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Archivi del mese: ottobre 2012

Per Armao tutto a posto. Il bando sulle Terme sarà pubblicato il giorno dei Morti.


dal sito di RMK.it

Terme. Slitta la pubblicazione del bando sulla GURS. Armao: “E’ tutto in regola”

27 ottobre 2012

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tutti ad attendere,ma sulla gazzetta ufficiale della regione siciliana, uscita ieri, non c’era alcuna traccia del bando pubblico per le manifestazioni di interesse sulle Terme di Sciacca ed ovviamente anche di Acireale. Eppure l’assessore regionale all’economia Gaetano Armao, proprio sabato scorso al nostro telegiornale, aveva detto che era cosa fatta e che il bando, comprese tutte le garanzie chieste ed ottenute dall’amministrazione comunale saccense, sarebbe stato pubblicato sulla gazzetta di venerdì 25 ottobre.
Non è andata così e stamattina abbiamo nuovamente interpellato l’assessore Armao il quale ha dichiarato che si tratta semplicemente di un rinvio, di una settimana. Un banale problema di spazio all’interno della gazzetta, dice Armao, ma venerdì prossimo il bando sarà in pubblicazione.
L’associazione L’Altra Sciacca stamattina ha attaccato l’esponente di governo accusandolo di non avere mantenuto gli impegni assunti nei confronti della città di Sciacca, sottolineando , tra l’altro come a questo importante adempimento si stia arrivando nel delicato periodo elettorale. Non è chiaro, sostiene l’associazione, se questa mancata pubblicazione sia dovuta al caso o premeditata per l’imminenza del voto.
E adesso ci si chiede, se il nuovo governo porterà avanti il lavoro iniziato dall’assessore all’economia e ancora non completato, aggiunge l’associazione di Pietro Mistretta.
La mancata pubblicazione, ieri, del bando sulla gazzetta, lascia in piedi tutti gli interrogativi che l’associazione L’Altra Sciacca, ma anche la cgil in questi giorni hanno posto sui contenuti stessi della selezione per la ricerca del privato che dovrà gestire le Terme.
Intanto non rimane che attendere, un’altra settimana, nell’auspicio che si tratti, come ha dichiarato stamattina Armao, soltanto di un rinvio e che venerdì prossimo si vedrà nero su bianco quale futuro è stato tracciato per le Terme di Sciacca.

Slitta il bando sulla Gazzetta


L’articolo sul Giornale di Sicilia del 28 ottobre 2012, richiamato pure nell’edizione on line del giornale. Fa riferimento all’ulteriore slittamento del bando, di cui comunque l’Assessore Armao aveva annunciato l’imminente pubblicazione.

 

Tarda il bando regionale, ma i sindaci di Sciacca ed Acireale hanno tenuto una linea diversa sul tema della privatizzazione


L’articolo pubblicato dal settimanale I Vespri (Acireale 41)

Dov’è il bando? si chiede L’AltraSciacca


dal sito de Il Fatto Popolare

Terme di Sciacca: “Dov’è il bando?” si chiede L’AltraSciacca

“E venne il giorno in cui avrebbe dovuto esserci la pubblicazione in gazzetta del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 46 del 26 ottobre 2012. Diciamo “avrebbe” perché di tale bando in Gazzetta non c’è nemmeno l’ombra” questo è quanto scrive l’associazione L’AltraSciacca in un comunicato stampa.

“Volendo essere ottimisti abbiamo pensato fosse impossibile che a fronte di precisi impegni, seppur con ritardo, il responsabile dell’Economia siciliana, l’assessore Gaetano Armao, non li concretizzasse come annunciato. Eppure anche questo è avvenuto! Non è stato onorata una promessa fatta alle due città di Sciacca ed Acireale, alla società civile che si è fatta promotrice di azioni di sensibilizzazione sulla tematica delle Terme cui da sempre è legata, ad un intero territorio” continua il sodalizio presieduto da Pietro Mistretta. “Nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 46 del 26 ottobre 2012 non vi è traccia alcuna dei bandi per la privatizzazione della gestione dei due stabilimenti termali. Pensavamo che un briciolo di rispetto i cittadini ed il territorio di Sciacca e Acireale lo meritassero, non fosse per il fatto che la loro storia è impregnata di avvenimenti che le hanno portate a essere chiamate città “DEGNE”. L’assessore Armao, invece, non mantiene le sue promesse e lascia chiaramente intendere che le città di Acireale e Sciacca non meritano importanza e attenzione. Domani si vota e l’attuale Governo regionale non sarà più nostro interlocutore sulla questione delle Terme, ma come si è arrivati a questo punto, consentitecelo, non è assolutamente chiaro. Non è chiaro del perché si è dovuto attendere un giorno prima delle elezioni per la pubblicazione dell’avviso. Non è chiaro perché l’assessore Armao abbia deciso di presentare a Milano ciò che invece doveva essere portato prima a conoscenza dei cittadini delle città termali e subito dopo a conoscenza degli imprenditori siciliani (credo ce ne siano ancora). Non sono chiari, in generale, alcuni aspetti della privatizzazione delle terme e lo abbiamo ripetuto più volte. Non è chiaro, infine, se questa mancata pubblicazione sia dovuta al caso o sia premeditata a causa dell’imminenza del voto. Qualcuno una volta disse: “A pensar male è peccato, ma a volte ci si azzecca!”. Noi, alla luce di quanto NON è successo, pensiamo male, molto male. Chi ci assicura che il nuovo Governatore porterà avanti quello che il suo predecessore aveva iniziato e purtroppo non completato? Ringraziamo pertanto il distinto assessore Armao per il rispetto degli impegni assunti e per le sue belle parole, non trasformate in fatti concreti, sulle realtà termali di Acireale e Sciacca” conclude L’AltraSciacca che quindi rivolge alcune domande all’amministrazione e all’assessore Armao in merito al futuro delle terme di Sciacca.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo…Armao


dal sito di AltraSciacca

Terme – Tra il dire e il fare c’è di mezzo … Armao

 Gaetano Armao

Gaetano Armao

E venne il giorno in cui avrebbe dovuto esserci la pubblicazione in gazzetta del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 46 del 26 ottobre 2012. Diciamo “avrebbe” perché di tale bando in Gazzetta non c’è nemmeno l’ombra.

Volendo essere ottimisti abbiamo pensato fosse impossibile che a fronte di precisi impegni, seppur con ritardo, il responsabile dell’Economia siciliana, l’assessore Gaetano Armao, non li concretizzasse come annunciato.

Eppure anche questo è avvenuto! Non è stato onorata una promessa fatta alle due città di Sciacca ed Acireale, alla società civile che si è fatta promotrice di azioni di sensibilizzazione sulla tematica delle Terme cui da sempre è legata, ad un intero territorio.

Nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 46 del 26 ottobre 2012 non vi è traccia alcuna dei bandi per la privatizzazione della gestione dei due stabilimenti termali.

Pensavamo che un briciolo di rispetto i cittadini ed il territorio di Sciacca e Acireale lo meritassero, non fosse per il fatto che la loro storia è impregnata di avvenimenti che le hanno portate a essere chiamate città “DEGNE”. L’assessore Armao, invece, non mantiene le sue promesse e lascia chiaramente intendere che le città di Acireale e Sciacca non meritano importanza e attenzione.

Domani si vota e l’attuale Governo regionale non sarà più nostro interlocutore sulla questione delle Terme, ma come si è arrivati a questo punto, consentitecelo, non è assolutamente chiaro.

Non è chiaro del perché si è dovuto attendere un giorno prima delle elezioni per la pubblicazione dell’avviso.

Non è chiaro perché l’assessore Armao abbia deciso di presentare a Milano ciò che invece doveva essere portato prima a conoscenza dei cittadini delle città termali e subito dopo a conoscenza degli imprenditori siciliani (credo ce ne siano ancora).

Non sono chiari, in generale, alcuni aspetti della privatizzazione delle terme e lo abbiamo ripetuto più volte.

Non è chiaro, infine, se questa mancata pubblicazione sia dovuta al caso o sia premeditata a causa dell’imminenza del voto.

Qualcuno una volta disse: “A pensar male è peccato, ma a volte ci si azzecca!”. Noi, alla luce di quanto NON è successo, pensiamo male, molto male.

Chi ci assicura che il nuovo Governatore porterà avanti quello che il suo predecessore aveva iniziato e purtroppo non completato?

Ringraziamo pertanto il distinto assessore Armao per il rispetto degli impegni assunti e per le sue belle parole, non trasformate in fatti concreti, sulle realtà termali di Acireale e Sciacca.

Sulla Gazzetta non c’è nulla sulle Terme


dal Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE NON C’E’ NULLA SULLE TERME
L’assessore Armao aveva promesso la pubblicazionedel bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca e Acireale

27/10/2012 12.02Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 46 del 26 ottobre 2012, non c’è nessun bando di privatizzazione delle Terme di Sciacca e Acireale.

Spulciando la Gazzetta, non si intravede nessun riferimento alla promessa fatta dalla Regione e sugli impegni presi dall’assessore Gaetano Armao. Avevano ragione quelli della Cgil che invitavano tutti, autorità cittadine comprese, a non esultare troppo prima di aver visto il bando sull’organo ufficiale della Regione.

Tutto questo alla vigilia del voto elettorale regionale, quando Armao e l’attuale governo non saranno più gli interlocutori di Sciacca e Aqcireale e tutto potrebbe cambiare se il nuovo governo, com’è accaduto in passato, dovesse avere un’idea completamente diversa sullo sviluppo delle terme siciliane. Un bel “colpo di teatro” quello della Regione, alla fine di una legislatura regionale che non sarà certo ricordato per i grandi successi ottenuti.

Sarcastico, oggi, il commento dell’associazione “L’Altra Sciacca”: “Chi ci assicura che il nuovo Governatore porterà avanti quello che il suo predecessore aveva iniziato e purtroppo non completato ? Ringraziamo pertanto il distinto assessore Armao per il rispetto degli impegni assunti e per le sue belle parole, non trasformate in fatti concreti, sulle realtà termali di Acireale e Sciacca”.

 

I Vespri: ma le Terme chi le vuole?


A pochi giorni dalla data stabilita per le elezioni regionali, l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao con straordinario tempismo ha convocato a Palermo, in due distinte riunioni, i Sindaci di Sciacca Fabrizio Di Paola e di Acireale Nino Garozzo, per annunciare in anteprima i contenuti dei bandi per la privatizzazione della gestione degli stabilimenti termali, in Gazzetta Ufficiale già da venerdì 26 ottobre. In realtà, si tratta di bandi di gara «per la ricerca sul mercato delle manifestazioni di interesse per l’affidamento della gestione>> dei due complessi termali e, quindi, della prima tappa verso la selezione, con la modalità del dialogo competitivo, della migliore proposta privata per il rilancio delle Terme sia di Sciacca che di Acireale.

Il resto dell’articolo sul n.41 del settimanale I Vespri, da oggi in edicola

Non c’è il bando sulla privatizzazione in Gazzetta, ma Armao pubblica il Memoriale sulle Partecipate


Nel giorno in cui, come annunciato nei giorni scorsi in pompa magna dall’avvocato Armao ai sindaci Di Paola e Garozzo, avrebbe dovuto esserci la pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale e di Sciacca sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.46 del 26 ottobre 2012, con straordinario tempismo il Dipartimento Bilancio e Tesoro ha esitato un documento dell’assessore dal titolo “Raccolta direttive e circolari applicative sulle società partecipate della Regione Siciliana” (partecipate) che rappresenta, in qualche modo, il Memoriale Armao sulle Partecipate.

Una scelta, per carità legittima, ma sicuramente di discutibile gusto, mentre le due comunità, di Acireale e di Sciacca, attendono di sapere i contenuti del bando che avvia il difficile percorso di privatizzazione di due società partecipate dalla Regione Siciliana, le Terme di Sciacca SpA e le Terme di Acireale SpA. Contenuti che, se è vero che il bando è stato già trasmesso in GURS per la pubblicazione, si sarebbero potuti render noti.

Tutto pronto per i privati. Ma le Terme chi le vuole?


Pronti i bandi per privatizzare Acireale e Sciacca. L’assessore Armao incontra i sindaci a Palermo. Attivo e coinvolgente il primo cittadino saccense, isolato e autoreferenziale quello di Acireale.

 

 

Un articolo sul n.41 del settimanale I Vespri, da domani in edicola.

Alcune domande all’amministrazione regionale e a Sviluppo Italia


dal sito Il Fatto Popolare

Terme di Sciacca, l’associazione L’AltraSciacca rivolge alcune domande all’amministrazione e a Sviluppo Italia

Il sindaco Fabrizio Di Paola ha annunciato l’ultimazione del testo dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione del Patrimonio Termale saccense. “Ovviamente condividiamo con il Primo Cittadino saccense la soddisfazione espressa, in particolare per il coinvolgimento del Comune, che vigilerà e controllerà sulle scelte operative del futuro gestore delle Terme” scrive l’associazione L’AltraSciacca nel comunicato di oggi.

La società civile saccense si è interessata alle ultime vicende delle Terme, attraverso il “Forum permanente delle Terme di Sciacca, quo vadis?”, promosso inizialmente dal Forum delle Terme di Acireale, dal Corriere di Sciacca e dall’associazione L’AltraSciacca.
“Nonostante il raggiungimento di un importante obiettivo come la legittimazione di un ruolo specifico per il Comune di Sciacca, restano alcune questioni aperte che meritano un approfondimento.

Perché il testo del bando per la manifestazione di interesse non è stato preventivamente proposto ai Forum di Sciacca e Acireale, e comunque non portato a conoscenza della società civile e dei cittadini  prima della sua pubblicazione?
Quali sono i criteri di individuazione del privato destinato a gestire il patrimonio delle Terme?
Si conosce molto poco degli studi effettuati da Sviluppo Italia Sicilia. Quanto è stato stimato il patrimonio termale? E’ prevista una divisione in porzioni vendibili separatamente o per intero? Chi appianerà i debiti delle suddette Aziende? Sono interrogativi già espressi, ma che risultano ancora senza risposta.
Dovrebbe essere stato risolto il problema del trasferimento delle azioni dalle vecchie Aziende Autonome all’Assessorato all’Economia, cessione avvenuta lo scorso fine luglio. Di contro Sviluppo Italia Sicilia riscontra, come ostacolo alla privatizzazione, la mancata unicità azionaria. Il problema è stato risolto davvero?
E’ stato rispettato quanto previsto dall’art. 21 della Legge Regionale 12 Maggio 2010, n. 11, nella parte  in cui afferma che l’affidamento a privati avverrà tramite gara ad evidenza pubblica per la gestione e valorizzazione  dei complessi termali di Sciacca ed Acireale?” si chiede l’ Associazione saccense.
“Se da un lato si deve considerare davvero il coinvolgimento del Comune di Sciacca come una vittoria per la città, dall’altro si deve fare notare che i cittadini saranno informati a “giochi già conclusi”, senza nessuna possibilità di proposte, critiche o integrazioni all’avviso di manifestazione di interesse.
Altra grande preoccupazione è quella relativa all’individuazione del partner privato. Come verrà garantita la giusta pubblicità internazionale? La sola pubblicazione sulla GURS potrebbe non bastare. Il sindaco Di Paola e l’Ass. Armao sono andati a Milano per pubblicizzare le iniziative di valorizzazione delle Terme saccensi e acesi. Probabilmente la città lombarda rappresenta un’ottima vetrina, ma concretamente bisognerebbe seguirne gli sviluppi. L’assessore all’Economia ha consegnato agli operatori immobiliari milanesi, in quell’occasione, un documento che sintetizza le conclusioni di Sviluppo Italia Sicilia.
Non resta che aspettare la Gazzetta Ufficiale di venerdì 26 ottobre 2012, per sapere, finalmente,  il contenuto  dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione delle Terme regionali di Sciacca e Acireale. Siamo sicuri che il nostro Primo Cittadino possa continuare a tutelare le aspettative della nostra città, facendosi intermediario tra la Regione e i cittadini, nell’ottica della più ampia partecipazione della società” conclude L’AltraSciacca.

Terme, avanti piano. Anche Milano Finanza Sicilia riprende il Sindaco di Acireale


L’articolo di Milano Finanza Sicilia del 26 ottobre 2012

Verso la pubblicazione in Gazzetta della manifestazione di interesse per le Terme di Acireale


dal sito di Asca.it

Sicilia:verso pubblicazione Gurs manifestazione interesse Terme Acireale

23 Ottobre 2012 – 11:27

(ASCA) – Palermo, 23 ott – L’assessorato dell’Economia ha trasmesso per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale regionale il testo della manifestazione d’interesse per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione del complesso delle terme di Acireale e Sciacca. Trova cosi’ applicazione il percorso di partenariato pubblico-privato delineato dall’art. 21 della legge regionale n.11 del 2010.

Un adempimento dovuto nel rispetto delle previsioni di legge.

Gli obiettivi strategici individuati dalla Regione nell’ambito delle azioni di rilancio dei due complessi termali sono la riorganizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare attualmente gestito dalle due societa’, quella di Acireale e quella di Sciacca, entrambe in liquidazione; il rilancio e la promozione delle suddette strutture nei circuiti turistici nazionali e internazionali; il rilancio e la ripresa delle prestazioni termali convenzionate con il servizio sanitario nazionale; lo sfruttamento delle acque termali ed idrominerali, ivi comprese le attivita’ accessorie e complementari; la rifunzionalizzazione di aree/beni in gestione da parte degli Enti, lo sviluppo del turismo termale e della destagionalizzazione dei comprensori turistici.

L’elaborazione delle procedure di affidamento e’ avvenuta con il supporto tecnico di Sviluppo Italia Sicilia ed e’ stata definita dal gruppo di lavoro coordinato dall’assessore Gaetano Armao e che ha visto il coinvolgimento e l’apporto delle amministrazioni comunali interessate e dei relativi sindaci. L’amministrazione regionale che sara’ la stazione appaltante, procedera’ con le modalita’ del dialogo competitivo, al fine di selezionare le migliori proposte da ammettere alle fasi successive. Lo comunica in una nota l’assessorato regionale per l’Economia.

Aspettiamo il bando per capire


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME, L’ALTRASCIACCA: VITTORIA SI, MA ASPETTIAMO IL BANDO PER CAPIRE”

25/10/2012 11.59

Il sindaco Fabrizio Di Paola ha annunciato l’ultimazione del testo dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione del Patrimonio Termale saccense. Ovviamente condividiamo con il Primo Cittadino saccense la soddisfazione espressa, in special modo per il coinvolgimento del Comune per cui è previsto un ruolo specifico di controllo e vigilanza sulle scelte operative del futuro gestore delle Terme”.

La società civile saccense si è interessata alle ultime vicende delle Terme, attraverso il “Forum permanente delle Terme di Sciacca, quo vadis?”, promosso inizialmente dal Forum delle Terme di Acireale, dal Corriere di Sciacca e dall’associazione L’AltraSciacca.

“Nonostante il raggiungimento di un importante obiettivo come la legittimazione di un ruolo specifico per il Comune di Sciacca- fa notare l’AltraSciacca- restano alcune questioni aperte che meritano un approfondimento. Perché il testo del bando per la manifestazione di interesse non è stato preventivamente proposto ai Forum di Sciacca e Acireale, e comunque non portato a conoscenza della società civile e dei cittadini prima della sua pubblicazione? Quali sono i criteri di individuazione del privato destinato a gestire il patrimonio delle Terme? Si conosce molto poco degli studi effettuati da Sviluppo Italia Sicilia. Quanto è stato stimato il patrimonio termale? E’ prevista una divisione in porzioni vendibili separatamente o per intero? Chi appianerà i debiti delle suddette Aziende? Sono interrogativi già espressi, ma che risultano ancora senza risposta”.

“E’ stato rispettato- continua l’AltraSciacca- quanto previsto dall’art. 21 della Legge Regionale 12 Maggio 2010, n. 11, nella parte in cui afferma che l’affidamento a privati avverrà tramite gara ad evidenza pubblica per la gestione e valorizzazione dei complessi termali di Sciacca ed Acireale?”

“Se da un lato si deve considerare davvero il coinvolgimento del Comune di Sciacca come una vittoria per la città, dall’altro si deve fare notare che i cittadini saranno informati a “giochi già conclusi”, senza nessuna possibilità di proposte, critiche o integrazioni all’avviso di manifestazione di interesse”.

L’AltraSciacca nota che “grande preoccupazione è quella relativa all’individuazione del partner privato. Come verrà garantita la giusta pubblicità internazionale? La sola pubblicazione sulla GURS potrebbe non bastare. Il sindaco Di Paola e l’Assessore Armao sono andati a Milano per pubblicizzare le iniziative di valorizzazione delle Terme saccensi e acesi. Probabilmente la città lombarda rappresenta un’ottima vetrina, ma concretamente bisognerebbe seguirne gli sviluppi. L’assessore all’Economia ha consegnato agli operatori immobiliari milanesi, in quell’occasione, un documento che sintetizza le conclusioni di Sviluppo Italia Sicilia, documento che mettiamo qui a vostra disposizione”.

“Non resta che aspettare la Gazzetta Ufficiale di venerdì 26 ottobre 2012, per sapere, finalmente, il contenuto dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione delle Terme regionali di Sciacca e Acireale. Siamo sicuri che il nostro primo cittadino possa continuare a tutelare le aspettative della nostra città, facendosi intermediario tra la Regione e i cittadini, nell’ottica della più ampia partecipazione della società”.

Attendiamo di leggere il bando


dal sito del Corriere di Sciacca

TERME, LA CGIL: “ATTENDIAMO DI LEGGERE IL BANDO”

25/10/2012 19.35

“Attenderemo con ansia la Gazzetta Ufficiale di venerdì 26 ottobre 2012, per sapere, finalmente, il contenuto dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione delle Terme regionali di Sciacca e Acireale”.

Lo scrivono in una nota ils egretario generale dell Cgil Massimo Raso e il segretario cittadino Franco Zammuto. “Prima di allora- srivono- l’unica cosa che vogliamo sottolineare è che a tale storica decisione si è giunti con troppo ritardo e, da parte della Regione, senza quel coinvolgimento delle forze economiche e sociali della Città che pure avevamo chiesto e sollecitato. A livello locale, invece, si è attivata una positiva interlocuzione con il Sindaco, che ci auguriamo sia riuscito a trasferire le nostre richieste al livello regio

Quali sono i dubbis econdo la Cgil? “Resta, ad esempio, da capire il grado di pubblicità che verrà assicurata a tale decisione della Regione. Noi abbiamo sempre pensato ad un bando di gara internazionale, in grado di attirare i principali imprenditori del settore. Verrà assicurato questo livello di pubblicità? O ci si limita alla sola pubblicazione sulla Gazzetta? Resta da capire se la Regione si sia fatta carico delle conseguenze sui livelli occupazionali di chi, per tanti anni, ha prestato la propria opera al Grand Hotel. Ed ancora quali saranno i criteri di individuazione del privato destinato a gestire il patrimonio delle Terme? Con quali garanzie per la pubblica fruizione dei servizi. Noi continuiamo a ritenere le Terme uno dei possibili volani dello sviluppo della Città e ci auguriamo davvero che si sia scritta la parola “fine” ad una vicenda che si è trascinata irrisolta per decenni”.

“Non abbiamo bisogno del “Wall Street Journal” – concludono Raso e Zammuto- per accorgerci di quante occasioni perdute è ricca la nostra terra e di come, per troppo tempo, sia stato consentito ad una classe di governo rapace di saccheggiare il territorio senza preoccuparsi dello sviluppo”.

Questione Terme, rimane qualche dubbio


dal sito di Altra Sciacca

Questione Terme: vittoria della citta’, ma rimane qualche dubbio

Terme di Sciacca

Il sindaco Fabrizio Di Paola ha annunciato l’ultimazione del testo dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione del Patrimonio Termale saccense. Ovviamente condividiamo con il Primo Cittadino saccense la soddisfazione espressa, in special modo per il coinvolgimento del Comune per cui è previsto un ruolo specifico di controllo e vigilanza sulle scelte operative del futuro gestore delle Terme.

La società civile saccense si è interessata alle ultime vicende delle Terme, attraverso il “Forum permanente delle Terme di Sciacca, quo vadis?”, promosso inizialmente dal Forum delle Terme di Acireale, dal Corriere di Sciacca e dall’associazione L’AltraSciacca.

Nonostante il raggiungimento di un importante obiettivo come la legittimazione di un ruolo specifico per il Comune di Sciacca, restano alcune questioni aperte che meritano un approfondimento.

  1. Perché il testo del bando per la manifestazione di interesse non è stato preventivamente proposto ai Forum di Sciacca e Acireale, e comunque non portato a conoscenza della società civile e dei cittadini  prima della sua pubblicazione?
  2. Quali sono i criteri di individuazione del privato destinato a gestire il patrimonio delle Terme?
  3. Si conosce molto poco degli studi effettuati da Sviluppo Italia Sicilia. Quanto è stato stimato il patrimonio termale? E’ prevista una divisione in porzioni vendibili separatamente o per intero? Chi appianerà i debiti delle suddette Aziende? Sono interrogativi già espressi, ma che risultano ancora senza risposta.
  4. Dovrebbe essere stato risolto il problema del trasferimento delle azioni dalle vecchie Aziende Autonome all’Assessorato all’Economia, cessione avvenuta lo scorso fine luglio. Di contro Sviluppo Italia Sicilia riscontra, come ostacolo alla privatizzazione, la mancata unicità azionaria. Il problema è stato risolto davvero?
  5. E’ stato rispettato quanto previsto dall’art. 21 della Legge Regionale 12 Maggio 2010, n. 11, nella parte  in cui afferma che l’affidamento a privati avverrà tramite gara ad evidenza pubblica per la gestione e valorizzazione  dei complessi termali di Sciacca ed Acireale?

Se da un lato si deve considerare davvero il coinvolgimento del Comune di Sciacca come una vittoria per la città, dall’altro si deve fare notare che i cittadini saranno informati a “giochi già conclusi”, senza nessuna possibilità di proposte, critiche o integrazioni all’avviso di manifestazione di interesse.

Altra grande preoccupazione è quella relativa all’individuazione del partner privato. Come verrà garantita la giusta pubblicità internazionale? La sola pubblicazione sulla GURS potrebbe non bastare. Il sindaco Di Paola e l’Ass. Armao sono andati a Milano per pubblicizzare le iniziative di valorizzazione delle Terme saccensi e acesi. Probabilmente la città lombarda rappresenta un’ottima vetrina, ma concretamente bisognerebbe seguirne gli sviluppi. L’assessore all’Economia ha consegnato agli operatori immobiliari milanesi, in quell’occasione, un documento che sintetizza le conclusioni di Sviluppo Italia Sicilia, documento che mettiamo qui a vostra disposizione.

Non resta che aspettare la Gazzetta Ufficiale di venerdì 26 ottobre 2012, per sapere, finalmente,  il contenuto  dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione delle Terme regionali di Sciacca e Acireale. Siamo sicuri che il nostro primo cittadino possa continuare a tutelare le aspettative della nostra città, facendosi intermediario tra la Regione e i cittadini, nell’ottica della più ampia partecipazione della società.

Anche Sciacca rilancia l’articolo del Corriere della Sera


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

Terme di Acireale, c’è il bando per affidarne la gestione

Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare l’area. Ma è già polemica

CATANIA – C’è una speranza per le Terme di Acireale, chiuse da quasi un anno per debiti milionari ed a rischio-oblio: arriva il bando per trovare chi le voglia gestire. Domani, infatti, sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana sarà pubblicato il “bando per la ricerca sul mercato della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale”. Una scelta della Regione, valida anche per le terme di Sciacca, dopo le continue richieste del Comune ed il vertice a Palermo tra l’assessore Gaetano Armao e il sindaco Nino Garozzo. Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare le Terme, su cui c’è un mutuo da 19 milioni di euro.

IL BANDO – Una novità importante attesa dal 1999, sin da quando è iniziato il processo di privatizzazione che non è ancora finito anche a causa della burocrazia-lumaca. Inoltre, come richiesto dalla delegazione acese, il bando per i privati comprenderà l’intero patrimonio termale: ci saranno, quindi, sia l’hotel Excelsior – chiuso da dicembre perché non ha pagato rate per nove milioni, e su cui ci sarà un percorso di condivisione della procedura con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti – e la parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo, cioè tutta la parte benessere, adesso gravato di un usufrutto.

RISCHI – Il sindaco Garozzo frena gli entusiasmi: “Questo Governo regionale – spiega – chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle più importanti”. Insomma, il difficile comincia adesso: “siamo consapevoli che inizia una procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto – continua Garozzo – per i parametri soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società”. Il primo cittadino non esclude ancora il rischio di speculazione immobiliare, e considera che “sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare la società, ottenendo così un percorso più semplice e sicuro. Adesso è una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la ricapitalizzazione”.

POLEMICHE – Non solo: è polemica con il “Forum Permanente sulle Terme di Acireale” che riunisce 24 associazioni del territorio (https://termediacireale.wordpress.com/). Il Forum, infatti, ha annunciato che “si è interrotto il dialogo con il Comune”: “la Città di Acireale ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate””.

BILANCIO – Il Forum punta il dito, ad esempio, su una questione tecnica: “come mai il bilancio delle Terme di Acireale spa, al 31 dicembre 2011, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca spa che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’assessore Armao?”.

Pubblicato da 01:50

Un bando per affidare la gestione a privati


dal sito di Catania Today

Terme di Acireale: un bando per affidare la gestione a privati

Terme di Acireale: un bando per affidare la gestione a privati

Sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, sarà pubblicato il “bando per la ricerca sul mercato della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale”

di Redazione – 24 ottobre 2012


Arriva il bando relativo alla gestione delle Terme di Acireale. Domani, sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, sarà pubblicato il “bando per la ricerca sul mercato della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale”.

Sarà scelta l’impresa migliore. Quelle che, insieme con la Regione Sicilia, potrà preparare un piano industriale di recupero delle Terme.

Il bando fa riferimento a tutto il patrimonio termale, ovvero l’hotel Excelsior e l’ex stabilimento di Pozzillo. Scatta però la polemica. Il “Forum Permanente sulle Terme di Acireale” che riunisce 24 associazioni del territorio, infatti, non ha ben gradito la decisione sostenendo che la Città di Acireale ha scelto una “modalità di comportamento accondiscendente e attendista” rispetto alle decisioni dell’assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E “come mai il bilancio delle Terme di Acireale spa, al 31 dicembre 2011, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca spa che, invece l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? “.

Si è interrotto il proficuo dialogo fra Forum e la Città di Acireale


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

SI E’ INTERROTTO IL PROFICUO DIALOGO CHE LA SOCIETA’ CIVILE ATTRAVERSO IL FORUM AVEVA INTRAPRESO CON L’AMMINISTRAZIONE E IL CONSIGLIO COMUNALE DI ACIREALE.

Abbiamo appreso attraverso un comunicato stampa della Città di Acireale rilanciato dal blog del consigliere comunale Antonio Riolo che oggi, 22 ottobre, una delegazione acese composta dal Sindaco Nino Garozzo, dal Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e dallo stesso Riolo, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione consiliare permanente, si è recata a Palermo, convocata dall’Assessore all’Economia Avvocato Gaetano Armao per comunicazioni inerenti l’imminente pubblicazione del bando per la privatizzazione della gestione delle Terme. Si è trattato, a quanto pare, di un atto dovuto, nell’ambito del percorso di dialogo Regione-Comune recentemente intrapreso su iniziativa di Armao, che il Forum fin dall’estate del 2011 auspicava fortemente, avendolo più volte sollecitato sia all’amministrazione regionale che alla città di Acireale in diverse occasioni.  Ovviamente, nè il Forum di Acireale nè quello di Sciacca, nato nella cittadina agrigentina sulla scia dell’esperienza acese all’inizio del 2012, avevano titolo per intervenire alle riunioni indette a Palermo dall’avvocato Armao, anche se, in un’ottica di inclusività dei processi decisionali (una metodologia moderna di coinvolgimento della società civile che l’amministrazione regionale disconosce e non ha inteso attuare fin dall’inizio) sarebbe stato opportuno estendere l’invito ai due coordinamenti associativi, poichè rappresentativi della società civile.
A Sciacca, secondo quanto riportato dalla stampa locale e per le informazioni che abbiamo ricevuto direttamente dagli amici del Forum, il Sindaco Fabrizio Di Paola, dopo le prime riunioni a Palermo, ha intelligentemente concordato ogni iniziativa con la comunità locale. L’ha coinvolta prima e dopo gli incontri palermitani, ha raccolto dalla stessa proposte e istanze, è stato capace di farne intelligente sintesi e ha infine dialogato con l’amministrazione regionale, mantenendo sempre prioritarie le esigenze della sua comunità di riferimento, assai legata alle Terme e preoccupata delle scelte che potrebbero incidere sulla futura gestione di stabilimenti ed alberghi.
Ad Acireale, il Sindaco Garozzo ha deciso non da ora, ma fin dall’inizio di questa brutta pagina della storia di Acireale, di procedere da solo. Il Forum, nato su iniziativa del Lions il 1 giugno del 2011, ad oggi rappresentativo di 24 associazioni tutte formalmente aderenti al coordinamento, non ha mai ricevuto nè formale nè sostanziale attenzione dal primo cittadino, limitatosi in una sola circostanza, il 29 settembre del 2011 in occasione del primo incontro operativo del Forum svoltosi all’Excelsior Palace Hotel, a partecipare ad un incontro perchè invitato dallo stesso Forum. Per il resto, a parte simpatiche ed estemporanee rassicurazioni, il Forum non è mai stato consultato dal Sindaco della Città di Acireale, la città dove sono ospitati gli stabilimenti termali e gli alberghi di proprietà della Regione attraverso la società di gestione delle Terme stesse.
Il solo interlocutore del Forum è stato il Consiglio Comunale, prima nella persona del compianto Avvocato Pietro Filetti – l’unico politico cittadino che, con sapienza ed intelligenza politica, ha saputo concordare ogni possibile iniziativa con il Forum – e, recentemente nella persona del giovane consigliere Antonio Riolo che, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione aveva favorito un’audizione del Forum, coinvolgendo pure il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e il Vice Sindaco Mario Pavone. Sia Filetti che Riolo hanno provato a stimolare un’azione più incisiva dell’amministrazione comunale, nel rispetto di quanto dal Consiglio comunale di Acireale deliberato ed approvato il 1 febbraio del 2011, con un ordine del giorno votato all’unanimità da tutti i gruppi consiliari.
Proprio nel momento catartico, nel quale bisognava interloquire “a muso duro” con la Regione, seppur in modo rispettoso per le diverse prerogative istituzionali delle due amministrazioni, la Città di Acireale, a differenza di Sciacca dove il Sindaco Di Paola ha adottato una linea completamente diversa, ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’Assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate” su una vicenda sicuramente politica, ma che presenta moltissimi risvolti tecnici che sarebbe stato opportuno presidiare in modo più attento, come il Forum denuncia da tempo.
Valga una questione fra tutte, a titolo esemplificativo: mentre si promette un intervento regionale per la privatizzazione attraverso la pubblicazione del bando, come mai il bilancio delle Terme di Acireale SpA al 31 dicembre 2011, un documento di importanza vitale per qualsiasi azienda, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca SpA che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’Assessore Armao? Ma, soprattutto, è giunto a Palermo forte delle istanze che la società civile attraverso il Forum gli avrebbe fatto presenti?
Evidentemente, un proficuo dialogo che si era avviato fra società civile attraverso il Forum e la città di Acireale si è interrotto. Forse non c’è mai stato, ma non per colpa del Forum. E di questo, prima o dopo, bisognerà dar conto alla comunità locale che, nonostante le supposizioni degli amministratori pubblici di Acireale, rimane ancora fortemente interessata a difendere e tutelare il patrimonio del termalismo cittadino.

Bando Terme, Sindaco Di Paola ha consultato le associazioni, quello di Acireale no.


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
BANDO TERME, SINDACO DI PAOLA HA CONSULTATO LE ASSOCIAZIONI, IL SINDACO DI ACIREALE NO. E’ POLEMICA AD ACIREALE

24/10/2012 19.36

E’  polemica con il “Forum Permanente sulle Terme di Acireale” che riunisce 24 associazioni del territorio (https://termediacireale.wordpress.com/).

Il Forum, infatti, ha annunciato che “si è interrotto il dialogo con il Comune”: “la Città di Acireale ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate”.

A Sciacca, invece, grazie al Forum delle Terme di Sciacca, promosso dal Corriere di Sciacca e da l’AltraSciacca, a cui hanno aderito il Comitato della Perriera, il Comitato tecnico, Cgil e Uil, vi è stata una sinergia che ha consentito all’Amministrazione di proporre all’assessorato regionale dell’Economia importanti paletti che sono stati inseriti nel bando.

 

Il Corriere della Sera: è rottura fra il Forum e il Sindaco Garozzo


dal sito del Corriere della Sera – Corriere del Mezzogiorno

Terme di Acireale, c’è il bando per affidarne la gestione

Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare l’area. Ma è già polemica

CATANIA – C’è una speranza per le Terme di Acireale, chiuse da quasi un anno per debiti milionari ed a rischio-oblio: arriva il bando per trovare chi le voglia gestire. Domani, infatti, sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana sarà pubblicato il “bando per la ricerca sul mercato della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale”. Una scelta della Regione, valida anche per le terme di Sciacca, dopo le continue richieste del Comune ed il vertice a Palermo tra l’assessore Gaetano Armao e il sindaco Nino Garozzo. Sarà scelta l’impresa migliore, che poi concorderà con la Regione il piano industriale per recuperare le Terme, su cui c’è un mutuo da 19 milioni di euro.

IL BANDO – Una novità importante attesa dal 1999, sin da quando è iniziato il processo di privatizzazione che non è ancora finito anche a causa della burocrazia-lumaca. Inoltre, come richiesto dalla delegazione acese, il bando per i privati comprenderà l’intero patrimonio termale: ci saranno, quindi, sia l’hotel Excelsior – chiuso da dicembre perché non ha pagato rate per nove milioni, e su cui ci sarà un percorso di condivisione della procedura con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti – e la parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo, cioè tutta la parte benessere, adesso gravato di un usufrutto.

RISCHI – Il sindaco Garozzo frena gli entusiasmi: “Questo Governo regionale – spiega – chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle più importanti”. Insomma, il difficile comincia adesso: “siamo consapevoli che inizia una procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto – continua Garozzo – per i parametri soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società”. Il primo cittadino non esclude ancora il rischio di speculazione immobiliare, e considera che “sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare la società, ottenendo così un percorso più semplice e sicuro. Adesso è una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la ricapitalizzazione”.

POLEMICHE – Non solo: è polemica con il “Forum Permanente sulle Terme di Acireale” che riunisce 24 associazioni del territorio (https://termediacireale.wordpress.com/). Il Forum, infatti, ha annunciato che “si è interrotto il dialogo con il Comune”: “la Città di Acireale ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate””.

BILANCIO – Il Forum punta il dito, ad esempio, su una questione tecnica: “come mai il bilancio delle Terme di Acireale spa, al 31 dicembre 2011, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca spa che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’assessore Armao?”.

Fonte Italpress24 ottobre 2012

Il bando di valorizzazione delle Terme, una vittoria della città di Sciacca


dal sito del Corriere di Sciacca

BANDO VALORIZZAZIONE TERME, DI PAOLA: “LA VITTORIA DELLA CITTA'”

24/10/2012 12.46

Il Comune di Sciacca avrà un ruolo specifico nel processo di valorizzazione e rilancio delle Terme. Il nostro lavoro ha sortito gli effetti auspicati”.

Il sindaco Fabrizio Di Paola esprime grande soddisfazione per la definizione del testo dell’avviso pubblico della “manifestazione di interesse” per l’affidamento ai privati della gestione e valorizzazione del complesso delle Terme regionali di Sciacca e Acireale.

Il testo è stato trasmesso per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao,

“Sono state recepite integralmente – rileva il sindaco Fabrizio Di Paola – le richieste formulate dal Comune di Sciacca e dal territorio che è stato parte attiva, a sostegno dell’amministrazione comunale impegnata in un’azione lunga, complessa ma allo stesso tempo incisiva e proficua. Abbiamo lavorato incessantemente per portare a casa un grande risultato. Dopo più di un decennio, possiamo finalmente dire di aver vinto una battaglia importante. La città di Sciacca avrà un ruolo significativo nel futuro delle terme, nella tutela del suo inestimabile valore che è affettivo, storico, identitario e produttivo. Dal rilancio delle terme dobbiamo ripartire per spingere il turismo e l’intera economia della città. In tanti ci invidiano questo patrimonio, unico al mondo. Le Terme di Sciacca debbono ritornare ad essere il nostro biglietto da visita, l’immagine positiva della città nel mondo, di una Sciacca che produce, che dà occupazione e distribuisce ricchezza. Le Terme debbono ritornare a essere il volano di un processo produttivo più generale che si deve rimettere in moto, adesso. Un processo che avrà i suoi effetti positivi per tutti i comparti economici, per i nostri commercianti, per i nostri imprenditori, per tutti i cittadini, per le stesse istituzioni. È più che un auspicio. Dobbiamo crederci tutti quanti. Io ci credo. Invito i principali operatori economici a farsi avanti e a rilanciarci assieme”.

A proposito dell’avviso pubblico, il sindaco Fabrizio Di Paola evidenzia in modo particolare il contenuto dell’articolo 13 che prevede espressamente l’istituzione di un comitato di vigilanza. L’organismo, come si ricorderà, fu proposto lo scorso 26 luglio dal sindaco Fabrizio Di Paola con una nota inviata al presidente della Regione Siciliana e all’assessore all’Economia. La norma recepisce integralmente la proposta del sindaco Di Paola con l’istituzione di un “comitato di vigilanza composto da due rappresentanti degli interessi del territorio e da un soggetto in possesso di competenza ed esperienza specifica nel settore termale”.

I rappresentanti degli interessi del territorio sono designati dal presidente della Regione e dal sindaco del Comune di Sciacca. Il comitato ha, tra l’altro, il compito di svolgere un’azione di controllo/vigilanza sulle scelte operative del gestore delle Terme di Sciacca per una corretta gestione del Patrimonio termale, la valorizzazione del patrimonio, la sostenibilità delle scelte in un’ottica di preservazione del valore e del patrimonio termale nel lungo periodo.

 

Le Terme? Queste sconosciute!


L’articolo pubblicato sul numero 15 di AKIS, il Giornale del Territorio delle Aci

 

 

 

 

Terme di Acireale e Sciacca ai privati


L’articolo sul Giornale di Sicilia del 24 ottobre 2012

Bandite le gare per Acireale e Sciacca


L’articolo su La Sicilia del 24 ottobre 2012 di Tony Zermo

Questione Terme, il Forum risponde al comunicato stampa del comune


dal sito di LeAci.it

L’ufficio stampa del comune di Acireale ha diramato il seguente comunicato:

 Venerdì prossimo sulla Gazzetta ufficiale della Regione sarà pubblicato il bando per la ricerca sul mercato delle manifestazioni di interesse  per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale. Anche per Sciacca avverrà la stessa procedura. Lo ha comunicato questa mattina a Palermo l’assessore regionale Gaetano Armao alla delegazione acese guidata dal sindaco Nino Garozzo e composta dal presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e del presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo. La procedura prevede la manifestazione di interesse, la seguente procedura negoziata tra le offerte migliori (calcolate tenendo conto di diversi requisiti, tenendo conto, ad esempio, degli investimenti, la durata, il tipo di partenariato e di sviluppo sul territorio etc.). Individuata l’offerta di maggiore interesse – imprese con esperienza in campi analoghi o specifici per l’attività -, si aprirà la fase del cosiddetto “dialogo competitivo” tra l’impresa individuata e la Regione, ente che potrà modulare le richieste al  fine di ottenere un piano industriale consono alle esigenze strategiche regionali.

L’accordo sostanziale raggiunto dopo i colloqui con i Comune di Acireale, è quello che della gestione debba fare parte l’intero patrimonio termale, compreso quindi l’Excelsior e la parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo.

In un primo momento si paventava invece nel bando l’esclusione dei due immobili, in quanto il primo gravato da procedura esecutiva di vendita coattiva per il mancato pagamento dei mutui, l’altro gravato di un usufrutto. Sull’Excelsior verrà indicato nel bando che vi è in atto un percorso di condivisione della procedura con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti.

“Siamo consapevoli che inizia una procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto per i parametri soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società” spiega il sindaco Nino Garozzo. “Questo renderà il cammino della manifestazione di interesse accidentato o comunque non di breve termine, nella speranza che tutto non sia vano. Abbiamo compreso e apprezzato lo sforzo dell’assessore Armao che inserirà nel bando di gestione tutti gli immobili, come da richiesta della Città di Acireale. La pubblicazione del bando non deve però farci pensare che la parte più difficile sia stata superata. Anzi. Vincoli su immobili e mancata ricapitalizzazione rischiano comunque di far perdere alla Città e alle Terme cespiti patrimoniali importanti perchè gravati di mutuo, così come gli investimenti richiesti per rimettere in funzione impianti e strutture sono da prevedere elevatissimi”.

Il sindaco chiarisce “che si riconosce che un atto verso la privatizzazione della gestione c’è stato, ma la parte più difficile, complicata e dagli esiti incerti deve ancora iniziare. Sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare la società, così ottenendo un percorso più semplice  e sicuro. Adesso è una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la ricapitalizzazione. Siamosoddisfatti del fatto che il piano industriale non potrà non tenere conto dei cespiti che altrimenti già ora sarebbero stati eliminati dal piano termale e venduti col rischio di speculazione immobiliare, peraltro non esclusa nonostante le rassicurazioni ricevute”.

Infine “Non da ultimo, questo Governo regionale chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle più importanti” dice Garozzo.

ACIREALE 22 OTTOBRE 2012

Il Forum Permanente sulle Terme di Acireale, presa visione del comunicato, ha così replicato:

Abbiamo appreso attraverso un comunicato stampa della Città di Acireale rilanciato dal blog del consigliere comunale Antonio Riolo che oggi, 22 ottobre, una delegazione acese composta dal Sindaco Nino Garozzo, dal Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e dallo stesso Riolo, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione consiliare permanente, si è recata a Palermo, convocata dall’Assessore all’Economia Avvocato Gaetano Armao per comunicazioni inerenti l’imminente pubblicazione del bando per la privatizzazione della gestione delle Terme. Si è trattato, a quanto pare, di un atto dovuto, nell’ambito del percorso di dialogo Regione-Comune recentemente intrapreso su iniziativa di Armao, che il Forum fin dall’estate del 2011 auspicava fortemente, avendolo più volte sollecitato sia all’amministrazione regionale che alla città di Acireale in diverse occasioni. Ovviamente, nè il Forum di Acireale nè quello di Sciacca, nato nella cittadina agrigentina sulla scia dell’esperienza acese all’inizio del 2012, avevano titolo per intervenire alle riunioni indette a Palermo dall’avvocato Armao, anche se, in un’ottica di inclusività dei processi decisionali (una metodologia moderna di coinvolgimento della società civile che l’amministrazione regionale disconosce e non ha inteso attuare fin dall’inizio) sarebbe stato opportuno estendere l’invito ai due coordinamenti associativi, poichè rappresentativi della società civile.

A Sciacca, secondo quanto riportato dalla stampa locale e per le informazioni che abbiamo ricevuto direttamente dagli amici del Forum, il Sindaco Fabrizio Di Paola, dopo le prime riunioni a Palermo, ha intelligentemente concordato ogni iniziativa con la comunità locale. L’ha coinvolta prima e dopo gli incontri palermitani, ha raccolto dalla stessa proposte e istanze, è stato capace di farne intelligente sintesi e ha infine dialogato con l’amministrazione regionale, mantenendo sempre prioritarie le esigenze della sua comunità di riferimento, assai legata alle Terme e preoccupata delle scelte che potrebbero incidere sulla futura gestione di stabilimenti ed alberghi.

Ad Acireale, il Sindaco Garozzo ha deciso non da ora, ma fin dall’inizio di questa brutta pagina della storia di Acireale, di procedere da solo. Il Forum, nato su iniziativa del Lions il 1 giugno del 2011, ad oggi rappresentativo di 24 associazioni tutte formalmente aderenti al coordinamento, non ha mai ricevuto nè formale nè sostanziale attenzione dal primo cittadino, limitatosi in una sola circostanza, il 29 settembre del 2011 in occasione del primo incontro operativo del Forum svoltosi all’Excelsior Palace Hotel, a partecipare ad un incontro perchè invitato dallo stesso Forum. Per il resto, a parte simpatiche ed estemporanee rassicurazioni, il Forum non è mai stato consultato dal Sindaco della Città di Acireale, la città dove sono ospitati gli stabilimenti termali e gli alberghi di proprietà della Regione attraverso la società di gestione delle Terme stesse.

Il solo interlocutore del Forum è stato il Consiglio Comunale, prima nella persona del compianto Avvocato Pietro Filetti – l’unico politico cittadino che, con sapienza ed intelligenza politica, ha saputo concordare ogni possibile iniziativa con il Forum – e, recentemente nella persona del giovane consigliere Antonio Riolo che, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione aveva favorito un’audizione del Forum, coinvolgendo pure il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e il Vice Sindaco Mario Pavone. Sia Filetti che Riolo hanno provato a stimolare un’azione più incisiva dell’amministrazione comunale, nel rispetto di quanto dal Consiglio comunale di Acireale deliberato ed approvato il 1 febbraio del 2011, con un ordine del giorno votato all’unanimità da tutti i gruppi consiliari.

Proprio nel momento catartico, nel quale bisognava interloquire “a muso duro” con la Regione, seppur in modo rispettoso per le diverse prerogative istituzionali delle due amministrazioni, la Città di Acireale, a differenza di Sciacca dove il Sindaco Di Paola ha adottato una linea completamente diversa, ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’Assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate” su una vicenda sicuramente politica, ma che presenta moltissimi risvolti tecnici che sarebbe stato opportuno presidiare in modo più attento, come il Forum denuncia da tempo.

Valga una questione fra tutte, a titolo esemplificativo: mentre si promette un intervento regionale per la privatizzazione attraverso la pubblicazione del bando, come mai il bilancio delle Terme di Acireale SpA al 31 dicembre 2011, un documento di importanza vitale per qualsiasi azienda, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca SpA che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’Assessore Armao? Ma, soprattutto, è giunto a Palermo forte delle istanze che la società civile attraverso il Forum gli avrebbe fatto presenti?

Evidentemente, un proficuo dialogo che si era avviato fra società civile attraverso il Forum e la città di Acireale si è interrotto. Forse non c’è mai stato, ma non per colpa del Forum. E di questo, prima o dopo, bisognerà dar conto alla comunità locale che, nonostante le supposizioni degli amministratori pubblici di Acireale, rimane ancora fortemente interessata a difendere e tutelare il patrimonio del termalismo cittadino.

Il Forum permanente delle Terme di Acireale

Armao, via libera alla manifestazione di interesse


dal sito del Forum di Sciacca

Intervista di Rmk (www.rmk.it) nel tg del 20/10/2012 all’assessore regionale Armao, che conferma l’imminente pubblicazione dell’avviso per la manifestazione di interesse. In questa fase dovrebbero uscire allo scoperto i privati interessati alla gestione del patrimonio termale. Di seguito il testo del servizio giornalistico. 

Il bando per la manifestazione di interesse relativo alla selezione del partner privato che dovrà gestire le Terme di Sciacca sarà pubblicato la prossima settimana sulla Gazzetta Ufficiale. La conferma arriva questa mattina dall’Ass. regionale all’economia Gaetano Armao.

Armao: “E’ tutto pronto: un percorso iniziato e approfondito attraverso le necessarie verifiche. Il bando adesso giunge al culmine, giunge a compimento grazie anche alla collaborazione con il Comune di Sciacca, il Sindaco, la Giunta, i tecnici e con gli apporti di Sviluppo Italia Sicilia. Abbiamo presentato i fondamenti di questa procedura a Milano, qualche giorno fa, che saranno pubblicati e auspichiamo che ci sia il coinvolgimento di importanti gruppi. Il patrimonio delle Terme di Sciacca è un patrimonio della città di Sciacca e di tutta la Sicilia. Meglio sarà valorizzato, meglio Sciacca potrà sfruttare questa grande opportunità, che diventerà opportunità per tutta la Sicilia”.
Rmk: Dopo anni di attese riprende dunque l’iter di privatizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale. Alla fase delle manifestazioni di interesse farà seguito quella del bando di selezione del privato sulla base di alcuni paletti che sono stati concordati dall’amministrazione comunale saccense con l’ass. Armao, nel corso dei diversi incontri che si sono svolti nelle ultime settimane. La proposta di Sviluppo Italia era apparsa, infatti, eccessivamente sbilanciata a favore dei privati che subentreranno alla guida delle due principali strutture termali siciliane. Il Sindaco Di Paola ha chiesto all’ass. regionale all’economia che già nella manifestazione di interesse, che andrà in pubblicazione la prossima settimana, sia contemplato il ruolo del Comune di Sciacca oltre ad una serie di garanzie e tutele per il territorio.
E l’ass. Armao conferma anche tutto ciò: “Il coinvolgimento del Comune di Sciacca c’è stato nella fase elaborativa dell’avviso e ci sarà nelle fasi successive. E’ intendimento della Regione, sia per Sciacca che per Acireale, dare il massimo coinvolgimento ai Comuni che sono gli enti esponenziali della collettività, ma soprattutto dare un futuro di crescita e di utilizzo pieno di questa straordinaria opportunità al territorio. Ripeto, Sciacca è un comprensorio turistico oramai di rilievo regionale e quindi è necessario il massimo supporto, ma soprattutto la qualità, la competitività e la capacità di tenere testa sui mercati esteri.” 
Rmk: La pubblicazione del bando interesse pubblico costituisce indubbiamente una accelerata importante, vista ormai la scadenza del governo regionale, nel lunghissimo percorso di privatizzazione delle Terme di Sciacca che si trascina dal 1999.

Il bando salva-Terme è pronto


L’articolo di Raffaele Musumeci oggi sul Giornale di Sicilia, anticipato pure sulla pagina catanese del sito del quotidiano

Si è interrotto il proficuo dialogo che la società civile attraverso il Forum aveva intrapreso con l’Amministrazione e il Consiglio Comunale di Acireale.


Abbiamo appreso attraverso un comunicato stampa della Città di Acireale rilanciato dal blog del consigliere comunale Antonio Riolo che oggi, 22 ottobre, una delegazione acese composta dal Sindaco Nino Garozzo, dal Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e dallo stesso Riolo, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione consiliare permanente, si è recata a Palermo, convocata dall’Assessore all’Economia Avvocato Gaetano Armao per comunicazioni inerenti l’imminente pubblicazione del bando per la privatizzazione della gestione delle Terme. Si è trattato, a quanto pare, di un atto dovuto, nell’ambito del percorso di dialogo Regione-Comune recentemente intrapreso su iniziativa di Armao, che il Forum fin dall’estate del 2011 auspicava fortemente, avendolo più volte sollecitato sia all’amministrazione regionale che alla città di Acireale in diverse occasioni.  Ovviamente, nè il Forum di Acireale nè quello di Sciacca, nato nella cittadina agrigentina sulla scia dell’esperienza acese all’inizio del 2012, avevano titolo per intervenire alle riunioni indette a Palermo dall’avvocato Armao, anche se, in un’ottica di inclusività dei processi decisionali (una metodologia moderna di coinvolgimento della società civile che l’amministrazione regionale disconosce e non ha inteso attuare fin dall’inizio) sarebbe stato opportuno estendere l’invito ai due coordinamenti associativi, poichè rappresentativi della società civile.

A Sciacca, secondo quanto riportato dalla stampa locale e per le informazioni che abbiamo ricevuto direttamente dagli amici del Forum, il Sindaco Fabrizio Di Paola, dopo le prime riunioni a Palermo, ha intelligentemente concordato ogni iniziativa con la comunità locale. L’ha coinvolta prima e dopo gli incontri palermitani, ha raccolto dalla stessa proposte e istanze, è stato capace di farne intelligente sintesi e ha infine dialogato con l’amministrazione regionale, mantenendo sempre prioritarie le esigenze della sua comunità di riferimento, assai legata alle Terme e preoccupata delle scelte che potrebbero incidere sulla futura gestione di stabilimenti ed alberghi.

Ad Acireale, il Sindaco Garozzo ha deciso non da ora, ma fin dall’inizio di questa brutta pagina della storia di Acireale, di procedere da solo. Il Forum, nato su iniziativa del Lions il 1 giugno del 2011, ad oggi rappresentativo di 24 associazioni tutte formalmente aderenti al coordinamento, non ha mai ricevuto nè formale nè sostanziale attenzione dal primo cittadino, limitatosi in una sola circostanza, il 29 settembre del 2011 in occasione del primo incontro operativo del Forum svoltosi all’Excelsior Palace Hotel, a partecipare ad un incontro perchè invitato dallo stesso Forum. Per il resto, a parte simpatiche ed estemporanee rassicurazioni, il Forum non è mai stato consultato dal Sindaco della Città di Acireale, la città dove sono ospitati gli stabilimenti termali e gli alberghi di proprietà della Regione attraverso la società di gestione delle Terme stesse.

Il solo interlocutore del Forum è stato il Consiglio Comunale, prima nella persona del compianto Avvocato Pietro Filetti – l’unico politico cittadino che, con sapienza ed intelligenza politica, ha saputo concordare ogni possibile iniziativa con il Forum – e, recentemente nella persona del giovane consigliere Antonio Riolo che, nella sua qualità di Presidente della VI Commissione aveva favorito un’audizione del Forum, coinvolgendo pure il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e il Vice Sindaco Mario Pavone. Sia Filetti che Riolo hanno provato a stimolare un’azione più incisiva dell’amministrazione comunale, nel rispetto di quanto dal Consiglio comunale di Acireale deliberato ed approvato il 1 febbraio del 2011, con un ordine del giorno votato all’unanimità da tutti i gruppi consiliari.

Proprio nel momento catartico, nel quale bisognava interloquire “a muso duro” con la Regione, seppur in modo rispettoso per le diverse prerogative istituzionali delle due amministrazioni, la Città di Acireale, a differenza di Sciacca dove il Sindaco Di Paola ha adottato una linea completamente diversa, ha scelto una modalità di comportamento accondiscendente e attendista rispetto alle decisioni dell’Assessore Armao, tutte precipitosamente assunte negli ultimi due mesi, da quando si è chiusa l’analisi preliminare svolta da Sviluppo Italia Sicilia. E’ bizzarro il comportamento delle autorità cittadine di Acireale che, proprio in questo momento in cui avrebbero potuto far tesoro dell’esperienza del Forum, hanno deciso di non consultare le forze sociali ed economiche di Acireale e hanno rinunciato a presentarsi a Palermo più preparate e “ferrate” su una vicenda sicuramente politica, ma che presenta moltissimi risvolti tecnici che sarebbe stato opportuno presidiare in modo più attento, come il Forum denuncia da tempo.

Valga una questione fra tutte, a titolo esemplificativo: mentre si promette un intervento regionale per la privatizzazione attraverso la pubblicazione del bando, come mai il bilancio delle Terme di Acireale SpA al 31 dicembre 2011, un documento di importanza vitale per qualsiasi azienda, non è stato ancora approvato, a differenza delle Terme di Sciacca SpA che, invece, l’ha promulgato e pubblicato entro i termini di legge? Il Sindaco di Acireale ha fatto presente questa gravissima inadempienza della Regione all’Assessore Armao? Ma, soprattutto, è giunto a Palermo forte delle istanze che la società civile attraverso il Forum gli avrebbe fatto presenti?

Evidentemente, un proficuo dialogo che si era avviato fra società civile attraverso il Forum e la città di Acireale si è interrotto. Forse non c’è mai stato, ma non per colpa del Forum. E di questo, prima o dopo, bisognerà dar conto alla comunità locale che, nonostante le supposizioni degli amministratori pubblici di Acireale, rimane ancora fortemente interessata a difendere e tutelare il patrimonio del termalismo cittadino.

Il Forum permanente delle Terme di Acireale

Terme: Acireale va a Palermo, si apprende dal blog di Antonio Riolo


Apprendiamo dal blog di Antonio Riolo e pubblichiamo il seguente comunicato relativo ad un incontro a Palermo, di cui nè il Sindaco nè lo stesso Riolo o il Presidente Di Maria hanno inteso informare la città prima, come invece ha fatto il primo cittadino di Sciacca Fabrizio Di Paola. A seguire il comunicato stampa a cura dell’Ufficio del Sindaco.

Stamattina in qualità di Presidente della Commissione Sviluppo Economico della Città Acireale – e insieme al Presidente del Consiglio Comunale Toruccio Di Maria– ho accompagnato il Sindaco Nino Garozzo presso l’Assessorato Regionale all’Economia (erano presenti anche i rappresentanti di Sviluppo Italia Sicilia, l’advisor). L’assessore Regionale Gaetano Armao ha annunciato al Sindaco che venerdì prossimo, sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, sarà pubblicato il bando per la ricerca sul mercato delle manifestazioni di interesse per l’affidamento della gestione del complesso “Terme di Acireale”. E’ un primo passo. Un atto verso la privatizzazione della gestione ma anche la parte più difficile, complicata e dagli esiti incerti. Noi intanto ce la stiamo mettendo tutta. Per Acireale.
Di seguito il comunicato COMUNICATO STAMPA della CITTA’ DI ACIREALE:

Venerdì prossimo sulla Gazzetta ufficiale della Regione sarà pubblicato il bando per la ricerca sul mercato delle manifestazioni di interesse  per l’affidamento della gestione del complesso Terme di Acireale. Anche per Sciacca avverrà la stessa procedura. Lo ha comunicato questa mattina a Palermo l’assessore regionale Gaetano Armao alla delegazione acese guidata dal sindaco Nino Garozzo e composta dal presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e del presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo. La procedura prevede la manifestazione di interesse, la seguente procedura negoziata tra le offerte migliori (calcolate tenendo conto di diversi requisiti, tenendo conto, ad esempio, degli investimenti, la durata, il tipo di partenariato e di sviluppo sul territorio etc.). Individuata l’offerta di maggiore interesse – imprese con esperienza in campi analoghi o specifici per l’attività -, si aprirà la fase del cosiddetto “dialogo competitivo” tra l’impresa individuata e la Regione, ente che potrà modulare le richieste al  fine di ottenere un piano industriale consono alle esigenze strategiche regionali.

L’accordo sostanziale raggiunto dopo i colloqui con i Comune di Acireale, è quello che della gestione debba fare parte l’intero patrimonio termale, compreso quindi l’Excelsior e la parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo.

In un primo momento si paventava invece nel bando l’esclusione dei due immobili, in quanto il primo gravato da procedura esecutiva di vendita coattiva per il mancato pagamento dei mutui, l’altro gravato di un usufrutto. Sull’Excelsior verrà indicato nel bando che vi è in atto un percorso di condivisione della procedura con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti.

“Siamo consapevoli che inizia una procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto per i parametri soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società” spiega il sindaco Nino Garozzo. “Questo renderà il cammino della manifestazione di interesse accidentato o comunque non di breve termine, nella speranza che tutto non sia vano. Abbiamo compreso e apprezzato lo sforzo dell’assessore Armao che inserirà nel bando di gestione tutti gli immobili, come da richiesta della Città di Acireale. La pubblicazione del bando non deve però farci pensare che la parte più difficile sia stata superata. Anzi. Vincoli su immobili e mancata ricapitalizzazione rischiano comunque di far perdere alla Città e alle Terme cespiti patrimoniali importanti perchè gravati di mutuo, così come gli investimenti richiesti per rimettere in funzione impianti e strutture sono da prevedere elevatissimi”.

Il sindaco chiarisce “che si riconosce che un atto verso la privatizzazione della gestione c’è stato, ma la parte più difficile, complicata e dagli esiti incerti deve ancora iniziare. Sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare la società, così ottenendo un percorso più semplice  e sicuro. Adesso è una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la ricapitalizzazione. Siamo soddisfatti del fatto che il piano industriale non potrà non tenere conto dei cespiti che altrimenti già ora sarebbero stati eliminati dal piano termale e venduti col rischio di speculazione immobiliare, peraltro non esclusa nonostante le rassicurazioni ricevute”.

Infine “Non da ultimo, questo Governo regionale chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle più importanti” dice Garozzo.

Terme, avanti con moderazione


dal sito del Forum di Sciacca

TERME: AVANTI, MA CON MODERAZIONE
Se il nuovo governo dovesse interrompere il percorso fin qui intrapreso, per la risorsa termale sarebbe la fine

Venerdì prossimo (19/10/2012) sarà firmato il decreto per la pubblicazione della manifestazione di interesse. Poi la settimana successiva sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le terme, dunque, hanno compiuto un passo avanti in quell’interminabile processo di privatizzazione (o di valorizzazione) iniziato nel lontano 1999. Una storia ignobile che negli anni ha recato grave danno alla nostra importante risorsa economica. Il passo compiuto è un punto di svolta. Bisogna dare merito al sindaco Di Paola di aver condotto una “trattativa importante con l’assessore all’Economia Gaetano Armao. Lo stesso risultato non è stato conseguito dalle terme di Acireale perché il sindaco ha ritenuto di non “ascoltare” la città.
Nella manifestazione di interesse che riguarda la risorsa termale sono state inserite una sfilza di accorgimenti venuti dalla base e che il sindaco ha fotto propri. Associazioni, sindacati, tutti insieme per proporre alcuni “paletti” a salvaguardia della risorsa termale. Un lavoro di squadra cha è stato apprezzato dalla Regione. Adesso, però, bisogna stare con i piedi per terra. Le terme di Sciacca sono più appetibili di quelle di Acireale. Quest’ultime sono gravate da ingenti ipoteche e debiti. Il patrimonio termale di Sciacca è intatto e non è aggredito da creditori. Adesso, il gioco passa ai privati. Devono essere loro a esprimere l’interesse e poi fare le offerte, piani industriali.
Speriamo che la filiera giunga a destinazione e che alla fine ci siano davvero privati interessati alla terme. Rimane il vuoto delle elezioni e l’incognita del nuovo governo regionale. Se dovesse mancare la continuità di intenti sulle terme, allora si rischierebbe di compiere un passo indietro e questo sarebbe mortale per le terme. Esse non hanno più la forza di proseguire e se il percorso intrapreso dovesse interrompersi sarebbe davvero la fine.

Verso la pubblicazione in Gazzetta della manifestazione di interesse per le Terme


Apprendiamo dal Corriere di Sciacca e pubblichiamo. Prendiamo atto del vivo interesse alla questione del Sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, che ha prontamente informato la stampa e il Forum. Il Sindaco di Acireale Nino Garozzo probabilmente non sa oppure, se a conoscenza della notizia, non informa nè la stampa nè soprattutto il Forum.

SCIACCA – ECONOMIA 
TERME: VERSO LA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

20/10/2012 09.05Ieri, secondo quanto comunicato dal sindaco Fabrizio Di Paola, l’assessorato regionale all’Economia ha dato il via alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della manifestazione di interesse per l’affidamento in gestione a privati delle strutture termali di Sciacca (e anche per quelle di Acireale). Si tratta di un primo e vero atto concreto volto a sbloccare quel lunghissimo percorso di privatizzazione iniziato nel 1999 e mai concluso e sempre farcito da vicende che hanno testimoniato la lentezza della Regione sulla vicenda. Il prossimo passo è quello, dopo la ricezione delle manifestazioni di interesse, di procedere al bando di selezione, sempre di evidenza pubblica, per la scelta del privato.

SCIACCA – ECONOMIA 

Il Comitato Civico e le Terme di Acireale


Dalla pagina Facebook del Partito Democratico di Acireale ricaviamo e pubblichiamo l’intervento del portavoce del Comitato Civico Terme di Acireale dott. Salvatore La Rosa pronunciato in occasione di una recente convention elettorale del PD acese. Il Comitato Civico è fra le 24 associazioni che aderisce al Forum permanente sulle Terme di Acireale.

Le richieste del Comitato Civico Terme di Acireale al Candidato Presidente Rosario Crocetta nell’intervento del portavoce Salvatore La Rosa, alla manifestazione del 12 ottobre u.s.

Caro Rosario Crocetta,
in questa città si sta compiendo un delitto. E, in considerazione della tua battaglia per la legalità, ti chiediamo di unirti a noi affinché questo delitto non si compia.
Il delitto è la distruzione di un patrimonio pubblico; un patrimonio sanitario, professionale, storico, culturale, economico e ambientale: la distruzione del patrimonio rappresentato dalle Terme di Acireale.
Le Terme di Acireale, come sai, sono state a lungo la principale stazione termale del Sud Italia. Migliaia di cure erogate ogni anno a favore degli acesi, dei siciliani, dei tanti turisti che approfittavano delle cure termali per conoscere la Sicilia e i suoi tesori.
Tutto questo fino a pochi anni fa. Da 6 anni un progetto criminale di distruzione di questo patrimonio ha determinato la chiusura degli stabilimenti e di tutte le attività sanitarie.
Dicono che l’obiettivo è la privatizzazione, cioè la vendita dell’attività termale ai privati. Ma ti chiedo,Rosario: Tu distruggeresti la macchina che vuoi vendere ? Se vuoi vendere la tua macchina sono certo che tu la terresti a lucido e la conserveresti al meglio per ricavarne il massimo profitto.
Evidentemente l’obiettivo non è quello dichiarato.
Ci hanno detto finora che un altro l’obiettivo di combattere il fardello economico a carico della Regione: a parte che una struttura sanitaria non può certo dare utili per l’Ente Pubblico sennò dovremmo chiudere ambulatori, ospedali ed eliminare le convenzioni alle cliniche private . Ma poi, adesso i cento dipendenti delle Terme di Acireale sono ancora stipendiati dalla Regione ma dislocati in uffici a svolgere mansioni che nulla hanno a che fare con la propria professione. Insomma, Terme chiuse, niente cure, niente servizi ma stessi stipendi.
E allora?
E allora qual è l’obiettivo. Ragioniamo insieme: cure sanitarie sospese – convenzioni con il SSN non rinnovate – un centro polifunzionale completamente attrezzato per fisioterapia e riabilitazione, completato 20 anni fa e mai messo in funzione. Tutto questo si iscrive nel processo di smantellamento della sanità pubblica a favore della sanità privata. Anche con il tentativo di privatizzare la concessione dell’utilizzo delle acque termali, contro l’esito referendario sull’acqua pubblica.
E non finisce qui: chiudere le Terme e dimostrare che non potranno mai più aprire significa aprire la strada alla speculazione edilizia sui terreni dei proprietà delle Terme. Terreni come sapete molto appetibili per la loro posizione.
Caro Rosario Crocetta noi Ti chiediamo stasera un impegno per la salvaguardia e il rilancio di questo patrimonio. Alla Magistratura spetta il compito di accertare le responsabilità penali e civili di questo scempio di patrimonio pubblico sin qui perpetrato; alla politica spetta il compito di definire strategie e scelte.
Chiediamo per questo:
Innanzitutto la riapertura degli stabilimenti termali e la riattivazione delle convenzioni sanitarie.
E poi:
1) La rapida approvazione del Disegno di legge sul termalismo giacente all’ARS per rendere operativa anche in Sicilia la L. nazionale sul termalismo voluta dal Governo Prodi per il rilancio del settore:;
2) L’istituzione del Marchio di Qualità Termale per quelle stazioni termali che adottino criteri e attuino una pianificazione del territorio coerenti con le vocazioni termali del territorio: rifiuti – inquinamento – servizi – trasporti;
3) L’istituzione in Sicilia – e noi chiediamo che venga allocata ad Acireale – della Scuola di Specializzazione di Medicina Termale; facoltà già esistente in molte Università ma presente nel Mezzogiorno solo a Napoli;
4) Le cure termali sono già inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza; noi chiediamo che vengano inserite nella programmazione sanitaria Regionale.
5) Il termalismo e il turismo sanitario sia inserito come uno degli assi strategici nella programmazione economico della Regione Siciliana;
Come puoi notare, Rosario, sono richiesta riguardanti tutto il termalismo siciliano, forte di undici stazioni termali, tra pubbliche e private, ed oggi abbandonato.
Con la normativa a sostegno e con la programmazione regionale, daremo la possibilità ai territori di progettare le linee di uno sviluppo integrato che coniughi sanità e turismo, anche attraverso l’integrazione del termalismo con le altre risorse ambientali, storiche, culturali ed enogastronomiche. Tutte risorse di cui il nostro territorio è ricco.
Così vive e si sviluppa il termalismo, pubblico o privato che sia, nelle esperienze più avanzate in Europa ed in molte nostre Regioni; E così chiediamo che sia possibile in Sicilia e ad Acireale.

Acireale, 12 Ottobre 2012

A zero euro?


L’articolo su La Sicilia del 14 ottobre 2012 di Tony Zermo

Conoscere meglio per apprezzare di più le Terme di Sciacca


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

CONOSCERE MEGLIO PER APPREZZARE DI PIU’ LE TERME DI SCIACCA

Proponiamo un estratto del periodico “Archivio Storico Messinese” n° 82-2001. Nello scritto, a cura di Maria Luisa Bonica Santamaria, vengono ripercorse le tappe fondamentali del termalismo saccense, certamente da contestualizzare al 2001, anno in cui viene pubblicato lo studio. Dopo più di 10 anni gli scenari sono diversi, ma l’elaborato risulta sicuramente utile per capire quale risorsa preziosa ed eccezionale ci scorre letteralmente “sotto i piedi”.

Il complesso termale di Sciacca 

Il bacino di Sciacca rappresenta nell’ambito delle zone termali siciliane uno dei luoghi più interessanti per le caratteristiche geologico-strutturali e per le acque calde affioranti. Recenti studi (Alaimo R., 1987) hanno permesso di evidenziarne alcune caratteristiche idrogeologiche: si tratta di un’area non sottoposta a sovrascorrimenti, che, assieme al settore ibleo, costituisce l’avampaese stabile nella quale la circolazione idrogeologica sembra differenziarsi nettamente da quella della Sicilia Occidentale, dove le acque calde emergenti sono acque meteoriche che raggiungono il serbatoio profondo e poi risalgono senza notevoli modificazioni. A Sciacca si individua nettamente una componente meteorica nella parte più superficiale del circuito termale ed un rapporto ancora più generico di un’acqua madre con acqua di origine marina nella parte più profonda. Il tutto è modificato anche dalle interazioni con le rocce degli acquiferi caldi. Secondo i geologi l’area circostante le sorgenti di Sciacca è costituita da calcari marnosi bianchi, calcareniti marne e calcari argillosi bianchi, marne e argille sabbiose arenacee, sabbie e argille calcareniti del terrazzo marino superiore, sabbie e argille del terrazzo marino medio (Carapezza M. et al., 1987).
L’area ove si registrano maggiormente le manifestazioni termali si colloca ad est di Sciacca; in questa zona il fenomeno più importante è costituito dalle “Vecchie terme Selinuntine”. In periodi antecedenti al 1906 il bacino di Sciacca godeva di ben l0 polle: l’acqua delle Palme, l’acqua dei Molinelli, la Fontana Calda, l’acqua degli Occhi, la Salmastra, la Solfurea, l’acqua Santa, l’acqua Ferrata, l’acqua del dr. Molinari, l’acqua del Carabollace. Già nel 1906, però, era scomparsa l’acqua del dr. Molinari, a seguito di movimenti tellurici e di interventi poco corretti sulle opere di presa. Nel 1968 erano rimaste soltanto cinque polle: l’acqua dei Molinelli, la Fontana Calda, la Salmastra (detta anche “Antiche Terme”), l’acqua Santa e l’acqua del Carabollace. Attualmente soltanto tre sorgenti vengono sfruttate: la salso-bromo-iodica dei Molinelli ipotermale (32° C), che scaturisce in una grotta naturale a 40 m. di altitudine; e la sulfurea-salso-solfato-alcalino-terrosa, ipertermale (56° C), radioattiva, incolore, odorante di idrogeno solforato, che sgorga a 25m. s. l. m. e viene incanalata verso gli stabilimenti, ove è impiegata per le cure termali e l’Acqua Santa che sgorga a breve distanza dalla precedente, ma ha caratteristiche diverse: 32° C di temperatura, bicarbonato sodica poco mineralizzata, serve per la cura idropinica. Fenomeni d’intenso termalismo si riscontrano a nordest di Sciacca nel monte Cronio (m. 386), costituito da calcari secondari e terziari e da calcari bianchi triassici, che formano la parte inferiore della parete meridionale, incombente sulla Valle dei Bagni.

Alla base della parete esiste una faglia nel senso parallelo, intersecata da faglie trasversali, a cui si riconnettono i fenomeni sorgentiferi. Le stufe vaporose sulla cima del monte Cronio sono varie cavità carsiche, delle quali la maggiore è la Stufa di S. Calogero, detta anche “Antro di Dedalo”. “La temperatura varia da un punto all’altro fra i 19° e 38° C, ed il soffio d’aria calda che si avverte ovunque non proviene da un solo poro o meato, ma emana da tutti gli interstizi fra gli strati della roccia” (Giampiccolo E., 1922, p. 128). Reperti archeologici attestano che “l’Antro di Dedalo”, così denominato dal mitico eroe greco autore del labirinto, il quale secondo la leggenda fuggì da Creta e cercò rifugio in questa altura, potrebbe rappresentare la più antica area termale di Sciacca. Le terme, dunque, costituirono un’importante risorsa per l’antico centro, i cui toponimi “Thermae Selinuntinae” e “Aquae Alabodes” in epoca romana, e “Ash-Shaqqah”, che deriva dall’arabo syac (bagno), ne attestano la rilevanza nel passato. Nel Medioevo le terme ebbero soltanto un interesse locale e successivamente caddero in disuso, tanto che nel Settecento l’Acqua Solfurea era scomparsa per l’incuria e lo stato di abbandono delle opere di presa.

Possiamo avere una serie di osservazioni sulle stufe naturali e sulle acque termali di Sciacca nel 1778 dalla diretta testimonianza di Dominique Vivant Denon “Andammo fuori città per visitare i bagni che non presentano di antico che la sorgente. Questa sorgente è calda da scottare, sulfurea, d’un limo giallastro, con una leggera tinta di acido solforico. Esce da una roccia che ha il biancore e la leggerezza del gesso e che è una pietra denaturata dall’acido solforico …. Proprio lì vicino c’è un’altra sorgente di acqua fredda che si usa per curare la scabbia …. Salimmo sulla montagna dove ci sono le stufe vaporose immaginate, si dice da Dedalo, … queste stufe sono situate sulla cima di una montagna che domina Sciacca. Si tratta di una grotta di circa otto piedi quadrati di apertura da cui esce un vento caldo che copre di umidità e fa sudare” (Denon D. v., 1979, pp. 271-272).
Nel 1873 Bourquelot e Reclus lasciarono una descrizione della città e delle terme “Sciacca s’alza sopra un’altura da cui sgorgano copiose fonti termali sulfuree, essa domina il porto, e propriamente è sita nel luogo ove in passato stavano le Thermae Selinuntinae ” patria di Agatocle” (Bourquelot F. e Reclus E., 1980, p.31). Nel XIX secolo un modesto stabilimento venne realizzato dall’Amministrazione comunale nella Valle dei Bagni, così denominata perché in essa sgorgavano le acque curative. L’edificio delle vecchie terme, restaurato di recente nel rispetto dell’architettura primitiva, consta di 6 camerini per la balneo terapia e di 6 beverini per l’idropinoterapia, per la quale si utilizza l’Acqua Santa; inoltre l’acqua solfurea alimenta delle vasche nella quali viene posto a maturare il fango che viene utilizzato per la fangoterapia. Nel 1902 fu edificato in prossimità del mare lo stabilimento Molinelli, denominazione data all’antico uso dell’acqua termale che serviva per azionare due mulini. Nel 1938 fu eretta sulla rupe di Cammordino un’imponente struttura termale, fornita di attrezzature tecniche ed igieniche per le varie applicazioni terapeutiche. Successivamente alla demanializzazione del bacino idrotermale fu realizzato il Grande Albergo che ricade nel complesso delle Stufe termali, dotato di attrezzature per le cure balneofangoterapiche la nebulizzazione e la aerosolterapia. Nel 1993 è stato ripristinato lo Stabilimento dei Molinelli, ove in grandi vasche per la balneazione vengono convogliate le acque salso-bromo-iodiche (34° C), indicate per le affezioni dermatologiche. Nella gestione dell’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, istituita con D. L. P. n° 12 del 20 dicembre 1954, attualmente in regime commissariale, rientrano gli Stabilimenti termali con le strutture ricettive ed un Centro Congressuale polifunzionale.

Lo stabilimento “Nuove Terme” è costituito da un monumentale edificio in stile Liberty, funzionale e ben tenuto, dove si praticano la fangoterapia e la balneoterapia con vasche di idromassaggio e docce; cure per l’apparato respiratorio con aerosolterapia, humage e nebulizzazione; cure angiologiche, dermatologiche e ginecologiche, cure di otorinolaringoiatria, quali inalazioni nasali con utilizzazione di acqua solfurea alla temperatura di 35° C. Di recente è stato aperto il reparto di fisiochinesiterapia, dove viene eseguita la riabilitazione dell’apparato muscolare-scheletrico e dell’apparato respiratorio. La notevole richiesta di questa terapia è attestata dall’elevato numero di curandi, infatti nel 2000 su 8.349 presenze per le cure termali si sono registrate 6.326 presenze per cure fisioterapiche. Rientra nel plesso termale un grande parco con vegetazione mediterranea, una piscina con acqua solfurea aperta tutto l’anno per una particolare copertura in legno che ne consente la fruizione anche nei mesi invernali; il complesso del Convento di S. Francesco, le cui origini risalgono al ‘400, di recente adibito a Centro Congressuale polifunzionale è dotato di un Auditorium con 300 posti ed una sala concerti con 120 posti, oltre uno spazio espositivo; infine il Grand Hotel delle Terme (77 camere), che ospita gli utenti dello stabilimento. Le altre strutture, sempre gestite dall’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca, comprendono lo stabilimento detto Antiche Terme, nella valle dei Bagni, ove sgorga l’acqua della sorgente più antica del bacino termale, la cosiddetta “Acqua Santa”; le vasche termali dei Molinelli, il più grande complesso di piscine pubbliche termali dell’area di Sciacca, composto da tre vasche alimentate con acqua termale alla temperatura di 34° C. e con acqua salsoiodica; lo stabilimento con le stufe vaporose sul monte Cronio a 400 m. s.l.m. e le due strutture alberghiere in fase di ristrutturazione, ma di prossima apertura: il Grand Hotel S. Calogero, che ricade nel complesso delle grotte termali, e l’Alberghetto dei lavoratori.

L’apertura delle terme è annuale, ma il periodo nel quale si registra un’affluenza maggiore è tra giugno e ottobre; ciò attesta la caratterizzazione termale-balneare di Sciacca (Grafico 3). Dai dati forniti dall’Azienda Autonoma delle Terme si rileva che nell’arco degli ultimi cinque anni il numero dei curandi ha subito un lieve decremento, che è stato più marcato nell’anno 2000, dovuto in parte ai lavori di ripristino degli impianti, ma soprattutto per la chiusura per restauro delle Stufe di S. Calogero. Nell’ultimo anno il trend è stato però positivo (Grafico 4).
Le terme hanno una variegata capacità curativa: L’acqua sulfurea salso-solfato-alcalino-ferrosa ipertermale (56° C) radioattiva è indicata per l’apparato respiratorio, l’otorinolaringoiatria e le malattie cutanee.
Le acque sulfuree esercitano azione cheratoplastica (regolatrice della cute), azione anticatarrale sulle mucose, azione eccito motrice sull’apparato digerente, riducono, inoltre, l’uricemia. Esse vengono utilizzate per bagni e fanghi.
L’acqua salso-bromo-iodica detta dei Molinelli, per l’apparato respiratorio, l’apparato genitale femminile, l’apparato osteoarticolare, le malattie del ricambio, le vasculopatie.
L’acqua salso-iodica-solfato-alcalino-ferrosa, detta Santa, è indicata per l’apparato digerente.
La fangoterapia antireumatica si avvale del fango, che nasce dal contatto prolungato, per circa tre anni, di queste acque sulfuree con un tipo particolare di argilla. Al fango, infine, si aggiunge il “lippu,” che si trova nei canali di scarico dell’acqua sulfurea. Il meccanismo d’azione si espleta attraverso la reazione generale di adattamento (stress-syndrome), intesa come risposta dell’organismo alle variazioni ambientali indotte dal mezzo termale; attraverso la profusa sudorazione che comporta imponenti mobilitazioni e reintegrazioni di masse idricosaline; attraverso l’iperemia attiva indotta dal fango e le reazioni caratteristiche dei tessuti interessati dal processo infiammatorio: esaltazioni di molteplici attività enzimatiche, attivazione degli scambi metabolici, correzione di alterazioni trofiche locali o di situazioni alogene. Il fango viene spalmato sulla parte del corpo da curare per uno spessore di circa 10 centimetri. L’impacco viene poi protetto con un lenzuolo e tre coperte, per evitare la rapida dispersione del calore. Dopo 20-30 minuti il fango viene rimosso e per 30-60 minuti c’è la fase della sudorazione e della reazione, nella quale continua l’azione biologica indotta dalla fangatura. La balneoterapia si basa sull’immersione completa o parziale in vasca o in piscina di acqua sulfurea ad una temperatura di 37°-39° C e per 5-10 minuti e sul riposo durante il periodo di reazione.
L’aerosoluzione prevede il trattamento farmacologico che, mediante un apposito apparecchio, nebulizza il composto formato di particelle solide o liquide.
L’insufflazione è l’applicazione dei gas liberati dall’acqua minerale nell’interno dell’orecchio medio tramite catetere tubarico.
L’irrigazione è l’introduzione di sostanze medicamentose in cavità mucose. Può essere nasale e vaginale.
La cura essudatoria è effettuata nello Stabilimento “Stufe S. Calogero” al cui interno sono comprese due grotte naturali dette Antro di Dedalo e Grotta degli Animali, riscaldate fino a 40° C da vapori solfurei. La terapia è indicata nel trattamento delle affezioni articolari croniche, nei postumi di reumatismo articolare acuto, nel reumatismo muscolare cronico, nelle mialgie nevralgie reumatiche, nelle malattie del ricambio, nelle artrosi croniche, nell’ipertensione essenziale.

Negli anni Ottanta la S.I.T.A.S. (Società Italiana Termale Abano-Sciacca) ha creato sulla cimosa costiera a 4 chilometri da Sciacca, in contrada Sovareto, un Complesso idrotermale, denominato Sciaccamare, su un area di 300 ettari, adiacente allo stabilimento Molinelli. In seguito il polo termale con le quattro strutture ricettive è stato acquisito dalla Aeroviaggi S.p.a. e tutt’ora viene gestito dalla stessa società. Gli alberghi Alicudi (175 camere), Cala Regina (188 camere), Lipari (209 camere) e Torre del Barone (231 camere) sono dotati di attrezzature termali per le terapie inalatorie e la fangobalneoterapia, inoltre dispongono di un centro estetico, di saune e vasche per il trattamento termale e di piscine coperte ed esterne,alimentate con acqua termale alla temperatura di 30° C. Le acque curative, che provengono dal bacino idrotermale di Sciacca, vengono convogliate nelle strutture di Sciaccamare da apposite condutture. Il complesso rimane aperto dal 25 gennaio al 30 novembre con un’affluenza turistico-termale che per il 2001 è stata di 380.000 presenze.

Il video integrale dell’incontro con i nove candidati acesi all’ARS. Si è parlato più volte di Terme


Il video integrale dell’incontro-dibattito con i nove candidati acesi all’ARS organizzato dall’associazione culturale Le Aci giovedì 11 ottobre al Teatro Turi Ferro di Acireale.

Arriveranno imprenditori giapponesi in Italia per conoscere le Terme


dal sito di Fedeterme

A FINE OTTOBRE IMPRENDITORI GIAPPONESI IN ITALIA PER CONOSCERE LE TERME ITALIANE.

Ultimo aggiornamento Lunedì 01 Ottobre 2012 11:13Martedì 25 Settembre 2012 10:45

 

 

La data non è stata ancora confermata. 

Ma l’arrivo nelle prossime settimane di imprenditori giapponesi in Italia, è un fatto certo.
Dovrebbero venire per la fine di ottobre. Con due obiettivi:
1. prendere contatto con operatori del termalismo in Italia e con le loro associazioni, italiane e internazionali, per un’analisi della situazione gestionale e finanziaria di alcune aziende, soprattutto quelle in mano pubblica (Comuni, Province, Regioni), che soffrono da tempo e che avrebbero bisogno di nuovi investimenti per essere rilanciate;
2. Avere uno scambio di informazioni con i termalisti italiani, soprattutto per quel che concerne il Benessere, settore nel quale le Terme italiane hanno introdotto ultimamente trattamenti e percorsi sensoriali particolarmente innovativi.
Le Terme italiane, per i giapponesi, sono un modello cui far riferimento nella definizione di politiche di sviluppo degli “Onsen” nazionali: nome che riporta al concetto di “acqua calda”. E che significa, in tutto il Sol Levante, stazione termale. Riportato anche in molti cartelli stradali.
Come in Italia, gli Onsen possono avere bagni termali all’aperto oppure al coperto, ed essere pubblici (generalmente gestiti dalla rispettiva Municipalità) o privati, per lo più diretti da un albergo locale. Sono generalmente collocati in campagna, e sono un’attrazione turistica molto frequentata da coppie, famiglie o gruppi di amici che cercano una fuga dalla caotica vita di città per rilassarsi.
Gli Onsen sono numerosissimi; ancora nel 2003 si calcolava che nelle 2.292 municipalità giapponesi c’erano 3.102 centri termali, con 15.400 strutture di alloggio e 6.740 Onsen pubblici. L’afflusso medio è stato di circa 130 milioni di persone ogni anno.

Raggiunto il traguardo dei mille post pubblicati sul sito


Con la notizia appena pubblicata del dibattito con i candidati acesi all’ARS, il sito del Forum permanente sulle Terme, trascorsi già oltre sedici mesi dalla costituzione di tale organismo di coordinamento delle associazioni, ha tagliato il prestigioso traguardo dei mille post, ovvero degli articoli pubblicati, con cadenza quasi giornaliera, sulla home page. A questi si aggiungono naturalmente i contenuti delle pagine pubblicate nelle altre sezioni del sito.

Il sito del Forum costituisce ormai da diverso tempo un punto di riferimento nel dibattito sul termalismo di Acireale e, in generale, su quello isolano, con una particolare attenzione dedicata alle vicende di Sciacca che, con Acireale, condivide la medesima sorte della liquidazione (della società di gestione) e della privatizzazione (nella gestione del sito termale).

Con una media di sessanta contatti al giorno, che ultimamente hanno diverse volte superato le cento visite giornaliere, considerata anche la particolarità dell’argomento affrontato, molto tecnico e specialistico, il sito del Forum permanente sulle Terme è diventato un prezioso punto di riferimento per quanti, a livello regionale e locale, seguono le vicende del termalismo nell’ambito delle proprie responsabilità istituzionali, dell’impegno politico sul territorio e di quello sociale nella società civile.

Il sito è stato menzionato nel recente studio esitato il 9 luglio scorso da Sviluppo Italia Sicilia che l’ha consultato frequentemente e ha riportato ampi stralci degli studi e dei documenti pubblicati nell’ambito del proprio Report.

Ad maiora semper!

I nove candidati acesi all’ARS dicono la loro sulle Terme di Acireale


Nel corso dell’incontro di ieri 11 ottobre promosso dall’associazione culturale Le Aci, cui hanno partecipato i nove candidati acesi all’ARS, un po’ tutti si sono espressi su una delle quattro domande loro indirizzate attraverso il sondaggio promosso dalla stessa associazione attraverso il proprio blog. La domanda era: A partire dalle Terme, come pensa di risolvere le più importanti questioni riguardanti lo sviluppo economico di Acireale che investono direttamente la responsabilità istituzionale della Regione Siciliana? Giovanni Basile, Gianluca Cannavò, Nello Catalano, Silvio Cavallaro, Giuseppe Cicala, Nicola D’Agostino, Angelo Nicotra, Santo Primavera, Antonio Tomarchio hanno espresso le proprie idee sul rilancio delle Terme. Chi a favore della privatizzazione, chi contrario; chi più orientato ad un’integrazione del termalismo con la medicina, chi invece con il turismo; chi più interessato ad associare le vicende delle Terme di Acireale con una strategia di rilancio del termalismo siciliano, chi invece più sensibile alla delicatezza della questione locale, a cominciare dalla storia della chiusura dell’Excelsior Palace Hotel. Nei prossimi giorni il sito dell’associazione Le Aci pubblicherà il video integrale dell’incontro e sarà così possibile apprezzare il contributo dato al dibattito sulle Terme da ciascuno dei candidati presenti.

Il Forum di Sciacca riprende l’articolo di Paola Lunghini sui retroscena della missione milanese dell’Assessore Armao.


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

2012/10/11

LE TERME SONO SOLO UN BENE IMMOBILIARE PER LA REGIONE SICILIANA. I RETROSCENA DELLA MISSIONE A MILANO.

La Regione Siciliana ha – come a tutti noto – un sacco di problemi. Sotto il profilo immobiliare però – come forse non a tutti noto – ha tre progetti.
Vuole/deve, infatti :
– gestire la valorizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale
– dismettere il patrimonio immobiliare di proprietà
– gestire il Fondo per l’Abitare Sociale in Sicilia
Roba non di poco conto, di grandissima complessità e di enorme difficoltà.
L’assessorato all’Economia della Regione però, nonostante il pessimo momento di mercato etc etc, si è assunto la responsabilità di portare aventi tali progetti e , dopo un lungo lavorio di cervelli, ha messo a punto tre Bandi. Per presentare i quali l’assessore Prof. Avv. Gaetano Armao è volato il 3 ottobre, a Milano.
No, non ha convocato giornalisti.
Ha incontrato un gruppo molto ristretto – e immagino selezionato – di operatori del real estate e si è fatto ospitare (assai sobriamente, neppure un welcome coffe. Cosa che ho apprezzato moltissimo, insieme alla puntualità del meeting) in una delle Sale Riunioni di Palazzo Lombardia. Ovvero la nuova sede della nostra Regione.
Io c’ero, e quindi vi racconto: con l’autorizzazione espressa dell’assessore.
Terme. Viene fornito un documento sintetico ma preciso, il quale rivela che la Sicilia, nel sistema termale italiano, si colloca nella “seconda fascia”, quella che registra meno di un milione di presenze/anno. Ovviamente, l’obiettivo è l’allungamento della stagione, per ora concentrata nei “soliti” mesi estivi. La sfida è che l’Isola si possa inserire tra le Regioni leader (Veneto, Campania, Emilia Romagna e Toscana) le quali insieme raggiungono il 76% del fatturato nazionale del settore. Ma c’è un ostacolo: le cure termali presentano un trend di decrescita (e qui si potrebbe ragionare a lungo … il ”vero competitor” è l’evoluzione della scienza medica) . In compenso, si sviluppa -e solidamente- il comparto benessere. Occorre dunque abbandonare il concetto delle peraltro celebri “stufe vaporose“ di Sciacca, e puntare su qualcosa d’altro (la Sicilia, nel comparto wellness, ha sinora investito molto poco).
C’è un “costituendo distretto per il benessere termale”, per il quale si attende il riconoscimento/accreditamento ufficiale.
Occorrono restyling, aggressività, interrelazione e promozione, per la massimizzazione del valore aggiunto del comparto, nell’ambito di una strategia di penetrazione del mercato potenziale.
Insomma, si cercano partner privati esperti.
Il Bando relativo andrà in pubblicazione tra circa una settimana.
Dismissioni del patrimonio immobiliare. Andranno in vendita 68 cespiti, per un valore complessivo di 224 milioni di euro, distribuiti su tutto il territorio regionale. Il primo step comprende 30 cespiti ( 116 milioni). L’elaborazione presentata (a cura della Sicilia Patrimonio Immobiliare SpA) offre – come sempre in questi casi – diverse “ ciliege “ e svariati “ limoni”.
(Devo ammettere che alcuni di questi limoni – a giudicare anche solo dalle foto – non sono molto appealing , e appaiono pure carucci . Ma non si sa mai, a qualcuno potrebbe interessare, che so, un 40 metri quadrati a Cefalù, valore 111 mila euro…).
Per gli immobili oggi destinati a Palacongressi ( Agrigento), Ospedale ( Sciacca ), Mercato Ortofrutticolo ( Caltanissetta e Catania ), etc, l’ assessore annuncia un “ percorso accelerato“ e tutta la possibile “assistenza” al potenziale acquirente, in accordo con i Comuni interessati ( che sono tanti…).
La data room è consultabile sul sito della Regione. La scadenza per le manifestazioni di interesse è il 22 ottobre.
Housing Sociale. La Regione deve pensare , e molto seriamente , all’ abitare sociale ( inteso anche come “ detonatore” di altre iniziative imprenditoriali e collaterali, a cascata ) e si allinea concettualmente con quanto già in tal senso in atto in Trentino e Sardegna. Pur disponendo di una SGR regionale “ interna”, però, si è scelto di fare una scelta “ diversa”, affidandosi agli esiti di una gara a evidenza pubblica per individuare un soggetto terzo, che sarà il gestore del Fondo regionale.
Allora, delle linee guida del Fondo ( articolo 5 della l.r. 1/2012) tutto o quasi si sa. Il valore minimo è fissato in 50 milioni di euro ( ma Armao si augura possa arrivare a 70/100 milioni) , da raggiungere entro sei mesi dall’ approvazione del Regolamento del Fondo. L’ ammontare minimo di ciascuna sottoscrizione è pari a 250 mila euro. La durata è prevista in 25 anni. La Regione ci mette 30 milioni ( che derivano da una ri-programmazione di fondi Gescal) e “ che ci sono davvero ”, gestiti da CDP: la quale , dal canto suo, ci mette 20 milioni. Se una qualche Fondazione bancaria, che so, ci aggiungesse ancora un pugno di dollari, il tetto dei 50 milioni sarebbe superato e l’ assessore Armao potrebbe rilassarsi , magari andando alle Terme…
Veniamo alla selezione della SGR ( ciò è previsto dai Decreti N°27 del 12 luglio 2012 e N° 1771, 17 agosto 2012 dell’assessore regionale per l’economia, di concerto con l’assessore regionale per le infrastrutture), chiamata a “istituire e gestire un Fondo comune di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati etc etc, per la realizzazione di interventi di Housing Sociale nella Regione Sicilia“. Il Bando andrà in pubblicazione nei prossimi giorni sulla Gazzetta europea, sulla Gazzetta italiana e – per estratto – sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali.
Qualche cosina, però, ve la posso anticipare. Saranno ammesse alla gara tutte le SGR, nonché le SGR armonizzate, in possesso di alcuni requisiti tra cui, fondamentale , “ l’ aver raggiunto, nei tre anni antecedenti la pubblicazione del Bando, per almeno un semestre, un valore complessivo di attività immobiliari in gestione per un importo almeno pari a un miliardo di euro”.
Il criterio di aggiudicazione sarà in base all’ offerta economicamente più vantaggiosa.
( Un veloce giro di telefonate tra operatori amici – rigorosamente protetti dall’ anonimato – mi ha fatto capire che, nonostante l’ incarico sia molto complesso e difficile, il valore stimato della gara fa gola a tanti, anche se non sono in tanti a vantare i requisiti richiesti. Si prevedono dunque Raggruppamenti, e affilamento delle unghie).
La tempistica? Entro metà dicembre2012, per la presentazione delle offerte e l’ immediata successiva apertura delle buste.
Poi, l’ insediamento dei componenti della Commissione aggiudicatrice. Nulla in merito si sa.
Reiterando una mia celebre frase di svariati anni orsono, “Dio illumini le loro menti e le loro anime”.

 

Le Terme sono solo un bene immobiliare per la Regione Siciliana. I retroscena della missione a Milano


Il resoconto di Paola Lunghini sul sito Internews

 

La Sicilia presenta i suoi progetti immobiliari

03 ottobre 2012

di Paola G. Lunghini

La Regione Siciliana ha – come a tutti noto – un sacco di problemi. Sotto il profilo immobiliare però – come forse non a tutti noto – ha tre progetti.

Vuole/deve, infatti :
– gestire la valorizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale
– dismettere il patrimonio immobiliare di proprietà
– gestire il Fondo per l’Abitare Sociale in Sicilia

Roba non di poco conto, di grandissima complessità e di enorme difficoltà.

L’ assessorato all’ Economia della Regione però, nonostante il pessimo momento di mercato etc etc, si è assunto la responsabilità di portare aventi tali progetti e , dopo un lungo lavorio di cervelli, ha messo a punto tre Bandi . Per presentare i quali l’ assessore Prof. Avv. Gaetano Armao è volato il 3 ottobre, a Milano.

No, non ha convocato giornalisti.
Ha incontrato un gruppo molto ristretto – e immagino selezionato – di operatori del real estate e si è fatto ospitare ( assai sobriamente , neppure un welcome coffe. Cosa che ho apprezzato moltissimo, insieme alla puntualità del meeting ) in una delle Sale Riunioni di Palazzo Lombardia. Ovvero la nuova sede della nostra Regione.

Io c’ ero, e quindi vi racconto: con l’ autorizzazione espressa dell’ assessore.

Terme. Viene fornito un documento sintetico ma preciso, il quale rivela che la Sicilia, nel sistema termale italiano, si colloca nella “seconda fascia”, quella che registra meno di un milione di presenze / anno. Ovviamente, l’ obiettivo è l’ allungamento della stagione , per ora concentrata nei “ soliti” mesi estivi. La sfida è che l’ Isola si possa inserire tra le Regioni leader ( Veneto, Campania, Emilia Romagna e Toscana ) le quali insieme raggiungono il 76% del fatturato nazionale del settore. Ma c’è un ostacolo : le cure termali presentano un trend di decrescita ( e qui si potrebbe ragionare a lungo …il ” vero competitor” è l’ evoluzione della scienza medica) . In compenso, si sviluppa- e solidamente- il comparto benessere. Occorre dunque abbandonare il concetto delle peraltro celebri “ stufe vaporose “ di Sciacca, e puntare su qualcosa d’ altro ( la Sicilia, nel comparto wellness, ha sinora investito molto poco).
C’è un “ costituendo distretto per il benessere termale ” , per il quale si attende il riconoscimento / accreditamento ufficiale.
Occorrono restyling, aggressività, interrelazione e promozione, per la massimizzazione del valore aggiunto del comparto, nell’ ambito di una strategia di penetrazione del mercato potenziale.
Insomma, si cercano partner privati esperti.
Il Bando relativo andrà in pubblicazione tra circa una settimana.

Dismissioni del patrimonio immobiliare. Andranno in vendita 68 cespiti, per un valore complessivo di 224 milioni di euro, distribuiti su tutto il territorio regionale. Il primo step comprende 30 cespiti ( 116 milioni) . L’ elaborazione presentata ( a cura della Sicilia Patrimonio Immobiliare SpA) offre – come sempre in questi casi – diverse “ ciliege “ e svariati “ limoni”.
(Devo ammettere che alcuni di questi limoni – a giudicare anche solo dalle foto – non sono molto appealing , e appaiono pure carucci . Ma non si sa mai, a qualcuno potrebbe interessare, che so, un 40 metri quadrati a Cefalù, valore 111 mila euro…).
Per gli immobili oggi destinati a Palacongressi ( Agrigento), Ospedale ( Sciacca ), Mercato Ortofrutticolo ( Caltanissetta e Catania ), etc, l’ assessore annuncia un “ percorso accelerato“ e tutta la possibile “assistenza” al potenziale acquirente, in accordo con i Comuni interessati ( che sono tanti…).
La data room è consultabile sul sito della Regione. La scadenza per le manifestazioni di interesse è il 22 ottobre.

Housing Sociale. La Regione deve pensare , e molto seriamente , all’ abitare sociale ( inteso anche come “ detonatore” di altre iniziative imprenditoriali e collaterali, a cascata ) e si allinea concettualmente con quanto già in tal senso in atto in Trentino e Sardegna. Pur disponendo di una SGR regionale “ interna”, però, si è scelto di fare una scelta “ diversa”, affidandosi agli esiti di una gara a evidenza pubblica per individuare un soggetto terzo, che sarà il gestore del Fondo regionale.
Allora, delle linee guida del Fondo ( articolo 5 della l.r. 1/2012) tutto o quasi si sa. Il valore minimo è fissato in 50 milioni di euro ( ma Armao si augura possa arrivare a 70/ 100 milioni) , da raggiungere entro sei mesi dall’ approvazione del Regolamento del Fondo. L’ ammontare minimo di ciascuna sottoscrizione è pari a 250 mila euro. La durata è prevista in 25 anni. La Regione ci mette 30 milioni ( che derivano da una ri-programmazione di fondi Gescal) e “ che ci sono davvero ”, gestiti da CDP: la quale , dal canto suo, ci mette 20 milioni. Se una qualche Fondazione bancaria, che so, ci aggiungesse ancora un pugno di dollari, il tetto dei 50 milioni sarebbe superato e l’ assessore Armao potrebbe rilassarsi , magari andando alle Terme…
Veniamo alla selezione della SGR ( ciò è previsto dai Decreti N°27 del 12 luglio 2012 e N° 1771, 17 agosto 2012 dell’ assessore regionale per l’ economia, di concerto con l’ assessore regionale per le infrastrutture ), chiamata a “ istituire e gestire un Fondo comune di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati etc etc , per la realizzazione di interventi di Housing Sociale nella Regione Sicilia “ .Il Bando andrà in pubblicazione nei prossimi giorni sulla Gazzetta europea, sulla Gazzetta italiana e – per estratto – sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali.
Qualche cosina, però, ve la posso anticipare. Saranno ammesse alla gara tutte le SGR, nonché le SGR armonizzate, in possesso di alcuni requisiti tra cui, fondamentale , “ l’ aver raggiunto, nei tre anni antecedenti la pubblicazione del Bando, per almeno un semestre, un valore complessivo di attività immobiliari in gestione per un importo almeno pari a un miliardo di euro”.
Il criterio di aggiudicazione sarà in base all’ offerta economicamente più vantaggiosa.
( Un veloce giro di telefonate tra operatori amici – rigorosamente protetti dall’ anonimato – mi ha fatto capire che, nonostante l’ incarico sia molto complesso e difficile, il valore stimato della gara fa gola a tanti, anche se non sono in tanti a vantare i requisiti richiesti. Si prevedono dunque Raggruppamenti , e affilamento delle unghie).
La tempistica ? Entro metà dicembre2012, per la presentazione delle offerte e l’ immediata successiva apertura delle buste.
Poi, l’ insediamento dei componenti della Commissione aggiudicatrice. Nulla in merito si sa.
Reiterando una mia celebre frase di svariati anni orsono, “ Dio illumini le loro menti e le loro anime “.

Il Sindaco non ha coinvolto il Forum


dal sito del Corriere di Sciacca

SICILIA – POLITICA
TERME DI ACIREALE, IL SINDACO NON HA COINVOLTO IL FORUM E LE ASSOCIAZIONI

01/10/2012 20.31

Il Forum permanente delle Terme di Acireale non è soddisfatto dell’incontro tra il sindaco garozzo e l’Assessore Armao.

“Appresa la notizia dell’urgente convocazione a Palermo del Sindaco di Acireale Nino Garozzo- scrive il Forum permanente delle Terme di Acireale- , e avendo preso atto della nota stampa diramata dal primo cittadino, il Forum permanente sulle Terme conferma le preoccupazioni espresse da oltre quindici mesi sul futuro delle Terme di Acireale e si rammarica del fatto che solo adesso siano venute alla luce criticità giuridiche e finanziarie che il Forum stesso ha fin qui evidenziato con lettere, note e documenti inviati alle istituzioni pubbliche, a cominciare dall’Assessorato all’Economia. Le odierne comunicazioni dell’avvocato Armao pertanto appaiono poco rassicuranti e assolutamente interlocutorie, nonostante la promessa di un intervento risolutorio per facilitare la privatizzazione delle Terme. Allo stesso modo il Forum, pur apprezzando la buona volontà del Sindaco Garozzo nell’aver ripreso efficacemente il dialogo con la Regione, lamenta la completa assenza di un coinvolgimento delle associazioni e del Forum in un dibattito cittadino pubblico che, promosso dallo stesso Garozzo, consenta a tutta la Città e alla business community locale di esprimere osservazioni e proposte ai documenti fin qui esitati dall’amministrazione regionale”.

 

Una mini Las Vegas alle Terme di Acireale?


dal sito di Catania Today

Terme di Acireale: aprire un casinò per rilanciare il turismo

Aprire un casinò alle terme di Acireale per rilanciare il turismo siciliano, è questa la proposta del candidato alle regionali, nella lista di Grande Sud, Salvatore Emmanuele.

Con la mia proposta intendo rilanciare le Terme di Acireale – afferma Emmanuele – La gestione dovrà essere affidata a un privato, attraverso un bando dalle regole estremamente rigide, che abbia tutte le competenze per un’amministrazione professionalmente inappuntabile”.

Secondo Emmanuele la mini Las Vegas porterebbe in Sicilia un turista di livello medio alto, incline a spendere. Inoltre, il turismo, derivante dal casinò, sarebbe rinforzato dalle grandi attrattive naturali della nostra terrà quali il mare ed Etna, ma anche dalle bellezze artistiche, architettoniche e storiche, come le chiese d’arte, le terme, i siti archeologici e i grandi palazzi barocchi.

Condizioni ottimali – aggiunge Emmanuele – anche per attirare non solo un turismo generalizzato ma quello legato al benessere, quello congressuale, quello culturale e di studio. Un intervento di questa portata non darebbe solo respiro all’economia acese ma avrebbe un’indiscussa ricaduta sulle strutture alberghiere della provincia. L’afflusso dei turisti sarebbe tale che non solo non basterebbero i posti letto esistenti ad Acireale ma persino quelli dell’intera provincia, Catania compresa. Finalmente – conclude il leader indipendentista – un passo avanti per avvicinare la Sicilia ai grandi flussi che invece si dirigono verso altre isole del Mediterraneo, peraltro più piccole, come Malta o le Baleari in Spagna”.

Il Partito Democratico di Acireale organizza un incontro elettorale sulle Terme


Riceviamo e pubblichiamo.

LE TERME DI ACIREALE ED IL TERMALISMO IN SICILIA

Interventi:

Gaetano Cundari
Comitato civico Terme di Acireale –Direzione regionale P.D. –

Salvo Nicosia
Segretario regionale Giovani Democratici

Fausto Raciti
Segretario nazionale Giovani Democratici

Giuseppe Cicala
Consigliere comunale P.D. – Candidato all’ARS lista Crocetta Presidente

Conclude:
Rosario Crocetta

Ancora una sola risposta dei candidati acesi all’ARS sulle Terme


Lanciata il 29 settembre scorso, l’iniziativa congiunta fra il blog LeAci.it e il Forum ha finora avuto una sola adesione, quella del candidato acese all’ARS Silvio Cavallaro.

Le due domande rivolte ai candidati erano:

1) Secondo Lei, quali sono le cause che hanno determinato la crisi del termalismo ad Acireale, con la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e l’avvio del processo di privatizzazione della gestione del sito termale?

2) Qualora Lei fosse eletto deputato regionale, quali iniziative, entro i primi cento giorni del suo mandato, promuoverebbe per rilanciare immediatamente il termalismo ad Acireale?

Da notare che, proprio sul sito del blog, un’altra domanda  “Come risolverà la questione delle Terme?” è fra quelle che i lettori hanno selezionato fra le più importanti, in vista del dibattito che si terrà con tutti i candidati acesi all’ARS giovedì 11 ottobre alle 19.15 al Teatro Turi Ferro di Acireale, organizzato proprio da LeAci.it

 

La pagella del Grand Hotel delle Terme di Sciacca


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

LA PAGELLA DEL GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA: IL POPOLO DEL WEB DA’ I VOTI.

Le Terme ultimamente sono diventate oggetto del dibattito civile e politico. E questo probabilmente è un bene, anche se concretamente le problematiche legate alle Terme sono lontane dalla soluzione. Ma nel bene o nel male le strutture termali saccensi, a differenza di Acireale, continuano a lavorare ed offrire i servizi e le cure alla clientela.
Abbiamo voluto esaminare le valutazioni rilasciate dagli utenti del Grand Hotel delle Terme di Sciacca su un famoso sito di recensioni dal gennaio 2011 a settembre 2012, quindi in un arco temporale di quasi 2 anni.
La scelta di prendere in considerazione i feedback presenti sul web nasce dalla curiosità di conoscere la soddisfazione espressa, speriamo genuina e non viziata, di chi ha soggiornato.
La valutazione  complessiva su un campione di 83 recensioni ha dato i seguenti giudizi: Eccellente 8, Molto buono 24, Nella media 24, Scarso 14, Pessimo 13.
In particolare abbiamo suddiviso i pareri espressi su 7 argomenti: staff; posizione; camere; piscine; pulizia; cibo; struttura e servizi.
Sebbene si possano leggere recensioni uguali e contrarie (come ad esempio il rapporto qualità-prezzo che può essere influenzato da eventuali offerte), leggendo i commenti dei viaggiatori, la posizione, lo staff e la buona cucina sembrano esserne i fiori all’occhiello, mentre struttura, pulizia e manutenzione gli aspetti considerati negativi o da migliorare, nonostante di recente sia stato rinnovato il piano terra dell’albergo e sostituito l’arredamento del bar interno.
E per completare il quadro proponiamo i requisiti che la Regione Sicilia richiede per una struttura a quattro stelle, in quanto ogni regione attua un proprio sistema di classificazione nonché una disciplina autonoma per attribuire le stelle.
Dalla G.U.R.S. Parte I n.35 del 2001
REQUISITI MINIMI 4 Stelle (****)
Organizzazione gestionale e direttiva particolarmente qualificata e ottima conoscenza di almeno due lingue straniere tra quelle maggiormente diffuse.
Sale di ritrovo, soggiorno e svago, lettura, scrittura, TV, servizi di bar e ristorazione in locali appositamente attrezzati; ricevimento ed accoglienza-informazioni.
I predetti ambienti dovranno essere arredati secondo standard di qualità.
I locali comuni dovranno essere dotati di un adeguato numero di impianti igienico-sanitari separati per uomini e donne e preceduti da salette.
Le sale dovranno avere una superficie complessiva non inferiore a mq. 5,2 per ognuna delle prime dieci camere, più mq. 1,3 per ognuna delle ulteriori camere fino alla ventesima, più mq. 0,65 per ogni camera oltre la ventesima, (escludendo dal computo eventuale la sala ristorante e il bar se utilizzate dalla clientela di passaggio).
Biancheria, stoviglie e posateria di prima qualità e adeguate al tipo di arredamento degli ambienti.
Bagni privati e completi (vasca o doccia, lavabo, WC e bidet) in tutte le camere.
Impianto telefonico, abilitato alla chiamata interna ed esterna diretta, in ogni stanza.
Ascensori, montacarichi e montavivande adeguati alla struttura ed alla capacità ricettiva.
Televisione in tutte le camere.
Radio con regolazione autonoma in tutte le camere.
Telefax, fotocopiatrice e angolo telematico con collegamento Internet, a pagamento.
Impianto di climatizzazione nelle camere, regolabile dal cliente, e nei locali comuni.
Impianti di cucina.
Parcheggio capace di ospitare le vetture degli ospiti, se custodito a pagamento, e/o apposita convenzione con garage e/o parcheggio autorizzato. Si può prescindere da questo requisito se l’impossibilità oggettiva di realizzazione viene adeguatamente documentata.
Divise per il personale e targhe d’identificazione.
Chiamata d’emergenza in tutti i servizi privati e comuni.
PRESTAZIONI DI SERVIZI
Servizio di primo intervento in autorimessa all’interno della struttura o in officina autorizzata convenzionata.
Servizio di lavanderia e stireria a pagamento.
Servizio trasporto clienti (vettura o minibus) e bagagli. Trasporto interno bagagli assicurato 16/24 ore.
Servizio di ricevimento, accoglienza ed informazioni assicurato 24/24 ore con personale addetto che parla correntemente due lingue estere.
Servizio di prima colazione, eventualmente reso nelle camere su richiesta del cliente.
Servizio di bar nel locale dove è ubicato l’impianto, assicurato 14/24 ore con personale addetto.
Servizio di bar nei locali comuni assicurato 14/24 ore.
Servizio di bar nelle camere assicurato 14/24 ore.
Servizio fotocopiatrice, fax e telematico con collegamento Internet, a pagamento.
Cambio biancheria: lenzuola, federe ed asciugamani tutti i giorni.
Pulizia nelle camere ogni giorno.
Servizio di cortesia per pulizia delle scarpe in tutte le camere.
DOTAZIONI
Servizio custodia valori: cassette di sicurezza in tutte le camere.
Frigo bar in tutte le camere.
Bagni completi in ogni camera:
–  accessori: saponetta, bagnoschiuma, cuffia, telo da bagno, asciugamano e salvietta per persona, riserva di carte igienica, sacchetti igienici, cestino rifiuti, asciugacapelli.
Sistemazione delle camere:
–  letto, scrivania o ripiano, armadio con grucce, comodino e/o ripiano per letto, specchio, illuminazione centralizzata;
–  lampade o appliques da comodino;
–  punto illuminazione per leggere e scrivere;
–  secondo comodino o ripiano nelle camere doppie;
–  cestini rifiuti;
–  sgabello o ripiano apposito per bagagli;
–  una poltroncina per letto;
–  accessori: documentazione sull’albergo, kit per scrivere e per cucire.

Terme di Acireale: nuovo incontro a Palermo


L’editoriale de L’Eco delle Aci

TERME DI ACIREALE: NUOVO INCONTRO A PALERMO

Si è tenuta a Palermo una nuova riunione sulle Terme di Acireale convocata dall’assessore regionale Gaetano Armao e alla quale hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo, il nuovo commissario liquidatore delle Terme Giuseppe Triolo, i vertici della Ragioneria della Regione e di Sviluppo Italia.
Il tavolo si è confrontato sul bando di evidenza pubblica (che dovrebbe essere emanato dalla Regione entro fine mese) per la ricerca di imprenditori disponibili a gestire e investire sulle Terme.
Sviluppo Italia ha subito fatto presente che esiste un pignoramento sull’albergo Excelsior per un valore di 19 milioni di euro per rate di mutuo non pagate pari a 9 milioni di euro (una prima udienza sarebbe stata fissata per metà febbraio 2013).
Vi è anche un vincolo di usufrutto su parte dell’area ex Pozzillo. Tra le righe, Sviluppo Italia ha sconsigliato l’inserimento dei due beni nel bando al fine di non allontanare le attenzioni dei privati sul complesso dei beni.
“Abbiamo fatto notare che una legge del 2007 ha previsto la ricapitalizzazione con copertura finanziaria dei mutui e dei debiti complessivi delle Terme” ha detto il sindaco Nino Garozzo. “A questo punto abbiamo chiesto due chiarimenti: ricapitalizzazione e il mantenimento nel piano di gestione di tutti i beni, senza smembramento alcuno, compreso l’Excelsior in quanto ritenuto strategico al fine di garantire rilancio e sviluppo dell’offerta termale”.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione ci sarebbero “solo due milioni di euro, di cui uno erogato alle Terme, somma insufficiente – prosegue il sindaco – Per quel che riguarda il bando, l’assessore Armao ha manifestato disponibilità verso la richiesta formulata dalla Città di Acireale affinché non venga smembrato il patrimonio, ma senza oneri da caricare sul Bilancio della Regione”.
L’assessore Armao ha proposto un bando che inglobi l’intero patrimonio termale (Excelsior compreso) attraverso la condivisione del creditore vigilante e della Regione, al fine di garantire l’imprenditore che a conoscenza del debito tenga conto dello stesso così che i canoni da versare alla Regione diventino scomputo del debito. In alternativa, altra ipotesi, sarebbe quella del ricorso alla Cassa depositi e prestiti al fine di assicurare al pubblico, e con convenzioni, l’Excelsior.
Per il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria si è trattato di un tavolo di confronto certamente “significativo, anche perché sono state chiarite situazioni a noi sconosciute. Si può stabilire adesso un bando e ben vengano imprenditori che investano sulle Terme, istituzione in cui tutta la Città crede”.
Il presidente Antonio Riolo ha infine aggiunto, anche a nome della Commissione: “L’obiettivo che tutti auspichiamo è il superamento di questa fase, l’individuazione del bando e dell’imprenditore che porti alla ripresa termale, oggi inesistente”.

I suggerimenti del Forum di Sciacca al Sindaco Di Paola


dal sito del Forum delle Terme di Sciacca

I suggerimenti consegnati al Sindaco Di Paola, nell’auspicio che possano essere utili per la predisposizione del bando di privatizzazione delle Terme.
1) Mantenimento della fruizione pubblica e gratuita del giardino delle terme;
2) Fruizione pubblica (a pagamento) delle piscine e delle altre strutture Termali (Stufe, fanghi, inalazioni, terapie etc). Possibilmente mantenendo la possibilità di stipulare convenzioni col SSN;
3) Possibilità’ di praticare tariffe agevolate per i residenti in Sciacca sia per quanto riguarda le cure termali che per l’utilizzo della piscina garantendo l’apertura della stessa nel periodo invernale;
4) Valorizzazione dell’artigianato locale in fase di costruzione con inserzione di elementi di ceramica nelle strutture che verranno rinnovate;
5) Valorizzazione dell’artigianato locale in fase di esercizio con mostra, in apposite vetrine, delle eccellenze locali (Quadri, Gioielli, ceramiche, etc.) e con l’organizzazione di eventi che pubblicizzino le nostre maestranze e la nostra cultura (come esempio si possono prendere le ultime iniziative prese da Rocco Forte);
6) Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, con inserimento delle stesse nei menù dei ristoranti e con la creazione di percorsi turistici alla scoperta del gusto (Visite alle cantine, alle industrie del salato etc.);
7) Possibilità di continuare ad usufruire di alcune strutture Termali (chiaramente concordando modi e tempi con l’Amministrazione Comunale e il gestore privato) per la realizzazione di progetti sociali e culturali (Mostre, convegni, etc.);
8) Valutare la possibilità di inserire una piccola quota di azionariato popolare;
9) Eliminare dal bando ogni possibile riferimento:
  a) a deroghe urbanistiche
  b) allo sfruttamento delle risorse geotermiche ai fini energetici
  c) alla possibilità di vincolare all’uso della stessa gestione privata altri beni, come porto, spiagge, ecc.
10) Inserire nel bando un numero di anni massimo alla concessione (20/30 anni);
11) Individuare regole chiare per l’eventuale rescissione del contratto (la ratio è quella di evitare che si venga a creare una situazione simile a quella di Girgenti Acque, che fornisce un servizio pessimo e pur tuttavia non è possibile risolvere il relativo contratto in maniera semplice e senza danni per la P.A.);
12) Stornare parte del canone che verrà versato alla Regione  nelle casse del comune di Sciacca (tutto sommato le Terme sono territorialmente nostre), magari inserendo il vincolo che tali risorse vengano spese per l’accoglienza turistica e la riqualificazione urbana o in alternativa obbligare la Regione a spendere quel canone nel territorio di Sciacca per valorizzarlo turisticamente (una clausola del genere potrebbe aumentare l’appetibilità del offerta);
13) “criteri di valutazione della gestione (es. innovazione tecnologica e investimenti nella struttura, numero di presenze, questionari di gradimento e quant’altro) e legare anche a questi la possibilità di risolvere il contratto”;
14) “trasparenza di gestione al fine di evitare che se domani, pur passando a un gestore privato o pseudo-tale, le Terme continuino a restare una struttura che assume per raccomandazione gente senza alcuna competenza specifica per far solo il favore a questo o quel politico di turno”;
15) “la società civile saccense tutta debba esercitare un utile strumento di controllo sulle attività politiche legate alla scelta sul futuro delle Terme. Secondo quest’ottica sarebbe importante che una rappresentanza del tavolo tecnico affiancasse il sindaco durante gli incontri alla Regione con l’Assessore Armao e Sviluppo Italia”;
16) “Salvaguardia degli attuali livelli occupazionali dei lavoratori stagionali presso l’albergo e di provvedere e verificare la situazione e  futura destinazione dei 26 (circa) lavoratori a carico della regione, attualmente in servizio presso lo stabilimento termale”.
Si potrebbero agevolare tali iniziative di integrazione culturale, sociale ed economica prevedendo nel bando delle premialità a chi attivi percorsi di valorizzazione dell’artigianato e dell’enogastronomia, spingendo i partecipanti alla gara a presentare l’offerta con dei protocolli d’intesa già stipulati con le maestranze locali  (sul modello dei bandi europei).

Lettera aperta a Lombardo e all’on. Di Mauro sulle Terme di Sciacca


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME: LETTERA APERTA DI MICHELE MARCIANTE A LOMBARDO E DI MAURO

04/10/2012 11.31

Pubblichiamo la lettera aperta al Presidente della Regione siciliana onorevole Raffaele Lombardo e all’ononorevole Roberto Di Mauro sulla questione termale.

Egregio Presidente, caro Onorevole,

dopo aver letto sui quotidiani siciliani alcuni servizi che riguardavano finanziamenti per il restauro di chiese, di scuole, ed elargizioni di contributi di diversa natura ad Enti , Associazioni culturali, ecc., sento il dovere di scriverle per invitarla a valutare due argomenti importanti per il futuro delle Terme di Sciacca e del patrimonio della Regione siciliana.

Argomenti che peraltro Lei già conosce, che salverebbero la struttura termale dalle angustie economico/finanziarie di gestione e proietterebbero verso la valorizzazione il patrimonio alberghiero e termale.

Il primo argomento sarebbe, se realizzato, a costo zero per la Regione siciliana, valorizzerebbe un grande e prestigioso reparto delle Terme di Sciacca, quello di Fisioterapia e Riabilitazione, consentirebbe l’erogazione di un servizio pubblico a un maggior numero di utenti, potrebbe portare il bilancio della Società, attualmente passivo, al suo pareggio. Questo argomento riguarda l’accreditamento dell’erogazione dei servizi di Fisioterapia e Riabilitazione che l’Assessorato alla Salute da alcuni anni avrebbe dovuto autorizzare per le Terme di Sciacca. Le ultime due istanze sono state avanzate, dal 2009 al 2011, ufficialmente all’Assessorato alla Salute e ben due Dirigenti Generali hanno approfondito e trattato la soluzione amministrativa della richiesta, ma poi non si è dato seguito alle istanze, credo non per mancanza di peso e volontà politica ma per fattori a me ignoti. Perché a costo zero? Perché in Sicilia, nel finanziamento dell’erogazione dei servizi di Fisioterapia e Riabilitazione, alla provincia di Agrigento era assegnata fino a due anni fa una percentuale del 5,5% su circa € 155.000.000,00, di cui oltre il 40% assegnato alla provincia di Catania.

La presente istanza tuttavia è volta non ad aumentare le spese della Regione ma a proporne una piccolissima rimodulazione della ripartizione del badget totale per attribuirne una minima percentuale ad una struttura pubblica, le Terme di Sciacca. Cosa verrebbe sottratto agli operatori privati della Riabilitazione se il Governo regionale disponesse la rimodulazione per la distribuzione delle somme attribuendo una percentuale di circa l’1% ( l’uno per cento), per assegnarla ad una struttura pubblica, la salvasse dalla crisi finanziaria, facesse lavorare altri professionisti ed ampliasse l’erogazione di un servizio pubblico tanto necessario e tanto reclamato dai cittadini ? Sicuramente alle strutture private verrebbe tolto pochissimo, mentre si salverebbe una struttura pubblica a cui queste risorse vennero sottratte nel 1999 dallo stesso Governo regionale che era proprietario delle Terme di Sciacca.

Il secondo argomento riguarda l’eliminazione dell’inquinamento ambientale del Monte San Calogero e la valorizzazione dei due alberghi posti sul monte, di proprietà delle Terme di Sciacca spa in liquidazione, le cui azioni sono della Regione siciliana al 100%. Il Grande Albergo, 77 camere, costruito nel 1954 non è stato mai aperto. La Regione nel giugno 2010 ha dovuto pagare una penale di € 800.000,00 più parte delle spese per avere perduto una causa con la coop. La Montagnola riguardante l’impossibilità di aprire quell’albergo. Il piccolo albergo, 27 camere, chiuso per restauri da più di venti anni, è completamente restaurato; manca degli arredamenti. Entrambi gli alberghi mancano di sistema di smaltimento dei reflui e senza una adeguata rete fognaria non possono ottenere l’autorizzazione allo scarico per potere essere aperti e valorizzati. Dopo un lungo e difficile iter, superando notevoli difficoltà, l’Assessorato regionale TT. AA. dal 13 maggio 2011 ha dato con proprio Decreto del D. G. la definitiva approvazione del progetto di rete fognaria che dal Monte San Calogero consentirà di allacciarsi al collettore principale della Città di Sciacca, il cui costo è di € 672.000,00. Con questo progetto si raccoglieranno i reflui della Basilica di San Calogero, dei due conventi di suore e frati, dell’Antiquarium gestito dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA., del Reparto Stufe delle Grotte di San Calogero, e si eliminerà un danno ambientale che è sempre stato sotto gli occhi di tutti ma da tutte, diconsi tutte, le Autorità non è stato mai affrontato e risolto. Infatti i reflui delle succitate strutture ed attività in atto scaricano nelle prestigiose ed archeologiche viscere del Monte San Calogero! Solo quando il progetto sarà realizzato gli alberghi potranno ottenere l’autorizzazione allo scarico ed iniziare la loro valorizzazione.

Pertanto, caro Presidente e caro Onorevole, Lei che ha iniziato il salvataggio delle Terme di Sciacca nella metà del 2009, insediando un Amministratore Unico che ha rimesso i conti e le attività verso una gestione corretta e sotto controllo, che ne ha evitato il fallimento nel 2010, accolga questa istanza e concluda un percorso che tutti i Governi e le Amministrazioni non hanno mai risolto e, ad alcuni soggetti politici compreso lo scrivente, è costato tanti sacrifici.

In fondo Le chiedo di tutelare un bene pubblico della Città di Sciacca e della Sicilia che altri amministratori e politici avevano offeso e saccheggiato. Nella speranza che Lei, dopo sua nonna, possa tornare a godere delle cure delle Stufe di San Calogero alle Terme di Sciacca, gradisca cordialissimi saluti.

Sciacca, lì 28 settembre 2012 Dr. Michele Marciante

 

Vorrebbe venire ad Acireale in camper per curarsi alle Terme, ma non può. Un’altra occasione persa!


Una conversazione riportata da un blog dedicato a chi utilizza il camper. Vien da domandarsi a chi chiedere il risarcimento per così gravi danni procurati all’economia turistica di Acireale.

 

Terme, a fine mese il bando di evidenza pubblica


dal sito di Canale 9

TERME, A FINE MESE IL BANDO DI EVIDENZA PUBBLICA

Ieri a Palermo le comunicazioni dell’assessore Armao

Terme di Acireale, le rassicurazioni fornite in passato dal Governo regionale si scontrano con i numeri, con i vincoli debitori che attanagliano l’azienda termale.

Al termine dell’incontro avuto lunedi a Palermo con l’assessore regionale Armao, il sindaco Nino Garozzo ha parlato di fondi insufficienti per la ricapitalizzazione, in quanto ci sarebbero solo 2 milioni di euro, “somma insufficiente per assicurare copertura finanziaria dei mutui e dei debiti complessivi delle Terme”.

Alle esternazioni di Garozzo hanno fatto eco le preoccupazioni espresse dal Forum permanente sulle Terme che parla di “comunicazioni poco rassicuranti da parte dell’assessore Armao, nonostante la promessa di un intervento risolutorio per facilitare la privatizzazione delle Terme”.

 La nuova riunione di ieri ha portato al centro del confronto il bando di evidenza pubblica che dovrebbe essere emanato entro fine mese dalla Regione per la ricerca di imprenditori disponibili a investire sulle Terme.

Perla Jonica, parlano i commissari liquidatori


Un articolo di Tony Zermo sul quotidiano La Sicilia del 4 ottobre 2012

C’era una volta l’Acqua Santa di Sciacca


dal sito di L’Altra Sciacca

Nel tentativo di ripercorrere la storia delle nostre Terme ci siamo imbattuti in una vera e propria rarità rappresentata dall’etichetta de “L’Acqua Santa di Sciacca”, alcalina litinosa superiore a tutte le acqua minerali d’Europa, che veniva commercializzata come un vero e proprio toccasana per diverse patologie mediche.

Desta meraviglia leggere che un certo illustre prof. Schivardi affermasse in un articolo che l’acqua di San Marco venne dichiarata superiore fra tutte le acque minerali di Europa per la maggior quantità di Litina in essa contenuta con tanto di raffronto con tutte le altre acque minerali europee.

Suscita stupore scoprire le virtù terapeutiche dell’Acqua Santa di Sciacca che, in base alla sua costituzione chimica e alle risultanze terapeutiche, riesce di somma efficacia:

  • in tutti i catarri dell’apparato digestivo e genito urinario

  • nelle congestioni del fegato, della milza , dell’utero e della ovaia

  • nelle malattie del ricambio organico e soprattutto nell’urolitiasi

e prendere atto che la stessa è la prima acqua litinosa del Mondo e riesce di un’efficacia meravigliosa specialmente nella cura della malattie cardiache.

Pensate quale era la considerazione delle nostre Terme in passato e guardate come sono ridotte oggi!

A Noi de L’AltraSciacca non piace vivere di ricordi e/o di occasioni perdute, ma vogliamo vivere il presente e guardare al futuro con la consapevolezza che le risorse contenute nel bacino idrotermale, compresa la miracolosa Acqua Santa, possano veramente tornare ad essere un grande valore aggiunto in questa fase di ricerca del partner privato per la gestione delle nostre Terme.

Non osiamo quantizzare lo spreco di risorse che abbiamo subito per ridurci in questo stato semi-comatoso, ma di una cosa siamo certi: l’impegno e la costanza dei cittadini Saccensi riuscirà, cosi come già accaduto per il Tribunale di Sciacca, ad averla vinta contro chi vorrebbe derubarci del nostro diritto-dovere di utilizzare la risorsa in assoluto più preziosa di Sciacca, ovvero le TERME!

Il Sindaco di Sciacca promuove le Terme a Milano. Acireale sta alla finestra.


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
DI PAOLA CON ARMAO A MILANO PER LE TERME

03/10/2012 12.31

Il valore delle Terme di Sciacca, un patrimonio, un’occasione di sviluppo e di investimento produttivo. Il sindaco Fabrizio Di Paola a Milano, nella sede della Regione Lombardia, ha partecipato all’incontro con gli operatori economici del Nord, promosso dall’assessore regionale Gaetano Armao per la presentazione dell’avviso per la manifestazione di interesse per le Terme di Sciacca. L’incontro fa seguito alla riunione che si è svolta a Palermo lo scorso lunedì, tra lo stesso assessore Armao, il sindaco Di Paola e il presidente di Sviluppo Italia Sicilia Paradiso. La Regione Siciliana, così come richiesto dal sindaco Fabrizio Di Paola, ha confermato il ruolo chiave del Comune di Sciacca nel processo di valorizzazione delle Terme, l’impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali e delle eccellenze, la fruizione al pubblico dei beni e la trasparenza delle procedure. Prima della pubblicazione del bando, prevista per la prossima settimana, l’assessore Armao ha organizzato la trasferta a Milano. Questa mattina l’incontro nella sede della Regione Lombardia. Il sindaco Fabrizio Di Paola ha così avuto modo di illustrare a una qualificata platea le specificità e peculiarità della città di Sciacca, con le sue terme, le strutture alberghiere di primo livello, le bellezze paesaggistiche e monumentali, il Carnevale, il pesce e la ceramica. “Sciacca – ha detto il sindaco Fabrizio Di Paola – ha un mix di arte, storia, cultura, divertimento e benessere unico al mondo”.

Il Forum esprime perplessità e si rammarica


Un estratto dell’articolo pubblicato oggi dal quotidiano La Sicilia

Lo sceicco torna ad interessarsi della Perla Jonica


Gli articoli apparsi oggi su La Sicilia (di Tony Zermo) e Giornale di Sicilia (di Raffaele Musumeci)

 

Palermo, il giorno dopo l’incontro con Armao. La rassegna stampa


Gli articoli pubblicati oggi 2 ottobre su La Sicilia (di Antonio Garozzo) e Giornale di Sicilia (Raffaele Musumeci)

 

 

Poco rassicuranti le comunicazioni di Armao. Rammarico per il mancato coinvolgimento del Forum


 

Appresa la notizia dell’urgente convocazione a Palermo del Sindaco di Acireale Nino Garozzo, e avendo preso atto della nota stampa diramata dal primo cittadino, il Forum permanente sulle Terme conferma le preoccupazioni espresse da oltre quindici mesi sul futuro delle Terme di Acireale e si rammarica del fatto che solo adesso siano venute alla luce criticità giuridiche e finanziarie che il Forum stesso ha fin qui evidenziato con lettere, note e documenti inviati alle istituzioni pubbliche, a cominciare dall’Assessorato all’Economia. Le odierne comunicazioni dell’avvocato Armao pertanto appaiono poco rassicuranti e assolutamente interlocutorie, nonostante la promessa di un intervento risolutorio per facilitare la privatizzazione delle Terme. Allo stesso modo il Forum, pur apprezzando la buona volontà del Sindaco Garozzo nell’aver ripreso efficacemente il dialogo con la Regione, lamenta la completa assenza di un coinvolgimento delle associazioni e del Forum in un dibattito cittadino pubblico che, promosso dallo stesso Garozzo, consenta a tutta la Città e alla business community locale di esprimere osservazioni e proposte ai documenti fin qui esitati dall’amministrazione regionale.

 Forum permanente sulle Terme di Acireale

Acireale, a Palermo questa mattina nuova riunione su Terme


dal blog Le Aci.it

Terme: si è tenuta oggi a Palermo una nuova riunione convocata dall’assessore regionale Gaetano Armao alla quale hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo, il nuovo commissario liquidatore delle Terme Giuseppe Triolo, i vertici della Ragioneria della Regione e di Sviluppo Italia.

Dalle notizie che si apprendono da Palermo, il tavolo si è confrontato sul bando di evidenza pubblica per la ricerca di imprenditori disponibili a gestire e investire sulle Terme che dovrebbe essere emanato dalla Regione entro fine mese.

Sviluppo Italia ha subito fatto presente che esiste un pignoramento sull’albergo Excelsior per un valore di 19 milioni di euro per rate di mutuo non pagate pari a 9 milioni di euro (una prima udienza sarebbe stata fissata per metà febbraio 2013). Vi è anche un vincolo di usufrutto su parte dell’area ex Pozzillo. Tra le righe, Sviluppo Italia ha sconsigliato l’inserimento dei due beni nel bando al fine di non allontanare le attenzioni dei privati sul complesso dei beni.

“ Abbiamo fatto notare che una legge del 2007 ha previsto la ricapitalizzazione con copertura finanziaria dei mutui e dei debiti complessivi delle Terme” dice il sindaco Nino Garozzo. “A questo punto abbiamo chiesto due chiarimenti: ricapitalizzazione e il mantenimento nel piano di gestione di tutti i beni, senza smembramento alcuno, compreso l’Excelsior in quanto ritenuto strategico al fine di garantire rilancio e sviluppo dell’offerta termale”.

Per quanto riguarda la ricapitalizzazione ci sarebbero solo “solo due milioni di euro, di cui uno erogato alle Terme, somma insufficiente – prosegue il sindaco – Per quel che riguarda il bando, l’assessore Armao ha manifestato disponibilità verso la richiesta formulata dalla Città di Acireale affinché non venga smembrato il patrimonio, ma senza oneri da caricare sul Bilancio della Regione”.

L’assessore Armao ha proposto un bando che inglobi l’intero patrimonio termale (Excelsior compreso) attraverso la condivisione del creditore vigilante e della Regione, al fine di garantire l’imprenditore che a conoscenza del debito tenga conto dello stesso  così che i canoni da versare alla Regione diventino scomputo del debito. In alternativa, altra ipotesi, sarebbe quella del ricorso alla Cassa depositi e prestiti al fine di assicurare al pubblico, e con convenzioni, l’Excelsior.

“Le osservazioni che in questi anni abbiamo più volte manifestato hanno trovato conferma – commenta il primo cittadino -. Il rischio che l’Excelsior fosse posto in vendita in maniera coattiva per soddisfare i crediti della banca, sono reali. Al di là degli annunci e delle buone intenzioni manifestate, i mutui non sono stati pagati e non vengono pagati, così come i soldi perla ricapitalizzazione c’erano ma adesso non ci sono più”.

Prosegue il sindaco: “Il pericolo di una speculazione immobiliare, con la gestione da una parte e i  cespiti più ricchi dall’altra, è reale e diventa irreversibile senza aiuti dall’esterno stante che le attività termali sono ferme. Terme che da ferme continuano ad accumulare debito, a fronte di rassicurazioni fornite in questi anni che adesso non trovano conferma”.

Il sindaco precisa “per onestà: la completa disponibilità mostrata dall’assessore Armao, anche se allo stesso abbiamo ribadito che non daremo mai la nostra condivisione ad ipotesi che non abbiano quale presupposto fondamentale il patrimonio assicurato alla gestione termale. Su questo l’assessore si è dimostrato attento, pur non nascondendo le difficoltà. Ci spiace che le assicurazioni di questi anni e di questi mesi in cui tutti assicuravano tutto, si sono sciolte come neve al sole. La determinazione del Comune di Acireale, grazie alla rinnovata disponibilità al dialogo da parte della Regione, ha rimesso in pista l’unica ipotesi in cui l’interesse della Città potrà essere tutelato. Ma siamo contrari ad ogni ipotesi i smembramento. Dispiace notare pure che su Sciacca si segua un percorso più agevole, perché comunque le attività sono state portate avanti e perché i cespiti immobiliari non hanno i vincoli debitori delle Terme di Acireale ”.

L’emissione del bando, con integrazioni, è prevista entro il mese dopo le interlocuzioni tra Comune e Regione. “Manifesto comunque preoccupazione in quanto ci sono fatti che oggettivamente costituiscono impedimento e ci spiace molto delle rassicurazioni ricevute in questi anni che oggi volano via” chiude il sindaco.

Per il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria si è tratta di un tavolo di confronto certamente “significativo, anche perché sono state chiarite situazioni a noi sconosciute. Si può stabilire adesso un bando e ben vengano imprenditori che investano sulle Terme, istituzione in cui tutta la Città crede”.

Il presidente Antonio Riolo aggiunge, anche a nome della Commissione: “Un ringraziamento per il sindaco per la condivisione dei lavori sostenuti dalla Commissione. L’obiettivo che tutti auspichiamo è il superamento di questa fase, l’individuazione del bando e dell’imprenditore che porti alla ripresa termale, oggi inesistente”.

Il Sindaco di Acireale convocato a Palermo da Armao. Il comunicato stampa


CITTA’ DI ACIREALE – nota stampa

 Terme: si è tenuta oggi a Palermo una nuova riunione convocata dall’assessore regionale Gaetano Armao alla quale hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo, il nuovo commissario liquidatore delle Terme Giuseppe Triolo, i vertici della Ragioneria della Regione e di Sviluppo Italia.

Dalle notizie che si apprendono da Palermo, il tavolo si è confrontato sul bando di evidenza pubblica per la ricerca di imprenditori disponibili a gestire e investire sulle Terme che dovrebbe essere emanato dalla Regione entro fine mese.

Sviluppo Italia ha subito fatto presente che esiste un pignoramento sull’albergo Excelsior per un valore di 19 milioni di euro per rate di mutuo non pagate pari a 9 milioni di euro (una prima udienza sarebbe stata fissata per metà febbraio 2013). Vi è anche un vincolo di usufrutto su parte dell’area ex Pozzillo. Tra le righe, Sviluppo Italia ha sconsigliato l’inserimento dei due beni nel bando al fine di non allontanare le attenzioni dei privati sul complesso dei beni.

“ Abbiamo fatto notare che una legge del 2007 ha previsto la ricapitalizzazione con copertura finanziaria dei mutui e dei debiti complessivi delle Terme” dice il sindaco Nino Garozzo. “A questo punto abbiamo chiesto due chiarimenti: ricapitalizzazione e il mantenimento nel piano di gestione di tutti i beni, senza smembramento alcuno, compreso l’Excelsior in quanto ritenuto strategico al fine di garantire rilancio e sviluppo dell’offerta termale”.

Per quanto riguarda la ricapitalizzazione ci sarebbero solo “solo due milioni di euro, di cui uno erogato alle Terme, somma insufficiente – prosegue il sindaco – Per quel che riguarda il bando, l’assessore Armao ha manifestato disponibilità verso la richiesta formulata dalla Città di Acireale affinché non venga smembrato il patrimonio, ma senza oneri da caricare sul Bilancio della Regione”.

L’assessore Armao ha proposto un bando che inglobi l’intero patrimonio termale (Excelsior compreso) attraverso la condivisione del creditore vigilante e della Regione, al fine di garantire l’imprenditore che a conoscenza del debito tenga conto dello stesso  così che i canoni da versare alla Regione diventino scomputo del debito. In alternativa, altra ipotesi, sarebbe quella del ricorso alla Cassa depositi e prestiti al fine di assicurare al pubblico, e con convenzioni, l’Excelsior.

“Le osservazioni che in questi anni abbiamo più volte manifestato hanno trovato conferma – commenta il primo cittadino -. Il rischio che l’Excelsior fosse posto in vendita in maniera coattiva per soddisfare i crediti della banca, sono reali. Al di là degli annunci e delle buone intenzioni manifestate, i mutui non sono stati pagati e non vengono pagati, così come i soldi perla ricapitalizzazione c’erano ma adesso non ci sono più”.

Prosegue il sindaco: “Il pericolo di una speculazione immobiliare, con la gestione da una parte e i  cespiti più ricchi dall’altra, è reale e diventa irreversibile senza aiuti dall’esterno stante che le attività termali sono ferme. Terme che da ferme continuano ad accumulare debito, a fronte di rassicurazioni fornite in questi anni che adesso non trovano conferma”.

Il sindaco precisa “per onestà: la completa disponibilità mostrata dall’assessore Armao, anche se allo stesso abbiamo ribadito che non daremo mai la nostra condivisione ad ipotesi che non abbiano quale presupposto fondamentale il patrimonio assicurato alla gestione termale. Su questo l’assessore si è dimostrato attento, pur non nascondendo le difficoltà. Ci spiace che le assicurazioni di questi anni e di questi mesi in cui tutti assicuravano tutto, si sono sciolte come neve al sole. La determinazione del Comune di Acireale, grazie alla rinnovata disponibilità al dialogo da parte della Regione, ha rimesso in pista l’unica ipotesi in cui l’interesse della Città potrà essere tutelato. Ma siamo contrari ad ogni ipotesi i smembramento. Dispiace notare pure che su Sciacca si segua un percorso più agevole, perché comunque le attività sono state portate avanti e perché i cespiti immobiliari non hanno i vincoli debitori delle Terme di Acireale ”.

L’emissione del bando, con integrazioni, è prevista entro il mese dopo le interlocuzioni tra Comune e Regione. “Manifesto comunque preoccupazione in quanto ci sono fatti che oggettivamente costituiscono impedimento e ci spiace molto delle rassicurazioni ricevute in questi anni che oggi volano via” chiude il sindaco.

Per il presidente del Consiglio Toruccio Di Maria si è tratta di un tavolo di confronto certamente “significativo, anche perché sono state chiarite situazioni a noi sconosciute. Si può stabilire adesso un bando e ben vengano imprenditori che investano sulle Terme, istituzione in cui tutta la Città crede”.

Il presidente Antonio Riolo aggiunge, anche a nome della Commissione: “Un ringraziamento per il sindaco per la condivisione dei lavori sostenuti dalla Commissione. L’obiettivo che tutti auspichiamo è il superamento di questa fase, l’individuazione del bando e dell’imprenditore che porti alla ripresa termale, oggi inesistente”.

Acireale 1 ottobre 2012

m.g.

Terme, l’avvocato Armao incontra il Sindaco di Sciacca e lo invita a Milano


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – POLITICA
TERME, SINDACO INCONTRA DI PAOLA: LA REGIONE ACCOGLIE LE PROPOSTE
La Regione ha accolto tutti i suggerimenti da parte del Comune e del Forum delle Terme che racchiude tantissime associazioni. Scongiurato l’uso delle energie geotermiche

01/10/2012 14.00Incontro positivo tra il sindaco Fabrizio Di Paola, l’assessore all’Economia Gaetano Armao e il presidente di Sviluppo Italia-Sicilia. Armao ha scongiurato categoricamente l’uso dello sfruttamento delle risorse geotermiche. “L’assessore Armao- dice il sindaco Di Paola – ha accolto i suggerimenti che sono stati offerti dal Comune e dal Forum delle Terme, sodalizio che racchiude  le associazioni che hanno contribuito alla stesura delle proposte (Cgil, Uil, Comitato Tecnico, Cittadinanzaattiva, Comitato quartiere Perriera, l’AltraSciacca, Corriere di Sciacca). Un risultato assai importante che sancisce, inoltre, il ruolo chiave del Comune di Sciacca nel processo di valorizzazione delle Terme”.

Inoltre, il sindaco ha comunicato che entro la settimana prossima la Regione pubblica il bando per la minifestazione d’interesse da parte dei privati. Livelli occupazionali, fruizione al pubblico delle strutture quali il parco, risalto delle eccellenze saccensi, trasparenza nelle procedure, sono tra i suggerimenti che sono stati evidenziati a Palermo.

L’assessore Armao ha anche invitato il sindaco Di Paola a Milano, nei prossimi giorni, quando sarà presentato ai tour operator presso la Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano il piano di dismissioni dei beni della Regione, il piano di valorizzazione delle Terme.

Armao si è dimenticato di Acireale e Sciacca. Ma stamattina, a sorpresa, ha convocato tutti a Palermo


dal sito del periodico L’Eco delle Aci. Va precisato, tuttavia, che proprio stamattina l’avvocato Armao ha convocato a Palermo i Sindaci dei due Comuni per comunicazioni urgenti

L’ASSESSORE ARMAO SI E’ GIA’ DIMENTICATO DI ACIREALE E SCIACCA

Attraverso il proprio sito Internet, il Forum permanente sulle Terme di Acireale avanza il sospetto che l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao non abbia rispettato le promesse fatte dinanzi ai Sindaci di Sciacca e di Acireale convocati il 10 settembre scorso a Palermo. A distanza di venti giorni da quella riunione, nella quale l’avvocato Armao aveva proclamato l’adozione di nuove misure per il rilancio del termalismo siciliano, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’annunciato bando per la pre-selezione dei potenziali investitori privati non c’è stata. Alla fine dell’incontro, l’assessore aveva rilasciato il seguente comunicato stampa: ”A brevissimo saranno emanati gli avvisi e le piattaforme negoziali per l’individuazione dei soggetti imprenditoriali che mostreranno interesse alle gestione dei due poli termali, ma soprattutto capacità di investimento e valorizzazione delle strutture. Questo e’ l’unico percorso per offrire una prospettiva di sviluppo ai territori interessati”. In un’intervista al quotidiano La Sicilia, rilasciata al giornalista Tony Zermo, l’avvocato Armao si era spinto oltre, indicando in quindici giorni al massimo il tempo di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Sugli ultimi numeri della Gazzetta Ufficiale siciliana, tuttavia, non c’è traccia alcuna di tale provvedimento. Non sono stati nemmeno riconvocati a Palermo i due Sindaci Fabrizio Di Paola di Sciacca e Nino Garozzo di Acireale che avrebbero dovuto ricevere copia dello studio di Sviluppo Italia Sicilia e far pervenire le proprie osservazioni in merito, proprio in un nuovo incontro programmato a Palermo. Evidentemente, l’azione amministrativa è ritardata dalla campagna elettorale in corso per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana in cui Armao, sebbene non direttamente, è coinvolto in prima persona.
A proposito di elezioni regionali, il Forum, in collaborazione con il blog LeAci, ha lanciato sul proprio sito un’iniziativa rivolta ai candidati acesi. Sono state poste due domande, alle quali i candidati, se vorranno, potranno rispondere pubblicamente. La prima domanda è: Secondo Lei, quali sono le cause che hanno determinato la crisi del termalismo ad Acireale, con la liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e l’avvio del processo di privatizzazione della gestione del sito termale? La seconda domanda è: Qualora Lei fosse eletto deputato regionale, quali iniziative, entro i primi cento giorni del suo mandato, promuoverebbe per rilanciare immediatamente il termalismo ad Acireale?
Saro Faraci