Si è svolto questa mattina, con inizio alle ore 10.00, il convegno “Acireale Città Termale. Le direttive europee e il futuro del termalismo in Sicilia” organizzato dal Comitato civico Terme di Acireale che, nel giugno del 2011, a maggioranza dei suoi componenti aderì al Forum permanente sulle Terme di Acireale. Il convegno si è tenuto all’Albergo Maugeri, in una saletta del piano seminterrato; vi hanno preso parte numerose autorità politiche, istituzionali e civili. Il Lions Club di Acireale, promotore del Forum, era rappresentato dai due coordinatori Mario Scandura e Rosario Faraci (quest’ultimo intervenuto al dibattito) nonchè dal Presidente in carica del sodalizio il Preside Saro Musmeci.


Il convegno è stato aperto dalle prolusioni di Salvatore La Rosa, portavoce, e Gaetano Cundari, coordinatore, del Comitato Civico Terme di Acireale che, nato su iniziativa di alcuni dirigenti locali del PD alla fine del 2010, si è ben presto aperto alla società civile, rendendosi protagonista nel corso del 2011 di alcune interessanti iniziative ed ammesso ad un’audizione alla VI Commissione Bilancio all’Assemblea Regionale Siciliana. Nel suo articolato intervento, il dott. La Rosa ha ripercorso alcune tappe del dibattito regionale e locale sul rilancio del termalismo, sottolineando la necessità di recuperare una dimensione sanitaria e sociale del termalismo, in linea con le più recenti disposizioni nazionali ed europee in materia. L’avv. Cundari, da parte sua, ha rivendicato l’impegno della città di Acireale per la salvaguardia del termalismo, ricordando come in precedenti stagioni politiche le battaglie civiche fossero più sentite e partecipate.

Al Prof. Agostino Serra, dell’Università degli Studi di Catania, e componente del tavolo tecnico nazionale sulla riabilitazione e il termalismo presieduto dal sottosegretario Elio Cardinale, è stata affidata la relazione introduttiva. Il Prof. Serra, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo catanese, ha richiamato il lavoro svolto dal tavolo tecnico, le principali proposte esitate; ha rimarcato l’esigenza di rendere disponibile quel lavoro di studio alla Regione Siciliana per favorire nuove strategie di rilancio del termalismo. Ha fatto presente come, in un’ottica costi-benefici, l’inclusione delle prestazioni termalistiche fra quelle riconosciute curative dal SSN abbia un costo pro-capite più basso rispetto ai ricoveri ospedalieri e ad altre tipologie di cure riabilitative.


Si è svolto successivamente un dibattito che ha visto gli interventi dell’Avv. Saro Leonardi, già sindaco e Presidente delle Terme di Acireale; del neurologo Prof. Antonino Pavone (Università degli Studi di Catania); del coordinatore del Forum permanente sulle Terme di Acireale, Prof. Rosario Faraci (Università di Catania); del geologo e naturalista dott. Giuseppe Filetti che ha richiamato le peculiarità del territorio etneo quale “serbatoio naturale” di risorse idriche e per il termalismo; dell’on. Giovanni Burtone.



Le conclusioni dell’interessante convegno sono state affidate al Prof. Elio Cardinale, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo, sottosegretario alla Salute nel governo tecnico di Mario Monti, e promotore del tavolo tecnico sulla riabilitazione e il termalismo che si è impegnato, nonostante le dimissioni del premier, ad esitare al più presto i lavori scientifici della commissione e renderli disponibili al Governo Crocetta in modo che anche la Sicilia possa restituire una dimensione più sanitaria all’offerta di termalismo proveniente dalle strutture pubbliche (di Acireale e di Sciacca) e di quelle private. L’intervento del Prof. Cardinale è servito a chiarire che il processo di aziendalizzazione della sanità va rivisto e che, anche nell’ottica del termalismo e dunque di una medicina del benessere, sia necessario passare ad una dimensione olistica del prendersi cura, e non soltanto curare, delle persone.
