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Archivi del mese: novembre 2013

Sciacca, il liquidatore Turriciano licenzia due dipendenti delle Terme


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
LICENZIAMENTO 2 DIPENDENTI DELLE TERME, MATTEO MANGIACAVALLO: “TURRICIANO VA RIMOSSO PER COMPORTAMENTO CONTRARIO AI PRINCIPI DI LEGALITA'”
” Il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”

29/11/2013 16.43

Sul licenziamento di due dipendenti delle Terme, Aurelio Schittone e Ivelina Primo, il comportamento del Commissario è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.

Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare.Con l’atto parlamentare, l’onorevole Mangiacavallo chiede al presidente della Regione e all’assessore per l’Economia notizie “in merito al comportamento del commissario liquidatore adottato in violazione ed inosservanza della sentenza del Tribunale di Sciacca del 17 luglio scorso”. In buna sostanza, la sentenza del Tribunale ha dichiarato la nullità dei contratti a termine stipulati dalla società con i ricorrenti, condannando la Società Terme di Sciacca a riconoscere il diritto dei ricorrenti alla conversione dei rapporti di lavoro da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato a far data dal 24 aprile 2006.

“Invece, – afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo – in spregio del provvedimento, il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”.

Mangiacavallo chiede agli organismi competenti di “rimuovere immediatamente Carlo Turriciano dall’incarico di Liquidatore della Terme di Sciacca, contestando allo stesso l’inosservanza del provvedimento giurisdizionale, il licenziamento adottato e tutti i danni che potranno derivare alla società”. Inoltre chiede di attivare “una azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 del codice civile nei confronti del Liquidatore; e quindi, se non ritengano opportuno inoltrare specifica informativa alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.

Terme di Sciacca, serve un colpo di reni dei saccensi


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME, GIOACCHINO MARSALA: “SERVE UN COLPO DI RENI DEI SACCENSI”

29/11/2013 17.36

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la lettera che ci ha inviato il dottore Gioacchino Marsala.

Egregio Direttore, assisto ( senza stupore, per la verità!) all’ ennesimo fallimento della Regione Siciliana sulla delicatissima questione delle Terme di Sciacca. Una vera farsa che continua impietosamente ad andare avanti da troppo tempo e sempre alla insegna della perifrastica attiva: stiamo per…, abbiamo intenzione di…. , etc, etc. con l’unico risultato, ahimè, di produrre terribili figuracce dietro le quali si cela l’assoluta incapacità dei vertici regionali di affrontare seriamente il problema. Nel mentre il degrado delle nostre Terme va avanti inesorabilmente .

Ma non è ora di dire basta? Non è il momento che il cittadino di Sciacca si svegli e con un colpo di reni reagisca di fronte a questa vergognosa presa in giro? Voglio approfittare del Suo giornale per rivolgere pubblicamente un appello a tutti i miei concittadini, al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale ai Parlamentari e a tutte le associazioni politiche e culturali che operano in città perchè si prenda in considerazione, seriamente, l’ipotesi di ricorrere all’ istituto dell’ azionariato popolare, l’unica alternativa che, secondo me, consente accanto ad un intelligente azione politica di restituire le Terme di Sciacca alla città di Sciacca. Come un tempo.

La invito, pertanto, egregio Direttore, a lanciare dal Suo giornale una vera e propria campagna di informazione e di sensibilizzazione in tal senso, vediamo in quanti risponderemo. Io sono pronto! Nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Gioacchino Marsala

Gentile dottore, grazie per il Suo contributo. Il Corriere di Sciacca è sempre disponibile a ricevere sollecitazioni al dibattito. Purtoppo, ahinoi, la Città sembra refrattaria a impegnarsi su temi che segnano il futuro della collettività stessa. Una Città affetta da una patologia talmente cronica che parrebbe invano ogni tentativo curativo. E’ una Città che alza gli scudi per cose che, obiettivamente, rapprEsentano l’effimero. E’ una Città che non sogna, non spera, non partecipa. Molto probabilmente, la causa va ricercata nelle classi dirigenti che in questa Città si sono alternate. Molto probabilmente, hanno diffuso un profondo sentimento di sfiducia. Ecco, allora, che domina l’apatia, la rassegnazione. Temi importanti, vitali, per la nostra economia, il nostro sviluppo, entrano nell’oblio.

La cosa dannatamente paradossale è che tale oblio contagia i settori produttivi della Città, i settori che dovrebbero fungere da propulsione. Ecco, manca la propulsione. E’ sconcertante, ma anche sconfortante, il modo di osservare il degrado del nostro futuro da dietro le persiane. Allora, è facile cogliere lamentele che, però, rimangono nell’alveo del bar. Tutto qui. Quando c’è da compiere un passo in avanti, incombe la paura, l’apatia.

Se la Regione ha nei confronti delle nostra importante risorsa un comportamento deleterio, noi ci accontentiamo delle chiacchiere che dalla regione promanano. Ci sentiamo un popolo “spetto”, ma siamo il contrario. Siamo bevitori di parole che tali rimangono, che non approdano a nulla. Mi viene in mente una frase di “uomini” particolarmente “coraggiosi”: “tinitimi sinnò l’ammazzu”.

Lanciamo a tutti gli uomini di buona volontà l’appello a salvare le nostre risorse? Facciamolo. Ma mi creda, non mi attendo grandi adesioni. L’ultima farsa è arrivata oggi, dalla Regione. Stanno “studiando” il metodo ideale per fare il bando. E’ dal 1999 che studiano, anno in cui fu partorita la legge sulla privatizzazione. Sono passati 14 anni, e ancora stanno studiando. Un tempo del genere, all’Università, indica che lo studente è duro di comprendonio.

Rimaniano, ambedue, in attesa di altri contributi al dibattito.

Un cordiale saluto. Filippo Cardinale

Terme di Sciacca: si sta studiando la formula migliore per la selezione del privato


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA\ – ECONONIA
TERME, IL SINDACO: “SI STA STUDIANDO LA FORMULA MIGLIORE PER LA SELEZIONE DEL PRIVATO”

29/11/2013 10.34

“Si è tracciato un percorso – dice il sindaco Di Paola – con una volontà nuova e una prospettiva chiara che è quella di uscire, intanto, dall’impasse di quest’ultimo periodo e poi di dare una accelerata al completamento del processo di privatizzazione e di valorizzazione del termalismo, risolvendo alcune questioni tecniche e promuovendo il bando a livello internazionale, così come richiesto”.

Il sindaco Di Paola ha partecipato ieri alla riunione sulle Terme, a Palermo. Sono tre gli aspetti su cui ieri si è particolarmente soffermata la conferenza di servizi: il bando, l’allaccio fognario, l’evidenza pubblica.

“Si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato – dice il sindaco Di Paola –. Due sono le soluzioni: insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse oppure provare un bando di selezione pubblica. Il punto sarà oggetto di un approfondimento da parte degli uffici della Regione. È comunque emersa l’esigenza di dare la massima visibilità, con un testo anche in lingua inglese con una evidenza quanto meno europea”.

Dunque, la Regione e’ ancora nella fase “dello studio”. Poi si è discusso sull’allaccio fognario. “Per quanto riguarda le altre questioni – dice il sindaco Di Paola –, si è preso atto dell’intensissima azione svolta dall’Amministrazione comunale per sbloccare sia l’iter per l’appalto dei lavori per il consolidamento del costone, sia per trovare una soluzione definitiva per l’allaccio fognario dello stabilimento termale in pubblica fognatura. La Regione ha preso atto delle risultanze delle conferenze di servizio di cui l’Amministrazione comunale si è fatta promotrice e che hanno messo attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati: Terme, Ato Idrico e Girgenti Acque”.

Terme: alla Regione non sanno cosa fare


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA 
TERME, GRANDE NOVITA’: ALLA REGIONE NON SANNO COSA FARE
Ieri summit a Palermo senza l’assessore all’Economia

29/11/2013 08.42

Editoriale di Filippo Cardinale

C’è una grande novità per le Terme: l’anno che verrà sarà come quello passato. Il summit di ieri a Palermo ha prodotto il nulla. E dalla politica dei nostri tempi non c’era altro da aspettarsi. Le parole scorrono come l’acqua che passa sotto i ponti. Al summit sulle Terme, di cui si era tanto enfatizzato con comunicati stampa pomposi, si è risolto con la richiesta di un parere all’Ufficio Legale e Legislativo della Regione. Tra l’altro, al summit mancava l’assessore chiave della vicenda, cioè quello all’Economia.

E così mentre Roma discute, Sogunto viene espugnata. L’assessore al Turismo, che in quasta fase del bando non ha nessuna competenza, è arrivata con ritardo al summit. Questa la novità: hanno concordato che bisogna rifare il bando. Non ho messo il punto esclamativo perchè lascio il compito ai nostri lettori.

Bando? No, è troppo complesso e si rischia un contenzioso futuro. Manifestazione d’interesse? Mah, sarebbe ideale. Però. Facciamo una cosa. Inviamo un parere all’Ufficio Legale e Legislativo della Regione e poi decidiamo. Punto. Il summit è finito.

Tutto qua, cari lettori. E la nave va. Nulla di fatto.Siamo entrati nei meandri dei pareri, della burocrazia. La precedente manifetsazione d’interesse è scaduta lo scorso marzo. Sono passati 9 mesi per decidere il nulla.

Questa è la realtà. La nostra risorsa importante, quella termale, è in balia dell’insufficienza di una classes politica capace solo di litigare, e di una classe burocratica ferma a difendere i propri privilegi.

Siamo nel nulla. Ma lo avevamo capito già da parecchio tempo.

Fabrizio Di Paola Sindaco di Sciacca “Mi auguro che la Regione mantenga gli impegni sulle Terme”


Terme, sindaco Di Paola: C’è una prospettiva, mi auguro si mantengano impegni
sindacosciacca

28 nov 2013 – “Il nuovo Governo della Regione ha preso finalmente atto dell’importanza della questione terme e si è fatto carico di dare una svolta decisa così come più volte sollecitato dall’Amministrazione comunale e dalla città. Mi auguro che adesso si mantengano gli impegni assunti”. E’ quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola in merito al tavolo tecnico – a cui ha partecipato – , che si è tenuto ieri a Palermo, presieduto dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris. Presenti il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso, il funzionario regionale delle società partecipate Rossana Signorino, il liquidatore delle Terme Carlo Turriciano e i componenti dello staff dell’assessore Stancheris, Filippo Bellanca l’avvocato Cascio

“Si è tracciato un percorso – dice il sindaco Di Paola – con una volontà nuova e una prospettiva chiara che è quella di uscire, intanto, dall’impasse di quest’ultimo periodo e poi di dare una accelerata al completamento del processo di privatizzazione e di valorizzazione del termalismo, risolvendo alcune questioni tecniche e promuovendo il bando a livello internazionale, così come richiesto”. Sono tre gli aspetti su cui ieri si è particolarmente soffermata la conferenza di servizi: il bando, l’allaccio fognario, l’evidenza pubblica.

“Si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato – dice il sindaco Di Paola –. Due sono le soluzioni: insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse oppure provare un bando di selezione pubblica. Il punto sarà oggetto di un approfondimento da parte degli uffici della Regione. È comunque emersa l’esigenza di dare la massima visibilità, con un testo anche in lingua inglese con una evidenza quanto meno europea”.

Idee confuse alla Regione sulle Terme di Sciacca


L’articolo su BeliceNews di Santina Matalone

Tavolo tecnico alla Regione sulle Terme di Sciacca. Bando???? Idee confuse.

 di: Santina Matalone

Foto: termedisciacca.blogspot.itImmagine relativa alla notizia: Tavolo tecnico alla Regione sulle Terme di Sciacca. Bando???? Idee confuse.

Tavolo tecnico ieri a Palermo sulle terme, presieduto dall’Assessore Regionale al Turismo Michela Stancheris a cui ha preso parte il sindaco Fabrizio Di Paola, il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso, il funzionario regionale delle società partecipate Rossana Signorino, il liquidatore delle Terme Carlo Turriciano e i componenti dello staff dell’assessore Stancheris, Filippo Bellanca e l’avvocato Cascio. Pare che dalla conferenza di servizi, la regione abbia preso finalmente atto dell’importanza della questione terme di Sciacca facendosi carico di dare una svolta decisiva al completamento del processo di privatizzazione e di valorizzazione del termalismo, risolvendo alcune questioni tecniche e promuovendo il bando a livello internazionale, così come da più parti richiesto.
Tre gli aspetti su cui ieri si è particolarmente discusso: il bando, l’allaccio fognario, l’evidenza pubblica.
Per quanto attiene alla questione bando, si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato con due  possibili soluzioni: la prima di insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse, la seconda provare un bando di selezione pubblica. Il punto sarà oggetto di un approfondimento da parte degli uffici della Regione. È comunque emersa l’esigenza di dare la massima visibilità, con un testo anche in lingua inglese con una evidenza quanto meno europea.
Per quanto riguarda le altre questioni, si è preso atto dell’intensissima azione svolta dall’Amministrazione comunale di Sciacca per sbloccare sia l’iter per l’appalto dei lavori per il consolidamento del costone di Coda della Volpe, sia per trovare una soluzione definitiva per l’allaccio fognario dello stabilimento termale in pubblica fognatura. La Regione ha preso atto delle risultanze delle conferenze di servizio di cui l’Amministrazione comunale si è fatta promotrice e che hanno messo attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati: Terme, Ato Idrico e Girgenti Acque.

Le cure termali fanno bene al cuore


sul Giornale Italiano di Cardiologia Pratica, consultabile online ancecardio.it

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Terme di Sciacca verso la privatizzazione


L’articolo pubblicato oggi sull’edizione agrigentina del quotidiano La Sicilia

sciaccaversolaprivatizzazione

Il Presidente nazionale di Federterme parla della grande incompiuta: la riforma del sistema termale in Italia


Dal sito di Federterme

INTERVENTO DI COSTANZO JANNOTTI PECCI, IMPRENDITORE TERMALE, PRESIDENTE DI FEDERTERME

Mercoledì 27 Novembre 2013 12:10

Interventi

jannottiLa grande incompiuta

“Tutela dell’acqua termale, qualità, formazione, operatore termale, riabilitazione, promozione integrata dell’offerta di cure, sostenibilità del modello di welfare termale italiano ed europeo, benessere e turismo saranno i temi della riflessione sull’attuazione e sulla revisione della legge 323/2000 di riforma del sistema termale, che è rimasta tuttora largamente incompiuta.
Il tessuto termale italiano rappresenta un patrimonio importante che va tutelato e valorizzato con interventi sull’offerta per tener conto di nuovi esigenze e di stili di vita e della necessità di un recupero di competitività nei confronti dei concorrenti dell’Europa orientale che usufruiscono di regimi fiscali di favore, sia per le attività terapeutiche sia per quelle turistiche.
Servono politiche specifiche a supporto della ricerca scientifica termale italiana (attualmente sostenuta dalla Federterme tramite la FoRST) e politiche per la promozione delle terme italiane, che sono risorse attrattive delle destinazioni turistiche.
Le produzioni dell’industria termale si collocano nel settore sanitario e della salute (cure, benessere e riabilitazione termale) ma anche in quello dell’ospitalità (per la fruizione dell’offerta di benessere e turismo termale dei territori).
La specificità dei trattamenti termali richiede una qualificata presenza di risorse umane a contatto con la clientela (direttori sanitari, medici, operatori termali, altri operatori) con un’incidenza del costo del lavoro elevata.
Significativo anche l’impatto degli oneri (formativi, retributivi e previdenziali) delle specificità della stagionalità.
In alcune aree del Paese l’attività termale e il suo indotto rappresentano l’attività economica prevalente o quasi esclusiva.
C’è molto da fare e presto, per il rilancio delle acque minerali in bottiglia e per le terme italiane che nell’ultimo triennio hanno sofferto drammaticamente gli effetti negativi della congiuntura economica che si sono aggiunti a condizioni di permanente disagio dovuti ai ritardi dei pagamenti della P.A. e dell’aggiornamento dell’Accordo per l’adeguamento delle tariffe termali, alla mancanza di sostegno alla destagionalizzazione, al peso del costo del lavoro.
L’appuntamento è a Pistoia, con gli imprenditori e le istituzioni della Toscana per riflettere insieme e trovare soluzioni condivise, innovative e vincenti”.

Acireale: dieci anni dopo si rivisita il Piano Regolatore. C’è spazio per salvaguardare la zona termale?


Su La Sicilia di oggi 28.11.2013

 

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Terme di Acireale e Sciacca: la Regione conferma il totale disimpegno


L’articolo pubblicato dal quotidiano La Sicilia del 27.11.2013

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Le Terme di Sciacca convocate a Palermo. Acireale invece può attendere.


dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – ECONOMIA
TERME, GIOVEDI’ SUMMIT A PALERMO. OLTRE AL BANDO SI DISCUTERA’ DELL’ALLACCIO FOGNARIO DELLO STABILIMENTO
Michela Stancheris: “Gli impegni assunti due mesi fa in occasione di una visita alle Terme di Sciacca non sono stati affatto disattesi”

26/11/2013 13.05

E’ stato confermato l’incontro, relativo alla predisposizione del nuovo bando per le manifestazioni di interesse, giovedi 28 Novembre alle ore 12,00 in Assessorato Regionale all’Economia. Lo comunica l’Assessore al Turismo Michela Stancheris, a seguito di contatti con il collega Luca Bianchi, Assessore all’economia e titolare delle quote azionarie Terme di Sciacca.

“Si tratta- dice Michela Stancheris- di un apposito tavolo tecnico a cui sono stati invitati il Sindaco di Sciacca , il Commissario straordinario delle Terme di Sciacca, Sviluppo Italia Sicilia e l’A.T.O. Idrico della provincia di Agrigento. Quest’ultima società deve riferire delle problematiche riguardanti l’impianto fognario”.

Michela Stancheris, inoltre, evidenzia “che gli impegni assunti due mesi fa in occasione di una visita alle Terme di Sciacca non sono stati affatto disattesi. Insieme al collega dell’Economia, siamo pienamente coinvolti ognuno per le propie competenze nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse, per il raggiungimento di un obiettivo primario”.

L’Assessore al Turismo precisa, inoltre, che “sono proseguiti gli incontri con gli altri rappresentanti dei comuni termali per predisporre una strategia regionale per il rilancio del turismo del benessere Purtroppo, l’assessorato all’Economia in queste settimane ha dovuto far fronte alle variazioni di bilancio e alla legge di stabilità. Dall’aprile scorso che mi sono insediata come assessore regionale al Turismo e sto cercando di imprimere un passo diverso alla burocrazia siciliana”.

Bucelli: la Regione deve tornare ad occuparsi direttamente del termalismo


dal sito di Federterme

Il pensiero del coordinatore di Federterme Toscana l’imprenditore termale Walter Bucelli

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” L’aggiornamento del quadro normativo vigente sul termalismo è un presupposto del settore termale italiano ed è visione comune degli operatori italiani che guardano con fiducia alle Istituzioni perché vengano raccolte le sollecitazioni che da tempo sono state indicate per ridare competitività al settore.
L’attuazione della nuova Direttiva comunitaria sulle cure transfrontaliere apre potenzialmente nuovi mercati alla qualificata offerta termale italiana ma richiede una normativa interna adeguata alla sfida europea.
In Toscana, in particolare, si sono create le condizioni per un superamento dell’attuale normativa regionale non più in grado di consentire alle aziende termali della regione di competere ad armi pari con le maggiori destinazioni europee. La Regione deve tornare ad occuparsi direttamente del termalismo, si deve elevare la qualità delle professionalità (operatore termale), si devono unificare le autorizzazioni sanitarie in ambito termale per offrire trattamenti innovativi e qualificati, si deve rilanciare la promozione delle destinazioni termali”.

Il PD Acireale-Città termale attraverso Facebook: “Il Distretto termale è anche un Distretto culturale”


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Alla notizia riportata dal Forum sull’approvazione del Distretto produttivo del benessere termale, ecco puntuali e tempestive le precisazioni del circolo locale del PD di Acireale  attraverso la propria pagina Facebook

Ecco l’art 11 del Disegno di legge sul riordino del termalismo presentato dal PD (luglio 2010 prima firmataria Concetta Raia) . Il riconoscimento del distretto termale fa dunque propria una previsione di quel Disegno di Legge. Resta il problema della necessità di un coordinamento fra le varie competenze assessoriali: economia, Turismo, Salute, Infrastrutture, Beni Culturali e di un tavolo tecnico regionale che lo consenta.

Art. 11.
Riconoscimento distretti termali

1. Gli strumenti per il raggiungimento delle finalità di cui all’articolo 2, sono il documento di programmazione economica e finanziaria regionale, il Piano regionale di sviluppo termale, il distretto termale, e, nel caso di più distretti termali, la Commissione regionale per il termalismo, istituita con apposito decreto e composta da enti locali interessati, università, operatori economici ed esperti del settore.

2. Entro sessanta giorni dall’approvazione della presente legge, l’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo, al fine di promuovere lo svi-luppo del termalismo, adotta con proprio decreto le modalità ed i criteri per il rico-noscimento dei distretti termali nei quali si realizza un sistema integrato tra il termalismo e le risorse ambientali e culturali del territorio;

3. Il distretto termale esprime la capacità degli attori pubblici e privati di promuovere la realizzazione di una serie di progetti strategici ricompresi all’interno di un patto che mira a realizzare lo sviluppo integrato del distretto termale in con-formità agli strumenti di programmazione comunitaria, nazionale e regionale.

Vi è da dire anche – precisa il PD – che il Distretto Termale è si un distretto produttivo me è anche un distretto culturale poichè la risorsa termale riveste allo stesso tempo carattere produttivo, sanitario e culturale in quanto elemento fondante della identità di un territorio, aspetto che va trattato in termini di tutela, valorizzazione e fruizione di un bene culturale.

La visita del Governatore Amenta ai Lions di Acireale, Giarre-Riposto e Acitrezza


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Il Coordinatore del Forum: la Regione decida una volta per tutte cosa fare del termalismo


Intervistato da REI TV (intervista andata in onda oggi 21 novembre sul tg delle 13.40) in merito alla notizia riguardante l’approvazione del Distretto produttivo del benessere termale, il Coordinatore del Forum permanente per le Terme di Acireale Rosario Faraci, pur apprezzando l’iniziativa perchè darà più valore all’offerta termalistica pubblica e privata in Sicilia, ha lamentato l’indecisione della Regione Siciliana sul futuro del termalismo. Va ricordato – ha detto Faraci – che ci sono in ballo diverse questioni: tra queste, la privatizzazione e la liquidazione delle Terme di Acireale e di Sciacca nonchè la caratterizzazione sanitaria degli stabilimenti, in aggiunta alla loro nuova vocazione di impianti per il benessere termale. Due questioni rilevanti sulle quali la Regione Siciliana stenta a pronunciarsi una volta per tutte.

Un approfondimento sulle implicazioni del Distretto produttivo del benessere per le Terme di Acireale e Sciacca è contenuto in un precedente post su questo sito.

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Acireale è dentro il Distretto del benessere termale. Che significa?


distretti

E’ di qualche giorno la notizia ufficiale che la giunta regionale ha approvato formalmente la nascita di tre distretti produttivi, tra cui quello del benessere termale che avrà sede ad Alì Terme e che aggrega oltre al comune capofila,  l’Associazione nazionale comuni termali (ANCOT), Federterme, le Terme di Acireale SpA, le Terme dei Germani – Marino, di Ali’ Terme, oltre a numerosi comuni ed istituzioni. In generale, il  distretto produttivo del benessere termale comprenderà i territori e le strutture di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina (isole Eolie comprese). Ci sono dentro Acireale (Terme e Comune) e Sciacca (Comune). Come si legge dai documenti preparatori,  “l’istituzione di nuovi distretti produttivi è finalizzata alla creazione di nuovi referenti per le politiche di programmazione e sviluppo che possano esprimere, attraverso soggetti pubblici e privati, dei progetti strategici settoriali a sostegno delle imprese”. In particolare il distretto produttivo del Benessere termale” va inteso come un’aggregazione economico-territoriale in cui aziende leader del settore, università, enti pubblici e privati di ricerca e altri attori locali pubblici e privati diano vita a un sistema integrato di offerta in grado di mettere in rete le risorse produttive termali del territorio regionale e rilanciare, così questo settore di eccellenza nei mercati nazionali e internazionali”. A suo tempo, hanno aderito al progetto gli enti pubblici, le università, le fondazioni, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca che hanno come requisiti: la sede nel territorio della Regione e avere effettuato studi, percorsi formativi, progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche, nel campo del Benessere termale.

L’inclusione di Acireale, oltre che di Sciacca, all’interno del Distretto produttivo del benessere termale ha diversi significati e numerose sfumature.

  1. E’ stato portato a compimento un progetto, fortemente voluto dal sistema termalistico pubblico e privato siciliano, che ebbe un forte input politico durante il Governo Lombardo, per iniziativa dell’allora commissario delle Terme di Acireale prof.ssa Margherita Ferro.
  2. Vi è il sostegno di Ancot (Associazione Nazionale dei Comuni Termali) e di Federterme, ovvero i principali referenti istituzionali del termalismo italiano.
  3. Attraverso il Distretto, è possibile realizzare azioni sinergiche comuni di promozione del prodotto termale siciliano, così come avviene in altre Regioni, mettendo in rete tutte le esperienze private e pubbliche (al momento due, Acireale e Sciacca) operanti nel territorio regionale
  4. Per le Terme di Sciacca e di Acireale, sulla strada della privatizzazione (come previsto dalla legge regionale del 2010), l’ammissione al circuito del benessere termale ne accresce il valore sul mercato, trattandosi di un asset intangibile (di reputazione, di visibilità, di credibilità, …) che può entrare nella negoziazione con i privati
  5. La Regione Siciliana dimostra ancora una volta di procedere a compartimenti stagni. Da un lato, intende dismettere la partecipazione societaria dentro le Terme di Acireale SpA e di Sciacca SpA su iniziativa dell’Assessorato all’Economia; dall’altro lato, si impegna a promuovere il termalismo attraverso l’approvazione del Distretto produttivo (su iniziativa dell’Assessorato alle Attività Produttive). Senza dimenticare, che giace ancora in Assemblea Regione Siciliana il disegno di legge di Concetta Raia sulla proposta di riordino del sistema termale siciliano che, inevitabilmente, richiede l’intervento della Commissione Sanità oltre che dell’Assessorato alla Salute.

La pagina Facebook del Forum taglia il traguardo dei 500 amici


La pagina Facebook del Forum permanente sulle Terme di Acireale ha raggiunto i 500 amici. Visita la pagina FB

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Approvato dalla giunta regionale il Distretto produttivo del benessere termale. Ci sono pure Acireale e Sciacca


Dal sito del Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
REGIONE APPROVA DISTRETTO PRODUTTIVO BENESSERE TERMALE

20/11/2013 09.47

Il governo regionale ha approvato nella giunta di ieri, su proposta dell’assessore Attività Produttive, di ammettere nell’ambito dei patti di sviluppo distrettuali 3 nuovi distretti produttivi. “Tali distretti – si legge in un comunicato – sono: quello dell’alluminio e settori collegati con sede legale a Ragusa, quello nautico del Mediterraneo con sede legale a Palermo, quello produttivo del benessere termale con sede legale ad Alì Terme. I distretti inglobano circa 200 imprese siciliane”.

Tra gli enti aderenti, le terme di Sciacca e Acireale.

Alle Terme di Cascina un avviso esplorativo per la privatizzazione


dal sito di Federterme

TERME DI CASCIANA: AVVISO ESPLORATIVO PER VILLA BORRI

Martedì 19 Novembre 2013 12:51

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 La società Bagni di Casciana S.r.l. vuole andare avanti sulla strada dell’apertura ai privati, sia pure limitatamente alle “Terme Villa Borri” e, in ogni caso, solo per stipulare un contratto d’affitto volto a passare in mani fidate, oltre che esperte, l’attività del settore Benessere del Centro termale di Casciana Terme e non la proprietà dell’immobile in cui tale attività si conduce.

Bagni di Casciana S.r.l. mette le mani avanti e prima di affrettarsi a lanciare Bandi formali e, quindi, impegnativi, si limita a lanciare un “Avviso esplorativo” per capire se e quanti operatori (possibilmente del settore) possono essere interessati all’attività.
L’Avviso precisa che l'”indagine esplorativa” è finalizzata “all’individuazione di soggetti interessati alla stipula di apposito contratto d’affitto del ramo d’azienda del centro benessere denominato Terme Villa Borri, situato in Via G. Galilei 34, Casciana Terme (PI)”. E che, se ci fosse rimasto anche un solo dubbio, “Il presente avviso ha scopo esclusivamente esplorativo, non comporta diritti di prelazione o preferenza, né impegni o vincoli di qualsiasi natura sia per gli operatori interessati, che per la società procedente”.
Il ramo d’azienda oggetto dell’Avviso riguarda, come si è detto, ” il Centro Benessere Termale a quattro stelle comprensivo di percorso termale e centro benessere con zona relax e parco antistante la Villa”.
Quanto alla procedura, Bagni di Casciana S.r.l. precisa che “al fine di ampliare la concorrenzialità è facoltà della società di invitare anche gli operatori economici che non hanno inviato manifestazione d’interesse. Nel caso in cui pervenga una sola manifestazione d’interesse, la società si riserva la facoltà di avviare una procedura negoziata diretta”.

Scanned Document

Un convegno a Pistoia su Terme e termalismo


dal sito di Federterme

TERME – NORMATIVE NAZIONALI E REGIONALI: CONVEGNO IL 2 DICEMBRE A PISTOIA

Lunedì 18 Novembre 2013 17:25

“Terme e Termalismo: norme regionali e norme nazionali per una disciplina coerente al sistema turistico complessivo” è il tema di un convegno che si terrà lunedì 2 dicembre, a partire dalle 14:30, nella sede di Confindustria Pistoia, a piazza Garibaldi, 5.

Dopo gli indirizzi di saluto del presidente di Confindustria Pistoia, Federica Landucci, prenderà la parola Walter Bucelli, coordinatore Federterme Toscana, sul tema: “Norme statali e Norme Regionali: necessità di aggiornamento e modifica della normativa che disciplina il sistema termale e la gestione degli stabilimenti sul territorio”.
A seguire sono previsti gli interventi di Pier Francesco Bernacchi, Consigliere Confindustria Turismo e Componente la Commissione Cultura di Confindustria, sul tema: “Turismo e Terme: passato e presente delle città termali”; di Nicola Fortunati, Direttore generale Terme STB e di Fabrizio Raffaelli, Amministratore unico di Terme Montecatini Spa, che parleranno entrambi di “Province del Benessere- Progetto Nazionale. Opportunità da cogliere”.
Dopo questi interventi è in programma una tavola rotonda sul tema: “Una nuova normativa complessiva capace di governare le opportunità del sistema termale nazionale”. Si confronteranno i parlamentari Caterina Bini e Edoardo Fanucci; i Presidenti della Provincia di Pistoia, Federica Frantoni, e di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci; l’Assessore regionale al Turismo della Toscana Cristina Scaletti.
Chiuderà i lavori, moderati dal giornalista Davide De Crescenzo (intoscana.it) e ai quali dovrebbe partecipare anche un qualificato relatore per il Ministero della Salute, Simonetta Giordani, Sottosegretario al Ministero al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

programma convegno

La giornalista Santina Matalone: Sciacca non può essere paragonata ad Acireale


Il post pubblicato dalla giornalista Santina Matalone e condiviso sulla pagina Facebook del Sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola

santinamatalone

Si parla delle Terme di Sciacca, accostandole a quelle di Acireale, si parla del carnevale di Sciacca e si fa il paragone con quello di Acireale. Ieri sono stata ad Acireale e ho capito che nn c’è nulla che può essere paragonato alla nostra città, o meglio che Sciacca alla fine non ha da temere nessuno. Nella cittadina del catanese, cercavo le terme e ho trovato uno stabile in completo degrado, che tutto sembrava tranne che un luogo di cura e di benessere, nessun cartello, nessuna indicazione, nessun elemento che potesse portarmi a capire che in zona ci fossero le terme. Ma la curiosità di vedere è stata tanta così come tanta è stata la delusione. E pensare che anche per queste la regione ha speso negli anni soldoni! Passo all’argomento Carnevale. Anche in questo caso metto in atto la mia curiosità prima da saccense, e poi da giornalista. Domando dove si svolge ogni anno la sfilata e come, considerato che non vedevo dei viali capaci di contenere un corteo di carri e gruppi mascherati. E cosa scopro?????? che la sfilata si svolge lungo un normalissimo corso centrale che si snoda in poco più di qualche chilometro. Chiedo ancora…… e i visitatori, la gente i gruppi dove sfilano?????? Risposta, dietro i carri oppure assistono dove c’è spazio. Cioè praticamente niente coinvolgimento e niente divertimento. Eppure anche per questa festa, il comune di Acireale, prende finanziamenti regionali e non solo!!!! Mi chiedo allora…….cosa c’è che non funziona in questa città??? Qual’è il problema???? Perchè non può decollare???? Interrogativi che mi fanno solamente inc……reeeee se penso che altre città che vendono solo fumo si ritrovano ad essere privilegiate e ad essere catapultate nel resto d’italia! Forse una risposta c’è……. bisognerebbe amarla un pò, sforzarsi di renderla una cosa propria, tenerla bella e amabile, apprezzarla e mantenerla senza lasciarla alla rovina. Non ci vuole molto……. perchè già Sciacca ha tutto, basta solamente un piccolo sforzo in ognuno di noi!

La “bacchettata” da Acireale è servita. Sciacca compatta rilancia sulle Terme e il Sindaco attacca la Regione


Gli articoli apparsi sul Corriere di Sciacca

SCIACCA – CRONACA
TERME, L’ALTRASCIACCA: “IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI. LA STANCHERIS CI HA PRESO IN GIRO”

18/11/2013 09.50

Continua il silenzio sulle Terme di Sciacca. Un silenzio che “imbarazza” l’Associazione l’AltraSciacca (e noi con loro). Un silenzio che ha contagiato anche le Istituzioni.

“Il nostro ultimo intervento risale allo scorso 8 luglio- scrive l’AltraSciacca-, e la nostra colpa è stata di esserci fidati delle parole dell’Assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati”.

L’AltraSciacca ricorda che la Stancheris “ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata”.

Il tempo trascorre, però, inesorabilmente e oggi l’AltraSciacca prende atto “di essere stati raggirati per l’ennesima volta relativamente a una risorsa importantissima per la nostra città e alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare”.

Il sodalizio saccense inoltre fa il paragone con le Terme Acqua Pia di Montevago, che “non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro”.

E conclude con un punto di domanda: “E’ evidente che, in attesa delle decisioni in merito al bando e alla proprietà, promuovere le attività termali è assolutamente necessario per il rilancio di immagine delle nostre Terme, ma anche per reperire risorse finanziarie per la manutenzione o le migliorie necessarie per la valorizzazione dell’esistente. Perché non si fa? Perché si sceglie la strada del continuo degrado e dell’abbandono di risorse che, in quanto tali, possono solo contribuire positivamente allo sviluppo e al benessere delle nostre città e della nostra terra?”

SCIACCA – CRONACA
DI PAOLA: “RILANCIO TERME UNA PRIORITA’ “

18/11/2013 12.27

“Il rilancio delle Terme di Sciacca è una delle priorità della mia Amministrazione. Continuo a sollecitare il Governo regionale in ogni occasione. Anche oggi. Nessuno si è rassegnato”.

È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola intervenendo sulla questione della privatizzazione delle Terme di Sciacca ripresa da sindacati e associazioni. “E’ da un anno e mezzo – dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola – che sono in pressing sul governo regionale. Ho parlato numerose volte col presidente della Regione Rosario Crocetta e con vari assessori della sua Giunta. Ho parlato l’ultima volta col presidente Crocetta a Bruxelles, lo scorso 23 ottobre, in occasione della sottoscrizione del Patto dei Sindaci. Mi ha annunciato delle iniziative. Mi ha assicurato che avrebbe indetto a breve un incontro. Attendo di essere convocato. Ma non mi rassegno e non sto con le mani in mano. Continuo la mia attività di sollecitazione”.

Proprio nella mattinata di oggi, il sindaco Fabrizio Di Paola ha fatto partire una nota all’indirizzo dell’assessore regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta e dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Nella nota il sindaco Di Paola ha chiesto una migliore sistemazione degli Uffici della Soat di Sciacca per rafforzare il rapporto di collaborazione istituzionale e avviare nuove sinergie per lo sviluppo del territorio che vedano coinvolte anche le Terme di Sciacca.

In tale contesto, il sindaco Di Paola ha colto l’occasione “per invitare l’assessore all’Economia a riprendere il ragionamento sul processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca e a convocare l’Amministrazione comunale di Sciacca a Palermo per il più volte richiesto incontro tecnico”. “Il rilancio del termalismo – ha scritto nella lettera il sindaco – è una chiave di volta e di svolta nelle politiche di sviluppo di tutto il sistema economico del territorio”.

Sulle Terme la città di Sciacca è stata raggirata


L’articolo pubblicato dal quotidiano La Sicilia edizione di Agrigento il 19.11.2013

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Terme-Natura-Cultura: Raciti caccia dal PD Francesco Fichera di CambiAmo Acireale


Il comunicato apparso questa sera (18 novembre) sulla pagina FB del Partito Democratico

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PD ACIREALE – COMUNICATO STAMPA 18/11/2013
Il segretario Antonio Raciti: “Candidatura di Fichera alle primarie iniziativa personale fuori dalla linea Pd”

“La candidatura alle primarie di Cambiamo Acireale è una iniziativa di carattere personale che pone Francesco Fichera fuori dalla linea del Partito Democratico”. A dichiararlo è Antonio Raciti, segretario del circolo democratico acese. “E’ noto – prosegue Raciti – che il partito, nelle ultime settimane, ha compiuto uno sforzo finalizzato a comporre una coalizione di centrosinistra, cercando di coinvolgere le forze che nell’ultimo decennio si sono ritrovate all’opposizione del centrodestra. Dinnanzi a tale sforzo – e nel silenzio di Fichera – la risposta del Comitato di Cambiamo Acireale è stata una netta chiusura. Pertanto, il Pd si appresta a seguire il proprio percorso, insieme al Movimento del Megafono, con la redazione di un programma innovativo fortemente connotato dalle idee-forza Terme-Natura-Cultura, la costruzione di una lista forte, il varo di una candidatura a sindaco autorevole. Francesco Fichera, a tutt’oggi consigliere comunale eletto nella lista del Pd, ha fatto la sua scelta e non gli si può consentire di giocare in due campi politici diversi, specie a pochi mesi da un voto amministrativo di grande importanza per il destino della città. La sua corsa alle primarie non impegna in alcun modo il Pd di Acireale”.

L’Altra Sciacca: La bacchettata del Prof. Faraci e il silenzio sulle Terme


Le Terme di Sciacca e l’ennesima … dimenticanza

terme_di_sciaccaQualche giorno fa abbiamo ricevuto una bonaria “bacchettata” dal prof. Rosario Faraci, promotore e gestore del Forum permanente delle Terme di Acireale, per il silenzio che da qualche mese è calato sulle Terme, in particolare su quelle di Sciacca.

Non nascondiamo che tale richiamo ci ha un po’ imbarazzati, non tanto per il nostro silenzio, ma per quello delle Istituzioni che ormai da troppo tempo glissano sull’argomento. La nostra colpa? Non averle spronate maggiormente per la definizione di quello che dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) il percorso di individuazione del partner privato.

Ha ragione il prof. Faraci, non abbiamo problemi ad ammetterlo! Il nostro ultimo intervento risale allo scorso 8 luglio (vedi link), e la nostra colpa è stata di esserci fidati delle parole dell’Assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati. L’Assessore ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata. Oggi prendiamo atto di essere stati raggirati per l’ennesima volta relativamente a una risorsa importantissima per la nostra città e alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare.

Allo stato in cui versano le Terme di Sciacca si contrappone lo stato delle Terme Acqua Pia di Montevago, che non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro. Com’è possibile? Perché non si riesce (o non si vuole) trovare una soluzione per un vero rilancio delle Terme di Sciacca? Di chi sono le responsabilità per la situazione in cui si trovano oggi?

Ci siamo messi alla ricerca delle concause dello sfascio del termalismo regionale che coinvolge le Terme di Sciacca e di Acireale e, sempre tramite l’infaticabile Prof. Faraci, abbiamo scoperto, ad esempio, che le nostre terme non fanno parte di A.N.CO.T., l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (http://www.comunitermali-ancot.it/).

A.N.CO.T. persegue le seguenti finalità:

  • svolge azione di informazione, documentazione, promozione, divulgazione e ogni altra attività atta a favorire lo sviluppo e la valorizzazione del termalismo, nonché la crescita dell’economia turistico termale con particolare riferimento a quella dei membri dell’Associazione;
  • si configura come entità di riferimento sul piano della ricerca, del confronto, dell’orientamento, delle proposte e del coordinamento in relazione all’elaborazione delle politiche termali a qualsiasi livello stabilendo, allo scopo, gli opportuni contatti e assumendo le conseguenti iniziative; proprio in questo contesto A.N.CO.T. è stata promotrice e sostenitrice della legge sul riordino del settore termale (L. 323/2000);
  • sostiene e orienta l’attività di ricerca scientifica comunque collegabile al termalismo ai fini della valorizzazione de/le risorse termali di ogni tipo, dell’incremento turistico termale e del pieno riconoscimento della tempia termale negli ambiti medico scientifici;
  • promuove e sostiene iniziative e attività connesse alla valorizzazione ambientale e alla difesa ecologica del territorio;
  • assume ogni iniziativa ritenuta utile ed opportuna per il perseguimento dei fini associativi, collaborando con Enti e Organismi del settore, anche al fine di favorire la libera circolazione del turismo termale nell’ambito dell’Unione Europea;
  • svolge azione di coordinamento fra i Comuni associati nei rapporti con gli Organi Istituzionali, Governo e Parlamento in primis, e con ANCI e FEDERTERME.

E’ evidente che, in attesa delle decisioni in merito al bando e alla proprietà, promuovere le attività termali è assolutamente necessario per il rilancio di immagine delle nostre Terme, ma anche per reperire risorse finanziarie per la manutenzione o le migliorie necessarie per la valorizzazione dell’esistente. Perché non si fa? Perché si sceglie la strada del continuo degrado e dell’abbandono di risorse che, in quanto tali, possono solo contribuire positivamente allo sviluppo e al benessere delle nostre città e della nostra terra?

Il Forum sulle Terme uno dei punti di riferimento più qualificati in ordine al dibattito sul termalismo regionale


Un brano della relazione del dott. Pietro Currò in occasione della visita di ieri del Governatore 108YB Gianfranco Amenta. Nelle parole del Presidente del Lions acese  l’apprezzamento per il lavoro svolto dal comitato “Per l’economia di Acireale” coordinato da Mario Scandura e da Rosario Faraci

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Il comitato “Per l’economia di Acireale: idee per lo sviluppo”, oltre a gestire il Forum sulle Terme di Acireale -che può essere considerato per la qualità degli interventi e per il numero di accessi via web- uno dei punti di riferimento più qualificati in ordine al dibattito sul termalismo non solo acese ma regionale, ha in programma l’organizzazione -anche in uno agli altri club service cittadini- di un incontro pubblico che veda quali protagonisti i candidati sindaco nelle prossime elezioni amministrative di Acireale, previa predisposizione di una sorta di libro bianco di azioni prioritarie per il bene cittadino sulle quali si intenderebbe “scommettere” e far “scommettere” i detti candidati.

Visita del Governatore Amenta al Lions di Acireale. Apprezzamenti per l’impegno sulle Terme


E’ in corso, con la conviviale celebrata al Castello Astoria Park di Acireale, la visita del Governatore del Distretto Lions 108yB Prof. Avv. Gianfranco Amenta ai clubs di Acireale, Giarre Riposto e Acitrezza Verga. Alle 11.00 (vedi foto in basso), il Governatore Amenta e i principali officers distrettuali (tra cui il Vice Governatore dott. Franco Freni Terranova e i presidenti della zona 13 e della IV circoscrizione) si sono incontrati con il consiglio direttivo del Lions Club di Acireale presieduto dal dott. Pietro Currò. Il Presidente del Lions di Acireale ha presentato una dettagliata relazione sulle attività svolte e su quelle programmate per l’anno in corso, inquadrandole nelle tre “prospettive di metodo, di azione e di continuità che da sempre contraddistinguono l’impegno del sodalizio acese”. Apprezzamento è stato espresso dal Governatore Amenta per le attività svolte sul territorio, con particolare riferimento alle azioni di sensibilizzazione, informazione e di studio sulle Terme di Acireale attraverso il comitato “Per l’economia di Acireale” coordinato da Mario Scandura e Rosario Faraci.

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Acireale: acque termali molto agitate fra Raciti e D’Agostino


ACIREALE: ACQUE TERMALI MOLTO AGITATE FRA RACITI E D’AGOSTINO 

(l’articolo pubblicato oggi sul settimanale I Vespri, pag.8 del n.42 del 23 novembre 2013)

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L’ultimo litigio fra il PD di Acireale, per bocca del deputato nazionale Fausto Raciti, e Nicola D’Agostino, leader dell’UDC e deputato regionale, ha radici antiche. Non è solo in ballo una diversa visione di fare politica nel territorio da parte di due giovani emergenti del panorama politico extracittadino, ma dietro ci sono fatti e vicende riconducibili in parte anche alle Terme di Acireale. Andiamo con ordine.
Ad Acireale ci saranno le elezioni comunali nella primavera del 2014 e già alcuni si sono mossi con anticipo; altri invece guardano attendisti la partita, in attesa di stabilire alleanze elettorali. Oltre all’imprenditore Marcello Monaco per il centrodestra, fra i primi a muoversi è stato il movimento CambiAmo Acireale ricollegabile in qualche misura a Nicola D’Agostino, che ha già scelto la data per celebrare le primarie: il 1 dicembre. Quel giorno si conoscerà chi fra i quattro pretendenti (Francesco Fichera, Adele D’Anna, Venerando Ardita e Roberto Barbagallo) sarà ufficializzato come candidato sindaco del movimento alle elezioni. L’establishment del PD è rimasto alla porta, nonostante il primo invito di Nicola D’Agostino a collaborare insieme ad un progetto di rilancio della città, dopo dieci anni di amministrazione Garozzo. Dopo i primi tentennamenti, il seguito è stato un balletto di comunicati, appelli (tra cui quello di un gruppo di intellettuali e professionisti del centro-sinistra), prese di distanza e dichiarazioni al vetriolo.
Protagonisti due giovani: da un lato Nicola D’Agostino, deputato all’ARS e leader dell’UDC regionale, che fu candidato sindaco nelle ultime elezioni vinte poi al fotofinish da Nino Garozzo; dall’altro lato Fausto Raciti, parlamentare a Roma, segretario nazionale dei giovani democratici, figlio di Antonio, il segretario del locale circolo del PD che da sempre è in rotta con D’Agostino. I dissapori nascono da lontano e in tempi non sospetti.
Uno dei motivi del contendere è stata da sempre la diversa visione sul futuro delle Terme di Acireale. D’Agostino, consapevole delle forti perdite cui sono andate incontro le Terme pubbliche in Sicilia negli anni, è favorevole alla privatizzazione, anzi è stato fra i promotori di quell’articolo di legge (art.21 della legge regionale 12/5/2010 n.11) con cui la Regione ha decretato la liquidazione delle società di gestione delle Terme di Acireale e di Sciacca e l’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti, a seguito di un bando ad evidenza pubblica (che per Sciacca è stato approvato, mentre Acireale ancora lo aspetta, n.d.r.).
Antonio Raciti, e con lui il figlio Fausto e un gruppo di dirigenti del PD, tra cui Antonio Nicosia, il figlio Salvo segretario regionale dei giovani democratici e Salvatore La Rosa (già candidato a sindaco di Acireale), hanno invece una visione diversa. Contrari nettamente alla privatizzazione, perché in essa vedrebbero l’atto finale di un sistematico disegno politico del centrodestra di distruzione della città termale pubblica, hanno animato negli anni una serie di interessanti iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di interlocuzione politica nel tentativo di ricondurre il tema delle Terme ad un progetto più ampio di valorizzazione del territorio in chiave natura e cultura.
Antonio Raciti, Salvo La Rosa ed altri (tra cui un altro ex candidato sindaco Gaetano Cundari, in passato democristiano) hanno così cercato sponda di volta in volta all’ARS in Concetta Raia, Giovanni Barbagallo (nella scorsa legislatura) e adesso in Anthony Barbagallo e nella “grillina” Angela Foti (nell’attuale legislatura), passando attraverso il segretario regionale del PD Giuseppe Lupo, per far approvare il disegno di legge proposto dalla Raia e da Barbagallo sul riordino del termalismo in Sicilia. In realtà né l’attuale Presidente Rosario Crocetta né, a maggior ragione, il suo predecessore Raffaele Lombardo hanno mai assunto iniziative politiche concrete per escludere le Terme di Acireale e di Sciacca dal riordino delle partecipate regionali che, sollecitato fortemente dalla burocrazia palermitana per rimpinguare le casse regionali, dovrebbe portare presto alla dismissione di diverse società di cui la Regione Siciliana è stata azionista di riferimento, e fra queste appunto le Terme di Acireale SpA e quelle di Sciacca SpA, ormai in liquidazione e miseramente ridotte ad una “pratica da evadere” negli uffici regionali.
Tra La Rosa e D’Agostino ci sono stati diversi screzi, anche in pubblico (in occasione di due incontri del Lions Club), e perfino in commissione parlamentare Bilancio quando, nell’aprile del 2011, le Terme di Acireale furono oggetto di discussione alla presenza dell’allora Presidente di commissione Riccardo Savona e si favorì l’audizione di La Rosa in quanto portavoce del comitato civico Terme di Acireale appena costituito.
Altro motivo del contendere fra D’Agostino, allora deputato del MPA di Lombardo, e l’establishment acese del PD è stata la valutazione dell’operato dell’ex liquidatore Margherita Ferro, esponente del movimento autonomista come lo fu D’Agostino, ma fedelissima e protetta di Raffaele Lombardo, con cui il deputato acese non ha mancato di esprimere qualche disappunto proprio riguardo alla vicenda delle Terme. All’inizio (nel periodo dicembre 2010-aprile 2011) fu idillio fra il PD e la Ferro, perché nella professoressa di fede autonomista i democratici di sinistra avevano trovato un’alleata nella comune battaglia contro i fantasmi del recente passato di centrodestra. La Ferro aveva infatti inaugurato la sua gestione con un esposto alla Corte dei Conti, unitamente ad una dettagliata relazione che contestava, a dir suo, la scarsa trasparenza del consiglio di amministrazione delle Terme di Acireale SpA presieduto fra il 2006 e il 2009 da Claudio Angiolucci. La Ferro, insomma, divenne suo malgrado lo strumento con cui La Rosa, Antonio Raciti e l’establishment del PD potevano spiattellare al deputato nazionale Basilio Catanoso e a tutto il centrodestra i risultati negativi di una fallimentare gestione del termalismo, includendovi anche il periodo di commissariamento che per un periodo vide Nino Garozzo, attuale sindaco di Acireale, alla guida dell’azienda termale. L’idillio fu breve però.
Nell’estate del 2011, iniziarono alcuni screzi fra la Ferro e i dirigenti del PD, e dall’una e dall’altra parte non si risparmiarono in dichiarazioni al vetriolo anche a mezzo stampa. Nicola D’Agostino, da sempre con vedute politiche diverse dalla Ferro, poteva finalmente diventare il nuovo alleato del PD nella comune battaglia cittadina sul termalismo, ma non fu così perché La Rosa e Antonio Raciti gli rimproverano una eccessiva prudenza nel comportamento rispettoso verso l’ex presidente Lombardo, per poi affibbiargli l’etichetta di amico di Basilio Catanoso e dunque, anche lui, prosecutore di quell’oscuro disegno di distruzione del termalismo pubblico acese, di cui ancora si cerca l’altrettanto oscuro mandante.
Il resto è storia recente.

Saro Faraci

D’Agostino e un pezzo del PD divisi sul futuro delle Terme


Un brano dell’articolo che sarà pubblicato domani 16 novembre dal settimanale I Vespri

Uno dei motivi del contendere è stata da sempre la diversa visione sul futuro delle Terme di Acireale. D’Agostino, consapevole delle forti perdite cui sono andate incontro le Terme pubbliche in Sicilia negli anni, è favorevole alla privatizzazione, anzi è stato fra i promotori di quell’articolo di legge (art.21 della legge regionale 12/5/2010 n.11) con cui la Regione ha decretato la liquidazione delle società di gestione delle Terme di Acireale e di Sciacca e l’affidamento ai privati della gestione degli stabilimenti, a seguito di un bando ad evidenza pubblica (che per Sciacca è stato approvato, mentre Acireale ancora lo aspetta, n.d.r.).

Antonio Raciti, e con lui il figlio Fausto e un gruppo di dirigenti del PD, tra cui Antonio Nicosia, il figlio Salvo segretario regionale dei giovani democratici e Salvatore La Rosa (già candidato a sindaco di Acireale), hanno invece una visione diversa. Contrari nettamente alla privatizzazione, perché in essa vedrebbero l’atto finale di un sistematico disegno politico del centrodestra di distruzione della città termale pubblica, hanno animato negli anni una serie di interessanti iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di interlocuzione politica nel tentativo di ricondurre il tema delle Terme ad un progetto più ampio di valorizzazione del territorio in chiave natura e cultura.

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Sciacca: cala l’interesse sociale e mediatico per le Terme. Si naviga a vista?


Navigando sul web, abbiamo riscontrato un fortissimo calo di interesse dell’opinione pubblica saccense per la vicenda delle Terme. Il Corriere di Sciacca, il quotidiano telematico diretto da Filippo Cardinale, non pubblica più un articolo dal mese di Settembre: finora è apparsa solo qualche notizia di secondo piano, come il fatto che alla trasmissione “Mezzogiorno in famiglia” dove la città di Sciacca ha partecipato non si fosse parlato delle Terme. Ancor più inquietante il silenzio di Quo Vadis, il Forum permanente delle Terme di Sciacca, nato sulla scia dell’esperienza acese promossa dal Lions, i cui aggiornamenti sul sito ufficiale sono fermi dal mese di Maggio. Il Forum saccense ha pure una pagina Facebook. Recentemente, sempre sul social network, è nato un altro gruppo “Aiutiamo le Terme di Sciacca“.

Eppure di fatti su cui tenere accesi i fari del controllo sociale ce ne sarebbero tanti, anche nella città saccense. Il bando per l’affidamento della gestione ai privati è fermo, dopo che non vi è stata alcuna manifestazione di interesse a seguito della prima pubblicazione; il bilancio al 31/12/2012, come ad Acireale, non è stato ancora approvato; non si sa se la liquidazione, la cui responsabilità è affidata a Carlo Turriciano, andrà avanti nell’ottica della liquidazione o dello scioglimento. Per non parlare delle gravi responsabilità della Regione Siciliana, ugualmente suddivise fra politica e burocrazia.

A Sciacca però, a differenza di Acireale, gli stabilimenti funzionano a regime. Immaginiamo dunque che la “navigazione a vista” sia tranquilla; tuttavia, come ad Acireale, non si conosce in quali acque si navigherà prossimamente e, soprattutto, quale sarà la direzione della navigazione

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Acque termali agitate fra Nicola D’Agostino e Fausto Raciti


Un brano dell’articolo che sarà pubblicato sabato 16 novembre dal settimanale I Vespri

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Le Terme concesse al PD per una manifestazione politica


L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Sicilia

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All’opera il Comitato Lions “Per l’economia di Acireale”. Le Terme sempre in primo piano


Approvato l’organigramma del Lions Club di Acireale per l’anno sociale 2013-2014, presidente il dott. Pietro Currò. Insediati i diversi comitati, e tra questi il Comitato “Per l’economia di Acireale: idee per lo sviluppo” presieduto dal prof. Rosario Faraci (che è anche vice presidente del club) e dal dott. Mario Scandura. Stasera 11 novembre si è tenuta la prima riunione del comitato che esiterà le proprie proposte nel corso della prossima assemblea del sodalizio, in programma per il 13 novembre. Diversi i progetti in cantiere, alla luce del lavoro svolto dal club negli anni passati. In primo piano ancora l’impegno per le Terme di Acireale, ininterrottamente attivo dal 2011,  che sarà rilanciato con nuove iniziative a carattere regionale e locale.

Questa la costituzione del comitato “Per l’economia di Acireale”

  • Coordinatori : Rosario Faraci e Mario Scandura
  • Componenti : Giovanni Continella, Giuseppe Rossi,  Silvestro Vitale, Stefano Figuera, Michele Di Re, Paolo Rapisarda, Giuseppe Grasso Leanza, Alberto Platania e  Giovanni Vaccaro

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Oltre l’inutile e fuorviante polemica Garozzo-Raciti sulle Terme. Quale è la rappresentatività di Acireale nelle sedi che contano?


Nei giorni scorsi, la stampa locale ha dato risalto, forse fin troppo, alla querelle tra il segretario del PD Antonio Raciti e il Sindaco di Acireale Antonino Garozzo. Oggetto del contendere la mancata formalizzazione dell’adesione della città di Acireale all’EHTTA (The European Historic Thermal Towns Associations), la rete delle città storiche con vocazione termalistica. In realtà, Acireale non solo non fa parte di EHTTA, ma non risulta nemmeno aderente ad ANCOT (l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali), alla cui rete aderiscono molte città termali di pregio del nostro Paese e persino qualche altra realtà siciliana. In ANCOT non vi sono invece nè Acireale nè Sciacca.  La polemica dunque è stata ancora una volta un’operazione mediatica per catturare un po’ di attenzione dell’opinione pubblica sul tema del termalismo. Per quanto le due realtà associative non siano confrontabili, ci chiediamo infatti come Acireale possa aderire ad EHTTA senza prima aver aderito ad ANCOT che è, per certi versi, l’associazione gemella della prima, ma a livello nazionale.

In verità, fin quando non sarà definita a livello regionale la vicenda delle Terme di Sciacca e di Acireale, si pone per entrambe le città termali un problema di appartenenza ad un network, ad una rete associativa, ad una lobby anche per assicurare adeguata rappresentatività nelle sedi politiche e nei più importanti centri decisionali.

Sul rinnovato sito delle Terme di Acireale, troviamo in basso il link a Federterme, la Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative, in seno a Confindustria. Non è dato sapere se le Terme di Acireale SpA risultino ancora associate a Federterme oppure no, perchè fino a qualche anno fa risultavano morose nel versamento delle quote sociali annuali. Sta di fatto, comunque, che in questi anni, dalla approvazione della legge regionale del 2010 ad oggi, Federterme e il suo potente presidente Costanzo Jannotti Pecci non sono mai intervenuti ufficialmente e decisamente sulla Regione Siciliana per tutelare gli interessi delle due più importanti aziende associate in Sicilia, appunto le Terme di Acireale e quelle di Sciacca.

Dunque, in fin dei conti, la polemica Garozzo-Raciti è stata assolutamente inutile e fuorviante.

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Verso un accordo per erogazioni prestazioni termali


SALUTE: VERSO ACCORDO PER EROGAZIONI PRESTAZIONI TERMALI 2013-2015 SERVE PASSAGGIO IN STATO-REGIONI

giovedì 7 novembre 2013

      Roma, 7 nov. – (Adnkronos) Si va verso l’accordo nazionale per le erogazioni per le prestazioni termali per il triennio 2013-2015. Oggi se ne e’ discusso nella Conferenza delle Regioni, alla presenza del Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci. “Ora attendiamo che l’accordo si completi in Conferenza Stato-Regioni. La trattativa e’ stata lunga e approfondita e riteniamo non ci siano problemi”, ha sottolineato Jannotti Pecci spiegando che la bozza di intesa prevede “per le prestazioni termali assicurate dal Ssn un aumento del 3 per cento della contribuzione statale”. “Con i tempi che corrono e’ un buon risultato”, ha aggiunto il presidente ricordando che poi bisognera’ discutere anche del tema di una banca dati e della figura dell’operatore termale.

      (Sci/Zn/Adnkronos) 07-NOV-13 13:13

La direttiva UE sull’assistenza transfrontaliera. Un’opportunità per il termalismo


Dal sito di Ancot

Per l’entrata a regime della ‘Schengen dell’assistenza’ il termine previsto è formalmente il 25 ottobre, ma il 4 settembre è entrata in vigore la legge delega per il recepimento della direttiva che fissa in 3 mesi il timing per emanare i decreti legislativi. Per cui ci sarà tempo fino al 4 dicembre per adeguarsi. Ecco cosa dovrebbe succedere dopo.

Continua qui

Si chiude oggi a Parigi un vertice sul termalismo europeo


dal sito di Federterme

EUROPEAN THERMAL MEETING A ENGHIEN LES BAINS (PARIGI) DAL 6 ALL’8 NOVEMBRE 2013

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 Un vero e proprio vertice del termalismo europeo riunirà, dal 6 all’8 novembre, i maggiori esperti del termalismo e della climatologia per fare il punto sullo stato dell’arte e sulle prospettive di sviluppo nei prossimi anni del termalismo e della climatologia anche in relazione alle sfide e alle opportunità dell’Europa termale, da costruire in attuazione della Direttiva europea 24/2011 che prevede la libera circolazione transfrontaliera degli europei per le cure, comprese quelle termali.

L’incontro è promosso dalla Federazione termale e della climatologia francese (FTCF) e da La Medicine thermale-Consiglio Nazionale degli Imprenditori termali (CNETh).
I maggiori ricercatori e specialisti di medicina termale si confronteranno sia sullo stato dell’arte e sulle prospettive della balneoterapia in Europa sia sui sistemi organizzativi, sulle regole, sui sistemi di finanziamento delle cure termali, in relazione alla costruzione di un’Europa termale senza frontiere avviata dalla Direttiva europea 24/2011.
Al Meeting europeo l’Italia delle terme e della medicina termale sarà presente con il Presidente della Federterme, dr. Costanzo Jannotti Pecci, con il Segretario Generale della FEMTEC prof. Umberto Solimene, la Vice Presidente dell’ESPA dr.ssa Laura Natali, il prof. Marco Vitale, dell’Università di Parma, il prof. Alceste Santuari dell’Università di Trento, il dr. Bruno Raffeiner e la dr.ssa Antonella Fioravanti.

Per ulteriori informazioni digitare il sito http://www.europeanthermalmeeting.org/

Dieci anni a sostegno della ricerca scientifica termale


dal sito di Federterme

ANNIVERSARIO FORST: 10 ANNI A SOSTEGNO DELLA RICERCA SCIENTIFICA TERMALE

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La Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale Termale compie 10 anni.

Motivo di orgoglio per Federterme che l’ha istituita nel 2003 e che la finanzia, attraverso il contributo delle singole aziende associate.
Accanto a un’Italia in difficoltà, che lascia scappare all’estero i propri ricercatori, c’è dunque un’Italia che va, che finanzia con mezzi propri la ricerca scientifica in campo termale (senza chiedere un euro allo Stato) e, soprattutto, che arriva a risultati brillanti pubblicati sulle riviste internazionali di maggior impatto, a volte anche superiori a tutte le aspettative, come recentemente avvenuto per i progetti di ricerca sui solfuri (presenti nell’acqua termale) portati avanti con i cofinanziamenti della FoRST, in USA, dal professor Robert Gallo e, in Italia, dall’Università di Modena. Tanto brillanti che entrambi i gruppi di ricerca hanno chiesto – e ottenuto nei giorni scorsi – ulteriori quote di co-finanziamenti per il prolungamento del loro promettente lavoro.
I risultati scientifici ottenuti grazie al sostegno della FoRST fanno ben sperare circa le enormi potenzialità dei principi attivi contenuti in alcuni tipi di acque termali e ai quali solo recentemente la Scienza con la “S” maiuscola si sta interessando, anche grazie ai bandi di ricerca indetti dalla Fondazione. Il binomio acqua termale e malattie degenerative come l’Alzheimer, sembrava quasi un paradosso fino a qualche anno fa, ora invece siamo in attesa di conoscere quali saranno gli esiti delle sperimentazioni di approfondimento che partiranno a breve.
L’attività della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale merita dunque che venga posta sotto i riflettori: che le venga riconosciuto, in altre parole, il merito di grande Promoter della ricerca scientifica campo termale.
Anche per questo, il presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci si è fatto preparare un bilancio dell’attività della FoRST con tutti i progetti cofinanziati, da esibire in uno dei prossimi incontri istituzionali o di governo.
In estrema sintesi, i 15 Bandi lanciati dall’inizio della sua attività hanno dato questo risultato:
• 80 progetti di ricerca attivati
• 67 progetti di ricerca cofinanziati
• 43 progetti di ricerca conclusi
• 33 progetti di ricerca con risultati pubblicati su riviste internazionali peer-review.
Un bilancio, senza dubbio, più che lusinghiero.

Turismo Termale: timide le speranze di una ripresa a breve


dal sito di Federterme

TURISMO TERMALE: TIMIDE LE SPERANZE DI UNA RIPRESA A BREVE

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Thermalia, il Salone del Turismo Termale che si è da poco chiuso a Rimini, ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’andamento del settore: “negli ultimi tre anni – come ha evidenziato il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci – il turismo termale negli ultimi tre anni ha registrato segnali di sofferenza e le speranze che possa esserci un’inversione di tendenza per l’anno in corso sono timide”.

In particolare – secondo un rapporto reso noto proprio a Rimini – il 2010 e il 2011 non sono stati all’altezza delle aspettative e il 2012 non è stato esaltante chiudendo con un totale di 719,3 milioni di euro di ricavi.
I primi nove mesi del 2013 sarebbero in linea con i numeri dell’anno precedente.
La crisi, l’eccessiva tassazione e la conseguente riduzione del potere di acquisto delle famiglie sono tra le principali cause degli indici negativi di questi ultimi anni.

Riattivato il sito internet delle Terme acesi


La web page 

Le Terme di Acireale

TermeLe Terme di Acireale godono di una felice posizione. Ai piedi del Vulcano Etna, da cui traggono linfa vitale, e a picco su una scogliera di certo mitica: e’ il porto di Ulisse, il mare dei “Malavoglia”, i luoghi rappresentati da Luchino Visconti nel film “La terra trema”. Su questo mare si affacciano i due edifici che costituiscono gli impianti termali: quello ottocentesco di Santa Venera, circondato da terrazze panoramiche e da uno splendido parco e, dal 1987, la nuova struttura di Santa Caterina, edificata in uno dei tratti piu’ suggestivi della Timpa, territorio d’altissimo valore ambientale.

Il clima dolce della zona ionico-etnea, con medie stagionali del tutto esclusive per il bacino del Mediterraneo, consente un soggiorno ideale per quanti scelgano di usufruire in inverno delle terapie termali. Le temperature medie vanno infatti dagli 11 gradi in inverno ai 24 in estate, e permettono dunque di godere appieno dell’incantevole ambiente naturale e delle tante iniziative che hanno luogo nel territorio. Le Terme di Acireale sono un centro di medicina idrologica, fisica e riabilitativa.

All’interno delle terme e’ facile trovare non poche occasioni di svago e di relax: una passeggiata o una corsa nei tranquilli sentieri del parco, dove, nelle sere d’estate, si puo’ assistere a concerti e spettacoli, per chiudere in bellezza la giornata.

Terme di Acireale: Bilancio non approvato ma campagna elettorale in fermento


su Eco delle Aci

I conti al 2012 non ancora noti, mentre tra PD e CambiAmo Acireale si infiamma il dibattito sulle Terme

TERME DI ACIREALE: BILANCIO NON APPROVATO MA CAMPAGNA ELETTORALE IN FERMENTO

 

Le Terme entrano ufficialmente dentro la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del Sindaco di Acireale. Il segretario del PD Antonio Raciti, che sullo slogan Terme-Natura-Cultura costruirà il programma politico del suo partito, ha animato nei giorni scorsi una querelle col Sindaco Nino Garozzo, reo di non avere chiesto l’adesione del Comune ad un’associazione delle città termali d’Europa (la Ehtta). L’avv.Garozzo, dalla penna facile, ha replicato accusando il Pd di voler strumentalizzare la vicenda a fini elettorali; dimenticando forse però che, prima attraverso il comitato civico e poi direttamente col circolo cittadino, alcuni militanti del PD si preoccupano delle Terme di Acireale fin dalla fine del 2010. A sua volta, il movimento civico CambiAmo Acireale promosso dall’on. Nicola D’Agostino ha esitato un documento sullo sviluppo turistico al cui interno ci sono alcune indicazioni sommarie sullo sviluppo della città termale che spetterà al candidato sindaco uscito dalle primarie (uno fra i quattro: Francesco Fichera, Adele D’Anna, Roberto Barbagallo e Venerando Ardita) interpretare all’interno del proprio progetto politico di sviluppo per la città. Per il momento si sa soltanto che CambiAmo Acireale considera un punto fermo la privatizzazione delle Terme, come prevista dalla legge regionale del 2010, in attesa che sia pubblicato a Palermo il bando per l’affidamento della gestione degli stabilimenti ai privati. Per il PD, invece, questa non è una pregiudiziale, poiché si confida molto nel riesame dell’intera legislazione regionale in materia di termalismo. Nessuna parola sulle Terme, invece, è emersa dai primi discorsi del candidato sindaco di centro-destra Marcello Monaco che, però, dalla sua parte politica potrebbe non essere il solo in corsa, dato che l’ex componente di AN sta pensando ad un proprio candidato sindaco.
Le Terme, dunque, inevitabilmente dentro la campagna elettorale. Bagarre, polemiche inutili e promesse di impegno distolgono l’attenzione dallo stato degli stabilimenti termali, funzionanti a metà nonostante le promesse di rilancio del liquidatore Luigi Bosco e il clamore suscitato dal frettoloso entusiasmo di Salvo La Rosa e di una esigua componente del PD acese, e senza che ancora sia stato approvato il bilancio al 31 dicembre del 2012. Siamo quasi arrivati alla fine del 2012 mentre un obbligo di legge, ovvero l’approvazione delle risultanze contabili dell’esercizio precedente, è stato disatteso, superando i 180 giorni previsti dal codice civile. Nessuno ne parla, perché apparentemente è una questione tecnica. Il problema è però politico e risiede nei delicati e conflittuali rapporti fra burocrazia regionale e governo Crocetta. Stessa sorte del bilancio non approvato è toccata a pure a Sciacca, ma a differenza di Acireale lì almeno il processo per l’affidamento della gestione ai privati è iniziato. Ad Acireale, col contenzioso ancora aperto con Unicredit in merito all’albergo Excelsior Palace e al centro polifunzionale, e con un bando che di conseguenza tarda ad essere pubblicato (se ne parlava già dall’ottobre del 2012), le Terme stanno naufragando con la complicità della burocrazia e della politica regionali.

Saro Faraci

Terme di Acireale – In un documento di CambiAmo Acireale sullo sviluppo turistico si parla pure di termalismo


Si anima la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Acireale e l’elezione del Sindaco. Riportamo qui l’intero documento sullo sviluppo turistico e la città ospitale elaborato dalla Commissione Sviluppo del Comitato CambiAmo Acireale che verrà discusso dai quattro candidati alle primarie (Francesco Fichera, Adele D’Anna, Roberto Barbagallo e Nando Ardita).  Al suo interno, alcune note sul termalismo.

Leggi qui l’intero documento elaborato dalla Commissione Sviluppo di CambiAmo Acireale (Turismo – CambiAmo Acireale)

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TERMALE

Le terme erano per i Romani ciò che per noi sono oggi i caffè e i circoli. Gli stabilimenti termali comprendevano portici e giardini per il passeggio e la conversazione, biblioteche, ambienti per il ritrovo e il gioco, auditoria per la musica, palestre per la ginnastica e stadi per le corse, dove i Romani trascorrevano moltissime ore, fino al tramonto, quando i tinnabula avvertivano che era l’ora della chiusura. Questo ad Acireale accadeva forse soltanto all’inizio del XX° Secolo, quando i viaggiatori stranieri dimoravano all’Hotel Des Bains (oggi Palazzo Pennisi) e godevano di una Città, che aveva le sue radici nella produzione agrumicola, vero traino dell’intera economia. Quello che è accaduto è storia recente e merita di essere ricordato soltanto per fare si che non si ripetano gli errori del passato. Proprio per questo è impensabile ripercorrere il tentativo di una gestione pubblica degli stabilimenti termali. Oggi la Città Termale non deve infatti essere soltanto “Città della Salute”, ma deve diventare “Città sana”. La vocazione termale di una località, infatti, non è data solo da un ambiente sereno, non stressante in termini di viabilità, parcheggi, verde, che sono fondamentali (e che ad Acireale mancano quasi totalmente), ma anche dall’attenzione che i residenti, gli operatori turistici e commerciali, i ristoratori, il personale attribuiscono a cure e rimedi naturali. La città è sana se la sua proposta caratterizzante è diffusa a livello culturale e si esprime in tutta la città. Questa è la scommessa che un’Amministrazione Comunale seria dovrà provare a vincere.

Terme di Acireale. Continua sulla stampa la polemica sterile ed inutile fra il Sindaco Garozzo e Raciti del PD


L’articolo sul quotidiano La Sicilia del 2/11/2013 di Antonio Garozzo

La polemica appare assolutamente sterile ed inutile, sollevata al solo scopo di acquisire, dall’una e dall’altra parte, visibilità sul tema. Sorprende che su problemi ben più grossi e gravi, come ad esempio la mancata approvazione del bilancio delle Terme al 31.12.2012 (quando ormai se n’è andato il 2013), nè il Sindaco Garozzo nè il segretario PD Raciti abbiano speso una sola parola. Come se la vicenda, apparentemente tutta interna alla società di gestione attualmente governata dal liquidatore Bosco, non riguardasse la città di Acireale delle cui sorti entrambi – Garozzo e Raciti – si dichiarano a parole vivamente preoccupati.

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Mal comune, mezzo gaudio. Anche Sciacca, come Acireale, non ha pubblicato il bilancio al 31.12.2012


Come per Acireale, anche nel caso della società di gestione Terme di Sciacca SpA il bilancio all’esercizio precedente (2012) non è stato ancora pubblicato sul sito del Registro delle Imprese.

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Sta per finire il 2013 e ancora non è approvato il bilancio delle Terme al 31.12.2012


Ad oggi, 1 novembre 2013, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012 non risulta pubblicato sul Registro delle Imprese, ove è assicurata pubblicità formale ai bilanci approvati dalle società. A norma dell’articolo 2364 del codice civile, come è noto, l’assemblea dei soci deve essere convocata per discutere e deliberare sull’approvazione del bilancio di esercizio entro il termine stabilito dallo statuto, il quale non deve essere superiore a 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Per le società tenute alla redazione del bilancio consolidato o in presenza di particolari esigenze relative alla struttura o all’oggetto della società, lo statuto può prevedere un termine maggiore rispetto quello ordinario, non superiore in ogni caso a 180 giorni (tuttavia, non è questo il caso della società di gestione Terme di Acireale SpA). Secondo l’orientamento giurisprudenziale prevalente, il mancato rispetto delle tempistiche di approvazione imposte dalla legge non provoca l’illegittimità della delibera di approvazione del bilancio di esercizio, avendo tali termini natura ordinatoria e non perentoria. Tuttavia, in talune ipotesi,  può essere promossa azione di responsabilità nei confronti dell’organo tenuto alla convocazione dell’assemblea.

bilancio-2012-nonapprovatoLa videata del Registro delle Imprese aggiornata al 1 novembre del 2013. Il bilancio al 31.12.2012 non risulta ancora pubblicato