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Archivi del mese: luglio 2013

Riapre alle Terme il centro benessere


L’articolo pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 30 luglio 2013

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Riapre il reparto di fangobalneoterapia alle Terme di Acireale


L’articolo tratto da Catania Live Sicilia

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Santa Venera al Pozzo tutta da scoprire


L’articolo pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 23/7/2013

 

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I principi del fango delle Terme Euganee brevettati in Europa


dal sito di Federterme

TERME EUGANEE: I PRINCIPI ANTI-INFIAMMATORI DEL FANGO TERMALE BREVETTATI ANCHE IN EUROPA

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Il Centro Studi Termali Pietro d’Abano ha ottenuto anche a livello europeo il Brevetto acquisito per l’Italia nel 2010, riguardante il principio antinfiammatorio del fango termale euganeo.
Il CSTPdA ha avviato negli anni preziose collaborazioni scientifiche, come ad esempio con le Università di Padova e di Pavia, il CNR, l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, il Consorzio Mario Negri Sud, producendo decine di articoli pubblicati su riviste scientifiche con Impact Factor.
Il principale risultato di questa attività di ricerca riguarda – come si è detto – l’identificazione di una componente biologica in grado di svilupparsi nei fanghi termali in maturazione controllata, la cui efficacia anti-infiammatoria si è rivelata pari a quella dei farmaci in commercio utilizzati come riferimento negli studi.
La domanda di brevetto n. 0510038.8 “Anti-inflammatory active principes in Euganean Thermal mud”, depositata nel 2005 all’Ufficio Brevetti Europeo (EPO), è stata concessa a giugno di quest’anno (Patent No. 1571203), andando ad estendere a oltre 30 paesi europei analoga protezione ottenuta in Italia già nel 2010 (Brevetto n. 0001355006).
Il nuovo Brevetto sarà ufficialmente pubblicato e disponibile sul sito dell’EPO a partire da mercoledì 24 luglio 2013.

Terme: al tavolo tecnico ci sarà pure Unicredit


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L’articolo pubblicato sul n.26 del settimanale I Vespri, in edicola da oggi 13 luglio 2013

A piccoli passi, compiuti con prudenza e senza clamore, il liquidatore delle Terme di Acireale SpA l’ing.Luigi Bosco, assessore ai lavori pubblici e alla protezione civile della giunta di Enzo Bianco a Catania, sta riprendendo in mano la situazione degli stabilimenti termali, dopo la stasi degli ultimi due anni. Grande prudenza, come dicevamo, perché non si possono compiere miracoli in assenza di risorse finanziarie che la Regione probabilmente non metterà mai, come sembra aver fatto capire il Presidente Rosario Crocetta a proposito della sorte delle partecipate. E soprattutto, nessun clamore, come invece ha fatto qualcuno ad Acireale preso dall’euforia di considerare una grande vittoria politica la riapertura delle Terme, come se la Regione potesse continuarsene ad occupare per sempre senza coinvolgere i privati. Abbiamo sentito telefonicamente l’ing.Bosco che, nel confermarci la prossima apertura dei reparti di fango balneoterapia e la riassunzione di qualche “fanghino” che sarà riportato alle Terme attingendo all’ex personale termalista distaccato in altri rami dell’amministrazione pubblica (per via della legge del 2004), non ha nascosto che la situazione generale rimane critica. L’ing.Bosco ha confermato che si è assunto la responsabilità di riaprire alcuni reparti dello stabilimento (inalazioni e insufflazioni, ndr) per consentire di dare una risposta al territorio assicurando le prestazioni ai bisognosi delle cure termali; di restituire il Parco alla città, alle associazioni e ai manifestanti (c’è stata una serata il 7 luglio scorso); di sollecitare all’Assessore regionale all’Economia la costituzione di un tavolo tecnico con Unicredit Management, cui parteciperanno dal prossimo 17 luglio tanto l’assessorato quanto le Terme SpA. La partecipazione al tavolo di Unicredit Management, per conto di Unicredit, cioè della banca creditrice di svariati milioni per le rate di mutuo non pagate, evidenzia la volontà dell’amministrazione regionale di trovare una soluzione al problema dei due edifici, il centro polifunzionale e l’albergo Excelsior Palace oggetto di pignoramento immobiliare. Il 27 giugno, infatti, il giudice ha rinviato a settembre l’udienza nella quale, con ogni probabilità, i due cespiti saranno trasferiti alla banca, in assenza di risorse finanziarie regionali. Tuttavia, sedendo al tavolo tecnico, si potrà tentare l’ultima strada per riportare i due immobili nell’alveo del complesso aziendale delle Terme di Acireale SpA: includere nel bando la previsione che il futuro gestore privato si faccia carico delle rate di mutuo scadute e non pagate, garantendosi la gestione, oltre che degli stabilimenti termali di Santa Venera e Santa Caterina, anche dell’importante albergo posto al loro servizio. Tutto dipenderà ragionevolmente dai contenuti del bando e, in ultima istanza, dall’interesse dei privati di farsi carico di tale onere, unitamente all’obbligo di effettuare anche ulteriori investimenti nell’impiantistica termale, e operare per alcuni anni in assenza di guadagni. Chi potrà assumersi tale fardello se non in cambio di una concessione alla gestione di lungo termine? Sta qui il nodo della questione ed evidentemente di ciò si occuperà, almeno questo è l’auspicio, il tavolo tecnico regionale sollecitato dallo stesso liquidatore e del quale l’assessore all’Economia Luca Bianchi aveva parlato alla delegazione del PD di Acireale ricevuta qualche settimana fa a Palermo. Il Partito democratico, attraverso il comitato civico delle Terme, rimane l’unica formazione politica cittadina più attiva sul fronte del termalismo e si muove all’unisono con i suoi referenti a livello nazionale e regionale. Ha sorpreso, tuttavia, l’assenza a Palermo di Concetta Raia che al rilancio del termalismo ha dedicato un disegno di legge, presentato insieme all’on.Giovanni Barbagallo nella scorsa legislatura, e riproposto in apertura della legislatura attuale. All’interno della società civile, rimane sempre attivo il Forum promosso dal Lions. Il giudice Pietro Currò, nuovo presidente del Lions, ha dichiarato di voler continuare anche quest’anno l’impegno profuso dai suoi predecessori negli ultimi tre anni (Salvatore Leonardi, Citty Maugeri Grasso e Rosario Musmeci). “Il nostro club – è scritto nella relazione programmatica del nuovo presidente – è promotore e creatore sul web del Forum Terme. Si tratta di un tema la cui rilevanza per la nostra città merita una attenzione costante e vigile, anche in relazione ai più recenti sviluppi che si affacciano all’orizzonte e di cui non è ancora chiara la portata effettiva”.

Saro Faraci

Una serata alle Terme con le associazioni acesi

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L’articolo su La Sicilia del 9/7 di Antonio Carreca

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Si fa risentire con un post su Facebook l’ex assessore Armao

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Dal profilo Facebook dell’avvocato Gaetano Armao, già Assessore all’Economia del Governo Lombardo, un post pubblicato il 7 luglio 2013

“Se si fosse proseguito il lavoro dei tagli di costi avviato a metà 2012 oggi si sarebbe molto più avanti, ma quel che ha rilevato per Crocetta&Co, dopo le campagne elettorali nazionali e comunali, sono state solo la propaganda ed il reclutamento di deputati a sostegno di un esecutivo minoritario (mercimonio indecoroso di cui ci dice oggi Repubblica).
La stessa Corte dei conti lo ha evidenziato la scorsa settimana, e’ stata abbandonata l’applicazione della delibera n.317 che avrebbe generato risparmi e contenimento di costi significativi.
Nel periodo di governo Crocetta nel 2012 la spesa corrente ha raggiunto 4 miliardi e sono stati azzerati i 900 milioni di risparmi che si erano raggiunti con enormi sacrifici nei primi 9 mesi (dati Ass. economia).
Certa stampa, se vuole, ha come informare i cittadini, rifuggendo alla tentazione di dar spazio a comunicati stampa (abusivi quanto improbabili) di un Governo senza idee ed assoggettato ad un individuo totalmente inadeguato”

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Le prospettive dell’industria termale italiane sono molto incerte

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Dall’ultimo numero di Ancot News

INTERVISTA DEL PRESIDENTE DI FEDERTERME
Pur nella fase critica che permane, cresce l’interesse della clientela italiana e straniera per il mondo termale nazionale. “Le prospettive dell’industria termale italiana sono ancora molto incerte, considerata l’attuale congiuntura, anche se avvertiamo che cresce l’interesse della clientela italiana e straniera per l’esperienza termale italiana, che è comunque ricca di attrattive presenti nei territori”. A sostenerlo è il presidente di Federterme Confindustria, Costanzo Jannotti Pecci, in una recente intervista all’ANSA, nella quale spiega che sempre di più i clienti utilizzano i nuovi social media per raccontare le esperienze del servizio alle terme. Uno strumento importante di ascolto e di correzione di rotta. Il settore tuttavia mostra difficoltà. “Avvertiamo il peso, sull’equilibrio delle gestioni aziendali, della limitatezza delle risorse destinate dal sistema sanitario e dei ritardi dei pagamenti da parte delle ASL per le prestazioni che siamo tenuti ad erogare ai pazienti del Servizio sanitario nazionale- afferma Jannotti Pecci”. E la notizia, apparsa nell’aprile scorso, che confermava lo sblocco da parte del consiglio di ministri di 40 miliardi (di cui 20 miliardi nella seconda metà del 2013 e altri 20 nel 2014) per il pagamento alle imprese dei debiti arretrati della pubblica amministrazione, non convince il Presidente di Federterme . “Sarebbe stato un segnale positivo e una boccata di ossigeno anche al settore termale, ma ancora non vi è nulla di certo. Le Aziende sono in sofferenza, anche per il ritardato rinnovo dell’accordo delle prestazioni termali. E inoltre devono difendersi anche dalla concorrenza sleale da parte di aziende che si definiscono SPA, ma che in realtà non possiedono acqua termale e nessun requisito previsto dalla legge 323 del 2000. Questo è un abuso da denunciare a salvaguardia dell’attività termale”. Cosa può fare l’industria termale per contrastare la disoccupazione? “Molto ma è necessario rimuovere lacci e laccioli relativi alle specificità della stagionalità, al peso eccessivo del costo del lavoro, alla promozione dell’offerta termale italiana. Bisogna dare attuazione prima possibile alla figura dell’operatore termale, che rafforzerebbe il profilo qualitativo già elevato dei servizi termali”. Si può fare di più per utilizzare meglio il potenziale turistico e termale dell’Italia dando fiducia e spazi di crescita alla creatività e alla grinta dei giovani e delle imprese piccole e medie sui territori. Come settore, siamo da sempre abituati a superare i momenti di difficoltà con le nostre sole forze, ma per far ciò è necessario che le istituzioni, Governo e Regioni in testa, favoriscano la creazione delle più idonee condizioni, soprattutto sul versante normativo, per consentirci di far ripartire un percorso virtuoso di sviluppo per il quale le nostre imprese hanno tutte le carte in regola”. ( da http://www.federterme.it maggio 2013). Il 4 giugno scorso con 247 voti favorevoli e 7 astenuti , l’Assemblea ha approvato il ddl n. 662, avente per oggetto la conversione in legge, del decreto legge n. 35 dell’8 aprile 2013, recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”. Il testo del ddl è tornato ora alla Camera per l’approvazione definitiva

Riapre al pubblico il Parco delle Terme

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Sul quotidiano La Sicilia del 3/7/2013

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E’ ufficiale: Luigi Bosco assessore della giunta Bianco

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Dal sito di CataniaLiveSicilia.

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Luigi Bosco, 64 anni, già presidente dell’Ordine degli ingegneri di Catania, progettista di alcune delle opere più significative realizzate in Italia e che si è occupato in particolare delle problematiche antisismiche. Impegnato sul fronte della prevenzione, ha organizzato numerosi convegni e corsi finalizzati alla conoscenza del comportamento sismico degli edifici. Ha rappresentato gli ingegneri italiani nella commissione di monitoraggio delle norme tecniche istituita dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. Rappresenta l’Ordine degli ingegneri di Catania alla consulta regionale siciliana.

Eco delle Aci: L’ingegnere Bosco rimarrà liquidatore

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TERME DI ACIREALE: L’INGEGNERE LUIGI BOSCO RIMARRA’ LIQUIDATORE

Il liquidatore delle Terme di Acireale, l’ing.Luigi Bosco, resterà al proprio posto pur dovendo occupare al più presto il ruolo di assessore tecnico nella giunta di Enzo Bianco a Catania. Lo ha comunicato lo stesso liquidatore ad uno dei due coordinatori del Forum delle Terme, dichiarando di “esser disposto a lavorare anche la notte” pur di mantenere gli impegni assunti con gli acesi per il rilancio degli stabilimenti termali. E’ questo il vero elemento novità di una settimana non contrassegnata da alcun evento importante connesso al futuro delle Terme, se si eccettua la netta presa di posizione della Corte dei Conti sulle partecipate regionali. Nonostante il piano di riordino voluto dall’avvocato Gaetano Armao, assessore all’Economia del governo Lombardo, secondo la Corte dei Conti il costo delle partecipate a carico della Regione è ulteriormente lievitato per l’incidenza di consulenze, spese non programmate e soprattutto per l’entità dei contenziosi e dei ricorsi. Fra le partecipate regionali, sebbene poste in liquidazione, ci sono le Terme di Sciacca e di Acireale. Queste ultime, come è noto, da quando sono state trasformate in SpA e nonostante la liquidazione in atto, hanno accumulato negli ultimi anni rilevanti perdite per quasi dieci milioni di euro. Nonostante la buona volontà dell’ing.Bosco, che presto potrebbe riaprire il reparto di fangobalneoterapia dopo aver ripristinato quelli di inalazioni e insufflazioni, la ripresa dell’attività sanitaria non basta a sanare i bilanci, gravati da debiti ed oneri finanziari. Allo stato delle cose, diventa pertanto fondamentale sapere come la Regione intenderà mantenere gli impegni sulla strada della privatizzazione, secondo quanto previsto dalla legge regionale del 2010. Soprattutto, diventa ancor più rilevante sapere se la liquidazione andrà avanti nell’ottica della continuità dell’attività termale o in quella dello scioglimento della società. Il nodo critico da sciogliere, previsto per legge, è pregiudiziale per chiarire i confini del mandato di liquidatore affidato a Luigi Bosco. Senza indicazioni precise, infatti si potrà continuare a navigare solo a vista. Su tale questione dovrà presto esprimersi il dott. Luca Bianchi, assessore all’Economia nel governo di Rosario Crocetta, uomo fidato dell’ex ministro Fabrizio Barca e dunque vicino all’ambiente politico del Partito democratico. Alcuni rappresentanti della locale sezione del partito lo hanno incontrato nei giorni scorsi a Palermo insieme ai deputati regionale Anthony Barbagallo e nazionale Fausto Raciti, ma in assenza di Concetta Raia, il deputato del PD che finora si è spesa di più per il rilancio del termalismo in Sicilia.

Saro Faraci

01/07/2013