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Archivi del mese: settembre 2014

Acireale il suo sindaco tuttofare


L’articolo su I Vespri n.34 anno IX

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Situazione politica ad Acireale e le Terme dimenticate. Domani un articolo su I Vespri


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Le Terme cartolina della decadenza di Acireale


Un estratto dell’articolo di Mario Barresi su La Sicilia del 15 settembre 2013

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L’altra cartolina della decadenza è l’agonia delle Terme. Il docente Rosario Faraci, coordinatore del “Forum permanente sulle Terme di Acireale” è chiaro: «Non è possibile piangersi addosso, scervellarsi su chi sia stato il responsabile politico del fallimento trenta, venti o dieci anni fa.
Qui tutti sono responsabili. Politici e burocrati regionali, imprenditori e politici locali, cittadini». Il futuro? «Talmente incerto e ingarbugliato che si fa fatica a capire come venirne fuori». Eppure, una strada c’è ed è stata tracciata dalla legge regionale 11/ 2010: «Liquidare la società di gestione pubblica – scandisce Faraci – e, attraverso il bando, affidare la gestione ai privati, ma senza fare regali ad alcuno, con severa valutazione dei piani industriali di rilancio».

Il Sindaco Barbagallo ha accolto alle Terme la delegazione di Polignano a Mare.


dalla pagina Facebook di Acireale Critica

Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo,ha accolto alcuni cittadini di Polignano a Mare.
Il comune di Acireale ha offerto granite e paste di mandorla della rinomata pasticceria Massimo Cannavò.
L’intrattenimento musicale è stato offerto dalle Terme di Acireale ed è stato curato dall’associazione Eruzione D’Arte

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E’ diventata grottesca la vicenda delle Terme di Acireale


L’articolo sul n.33 anno IV del settimanale I Vespri

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Da Polignano a Mare cento persone alle Terme di Acireale


Una delegazione di cento persone, proveniente dal comune pugliese di Polignano a Mare (in provincia di Bari), è ospite di alcuni alberghi acesi per un soggiorno climatico di pochi giorni che interesserà pure gli stabilimenti termali di Santa Venera e Santa Caterina. Nel pomeriggio di oggi 12 settembre, il sindaco Roberto Barbagallo e la giunta comunale di Acireale accoglieranno gli ospiti per un saluto della città.

Per un approfondimento vedi l’articolo di Etna Coast.

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I tempi stanno per scadere, promossa azione di responsabilità verso i vecchi amministratori delle Terme


L’articolo di Simone Olivelli sul blog.

Terme Acireale, indagine su gestione 2006-09


dal sito CtZen

Terme Acireale, indagine su gestione 2006-09.Proposta M5S. «I tempi stanno per scadere»

Un parere dello studio legale Stagno D’Alcontres di Palermo ha evidenziato i margini per promuovere un’azione di responsabilità nei confronti dei sindaci e degli amministratori che hanno guidato le Terme tra il 2006 e il 2009. I tempi, però, sono ridotti al lumicino: «Bisogna fare in fretta» dichiara il Movimento 5 Stelle

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Chiedere conto della gestione economica delle Terme di Acireale negli anni tra il 2006 e il 2009 a sindaci e membri del Cda. Potrebbe essere questo il primo passo per iniziare a sbrogliare una matassa che, anno dopo anno, è diventata sempre più inestricabile. Ma bisogna fare in fretta perché la strada che passa dall’azione di responsabilità ha un termine che scadrà tra pochi mesi. Il sito, la cui storia recente è ben lontana dai fasti del passato, dal 2010 è in liquidazione, in ottemperanza a quanto predisposto dalla legge regionale 11/2010 che prevede la concessione ai privati della gestione delle strutture mantenendone pubblica la proprietà.

A oggi, però, nessun passo avanti è stato fatto e l’attualità parla di una situazione in cui i debiti 14 milioni quelli accertati nel 2013 dall’attuale liquidatore Luigi Bosco, frutto anche di mutui inspiegabilmente non pagati a partire dal 2005 – vanno di pari passo con un attendismo che potrebbe portare presto al pignoramento di parte delle strutture, su tutti l’Hotel Excelsior e l’antistante centro polifunzionale. Il tutto, a vantaggio di futuri acquirenti che potrebbero beneficiare di un’importante svalutazione degli immobili.

Ma un primo squarcio potrebbe essere aperto. Si tratta, appunto, della possibilità di promuovere un’azione di responsabilità nei confronti dei sindaci in carica e dei componenti del consiglio di amministrazione che ha guidato le Terme di Acireale S.p.A nel periodo compreso tra il 2006 e il 2009. si analizza la gestione delle risorse economiche e si potrebbe paventare il danno erariale.

Stando, infatti, al parere dello studio legale Stagno D’Alcontres di Palermo, che è intervenuto nel febbraio del 2012 su richiesta del socio unico (la Regione, ndr), ci sono i margini per avviare l’azione di responsabilità nei confronti di quella gestione.

I tempi, tuttavia, sono ridotti e a sottolinearlo è il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle che con un’interrogazione all’Ars lo scorso 3 aprile ha chiesto di accelerare le pratiche: «Bisogna dare mandato – si legge nel documento – nel più breve tempo possibile ai competenti organi dell’amministrazione di promuovere l’azione di responsabilità […], tenuto conto l’azione può essere esercitata entro cinque anni dalla cessazione dell’amministratore dalla carica». Termine, dunque, che scadrebbe tra qualche mese.

Nell’attesa di capire se la macchina amministrativa si metterà a moto, sullo stato delle partecipate si è espresso nei giorni scorsi anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha ribadito come dietro di esse in passato si siano celate sacche di cattiva amministrazione che hanno trasformato tali società in veri e propri carrozzoni . Tuttavia, lo stallo attuale pare anch’esso frutto di un mancato coordinamento tra politica e burocrazia: «Oggi – dichiara il coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale, Rosario Faracibisognerebbe che la Regione stabilisca ruoli e obiettivi. Al momento, infatti, abbiamo il presidente che dà indicazioni politiche, i dirigenti che fanno altro perché vincolati dalle carte e il liquidatore che gestisce nei limiti del possibile il patrimonio che si ha, perché non ha ricevuto chiare indicazioni sul da farsi. In sintesi, si può dire che tali diversi livelli di responsabilità creano spesso confusione».

Il consiglio comunale alle Terme di Acireale


Foto in diretta dal consiglio comunale di Acireale, convocato d’urgenza l’8 settembre, nel Salone delle Terme di Acireale (tratta da Facebook)

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Promosso dal Lions e dall’associazione Limone dell’Etna uno stand sul limone alla Fiera dello Jonio


Il messaggio del Presidente del Lions Club di Acireale dott. Silvio Cavallaro ai soci

<<Caro Socio,

Con piacere Ti comunico che, a seguito della n/s richiesta al Sindaco di Acireale di dedicare un settore della “Fiera dello Jonio” al limone ed ai suoi derivati, l’Associazione “Limone dell’Etna”, recentemente costituita, ha realizzato uno stand tendente a far conoscere l’Associazione e valorizzare la coltura del limone.

In esso, oltre ad una serie di manifesti di carattere storico e scientifico, sono esposti alcuni attrezzi che nel passato venivano utilizzati per la coltivazione del limone ed alcuni prodotti commerciali dei settori alimentare-dolciario, della distillazione, della cosmesi e della detersione.

Chiaramente sono anche esposti i Verdelli prodotti nei nostri areali.

Nello stesso stand, un manifesto del nostro Club Lions traccia per grandi linee l’impegno del Club a favore del rilancio di questa coltura.

Si ringrazia il dott. Renato Maugeri, Presidente dell’ Associazione “Limone dell’Etna” per la lodevole iniziativa e sopratutto il prof. Giovanni Continella, nostro socio oltre che socio dell’Associazione, per l’impegno, la passione, la professionalità e la caparbietà profferita per la realizzazione dello stand.

La Fiera dello Jonio si tiene presso l’area COM di Corso Italia ad Acireale ed è aperta tutti i giorni, fino al 15 settembre 2014, dalle 17:00 alle 24:00, la domenica anche dalle 10:00 alle 13:00>>

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Terme di Acireale e Sciacca società carrozzone


L’articolo del Giornale di Sicilia

In liquidazione ma finanziate 13 società carrozzone

Gli enti avviati alla «cessazione» hanno comunque ricevuto soldi: 5 milioni alle Terme di Acireale, circa 4 a quelle di Sciacca. E la chiusura slitta per i contenziosi

di STEFANIA GIUFFRE’

PALERMO. Nel regno delle partecipate, tredici società sono – da anni – in liquidazione. Eppure, in diversi casi, la Regione ha continuato a riversare denaro nelle loro casse per ricapitalizzazione o coperture di disavanzi. Di fatto fiumi di denaro sono affluiti a queste società nelle quali spesso il processo di liquidazione stenta a concludersi a causa di contenziosi e pignoramenti. C’è anche questo nel dossier della task force sulle partecipate. Ricapitalizzazioni ci sono state, ad esempio, nelle due società che gestiscono le terme ad Acireale e Sciacca. In entrambe la Regione è socio unico con quote del 100 per cento. E in entrambe la Regione ha versato fondi a liquidazione avviata o a ridosso dello stesso procedimento. Le terme di Acireale sono in liquidazione dal 5 ottobre 2010, da allora continuano ad accumulare perdite: il bilancio del 2010 si è chiuso con un rosso di 2 milioni e 331 mila euro, altri 2 milioni e 770 mila euro li ha persi l’anno successivo. Dal dossier emerge che nel 2011 la Regione ha versato 5 milioni e 125 mila euro «quale aumento di capitale non per perdite, nonostante risulti in liquidazione», circostanza già evidenziata anche dalla Corte dei Conti.
La liquidazione delle Terme di Sciacca è datata invece 20 giugno 2011. Fra il 2010 e il 2012 la società ha continuato a perdere una media di due milioni l’anno. La società, si legge nel dossier, «risulta beneficiaria di interventi di ricapitalizzazione (rispettivamente 110 mila euro nel 2009 e 1 milione e 729 mila euro nel 2010), di copertura disavanzi (300 mila euro nel 2011 e un milione e 285 mila euro nel 2012), ed ancora aumenti di capitale non per perdite 645 mila euro nel 2011 e 190 mila euro ne 2012).

 

Terme di Acireale: azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori


L’articolo pubblicato dal settimanale I Vespri, anno IX, n.32

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Acireale: al Carnevale una dimensione europea?


L’intervista al presidente della fondazione per il Carnevale di Acireale Antonio Coniglio pubblicata sul numero 32, anno IX, del settimanale I Vespri

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Le Terme di Sciacca e di Acireale, un pozzo senza fondo


L’articolo del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME DI SCIACCA NEL DOSSIER SULLE PARTECIPATE CHE CROCETTA PORTERA’ IN PROCURA
“Pozzi senza fondo”, è l’espressione usata da Crocetta. “Chi ha sbagliato, paghi”.

05/09/2014 12.46

La task force creata dal presidente della Regione Rosario Crocetta ha concluso la sua ispezione sulle aziende partecipate della Regione. Tra queste anche le Terme di Sciacca e Acireale, anch’esse definite “pozzo senza fondo”. «I dati – dice il presidente – presentano comportamenti di amministratori del passato che, in presenza del divieto di assunzione vigente sin dal 2009, hanno assunto globalmente diverse centinaia tra dipendenti e progressioni verticali.

Diverse partecipate in parte, inoltre, non hanno provveduto a equiparare i contratti dei loro dipendenti a quelli dei regionali, mantenendo sacche di privilegio. Crocetta ha annunciato che il dossier verrà presentato in conferenza stampa nei prossimi giorni ma intanto è stato inviato alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Palermo, per «consentire agli organi di giustizia una valutazione corretta per le valutazioni di competenza». «Chi ha sbagliato – ha detto Crocetta – paghi, non ci si può illudere che la Regione possa permettere che tali comportamenti si possano ulteriormente protrarre. La relazione deve determinare un immediato cambio di passo nella conduzione delle partecipate, ma anche del modo di attuazione dei programmi loro assegnati.

Allo stesso tempo dovrà anche essere uno strumento di valutazione dei dirigenti di tali enti». «Occorre verificare anche su tali partecipate – ha aggiunto – aggiunge Crocetta -, l’acquisizione della documentazioni sulla regolarità delle assunzioni o della permanenza di dipendenti che si siano macchiati di reati per i quali è prevista la possibilità di assunzione in aziende controllate o partecipate della Regione. È necessario verificare gli affitti e le consulenze. Queste ultime sono un numero esorbitante e a volte con compensi sicuramente eccessivi. Tali fenomeni sono stati bloccati dall’attuale governo, però va verificata la congruità, la necessità di tali incarichi e gli eventuali danni prodotti». Verifiche saranno estese, oltre che sul personale assunto, anche in presenza di eventuali incompatibilità a ricoprire incarichi nella Pubblica amministrazione, anche alle modalità di affidamento di beni e servizi per vedere quante volte si sia ricorsi ad aste pubbliche, affidamenti negoziati, affidamenti diretti e se tali appalti erano conformi alle normative vigenti in materia.

Crociata di Crocetta contro la croce delle partecipate


L’articolo su La Sicilia del 5 settembre 2014

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Gli angeli della morte, le partecipate regionali e le Terme di Acireale e Sciacca


L’articolo di Mario Barresi su La Sicilia del 5/9/2014

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Il Movimento Cinque Stelle di Acireale e l’azione di responsabilità promossa dalle Terme nei confronti dei vecchi amministratori


dal sito del Movimento 5 Stelle di Acireale

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Chi ci segue sa che ci siamo occupati spesso delle Terme di Acireale, l’esatta denominazione è “Terme di Acireale SpA con socio unico – in liquidazione”. Quel “socio unico” è appunto la Regione siciliana nella persona del suo Presidente che in questi ultimi due anni è (ahi noi) Rosario Crocetta, il quale dovrebbe tutelare, attraverso i competenti uffici della mastodontica macchina burocratica regionale, gli interessi relativi al patrimonio regionale (di tutti noi) ancorché gestito attraverso una società di diritto privato.

Tempo fa, attraverso un altro articolo (link) vi informavamo che da un parere legale richiesto nel 2012 dall’Assemblea dei soci ad un noto studio legale palermitano, emersero “validi elementi per promuovere l’azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile, nei confronti sia di coloro i quali hanno amministrato la società dal 2006 al 2009 che nei confronti di coloro i quali, nello stesso periodo, dovevano controllarne l’operato”.
Ci chiedevamo però perche “dal luglio del 2012, data in cui è stato depositato il parere legale che ipotizza la mala gestio non è stato fatto niente?” considerato che “L’articolo 2393 del codice civile prevede che l’azione di responsabilità possa essere esercitata entro i cinque anni successivi alla cessazione dalla carica di amministratore”.

La nostra curiosità si è tramutata in un atto formale attraverso un’interrogazione parlamentare (link) del gruppo parlamentare del M5S all’ARS, prima firmataria Angela Foti, indirizzata al Presidente della Regione.

Nonostante l’interrogazione non abbia ancora ricevuto risposta qualcosa deve aver smosso perché finalmente l’Assemblea dei Soci il 25 Luglio 2014 ha deliberato di promuovere l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della Società in carica dal 2006 al 2009.

Inoltre il 18 Agosto 2014 l’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni dell’Assessorato Regionale dell’Economia ha ulteriormente sollecitato il Commissario Liquidatore, Ing. Luigi Bosco, a promuovere l’azione di responsabilità vista la scadenza del termine decadenziale previsto dall’articolo 2393 del Codice Civile, i cinque anni dalla cessazione dalla carica di cui dicevamo più su.

Crediamo fermamente che chi ha ridotto le Terme in una condizione così penosa, sommersa dai debiti ed a rischio di pignoramento degli immobili debba pagare, anche se siamo ben consci che spesso si è trattato solo di “uomini di fiducia” al soldo del politico influente di turno e che, dunque, oltre che sugli amministratori e sui liquidatori, la responsabilità di tale sfracello del patrimonio pubblico ricada anche sui politici locali, regionali e nazionali che si sono succeduti al potere in questi ultimi vent’anni e che purtroppo ci ritroviamo ancora, trasformati o dietro le quinte, nelle stanze dei bottoni a curare i loro personalissimi interessi.

1. Verbale assemblea dei Soci della Terme di Acireale SpA  del 25/07/2014.

2. Sollecito dell’Ufficio Regionale per la chiusura delle Liquidazioni.

Il grande pasticcio. Le Terme promuovono azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori, la Regione sollecita ad agire prontamente


Il documento di sollecito inviato alle Terme di Acireale SpA dall’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, che opera sotto l’egida dell’Assessorato dell’Economia

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Terme di Acireale. Azione di responsabilità promossa dalla Regione e dal liquidatore contro i vecchi amministratori


Dalla lettura del verbale dell’assemblea dei soci del 25 luglio scorso (come riportato in basso), si evince che è stata deliberata un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori in carica nel periodo 2006-2009, come prevista dall’art. 2393 del codice civile. Lo ha deliberato l’assemblea, su proposta del liquidatore Luigi Bosco, presente il rappresentante del socio unico Regione Siciliana Giuseppe Caudo, su delega del Presidente Crocetta.

Sabato il settimanale I Vespri dedicherà un primo approfondimento sulla vicenda.

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Terme di Acireale. Il verbale dell’assemblea ordinaria dei soci del 25 luglio scorso


pubblicato sul sito del Movimento Cinque Stelle di Acireale

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