Oggi 1 giugno il Forum compie tre anni di attività. Pubblichiamo una nota di uno dei due coordinatori, il prof. Rosario Faraci.
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Con una riunione operativa nello studio del commercialista dott. Mario Scandura, tre anni fa davamo vita al Forum permanente sulle Terme di Acireale, un’iniziativa del Lions Club di Acireale “aperta alla città”. Confortato dagli ottimi risultati di un convegno pubblico organizzato il 9 aprile del 2011 nella sala conferenze del Credito Siciliano, al quale avevamo invitato relatori ed ospiti di riguardo, l’allora presidente del Lions il dott. Salvatore Leonardi sostenne fin dall’inizio l’idea, maturata all’interno del comitato “…per l’economia di Acireale”, di coinvolgere l’intera città in un dibattito pubblico sulle imminenti scelte del governo regionale in materia di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca. In effetti, inizialmente la risposta della città c’è stata e con grande entusiasmo. Sono “piovute” diverse adesioni al Forum, compresa quella del comitato civico Terme di Acireale che, prima di noi, alla fine del 2010 aveva avviato un dibattito, più politico che tecnico, sul rilancio delle Terme cittadine. A fine settembre del 2011, organizzammo un’assemblea cittadina che si tenne, ironia della sorte, in quell’Excelsior Palace che di lì a poco, per questioni meramente burocratiche, sarebbe stato chiuso definitivamente privando la città di Acireale di un’altra fetta importante di posti letti alberghieri, dopo la debacle della Perla Jonica. Per usare un’espressione in gergo calcistico, in tre anni – durante i quali si sono succeduti altrettanti presidenti Lions, Citty Grasso Maugeri, Rosario Musmeci e l’attuale presidente Pietro Currò – non abbiamo mollato di un solo centimetro il nostro pressing sulle Terme di Acireale, provando a dialogare con tutti.
Lo abbiamo fatto con la Regione Siciliana, in particolare con l’Assessorato all’Economia, provando ad interloquire a Palermo con l’allora dirigente dott.ssa Maria Filippa Palagonia, che aveva la responsabilità dell’ufficio incaricato di monitorare le liquidazioni delle società partecipate dalla Regione Siciliana (una di queste è le Terme di Acireale SpA). Lo abbiamo fatto con la Provincia Regionale di Catania, fino a quando questo ente intermedio è rimasto in vita, trovando la disponibilità di qualche consigliere che ha provato a far inserire le Terme nella programmazione urbanistica provinciale. Lo abbiamo fatto con Costanzo Jannotti Pecci e con i vertici di Federterme, andando fino a Roma, forti dell’appoggio dell’allora vice presidente l’arch. Stefania Capaldo, ospite del nostro convegno di Acireale del 9 aprile 2011. Abbiamo discusso con politici, tecnici, esperti; abbiamo partecipato ad alcuni momenti di confronto pubblico, animati nel nostro territorio dal citato comitato civico e dalla grande passione sul tema trasmessa da Salvatore La Rosa, portavoce di quel comitato. Abbiamo parlato con i liquidatori delle Terme di Acireale SpA, con la prof.ssa Margherita Ferro (designata dal governo Lombardo alla guida delle Terme, insieme al commercialista palermitano Michele Battaglia) e con con l’ing. Luigi Bosco (attuale liquidatore, designato dal governo Crocetta). Abbiamo parlato con la deputazione nazionale al Parlamento e quella regionale all’ARS, trovando in qualche amico, prima ancora che rappresentante istituzionale, un supporto anche operativo alla nostra battaglia. Soprattutto, abbiamo provato a coinvolgere la Città di Acireale, ovvero l’amministrazione comunale e il consiglio comunale, nel tentativo di contagiare loro il nostro impegno civico e fornire elementi di riflessione, informazioni tecniche e spunti utili per confrontarsi “alla pari” con il governo regionale. Tra i diversi interlocutori comunali, quello a noi più vicino è stato l’avvocato Pietro Filetti, scomparso prematuramente qualche anno fa, che per primo ed unico ha intuito che il valore della battaglia del Lions era innanzitutto civico e di passione, non una “campagna” spendibile in chissà quali contesti. Non vorremmo dimenticare proprio nessuno!
Nel corso dei tre anni, un prezioso ed insostituibile ruolo di informazione è stato svolto dalla stampa. Senza il contributo di giornali e testate locali e regionali, anche radiotelevisive, la battaglia civica del Lions non avrebbe avuto quella visibilità che ancora oggi è confermata dall’elevato e costante numero di accessi alla pagina Facebook e al sito Internet nonchè dalla continua richiesta di informazioni da parte di giornalisti e collaboratori delle testate per sapere “che novità ci sono” sulle Terme di Acireale. Nel frattempo, il sito lo abbiamo continuamente arricchito e aggiornato con ulteriori pagine, post, articoli e ritagli di stampa, links ad altri siti e centinaia di documenti che fanno oggi di http://www.termediacireale.it un vero e proprio portale d’informazione sulle Terme cittadine, sul termalismo regionale e quello nazionale. Siamo lieti di continuare a svolgere questo servizio informativo e di documentazione, di cui ha ampiamente beneficiato pure Sviluppo Italia Sicilia quando, su incarico del governo Lombardo, qualche anno fa lavorò alla redazione dello studio preliminare alla stesura del bando di privatizzazione. Informare correttamente aiuta i cittadini a farsi un’idea più chiara sull’andamento di un fenomeno, sullo stato dell’arte di una vicenda, sul dibattito (e le relative posizioni di pensiero) che si anima riguardo al futuro di un patrimonio importante qual è quello delle Terme di Acireale. In questa attività di informazione, forse siamo stati più costanti dell’altra attività svolta, quella di sensibilizzazione verso le istituzioni, che ovviamente risente degli alti e bassi della politica nazionale, regionale e locale.
Dopo tre anni dall’avvio di quel dibattito, non ci sono ancora novità sul fronte delle Terme, per rispondere subito alla domanda che spesso ci pongono giornalisti e collaboratori di testate. Abbiamo sempre detto che bisogna evitare di fare confusione fra il sito e la società di gestione anche se entrambi riportano la denominazione Terme di Acireale. Il sito è ancora lì, è pubblico, e se non si interviene, anche sulla società di gestione, rischia di depauperarsi. La società di gestione, gemmata dalla vecchia azienda autonoma, è ammalata e posta in liquidazione già da alcuni anni. Non tocca a noi dirlo, ma ovviamente il quadro complessivo è macchiato da mille incertezze. Non bastano le poche azioni intraprese dal liquidatore per salvare le Terme di Acireale, semmai sono indispensabili per non determinarne la chiusura definitiva. Non è sufficiente che il sindaco della città in cui le Terme hanno sede prenda carta e penna e, di tanto in tanto, si informi a Palermo sullo stato dell’arte. Non servono polemiche, spesso inutili e fuorvianti, su responsabilità remote, pregresse, recenti ed attuali sulla fragilità finanziaria, al limite del fallimento, della società Terme di Acireale SpA. Occorre una mobilitazione di massa, una presa di coscienza collettiva che le Terme sono un patrimonio della città, per quanto di proprietà della Regione. Pertanto la Città, prima ancora che un gruppetto di dirigenti e funzionari regionali (in continua rotazione), ha la responsabilità delle decisioni che maturano in altri contesti.
Quando mi chiedono se quella per le Terme è una mia ossessione, vorrei rispondere che è Amore. E quando c’è Amore, nulla succede per caso. Ho beneficiato delle cure termali di Acireale per ben due volte in vita mia, le specialistiche del reparto inalazioni e insufflazioni e quelle del reparto di fisioterapia. Ho trovato il servizio ottimo. Il Presidente della Commissione esaminatrice ai miei esami di maturità, un noto italianista dell’Università di Palermo, era solito venire ad Acireale per beneficiare delle cure termali che gli facevano tanto bene. Ho partecipato, come tanta altra gente cresciuta e vissuta ad Acireale, a manifestazioni culturali (tra cui le Settimane Culturali organizzate dallo scrittore Mario Grasso), artistiche e musicali tenutesi ora nel Parco ora nel Salone delle Conferenze delle Terme di Santa Venera. Il Parco delle Terme di Santa Venera ha ospitato diverse iniziative promosse dal Lions, non solo di Acireale. Da giovane pubblicista, ho preso nota e ho riportato sulle colonne dei periodici locali il grande entusiasmo, i sogni e i progetti, che accompagnarono l’apertura “in pompa magna” del nuovo stabilimento termale di Santa Caterina alla fine degli anni ottanta, quando il presidente della Regione era l’acese Rino Nicolosi. In quegli anni, molti miei amici furono” cooptati” dall’attore-regista Nanni Moretti nelle riprese del film “Palombella Rossa“, quasi per intero girato all’interno della Piscina delle Terme S.Venera. E via via negli anni, fino al momento in cui Giuseppe Ferlito, allora laureando della facoltà di Economia, oggi neo consigliere del civico consesso acese, mi propose una tesi sulle Terme di Acireale, redatta con grande zelo, premiata dal Lions con l’Augusto Ajon, dalla quale è stato ricavato un caso di studio pubblicato successivamente su una collettanea nazionale della Franco Angeli e presentato all’Accademia degli Zelanti in città. All’Excelsior Palace, prima ancora che iniziasse il momento più buio della vita delle Terme, sono stato relatore di un convegno sul termalismo lavico. Con il dott. Mario Scandura, prima di assicurare una sua autonomia al tema del termalismo con la nascita del Forum, abbiamo prestato attenzione e dato risalto alle Terme all’interno delle iniziative promosse dal comitato Lions “…per l’economia di Acireale”. Ditemi se questa è ossessione o se si chiama Amore.

Il 29 settembre del 2011 il Forum organizzò la prima conferenza operativa sulle Terme di Acireale