili ricadenti nell’area termale, dato che alcuni vincoli sul PRG sono di fatto decaduti e sulle strutture termali esistono i vincoli posti dalla Regione Siciliana. Il Co-coordinatore del Forum ha espresso vivo apprezzamento per l’intervento del Presidente Filetti e attende, come del resto lo stesso civico consesso, le risposte che l’Amministrazione dovrà far pervenire quanto prima. Oggi 13 luglio, nel corso del TG delle ore 13.40 (con replica alle 14.30), l’emittente televisiva regionale REI TV dedicherà un ampio ed approfondito servizio alla notizia, con interviste sia al Sindaco Garozzo che al co-Coordinatore del Forum Faraci.

Gemellaggio tra Sciacca e due Comuni della Turchia


L’amministrazione comunale di Sciacca continua a mantenere alta l’attenzione sul termalismo, promuovendo un gemellaggio con due comuni termali della Turchia.  Clicca qui per la lettura dell’articolo apparso su Sciaccaonline.

Il disegno di legge del PD sul riordino del settore termale – Primo firmatario l’on. Raia

Inserito il

Di seguito il testo del disegno di legge sul riordino del sistema termale, primo firmatario l’on.Concetta Raia del PD. Il disegno di legge è stato annunciato in aula ed inviato per esame e parere rispettivamente alle Commissioni IV e VI all’ARS. Clicca qui per il rinvio al sito dell’ARS.

Onorevoli colleghi,

Il processo di privatizzazione delle Terme di Acireale e Sciacca, avviato con l’art. 23 della L.R. 10/1999 e concretizzatosi  con la costituzione delle società  Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A, ha avuto un esito fallimentare., in quanto non è mai stato effettivamente ratificato.

L’Assemblea Regionale Siciliana con l’art. 21 della L.R, 11/2010 ha disposto che  “Entro 180 giorni dall’avvenuta cessione alla Regione delle quote azionarie detenute dalle aziende autonome Terme di Acireale e Terme di Sciacca rispettivamente nelle società Terme di Acireale S.p.A. e Terme di Sciacca S.p.A., la Ragioneria generale della Regione attiva le procedure necessarie a porre in liquidazione le due Società e, tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica, affida a soggetti privati la gestione e la valorizzazione dei complessi cremotermali ed idrominerali esistenti nel bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca, compreso lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, nonché le attività accessorie e complementari”.

Difformemente alla suddetta legge la Terme di Acireale S.p.A. è stata posta in liquidazione nell’assemblea del novembre 2010 senza che le quote siano state cedute alla Regione, mentre la Ragioneria generale della regione non ha a tutt’oggi attivato le procedure per la gara ad evidenza pubblica per l’affidamento ai privati

Clicca qui per proseguire la lettura.

Il Forum si presenta alle istituzioni regionali: Commissione Bilancio e Assessorato all’Economia


Alla c.a. dell’On. Dott. Riccardo Savona

Presidente II Commissione Legislativa Permanente

Bilancio, Finanze e Programmazione

Assemblea Regionale Siciliana

PALERMO

Mi è gradito portare a conoscenza dell’On.Le Sua persona che, in data 1 giugno, il Lions Club di Acireale, facendo seguito agli impegni assunti in sede convegno del 9 aprile u.s., ha avviato un Forum permanente sulle Terme di Acireale, affidandone il coordinamento ai soci Dott. Mario Scandura e Prof. Rosario Faraci. Come Ella ricorderà, un promemoria alla Commissione Bilancio è stato consegnato dal Prof. Faraci alla Sua persona il 12 maggio u.s.

Finalità, funzioni e strumenti del Forum, al quale hanno finora aderito 13 associazioni, sono visibili sul portale web del Forum stesso all’indirizzo www.termediacireale.it

Il Forum ha i seguenti recapiti

email: forumtermediacireale@gmail.com sito web: www.termediacireale.it

Recapito:

Forum permanente sulle Terme di Acireale

c/o Studio Scandura Dottori Commercialisti Associati

via Paolo Vasta 197, Acireale

tel. 0957631573

Si rimane a disposizione per qualsivoglia chiarimento. 

Cordiali saluti

Alla c.a. della dott.ssa Maria Filippa Palagonia

Dirigente Servizio Partecipazioni e Liquidazioni

Dipartimento Bilancio e Tesoro

Assessorato all’Economia –

Regione Siciliana

PALERMO

Mi è gradito portare a conoscenza della Sua persona che, in data 1 giugno, il Lions Club di Acireale, facendo seguito agli impegni assunti in sede convegno del 9 aprile u.s., ha avviato un Forum permanente sulle Terme di Acireale, affidandone il coordinamento ai soci Dott. Mario Scandura e Prof. Rosario Faraci. Come Ella ricorderà, un promemoria al Dipartimento Bilancio e Tesoro è stato consegnato dal Prof. Faraci alla Sua persona il 12 maggio u.s.

Finalità, funzioni e strumenti del Forum, al quale hanno finora aderito 13 associazioni, sono visibili sul portale web del Forum stesso all’indirizzo www.termediacireale.it

Il Forum ha i seguenti recapiti email: forumtermediacireale@gmail.com sito web: www.termediacireale.it

Recapito per comunicazioni ufficiali: Forum permanente sulle Terme di Acireale c/o Studio Scandura Dottori Commercialisti Associati via Paolo Vasta 197, 95024 Acireale (CT) tel. 0957631573 Si rimane a disposizione per qualsivoglia chiarimento. 

Cordiali saluti

Il sito Internet delle Terme di Acireale rimane in perenne fase di aggiornamento


Il sito Internet delle Terme di Acireale, di cui nella diapositiva in basso è riprodotta la home page,  rimane in fase di aggiornamento, chiaramente con l’indicazione che le Terme di Acireale SpA sono in liquidazione.

Il termalismo italiano verso la medicina del benessere


Clicca qui per la sintesi dell’intervento di Federterme (settore termale – Federterme) e del Rapporto Federterme 2011 (Rapporto Federterme 2011), in occasione del convegno di Thermalia svolto alla Fiera di Rimini il 12 maggio scorso.

Terme: la Provincia approva due emendamenti al Piano di sviluppo socio economico


Il Presidente della III Commissione Consiliare Permanente “Bilancio e Patrimonio” della Provincia Regionale di Catania, l’acese dott. Santo Primavera, comunica che, in occasione della riunione del 15 giugno 2011, la III e l’VIII commissione in seduta congiunta hanno approvato, fra gli altri, due emendamenti al Piano di sviluppo socio economico della Provincia Regionale di Catania (n.d.r., versione aggiornata al 12 maggio u.s.), includendo alla categoria “risorsa-itinerari-asset da valorizzare-progetti di interventi” le Terme di Acireale e le antiche Terme romane di Santa Venera al Pozzo (ricadenti nel comune di Acicatena). In particolare, l’emendamento A include fra le risorse la voce “Terme” e fra gli itinerari la voce “salute benessere e sport”, fra gli asset da valorizzare la voce “Terme di Acireale e Santa Caterina” e fra i progetti ed interventi la voce “Itinerari termali e del benessere”. L’emendamento C include alla categoria beni culturali da valorizzare la voce “Terme Romane di Santa Venera al Pozzo” (Aci Catena).  Il Piano di sviluppo socio economico è, tra l’altro, propedeutico allo schema di Piano territoriale che la Provincia si appresta a predisporre, discutere ed approvare. Clicca qui per la bozza del verbale della commissione (verbale del 15_06_11). La tabella che, in tal modo, è stata integrata è la seguente (tabella 186-223). Nella foto in basso, il Presidente della III Commissione consiliare permanente alla Provincia dott. Primavera.

Terme escluse dal Piano provinciale


Su La Sicilia del 21 maggio 2011: “Terme escluse dal Piano provinciale”. Dopo il Distretto turistico “Mare dell’Etna”, attualmente in fase di approvazione alla Regione Siciliana, anche il Piano programmatico socio-economico territoriale della Provincia di Catania (clicca qui per prenderne visione) non fa cenno ad ipotesi di rilancio, di valorizzazione, o di mero sostegno al recupero delle Terme Regionali di Acireale. Clicca qui per leggere l’articolo (la sicilia 21 maggio 2011).

Audizione in merito all’assetto ed alle problematiche occupazionali delle società Terme di Sciacca ed Acireale.


Commissione Bilancio - Assemblea Regionale Siciliana
Seduta del 7 aprile 2011 
La seduta è aperta alle ore 11,15.

     Il  PRESIDENTE,  dichiarati aperti i lavori,  passa  al  primo
     punto  all'ordine  del giorno che reca:  Audizione  in  merito
     all'assetto ed alle problematiche occupazionali delle  società
     Terme di Sciacca ed Acireale .

     Dà  quindi  la  parola al dr. LA ROSA, portavoce del  Comitato
     Civico Terme di Acireale.

     Il dr. LA ROSA, nel depositare agli atti della Commissione una
     memoria  sulla chiusura degli stabilimenti termali  presso  il
     Comune     di     Acireale,    informa     sulla     relazione
     dell'Amministratore unico della società Terme di Acireale Spa,
     dr.ssa  Ferro, datata marzo 2010, che analogamente produce  in
     copia alla Commissione.

     Evidenzia  lo stato di crisi che ha determinato nel territorio
     di  Acireale  la  scelta   di aver dismesso  gli  stabilimenti
     termali,  evidenziando altresì il valore storico e  turistico,
     oltre che sanitario, delle cure termali.

     S'interroga,  in  tal  senso, se la  classe  politica  intenda
     restituire  alla  città  di Acireale  un  tale  patrimonio  di
     ricchezza,   anche  per  l'indotto,  atteso  che   l'andamento
     gestionale  degli  ultimi  anni  si  è  contraddistinto,  come
     riportato nella relazione della dottoressa Ferro di cui sopra,
     liquidatrice   dell'azienda  termale,  nei  termini   di   una
      superficialità, approssimazione e, soprattutto,  mancanza  di
     programmazione in ordine alle importanti tematiche riguardanti
     la società .

     Sottolinea,   quindi,   l'importante   flusso   di   pazienti,
     nell'ordine  di 400 mila all'anno, cui è stato  assicurato  un
     trattamento  terapeutico, con ciò  fugando  il  dubbio  che  a
     fronte  di  una  tale utenza siano potute derivare  situazioni
     critiche  sotto  il profilo finanziario che, invero,  sono  da
     ascrivere   alla   gestione  societaria  dell'ultimo   periodo
     (gennaio 2006-settembre 2009).

     L'avv.  CUNDARI,  presidente  del  Comitato  civico  Terme  di
     Acireale,  nel condividere quanto in precedenza sostenuto  dal
     dr.  La  Rosa,  sottolinea in particolare che le  migliaia  di
     pazienti  che  affluivano  nel territorio  di  Acireale  erano
     parimenti  significative  sul fronte  dell'indotto  turistico,
     auspicando  che un'azione politica tempestiva possa  concedere
     una moratoria sulle procedure di liquidazione della società.

     La sig.ra CALABRO', segretario generale FISASCAT Regionale, si
     sofferma parimenti sull'importanza dell'indotto assicurato dal
     turismo termale nel territorio di Sciacca, particolarmente per
     le  Regioni  che,  come  la Sicilia, presentano  significative
     bellezze   naturali,   oltre  che  ragioni   climatiche,   che
     contribuiscono di per sé a rappresentare motivo di  attrazione
     di nuovi turisti.

     Nel  rammentare  l'importante tutela occupazionale  perseguita
     con l'art. 119 della Disposizioni programmatiche e finanziarie
     per  l'anno  2005  (legge  regionale  17/2004),  evidenzia  le
     disparità    di    trattamento    giuridico-economiche     che
     contraddistinguono  attualmente  il  personale  con  contratto
      Federterme' e quello regionale.

     Presenta la proposta tendente a consentire l'equiparazione dei
     trattamenti  economici  del personale  termale  a  quello  dei
     dipendenti regionali.

     Il   sig.  PILOTTO,  ex  dipendente  dell'azienda  termale  di
     Sciacca,  ribadisce  le  disparità  giuridico-economiche   che
     contraddistinguono  il  personale con  contratto   Federterme'
     dislocato in uffici dell'Amministrazione regionale.

     La  dr.ssa  PALAGONIA,  dirigente  del  servizio   Patrimonio,
     Partecipazioni   e  Liquidazioni  dell'Assessorato   regionale
     dell'economia,  fornisce precisazioni  riguardo  ai  contenuti
     dell'art.  21 della legge  finanziaria  regionale  n.  11  del
     2010,  con cui si è disposta la cessione delle quote azionarie
     detenute dalle aziende  autonome  Terme di Acireale e Terme di
     Sciacca,  rispettivamente nelle  società   Terme  di  Acireale
     S.p.A  e  Terme  di  Sciacca  S.p.A .

     Precisa  che tale adempimento interverrà a breve,  atteso  che
     gli  uffici hanno approfondito la modalità attraverso cui dare
     attuazione alla prevista cessione, se con atto notarile o  con
     semplice  provvedimento dell'Amministrazione.  In  tal  senso,
     preannuncia che, esperiti gli opportuni approfondimenti, detta
     cessione  delle  quote azionarie avverrà con atto  notarile  e
     sarà operata a titolo gratuito per l'Amministrazione regionale
     cessionaria.

     Evidenzia  che la mancata ripatrimonializazione delle  società
     termali non è avvenuta per l'intervenuta disposizione  di  cui
     al  richiamato  art.  21  con cui si prescrive,  appunto,  che
     ultimata  la  cessione  delle quote azionarie,  la  Ragioneria
     generale   della   Regione attivi le procedure   necessarie  a
     porre in liquidazione le due Società.

     L'on.  D'AGOSTINO interviene per ripercorrere le  vicende  che
     hanno preceduto l'intervenuta approvazione della citata norma,
     inclusa   nella   richiamata  legge  finanziaria   del   2010,
     sottolineando  che  obiettivo del  legislatore  regionale  era
     quello  di  prevedere lo svolgimento di una gara ad   evidenza
     pubblica,  affidando  ai  soggetti  privati la gestione  e  la
     valorizzazione  dei  complessi  cremotermali  ed  idrominerali
     esistenti  nel  bacino idrotermale di Acireale e di Sciacca.

     Ciò   ritiene  abbia  il  merito  di  porre  un   freno   alle
     obbligazioni   giuridiche  frattanto  assunte   dalle   realtà
     esistenti e di cui dovrà rispondere la Regione con aggravi  di
     bilancio.

     La  dr.ssa  PALAGONIA  assicura che la cessione  delle  azioni
     avverrà  in  tempi  brevi, realizzata la quale,  si  procederà
     tempestivamente all' affidamento della gestione dei  complessi
     termali.

     Il  dr.  LA  ROSA insiste sull'opportunità di un rilancio  del
     complesso  termale, convinto della possibilità  che  l'aspetto
     terapeutico  possa  essere  dato in gestione  direttamente  al
     competente  Servizio  sanitario locale. Diversamente,  giudica
      criminoso  il dissipamento di un tale patrimonio pubblico.

     L'on.  D'AGOSTINO insiste sulla bontà che contraddistingue  la
     richiamata  norma  regionale,  avente  per  obiettivo  proprio
     quello  di  salvaguardare il patrimonio di cui  dispongono  le
     aziende termali.

     L'on.   DI   BENEDETTO,  nel  dichiarare  di  condividere   le
     preoccupazioni  rappresentate  dalle  forze  sociali,  ritiene
     tuttavia  che,  sul  punto, il quadro normativo  appare  ormai
     definito con la richiamata previsione di cui all'art. 21 della
     legge  regionale  11  del  2010, alla  cui  attuazione  invita
     l'Assessorato a procedere con tempestività.

     Ritiene parimenti che vada posta attenzione alle disparità  di
     trattamento lamentate dai rappresentanti del personale.

     L'on.   GALVAGNO,   nel  premettere  l'impossibilità   di   un
     affidamento  in  house delle prestazioni  termali,  stante  il
     vigente  quadro  normativo, anche comunitario, ritiene  invero
     che  eventuali proposte alternative delle forze  sociali  oggi
     intervenute  vadano opportunamente strutturate e  approfondite
     per   costituire   oggetto  di  riflessione   da   parte   del
     legislatore.

     Il  PRESIDENTE si dichiara disponibile a porre all'esame della
     Commissione  ulteriori  proposte  e  soluzioni  operative  che
     dovessero pervenire dalle parti sociali.

     Non  avendo  altri  chiesto  di  parlare,  dichiara  terminata
     l'audizione.

Omissis     
Il  PRESIDENTE, non avendo altri chiesto di parlare,  dichiara
     chiusa la seduta.

     La seduta è tolta alle ore 12.50.

Il Consiglio Comunale

Inserito il

Il Consiglio Comunale di Acireale si è occupato della vicenda delle Terme in due occasioni. In una prima circostanza, votando all’unanimità un ordine del giorno con il quale si impegna l’Amministrazione comunale a richiedere un tavolo di confronto permanente con la Regione Siciliana. Clicca qui per il documento (odg consiglio comunale). In una seconda circostanza, favorendo l’audizione in aula del co-liquidatore delle Terme Margherita Ferro (vedi l’articolo pubblicato su La Sicilia).