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Terme di Acireale, continuano i furti ma la politica è soddisfatta per la nomina dei commissari


dal sito di Sicilia Journal

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CATANIA – A ventiquattro ore dalla nomina dei tre liquidatori delle Terme di Acireale (Francesco Petralia, Antonino Oliva e Vincenza Mascali) si registrano le prime reazioni politiche. Parlamentari nazionali e deputati regionali, svegliatisi da un lungo letargo, scendono in campo a favore o contro la decisione del Presidente Crocetta di nominare non uno, ma addirittura tre liquidatori incaricati di traghettare le Terme di Acireale verso la gestione ai privati. Marco Falcone, di Forza Italia, è stato il più duro di tutti. Ha paventato il rischio di clientelismo e ha minacciato di adire la Corte dei Conti se Crocetta dovesse confermare la nomina dei tre professionisti. Più ottimisti invece appaiono i rappresentanti della maggioranza politica che sostiene Crocetta. Tutti soddisfatti dal segretario regionale del PD Fausto Racitia quello locale Seby Leonardi che in fondo continuano ad accarezzare l’idea di mantenere le Terme sotto il controllo pubblico, orientandone l’attività verso il termalismo delle cure piuttosto che quello del benessere. Ovviamente è soddisfatto pure il Sindaco di Acireale Roberto Barbagallo che potrà finalmente guidare da vicino il processo di affidamento ai privati, adesso che la nuova legge regionale prevede anche questa possibilità per i Comuni nei cui territori insistono gli stabilimenti termali. Uno dei liquidatori, infatti, è una persona a lui vicina politicamente. Si è rifatto vivo pure Raffaele Nicotra, dopo un lungo silenzio. Non gli dispiace affatto la nomina dei tre liquidatori, due dei quali originari di Acicatena, comune di cui lo stesso deputato è stato Sindaco nelle passate legislature. Per Nicotra questo è segno di attenzione verso il territorio. Più puntuale invece Nicola D’Agostino che “detta l’agenda” dei neo liquidatori, esortandoli a non indugiare più sulla strada della privatizzazione e a non cadere nella tentazione, come forse era accaduto al precedente liquidatore Gianfranco Todaro, di compiere atti di ordinaria e straordinaria gestione. In realtà, però, qualche atto andrà pur fatto, quanto meno per salvaguardare il patrimonio di immobili che sarà oggetto di valutazione prima dell’affidamento ai privati. E’ di oggi la notizia che l’ennesimo episodio di vandalismo si è perpetrato ai danni dello stabilimento di Santa Caterina con il furto di un intero impianto elettrico. Di questi atti qualcuno dovrà pur rispondere. Ne risponderanno i liquidatori appena nominati o gli uffici dell’Assessorato al Bilancio che dei liquidatori controllano ogni singolo atto? Oppure non è responsabilità di nessuno? Mentre si cerca di rispondere a queste domande, manca la risposta a quella più importante. A che punto è la controversa questione con Unicredit relativamente agli immobili oggetto di pignoramento, cioè l’ex albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale?

R.S.

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