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Parco delle Terme di Acireale, un pozzo senza fondo. Di leggerezze ed ingenuità


dal sito di Sicilia Network

ACIREALE – Alessandro Baccei, assessore regionale in carica all’Economia del governo Crocetta, ha fatto un blitz ieri mattina ad Acireale. Accompagnato dal segretario regionale del PD Fausto Raciti, acese, e dal deputato Raffaele Pippo Nicotra, ha incontrato alle Terme i liquidatori in carica nominati proprio dal governo regionale, cioè Francesco Petralia (presidente del collegio), Vincenza Mascali e Antonino Oliva. La visita è coincisa con l’inizio dei lavori di manutenzione del Parco delle Terme di Santa Venera, in vista della sua possibile riapertura conseguente al recente accordo tra Sogip e Terme.

La Sogip è una società a responsabilità limitata interamente partecipata dal Comune di Acireale e si occupa delle utilities principali per la cittadinanza acese, cioè distribuzione di acqua e gas metano. Fattura circa sette milioni di euro l’anno, ha una ventina di dipendenti, è in utile e controlla pure la partecipata Acienergia (in passato Sogip Trade). Tra la Sogip e la società di gestione delle Terme di Acireale c’era un vecchio contenzioso per via di un credito vantato dalla partecipata comunale, a fronte del quale le Terme non erano più nelle condizioni di pagare. Così tempo fa è maturata una decisione, ufficializzata però soltanto in queste ultime settimane che precedono le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana, ovvero effettuare una transazione. In cambio della manutenzione straordinaria prima ed ordinaria poi del Parco delle Terme che la SOGIP si impegna a realizzare per tre anni, la partecipata del Comune riceverà in uso un pozzo di proprietà delle Terme, attualmente non funzionante, ubicato in prossimità dello stabilimento termale di Santa Caterina, dotato pure di impianto di sollevamento realizzato nel 2003. Al netto di eventuali altre autorizzazioni regionali, la partita è patta dunque; così finalmente il Parco delle Terme si potrà riaprire e restituirlo alla città nonché ai suoi visitatori, escursionisti e turisti.

E’ una storia lunga quella della riapertura del Parco delle Terme di Santa Venera, un giardino inglese con larghi viali, statue e fontane che precede l’omonimo stabilimento a quattro piani il quale, voluto dal barone Agostino Pennisi di Floristella, fu aperto al pubblico nel maggio del 1873. Prima di ieri, forse l’assessore Alessandro Baccei non lo conosceva nemmeno e così pure i Dirigenti dell’Assessorato al Bilancio da lui diretto.

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